VATICANO: PER L'EPIFANIA MILLE FIGURANTI DAI MONTI LEPINI PER PAPA FRANCESCO

GUARDA LA GALLERY IN FONDO ALL'ARTICOLO [CLICCARE SOPRA LE FOTO PER INGRANDIRLE]

 

Red. Cronaca
Città del Vaticano
– Un inaspettato sole ha accompagnato la sfilata del 6 gennaio in via della Conciliazione e Piazza San Pietro a Roma degli oltre mille figuranti provenienti da Sermoneta, Maenza, Sonnino e Roccagorga, che hanno portato in Vaticano le proprie eccellenze storiche, religiose, culturali e tradizionali.

Nell'ambito della manifestazione Viva la Befana, organizzata dall'associazione Europa Familia e che ha visto Maenza come Comune capofila, hanno sfilato i gonfaloni dei quattro Comuni ed i rispettivi Sindaci Claudio Damiano, Claudio Sperduti, Luciano De Angelis e Carla Amici. Con loro, anche i Re Magi sul dorso di cammello e quattro paggi che hanno portato i doni per Papa Francesco: una Madonna in ceramica per Sermoneta, ispirata alla Madonna della Vittoria che Sermoneta festeggia ogni seconda domenica di ottobre; una torcia per Sonnino, simbolo della manifestazione che si tiene nel paese a maggio; una stola papale in seta per Roccagorga e un dipinto della Madonna delle Ciliegie per Maenza, riproduzione di un affresco quattrocentesco maentino. Tutti i doni sono stati realizzati da artisti dei rispettivi Comuni.

In Piazza Pio XII la delegazione di Sindaci è stata accolta dalla Presidente del I Municipio di Roma Sabrina Alfonsi. Roma e migliaia di turisti e pellegrini hanno potuto ammirare le eccellenze dei Monti Lepini: dalla Rievocazione Storica della Battaglia di Lepanto di Sermoneta, con il corteo di figuranti in abiti cinquecenteschi, agli Sbandieratori Ducato Caetani di Sermoneta che si sono esibiti in via della Conciliazione; la sacra rappresentazione del venerdì santo di Maenza, con gli abiti del maestro Benito Trichei presente alla manifestazione, le bande musicali di Sermoneta, Maenza e Roccagorga, le Avis dei quattro Comuni con 60 donatori uniti simbolicamente da una lunga sciarpa rossa. E poi ancora i polentari di Sermoneta, che organizzeranno la Sagra della Polenta il 17 gennaio, l'associazione teatrale Dritto e Rovescio di Sermoneta, la corale dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Sermoneta; l'associazione Brigante Gasbarrone di Sonnino, “Quelli di una volta” e la scuola di ricamo di Roccagorga, il gruppo etnico Karibu, il gruppo ippico dei Monti Lepini.

Ad aprire il corteo, la stella cometa della parrocchia di Sant'Erasmo di Roccagorga e le effigi dei Santi Erasmo ed Eleuterio portati a spalla dalle confraternite. Ad accompagnare i gruppi, anche le Protezioni Civili di Sermoneta, Roccagorga, Maenza e Sonnino. Nel corteo hanno sfilato anche i membri dell'Associazione Atleti Azzurri d'Italia con il campione olimpico di Pentathlon Moderno Daniele Masala e la fanfara dei Carabinieri a Cavallo, oltre a tre auto d'epoca con a bordo altrettante "befane".
Dopo l'arrivo dei figuranti in piazza San Pietro e la benedizione di Papa Francesco al termine dell'Angelus, i quattro Sindaci insieme ai Magi sono stati ricevuti all'interno del Palazzo Apostolico da Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia, che ha ritirato per conto del Papa i doni dei Comuni. Incontrando il Sindaco di Sermoneta Claudio Damiano, Mons. Gänswein ha detto di conoscere molto bene il paese e di esserci stato più volte, apprezzandone l'atmosfera e la cura.
 




