Roma, Torre Spaccata: lite in famiglia finisce a coltellate

ROMA – Problemi di convivenza e dissidi familiari sono alla base dello scontro che ieri sera è culminato con 4 coltellate. A sferrare i colpi alla testa e all’addome del fratello è stato un 56enne romano, immediatamente arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma con l’accusa di tentato omicidio.

I fatti sono avvenuti nell’abitazione in via Adolfo Giaquinto, zona Torre Spaccata, dove l’arrestato convive con la vittima, 53enne romano, e l’anziana madre, 78enne. Proprio la donna ha allertato un terzo fratello, che non abita con loro, riferendogli che i suoi due altri figli stavano litigando animatamente per futili motivi, il tutto alimentato anche dall’assunzione di alcolici durante la cena.

I Carabinieri, intervenuti su richiesta del terzo fratello preoccupato dalla situazione, hanno trovato il 56enne, in evidente stato di alterazione psicofisica, ancora con il coltello insanguinato in mano. L’uomo ha lasciato subito l’arma ed è stato bloccato. In un’altra camera, i Carabinieri hanno trovato la vittima con ferite alla testa, all’addome e ad una gamba, e l’anziana madre con una ferita alla mano, che si è procurata nel tentativo di dividere i figli.

I feriti sono stati soccorsi e portati al pronto soccorso dell’ospedale “Vannini”: il 53enne è stato ricoverato con prognosi di 40 giorni, non in pericolo di vita, mentre la madre è stata medicata e ne avrà per 7 giorni.

I Carabinieri hanno sequestrato gli abiti e il coltello utilizzati dal 56enne che è stato portato in carcere a “Regina Coeli”.




Roma, Torre Spaccata: sgomberato insediamento abusivo

ROMA – La Polizia Locale è intervenuta ieri mattina per sgomberare un insediamento abusivo in via di Torre Spaccata 182.

 

Una serie di appostamenti effettuati nei giorni precedenti, a seguito di una denuncia presentata dal titolare del terreno, avevano permesso di accertare la presenza di numerose persone all’interno dell’accampamento. Nell’area privata gli agenti del gruppo Torri e dello SPE ( Sicurezza Pubblica Emergenziale) hanno trovato otto baracche e identificato 11 persone, tutte di nazionalità rumena, anche se dal numero dei materassi e dei giacigli rinvenuti si presume che gli occupanti fossero molti di più. Uno di questi, un ragazzo di 16 anni, è stato affidato ai servizi sociali del VI Municipio secondo quanto previsto dall’art 403 del c.c. Gli altri, cinque uomini e cinque donne, hanno rifiutato l’assistenza alloggiativa offerta dalla Sala Operativa Sociale e, una volta terminate le procedure di identificazione, sono stati denunciati per il reato di occupazione abusiva e danneggiamento in concorso di proprietà privata.

 

Al termine delle operazioni è l’area è stata riconsegnata ai legittimi proprietari, che hanno iniziato i lavori di sgombero e bonifica della zona dalle lamiere e dai rifiuti.




ROMA, MINORE TENTA DI SCAPPARE DALLA CASA FAMIGLIA DI TORRE SPACCATA CON LA CASSAFORTE IN MANO

Redazione

Roma – Sabato pomeriggio, un ospite di una casa famiglia situata in zona Torre Spaccata ha deciso di andare al cinema e per questo ha pensato di “usufruire” dei soldi destinati ai fabbisogni della struttura. Poco dopo le 18 il ragazzo – un marocchino minorenne – si è presentato presso l’ufficio di un’operatrice del centro, chiedendole dieci euro. Al rifiuto della donna, il giovane non ha esitato ad avvicinarsi all’armadio dove era custodito il denaro e, dopo averlo forzato, ha prelevato una cassettina blindata ed ha tentato di allontanarsi.
La donna ha tentato di parlare al giovane per convincerlo a restituire il maltolto, cercando di fargli capire che quel “denaro comune” viene elargito in base ad una sorta di merito, e solo a coloro che fanno dei piccoli lavoretti all’interno della struttura, quali turni di pulizie.
Dopo qualche momento di esitazione, il minore ha deciso di portare comunque a termine il suo piano e si è dato alla fuga. L’operatrice si è vista costretta a chiamare le forze dell’ordine. Immediatamente sono giunti sul posto gli uomini del Commissariato Casilino – diretto dal dott. Mangino – che hanno individuato il ragazzo mentre fuggiva con la cassaforte stretta tra le braccia. Fermato, è stato accompagnato negli uffici di polizia ed arrestato per rapina.