SANTI COSMA E DAMIANO: A PROPOSITO DELLA PROPOSTA DI RIFORMA DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA

Redazione

Santi Cosma e Damiano (LT) – A margine dell’ultimo Consiglio Comunale tenutosi venerdì 29 novembre, il Consigliere Comunale e Provinciale nonché capo gruppo della minoranza Franco Taddeo aveva comunicato che il Senatore Claudio Moscardelli componente della Commissione Giustizia della Camera si era fatto promotore, a seguito del Consiglio Comunale congiunto tenutosi presso il Tribunale di Gaeta lo scorso mese di settembre, di una proposta di riforma della geografia giudiziaria in cui si sosteneva il ritorno di tutti i comuni del golfo nella circoscrizione del Tribunale di Latina.

Interpellato in merito dal Sindaco Dott. Vincenzo Di Siena, prontamente interessatosi al caso, il Senatore Moscardelli ha parzialmente smentito tale affermazione sostenendo che nella proposta di riforma di cui si sta facendo promotore presso il Senato, sostiene l’allargamento dell’attuale circoscrizione giudiziaria del Tribunale di Latina ai Comuni del Golfo che si sono espressi in tal senso, ossia con l’esclusione dei Comuni di Santi Cosma e Damiano, Castelforte e Sprigno Saturnia che, attraverso la massima assise comunale hanno espresso la volontà di rimanere aggregati alla circoscrizione giudiziaria di Cassino, come peraltro previsto dalla legge attualmente vigente ed entrata in vigore qualche mese fa.

Pertanto la proposta del Senatore Moscardelli va nel senso del pieno rispetto delle volontà espresse dai Consigli Comunali dei vari enti interessati. A seguito di tale chiarimento Di Siena ha espresso la sua soddisfazione per l’operato del Senatore Moscardelli su questa vicenda, condotta senza travalicare le volontà locali e nel pieno rispetto delle stesse. “A titolo personale” ha dichiarato il Sindaco “ed a nome dell’intera collettività che mi onoro di rappresentare, intendo ringraziare il Senatore Claudio Moscardelli per il comportamento avuto nel condurre questa vicenda e la sensibilità dimostrata nel portare avanti la sua proposta di riforma senza voler travalicare le volontà espresse dalle popolazioni locali, ma anzi operando nel pieno rispetto delle volontà espresse dalle stesse”. Sul punto è intervenuto anche il Vice Sindaco Vincenzo Petruccelli il quale ha sostenuto che dopo la soppressione del Tribunale di Gaeta la riorganizzazione del  sistema giudiziario che ha aggregato i comuni dell’estremo sud della provincia di Latina si è dimostrata abbastanza intelligente aggregandoli a Cassino.

“L’auspicio” ha affermato il Vice Sindaco Petruccelli “è che anche eventuali riforme che riguardino il riassetto amministrativo delle circoscrizioni provinciali a seguito dell’abolizione delle stesse vengano fatte con eguale intelligenza e tenendo conto delle volontà delle popolazioni interessate. per questo va dato atto al Senatore Moscardelli che ancora una volta ha dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, la sua intelligenza politica ed amministrativa, e per ciò mi unisco ai ringraziamenti del Sindaco, per aver sposato una proposta di riforma che parte dalle volontà delle popolazioni espresse dei rispettivi consigli comunali”.
 




LAZIO SUD PONTINO: L'INIZIO DELLA FINE

Schiano (Pd): “La scelta della politica nazionale sulla soppressione del tribunale di Gaeta è solo l'ultima delle decisioni scellerate che stanno disorientando un intero territorio e la sua popolazione"

 

Redazione

Le ultime vicende legate all'imminente soppressione della sede di Gaeta del Tribunale di Latina, con il conseguente accorpamento a quello di Cassino, riportano alla ribalta la preoccupazione di migliaia di cittadini sulla delicata fase storica che sta vivendo il Lazio meridionale. Una fase che vede inoltre profilarsi la potenziale scomparsa della stessa Provincia di Latina in luogo di una macro provincia con Frosinone. Stesso discorso che nei mesi scorsi ha interessato anche il mondo della sanità pubblica, col grave debito regionale maturato negli ultimi anni, che la governatrice Polverini ha pensato di risolvere con l'istituzione di macro aree sanitarie verso le quali confluiscono i bacini di utenza del sudpontino. Insomma una Provincia quella di Latina, e in particolare la periferia sud, che va scomparendo non solo da un punto di vista geopolitico e istituzionale, ma che rischia di essere abbandonata anche sotto il profilo dello sviluppo e della crescita.