VATICANO, FINANZA SEQUESTRA FALSE PERGAMENE CON LA BENEDIZIONE DI PAPA FRANCESCO

Redazione

Roma – Avevano pensato al souvenir perfetto per il pellegrino del Giubileo, una Benedizione apostolica personalizzata su pergamena pontificia con tanto di emblemi della Santa Sede e di fotografia di Papa Francesco benedicente: peccato che avessero 'dimenticato' di richiedere le necessarie autorizzazioni al Governatorato Pontificio. Sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in coordinamento con i colleghi della Gendarmeria vaticana, a stroncare sul nascere il business degli apocrifi e a sequestrare circa 3500 false pergamene, già effigiate con l'immagine del Santo Padre, recanti gli stemmi papali e dello Stato Vaticano contraffatti, e riportanti, in italiano, spagnolo, portoghese ed inglese, la dicitura "benedizione del pellegrino" e personalizzabili con qualsiasi nominativo fornito dall'acquirente.

Rapidamente ricostruita la filiera della produzione e commercio del singolare articolo, in un negozio vicino alla Basilica di San Pietro è stata individuata la stamperia abusiva delle Benedizioni Apostoliche offerte in frode agli inconsapevoli pellegrini. A questi ultimi, infatti, approfittando della somiglianza delle pergamene con quelle rilasciate dalla Santa Sede, veniva fatto compilare e sottoscrivere un modulo per la "richiesta di benedizione apostolica", correttamente indirizzato, ma mai recapitatogli, "A S.E. Rev.ma Mons. Elemosiniere di Sua Santità presso la Città del Vaticano", unica Autorità ufficialmente autorizzata ad emettere gli auspici papali. La perquisizione, effettuata dalle Fiamme gialle del I Gruppo Roma – impegnate nell'attuazione del piano d'azione "Jubilaeum", dedicato a contrastare tutte le forme di abusivismo e frode a danno dei pellegrini – ha permesso di rinvenire migliaia di moduli di richiesta e un consistente stock di false pergamene pronte per l'uso. Il negoziante stampatore, privo delle necessarie autorizzazioni della Santa Sede, è stato denunciato per produzione e commercio di oggetti contraffatti. Il valore delle pergamene sequestrate supera i 70mila euro ma e' in corso il calcolo delle somme gia' incassate con le vendite dei primi giorni.




VATICANO, COMING OUT DEL MONSIGNOR CHARAMSA: "SONO OMOSESSUALE, HO UN COMPAGNO"


di Cinzia Marchegiani

Roma – Una confessione shock sta scatenando un terremoto nella Chiesa cattolica. Il giornale a cui è stata concessa l'intervista, ha raccolto il coming out del Monsignor Krzysztof Charamsa, teologo ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede e segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale vaticana.

La confessione shock, per scuotere la Chiesa e le coscienze. Il Monsignor Krzysztof Charamsa con una slancio di autentico coraggio esce fuori dal suo mondo segreto e come dice, vuole scuotere la coscienza della sua Chiesa. Nell’intervista senza preamboli spiega: “Sono gay e ho un compagno, siamo già in ritardo e non è possibile aspettare altri cinquant’anni. Dunque dico alla Chiesa chi sono”. Monsignor Krzysztof Charamsa che ha scelto il Corriere della Sera per far emergere questa battaglia personale spiega il suo profondo dibattimento anche verso la sua stessa chiesa: “L’amore omosessuale è un amore familiare, che ha bisogno della famiglia. Una coppia di lesbiche o di omosessuali deve poter dire alla propria Chiesa: noi ci amiamo secondo la nostra natura e questo bene del nostro amore lo offriamo agli altri. Non sono posizioni dell’attuale dottrina, ma sono presenti nella ricerca teologica».

Terremoto in Chiesa. Insomma il terremoto appena scatenato dal Monsignor Krysztof Charamsa ha origini e radici profonde, maturate da tempo che con straordinario coraggio guarda la chiesa come una casa che deve accogliere: «Voglio scuotere la coscienza della mia Chiesa, So che ne pagherò le conseguenze: l'amore omosessuale è un amore familiare, aprano gli occhi”.

Dopo l’intervista esclusiva sono ancora silenziose le istituzioni della Chiesa. Di fatto, questa confessione shock, apre e squarcia quella tela ormai nota alla comunità ecclesiastica, che ora, come non mai deve affrontare seriamente anche questa realtà, quindi non solo l’omosessualità, ma soprattutto rapporti sentimentali e concreti degli ecclesiastici con altre persone che andrebbero contro le regole stesse della Chiesa.




