MARINO LAZIALE: COMUNE CHIUSO PER FERIE O… PER INVENTARIO?

Redazione
Marino Laziale (RM)
– Da qualche settimana sulla porta d’ingresso del Comune di Marino Laziale si può leggere un avviso indirizzato “agli utenti”, dove si dice che gli uffici comunali sono chiusi dal 17 al 21 agosto, tranne, ovviamente quelli essenziali, regolamentati per legge, come i servizi di anagrafe e del cimitero.

"Fermo restando che i cittadini non sono utenti qualsiasi e che il Comune non è un negozio qualsiasi, – commenta Ugo Onorati attraverso una nota –  sembra che il provvedimento sia stato preso per un’errata gestione del personale dipendente, per cui si è reso necessario obbligare gli impiegati alle ferie forzate e a sospendere l’erogazione dei servizi non garantiti per legge. È chiaro che, anche se per pochi giorni, il disservizio permane ed è grave comunque. Tra l’altro non abbiamo visto neanche un manifesto che avvisasse la popolazione di questa “chiusura per ferie” del Comune. Immaginate non tanto un abitante del centro storico, ma un cittadino che da Santa Maria delle Mole o da Frattocchie si reca a Palazzo Colonna e trova chiusi gli uffici! Ci sembra – prosegue Onorati – che questo sia l’ultimo atto di un’amministrazione allo sbando, inebetita e paralizzata dalle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici della maggioranza di centrodestra, o inquisiti, o in galera. E pensare – conclude Onorati – che davanti al cartello affisso sulla porta di ingresso del Comune “chiuso per ferie” un cittadino ha commentato: “Macché, questi hanno chiuso per fare l’inventario!”

 




MARINO, DIVINO AMORE: POLVERINI RILASCIA PARERE FAVOREVOLE ALL'EDIFICAZIONE

Redazione

Marino (RM) – "La Giunta regionale ancora amministrata dalla Polverini, non contenta delle numerose nomine dirigenziali e dei tanti atti di non ordinaria amministrazione fatti in extremis, ha dato il suo ultimo colpo di coda  insieme al suo assessore all’urbanistica Luciano Ciocchetti. – Dichiara in una nota Ugo Onorati  Consigliere di opposizione al Comune di Marino e candidato consigliere alla Regione Lazio con Rivoluzione Civile Ingroia – Con la deliberazione n. 16 del 15 febbraio scorso – prosegue Onorati –  la Polverini ha rilasciato parere favorevole per l’edificazione nella località Divino Amore nel territorio del comune di Marino alla società Eco Village. Queste sono le dimensioni dell’intervento che interessa  50 ettari del territorio marinese: 889 mila metri cubi, di cui 360 mila di edilizia residenziale privata, 20 mila residenziale pubblica, 100 mila di edilizia commerciale per 4.750 abitanti insediabili. È chiaro – conclude Onorati – che già questa prima tranche, rispetto alle altre ancor più onerose richieste avanzate alla Regione dall’amministrazione comunale Palozzi, sarà pregiudizievole per l’ampliamento del parco dell’Appia Antica richiesto a gran voce da cittadini e da associazioni. È evidente che a pochi giorni dalle elezioni della nuova giunta e nella certezza di perdere la maggioranza di destra la Polverini ha voluto fare un ennesimo colpo di mano”.

 

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MARINO, CASO BACCO JAZZ. RIVOLUZIONE CIVILE / PDCI INSORGE: CHE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI SI ESPRIMANO PUBBLICAMENTE ADESSO

Redazione

Marino (RM) – La nota ormai ben nota vicenda del Bacco Jazz Festival non pagato dall'amministrazione Palozzi ha avuto come esito la condanna del Comune di Marino. Da qui una richiesta di Ugo Onorati affinchè i soldi li rimetta personalmente chi ha creato disagio al Comune e quindi ai soldi dei cittadini, ed una proposta di trasparenza da esplicitare immediatamente avanzata da Rivoluzione Civile/Pdci Marino.


