Trevignano, manufatti della veggente. Il Comune: «Se non tolgono tutto, acquisiamo il terreno»

“Dopo la rimozione del gazebo proseguono incessantemente le attività amministrative che l’Amministrazione Comunale ha già da tempo messo in atto perchè, sul luogo delle presunte apparizioni, sia ripristinata completamente la legalità” – lo comunica in una nota il Sindaco di Trevignano Romano Claudia Maciucchi che aggiunge – “in data 15 maggio 2023, l’Associazione “La Madonna di Trevignano Romano ETS” sotto il controllo della Polizia Locale del Comune di Trevignano Romano e dei Guardiaparco, ha eseguito la rimozione del gazebo, abusivamente realizzato, sul terreno in Località Campo Le Rose.

La struttura è stata eliminata in ottemperanza a quanto disposto nell’Ordinanza Comunale N. 4 in data 18 aprile 2023 emessa a sostegno dei precedenti atti amministrativi dell’Ente Parco di Bracciano e Martignano.

L’Associazione, come documentato dalla Polizia Locale del Comune di Trevignano Romano, nel verbale di “parziale” ottemperanza, non ha eseguito compiutamente quanto stabilito dall’Ordinanza Comunale sopra richiamata, avendo rimosso solo alcuni degli abusi in essa contestati.” – il Sindaco prosegue precisando che – “Il parziale adempimento è stato prontamente comunicato alla Procura di Civitavecchia per gli adempimenti di Sua competenza.

Rimane pertanto invariato l’obbligo, in capo all’Associazione, di provvedere ad eliminare, entro la scadenza dei 90 giorni, tutti gli ulteriori abusi contestati e, ove ciò non avvenga, il Comune di Trevignano Romano, procederà, in conformità alle disposizioni di legge, ad acquisire l’area interessata dagli abusi, al proprio patrimonio immobiliare indisponibile. L’Amministrazione Comunale di Trevignano Romano, intervenuta a sostegno dell’attività già svolta dal Parco di Bracciano e Martignano, potendo contare su una struttura amministrativa più snella, procede spedita, nell’azione di repressione degli illeciti contestati all’associazione “La Madonna di Trevignano Romano ETS.”




Trevignano, rimosso il gazebo della presunta veggente

TREVIGNANO (RM) – A Trevignano Romano, questa mattina, è stato rimosso il gazebo abusivo nella collina di via Campo delle rose, dove ogni 3 del mese la presunta veggente Gisella Cardia, attraverso la sua associazione «La Madonna di Trevignano», dà appuntamento ai suoi seguaci per l’apparizione mariana.

Il gazebo è stato rimosso, dopo l’ordinanza emessa dal Comune, per l’accertata infrazione comunale per abuso edilizio. E’ stato quindi tolto dalla stessa associazione in ottemperanze a quanto disposto dal comune.

Se Cardia non avesse provveduto, l’amministrazione sarebbe entrata in posso dell’area stessa. Per quanto riguarda le altre infrazioni rilevate nella zona, per le panchine ancorate a terra e per la teca con la statua della Madonna, è stata emessa un’altra ordinanza qualche settimana fa, ma si aspettano ora i 90 giorni di tempo per l’eventuale ricorso al Tar.




Trevignano, veggente e amici “facoltosi”: spunta fuori un terreno… pronto all’uso?

Ci si preparava forse ad ospitare migliaia e migliaia di fedeli?

TREVIGNANO (RM) – Sembra esserci un bel business e giro di soldi intorno alle apparizioni che ogni mese colpiscono la sedicente veggente di origini siciliane Maria Giuseppa Scarpulla o Gisella Cardia.

Intanto l’ultimo rendiconto della Onlus che gestisce le attività della veggente e raccoglie le donazioni, presieduta dal marito Gianni Cardia, rende disponibile sul proprio sito (fino a qualche giorno fa) soltanto la rendicontazione del 2020 dove le “donazioni” dichiarate ammontano a quasi 70 mila euro. Nel 2020 sono entrati nelle casse della Onlus oltre 119 mila euro e usciti circa 97 mila.