IRLANDA, SI' ALLE NOZZE GAY: IL VATICANO SI INDIGNA

di Matteo La Stella

Città del Vaticano– Dopo il referendum irlandese in merito alle nozze tra persone dello stesso sesso, passato lo scorso venerdì 22 maggio con il 62,1% dei voti favorevoli, dal Vaticano non hanno tardato ad arrivare parole di disapprovazione. L'Irlanda, che aveva depenalizzato l'omosessualità solo nel 1993, ha messo in campo il referendum poiché, solo tramite votazione popolare, è prevista la possibilità di apportare modifiche alla locale costituzione, nata circa 78 anni. In particolare i cittadini irlandesi, per la prima volta nella storia, si sono espressi in merito al respingimento o all'approvazione di una nuova clausola che riporta:“Il matrimonio può essere contratto, in accordo con la legge, da due persone senza distinzione di sesso”, portando di fatto, i matrimonio omosessuali allo stesso livello delle nozze tra eterosessuali con 1.201.607 si. Intanto in Italia il dibattito è ancora aperto…

VATICANO, NOZZE GAY: ”UNA SCONFITTA PER L'UMANITÀ” 

Secondo il Vaticano, quanto stabilito dal referendum irlandese rappresenta una :“sconfitta per l'umanità” e, colpire la famiglia tradizionale “ sarebbe come togliere la base dell'edificio del futuro”. Ad affermarlo è stato il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin che si è detto molto triste rispetto a questo risultato, di cui la chiesa deve prendere atto, nel senso di:” rafforzare il suo impegno per l'evangelizzazione”. Secondo il segretario di Stato si tratta di un ko a tutto tondo, che riassume così:”Credo che non si può parlare solo di una sconfitta dei principi cristiani ma di una sconfitta dell'umanità”. Il cardinale poi continua, spiegando come la famiglia deve essere tutelata per rimanere al centro di tutto, in quanto, a prescindere dagli avvenimenti di questi giorni, resta comunque il futuro dell'umanità e della chiesa. 

Rispetto all'esito della votazione plebiscitaria irlandese, esempio lampante di come la base cattolica si muova in maniera completamente diversa rispetto ai proclama dei vertici, arriva la sollecitazione da parte della chiesa italiana che esorta a “non arroccarsi”, mantenendo comunque l'occhio vigile così da evitare “un'accettazione acritica” del fenomeno.

La sollecitazione arriva dal segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galatino, che in merito al referendum afferma:”la percentuale con cui è passato il referendum ci obbliga un po' tutti a prendere atto che l'Europa, e non solo l'Europa, sta vivendo un'accelerazione del processo di secolarizzazione che coinvolge tutti gli aspetti e quindi anche quello delle relazioni”- aggiungendo poi che quanto si è verificato in Irlanda non è-” un sonoro schiaffo alla Chiesa”, come qualcuno si è affrettato a dire.
Un gradino più su, invece, il numero uno della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, sostiene che sulla scorta delle parole spese dall'Arcivescovo di Dublino, monsignor Martin, convinto che l'evento non è solamente il semplice esito di una campagna referendaria, ma bensì rappresenta una rivoluzione culturale, la chiesa non può sottrarsi ad alcuni interrogativi. “ Cosa dobbiamo correggere e migliorare nel dialogo con la cultura occidentale?- si domanda la testa di serie della Cei- "Ogni dialogo dev'essere sereno, senza ideologie, innervato di sentimenti ma anche di ragioni. In questo quadro, noi crediamo nella famiglia che nasce dall'unione stabile tra un uomo e una donna, potenzialmente aperta alla vita; un'unione che costituisce un bene essenziale per la stessa società e che come tale non e' equiparabile ad altre forme di convivenza”.

Quanto alla posizione della chiesa nei confronti degli omosessuali, il cardinale dice ”Nel Magistero viene costantemente riaffermato il pieno rispetto per la dignità di ciascuno, quale che sia il suo orientamento: c'e' come principio quell'accoglienza che favorisce la partecipazione alla vita della comunità ecclesiale. Questa posizione non ci esime dalla fatica di distinguere, evitando semplificazioni che non giovano".

In chiusura, in merito alla legge sulle unioni civili, ddl Cirinnà, Bagnasco dice che di fatto equipara il matrimonio gay a quello tradizionale e che, dal canto suo:”Chiedere che si evitino indebite omologazioni non intacca il riconoscimento dei diritti individuali di ciascuno”.




IL SITO DEL VATICANO E' STATO ATTACCATO DA HACKER TURCHI

A.B.
 