Di seguito pubblichiamo la nota di Maurizio Aversa, segretario Rivoluzione Civile/Pdci-Marino

"Ha pienamente ragione Ugo Onorati a chiedere che paghino sindaco e assessore, sulla vicenda della famosa “sòla” che il comune di Marino, guidato in quella occasione da Adriano Palozzi sindaco e Otello Bocci assessore alla cultura, ha rifilato ad una associazione, a dei professionisti, a degli operatori culturali, facendo quello che qualunque “coppia di compari” fa in qualche stazione ferroviaria, al margine di qualche mercato o fiera periodica.

Perché sono così duro? Perché sono convinto che, al di là di episodi, se uomini pubblici eletti, non si trovano in difficoltà ad attivare una procedura al limite del ladronesco, cosa mi deve convincere del contrario per altri mille momenti della amministrazione? Se costoro, casta o non casta, hanno nell’intimo agire, la convinzione che una volta varcata la soglia del palazzo hanno, di fatto, una sorta di immunità permanente; ecco, allora siamo in presenza di decadimento della cultura politica, del sentire etico e morale, dell’abbandono della guida che garantisce la Costituzione. La Costituzione nelle sue norme fondamentali, e, soprattutto, nel suo spirito corposamente pieno di libertà e di democrazia e di diritto ai cittadini di essere loro, in prima fila, i detentori del vero potere. Ecco, ci sono partiti, pochi e piccoli, e parti di qualche grande che questo spirito lo vogliono salvaguardare, lo sentono come costitutivo della propria stessa esistenza.

C’entra questa cosa con la “sòla” data alla festa del Jazz? Si c’entra tutta! Perché i personaggi coinvolti nel guidare la cosa pubblica in questa vicenda, non sono persone che hanno sbagliato; non sono uno scivolone di una amministrazione compatta che andando come un treno che abbia inciampato in un imprevisto. Per questo sto prendendo la parola. Per mettere in guardia, non sulla analisi, ma sui comportamenti politici futuri di piccole forze, di genuine persone che vogliono impegnarsi, a non fare l’errore di “impelagarsi” con i famosi figuri “amici che danno pacche sulle spalle”. Conviene, per il bene dei cittadini, conviene per chi vuole mettere le proprie idee e le proprie energie al servizio della comunità, che si distinguano le basi culturali delle scelte politiche e di come esse maturano. Si vede lontano cento chilometri se chi si impegna “in politica” mette se stesso a disposizione degli altri, oppure se usa gli altri per utilizzarli da trampolino di lancio. Per tale motivo in questa vicenda, come scritto dai media “Può accadere che le associazioni culturali siano prese in giro da amministrazioni comunali poco serie, che le sfruttano e poi non le pagano.

Ma ora una sentenza del giudice di Albano emessa l’otto febbraio scorso fa giurisprudenza a tutela di chi, operando in questo settore, dovesse subire in futuro un simile trattamento.  Il Comune di Marino è stato condannato a risarcire il danno economico subito dall’associazione e a pagare anche le spese giudiziarie. Al riguardo il consigliere Ugo Onorati ha dichiarato: Non vedo perché le spese accessorie che il Comune, cioè tutti noi, è chiamato a pagare, non le debbano invece rimborsare di tasca propria il sindaco o l’assessore, i quali con tanta leggerezza pensavano di poter gabbare chi aveva lavorato per la promozione della cultura nel nostro territorio”.  Proprio per dare un segno mi associo alla richiesta di Onorati e propongo che si esprimano pubblicamente, e ora, su questo tutte le forze politiche e sociali che sono presenti a Marino."

 

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MARINO, CASO BACCO JAZZ FESTIVAL. ONORATI: "PAGHINO DI TASCA PROPRIA IL SINDACO O L'ASSESSORE"

Redazione

Marino (RM) – In piena estate del 2011 si svolse a Marino, nella parte del bosco prospiciente la via dei Laghi una gran bella manifestazione dal titolo “Bacco Jazz Festival” dedicata soprattutto ai giovani e agli amanti della musica jazz. L’idea di mettere insieme l’ambiente naturale con la cultura , la gastronomia con la musica per offrirli a chi era rimasto nei Castelli Romani, anziché andare al mare, era stata di Ivan Galea, un musicista ottimo organizzatore di eventi. E l’evento era riuscito particolarmente bene. Soddisfatta anche l’amministrazione comunale di Marino, guidata dal sindaco Adriano Palozzi, che però pensò bene di non onorare più l’impegno preso con tanto di lettera scritta che assicurava il sostegno economico di qualche migliaio di euro.