Sul tema è intervenuto uno dei prossimi candidati alle primarie del centrosinistra a Formia: il 40enne avvocato formiano Ernesto Schiano. “La scelta della politica nazionale – esordisce Schiano – sulla soppressione del tribunale di Gaeta è solo l'ultima delle decisioni scellerate che stanno disorientando un intero territorio e la sua popolazione. Le strategie istituzionali arrivate negli ultimi anni e che hanno riguardato il sudpontino, non paiono ispirate al miglioramento delle condizioni di vita dei suoi cittadini, ma dettate solo dalla contigenza del momento; conseguenza di tale modus operandi una grande confusione. Un esempio? Il riassetto del sistema sanitario nel Lazio che, per ripianare il mostruoso debito sanitario della Capitale, lo spalma su un territorio piu' ampio che comprende il sud pontino. La naturale  conseguenza dell'azione di accorpamento del nostro distretto sanitario a quello romano del San Camillo-Forlanini e' stata un inevitabile e graduale decadimento della qualità  delle prestazioni sanitarie fornite da quello che una volta era un presidio ospedaliero di riferimento non solo per il sud della provincia, ma anche per molti utenti campani e ciociari. Oggi infatti, gli ultimi interventi calati dall'alto sulle nostre teste,  hanno messo in ginocchio la sanità locale fino ad arrivare, in alcuni casi, alla totale abolizione di servizi fondamentali. Emblematica è la vicenda che ha interessato il reparto di emodinamica del Dono Svizzero, un reparto che garantisce per le situazioni di emergenza degli infartuati  un'adeguata e immediata assistenza solo dalle ore 9 alle 15, dal lunedi' al venerdi'. ai cittadini locali non resta quindi che sperare, se proprio dovesse accadere, di avere un infarto nelle "ore d'ufficio" del nosocomio formiano. In caso contrario non resta che un viaggio della speranza verso Latina, la cui emodinamica funziona, in assenza di guardia notturna, dalle 9 alle 21, o addirittura verso Roma.

Ed in questo marasma generale ancora non si comprende – prosegue Schiano – quale sarà il destino della conservatoria dei registri immobiliari, del catasto, della conservatoria degli archivi notarili e dell'agenzia delle entrate, solo per citare alcuni organismi burocratici fondamentali. Se le cose dovessero rimanere così ci troveremmo ogni giorno a dover affrontare una guerra di competenze che ci obbliga a doverci rivolgere talvolta a Roma, altre a Latina e infine, come nel caso dei tribunali anche a Cassino. Non penso che tutto questo possa portare alcun significativo miglioramento delle condizioni di vita di tutti noi. Perciò ritengo che l'unica strada percorribile sia quella che pone al centro delle decisioni future il nostro territorio, considerato nella sua unitarietà ed evitando ulteriori umiliazioni alla nostra storia, alla nostra cultura e alla nostra identità. Abbiamo bisogno di decisioni di largo respiro che abbiano quale unico fine quello di garantire la valorizzazione delle risorse locali, delle sue peculiarità e delle sue ricchezze ad oggi non adeguatamente considerate ma talvolta addirittura calpestate. Non possiamo prescindere dal coinvolgimento dei cittadini: e' con loro che dobbiamo riscrivere il nostro futuro. In questi tempi di crisi si decide il destino del nostro territorio, del nostro Paese, e non possiamo permettere che tali decisioni siano prese a tavolino da persone ed istituzioni che appaiono sempre piu' scollegate dalla realtà e dalle difficoltà con le quali tutti i giorni la gente comune deve fare i conti”

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30/04/2012 GAETA, CHIUSURA TRIBUNALE: SINDACI DEL COMPRENSORIO SCRIVONO UNA LETTERA A MONTI E CANCELLIERI


 




CASSINO TRIBUNALE, IL PSI: RIMANIANO “COMPATTI” A TUTELA DEGLI ALTRI ASSETS DEL TERRITORIO

"L’auspicio dei socialisti cassinati è che la mobilitazione, anche “dal basso”, e la compattezza che si sono riscontrate per tutelare il “nostro” tribunale si riscontrino anche per proteggere strategicamente gli altri assets del territorio, a partire della FIAT per arrivare al San Raffaele"