Il sito web del Vaticano è stato attaccato ripetutamente da Hacker turchi nella notte tra lunedì e martedì. L’attacco al sito del Vaticano è avvenuto in seguito alle parole di Papa Francesco in merito al genocidio degli armeni. L’attacco degli hacker ha messo fuori uso il sito per diverse ore, il servizio è stato ripristinato ieri mattina. L’attacco sarebbe stato rivendicato da un hacker turco che avrebbe chiesto al Papa di ritirare i commenti. Le parole che il Papa aveva utilizzato per definire il massacro degli armeni di 100 anni fa compiuto dall’impero ottomano erano parole come: “il primo genocidio del XX secolo "perpetrate dal nazismo e dallo stalinismo”. Le autorità turche hanno definito quelle parole del Papa inaccettabili.



VATICANO, IOR: INDAGATI DUE DIRIGENTI PER PECULATO

Redazione

Roma – Due ex dirigenti dello Ior sono indagati per un'ipotesi di peculato su operazioni immobiliari avvenute tra il 2001 e il 2008. "Il promotore di giustizia del Tribunale dello Stato della Citta' del Vaticano ha aperto una indagine nei confronti di due ex-dirigenti dello Ior per una ipotesi di peculato per operazioni immobiliari avvenute nel periodo 2001-2008". Lo ha confermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "La indagine e' estesa – ha reso noto il gesuita – anche a un avvocato per concorso nei fatti". Secondo quanto si e' appreso le indagini vaticane riguarderebbero l'ex presidente Angelo Caloja, l'ex direttore Lelio Scaletti e l'avvocato Gabriele Liuzzo. "Lo Ior – conferma una nota dell'istituto – ha denunciato due ex manager e un avvocato alcuni mesi fa, atto che sottolinea il suo impegno a favore della trasparenza e della tolleranza zero, anche in relazione a sospetti su fatti del passato. Le denunce presentate alle autorita' vaticane concernono fatti avvenuti tra il 2001 e il 2008 ed emersi nel quadro del processo di verifica interna avviato dall'Istituto all'inizio del 2013. I conti tenuti presso lo Ior dagli indagati sono stati sequestrati su ordine del promotore della Giustizia". "Siamo molto lieti che le autorita' vaticane stiano agendo con risolutezza", ha affermato oggi Jean-Baptiste de Franssu, presidente del Consiglio di sovrintendenza dello Ior". La nota avverte che lo Ior si asterra' dal rilasciare altre dichiarazioni mentre sono in corso le indagini




VATICANO, ABUSI SUI MINORI: PAPA FRANCESCO COLPISCE ANCORA, FUORI UN VESCOVO DEL PARAGUAY

Redazione

Continua la pulizia di Papa Francesco, secondo il Paraguay. La decisione di Papa Francesco di rimuovere il vescovo di Ciudad del Este (Paraguay), monsignor Rogelio Ricardo Livieres Plano (Opus Dei) senza che abbia presentato le dimissioni, e' arrivata dopo il resoconto sulla situazione da parte del cardinale Santos Abril y Castello', inviato da Francesco a Ciudad del Este, dal 21 al 26 luglio scorso. Lo stesso portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, rispondendo ai giornalisti, a fine luglio confermo' che nel corso della visita pastorale il cardinale Castello' aveva "ammonito" Livieres Plano nel procedere a ulteriori ordinazioni sacerdotali. "Non altre disposizioni sono state annunciate – precisava Lombardi – e il cardinale Castello' riferira' i risultati direttamente al Papa". Il cardinale Castello' si era anche informato sulla situazione del vicario generale del vescovo Livieres Plano, padre Carlos Urrutigoity, rimosso dal suo incarico e accusato di abusi sessuali sui minori in una scuola nello Stato americano della Pennsylvania. La diocesi paraguaiana aveva sottolineato che le accuse contro padre Urrutigoity non erano mai state provate. La nota di oggi della Santa Sede non e' ovviamente esplicita ma la diocesi di Ciudad del Este in un lungo comunicato pubblicato ad agosto elencava e contestava i vari passaggi intricati della vicenda. A cominciare dalla candidatura di Fernando Lugo, vescovo dimesso dallo stato clericale prima di essere eletto presidente del paese latinoamericano dal 2008 al 2012. La diocesi paraguaiana richiamava il caso di padre Carlos Urrutigoity, sacerdote argentino che esercitava nella diocesi di Scranton negli Stati Uniti (1998-2002). Urrutigoity fu coinvolto in casi di abusi su minori. Ma "nonostante la coerente espressione di gravi riserve sulla sua opportunita' per il ministero sacerdotale", si legge nella dura nota della diocesi paraguaiana, "viene incardinato nella diocesi di Ciudad del Este" (2008). Il vescovo di Scranton, monsignor Joseph C.

