TERREMOTO IN REGIONE CALABRIA PER "RIMBORSOPOLI": CHIESTO L'ARRESTO PER IL SENATORE NCD BILARDI

Redazione

Terremoto in Regione Calabria finita nel mirino delle fiamme gialle. Otto misure cautelari personali e sequestri per 2,5 di beni a carico di 27 indagati sono stati eseguiti dalla Guardia di finanza nei confronti di altrettanti consiglieri regionali della nona consiliatura della Regione Calabria. L'operazione Erga Omnes ha portato all'esecuzione, su richiesta della Procura di Reggio Calabria, di tre arresti ai domiciliari e cinque ordinanze di divieto di dimora nei confronti di altrettanti consiglieri regionali.

Le intercettazioni. In particolare le indagini, effettuate anche a mezzo intercettazioni telefoniche e accertamenti bancari, hanno consentito di individuare diverse discrasie tra le movimentazioni e i saldi in conto corrente dei Gruppi consiliari regionali degli anni 2010, 2011 e 2012 e quanto documentato mediante le presentazioni del rendiconto annuale, celando il corretto impiego istituzionale per cui i fondi pubblici erano stati destinati. Ci sarebbe anche l'attuale assessore ai Lavori pubblici della Regione Calabria Antonino De Gaetano tra i destinatari delle misure cautelari personali eseguite dalla Guardia di finanza. De Gaetano sarebbe ai domiciliari. Oltre all'assessore c'è anche il senatore Ncd Giovanni Bilardi tra i tre destinatari di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip di Reggio Calabria. Trattandosi di un membro del Parlamento, l'ordinanza emessa a suo carico dal gip non è stata eseguita, in attesa dell'autorizzazione a procedere

Doppi rimborsi. In alcuni casi è stata riscontrata anche la presentazione di una doppia documentazione di spese al fine di ottenere dall'ente regionale un doppio rimborso. I consiglieri devono rispondere dei reati di peculato e falso. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 10.30, al Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore capo Federico Cafiero de Raho.




NEPAL: LA TERRA TREMA ANCORA

di Ch. Mo.

Nepal- Continua l’ondata di scosse in Nepal, già dilaniato dalla più grande del 25 Aprile scorso. I sismografi hanno registrato quattro scosse di magnitudo superiore a 4 gradi Richter in sei ore. Sono sicuramente assestamenti e repliche del mese scorso in cui morirono ottomila seicento persone e ne rimasero ferite ventimila.

Il Nepal trema nuovamente: non si è fatto in tempo a rimarginare le ferite che nuove minacce incombono su questa terra ridotta in brandelli. Il Centro sismologico mediterraneo europeo (Esmc) ha segnalato che la prima delle quattro scosse (4,2 gradi) e' avvenuta alle 7.06 locali con epicentro a 85 chilometri ad est di Kathmandu.

IL TERREMOTO DEL 25 APRILE
Una violentissima scossa di terremoto colpì il Nepal lo scorso Aprile. La scossa fu di magnitudo 7.9 e con epicentro tra Kathmandu e la città di Pokhara. Le autorità locali da subito riportarono notizie in merito ai danni causati dal terremoto e ai danni su edifici nella capitale e secondo le prime ricostruzioni, si pensò fosse stata colpita anche una torre patrimoniale dell’Unesco.

La scossa fu avvertita anche a New Delhi in India. Numerose furono le vittime, visto anche il numero elevato di cittadini presenti proprio nella zona dove si verificò il forte sisma. Secondo i dati dell’istituto sismologico americano USGS, si registrò prima di mezzogiorno. Minendra Rijal, Ministro dell’Informazione nepalese confermò i danni e tra i dispersi individuò inizialmente e poi furono ritrovati morti anche alcuni italiani. Secondo l’USGS, la profondità colpita dal terremoto fu di 11 chilometri e oltre ad essere stato sentito a Delhi, fu avvertito anche in Pakistan dove testimoni raccontarono di edifici in movimento.

