TERREMOTO NEPAL: ATTERRATO IL SECONDO GRUPPO DI ITALIANI SOPRAVVISSUTI. INTANTO CRESCE IL BILANCIO DELLE VITTIME

di Matteo La Stella

Kathmandu– Sale a 6.024 il bilancio provvisorio delle vite spezzate dalla tragica scossa dello scorso 25 aprile in Nepal. Numeri ancora falsati dalla impervietà che caratterizza alcune zone colpite dall'inaspettato disastro, che secondo il capo dell'esercito nepalese Gaurav Rama, potrebbe portare il numero delle vittime a raggiungere quota 15mila. Intanto, dopo il rientro di giovedì sera intorno alle 21:00 di un KC-767 dell'Aeronautica militare con a bordo un gruppo di connazionali scampati al sisma, è atterrato questo pomeriggio all'aeroporto di Pratica di Mare, intorno alle 16:30, un altro velivolo da trasporto con a bordo 50 persone  tra cui anche una trentina di cittadini UE. Rinvenute, poi, le salme degli speleologi italiani Oscar Piazza e Gigliola Mancinelli che, caduti nel villaggio di Lantanga, sono stati trasportati in elicottero nella capitale nepalese Kathmandu, in attesa del rimpatrio. Circa mille invece i cittadini europei di cui non si ha più notizia. -”Non sappiamo cosa gli sia accaduto”- afferma l'ambasciatore dell'Unione Europea a Kathmandu Rensje Teerink. Tra questi mille, anche i due alpinisti trentini di cui si sono perse le tracce dal 25 aprile, data della scossa di Magnitudo 7.9 .



 

Numeri del sisma. Stando ai dati della National Emergency Operations Center nepalese, i morti rinvenuti fino ad oggi sono 6.024 e i feriti circa 13.924. Secondo il Capo dell'Esercito Nepalese però, il bilancio già pesantissimo potrebbe crescere a dismisura nei prossimi giorni. In una intervista alla televisione statunitense NBC infatti, Gaurav Rama dichiara che le stime dell'esercito sono tutt'altro che buone, e che a perdere la vita-”Pensiamo possano essere state tra le 10mila e le 15mila persone”-. Confessa poi che le autorità nepalesi si sono trovate in difficoltà difronte alle conseguenze della scossa, tra moti popolari e rischi sempre maggiori di epidemie.

Il Nepal è dunque al collasso, la terra ha tremato senza risparmiare nulla. L'ONU stima il numero delle abitazioni colpite dal sisma intorno alle 600mila, con 8 milioni di persone interessate dalla scossa di cui almeno 2 milioni avranno bisogno di aiuti: dal cibo ai medicinali, almeno per i prossimi 3 mesi.

Questi dati, incrociati,
vanno a tracciare le linee di una “natura morta”, uccisa dalla natura stessa, che per ripartire, stando a quanto afferma il Ministro delle Finanze nepalese Rham Sharan Mahat, avrebbe bisogno di circa 2miliardi di dollari. Solo una stima iniziale quella del Ministro, che potrebbe subire un'impennata sostanziale nel corso dei prossimi giorni.

Italiani verso casa
. Dopo il rientro a casa del primo gruppo di Italiani da Kathmandu, reso possibile dall'intervento di un boeing KC-767 dell'Aeronautica Militare, atterrato intorno alle 21:00 di giovedì all'Aeroporto di Pratica di Mare,è giunto a casa anche il secondo gruppo di italiani scampati alla tragedia del terremoto.  Sarebbero 23 i cittadini arrivati intorno alle 16 e 30 di oggi a bordo del KC-767  dell'Aeronautica Militare, coordinato dall'Unità di Crisi e dal Comando Operativo Interforze. Sul volo anche una trentina di cittadini UE nell'ambito della cooperazione tra le Unità di Crisi di diversi paesi intervenuti nell'”Emergenza Nepal”. 

Tra i connazionali ancora in Nepal invece, mancano all'appello due alpinisti trentini di cui si sono perse le tracce. Rinvenuti altresì, i corpi senza vita degli speleologi Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli, colti dalla scossa mentre si trovavano nel villaggio di Lantanga, alle pendici dell'Himalaya. Le salme, a bordo di un elicottero, sono state trasportate a Kathmandu, in attesa di essere rimpatriate. Sempre grazie all'intervento di un elicottero, è stato possibile evacuare questa mattina 4 cittadini italiani ed uno spagnolo, rimasti bloccati in una zona isolata di montagna. Altri 7 italiani sono riusciti a raggiungere la capitale Kathmandu, dove sono stati presi in consegna da funzionari dell'Unità di crisi, dell'ambasciata italiana di Nuova Delhi e del Consolato Generale di Calcutta, così da ricevere assistenza, prima di essere rimpatriati con il primo volo utile.

Inoltre, nella capitale, procede il lavoro per portare in sicurezza gli ultimi italiani rimasti in Nepal che desiderano tornare in Italia.

