Anguillara, iscrizione mensa e trasporto scolastico: tutto da rivedere

 

di Silvio Rossi

 

ANGUILLARA (RM) In questi giorni, sul portale comunale, è apparso un avviso per l’iscrizione ai servizi mensa e trasporto scolastico, con scadenza dei termini entro il 12 giugno, con allegati i moduli da compilare per accedere a tali servizi. Moduli che, però, nonostante le ripetute segnalazioni, continuano a presentare elementi che sono contrari alla normativa vigente.


Entrando nel merito delle violazioni, entrambi i moduli chiedono che venga allegata obbligatoriamente la fotocopia del documento di identità. Sebbene il problema sia stato sollevato più volte, i responsabili del servizio non hanno mai considerato che la legge 241/90, sulla semplificazione amministrativa, che all’articolo 18 comma 2 recita: “I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente, ovvero sono detenuti, istituzionalmente, da altre pubbliche amministrazioni. L'amministrazione procedente può richiedere agli interessati i soli elementi necessari per la ricerca dei documenti”.


Cosa significa? Che gli istruttori amministrativi comunali addetti alla lavorazione delle richieste, non possono chiedere “obbligatoriamente” la fotocopia di un documento, che è lo stesso Ente (Comune di Anguillara Sabazia) ad aver rilasciato. Provoca una inutile produzione di inutili documenti utili solamente a far perdere tempo al cittadino, contribuire al disboscamento e far aumentare i costi di archiviazione delle pratiche.”


Questa stortura del sistema non è solo del comune di Anguillara Sabazia, basta fare un giro nei comuni del territorio, per verificare come a chiedere la copia del documento siano in molti, da Bracciano a Trevignano, da Manziana a Oriolo.


Una particolarità invece, da parte del comune di Anguillara, è la richiesta del pagamento della prima rata congiuntamente all’iscrizione, ben tre mesi prima dell’inizio del servizio. Una pratica adottata anni fa dalla giunta di centrodestra, mantenuta nei cinque anni del centrosinistra, che sopravvive anche alla nuova versione Cinque Stelle. Se a Bracciano, Trevignano, Oriolo, la domanda di iscrizione non prevede il pagamento di nessuna quota, che dovrà essere saldata quando verrà effettuato il servizio (Manziana non ha ancora pubblicato il bando, ma da regolamento la scadenza delle domande è prevista il 31 luglio), ad Anguillara deve essere allegato “Pagamento del primo o più mesi”.

Sono trascorsi quattro anni da quando dalle colonne di un giornale il sottoscritto, dopo aver tentato di segnalare personalmente agli uffici competenti, scrisse un articolo sulla non conformità del modulo di iscrizione al servizio di trasporto scolastico e mensa del Comune di Anguillara Sabazia. Un pungolo che avrebbe potuto e dovuto essere ascoltato dall’amministrazione allora in carica, la quale, però, invece di trarre esempio da quanto detto, ha pensato bene di risolvere il problema utilizzando l’arma dell’invettiva nei confronti dell’autore dell’articolo.


Nella precedente occasione chiedemmo inascoltati all’Autorità competente di intervenire per semplificare la vita dei propri cittadini, posticipando l’inutile orpello e adeguando il modulo di domanda alla normativa vigente. Oggi la stessa domanda la facciamo alla sindaca Sabrina Anselmo e al consigliere con delega alla scuola, Massimiliano De Rosa, nella speranza che siano più propensi al miglioramento della macchina comunale nell’interesse dei propri cittadini.




ANGUILLARA: POLEMICHE SULL' ISCRIZIONE A MENSA E IL TRASPORTO SCOLASTICO

di Simonetta D'Onofrio

“Ogni anno è la stessa storia, Anguillara pretende il pagamento entro il 5 giugno di un servizio che inizierà a erogare a metà settembre. Inoltre genitori di bambini iscritti alla prima classe devono iniziare a pagare senza sapere se il figlio sarà accettato o meno alla sezione a tempo pieno”.
Quanto scritto è lo sfogo di un genitore che ha letto ieri l’avviso relativo all’iscrizione al servizio di mensa e trasporto scolastico per l’anno 2015 – 2016. Il Comune di Anguillara è storicamente l’unico paese del comprensorio che pretende il pagamento del primo bollettino dell’anno successivo, relativo al mese di settembre (di cui si usufruisce a metà ma si paga per intero), ancor prima che l’anno scolastico precedente sia stato completato. In tutti gli altri comuni, anche laddove si deve procedere all’iscrizione entro giugno, il pagamento della quota del mese di settembre viene definita in genere qualche giorno prima l’inizio dell’effettiva prestazione del servizio. Solo lo scorso anno la data in cui era richiesta la ricevuta del bollettino era stata fissata a settembre, per la prima volta, cosa che ha fornito l’illusione che anche Anguillara fosse diventato un comune come tutti gli altri. Illusione, appunto, che è durata solo un anno, perché già nell’occasione successiva si è tornati alla vecchia odiosa pratica di farsi anticipare la gabella di un trimestre.
Leggendo l’avviso, inoltre, ci si accorge che le lacune del Comune non sono relative solamente alla data in cui viene chiesto la corresponsione del pagamento. Nel modulo è chiaro come, una volta effettuata la fila, spesso molto lunga, presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, aver mostrato i documenti richiesti, aver atteso il benestare dell’impiegato, per completare la pratica bisogna recarsi nell’altra sede, per consegnare la domanda all’ufficio protocollo.

Nell’era in cui tutte le amministrazioni, grandi e piccole, ricorrono alla telematica per diminuire il fastidio per il cittadino nella consegna dei documenti, è possibile ancora concepire procedure che neanche gli autori di Fantozzi avevano pensato verosimili?
È mai possibile che, in barba alla legge sulla semplificazione del procedimento amministrativo, nonostante per anni sia stato segnalato il problema alla capo area e all’assessore alla Pubblica Istruzione, si chieda allegata copia del documento d’identità, quando questo, nella maggior parte dei casi, viene rilasciato dallo stesso ente, commettendo una palese violazione della normativa corrente? È mai possibile, inoltre, chiedere ai genitori di firmare un’autorizzazione di trattamento dei dati, senza indicare sul modulo, così come previsto dal codice della privacy, l’informativa adeguata, considerato che negli allegati, nei casi di allergie o intolleranze, devono essere inseriti nei moduli anche i cosiddetti “dati sensibili”, per cui il trattamento prevede regole più restrittive, che in questo caso non sembrano affatto seguite? Come è mai possibile che in quattro anni, nonostante le ripetute segnalazioni, il sindaco non abbia fatto nulla per modificare le procedure di iscrizione, lasciando organizzare quest’ultime da chi, finora, non ha mai dato dimostrazione di poter correggere le gravi lacune del sistema? Tanti gli interrogativi, ma poche le risposte.