 




TERREMOTO: DAVANTI ALLE EOLIE E ANCHE IN ABRUZZO

di Angelo Barraco

Stromboli
– Nell’Isola di Stromboli, una scossa di terremoto di magnitudo 4.7 gradi della scala Richter  è stata registrata, intorno alle ore 11.00 ad una profondità di 273 chilometri, davanti alle isole Eolie. Le isole presenti nell’area in cui vi è l’epicentro sono Stromboli e Panarea. Al momento non è arrivato segnale di danni a persone o cose. Bisogna ricordare che la scossa è stata registrata dall’istituto di geofisica e vulcanologia, l’ingv.

Oggi l’ingv riporta anche un altro terremoto registrato in territorio italiano ovvero in provincia de L’Aquila, in Abruzzo. Ha raggiunto un magnitudo di 2.9 della scala Richter ed è avvenuto intorno alle ore 8.00 di questa mattina nei pressi dei comuni di San Donato Val Di Comino (Fr), Opi (Aq), Pescasseroli (Aq). Vi sono altri comuni coinvolti, ma distanti dall’epicentro, e sono: Alvito (Fr), Atina (Fr), Belmonte Castello (Fr), Broccostella (Fr), Campioli Appennino (Fr), Casalattico (Fr), Casalvieri (Fr), Fontechiari (Fr), Gallinaro (Fr), Pescosolido (Fr), Picinisco (Fr), Posta Fibreno (Fr), San Biagio Saracinisco (Fr), Settenari (Fr), Vicalvi (Fr), Villa Latina (Fr), Barrea (Aq), Bisegna (Aq), Civitella Alfedena (Aq), Scanno (Aq), Villalago (Aq), Villetta Barrea (Aq).
 




TERREMOTO: SCOSSE NEL MESSINESE E EOLIE

Redazione

Messina – Tanta paura per delle scosse al largo del Messinese e delle Eolie. Nella notte, poco dopo le 3 gli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato un terremoto di magnitudo 2.6, in mare, davanti all'arcipelago eoliano, localizzandolo a 137 chilometri di profondita'. Mezz'ora dopo, alle 3.35, un analogo fenomeno nel distretto dei Golfi di Patti e Milazzo, di magnitudo 2.1, a una profondita' di 120 chilometri. Nessun danno a persone o cose.




TERREMOTO AL LARGO DELLE COSTE GIAPPONESI E IN ARIZONA

Redazione

Un terremoto di magnitudo 5.7  registrato al largo della costa del Giappone nella mattinata di sabato. Lo ha reso noto l’istituto di geofisica statunitense Usgs. L’epicentro del sisma è stato localizzato al largo della costa orientale di Honshu, a pochi chilometri da Miyako, Yamada, e Otsuchi. Il sisma a circa 300 miglia da Tokyo e ha avuto una profondità di 44 chilometri. Tra la popolazione la paura dell’effetto tsunami anche se è stato escluso.

Un terremoto di magnitudo 5.2 in Arizona vicino il New Mexico dove  è stato ampiamente avvertito in tutta la regione. Non si è registrato fortunatamente nessun ferito. Il sisma è stato avvertito anche a Phoenix e El Paso, nel Texas, entrambi distanti circa 300 chilometri dall'epicentro, come pure in alcune zone del Messico. L’istituto di geofisica Usgs ha fatto sapere che il terremoto è stato registrato alle 09:59 di sabato l’epicentro è stato localizzato nel sud-est Arizona, circa 35 km a est di Safford. 




