VATILEAKS 2: IN 5 PROCESSO. ANCHE I GIORNALISTI NUZZI E FITTIPALDI

Redazione

Roma – L'inchiesta sui corvi in Vaticano non finisce qui anzi è soltanto all'inizio. Ci sono anche i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi tra i cinque rinviati a giudizio dal magistrato vaticano al termine dell'inchiesta sulla sottrazione e la diffusione dei documenti riservati della Santa Sede. Le indagini avevano già portato all'arresto di mons. Lucio Vallejo Balda e di Francesca Immacolata Chaouqui. Gli imputati nel processo rischiano da 4 a 8 anni di reclusione. La prima udienza si terrà martedì 24 novembre

Nuzzi e Fittipaldi, autori rispettivamente dei libri Via Crucis e Avarizia, sono stati coinvolti nel procedimento per il reato previsto dall'art. 116 bis del codice penale vaticano, cioè la divulgazione di notizie e documenti riservati. Al momento, uno dei presunti "corvi", mons. Vallejo Balda è ancora detenuto nella cella della Gendarmeria vaticana mentre Francesca Chaouqui è stata immediatamente rilasciata dopo l'arresto all'inizio di novembre per la sua collaborazione alle indagini.

E' Nicola Maio, ex collaboratore della Commissione referente sulle strutture economiche e amministrative della Santa sede (Cosea) il quinto rinviato a giudizio in Vaticano nel processo Vatileaks 2.

"Sono incredulo, non è un processo contro di me, ma contro la libertà d'informazione". Questa la prima reazione del giornalista Emiliano Fittipaldi alla notizia del suo rinvio a giudizio. "In tutto il mondo – ha aggiunto – i giornalisti hanno il dovere di pubblicare notizie e segreti che il potere, qualunque esso sia, vuole tenere nascosti all'opinione pubblica". E ancora: "Forse sono ingenuo, ma credevo che indagassero su chi ha commesso gli illeciti che ho denunciato, non su chi li ha svelati".




VATILEAKS, DENUNCIA SHOCK DI PAPA FRANCESCO: I CONTI NON TORNANO

Redazione

Roma – Il coraggio di fare pulizia di dire le cose come stanno non è da tutti ma Papa Francesco, quell'audacia ce l'ha. "La cassa non è in ordine, bisogna mettere un po' di ordine nella cassa". La denuncia di papa Francesco è contenuta nel libro di Gianluigi Nuzzi, 'Via Crucis' e proviene dalla diretta voce del pontefice che qualcuno ha registrato nella ormai famosa riunione del 3 luglio 2013. "Tutti siamo buoni – aggiunge il Papa quando annuncia la costituzione della Commissione che dovrà far luce sui "costi fuori controllo – ma anche il Signore ci chiede un' amministrazione responsabile per il bene della Chiesa".

Indagato Nattino, rogatorie Svizzera e Italia Il promotore di giustizia vaticano, in seguito a un rapporto dell'Autorità di informazione finanziaria, ha indagato Gianpietro Nattino per operazioni di compravendita titoli e transazioni, e per questo ha chiesto la collaborazione a Italia e Svizzera, tramite rogatorie. Non ci sono altri indagati. Il nome di Nattino era emerso in un rapporto di "investigatori del Vaticano", pubblicato in esclusiva dal sito di Reuters, relativo ad "eventuale riciclaggio di denaro, insider trading e manipolazione del mercato" in cui sarebbe stata utilizzata l'Apsa, l'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica che gestisce finanze ed immobili d'Oltretevere. Il rapporto, di 33 pagine, sospetta che l'Apsa sia stata utilizzata da persone estranee al Vaticano, con eventuale complicità di personale Apsa, in violazione dei propri regolamenti. In particolare, gli investigatori finanziari vaticani hanno evidenziato un "portfolio" che sarebbe stato relativo a Gianpietro Nattino, presidente di Banca Finnat Euramerica SpA, il cui contenuto "oltre 2 milioni di euro" sarebbe stato trasferito in Svizzera poco prima che in Vaticano fossero introdotte le nuove leggi contro il riciclaggio. Nattino si difende: "Ribadisco di aver sempre operato nel pieno rispetto delle normative in vigore, con la massima trasparenza e correttezza. Sono ovviamente a disposizione delle Autorità competenti per fornire ogni chiarimento".

