VELLETRI: LA DISCARICA LAZZARIA UNA BOMBA ECOLOGICA IN ATTESA DI GIUDIZIO

di Ivan Galea

Velletri (RM) – Si è concluso il 30 Aprile scorso, con l’ennesimo rinvio a Settembre, il processo per la mancata chiusura  della ex discarica comunale di Lazzaria a Velletri. Le indagini furono svolte dal Corpo Forestale di Velletri e dalla Procura della Repubblica di Velletri a seguito di un esposto da parte dell’associazione  “La Spinosa” di Velletri, che nel maggio del 2009,  denunciava la  fuoriuscita di percolato dai pozzi spia, rottura in più punti della recinzione della discarica e pascolo di animali (equini e ovini) su di essa.

Dopo l’intervento del Corpo Forestale, il Comune di Velletri ha provveduto alla riparazione della recinzione. Nel mentre la Forestale di Velletri, l’Arpa Lazio e la Procura, continuavano le indagini che si sono concluse  nel 2011 per individuare i vari responsabili; i quali a conclusione di esse, venivano differiti alla Procura della Repubblica di Velletri per violazione all’art. 256 comma 4 del D.lvo 152/06  per omessa chiusura di discarica.

Inoltre veniva accertato che non sono state rispettate  da parte della Società  attuale ENEAMBIENTE S.p.A.,con sede a  Venezia, le prescrizioni dell’Autorizzazione Regionale la n.196 del 26/01/1999  che prevedevano tutte le fasi per la procedura di chiusura della discarica .

Dopo i numerosi interventi  del Corpo Forestale dello Stato di Velletri  e diversi solleciti da parte della Regione Lazio ancora oggi nulla è stato fatto.

Questo  processo vede coinvolto solo il rappresentante della ENEAMBIENTE S.p.A, la quale, aveva ed ha ancora oggi l’obbligo come da contratto di  provvedere alla chiusura della  ex discarica comunale di Lazzaria.

Non più in esercizio dal  lontano 1999,  di fatto la discarica è stata lasciata  fine a se stessa e ancora oggi sversa percolato liquido nel suolo e sottosuolo per poi con tutta probabilità raggiungere le falde acquifere sotterranee, le quali  a loro volta vengono captate attraverso i numerosi pozzi  presenti in zona ; l’acqua captata specie nei periodi estivi  serve soprattutto per innaffiare gli ortaggi i quali  vengono immessi sul mercato  per poi finire nelle nostre tavole. Intanto il processo viene rinviato e i lavori urgenti per la procedura di chiusura non vengono fatti da nessuno.
 




VELLETRI, DISCARICA: SINDACI DI FRONTE AL CARCERE PER DIRE "NO" ALLA DISCARICA DI ROMA

Redazione

Velletri – Si è svolta questa mattina, con partenza dal piazzale antistante la Casa Circondariale di Velletri, la manifestazione promossa da quattro Amministrazioni Comunali (Aprilia, Velletri, Cisterna e Lanuvio) per esprimere congiuntamente contrarietà al progetto per la discarica che un privato vorrebbe realizzare in località Lazzaria, sul territorio comunale di Velletri e a ridosso della Città di Aprilia. L’iniziativa ha avuto luogo nell’ambito della giornata internazionale dedicata al progetto “Clean Up The World” (“Puliamo il Mondo”), promossa da Legambiente; le rappresentanze dei quattro Comuni, nonché di diversi comitati locali, si sono ritrovate nel piazzale antistante la Casa Circondariale, a poche centinaia di metri dal sito in questione. Le osservazioni relative alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per quanto riguarda il territorio apriliano, saranno poi discusse nella I Commissione Urbanistica, all’uopo convocata in Aula Consiliare ad Aprilia il prossimo giovedì 2 ottobre.

In rappresentanza del Comune di Aprilia sono intervenuti il Sindaco Antonio Terra, il Vicesindaco Franco Gabriele, gli Assessori all’Ambiente Alessandra Lombardi e alle Attività Produttive Vittorio Marchitti, il Presidente del Consiglio Comunale Bruno Di Marcantonio e altri componenti del Consiglio Comunale.
“Come già espresso a più riprese – ha detto il Sindaco Antonio Terra – questo territorio sta riuscendo a chiudere il ciclo dei rifiuti senza necessità di altri impianti, tantomeno di una discarica che, di fatto, sostituisce Malagrotta e raccoglierà i rifiuti provenienti dalla capitale e da altre zone laziali. Per noi si tratta quindi di una servitù e non di un servizio, che ci piove addosso per di più in un terreno agricolo capace di offrire prodotti di qualità, a pochi passi dalla falda acquifera di Carano e in un contesto sociale dove i cittadini stanno dimostrando di preferire la raccolta differenziata porta a porta all’inquinante indifferenziato. Di sicuro noi Sindaci conosciamo i nostri territori meglio dei referenti Regionali. Per questo chiediamo al Presidente Nicola Zingaretti di ascoltarci prima di fare questa scelta. Chiediamo di essere convocati per discutere insieme il piano regionale dei rifiuti, sempre che esista. E soprattutto vogliamo un’inversione di tendenza rispetto ad una gestione affidata per decenni alle grandi aziende private che hanno fatto solo i propri interessi a discapito della salute collettiva”.