Non ci sono rendicontazioni degli anni successivi. Non ci sono notizie della segretaria Concetta Alessandra Tallarita, è difficile contattarla. Non si riesce a contattare neppure quella che nel rendiconto viene definita come collaboratrice nel 2021, ovvero la sociologa Giorgia Cotugno che secondo quanto scritto sul rendiconto della Onlus avrebbe aiutato  nello studio di alcuni progetti sociali.

Poi ci sono alcune coincidenze come quella relativa l’acquisto di un terreno di 7 ettari confinante all’area di preghiera in via Campo delle Rose dove avverrebbero le apparizioni mariane

Un terreno acquistato da una società la cui denominazione fa esplicito riferimento alla Beata Vergine e che per ora non rendiamo nota. Una società, che ha presentato gli ultimi due bilanci (2020/2021) in perdita, di proprietà di una sola persona che a sua volta detiene anche la proprietà di quote societarie di una SPA con un capitale sociale di 150 milioni di euro, oltre ad altre partecipazioni societarie. Da alcune testimonianze sembrerebbe che questa persona sia anche specializzata in sculture di opere sacre e mariane e che abbia frequentato, anche se sporadicamente, il luogo di preghiera entrando in contatto con la presunta veggente e il marito di quest’ultima e abbia visto, in una delle apparizioni mariane, “Il sole pulsare”.

Ci si preparava forse ad ospitare migliaia e migliaia di fedeli? Questa persona, molto facoltosa e credente, potrebbe essere stata anche una potenziale donatrice in buona fede di quei soldi provenienti da benefattori privati che hanno gonfiato le casse della Onlus presieduta dal marito della presunta veggente, a meno che non si voglia ipotizzare un business da turismo religioso. Ma queste sono solo ipotesi e sta alla Magistratura trovare evidenze tramite il fascicolo aperto in Procura a Civitavecchia.

Fatto è che il terreno acquistato per circa 140mila euro è vincolato e quindi non ci si può piantare nemmeno un albero, in compenso, però, gode di una vista mozzafiato.

Questa breve digressione per significare che la veggente comunque ha attirato l’attenzione di persone in buona fede e anche facoltose che avrebbero potuto essere potenziali ottimi donatori per la “buona causa” che comprende la moltiplicazione degli gnocchi, lo sfamare decine di persone con un coniglio, miracoli e guarigioni tutti meticolosamente raccontati nei libri in vendita (insieme ai gadget) da parte dell’associazione presieduta da Cardia.

Nel frattempo nei giorni scorsi l’investigatore privato Andrea Cacciotti  ha sporto denuncia ai carabinieri della compagnia di Bracciano riguardo l’attività svolta dalla sedicente Maria Giuseppa Scarpulla. E dal comando di Bracciano sono stati trasmessi gli atti in Procura a Civitavecchia che deciderà il da farsi. Nella denuncia si chiede di voler fare delle verifiche per accertare se vi siano o meno dei reati perpetrati dalla donna, tra cui, quelli di truffa e raggiro. “Qualcosa non va – si è lasciato sfuggire l’ investigatore alle telecamere di Mattino 5, perchè, come stiamo verificando, ci sarebbero anche dei soldi versati su alcuni conti correnti di associazioni…”.

Intanto in paese c’è chi dice che la veggente avrebbe fatto le valigie e lasciato Trevignano ma a dire del marito della veggente è soltanto una maldiceria: nessuno è scappato ma le aggressioni e le malelingue li hanno costretti a cercare privacy altrove. Sembra più un pettegolezzo, di fatto la presunta veggente al momento non è colpita da alcuna restrizione giudiziaria.

La signora da quasi cinque anni, dice di parlare direttamente con la Madonna e ha creato un giro di fedeli seguaci che pendono dalle sue labbra. Secondo quanto raccontato dalla veggente, il volto della Madonna di Trevignano si sarebbe bagnato di lacrime di sangue e alla donna sarebbero comparse anche le stigmate. Inoltre il tre di ogni mese, una folla di centinaia di persone si raduna in preghiera sul luogo dove sorge la statua. Attorno a lei ha creato dunque un vero e proprio fenomeno, con seguaci e fedeli che arrivano in massa su un promontorio che affaccia sul lago di Bracciano, fuori dal centro storico, dove ormai è sorto un punto di ritrovo che causa non pochi disagi ai residenti, molto dei quali ormai si lamentano per l’immagine e risonanza mediatica che sta avendo un borgo così bello alle porte di Roma Nord nonchè per il traffico e circolazione che ogni tre del mese va in tilt.