Padre Lombardi ha voluto sottolineare che il Papa non è sconfortato dal'inchiesta giudiziaria che ha portato all'arresto di mons. Balda e di Francesca Chaouqui. 'Il Vaticano – ha aggiunto – non prende decisioni sulla base dei libri di Nuzzi e Fittipaldi. Il Vaticano conosce già molto bene la realtà e sa cosa deve fare"

Per 40 anni, cioè fino al 2011, lo Ior, banca vaticana, ha operato in Italia senza essere autorizzata. Lo ha accertato la procura di Roma che si appresta a notificare avvisi di chiusura indagine all'ex direttore generale Paolo Cipriani ed al suo vice Massimo Tulli. Entrambi rischiano ora di finire sotto processo. Abusiva attività di raccolta del risparmio, abusiva attività bancaria e abusiva attività finanziaria le violazioni contestate agli indagati dal pm Stefano Rocco Fava. Per i predecessori di Cipriani e Tulli i fatti sono prescritti. Dagli accertamenti è emerso che l'Istituto per le opere di religione ha svolto attività di banca, fino a quando Bankitalia ha imposto agli istituti di credito di considerarlo alla stregua di una banca extracomunitaria (2011), senza alcuna autorizzazione da parte di palazzo Koch. Lo Ior, secondo piazzale Clodio, avrebbe agito attraverso conti aperti in 11 istituti di credito. Dopo il diktat di Bankitalia, lo Ior trasferì gran parte delle proprie attività finanziere in Germania.




VATILEAKS: "TALPE" DAL PAPA, DUE ARRESTI PER FUGA DOCUMENTI SEGRETI

Roma – Girava nell'aria in queste settimane ma non si aveva ancora la certezza matematica. Due arresti in Vaticano per la fuga di documenti riservati della Santa Sede, monsignor Angel Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, già componente della Commissione referente sulle attività economiche della Santa Sede (Cosea).

Mons. Lucio Angel Vallejo Balda, spagnolo, già segretario della Prefettura degli Affari economici e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative (Cosea) e arrestato perché ritenuto il nuovo "corvo" per la fuga di documenti riservati, è stato rinchiuso in cella in Vaticano, nella stessa del Palazzo della Gendarmeria dove tre anni e mezzo fa era stato recluso Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo papale accusato di aver trafugato e diffuso le carte segrete di Benedetto XVI nel precedente scandalo Vatileaks. Non è il primo ne l'ultimo "Vatileaks"…di talpe in passato ce ne sono già state.

Il 25 maggio del 2012 Paolo Gabriele, aiutante di camera di Benedetto XVI viene arrestato con l'accusa di aver sottratto carte e documenti riservati dall'appartamento di Ratzinger, finiti poi su libri e giornali. Il giorno dell'arresto viene anche sfiduciato il presidente dello Ior, la banca Vaticana, Ettore Gotti Tedeschi. Sono mesi di grande tensione. Inizia il processo, si susseguono le deposizioni e proseguono le fughe di notizie. Si parla non di un solo corvo, ma di 'corvi' che stanno agendo a favore del Papa. E il loro piano sarebbe colpire il segretario di Stato Tarcisio Bertone: in tanti credono che abbia troppo potere e che "Benedetto XVI sia troppo debole per guidare la Chiesa". Il documento su un presunto piano omicida nei confronti di Papa Benedetto I documenti fanno emergere lotte di potere all'interno delle Mura Leonine e alcune irregolarità sia nella gestione finanziaria dello Stato che nell'applicazione delle normative anti-riciclaggio. Tra i documenti che fanno più scalpore, vi è quello in cui si allude a un presunto piano omicida nei confronti di Papa Benedetto da attuarsi entro un anno, che doveva preludere all'ascesa al soglio pontificio del cardinale Angelo Scola. Bertone rifiuta invece qualsiasi attribuzione di responsabilità in merito a Vatileaks, il più grande scandalo mai scoppiato in Vaticano. Gabrielli, intanto, viene condannato a un anno e sei mesi di reclusione. Benedetto XVI gli ha poi concesso la grazia del perdono. Nuova fuga di documenti, due arresti In questi giorni la vicenda si ripropone: di nuovo le finanze vaticane, gli scontri di potere nello Stato pontificio, di nuovo "documenti inediti", rivelati benché riservati. Come nel 2012, le intrusioni informatiche danno seguito alle inchieste della gendarmeria. Il colpo di scena sono però gli arresti di oggi.