VELLETRI, DISCARICA CONTRADA LAZZARIA: IL NO DEI SINDACI, SABATO LA PROTESTA

Redazione

Velletri – Sabato 27 settembre alle ore 10 presso il piazzale del Carcere Circondariale di Velletri è stata convocata una conferenza pubblica durante la quale i Sindaci manifesteranno la loro ferma opposizione al progetto.

La manifestazione si svolge nell’ambito dell’evento nazionale “Puliamo il mondo” e sarà anche l’occasione per confermare l’attenzione allo sviluppo sostenibile del territorio agricolo della zona e anche a promuovere le buone pratiche per la gestione dei rifiuti che i comuni hanno messo in atto.

A seguire i volontari di “Puliamo il mondo” procederanno anche alla bonifica di alcune piccole discariche situate nella zona.




VELLETRI E CASTELLI ROMANI, DISCARICA E BIOGAS: VERSO LA DISTRUZIONE DEL TERRITORIO "METROPOLITANO"

Redazione
Velletri / Castelli Romani (RM)
– "Da tutta questa vicenda se ne uscirà con un impoverimento culturale, ambientale ed anche economico delle famiglie veliterne. Il tutto in cambio di un arricchimento di pochi".
E' un commento lapidario quello che Lamberto Trivelloni, esponente politico del Nuovo Centrodestra, fa dell'intera vicenda legata alle politiche ambientali in atto nella città di Velletri. Da uno che già da tempi non sospetti va lottando contro il progetto pseudo ambientalista dell'Impianto di Biogas della Volsca, timbrato dal Comune con tutta una serie di rassicurazioni mai ritenute veramente tali, non poteva non scaturire una ferma contrarietà di fronte alle ipotesi di una discarica di rifiuti indifferenziati a Lazzaria.

"A commento di quanto va accadendo non posso non condannare tutte quelle persone che hanno preferito l'interesse personale a quello della comunità in cui vivono. Condanno anche tutte le persone che fanno finta di non sapere o, addirittura, fanno finta di protestare. Quando tutti lo capiranno allora sarà troppo tardi e avremmo distrutto per sempre una città che avrebbe meritato tutt'altri onori e traguardi". E' un Trivelloni che, per primo, si augura che la frittata possa essere scongiurata, ma che ha anche la lucidità mentale per capire che difficilmente si riuscirà ad inceppare i motori di una 'macchina' già ben oliata. Non è un caso che l'operazione la dia quasi per fatta, convinto che ci sia una regia che passa da una parte della maggioranza e coinvolge una parte dell'opposizione, con tutti le rassicurazioni del caso da parte del Commissario Prefettizio.

"Gli interessi sono così avanzati – aggiunge Trivelloni – che non mi stupirei se la contrarietà di alcuni partiti sia totalmente di facciata. Qualcuno ricordi a lor signori che Velletri aveva già dato, essendo stata sede di una discarica dove ancora non sono state portate a termine le operazioni bonifiche. Fui proprio io – ricorda Trivelloni -, da assessore all'ambiente, a pretendere attraverso l'allora sindaco Cesaroni che la discarica venisse chiusa e il conferimento dei rifiuti fosse fatto a Colleferro, sito previsto dal piano dello smaltimento dei rifiuti provinciali. Grazie a quell'operazione, allo stesso prezzo per metro cubo del conferimento fatto nella discarica di Velletri dall'allora società di gestione che era la SAO Ambiente, i rifiuti vennero portati a Colleferro, con evidente sollievo per il nostro territorio. Un territorio, e mi riferisco in particolare a Lazzaria, che ha già subito il peso sociale ed ambientale di decisioni passate, senza dimenticare che a neanche 4 km in linea d'aria, ad Aprilia, vi è un altro impianto di smaltimento di rifiuti. E' impensabile – ribadisce con amarezza Trivellini – che con un patrimonio storico, culturale ed agricolo, come quello che abbiamo Velletri, venga realizzato un polo come quello che questi tizi hanno in mente. E' parimenti inaccettabile che su questa situazione non vi siano responsabilità politiche ben definite; ed allora ritorniamo al punto iniziale: quando tutto questo sarà compiuto inizieranno le accuse reciproche. Il tutto senza tralasciare i danni inferti al comparto agricolo, ma anche e soprattutto alla salute di migliaia di persone, che dovranno anche subire l'onta della svalutazione dei propri beni immobiliari, che sarà automatica ed incontrovertibile".

A non andare giù a Trivelloni, da qualche mese in forza all'entourage del Ministero della Salute, al fianco di Beatrice Lorenzin, è stato anche l'episodio delle brochure informative dell'Ecoparco (la società che si è presa la briga di portare a compimento l'intera operazione), avvenuto nell'aula consiliare poco prima dell'apposita seduta: "quanto avvenuto – esclama con sdegno l'ex esponente uddiccino – rappresenta un ulteriore atto di arroganza politica ed una certificazione di debolezza di gran parte degli ignavi consiglieri, deboli per riuscire ad impedire questa grande ed irrecuperabile violenza ai danni del territorio e della nostra città. Ci sono persone, in quel consiglio comunale, che hanno già accettato e benedetto quanto che sta avvenendo. Alcuni, anzi, non mi stupirei se ne fossero promotori, ed  il loro tentativo di confondersi all'interno della classe politica che si batte e contesta queste scelte è un'ulteriore dimostrazione della dell'ipocrisia che caratterizza la vita politica della nostra città da diversi anni a questa parte".