Può accadere che le associazioni culturali siano prese in giro da amministrazioni comunali poco serie, che le sfruttano e poi non le pagano. Ma ora una sentenza del giudice di Albano emessa l’otto febbraio scorso fa giurisprudenza a tutela di chi, operando in questo settore, dovesse subire in futuro un simile trattamento. 

Il Comune di Marino è stato condannato a risarcire il danno economico subito dall’associazione e a pagare anche le spese giudiziarie. Al riguardo il consigliere Ugo Onorati ha dichiarato: “Non vedo perché le spese accessorie che il Comune, cioè tutti noi, è chiamato a pagare, non le debbano invece rimborsare di tasca propria il sindaco o l’assessore, i quali con tanta leggerezza pensavano di poter gabbare chi aveva lavorato per la promozione della cultura nel nostro territorio”.

Alcuni amministratori pubblici, privi di idee e di iniziativa, a volte si avvalgono del lavoro di volontari o di operatori professionali per trarne un ritorno di immagine attraverso i loro organi di propaganda, ma poi furbescamente si sottraggono alle promesse fatte.

 

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ELEZIONI REGIONALI 2013: UNA CHIACCHIERATA CON UGO ONORATI

C.R.

La video intervista con Ugo Onorati, candidato consigliere alle prossime elezioni regionali 2013. Non sveliamo subito, per chi non dovesse conoscerlo,  a quale schieramento politico appartiene. L’informazione verrà data verso la fine dell’intervista. Una chiacchierata a 360 gradi in cui Onorati affronta le svariate tematiche che interessano il territorio e i cittadini. Buona visione.




ROMA, VILLA ADRIANA: IL CONSIGLIO PROVINCIALE VOTA LA MOZIONE DELL'ITALIA DEI VALORI

Si trattava di un piano edificatorio di 120.000 metri cubi, ai quali la maggioranza di Renata Polverini e il suo assessore all’urbanistica Luciano Ciocchetti della Regione Lazio hanno concesso ulteriori 60.000 metri cubi.

Onorati (Idv): “Sono soddisfatto perché in tal modo la Provincia di Roma ha dato un segnale politico all’amministrazione comunale di Tivoli e alla Regione Lazio che si può e si deve rimediare agli errori fatti in passato, che l’interesse di uno non può andare a danno di un’intera comunità."

 

Redazione

Dopo ben due rinvii per mancanza di numero legale nelle precedenti sedute, finalmente è stata votata la mozione presentata dal partito Italia dei Valori al Consiglio della Provincia di Roma per evitare che a Tivoli si costruisse intorno a Villa Adriana, un patrimonio archeologico di importanza nazionale che ha rischiato – prima con la discarica di Corcolle, poi con la lottizzazione Nathan – di essere declassata dall’UNESCO dall’elenco dei beni culturali dell’umanità, provocando in tal modo anche un danno economico al commercio e al turismo locale. La vicenda nasce nel 2011, quando un amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Marco Vincenzi approvò una lottizzazione a ridosso di Villa Adriana, all’interno di una fascia di rispetto inclusa in un accordo internazionale tra la Repubblica Italiana e l’UNESCO, una zona geologicamente a rischio anche per le inondazioni dell’Aniene. Si trattava di un piano edificatorio di 120.000 metri cubi, ai quali la maggioranza di Renata Polverini e il suo assessore all’urbanistica Luciano Ciocchetti della Regione Lazio hanno concesso ulteriori 60.000 metri cubi. La battaglia di civiltà per Villa Adriana è stata condotta da Italia dei Valori con una mozione presentata dal consigliere Ugo Onorati. Al momento della votazione il Partito Democratico si è mostrato diviso o assente. Cinque consiglieri del PD più quello il consigliere Sabatino Leonetti passato di recente alla Lista Zingaretti hanno votato contro la mozione di Onorati, altri sei consiglieri del PD si sono astenuti, contrariamente alle indicazioni del capogruppo, mentre altri nove dello stesso partito erano assenti. Sinistra e Libertà astenutasi in una prima votazione, ha poi dato il suo appoggio alla mozione di Onorati, il quale ha dichiarato: “Sono soddisfatto perché in tal modo la Provincia di Roma ha dato un segnale politico all’amministrazione comunale di Tivoli e alla Regione Lazio che si può e si deve rimediare agli errori fatti in passato, che l’interesse di uno non può andare a danno di un’intera comunità. Invito le associazioni locali e gli imprenditori del turismo e del commercio di Tivoli a far sentire ancora la loro voce, perché si scongiuri definitivamente la minacciata edificazione a ridosso di Villa Adriana”. Subito dopo la mozione di Onorati, il PD ha presentato una sua mozione sullo stesso argomento, che però non ha trovato in aula i numeri sufficienti per essere approvata.