Barbera, invitava "chiunque possa avere sospetti, testimonianze o aver subito abusi" da parte del sacerdote a denunciarlo. Il prete argentino, nel frattempo, faceva carriera in Paraguay, divenendo vicario generale della diocesi di Ciudad del Este e lo stesso monsignor Livieres Plano lo difendeva accusando l'arcivescovo di Asuncion, Pastor Cuquejo che aveva chiesto pubblicamente chiarimenti con l'apertura di un'inchiesta su Urrutigoity. Monsignor Livieres in un'intervista rispose: "Secondo me monsignor Cuquejo e' omosessuale". Inoltre la diocesi di Ciudad del Este definiva "calunnie" le accuse contro Urritigoity e affermava che lo stesso padre argentino fu 'raccomandato' dal cardinale Ratzinger (pochi giorni prima di diventare Papa). Infine sosteneva che la Congregazione della Dottrina della Fede nego' di aprire un procedimento penale contro Urrutigoity perche' i presunti abusi non erano di pedofilia in quanto il denunciante era maggiorenne. La diocesi di Scranton invece riferiva di un patteggiamento (400mila dollari). Per quanto riguarda il caso Lugo, questi fu accusato di avere avuto un figlio. Nell'aprile del 2009 i vescovi del Paraguay diffusero una nota fornendo precisazioni al riguardo: "la Conferenza episcopale non ha mai ricevuto una denuncia formale, scritta, riguardante monsignor Fernando Lugo sulle questioni di una sua presunta paternita'. Se una tale denuncia fosse stata presentata presso la nunziatura apostolica, sarebbe stata di esclusiva competenza di tale nunziatura". Ad accusare Lugo, monsignor Livieres Plano che aveva criticato piu' volte la Chiesa paraguaiana. Lugo nel 2005 accetto' la rinuncia al governo pastorale della diocesi di San Pedro e, in vista dell'accettazione della candidatura presidenziale, il 18 dicembre del 2006, chiese alla Santa Sede la perdita dello stato clericale, avvenuta dopo la sospensione a divinis nel gennaio 2008, nel luglio 2008. "Monsignor Livieres ha fatto sentire pubblicamente la sua voce per dissentire con la candidatura di Lugo, divenendo in questo modo l'unico difensore della posizione del Vaticano", rivendicava la nota di agosto della diocesi di Ciudad del Este. Vicende torbide e non chiare su cui Papa Francesco oggi sembra aver messo la parola fine.




VATICANO: ARRESTATO WESOLOWSKY, COLPEVOLE DI ABUSI DI MINORI

Redazione

E' stato arrestato in Vaticano l'ex nunzio a Santo Domingo, Josef Wesolowski, riconosciuto colpevole di abusi nei confronti di minori e condannato dalla Congregazione della Dottrina della Fede alla dimissione dallo stato clericale. L'arresto dell'ex nunzio "e' conseguente alla volonta' espressa del Papa, affinche' un caso cosi' grave e delicato venga affrontato senza ritardi, con il giusto e necessario rigore, con assunzione piena di responsabilita' da parte delle istituzioni che fanno capo alla Santa Sede". Lo precisa il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi.
L'ex nunzio Wesolowski e' agli arresti domiciliari, aggiunge il portavoce della Santa Sede. "La gravita' degli addebiti ha indotto l'Ufficio inquirente – afferma Lombardi – a disporre un provvedimento restrittivo che, alla luce della situazione sanitaria dell'imputato, comprovata dalla documentazione medica, consiste negli arresti domiciliari, con le correlate limitazioni, in locali all'interno dello Stato della Citta' del Vaticano".