All'epoca Paolo Gabriele, maggiordomo di Benedetto XVI, fu arrestato, unico accusato, e condannato in quanto autore materiale del furto di carte. Oggi mons. Lucio Angel Vallejo Balda, il presule spagnolo vicino all'Opus dei, e Francesca Chaouqui, poi rimessa in libertà perché "nei confronti della quale non sono più state ravvisate esigenze cautelari, anche a motivo della sua collaborazione alle indagini". Riforma della struttura economico-amministrativa della Santa Sede Balda e Chaoqui sono due membri della Cosea, la ormai disciolta commissione referente sull Organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede che nei primi mesi del pontificato Bergoglio imbastì una riforma che, nel frattempo, ha sconvolto i quadri dirigenziali del Vaticano. Differenze: è cambiato il Vaticano Le differenze tra la vicenda del 2012 e quella odierna, in attesa della pubblicazione dei due libri di Nuzzi e Fittipaldi che conterrebbero rivelazioni, hanno diverse analogie, ma anche molte differenze. Ad essere cambiato profondamente, nel frattempo, è il Vaticano

. La fine del pontificato di Ratzinger Benedetto XVI assistette ai prodromi di una crisi. Il Pontefice tedesco ereditò molti problemi spinosi che scoppiarono sotto il suo pontificato: lo scandalo della pedofilia, i torbidi giri finanziari dello Ior, gli immobili di Propaganda Fide scambiati con politici e affaristi. Intellettuale timido, il Pontefice tedesco era poco incline al governo energico. Molti nunzi apostolici, molti vescovi, tentarono di contattarlo per avvertirlo di questa o quella emergenza, senza successo. "Il Papa è manipolabile", disse al processo il suo maggiordomo, che spiegò di aver girato le carte alla stampa per creare uno choc nell'opinione pubblica che smuovesse la opacità vaticana. Joseph Ratzinger, in realtà, era tutt'altro che manipolabile, e rinunciando al Pontificato ha compiuto una rivoluzione. Ha stroncato le manovre sotterranee, ha dato uno schiaffo alla Curia ed ha aperto le porte a un conclave dove i cardinali di tutto il mondo hanno affrontato il tema della riforma della Curia, della necessità di una Chiesa povera e lontana dagli affari e dagli scandali, meno romanocentrica, aperta al mondo. La svolta con l'arrivo di Bergoglio Jorge Mario Bergoglio ha impersonato la svolta. Forte di una valanga di voti in Conclave, conservatori e progressisti, europei, americani, asiatici e africani, tutti convinti che bisognava voltare pagina. Al primo riesplodere degli scandali (l'arresto di un monsignore salernitano che maneggiava milioni sul conto dello Ior), il Papa ha reagito con durezza. Ha decapitato i vertici di Ior (Istituto per le opere di Religione) e Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica), ha fatto pubblicare per la prima volta i bilanci dello Ior (dissanguati per il repulisti sui precedenti investimenti avventati), ha obbligato gli uffici a collaborare con la magistratura italiana, ha ristrutturato l'ufficio di revisione contabile, il Consiglio per l'economia, ha creato un nuovo super-dicastero economico, la Segreteria per l'Economia. Via praticamente tutti gli italiani al vertice, Francesco ha messo un cardinale australiano, George Pell, e tedesco, Reinhard Marx, a capo delle due strutture-chiave.