RIETI, "TERREMOTO NON TI TEMO": AL VIA L'INIZIATIVA DELLA PROTEZIONE CIVILE

Redazione

Rieti – Lo sciame sismico che in questi giorni sta interessando la provincia di Rieti ed in particolare l'alta valle del Velino, riporta di attualità la necessità di informare correttamente la popolazione sui rischi che corre e di come questi rischi si possano affrontare per renderli meno pericolosi. Ma come fare per aiutare la popolazione di Rieti ad affrontare una situazione di emergenza, come può essere quello di un terremoto improvviso?
«L’ideale, per un cittadino – a dirlo è Crescenzio Bastioni del CER Protezione Civile di Rieti – sarebbe poter parlare con qualcuno capace di raccontargli tutto quello che occorre sapere sul terremoto, magari incontrandolo direttamente nella sua città, in piazza, un sabato o una domenica mattina. Ed è qui che si è accesa la lampadina: perché non i volontari di protezione civile?
Le associazioni di volontariato sono una bella realtà anche qui da noi a Rieti. I volontari vivono e operano sul proprio territorio, lo conoscono e a loro volta sono conosciuti dalle istituzioni locali e dai cittadini. Chi meglio di loro possono fare informazione sui rischi che sono presenti sul nostro territorio?
Da questi presupposti è nata l’idea “Terremoto, non ti temo!”. Saranno i volontari di protezione civile, adeguatamente preparati, ad informare i cittadini direttamente nelle piazze di Rieti. L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio dell’Ordine dei Geologi del Lazio, è interamente organizzata e gestita da alcune delle Associazioni di volontariato più rappresentative del territorio, supportate in questo dalla collaborazione dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES di Rieti. Perché se è vero che le idee camminano con le gambe delle persone, per un’idea come questa di gambe ce ne vogliono davvero tante».
«I primi operatori del soccorso sono i cittadini stessi, di questo siamo assolutamente convinti – sottolinea il responsabile del CER di Rieti – ed è per questo che riteniamo la corretta informazione basilare per creare dei cittadini resilienti, cioè capaci di mettere in pratica le migliori forme di autoprotezione.
Quando si tratta di informare e rendere comprensibili cose complesse come la presenza di un rischio come il terremoto, è essenziale che i concetti che si vogliono far passare siano chiari, semplici ed espressi in maniera diretta affinché, al presentarsi di un’emergenza, i cittadini possano metterli in pratica».
«La provincia di Rieti è un territorio esposto a molti rischi naturali, e questo è un fatto. Ma è altrettanto vero che l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. E attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “terremoto, non ti temo!”».
«Sottolineiamo che è nostro desiderio incontrare i cittadini e non limitarci a fare della semplice informazione, ponendo l’accento sulla filosofia su cui si ispira la giornata di sensibilizzazione che abbiamo in programma domenica prossima: I volontari non fanno volantinaggio. Essi non si limiteranno a lasciare il materiale informativo alle persone, ma si intratterranno a parlare con loro, illustrando il problema che rappresenta il rischio sismico a Rieti, spiegandolo nel modo più semplice e comprensibile possibile e rimanendo a disposizione per eventuali domande e chiarimenti.
Questo è quello che ci ripromettiamo di fare – conclude Bastioni – domenica 15 giugno 2014 dalle ore 08:00 alle 20:00, in Piazza Vittorio Emanuele II a Rieti, negli stand appositamente installati per l’occasione».
Le Organizzazioni di Protezione Civile che prenderanno parte all'iniziativa sono:
– CER Rieti – FIMA Pescorocchiano – Rieti Emergenza – Gruppo comunale di Rivodutri – Gruppo comunale di Castel Sant'Angelo – Gruppo comunale di Borgovelino.
 




TERREMOTO: FORTE SCOSSA IN LUNIGIANA, CROLLI A SASSALBO

Redazione

Aggiornamenti terremoto in Toscana – Nuova forte scossa con epicentro Fivizzano, Massa Carrara. L’Ingv ha registrato alle 14.39 la scossa di magnitudo 4.0, e con una profondita’ di 10 chilometri. A Sassalbo, zona dell’epicentro, vicino Fivizzano (provincia di Massa) sono segnalati numerosi i crolli. Nella foto a corredo dell’articolo, di Marco Micheli, una frana ben evidente sui rilievi intorno al paese.

Sono stati finora quasi una ventina gli eventi che sono stati registrati dalla Rete Sismica Nazionale dopo l’evento di magnitudo Ml 5.2 delle 12.33 che ha interessato alcuni Comuni tra le Province di Lucca e Massa, in Lunigiana. Di questi l’evento di magnitudo maggiore, Ml 4.0, si è verificato alle ore 14.12 (italiane)  a nord-est dell’epicentro del terremoto delle 12.33.  Altri 4 eventi hanno avuto una magnitudo maggiore o uguale a 3.0.