VATICANO STAMINA: I FRATELLI BIVIANO MARCATI STRETTI DALLA GENDARMERIA PER UNO SLOGAN DI TROPPO

di Cinzia Marchegiani

Roma – Esiste una strategia per annullare la dignità degli uomini? A volte leggendo gli avvenimenti che investono la parte più semplice e forse quella più nobile dell’umanità, devo violentemente aprire gli occhi, perché non riesco proprio a capire in che mondo stiamo vivendo. E’ una cosa che fa male dentro, come una violenza che non si riesce a contrastare. Ma la nostra società è abituata a recepire notizie orribili e assuefarsi ad ogni forma di intolleranza e abuso?

Ieri, i fratelli Biviano, dal Civico 117 A, il presidio che dal 23 Luglio è a Piazza Montecitorio per perorare la causa delle cure compassionevoli, muniti delle loro super amiche, due sedie a rotelle, sono andati in direzione San Pietro, per assistere all’udienza generale. Così ci raccontano la loro ennesima disavventura:” Arrivati ai primi controlli (territorio italiano con polizia alle transenne) abbiamo avuto i primi problemi, perché Sandro Biviano era "armato" di felpa con la scritta “Non ho più voglia di morire”. I poliziotti comunicano alla gendarmeria la nostra presenza, saranno loro a decidere se farci entrare in territorio vaticano o no. Dopo più di 20 minuti che aspettavano dietro le transenne, arrivano i funzionari della gendarmeria che danno l'autorizzazione alla polizia di farci entrare in territorio Vaticano. Non finisce qui. I funzionari della gendarmeria ci accompagnano per il colonnato della piazza, finito il colonnato troviamo i gendarmi che ci dicono di aspettare sotto il colonnato, noi contestiamo e chiediamo di entrare dentro la piazza per andare dove ci sono tutti gli altri ammalati. Dopo aver insistito un pò ci dicono che durante l'udienza ci faranno andare dove ci sono tutti gli altri disabili, fatto sta che l'udienza è iniziata e non ci dicevano niente! Insistiamo ancora per andare dove ci sono gli altri ammalati, rispondono con mille scuse, ci dicono anche che non c'è più posto (invece ce n’era tantissimo) e mentre discutevamo tante persone passavano, ed è passato anche un signore in carrozzina per prendere posto dove volevamo andare anche noi. Alla fine hanno chiuso i corridoi (solo per noi e non per gli altri) e ci hanno fatto stare vicino il colonnato. Dopo essere stati trattati come criminali, abbiamo deciso di uscire dal territorio Vaticano. Con noi c'era anche Sabrina Cucovaz (mamma del piccolo Raoul morto da poco). Noi torneremo perché abbiamo tanta fiducia in Papa Francesco.”

Chi è che decide che un invalido può essere un pericolo pubblico? Và tenuta sott’occhio una persona solo perchè sulla propria maglietta ha scritto a chiare lettere “Non ho più voglia di morire”? Dobbiamo essere scesi proprio in basso e un passo dall’inferno, perché questi abusi devono essere accettati come normale amministrazione…Eppure quella scritta non offendeva nessuno, anzi rappresenta un inno alla vita, ma evidentemente questi due giovani ragazzi, con le loro armi foderate semplicemente di forza e coraggio devono mettere proprio paura! Una domanda è lecita: quante volte devono essere feriti con assoluta gratuità? Rivedo l’immagine della colomba lanciata dal nostro Papa Francesco, aggredita da un gabbiano e un cornacchia, divincolandosi è riuscita a fuggire… anche ieri in quella piazza, simbolo di pace e umanità cristiana, qualcuno ha provato a ferire le loro ali della libertà, sicuramente Papa Francesco riuscirà a condannare un atto di vera intollaranza avvenuta nella sua Casa Santa.
Marco e Sandro Biviano sono quelle gemme che sentono determinante il dovere di continuare a vivere…nonostante tutto, con dignità e bellezza.

Le parole del Santo Padre ora diventano più cristalline e una guida per ogni sopruso: “Quanti di voi pregate per i cristiani che sono perseguitati: ognuno se lo chieda nel suo cuore: io prego per quel fratello e quella sorella che sono perseguitati a motivo della loro fede?. L’importante – ha spiegato – e’ guardare fuori dal recinto”.