Non sono mancati i malumori. Pell, in particolare, ha concentrato un considerevole carico di potere, tanto da suscitare perplessità oltre il circolo degli italiani. Un Papa raggiungibile Quanto al Papa, è raggiungibile da chi gli voglia parlare, vive a Casa Santa Marta, incontra quotidianamente collaboratori, vescovi, Nunzi apostolici, confidenti, esperti. Non ha paura del contraddittorio, come ha dimostrato il turbolento sinodo sulla famiglia. Né è inconsapevole dei problemi che possono annidarsi anche nella nuova gestione, come ha spiegato chiaro e tondo emanando, solo pochi giorni fa, una circolare per porre un freno alle deroghe troppo generose per le assunzioni. In uscita nuove pubblicazioni Eppure i documenti vengono ancora filtrati alla stampa. Giovedì prossimo esce il libro di Nuzzi: "Da registrazioni e documenti inediti la difficile lotta di Papa Francesco per cambiare la Chiesa". Il Vaticano replica secco: "Pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose. Bisogna assolutamente evitare l'equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa".




PAPA RATZINGER E BERNADETTE: NEL 1879 LA VEGGENTE SCRISSE A PAPA LEONE XII 5 MESSAGGI DELLA MADONNA

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Alberto De Marchis

Il tentativo che si sta facendo è di registrare, fare cronaca, commentare e legare fatti che ritornano e si concentrano in quest’anno. Il 2013 è all’insegna del grande cambiamento: Il Papa si è dimesso, l’attuale momento economico e politico dell’intero Paese è in profonda crisi. Tra qualche giorno ci sarà un nuovo Governo. Per Pasqua un nuovo Papa. C’è senz’altro un rinnovamento e si può e deve contribuire a far sì che avvenga nella maniera più radicale possibile perché se non si cambia rotta, oltre ad una crisi nella fede (Ior, Vatileaks, preti e pedopornografia, scandali, Elisa Claps, Emanuela Orlandi, ecc) si rischia di sprofondare in una profonda catastrofe globale. Per questo motivo, bisogna dare adesso un messaggio di speranza, ricordando i messaggi che solo la nostra memoria può far riaffiorare al momento giusto.

A volte è necessario credere che il caso non esiste. Papa Benedetto XVI aveva indetto per quest’anno “l’anno della Fede”. Il Papa lascerà il pontificato alle ore 20 del 28 febbraio 2013. Lo ha deciso l’11 febbraio. Non è un giorno a caso perché coincide con la festa liturgica della Madonna di Lourdes, nell’anniversario delle più celebri apparizioni mariane. Il giorno del suo compleanno, il 16 aprile, coincide con la nascita al Cielo di Bernadette Soubirous. Il 19 aprile giorno dell’ inizio del suo pontificato coincide con il funerale della santa dei Pirenei. E per volontà di Giovanni Paolo II dal 1992, l’11 febbraio per la Chiesa è anche la Giornata mondiale del malato. A Lourdes, tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858, la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni della Madonna, in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle.

Le apparizioni sono tra le più famose riconosciute dalla Chiesa cattolica, che ha anche riconosciuto ufficialmente come miracolose 68 guarigioni, fra quelle che si sarebbero verificate tra gli ammalati recatisi a Lourdes in pellegrinaggio. L'11 febbraio 1858, Bernadette, sua sorella Antonietta, e la loro amica Giovabnna Abadie, vanno in cerca di legna. Si dirigono verso il "luogo dove il torrente si getta nel Gave". Arrivano dinanzi alla Grotta di Massabielle, Antonietta e Giovanna attraversano l'acqua ghiacciata del torrente. Bernadette, a causa della sua asma cronica, esita a fare altrettanto. E' in quel momento che "sente un rumore come un colpo di vento", ma "nessun albero si muove". "Alzando la testa, vede, nella cavità della roccia, una piccola ragazza, avvolta di luce, che la osserva e le sorride". E' la prima apparizione di Nostra Signora.

C’è un ulteriore grande elemento che non può essere lasciato nel dimenticatoio.