 
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TERREMOTO IN TOSCANA MAGNITUDO 5,1. E' PANICO TRA LA POPOLAZIONE

Redazione

Terremoto – Scossa di terremoto alle 12,30 di oggi in Toscana. La scossa è stata avvertita in quasi tutto il Nord, in Emilia e Lombardia, in Toscana e in Liguria. Panico tra le persone fuggite in strada da Milano a Bologna, oltre che a Firenze. La scossa di terremoto ha avuto magnitudo 5.1 ed è stata registrata alle 12.33 nel nord Italia, con epicentro fra le province di Lucca, Massa e La Spezia, a 2 km da Fivizzano (Massa Carrara). Lo rende noto la sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia 




UN OMAGGIO AD UNA CITTA’ FERITA

Emanuel Galea

Commentando lo scenario apocalittico dopo il “Grande Terremoto” del 1703, in una lettera inviata al Viceré del Regno di Napoli, Marco Garofolo, Marchese della Rocca, così si era espresso: “La città de L’'Aquila fu, non è; le case sono unite in mucchi di pietra, li remasti edifici non caduti stanno cadenti.Non so altro che posso dire di più per accreditare una città rovinata”.Oggi, ricordando il terremoto che ferisce ancora le città abruzzesi, quello che il 6 aprile 2009, tra le macerie, le case crollate, i  56 centri storici distrutti, le Chiese e i beni storico culturali sepolti sotto cumuli di polvere e di pietre, ricordando le 309 vittime e 2000 feriti ci sentiamo di ripetere, parola per parola lo sfogo del Marchese della Rocca al Viceré di Napoli. Anche se questo anniversario, ahimè,  coincide con l’assoluto crollo della speranza, siamo più che fiduciosi che la città de L’Aquila insieme a tutte le altre cittadine colpite dal sisma  risorgeranno grazie alla tenacia e alla volontà della loro gente e alla solidarietà di persone di buona volontà che, benché se ne dica, esiste ancora. Verrà il giorno che potremo riammirare il capoluogo dìAbruzzo maestoso e fiero dei suoi edifici storici, delle sue chiese, dei suoi musei, cattedrali della cultura e dell’arte.  Non è la prima volta che questa città si trova in ginocchio.  Nel 1259 fu rasa al suolo da Manfredi perché rimasta fedele alla Chiesa nella contesa tra papato e impero; fu distrutta dal grande terremoto del 1703. Ogni volta è rinata più ricca e più bella di prima. Di cuore le auguriamo che così potrà essere anche questa volta..

LO SPECIALE SULL'EDIZIONE "VIRTUAL PAPER" DEL 6 APRILE 2013 – WWW.OSSERVATORELAZIALE.COM




NON DOBBIAMO DIMENTICARE

Chiara Rai

Ti stringi forte alle persone care, infondi e chiedi sicurezza, speri che dopo quell'ultima scossa la terra smetta di tormentarti. Invece, dopo che tutto ti è crollato attorno, dopo che i tuoi cari, i ricordi, gli amici, sono stati divorati da una terra ribelle, capisci che l’ultima scossa, tuo malgrado, ti ha colto impreparato.

L'Aquila e i paesi vicini hanno vissuto tutto, fino in fondo, fino a perdere le radici legate alla memoria storica di una città ridotta fantasma. Illusa, con voce afona dopo quattro anni si presenta sventrata, solo in parte rimessa in piedi e grazie, soprattutto, alla buona volontà degli aquilani, al sostegno e solidarietà di coloro che senza slogan hanno donato per fratellanza, per comunanza con un sentimento sconosciuto ai fagocita tori di consensi: L’Aquila ora è poco appetibile, una vecchia piaga ancora non rimarginata dove all'occorrenza vi si è gettata un'àncora giocattolo. 

C'è chi a casa non vi e' tornato, le mura d'albergo hanno assorbito le sue nomadi lacrime. C'è chi ha perso il proprio figlio, chi non ha avuto il tempo di nascere e chi di diventare madre. Ragazzi, anziani, donne, bambini raggiunti da un terremoto, classificato di magnitudo 6.3, una scossa letale avvenuta ad una profondità di 8,8 chilometri: 308 vite umane, salite a 309 con la creatura prigioniera tra il ventre della madre e le macerie, che doveva venire alla luce proprio allora, il 6 aprile del 2009. Secondo quanto si apprende, giunti al quarto anniversario del sisma, la popolazione assistita dallo Stato ammonta a 22 mila persone di cui 12 mila negli insediamenti antisismici del progetto CASE; 2.700 nei Moduli abitativi provvisori; 6.700 beneficiari del contributo di autonoma sistemazione; 140 persone ancora ospitate dagli alberghi.