La pseudo veggente Gisella, 53 anni di origini siciliane che prima di scoprirsi una persona con poteri sovrannaturali era imprenditrice, è risultata essere condannata in primo grado dal tribunale siciliano di Patti a due anni per bancarotta fraudolenta, pena sospesa. La signora si sarebbe riscoperta veggente dopo un trascorso lavorativo che è finito nel mirino degli inquirenti.

Ora ci si chiede: il 3 di maggio sarà nell’area di preghiera. Certo tutto questo clamore da una parte ha messo in presunti guai giudiziari e non la veggente ma dall’altra ha accresciuto l’attenzione mediatica sul fenomeno e sul personaggio. E come sempre ci sarà chi continuerà a seguirli come e più di prima.




Trevignano, la veggente che “vede la Madonna” condannata per bancarotta

È stata Condannata dal tribunale di Patti, in Sicilia, il suo Paese, a due anni per bancarotta fraudolenta, pena sospesa. La destinataria della sentenza di primo grado è Maria Giuseppa Scarpulla alias Gisella Cardia, 53 anni, l’imprenditrice di origini siciliane che si è scoperta veggente e che dice di parlare ogni mese da ormai cinque anni con la Madonna a Trevignano. La signora ha avuto una sorta di convenzione o come si dice è stata “folgorata sulla via di Damasco”. A Trevignano, Scarpulla ha utilizzato “Cardia”, il cognome di suo marito Gianni, mentre si presume che Gisella sia un diminutivo di Maria Giuseppa. La signora si sarebbe riscoperta veggente dopo un trascorso lavorativo che è finito nel mirino degli inquirenti. La vicenda giudiziaria che ha visto coinvolta l’ex imprenditrice Maria Gisella Cardia è riferita a fatti risalenti al 21 febbraio 2013; secondo i capi di imputazione, Giacalone, amministratore unico e liquidatore, Caleca amministratore di fatto dell’azienda “Ceramiche del Tirreno srl” già “Caleca Italia”, avrebbero stipulato con l’impresa “Majolica Italiana”, di cui la Scarpulla era amministratore unico e Bencini dipendente e procuratore speciale, un contratto d’affitto d’azienda per un canone annuo di 108 mila euro, canone ritenuto incongruo, vicenda che, come si evince ancora dai capi di imputazione, avrebbe determinato con operazioni dolose il fallimento delle società.Attorno a lei, “Gisella”, ha creato un vero e proprio fenomeno, con seguaci e fedeli che arrivano in massa su un promontorio che affaccia sul lago di Bracciano, fuori dal centro storico, dove ormai c’è una sorta di santuario Si tratta davvero di finzione o realtà? Questo non è dato saperlo e soltanto una indagine approfondita del Vaticano potrà chiarire la matrice di tutto. La chiarezza servirà ai fedeli e seguaci per capire a chi si stanno affidando. Da quasi cinque anni, il volto della Madonna di Trevignano si sarebbe bagnato di lacrime di sangue il tre di ogni mese, con una folla di centinaia di persone si radunano in preghiera sul luogo dove sorge la statua.Come si arriva al sito è spiegato bene sul sito web reginadelrosario.org che accoglie la Onlus La Madonna di Trevignano Romano. Giunti a Trevignano si prende via Monticello e si gira in via Campo delle Rose. Il tratto da Via Monticello fino al luogo delle presunte apparizioni è di circa 890 metri.Intanto si muove anche la chiesa.Sarà istituita una commissione diocesana per una “indagine previa” sulle lacrime della Madonna di Trevignano. Lo fa sapere monsignor Marco Salvi, il vescovo di Civita Castellana di cui fa parte Trevignano, insediatosi da circa un mese: « Sto istituendo una commissione diocesana per una indagine previa. Lo scopo è fare piena luce sul fenomeno».