HABEMUS PAPAM: FUMATA BIANCA, PROCLAMATO IL SUCCESSORE DI BENEDETTO XVI

Emanuel Galea

Città del Vaticano – Fumata bianca, piazza San Pietro in tilt, fermento per conoscere il nuovo Papa. Il secondo giorno di Conclave si era aperto con la seconda fumata nera dopo il doppio turno di di votazioni del mattino. Il comignolo si è acceso alle 11.37, leggermente in anticipo a quanto previsto. Cardinali ancora divisi, dunque, nello scrutinio numero due e tre, dopo quello dall'esito prevedibile di ieri sera.

L’11 febbraio di quest’anno, Papa Benedetto XVI ha decretato la fine del suo mandato quale Sommo Pontefice, annunciando in forma ufficiale e solenne le sue dimissioni. Ha scosso la maggior parte di quelli che gli erano accanto, ha scosso il mondo ed ha sconvolto le migliaia e migliaia di cristiani cattolici   Sono trascorsi appena 28 giorni, eppure sembra un evento di chissà di quanti giorni orsono.

Martedì, 12 marzo 2013, alle ore 17.35 si è finito di proclamare il giuramento “Universi  Dominici Gregis', l’ultimo cardinale. La cerimonia ha avuto il suo inizio nella Cappella Paolina ed espletate le preghiere ed altro cerimoniale, la processione, attraverso la Sala Regia, si è diretta alla Cappella Sistina. Ciascun Cardinale ha quindi occupato il sedile di legno di ciliegio con il rispettivo nome, disposto secondo l'ordine di precedenza: vescovi, presbiteri e diaconi. Tutti insieme hanno intonato il "Veni Creator". Al termine del canto il Cardinale Re ha invitato tutti a pronunciare il seguente giuramento:   "Noi tutti e singoli Cardinali elettori presenti in questa elezione del Sommo Pontefice promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo ( e qui coralmente hanno recitato le prescrizioni contenute nella Costituzione apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, 'Universi Dominici Gregis', emanata il 22 febbraio 1996. Poi singolarmente, ognuno dei 115 cardinali ha proclamato il seguente giuramento : "Ed io N. Cardinale N. prometto, mi obbligo e giuro, e, ponendo la mano sopra il Vangelo, aggiungevano: Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano".


Pochi istanti dopo, nella Cappella Sistina si sono introdotti le “altra gentes” come il segretario del Collegio Cardinalizio, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, i Cerimonieri Pontifici,  l'Ecclesiastico scelto dal Cardinale che presiede il conclave perché lo assista nel proprio ufficio, i Religiosi e le Religiose addetti alla Sagrestia Pontificia, i Religiosi di varie lingue per le confessioni; i Medici e gli infermieri, gli addetti agli ascensori del Palazzo Apostolico,il personale addetto ai servizi della mensa e delle pulizie, gli addetti al trasporto degli Elettori dalla "Domus Sanctae Marthae" al Palazzo Apostolico; il Colonnello ed un Maggiore del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, addetti alla sorveglianza vicino alla Cappella Sistina ed in fine il Direttore dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile con alcuni suoi collaboratori. Tutti questo personale avevano preventivamente sottoscritto la formula del giuramento “Universi  Dominici Gregis', separatamente poco prima di entrare in Sala Paolina.

A questo punto, Il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, Monsignor Guido Marini ha pronunciato la formula tradizionale "Extra omnes" e coloro che non partecipavano al Conclave hanno lasciato la Cappella Sistina le cui porte sono state chiuse alle 17,35.

Nel chiuso della Cappella Sistina, da questo momento in poi il Collegio degli Elettori procederà alle  votazioni.

Il Collegio elettivo consiste in 115 cardinali.
Sono assenti e pertanto non partecipano al Conclave il Cardinale Arcivescovo di Giacarta (Indonesia) Julius Riyadi Darmaatmadja, che ha rinunciato per ragioni di salute ed il Cardinale Keith Michael O'Brien, ex Arcivescovo di Edinburgh (Regno Unito), per ragioni personali  I Cardinali del Collegio degli Elettori sono ospitati entro le mura della Città del Vaticano. Ognuno occupa una stanza nella Casa Santa Marta. Nessuno ha scelto la stanza, ma a ciascuno, dopo un sorteggio, ne è stata assegnata una, decorosa ma austera. La stanza più grande è rimasta vuota. Servirà al nuovo Papa, il 266 Vicario di Cristo sulla terra, che abiterà e lavorerà qui in attesa che l'appartamento pontificio sia pronto ad accoglierlo.