Nel 1879 Bernadette ha scritto a Papa Leone XIII per sottoporgli dei messaggi della Madre di Dio per il nostro secolo. Di queste cinque profezie, quattro si sono già realizzate. La lettera considerata persa per 120 anni, è stata ritrovata dal Padre francese Antoine La Grande, in Vaticano, mentre cercava dei documenti sui miracoli di Lourdes.

Questa lettera al Papa, scritta da Bernadette proprio prima della sua morte, comprende cinque messaggi della Santa Vergine riguardanti gli avvenimenti del nostro secolo e l’avvenire dopo l’anno 2000. Il contenuto della lettera non è mai stato pubblicato e le persone in Vaticano dicono che era stata smarrita. Il Padre La Grande ha scoperto questo scritto il dicembre 1998, in un armadio metallico, nei sotterranei della biblioteca vaticana. Si tratta di cinque pagine, separate, e su ogni pagina si trova una rivelazione.

1.      La prima profezia parla soprattutto dello sviluppo del Santuario di Lourdes, dopo la morte di Bernadette: descrive l’espansione di Lourdes come luogo di pellegrinaggio e l’efficacia della celebre sorgente guaritrice.

2.      Questo messaggio annuncia una serie di importanti scoperte scientifiche, come l’utilizzazione dell’energia elettrica, la lampadina elettrica, il grammofono ed altri apparecchi elettrici.

3.      La terza profezia si riferisce alla presa del potere, in Germania, da parte di Hitler e al Nazismo: a causa di questo, negli anni ’30 si sarebbe prodotta una cosa terribile che sarebbe sfociata in una guerra nella quale, quasi tutte le nazioni, avrebbero preso parte.

4.      Gli sforzi degli uomini per viaggiare nello spazio sono annunciati nel quarto messaggio (annunciati ugualmente nel messaggio di Amsterdam). Intorno agli anni ’70, gli Americani riusciranno ad atterrare sulla luna. Profezia realizzata nel 1969, quando l’americano Neil Armstrong calcò, per la prima volta, il suolo lunare. 

5.     L’ultima profezia, la più lunga di queste predizioni, eccola: “Sua Santità, la Santa Vergine mi ha detto che con la fine del XX secolo arriverà anche la fine della scienza. Una nuova era di fede avrà inizio su tutta la terra. Verrà data la prova che fu Dio a creare il mondo e l’uomo. Sarà l’inizio della fine della scienza nella quale gli uomini non crederanno più. Milioni di uomini torneranno di nuovo a Cristo e la potenza della Chiesa sarà più grande che mai. La ragione, per cui molti uomini non confideranno più negli scienziati, sarà l’attitudine arrogante di questi uomini di scienza che lavorano alla realizzazione di una creatura derivata dall’incrocio fra l’uomo e l’animale. Gli uomini sentiranno allora, nel profondo del loro cuore, che questo non può essere giustificato. In un primo tempo non ci si saprà opporre alla realizzazione di questi mostri, ma gli scienziati saranno finalmente scacciati, come si scaccia un’orda di lupi. Alla vigilia dell’anno 2000 si assisterà ad uno scontro fra gli adepti di Maometto e le Nazioni cristiane. Una terribile battaglia avrà luogo, nella quale 5.650.451 soldati perderanno la vita, e una bomba fortemente distruttrice sarà lanciata su una città della Persia (dal 1935=IRAN). Ma alla fine vincerà il segno della croce e tutti i mussulmani si convertiranno al Cristianesimo. Seguirà un secolo di pace e felicità, poiché tutte le Nazioni deporranno le armi. Ne conseguirà una grande ricchezza, poiché il Signore espanderà la sua benedizione sui credenti. Su tutta la terra nemmeno una sola famiglia rimarrà nella povertà e nella fame. Dio darà, a un uomo su dieci, il potere di guarire le malattie di coloro che chiederanno, per questo, aiuto. In seguito a questi miracoli, si sentiranno le grida di un gran numero. Il XXI secolo sarà chiamato “Seconda Era d’Oro dell’Umanità” ("Prima Era d'Oro dell'Umanità": Incarnazione, Passione, Morte, Risurrezione e Glorificazione di Nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo).