tabella PRECEDENTI:
07/07/2012 TIVOLI VILLA ADRIANA, REALIZZAZIONE DI EDIFICI RESIDENZIALI PER 122MILA METRI CUBI
   26/06/2012 TIVOLI, VILLA ADRIANA: UNESCO MINACCIA DI TOGLIERE PATROCINIO SE NON SI FA CHIAREZZA SU PIANI COSTRUZIONE


 




MARINO, CELEBRATA LA FESTA DI SAN BARNABA APOSTOLO

Presenti inoltre i rappresentanti dei Comuni di Grottaferrata, Albano, Monte Compatri, Rocca di Papa, Aprilia, Ardea, Nettuno e Cortona.

 

Alberto De Marchis

Sono stati i valori dell’alleanza per la famiglia che va sostenuta con fiducia e la necessità di tenere affettuosamente nel cuore gli altri i temi che monsignor Marcello Semeraro, vescovo della Diocesi di Albano, ha trattato nel corso della solenne Celebrazione Eucaristica officiata ieri, 11 giugno, nella basilica collegiata di San Barnaba in occasione della festa dedicata al santo patrono a cui la chiesa è intitolata. Con lui l’abate parroco della basilica monsignor Pietro Massari, i pastori della Ss. Trinità don Carmelo Rayan e di Santa Maria delle Grazie don Adriano Paganelli e il diacono Antonello Palozzi. Per una tradizione secolare viva fin dal 1615 che ogni anno si rinnova in nome di uno tra i più importanti divulgatori della fede cristiana. Con la comunità marinese raccolta, in un unico afflato, per celebrare un rito antico affidando alla protezione del Santo Protettore affetti e lavoro. Con rispetto e devozione profondi. Con l’Amministrazione comunale che, come consuetudine, nel corso della celebrazione ha donato i ceri votivi alla basilica. Una festa patronale che non si esprime solo con la cerimonia religiosa culminata con la processione solenne con la Reliquia del Santo alla quale hanno preso parte le Confraternite, ma presenta anche un importante aspetto storico culturale al quale è legata anche la confraternita della Carità, una tre le più antiche di Marino, alla sua prima uscita dopo la rifondazione. Non sono mancati i momenti di incontro e scambio tra le autorità civili e quelle religiose, come ideale rinnovamento della concordia e della vicinanza tra l’amministrazione e le parrocchie del centro storico. Così come i momenti di convivialità con le attività ospitate nelle vie del centro e lo spettacolo di cabaret con i Sequestrattori. Rimane allestita fino al 14 luglio al museo Mastroianni, invece, la mostra dedicata all’ambiente dal titolo «CO2 Uomo-Natura» che organizzata dall’associazione «in tempo» in occasione della festività di San Barnaba, è patrocinata dal Comune di Marino e dall’assessorato alla Cultura e Sport della Regione Lazio. La festa di San Barnaba ha visto la presenza del sindaco Adriano Palozzi con l’assessore alla Cultura Otello Bocci, il presidente del Consiglio comunale Stefano Cecchi e altri rappresentanti della giunta e del Consiglio. Hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alla città di Marino anche i rappresentanti le Forze dell’Ordine del territorio. Per la Regione Lazio l’assessore alla Cultura Fabiana Santini, il segretario generale Salvatore Ronghi e la dirigente del segretariato Gabriella Peluso che hanno recato i saluti della presidente Renata Polverini. Il consigliere provinciale e comunale Ugo Onorati ha rappresentato la Provincia di Roma e il presidente Nicola Zingaretti. Presenti inoltre i rappresentanti dei Comuni di Grottaferrata, Albano, Monte Compatri, Rocca di Papa, Aprilia, Ardea, Nettuno e Cortona.
 