LEGGI ANCHE: 

STAMINA, SPEDALI DI BRESCIA: I MEDICI SI RIFIUTANO DI SOMMINISTRARE LA TERAPIA E PIOMBA UNA DIFFIDA

 26/01/2014 STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO
 
 14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
 
 12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
 
 09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
 
 01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
 
 28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
 
 27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI

 11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

 25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

 10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

 22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

 15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

 08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

 31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI





VITERBO: E' DI ACQUAPENDENTE IL NUOVO SEGRETARIO DI STATO VATICANO ELETTO DA BERGOGLIO

Redazione

Acquapendente (VT) – Il Sindaco Alberto Bambini e il Parroco Don Enrico Castauro, a nome di tutta la comunità aquesiana, esprimono grande soddisfazione per la nomina dell'arcivescovo titolare della città di Acquapendente, in provincia di Viterbo,  Pietro Parolin a Segretario di Stato Vaticano.
Gli fanno le più vive felicitazioni e i migliori auguri per l'alto compito che sarà chiamato a svolgere nei prossimi anni.
Si augurano, infine, di averlo presto ospite ad Acquapendente come già avvenuto dopo la nomina nel 2009.

 




ROMA, AULA PAOLO VI: LUNEDI' 17 PAPA FRANCESCO APRE IL CONVEGNO ECCLESIALE DIOCESANO

Redazione

Roma – La serata inaugurale della tre giorni si svolgerà per la prima volta in Vaticano, alle 19.30, e vedrà il Santo Padre tenere una catechesi dal titolo “Io non mi vergogno del Vangelo”. Il Convegno, incentrato sul  tema «"Cristo, tu ci sei necessario!" – La responsabilità dei battezzati nell’annuncio di Gesù Cristo», proseguirà martedì 18 nella basilica di San Giovanni in Laterano, con gli interventi di monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, e del cardinale vicario Agostino Vallini, rispettivamente su “L’impegno della comunità ecclesiale per la responsabilità dei cristiani di annunciare Gesù Cristo” e sugli “Orientamenti pastorali”. La conclusione, mercoledì 19, nelle parrocchie e nelle prefetture della diocesi

«"Cristo, tu ci sei necessario!" – La responsabilità dei battezzati nell’annuncio di Gesù Cristo» è il tema del Convegno ecclesiale diocesano che si aprirà lunedì 17 giugno alle 19.30 (ingresso dalle 16), nell’Aula Paolo VI in Vaticano. Ad aprire i lavori sarà Papa Francesco che terrà una catechesi intitolata “Io non mi vergogno del Vangelo” e presiederà un incontro di preghiera e di meditazione comunitaria animato dal Coro e dall’Orchestra della diocesi di Roma, diretti da monsignor Marco Frisina.

 La scelta di inaugurare la tre giorni di riflessione, incontro e approfondimento nell’Aula Paolo VI, scrive il cardinale vicario Agostino Vallini nella lettera di invito alla comunità diocesana di Roma, è stata dettata dall’esigenza di «favorire la più ampia partecipazione di operatori pastorali e fedeli». Sono infatti attesi 10mila partecipanti, tra sacerdoti e membri dei Consigli pastorali, catechisti, animatori della carità, della cultura, laici impegnati nelle parrocchie e nei movimenti. In questa occasione, si legge ancora nella nota, «avremo la gioia di poter ascoltare per la prima volta Papa Francesco, il quale dopo la presa di possesso della basilica di San Giovanni in Laterano, avvenuta lo scorso 7 aprile, incontrerà nuovamente la sua Chiesa e introdurrà i lavori». Per il tema del Convegno di quest’anno, scrive il cardinale Vallini, «è parso opportuno approfondire e sviluppare l’impegno delle comunità e di singoli cristiani nel generare la fede: un argomento che ci vede impegnati in questi anni, con particolare attenzione all’iniziazione cristiana». E conclude: «Confido vivamente che questo importante appuntamento sia di aiuto alle nostre comunità, consolidi i vincoli di comunione ecclesiale e sproni a rinvigorire la passione per l’annuncio del  Vangelo agli abitanti della nostra città».

 

Il Convegno proseguirà martedì 18, sempre alle 19.30, come di consueto nella basilica di San Giovanni in Laterano. In programma la relazione di monsignor  Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, su “L’impegno della comunità ecclesiale per la responsabilità dei cristiani di annunciare Gesù Cristo”. Seguirà l’intervento del cardinale vicario Agostino Vallini sugli “Orientamenti pastorali”. La conclusione, mercoledì 19, nelle parrocchie o eventualmente nelle prefetture della diocesi.