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SANTA SEDE, VATILEAKS: PARTE OGGI IL PROCESSO BIS

Redazione

Città del Vaticano – Paolo Gabriele, l’ex maggiordomo del Papa condannato per il furto aggravato dei documenti di BenedettoXVI, comparirà nell’aula del Tribunale Vaticano come teste nel processo-bis a carico di Claudio Sciarpelletti, il tecnico informatico della Segreteria di Stato, imputato di favoreggiamento nei confronti del ‘corvo’. Parte infatti oggi il secondo e, presumibilmente, ultimo processo vaticano relativo alla fuga di documenti riservati della Santa Sede. Su richiesta della difesa, la posizione di Sciarpelletti era stata stralciata all'inizio del procedimento che ha poi condotto all'arresto di Paolo Gabriele per furto dei documenti. Il tecnico, cittadino italiano, era stato arrestato in Vaticano per una notte il 25 maggio, due giorni dopo l'arresto dell'ex assistente di Camera del Pontefice. La notizia non è però trapelata sino al momento del rinvio a giudizio dei due indagati, lo scorso 13 agosto. Sciarpelletti è imputato per favoreggiamento. Il portavoce vaticano Federico Lombardi ha precisato che Sciarpelletti ha avuto un ruolo minore. L'informatico era stato trovato in possesso di una busta con alcuni documenti "non riservati" – ha precisato il suo legale, Gianluca Benedetti – ossia una "corrispondenza mail" e un "libello inqualificabile". La requisitoria del 'promotore di giustizia' (pm) Nicola Picardi ha rivelato che si tratta di "una relazione dal titolo 'Napoleone in Vaticano' riprodotta da Nuzzi nel volume 'Sua Santità'". In un primo momento – è sempre la ricostruzione del pm – Sciarpelletti aveva affermato che la busta (con timbro a secco sul retro della segreteria di Stato ufficio Informazioni e documentazioni) gli era stata consegnata da Paolo Gabriele, poi ha rettificato dicendo che gli era invece stata consegnata da un monsignore – coperto per omissis dalla lettera W – con lo scopo di recapitarla a Paolo Gabriele. In questo senso, ha sostenuto il suo avvocato, il tecnico informatico, che si dichiara non colpevole, ha indirizzato gli inquirenti verso Paolo Gabriele e il favoreggiamento si configurerebbe, di conseguenza, a carico del monsignore. "Tra me e Paolo Gabriele non c'era una grande amicizia, ma ci conoscevamo e scambiavamo opinioni", ha peraltro puntualizzato Sciarpelletti tramite il suo avvocato. Se Sciarpelletti si presenterà oggi in aula, sarà la prima volta, poiché all'udienza alla quale ha ottenuto lo stralcio era rappresentato dal suo legale. Al processo saranno ascoltati cinque testimoni: il maggiordomo papale, Paolo Gabriele, il vicecomandante della Guardia svizzera, William Kloter, il comandante della gendarmeria vaticana, Domenico Giani e il gendarme Gauzzi Broccoletti. Prevista inoltre la testimonianza di mons. Carlo Polvani, responsabile informazione della segreteria di Stato vaticana nonché nipote di quel mons. Carlo Maria Viganò che, oggi nunzio apostolico negli Stati Uniti, contestò l'anno scorso la decisione del cardinale Tarcisio Bertone di allontanarlo dalla segreteria del governatorato vaticano con lettere di denuncia della corruzione vaticana che finirono sui giornali italiani e costituirono l'antefatto del caso Vatileaks.

tabella PRECEDENTI:

03/10/2012 VATICANO, PROCESSO GABRIELE. LA GENDARMERIA: RISPETTATI I DIRITTI DEL DETENUTO
29/09/2012 STATO VATICANO, INIZIATO IL PROCESSO AL MAGGIORDOMO DEL PAPA
23/07/2012 VATICANO, CONCESSI ARRESTI DOMICILIARI A PAOLO GABRIELE
28/05/2012 VATICANO, PROSEGUONO LE INDAGINI SULLA DIVULGAZIONE DEI DOCUMENTI RISERVATI DEL PAPA