ROMA, "AGRICOLTURA OGGI:LA CRISI LE RISORSE E LE PROPOSTE PER IL RILANCIO"

Redazione

 

On. Ugo Onorati, presidente commissione Bilancio Provincia di Roma

On. Aurelio Lo Fazio, assessore alle Politiche agricole della Provincia di Roma

On. Alessandro Forlani, membro commissione garanzia attuazione legge scioperi nel servizio pubblico della Camera dei deputati

David Granieri, presidente Coldiretti Provincia di Roma

Mirko Papetti, Direttore generale Gruppo Forma TEch

Giuseppe Lai, Biologo e nutrizionista

Michele Minnicino, Giornalista Regione Digitale News

MARINO, SICUREZZA STRADALE. ONORATI PRESENTA UNA MOZIONE IN PROVINCIA

Il 24 aprile scorso il consigliere provinciale Ugo Onorati ha effettuato un sopralluogo con i tecnici della Provincia di Roma per valutare insieme agli abitanti del posto le misure più opportune da mettere in campo

Redazione

Molte strade del territorio provinciale sono a rischio sicurezza per i  troppi incidenti mortali che vi avvengono. A repentaglio non è soltanto la sicurezza degli automobilisti, ma anche quella dei pedoni che le attraversano. Esemplare è il caso di via del Divino Amore, una strada che collega la via Nettunense con la via Ardeatina, il cui primo tratto che insiste nel comune di Marino è anche densamente popolato. In particolare il primo km. che va dall’incrocio della  via Nettunense fino alla cantina sociale Gotto d’Oro è contrassegnato da abitazioni su entrambi i lati della strada. Lì dove la Provincia di Roma si adoperò per allargare la strada intorno al ponticello, già teatro di numerosi incidenti in passato, ora è diventato un rettilineo che invita gli autisti alla corse più sfrenate. Oltretutto per raggiungere i cassonetti della raccolta rifiuti occorre necessariamente attraversare la strada della morte. Poco meno di un anno fa, a luglio, un ragazzino travolto da un’automobile in transito, rimase in coma per mesi. Gli abitanti della frazione di Frattocchie sono da tempo sul piede di guerra non trovando interlocutori giusti per risolvere il loro problema. Il 24 aprile scorso il consigliere provinciale Ugo Onorati ha effettuato un sopralluogo con i tecnici della Provincia di Roma per valutare insieme agli abitanti del posto le misure più opportune da mettere in campo. Erano presenti anche alcuni esponenti del Comune di Marino che hanno assicurato di far rimuovere in tempi rapidi i cassonetti dell’immondizia posizionati a bordo strada. L’on. Onorati intanto ha presentato una mozione, approvata ieri in Consiglio provinciale, dove si chiede alla giunta di Zingaretti di ripristinare un semaforo situato in zona, ma spento da anni, magari trasformandolo in semaforo pedonale a richiesta, dotato di illuminazione notturna sull’attraversamento. Onorati ha dichiarato di aver richiesto nella mozione anche una maggiore presenza della Polizia provinciale e l’installazione di un semaforo a dissuasione di velocità davanti alla cantina sociale. “In queste situazioni – ha detto Onorati – occorre che le istituzioni Comune e Provincia collaborino per il bene dei cittadini”.




IL CONSIGLIERE PROVINCIALE UGO ONORATI TORNA NELL'ITALIA DEI VALORI

Redazione

Il consigliere provinciale Ugo Onorati, fino a ieri componente del Gruppo Misto, torna nel gruppo dell’Italia dei Valori, partito con il quale è stato eletto. Lo hanno annunciato il segretario regionale Idv, Vincenzo Maruccio, e lo stesso Onorati, dai microfoni di Radio Città Futura.