Davanti a Piazza San Pietro, di fronte alla facciata della Basilica, si trova la grande piattaforma dove sono installate le principali televisioni del mondo. I corrispondenti abitualmente accreditati lavorano già alla loro postazione nella Sala Stampa della Santa Sede, in Via della Conciliazione. A pochi metri, un altro edificio utilizzato dai media giunti per l'occasione, il Media Center che occupa l'ampio atrio dell'Aula Paolo VI. I giornalisti sono oltre 5.600.

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NERA ITALIA

Chiara Rai

Roma – Una piazza San Pietro mistica, inebriata di preghiere, affollata di speranza, bagnata dalla pioggia, offuscata dalla prima fumata nera. L’Italia è senza guida e c’è un attesa che cresce proporzionalmente all’esigenza di essere guidati, di ritrovare la fede non solo nella Chiesa e nelle istituzioni, perché a molti poco importa, ma nell’umana onestà, quella sì. Si aspetta dunque, al Vaticano si ode il coro dei Papaboys mentre a Monte Citorio i Grilloboys sono le stelle del momento.

Al palazzo di giustizia di Milano ancora si avverte l’eco delle sentinelle di un leader stanco. A ognuno il suo, troppo scontato lamentarsi. Le frasi in latino, i porporati che intimano l'"Extra Omnes", piace perché è glorioso, è solenne, è straordinaria ripetizione, piace perché è rituale. Mi ricordo qualche tempo fa quando mi capitò tra le mani un libro di antropologia culturale, credo fosse del professor Ippolito, autore di diversi interessanti libri e docente universitario. Mi soffermai sul “mito” e sul “rito” e nel quotidiano ritrovai e tutt’ora ritrovo il tutto. Necessitiamo di ritualità e le nostre giornate ne sono sorprendentemente piene. Questo ragionamento potrebbe rischiare di diventare talmente interessante che è meglio fermarci qui, altrimenti potremmo anche arrivare a capire l’esito di queste anomale politiche e salterebbe qualche piano di troppo. E del rito c’è stato ieri anche tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle i quali si sono seduti allo stesso tavolo sì, ma esclusivamente per le presidenze di Camera e Senato, nonché gli altri incarichi parlamentari. L’M5S ha chiarito che presenterà propri candidati, tutti per se ognuno per l’ego. Il proprio.

E dopo la fumata nera, dopo la volontà di far partire la macchina del Parlamento senza capitano, dopo che oggi un’altra impresa avrà messo la parola fine alla propria attività, torna la nera foschia.

L’Italia è nera e ancora si discute di riti, strisciando dietro a miti mentre lo stivale cerca un bravo calzolaio.




VATICANO, IL CONCLAVE INIZIERA MARTEDI 12 MARZO

Redazione

Città del Vaticano –  Il Collegio Cardinalizio ha deciso nell'Ottava Congregazione Generale che si è tenuta questo pomeriggio che il Conclave per l'elezione del nuovo Pontefice avrà inizio martedì 12. Al mattino sarà celebrata nella Basilica di San Pietro la Santa Messa "Pro eligendo Romano Pontifice". Nel pomeriggio dello stesso giorno avrà inizio il Conclave. (Fonte VIS)




VATICANO, IL PAPA HA RICEVUTO I PRINCIPI DI MONACO

E.G.

Città del Vaticano – Sabato mattina,12 gennaio 2013 ,  Il Santo Padre ha ricevuto nel Palazzo Apostolico Vaticano, Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto di Monaco, accompagnato dalla Consorte Principessa Charlene. Subito dopo, il Principe si è incontrato con il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, e con l'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso dei cordiali colloqui, ci si è soffermati sul contributo significativo della Chiesa Cattolica alla vita sociale del Principato e su alcuni temi di attualità internazionale, come lo sviluppo integrale dei popoli e la protezione delle risorse naturali e dell'ambiente.
 