 

Redazione

“Il mantenimento, anzi il rafforzamento, del tribunale di Cassino è, ora, un ‘dato acquisito’. – Così la nota del Psi di Cassino dopo il “salvataggio” da parte del governo del Tribunale della cittadina – L’esito positivo – prosegue la nota – della complessa vicenda –a cui hanno contribuito in tanti- responsabilizza, ancora di più, coloro che saranno chiamati a “render giustizia” in tutto il Lazio meridionale –magistrati, avvocati, personale amministrativo e forze dell’ordine- ed apre nuovi scenari per Cassino- cui viene riconosciuto il ruolo di capoluogo, seppur ideale, di un’ “area vasta” che va dalle Mainarde al mare. Il salvataggio del tribunale –per cui i socialisti cassinati gioiscono, insieme ad ogni persona di buon senso della “Città Martire” e del Lazio meridionale- lascia sulla “scena” alcuni fatti, che dovranno valere come “monito” e “sprone” per ciò che sarà: a)- l’inerzia di coloro che avrebbero dovuto vigilare criticamente sui contenuti della delega conferita dal Parlamento al Governo per ridisegnare le circoscrizioni giudiziarie; b)- la disattenta “gestione” della fase prodromica alla pubblicizzazione dello schema di decreto legislativo, che tagliava Cassino ed il Lazio meridionale dalla geografica giudiziaria, “condita” da proclami a mezzo stampa di avvenuta soluzione della problematica; c)- la reazione compatta del ceto politico e della Città a fronte della non condivisibile opzione governativa iniziale; d)- il comportamento tenuto dai gruppi parlamentari –tanto alla Camera dei deputati che al Senato- in sede di espressione di voto al momento della formulazione del parere in ordine allo schema di decreto legislativo che sopprimeva il nostro tribunale; e)- l’impegno di tanti –semplici cittadini, operatori del diritto e politici- che hanno fatto tutto quanto era in loro potere per evitare che accadesse l’irreparabile e che, quindi, la nostra città ed il suo territorio fossero “degradati” a zona geografica di “di quarta serie”, a tutto vantaggio della criminalità organizzata che, purtroppo, da tempo tenta di contaminare la nostra economia. In tale contesto, l’auspicio dei socialisti cassinati è che la mobilitazione, anche “dal basso”, e la compattezza che si sono riscontrate per tutelare il “nostro” tribunale si riscontrino anche per proteggere strategicamente gli altri assets del territorio, a partire della FIAT per arrivare al San Raffaele- mentre il pensiero va a Gianfranco Schietroma, ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura e già presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Frosinone, per l’impegno fattivo e silenzioso che ha profuso, fatto di azioni positive lontano dai riflettori.”

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11/08/2012 CASSINO: IL GOVERNO SALVA IL TRIBUNALE
20/06/2012 FROSINONE, LA PROVINCIA PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE DI CASSINO
13/06/2012 CASSINO TRIBUNALE, SCALIA: “UN ERRORE ELIMINARE IL TRIBUNALE”
15/03/2012 CASSINO, TRIBUNALE: VANNA MARCHI PROSCIOLTA CON FIGLIA E MAGO
15/03/2012 CASSINO, TRIBUNALE: CONCESSI I DOMICILIARI PER STUPRO DI GRUPPO
18/01/2012 CASSINO, ALLARME BOMBA AL TRIBUNALE



