Trento, tratta di esseri umani: arrestati 4 nigeriani

TRENTO – La Polizia di Stato di Trento ha arrestato 4  cittadini nigeriani per tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù e immigrazione clandestina. Le ragazze, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, venivano reclutate in Nigeria con la falsa promessa di un lavoro in Europa e sottoposte a rito Voodoo (ju-ju), in modo che fossero vincolate al pagamento del debito, circa 30mila euro le spese per raggiungere l’Italia. A turno venivano imbarcate a Sebhrat e Tripoli sui barconi e trasferite in Italia, dove, nella maggior parte dei casi venivano fermate e condotte nei Centri di Accoglienza. Uscite dai centri accoglienza, venivano trasferite a destinazione in appartamenti sotto il controllo dell’organizzazione criminale.




Nuoro, la polizia sgomina tratta di esseri umani: reclutati da due sorelle di Torino

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LE INTERCETTAZIONI 

 

NUORO – La Polizia di Stato di Nuoro sta eseguendo una vasta operazione per il contrasto alla tratta di esseri umani, all’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.
7 le persone arrestate dai poliziotti della squadra mobile in esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari .
Le indagini hanno accertato che il centro dell’attività illecita era a Torino, dove vivono due sorelle soprannominate “Precious” e “Juliet”, le quali tenevano le file della tratta di essere umani, facendo da tramite tra i trafficanti in Libia e Nigeria e gli altri loro connazionali in Italia ed in vari Paesi dell’Europa tra cui Austria, Francia, Belgio, Bulgaria, Germania, Inghilterra.
Le donne venivano reclutate in Nigeria con l’inganno di una falsa promessa di lavoro e venivano trasportate lungo le coste libiche e rinchiuse in “campi profughi” improvvisati intorno alla città di Sebha (Libia), gestiti dai trafficanti locali. Qui permanevano in condizione estremamente precaria “da recluse” anche per alcuni mesi, subendo violenze di vari tipo, in attesa di essere imbarcate su barconi di fortuna dirette in Italia. Spesso erano rapite e vendute ad altri gruppi e liberate solo dopo il pagamento di riscatto. Per alcune ragazze si sono perse le tracce mentre per altre vi è il fondato sospetto che possano essere morte durante l’attraversata.
Giunte in Italia, le ragazze venivano fatte scappare dai centri di accoglienza che le avevano prese in carico all’arrivo per essere trasportate a Torino in appartamenti sotto il controllo dell’organizzazione criminale.
Prima di partire venivano sottoposte al rito voodoo dai trafficanti per essere vincolate al pagamento del debito con la minaccia di morte loro e dei familiari nel caso non avessero adempito al pagamento.
Per liberarsi dalla condizione di schiavitù in cui versavano erano costrette a prostituirsi sino al completo pagamento del debito contratto per arrivare Italia e per la concessione “del marciapiede”, che poteva raggiungere la somma di circa 30.000,00 a persona.
Il provento illecito veniva trasferito in Nigeria con il sistema denominato “mano a mano”, ovvero consegnandolo ad alcuni corrieri, che lo occultavano in doppi fondi negli abiti, nelle scarpe o in pacchi, recapitandolo alla persona incaricata di riceverlo, che provvedeva a sua volta a versarlo sui conti correnti nigeriani. Un ruolo centrale era svolto dai gestori di un money transfert di Torino che fungevano da centro di raccolta e di smistamento del denaro illecito come fossero un istituto di credito. Una volta trasferito in Nigeria, il denaro era utilizzato in parte per finanziare la prosecuzione dell’attività illecita, pagando i trafficanti di essere umani, in parte per effettuare investimenti speculativi in attività economiche o nel settore immobiliare. 




CESANO DI ROMA: CATTURATO PERICOLOSO ROMENO PER TRATTA DI ESSERI UMANI

Redazione
Cesano di Roma (RM)
– Un pericoloso latitante romeno di 38 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Cesano di Roma. L’ Interpol, circa due settimane fa aveva segnalato la probabile presenza nella Capitale del ricercato, che in passato era già stato in Italia dove abitano suoi parenti ed amici, connazionali.

L’uomo deve scontare la pena di 7 anni di reclusione per il grave delitto di tratta di esseri umani. Le Autorità romene lo hanno infatti condannato a settembre 2013 poiché ritenuto elemento importante di un’organizzazione internazionale che reclutava  giovani ragazze in Romania promettendo loro di farle lavorare in Italia ed in Spagna. Le ragazze una volta giunte in Spagna invece venivano costrette con violenza e minacce a prostituirsi e a versare all’organizzazione i proventi del meretricio.

I Carabinieri della Stazione di Cesano hanno effettuato numerosi servizi di controllo e pedinamenti dei parenti del ricercato finché ieri sera l’hanno visto rientrare a casa di una cugina che abita nei pressi della stazione ferroviaria di Cesano. All’alba è scattato il blitz. Il ricercato ha tentato di fuggire dalla finestra ma quando si è accorto che la casa era circondata dai Carabinieri non ha più opposto alcuna resistenza. Dopo avergli notificato il mandato di arresto europeo, il 38enne è stato tradotto presso il carcere di Rebibbia e sarà estradato nelle prossime settimane in Romania, dove sconterà la pena.