CITTA' DEL VATICANO, BENEDETTO XVI° SU TWITTER

E.G.

Città del Vaticano – Benedetto XVI entra in Twitter. Tutte le informazioni a riguardo saranno comunicate il prossimo lunedì, 3 dicembre, in una conferenza che avrà luogo nella Sala Stampa della Santa Sede e a cui parteciperanno l'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, monsignor Paul Tighe, segretario dello stesso dicastero, padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, il direttore de “L'Osservatore Romano”, Gian Maria Vian e il “Media advisor” della Segreteria di Stato, Greg Burke.
Si deve ricordare che il Papa ha utilizzato già una volta i 140 caratteri di Twitter, quando a giugno del 2011, ha lanciato il portale informativo del Vaticano www.news.va , con le parole: “Cari amici, ho appena dato l’avvio a www.news.va. Sia lodato Gesù Cristo! Con le mie preghiere e la mia benedizione, Benedictus XVI”.
 




ROMA CASO EMANUELA ORLANDI, IL FRATELLO CHIEDE AL VATICANO DI APRIRE UN'INDAGINE INTERNA

Redazione

Non ha mai mollato e non mollerà mai il fratello di Emanuela Orlandi finché non avrà conosciuto la verità sulla scomparsa di sua sorella. Questa volta Pietro, chiede a gran voce che il Vaticano apra una indagine interna. come sempre in prima linea la trasmissione televisiva Chi l'ha visto?, sta aiutando Pietro a far conoscere le modalità di accesso alla petizione.

L'apertura di una indagine interna con l'istituzione di una commissione cardinalizia d'inchiesta analoga a quella istituita per il caso Vatileaks. A un anno dalla prima petizione per Emanuela Orlandi, il fratello Pietro lancia un secondo appello, chiedendo che Oltretevere si attivino strumenti concreti per far luce sulla vicenda. Alla petizione si potrà aderire dal sito creato per l'occasione, www.emanuelaorlandi.it, attivo da oggi. Questa volta il destinatario è il segretario di Stato Vaticano cardinal Tarcisio Bertone: "Eminenza,il rapimento della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, avvenuto nel lontano 1983, ha gettato ombre e dubbi sul comportamento del Vaticano, che nel corso di questi tre decenni non ha avuto il coraggio di abbattere quel muro di silenzi e di omertà eretto intorno a questa vicenda. Lo Stato Vaticano ha da sempre rinunciato alla ricerca di una sua innocente cittadina, suscitando lo sdegno di tantissime persone e di tutti quei sacerdoti che ogni giorno si impegnano perché la vita dei più deboli venga rispettata. E' l'ora di un segnale forte di cambiamento. Le chiediamo pertanto di adoperarsi affinché venga aperta un'indagine, interna allo Stato Vaticano, sul sequestro di Emanuela Orlandi, con la conseguente istituzione di una Commissione cardinalizia d'inchiesta che si impegni, con onestà e volontà, a far emergere la Verità su questa vergognosa e disumana storia. Che il sacrificio di Emanuela, viva o morta che sia, e il perenne martirio di una famiglia, servano ad un profondo e radicale cambiamento nelle coscienze di chi, ai vertici delle gerarchie ecclesiastiche, sta portando questa Chiesa sempre più lontana dall'insegnamento di Gesù". "La petizione – spiega Pietro Orlandi – verrà letta ufficialmente sabato 20 ottobre ad Osimo in occasione del primo festival di giornalismo d'inchiesta. La città marchigiana si è impegnata moltissimo per questa causa e dopodomani mi verrà consegnata la cittadinanza onoraria".

tabella PRECEDENTI:

19/05/2012 ROMA, CASO ORLANDI: CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA. QUESTA L’IPOTESI DI ACCUSA PER MONSIGNOR PIETRO VERGARI
24/04/2012 ROMA, VICENDA EMANUELA ORLANDI: ENTRO FINE MAGGIO APERTURA TOMBA DE PEDIS
01/04/2012 CASTEL GANDOLFO, ALESSIO CAMPI: IL CASTELLETTO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA E’ CASA NOSTRA
26/02/2012 ROMA ARRESTATO ENRICO NICOLETTI L'EX CASSIERE DELLA BANDA DELLA MAGLIANA