Pina Calì, una persona comune, in un blog racconta la sua testimonianza di quel tragico giorno. “Mia figlia, studentessa dell’università di L’Aquila in psicologia, divideva il suo appartamento con un’altra ragazza studentessa a piazza San Pietro a Coppito n° 1…..Papa Celestino V,  mi ha fatto il miracolo di riavere mia figlia sana e salva senza un graffio, recuperare la macchina e tutti gli effetti personale delle due studentesse. Subito dopo la scossa terribile che ha raso al suolo la città di L’Aquila, la mia bambina è uscita scalza per scappare da quell’inferno. Davanti a un palazzo si è fermata ed è tornata indietro per recuperare le scarpe ed il telefonino. Pochi secondi ed è crollato il palazzo dove si era fermata poco prima! Se non tornavano indietro, le due ragazze sarebbero state travolte dalle macerie di questo palazzo crollato. Sono riuscita a mettermi in contatto telefonico con mia figlia e l’ho invitata a scappare dal centro storico. Lei mi diceva che aveva trovato insieme all’amica, rifugio nel centro della piazza San Pietro, ma tutto intorno a loro crollava e vi erano fili di corrente elettrica scoperti e un forte odore di metano. Aveva terrore di avventurarsi per i vicoli con il buio. Quattro ore in piedi sulla piazza, a quattro gradi, stando attente ai crolli dei palazzi intorno, spostandosi dal centro della piazza alla ricerca di un punto sicuro. Le due ragazze erano coperte da un pigiama ed una leggera giacchetta da camera. Per quasi quattro ore si sono abbracciate per riscaldarsi e farsi coraggio a vicenda. Dopo qualche ora è arrivato il loro “angelo salvatore” che le ha raggiunte nel centro storico per portarle fuori da quell’inferno. Si è dovuto fermare lì con loro ed aspettare che arrivasse la prima luce del giorno per trovare una via di fuga”. La memoria di questo evento dev’essere sempre rinnovata, non possiamo dimenticare quello che i nostri fratelli aquilani hanno subito e neppure le false promesse dei politicanti che giocano con la vita delle persone.

LO SPECIALE SULL'EDIZIONE "VIRTUAL PAPER" DEL 6 APRILE 2013 – WWW.OSSERVATORELAZIALE.COM




RIETI, TORNA LO SCIAME SISMICO NELL'ALTA VALLE DEL VELINO

Redazione

Rieti – Torna a ripresentarsi lo sciame sismico nell'alta valle del Velino e del Tronto, dopo un breve periodo di tregua… 4 scosse di terremoto di basso magnitudo in rapida successione la notte scorsa.
E' in corso uno sciame sismico di bassa intensità, che sta interessando la faglia che si estende tra i comuni di Accumuli (RI) e Arquata del Tronto (AP). Al momento la magnitudo max registrata è stata di 2.0 gradi della scala Richter, ed è avvenuta ad una profondità di 8.4 Km.

Lo sciame sismico nella zona, con brevi periodi di tregua, perdura ormai da molte settimane, con continue scosse di basso magnitudo e per lo più registrati strumentalmente, anche più volte al giorno. Tutta l'area è classificata dal Servizio Sismico Nazionale come "ad alto rischio sismico" ed è per questo attentamente monitorata.  Allo stato, quale consiglio più utile alla popolazione, non potendo fare una previsione certa di fronte ad eventi al momento imprevedibili nella loro evoluzione, si raccomanda ai cittadini residenti nell'area interessata, ogni forma di ordinaria prevenzione e lungimiranza nell'adottare misure precauzionali, ed in ogni caso dettate dal buon senso, al fine di non farsi cogliere impreparati, qual'ora l'evoluzione degli eventi dovessero assumere i connotati della criticità.

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