CIOCIARIA E VALCOMINO: FACCIAMO CHIAREZZA!

di Michele Santulli

Frosinone – Tre pubbliche istituzioni hanno messo in circolazione  “cinquantamila copie gratuite” di un pieghevole intitolato “Ciociaria eventi feste  sagre” che contiene, molto ben realizzata, una lunga lista delle sagre e ricorrenze e festività dell’estate in provincia. E vi si mettono in evidenza sette eventi particolari che le tre dette istituzioni finanziano e promuovono direttamente, insieme. 

Quello che scrivono e mettono in circolazione questi ‘promotori’ coi soldi pubblici, lo lasciamo valutare al lettore: a parte l’elenco inappuntabile di tutte le feste ecc. essi scrivono, già nel titolo, che  la provincia di Frosinone è la Ciociaria,  fanno cioè coincidere la Ciociaria con Frosinone,  perpetuando e consolidando un equivoco e abbaglio rilevanti  poiché la provincia di Frosinone è solo una parte della Ciociaria, è la Ciociaria frusinate:

In effetti  la provincia di Latina come pure la parte meridionale e orientale della Provincia di Roma e cioè Colleferro, Segni ecc. e poi le località dei Simbruini e poi Subiaco, Olevano ecc. sono pure parti integranti della Ciociaria:

E' stata la riorganizzazione amministrativa mussoliniana del territorio che ebbe come risultato la frantumazione, tra le tre suddette province, di una regione che  da almeno venticinque secoli, dall’epoca dei Volsci dunque,  era stata una e sola e comune, cioè quell’immenso territorio che si estendeva dai Castelli Romani più o meno fino al Garigliano, compreso tra gli Appennini Marsicani e il Mar Tirreno noto come Lazio Nuovo, poi come Campania, e poi per molti secoli  come Campagna di Roma. Perciò macroscopico nonché fuorviante travisamento ridurre la Ciociaria a Frosinone. Anche perché essere frusinate non è affatto motivo di orgoglio, visto che la provincia è sistematicamente agli ultimi posti nelle statistiche del buon e bel vivere in Italia, e non da adesso, grazie soprattutto a cementificazione selvaggia ed asfaltamento.

Altra madornale distorsione che si rileva da detta pubblicazione è la ignoranza e misconoscenza imperdonabili di quali e quanti comuni  costituiscono la Valcomino o Valle di Comino, da sempre. Basta avere una  cartina tra le mani  per rendersi conto che naturalmente e ancor di più storicamente e socialmente  i comuni che la formano e costituiscono sono dodici: farci rientrare, per esempio, Terelle o  Belmonte Castello o  Pescosolido o  S.Elia Fiumerapido o Colle S.Magno ecc. è travisamento e aberrazione.  

Oltre a tali travisamenti e falsificazioni ben altre stravaganze e paradossi si apprendono dalla lettura di tale pieghevole e per fortuna è solo un pieghevole, altrimenti chissà  mai che altro avrebbero propalato i detti ‘promotori’: infatti vi leggiamo:  “La Ciociaria scopre la sua vera anima con sette eventi culturali di qualità selezionati all’interno del progetto ‘Ciociaria in festival-Dagli eventi del territorio al territorio degli eventi’” e si elencano tali sette eventi tra i quali il Certamen Arpinate che avrebbe meritato ben altra collocazione e definizione. Secondo detti ‘promotori’ l’anima della Ciociaria frusinate sarebbero dunque i blues, il jazz, il costume medievale, il saltimbanco, il clarinetto, le amenità…Follia e paradosso maggiori e più eclatanti non si potevano esprimere: e si torna sempre alla origine: in mano di chi è la Ciociaria frusinate e i cittadini!  E’ arduo trovare una spiegazione a certe storture e deficienze. Rimanere per un attimo solo nel contesto della Valcomino per rendersi conto quanto incredibile è la situazione.

La Regione Lazio (delib.47 del 17.7.2014) scrive e dichiara che i comuni della Valcomino sono 18 tra i quali Colle San Magno, S.Elia Fiumerapido, Terelle, Viticuso. La XIV Comunità Montana che, ulteriore sfregio, si chiama Valcomino, conta (secondo la regione Lazio) 12 Comuni tra i quali Pescosolido, Campoli App., Belmonte C., Posta Fibreno, Fontechiari e senza San Donato V.C. Settefrati Cardito/Vallerotonda, Villalatina, S.Biagio S. Ma se poi si  visita il sito ufficiale della suddetta Comunità Montana apprendimo invece che i comuni che la costituiscono sono addirittura 19, non più 12! Se poi andiamo a consultare Wikipedia, i Comuni divengono 16, ai quali un sito web omofono aggiunge altri due (Broccostella e Terelle) e diventano 18! Come si vede si direbbe che si faccia di tutto per creare confusione e degrado in tutti i settori e dalle istituzioni medesime. Eppure della Valcomino, come detto, per la prima volta ha parlato nel 1911  il più insigne geografo italiano Rob.Almagià il quale molto chiaramente e correttamente gettò le basi e le conferme scientifiche per dodici comuni cioè quelli che si leggono avendo davanti la cartina della valle e che non vogliamo ripetere.

Come si vede sono e continuano ad essere certe istituzioni pubbliche medesime le più attente e attive a gettare zizzania e distorsioni e incultura anche laddove tutto è evidente e incontestabile.