Corsa all'Eliseo: Fillon sbaraglia Juppé. Tensioni a sinistra su Valls
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di Paolino Canzoneri
di Paolino Canzoneri
Redazione
Il burkini è "incompatibile con i valori della Francia", non è un costume da bagno ma "l'espressione di un'ideologia basata sull'asservimento della donna". E' la presa di posizione, la prima, del premier francese Manuel Valls che esprime così sostegno per il bando emesso da alcuni comuni francesi per il burkini in spiaggia. Ieri il primo esponente del governo francese ad esprimersi in materia era stato il ministro dei Diritti delle donne Laurence Rossignol, dicendosi d'accordo con la necessità di "combattere il burkini".
Tuttavia, in una intervista al quotidiano La Provence, Valls ha detto di non essere favorevole a una legge nazionale contro il burkini. Finora tre città francesi hanno messo al bando il Burkini per motivi di sicurezza dopo gli attacchi terroristici nel Paese. Secondo Valls, il costume da bagno islamico costituisce una "provocazione" ed una "visione arcaica" secondo cui le donne sono "indecorose, impure e che quindi dovrebbero essere completamente coperte". Il premier ha inoltre avvertito che l'estrema destra sta traendo vantaggio dalle tensioni create dal burkini.
A Cannes prime multe in spiaggia – Prime multe anti-burkini dopo il divieto imposto dal comune di Cannes di indossare il costume integrale islamico in spiaggia. Tre donne, riferisce Le Parisien, sono state multate lo scorso week-end. L'ammenda è di 38 euro.
Redazione Esteri
Altri attentati terroristici in Europa sono "una certezza": la fosca previsione e' del premier francese, Manuel Valls, che ne ha parlato in occasione della Conferenza sulla Sicurezza in corso a Monaco di Baviera. "Siamo entrati – ne siamo tutti consapevoli- in una nuova era caratterizzata da una presenza perdurante di (una sorta di) iper-terrorismo". "Dobbiamo essere pienamente consapevoli della minaccia e reagire con grande forza e grande lucidita'. Ci saranno altri attentati, attentati su larga scala. E' una certezza. Questo iper-terrorismo e' destinato a durare"
Le relazioni russo-occidentali sono entrate in una "nuova Guerra Fredda". Lo ha detto il primo ministro russo Dmitri Medvedev, a Monaco di Baviera, dove partecipa alla Conferenza sulla sicurezza. "Quasi ogni giorno – ha sottolineato il premier russo – siamo accusati di ventilare minacce contro la Nato, l'Europa, gli Usa o altri Paesi". Il ministro ha anche detto: "Se la situazione in Siria e in altre zone 'calde' non si normalizzera', il terrorismo si tramutera' in in nuovo tipo di guerra coinvolgendo il mondo intero"