“Diamo il bentornato a Ugo Onorati  – ha detto Vincenzo Maruccio – che rientra ufficialmente in un  partito che cresce e si candida sempre di più come forza di governo. Negli ultimi anni, nel Lazio così come in tutta Italia, il partito è cresciuto, non solo numericamente. Oggi è rappresentato sul territorio con sindaci e consiglieri in ogni assemblea. Ha sedi territoriali e circoli in ogni città e sta completando la sua trasformazione da partito di protesta a partito di proposta. A Giugno, per esempio, presenteremo una  piattaforma con cinque idee da sottoporre ai cittadini e sulle quali ragionare in vista delle Comunali di Roma.”

“Tre anni fa avevo abbandonato il gruppo in provincia  – ha detto Onorati – ma sono rimasto collegato con il partito e con la sua attività. Tre anni fa ci aspettavamo un maggiore ascolto e una migliore organizzazione di partito. Oggi rientro perché in questi ultimi due anni il partito si sta organizzando, aprendo e radicando sul territorio.  ”

 




E' BAGARRE TRA PALOZZI E ONORATI SULLA ZONA 167

Angelo Parca

Ai supplementari la bagarre tra Onorati e Palozzi sulla zona 167.

Ugo Onorati:

"Non mi piace fare il botta e risposta in genere, ma specialmente con un sindaco come Palozzi, che non usa rispondere alle contestazioni dei cittadini e soprattutto dei soci della 167, ma usa insultare – come è tipico del suo stile facinoroso – e addossare ad altri responsabilità che sono tutte sue dei colpevoli ritardi e delle inadempienze politico amministrative della sua maggioranza. Palozzi ancora continua a prendersela con i sindaci del dopoguerra. Ma che cosa ha fatto lui negli ultimi cinque anni? Non lo dice. Fa come Alemanno, la responsabilità non è mai la sua, è sempre degli altri che lo hanno preceduto. È come se si fosse insediato a Palazzo Colonna da una settimana. Non risponde se gli si chiede perché a via Costa Caselle il Comune (e non la Provincia di Roma), che era obbligato a fare le opere di urbanizzazione con i soldi degli oneri concessori, non ha fatto nulla. Non spiega perché i soci delle cooperative dovrebbero accollarsi due volte per avere quello che gli è dovuto. Non spiega perché ha chiesto aiuto alla Provincia di Roma e poi ha formalmente rifiutato quell’aiuto. Non spiega perché ancora non ha convocato da dicembre un Consiglio comunale sulla soluzione chiesta dal Consorzio e invocata dai soci. Troppe cose non spiega ai cittadini, ai soci, all’opinione pubblica.

 

Invece gli piace, a lui sì, confondere le idee alla gente. Con manifesti e con dichiarazioni insolenti e menzognere, dove si afferma che la Provincia di Roma avrebbe eseguito il lavoro della fognatura in via Costa Caselle non prima di due anni. Da chi l’ha sentito, visto che lui alla riunione non c’era? E come si permette di fare il processo alle intenzioni? Non c’è nessun rimpallo di responsabilità, perché non è compito della Provincia di Roma fare fognature, ma del Comune di Marino e dunque di Palozzi. E se il bando di gara è stato fatto dalla Provincia di Roma in soli due mesi (l’estate scorsa) e se la stessa Provincia di Roma era pronta ad aprire il cantiere entro dicembre è soltanto perché Zingaretti, l’assessore Vincenzi e il sottoscritto si rendono conto dei disagi mostruosi causati ai soci della 167 da cinque (sottolineo cinque) anni di inefficienza di Palozzi. Visto che il “compitino facile” di fare quella fognatura spetta per competenza al Comune di Marino, ci spiega Palozzi perché non è riuscito a farlo lui? Ci spiega che fine hanno fatto una valanga di milioni di oneri concessori che sono piovuti sulla sua amministrazione da un’urbanistica forsennata che mai si era vista negli ultimi sessanta anni. Vi risponderà che la gente ha dato ragione a lui perché ha vinto le elezioni. Ma a questo punto è lecito pensare che le bugie pagano a breve termine per una campagna elettorale, ma poi come diceva la Fatina a Pinocchio: hanno le gambe corte.