CASSINO: IL GOVERNO SALVA IL TRIBUNALE

Alberto De Marchis

Il Governo ha salvato 6 tribunali tra cui quello di Cassino. Le motivazioni: Il Tribunale cassinate, ricade in una zona ad alta densità mafiosa soggetta ad infiltrazioni malavitose. Inoltre, in virtù di nuove competenze su nove comuni del circondario di Gaeta, con tre magistrati operanti nel sud pontino supera la soglia di sbarramento dei 20 giudici prevista dal Governo. Come previsto dalla spending review in provincia di Frosinone, esclusi Cassino e il capoluogo, restano confermati i tagli delle sedi distaccate e degli uffici dei giudici di pace. “Una grande vittoria, una vittoria politica ma soprattutto la vittoria di una città, di una popolazione, di un intero comprensorio. La decisione del Consiglio dei Ministri di togliere il Tribunale di Cassino dalla lista di quelli da sopprimere ci riempie di soddisfazione rappresentando il coronamento di un lungo lavoro portato avanti in perfetta sinergia tra più forze e realtà provinciali, regionali e nazionali. – Ha dichiarato Annalisa D’Aguanno, vicepresidente della commissione Lavoro e Politiche sociali della Regione Lazio –  Soprattutto considerando che il Consiglio dei Ministri – prosegue la D’Aguanno – ha fatto proprie le argomentazioni che più volte negli ultimi mesi abbiamo illustrato in tutte le sedi e che già le Commissioni Giustizia di Camera e Senato avevano recepito nelle scorse settimane di fatto spianando la strada alla decisione odierna. Uno su tutti il criterio che ha indotto il Cdm ad inserire Cassino fra i Tribunali da salvare: il riconoscimento dell’alta intensità di criminalità organizzata purtroppo ancora oggi presente sul territorio, e che quindi fa del nostro Tribunale un baluardo indispensabile nel contrasto ai fenomeni malavitosi specie di natura camorristica. In questo modo il Governo centra due obiettivi: una migliore organizzazione della Giustizia sul territorio, con i conseguenti risparmi che ne deriveranno, e un’azione di contrasto della criminalità ancora più efficiente. Grande soddisfazione, quindi, alla quale vanno aggiunti i ringraziamenti per tutti coloro che si sono adoperati in questa battaglia: i cittadini, le associazioni, i movimenti, i colleghi avvocati e chi, nelle Commissione Giustizia di Camera e Senato, senza risparmio di energie ha sempre creduto in questa battaglia. E fra questi va innanzitutto menzionato il senatore Oreste Tofani, la cui azione presso la citata commissione Giustizia del Senato è risultata decisiva.”

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20/06/2012 FROSINONE, LA PROVINCIA PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE DI CASSINO
13/06/2012 CASSINO TRIBUNALE, SCALIA: “UN ERRORE ELIMINARE IL TRIBUNALE”
15/03/2012 CASSINO, TRIBUNALE: VANNA MARCHI PROSCIOLTA CON FIGLIA E MAGO
15/03/2012 CASSINO, TRIBUNALE: CONCESSI I DOMICILIARI PER STUPRO DI GRUPPO
18/01/2012 CASSINO, ALLARME BOMBA AL TRIBUNALE


 




FROSINONE, SETTE PERSONE DENUNCIATE PER TRUFFA AI DANNI DELLO STATO

A.De. M.

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, al termine di una serie di indagini in materia di spesa pubblica assistenziale, hanno denunciato sette persone che da diversi anni percepivano l'assegno sociale erogato dall'I.N.P.S. senza tuttavia essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge.
Le indagini sono state attivate su segnalazione del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma, che attraverso l'esame e l'incrocio dei dati acquisiti presso l'I.N.P.S. e l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (A.I.R.E.), aveva rilevato situazioni sospette.
I successivi appostamenti e sopralluoghi presso gli indirizzi di residenza dei beneficiari delle prestazioni sociali hanno consentito di rilevare che le persone oggetto di indagine percepivano l'assegno sociale in Italia pur essendo residenti di fatto all'estero. In buona sostanza i beneficiari, simulando il possesso di un requisito fondamentale ai fini dell'ottenimento dell'assegno sociale, quale la residenza effettiva in Italia, hanno realizzato una truffa nei confronti dell'INPS, percependo indebitamente nei vari anni un importo complessivo di circa 190.000 euro. Le persone beneficiarie di tale assegno sono state denunciate alle Procure della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone e di Cassino per il reato di truffa ai danni dello Stato e, a richiesta dei Reparti operanti, l'A.G. ha emesso dei decreti di sequestro preventivo finalizzati alla confisca per valore equivalente alle somme indebitamente percepite. Al riguardo, ad oggi è stata sequestrata una somma di denaro depositata sui conti bancari e postali intestati ad alcune persone denunciate per un ammontare complessivo di oltre 14.000 euro. Infine, su segnalazione delle Fiamme Gialle, l'I.N.P.S. di Frosinone ha disposto la sospensione della prestazione sociale nei confronti delle persone denunciate.