ISIS, TIKRIT: SCOPERTE FOSSE COMUNI CON OLTRE 400 CADAVERI

di Ch. Mo.

Iraq- Una macabra scoperta è stata fatta questa mattina a Tikrit, in Iraq. Da tempo teatro della drammatica battaglia tra Isis ed esercito iracheno, secondo quanto riferito da al Arabiya, sarebbero stati rinvenuti 470 cadaveri abbandonati nelle fosse comuni.

Un atroce scoperta che va ad infoltire la già esosa schiera di morti che l’Isis sta mietendo indisturbato.

Con il passare dei giorni, si teme sempre più per la sorte dei soldati sequestrati all’interno di una caserma e di cui da giorni non si sa più nulla. Dopo le venti esecuzioni pubbliche di ostaggi avvenute ieri a Palmira, oggi sul web spuntano nuove foto shock in cui si mostra la bandiera nera Isis che campeggia sull’anfiteatro e la “prigione della morte”, ovvero il carcere di Palmira trasformato dagli oppositori del regime Assad in un vero e proprio luogo di tortura.
 




ORRORE A TIKRIT: TROVATE FOSSE COMUNI

di Maurizio Costa

Tikrit (Iraq) – I militari iracheni che hanno strappato Tikrit dalle mani dell'Isis hanno fatto una macabra scoperta: all'interno del palazzo presidenziale appartenuto a Saddam Hussein, sono state trovate almeno dieci fosse comuni che conterrebbero i corpi di 1.500 soldati iracheni, uccisi il 12 giugno scorso dai miliziani dell'autoproclamato stato islamico.

A riferirlo è Al Jazeera, che rivela come fino ad ora i soldati iracheni intervenuti sul posto avrebbero trovato solamente 20 corpi in stato di decomposizione, ma si teme che siano molti di più. I militari che si trovano nelle fosse comuni sarebbero stati uccisi il 12 giugno scorso dall'Isis, in quello che viene chiamato il massacro di Camp Speicher, definito dallo Human Right Watch come il peggior massacro perpetrato dall'Isis.

Indicazioni molto dettagliate hanno fatto presumere ai medici forensi che quei corpi finora trovati appartengano ai soldati uccisi a Camp Speicher. La paura è che adesso venga fuori tutto il resto delle vittime.

Haider al Abadi, il primo ministro iracheno, ha dichiarato che la vendetta nei confronti dell'Isis non è la strada giusta per vendicare quelle migliaia di vittime che verranno ritrovate nelle fosse comuni. Ma, d'altro canto, le famiglie dei militari uccisi vogliono sapere la verità e hanno chiesto al governo di intervenire per capire le vere ragioni del massacro e della barbara uccisione.

Intanto, l'Isis è arrivato alle porte di Damasco, esattamente nel campo profughi di Yarmuk, in Siria, che ospita ben 18mila palestinese fuggiti dalle proprie terre. In questa periferia, i miliziani del sedicente califfato hanno tolto acqua e vivere agli abitanti del campo, avviando una vera e propria offensiva. Questa mattina, all'interno di Yarmuk, sono state uccise 9 persone, di cui alcune anche attraverso la decapitazione.




IRAQ: L'ESERCITO SI RIPRENDE TIKRIT DALLE GRINFIE DELL'ISIS

di Maurizio Costa

Tikrit (Iraq) L'esercito iracheno ha strappato la città di Tikrit dalle mani dell'autoproclamato califfato islamico dell'Isis. La città era stata conquistata dai miliziani a giugno, con l'obiettivo di espandere i territori controllati dallo Stato Islamico.

A riferire la notizia è stato il primo ministro dell'Iraq, Haider al-Abadi, che, durante un intervento alla televisione 'Iraqiya TV', ha dichiarato che l'operazione è andata a buon fine.

La città che ha dato i natali a Saddam Hussein adesso è nelle mani dell'esercito iracheno, che, grazie ai bombardamenti dei giorni scorsi da parte dei caccia statunitensi, è riuscito a togliere le bandiere nere dell'Isis per sostituirle con quelle dell'Iraq.

L'esercito, però, avanza lentamente all'interno della città, poiché i miliziani, prima di abbandonare Tikrit, hanno piazzato delle trappole: molti palazzi potrebbero esplodere perché riempiti di bombe che si innescano attraverso delle luci al led. Anche i cadaveri che riempiono le strade della città potrebbero contenere dell'esplosivo.

"Il successo dell'operazione di Tikrit potrebbe essere ripetuto in altri settori – ha dichiarato al-Abadi -. I risultati ottenuti suono buoni. Le perdite per l'esercito iracheno sono state bassissime – ha proseguito il primo ministro – e abbiamo cercato di proteggere tutti i civili".

L'autoproclamato Stato Islamico aveva cominciato ad abbandonare Tikrit anche grazie ad alcuni camuffamenti: alcuni miliziani hanno cercato di abbandonare la città travestiti da donna. I jihadisti hanno usufruito proprio della sharia, che non permette la cattura delle donne in zone di guerra.

L'operazione di Tikrit fa capire come il sedicente califfato dell'Isis possa soccombere davanti all'avanzata congiunta degli aerei americani e dell'esercito iracheno. La strada è ancora lunga, ma la frammentazione delle truppe dell'Isis può portare a dei buoni risultati per le truppe alleate.