Certo che ci vuole rispetto per i cittadini e per i soci della 167. Cominciasse lui che è stato sindaco già per cinque anni a fare la persona seria, se ci riesce, una volta tanto. Dicesse finalmente ai cittadini e ai soci la verità: che i lavori per l’ampliamento del depuratore, senza il quale la rete fognaria serve a poco, dopo cinque anni stanno ancora a carissimo amico. A chi gli scrive i comunicati stampa vorrei dire di chiedere a Palozzi come stanno veramente le cose, almeno eviterebbe di scrivere castronerie. Se uscisse la verità su quell’intrico indecoroso che gira intorno alla 167 di Costa Caselle, potremmo scoprire che la più grossa “tromba di aria fritta” mai affacciatasi sulla scena politica di Marino è proprio Palozzi, così come è accaduto per la messa in sicurezza delle scuole, dove ci piove subito dopo straripetuti lavori di riparazione, come per il parcheggio di piazzale degli Eroi ecc. ecc. E se non riesce a guidare il Comune e il Cotral insieme, lasciasse perdere. Il vero mago delle tre carte è lui, cari signori, è lui!"

Adriano Palozzi:

Basta col gioco delle tre carte sulla zona 167. la nostra Amministrazione ha già sciolto il nodo ventennale che impediva di portare a compimento i lavori di edificazione nell’area, Zingaretti e i suoi, a partire da Onorati, come al solito, non sono riusciti a svolgere nemmeno un compitino di loro competenza quale è la realizzazione di un collettore fognario creando danni, confusione, polemiche e ritardi. Non si può più tacere. Ci vuole rispetto per cittadini come quelli di Costa Caselle, divenuti simbolo del diritto alla casa, negato loro per oltre due decenni da tutte le giunte succedutesi, compresa quella dell’allora sindaco Ugo Onorati (che in materia d’urbanistica rappresentò la più colossale tromba d’aria fritta della storia di Marino) e riconosciuto, come si doveva fare molto prima, solo dalla nostra Amministrazione comunale. Quest’ultimo impensabile quanto decisivo rimpallo di responsabilità in materia di servizi – va avanti il primo cittadino – è patetico e dimostra ancora una volta l’assoluta volontà di non collaborare al bene comune da parte di personaggi come Ugo Onorati e Nicola Zingaretti, politici di mestiere che ragionano solo sulla base delle appartenenze partitiche, dimenticando che nel mezzo ci sono i cittadini con le loro problematiche più che mai vive. E’ una autentica vergogna. Dopo aver già fatto scadere un bando e perso un finanziamento che era già in atto, credo fermamente, infatti che o le istituzioni, specie nella fase amministrativa, si mettono in testa il buon senso necessario a collaborare per il bene comune o altrimenti è inutile continuare a parlare di senso civico e dello Stato perché, come lasciano pensare certi atteggiamenti, non riescono a guardare oltre l’uscio della loro bottega di partito”. A maggior ragione, se così fosse, da loro non possiamo proprio accettare prediche. Il Comune da parte sua ha fatto tutto il necessario. In novembre c’è stato l’incontro in Provincia cui fa cenno Onorati durante il quale, tuttavia, proprio il rappresentante della giunta di Palazzo Valentini, assessore Vincenzi ha lasciato intendere che i tempi sarebbero stati oltremodo lunghi, almeno un paio d’anni, generando quindi ulteriori problemi di ordine sociale. E’ per questo che l’Amministrazione ha ritenuto necessario trovare soluzioni alternative assieme ai principali attori in campo, pensando che quei cittadini di Marino non meritavano di essere lasciati soli per molto altro tempo. Specie in questa storia e in questa fase dei lavori, praticamente completati. Avrebbe avuto, infatti, il sapore ridicolo di una ulteriore beffa che non avremmo mai voluto permettere. E’ per questo  che proprio in queste ore sono stati gli stessi cittadini, non solo della zona 167 ma anche dell’area Loggette di Marino a dimostrare buona volontà e voglia di collaborare con l’Amministrazione comunale creando una associazione alla quale ha aderito quasi la totalità di loro che si sta già occupando di porre la parola fine alla questione, quindi realizzare i servizi che mancano e con essi dare alla luce il sogno di tutte quelle famiglie di avere finalmente pronta la loro casa, auspicabilmente entro la fine dell’estate di quest’anno”.