Castel Gandolfo, Tofani su concessioni arenili al lago Albano: “Ci sono oltre 13 mila metri quadri che non tornano”

CASTEL GANDOLFO (RM) – Ci sarebbero oltre 13 mila metri quadri di spiaggia che non tornano se si misurano i perimetri delle concessioni degli arenili sul lago Albano e si confrontano con la mappa dei rilievi metrici effettuati dal personale tecnico del Parco dei Castelli Romani.

“Da questi rilievi metrici emergerebbero notevoli discostamenti tra le superfici dell’arenile demaniale che la Regione Lazio ha dato ai concessionari e le superfici dell’arenile demaniale che i medesimi effettivamente continuano ad occupare senza alcun titolo”. Il caso lo ha sollevato Giampiero Tofani, ex vigile del fuoco in pensione da sempre attento osservatore del territorio di Castel Gandolfo.

L’ex vigile del fuoco Giampiero Tofani

L’esposto alla Procura della Repubblica

Tofani ha presentato meno di un mese fa un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri per fare presente questa presunta differenza tra i perimetri delle concessioni che si trovano sulla carta e la metratura effettivamente occupata dai gestori.

“Tali discostamenti – fa sapere Tofani – in molti casi risultano anche di oltre mille metri quadrati per un totale che non può passare indifferente perché parliamo di ben oltre tredicimila metri quadri che se messi a regime e riassegnati a ulteriori gestori porterebbero ulteriori introiti alle casse comunali”.

Tofani: “Opere edilizie realizzate in assenza dei titoli abilitativi”

Tra l’altro l’ex vigile del fuoco fa presente che la presunta occupazione senza alcun titolo di oltre 13mila metri quadri di arenile demaniale e la relativa utilizzazione a fini commerciali, anche se il Comune non volesse assegnarla ad altri gestori rimarrebbe comunque una situazione da risolvere perché di fatto viene sottratta spiaggia pubblica a chi potrebbe usufruirne: “Alla suddetta occupazione senza alcun titolo di arenile demaniale – prosegue Giampiero Tofani – si devono aggiungere le numerose opere edilizie realizzate in assenza dei titoli abilitativi. Chi ha responsabilità in tal senso si adoperi per sistemare questa situazione che a quanto pare è sotto gli occhi di tutti ma rimane così com’è e questo non solo potrebbe causare ingenti danni erariali ma anche una ripetuta condizione di illegalità”.

 

 




Castel Gandolfo, Tofani assolto. Maxi risarcimento chiesto al presidente F.I.C.K. Buonfiglio e alla sua segretaria

Redazione

CASTEL GANDOLFO (RM) – Fu un vero fulmine a ciel sereno quello che il 23 Novembre scorso colpì l’allora Coordinatore di Castel Gandolfo “Noi con Salvini” Giampiero Tofani, ex capo reparto dei Vigili del Fuoco : allaccio idrico abusivo.
Denuncia ai Carabinieri di Castel Gandolfo per furto di acqua della Federazione Italiana Canoa Kayak di Via dei Pescatori sul Lago Albano. Arresto in fragranza di reato. Domiciliari. Sequestro dell’impianto idrico. Processo per direttissima al Tribunale di Velletri. Rinvio a giudizio. Il 5 Maggio scorso il processo e la sentenza : assolto!
Così, con un nulla di fatto si è concluso il ciclone giudiziario scatenato dalla Federcanoa.
“E’ stato un vile attacco politico – tuona Tofani – architettato magistralmente a tavolino, fin nei minimi particolari, per bloccare l’opera di rimoralizzazione intrapresa dal sottoscritto in merito al grave degrado morale e materiale che da anni persiste ad offendere, sempre più profondamente, Castel Gandolfo, più in particolare il Lago Albano. Sarebbe stato addirittura chiesto il mio allontanamento dalla residenza abituale. Accuse assurde scagliatemi dalla Federcanoa, ad opera della segretaria Anna Salvatori, su delega di Luciano Buonfiglio, Presidente F.I.C.K. e Vicepresidente C.O.N.I., con il preciso intento di neutralizzarmi non proprio elegantemente. Il tutto stranamente coinciso con la mia nomina a Coordinatore di “Noi con Salvini” per Castel Gandolfo. La nomina, infatti, ha scatenato fin dal primo giorno il panico tra tutti gli amministratori di sinistra, comunali, provinciali e regionali. Da qui, il sinistro complotto politico ai miei danni”. “Come è concepibile presentare una denuncia per furto di acqua nei miei confronti – prosegue Tofani – pur essendo tutti perfettamente a conoscenza della formale autorizzazione del C.O.N.I. per l’allaccio alla condotta idrica a servizio del Villaggio Vogatori, in cui risiedo fin dal 1976?” Ride bene chi ride ultimo… è per calunnia la querela depositata alla Procura di Velletri nei confronti di Luciano Buonfiglio, presidente F.I.C.K. e vicepresidente C.O.N.I. e della sua segretaria Anna Salvatori. Oltre alla denuncia penale, Tofani ha presentato anche una richiesta di 355.000 €uro a ristoro degli ingenti danni morali e materiali patiti ingiustamente. Ovviamente, l’opera di rimoralizzazione intrapresa da oltre 10 anni… proseguirà… ancor più incisivamente".