LAZIO TERREMOTO, UNA SECONDA SCOSSA ALLE 23.24: C'E' PAURA PER L'ALTA PERICOLOSITA' DEL SISMA

Redazione

Lazio – Una seconda scossa di terremoto, meno intensa, di magnitudo 2.2-2.3, è stata registrata alle 23.24 nel frusinate, sempre nel distretto sismico dei Monti Ernici-Simbruini. La prima scossa di magnitudo 4.8 è stata avvertita anche a Roma sud, nel quartiere Eur, e in diverse località della provincia. Sono numerosissime le telefonate che arrivano nelle sale operative dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri e 118 di Roma. A Roma e in provincia non sono comunque stati finora rilevati danni.

La prima scossa di terremoto di magnitudo 4,8 ha colpito la zona della provincia di Frosinone compresa fra Sora, Isola Liri e Castelliri, nota per essere ad alta pericolosità sismica. Nelle zone a ridosso dell'epicentro, e non solo, c'è chi ha abbandonato la propria abitazione, riversandosi in strada. La scossa è stata avvertita chiaramente sia nel Lazio che in Abruzzo. Paura anche ad Isernia. I vigili del fuoco hanno ricevuto parecchie telefonate dai comuni dell'alto Molise che confinano con il Lazio quali Colli al Volturno e Castel San Vincenzo. La Protezione civile della Regione Lazio ha attivato tutte le squadre di volontariato. La Sala operativa regionale è in continuo contatto con i vigili del fuoco, il corpo forestale dello Stato e il genio civile per coordinare gli interventi necessari.

 

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CASTELLI ROMANI TERREMOTO: LA SISMICITA' DELL'AREA SI CONCENTRA PRINCIPALMENTE NEL SETTORE DEI LAGHI DI ALBANO E NEMI

Alberto De Marchis

La scossa di terremoto di magnitudo 3.5, secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica, e' stata avvertita alle 17.13 nell'area dei castelli romani e in alcuni quartieri a sud della capitale.I comuni più vicini all'epicentro sono Montecompatri, Colonna e Monte Porzio Catone. Il fenomeno sismico è stato avvertito estesamente  nella regione  dei Colli Albani, nei Monti Cornicolani e Tiburtini, e anche in molti quartieri di Roma. La regione dei Colli Albani è stata spesso sede di terremoti di magnitudo moderata, generalmente inferiore a 5. Il grafico allegato all'articolo , mostra che negli ultimi 300 anni ci sono stati diversi periodi di attività intensa intervallati da  quiescenze durate anche molti anni. L’ultima sequenza importante è  avvenuta nel 1989-1990, quando migliaia di piccoli terremoti furono localizzati dalla rete sismica installata proprio per studiare la sequenza. La sismicità dell’area si concentra principalmente nel settore dei laghi di Albano-Castelgandolfo e Nemi, e in misura minore in quello a nord del complesso vulcanico, dove è avvenuto il terremoto di oggi, 9 luglio 2012. La sismicità dei colli Albani è dovuta alle fasi tardo-magmatiche del Vulcano laziale, che ha iniziato la sua attività circa 600.000 anni fa, per poi eruttare volumi di magma via via decrescenti fino alle ultime eruzioni eplsosive che formarono gli attuali laghi, fino a circa 30.000 anni fa.