VATICANO, INIZIA OGGI IL 24° VIAGGIO APOSTOLICO DI BENEDETTO XVI

Emanuel Galea

(VIS).- Benedetto XVI inizierà oggi il suo 24º Viaggio Apostolico in Libano, dove la prossima domenica nella capitale, Beirut, firmerà l'Esortazione Apostolica Post-Sinodale dell'Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, che ha avuto luogo in Vaticano nell'ottobre 2010. Beirut ha cinque diocesi e un vicariato apostolico. Le diocesi sono: Beirut dei Maroniti (sede episcopale dal 1577) Archieparchia, 232 mila fedeli; l'arciepiscopo é Mons. Paul Youssef Matar. Beirut dei Greco-Melkiti (sec IV) e Jbeil dei Greco-Melkiti, sub-urbicaria (1881); Metropolia, 200 mila fedeli. L'arcivescovo è Mons. Cyril Salim Bustros. Beirut degli Armeni (1928,1929); Metropolia e Eparchia propria della Chiesa Patriarcale di Cilicia degli Armeni; 12 mila fedeli; Eparca è S.B. Nerses Bedros XIX Tarmound, Patriarca di Cilicia degli Armeni. Beirut dei Caldei (1957), 19 mila fedeli; Vescovo è Mons. Michel Kassarij. Beirut di Siri; Eparchia propria della Chiesa patriarcale di Antiochia dei Siri; 14.500 fedeli, affidati alla cura di S.B. Ignace Youssef III Younan.
Il Vicariato Apostolico è Beirut dei Latini, 10 mila fedeli; Vicario Apostolico è Mons. Paul Dahdah O.C.D.
 




VATICANO, CARDINALE MARTINI: SERVITORE FEDELE E INSIGNE PASTORE

Il Segretario di Stato ricorda il Cardinale Martini quale "esperto e appassionato della Sacra Scrittura, che ha saputo far conoscere e meditare a tutte le componenti del popolo di Dio e a tante persone in cerca della verità".

 

Emanuel Galea

Città del Vaticano, 1 settembre 2012 (VIS).

Il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato un telegramma di cordoglio al Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano (Italia) per la scomparsa, ieri, all'età di 85 anni, del Cardinale Carlo Maria Martini, S.I., Arcivescovo emerito della medesima Arcidiocesi.
"Appresa con tristezza la notizia della morte del Cardinale Carlo Maria Martini dopo lunga infermità, vissuta con animo sereno e con fiducioso abbandono alla volontà del Signore, desidero esprimere a lei ed all’intera comunità diocesana come pure ai familiari del compianto Porporato la mia profonda partecipazione al loro dolore pensando con affetto a questo caro fratello che ha servito generosamente il Vangelo e la Chiesa. Ricordo con gratitudine la sua intensa opera apostolica profusa quale zelante religioso figlio spirituale di sant’Ignazio, esperto docente, autorevole biblista e apprezzato Rettore della Pontificia Università Gregoriana e del Pontificio Istituto Biblico, e quindi come solerte e saggio Arcivescovo di codesta Arcidiocesi ambrosiana. Penso altresì al competente e fervido servizio da lui reso alla parola di Dio, aprendo sempre più alla comunità ecclesiale i tesori della Sacra Scrittura, specialmente attraverso la promozione della lectio divina. Elevo fervide preghiere al signore affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria, accolga questo suo fedele servitore e insigne pastore nella celeste Gerusalemme, e di cuore imparto a quanti ne piangono la scomparsa la confortatrice Benedizione Apostolica". Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha inviato a sua volta un telegramma al Cardinale Scola nel quale esprime, a nome suo personale e a nome della Segreteria di Stato e di tutta la Curia Romana, il suo profondo cordoglio per la scomparsa del porporato che "ha testimoniato e insegnato il primato della vita spirituale e al tempo stesso l'ascolto attento dell'uomo nelle sue diverse condizioni esistenziali e sociali". Il Segretario di Stato ricorda il Cardinale Martini quale "esperto e appassionato della Sacra Scrittura, che ha saputo far conoscere e meditare a tutte le componenti del popolo di Dio e a tante persone in cerca della verità".
 




VATICANO, UDIENZA PRESIDENTE LXVI SESSIONE ASSEMBLEA GENERALE ONU

Emanuel Galea

Città del Vaticano, 15 giugno 2012 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in Udienza il Signor Nassir Abdulaziz Al-Nasser, Presidente della sessantaseiesima sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU. In seguito, il Signor Al-Nasser ha incontrato il Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, che era accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati."Il cordiale colloquio ha avuto come tema centrale il ruolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, e in particolare dell’Assemblea Generale, nella risoluzione dei conflitti, con particolare attenzione a quelli in atto in diverse regioni del mondo, soprattutto in Africa e in Medio Oriente, e alle gravi situazioni di emergenza umanitaria che ne conseguono". "In seguito ci si è soffermati sull’importanza del contributo della Chiesa Cattolica alla pace ed allo sviluppo, nonché sul rilievo della cooperazione tra le religioni e le culture".




ROMA VATICANO, COLLOQUIO TRA PAPA E MONTI

Redazione

Il premier a colloquio con il Papa, una giornata importante per il Governo. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, è stato ricevuto in Vaticano in udienza pontificia da Papa Benedetto XVI e dal cardinale Tarcisio Bertone. La visita del premier, accompagnato dalla moglie, signora Elsa, e dai ministri Giulio Terzi di Santagata ed Enzo Moavero, è durata circa 2 ore. Monti ha stretto la mano a Benedetto XVI senza inchinarsi per baciare l'anello pontificio. "Grazie di questa opportunità", ha detto il premier al Pontefice. "Benvenuto presidente". Così Benedetto XVI ha salutato il premier Mario Monti. Po ha esorditoi: "Lei ha cominciato bene in una situazione difficile, quasi insolubile" ha aggiunto il Pontefice. "Grazie di questa opportunità", ha risposto Monti che è entrato nella biblioteca e si è seduto di fronte al Pontefice.  "Lei era in Germania". Con questa battuta di Benedetto XVI è iniziato il colloquio tra il premier Mario Monti e il Papa. "Tempo brutto ma buon clima", ha risposto Monti. Poi le porte sono state chiuse ed ha preso inizio il colloquio privato. Prima che si concludesse il colloquio privato tra il Papa e Mario Monti, è stata fatta entrare nella biblioteca privata la moglie del premier. La signora Elsa indossava un rigoroso tailleur nero ma non ha rispettato l'etichetta del velo sul capo.
Al termine, lo scambio dei doni: al Papa il premier ha regalato dei libri, tra cui un'edizione antica con carte geografiche ("anche simbolica", ha commentato Ratzinger) e un suo volume del 1992, "Il governo dell'economia e della moneta. Contributi per un'Italia europea". Benedetto XVI ha invece donato una preziosa penna e un'incisione antica raffigurante la basilica di San Pietro ancora in costruzione, la piazza e i palazzi circostanti.  Nei "cordiali colloqui" che il premier Mario Monti ha avuto con il Papa e il cardinale Tarcisio Bertone "le due parti hanno confermato la volontà di continuare la costruttiva collaborazione a livello bilaterale e nel contesto della comunità internazionale". Lo riferisce una nota della sala stampa vaticana. Per padre Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, comunque l'espressione "colloqui cordiali e le parole dette dal Papa testimoniano un incoraggiamento e la consapevolezza del momento difficile che il Paese sta attraversando". Nel corso dei colloqui "sono stati affrontati temi che riguardano la situazione sociale italiana e il relativo impegno del governo, nonché il contributo della Chiesa cattolica alla vita del Paese", rende noto ancora la sala stampa vaticana. "Vi è stato, pure – prosegue la nota – un esame di aspetti dell'attuale quadro internazionale, dall'Europa alla situazione nell'area mediterranea meridionale. Ci si è, infine, soffermati sulla tutela delle minoranze religiose, soprattutto cristiane, in alcune aree del mondo".
Il portavoce vaticano, Federico Lombardi, ha precisato che i temi di carattere "più specifico e bilaterale" sono normalmente affrontati durante il tradizionale incontro tra autorità italiane e vaticane, in occasione dell'anniversario della firma dei Patti Lateranensi il 18 febbraio.