Nepal a Expo 2015. La tragedia che sta vivendo la popolazione nepalese, viene sentita anche dall'altra parte del mondo all'inaugurazione di Expo 2015. La cerimonia di apertura di questa mattina si è infatti aperta con un minuto di silenzio per le vittime del terremoto. Tante le persone che hanno visitato il padiglione dedicato al Nepal, incuriositi dalle forme particolari, caratteristiche dei villaggi locali. Tra gli intervenuti, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, accolto dal vice commissario del padiglione nepalese ad Expo 2015 Shakja, che lo ha guidato all'interno del padiglione con spiegazioni dettagliate in inglese, offrendogli in dono 2 manufatti in legno raffiguranti volti tribali. Il premier, per tutta risposta, ha dichiarato che uno dei due manufatti troverà posto con lui a Montecitorio, e che desidera tenersi in contatto con il vicecommissario nei prossimi giorni e settimane. Intanto, all'entrata del padiglione è stata posta una scatola per le offerte dei visitatori, il cui ricavato andrà a contribuire alla ricostruzione. In fine, il commissario del padiglione Amit Ratnashkya lancia un appello in cui punta molto sull'Expo 2015 e sul turismo in generale, che a suo dire sarebbe in grado di risollevare le sorti del Nepal, terra capace di -”Alimentazione e sviluppo sostenibile”-




TERREMOTO NEPAL: AIUTI ITALIANI VOLATI VERSO KATHMANDU

di Matteo La Stella

Si è alzato in volo, nel tardo pomeriggio di mercoledì, un boeing KC767 dell'Aeronautica Militare destinato al trasporto di una task force sanitaria e di supporto tecnico operativo, inviata dal governo italiano per prestare soccorso alla popolazione nepalese colpita lo scorso 25 aprile da un violento sisma. Sul velivolo da trasporto, decollato dall'aeroporto di Pratica di Mare, viaggia un' equipe composta da 36 elementi coordinati dal Dipartimento di Protezione Civile. La squadra è composta da personale medico del Gruppo Chirurgia d'Urgenza di Pisa, vigili del fuoco esperti nella valutazione e messa in sicurezza degli edifici ed alcuni funzionari dello stesso Dipartimento della Protezione Civile. A bordo anche personale sanitario dell'Esercito dell'ospedale Celio, militari Interforze e funzionari dell'Unità di Crisi della Farnesina, pronti a ricongiungersi agli altri già presenti sul luogo della sciagura dal 27 aprile, impegnati ad organizzare il rientro a casa dei connazionali italiani dal Nepal. Risorse umane, ma anche mezzi per salvare la vita a bordo dell'aeromobile dell'Aeronautica Militare: un ospedale da campo composto da 5 tende, un gazebo per il triage e le aree di servizio del personale ed un container contenente 12 tende autostabili. Inoltre, il Posto Medico Avanzato è dotato di pronto soccorso, barelle, tutto l'occorrente per effettuare radiografie ed ecografie, consulenza per i trattamenti ortopedici, una sala operatoria e una zona d'attesa per i pazienti da dirottare verso altri ospedali.

L'equipe tricolore, giunta a Kathmandu nelle prime ore della giornata di oggi,  si unirà agli esperti arrivati in Nepal già il 27 aprile. Questi ultimi,al fianco delle nazioni unite e della autorità locali, hanno preparato nei giorni immediatamente successivi alla sciagura, l'arrivo dei team di soccorso. In questo modo, sarà possibile offrire alla popolazione nepalese l'aiuto necessario. 




TERREMOTO IN NEPAL: SI TEMONO 10 MILA VITTIME. 10 ITALIANI DISPERSI

Le operazioni di soccorso dopo il terremoto che ha messo in ginocchio il Nepal continuano a essere ostacolate dal maltempo e dalle difficoltà del Paese a far fronte a un disastro di tale violenza, ma intanto comincia il conto alla rovescia per trovare i sopravvissuti tra le macerie. Sul fronte italiano il giovane 22enne che era irreperibile ha scritto un breve messaggio Skype alla madre, "Cara mamma, io sto bene. Ero sulle montagne. A Kathmandu è tutto distrutto". Il giovane di 22 anni di Bolzano dato inizialmente per disperso sulle montagne dell'Himalaya a seguito del devastante terremoto ha scritto a mamma Carolina da Aaron Hell. Il ragazzo è riuscito a mettersi poco fa in contatto con la famiglia grazie a Skype dopo aver provato più volte, invano, un contatto telefonico.

Circa dieci italiani irreperibili. Gli italiani rintracciati finora sono invece 347 e i primi di loro partiranno per l'Italia a bordo di un volo commerciale. Nelle prossime ore è previsto l'arrivo in Nepal di un C-130 che porterà i primi soccorsi stanziati dalla Farnesina e a coordinare le operazioni di soccorso quello dell'ambasciatore italiano a New Delhi, Lorenzo Angeloni. L'aereo riporterà poi il resto dei connazionali, che non sono tutti a Kathmandu e debbono avere il tempo di raggiungere la capitale. Sono stati invece tutti tratti in salvo con gli elicotteri i 170 alpinisti rimasti bloccati al Campo numero 1 sull'Everest a quota 6.000: sfruttando il tempo buono tre elicotteri hanno fatto la spola lunedì ininterrottamente per tutto il giorno dal Campo 1, sopra l'invalicabile cascata di giaccio Khumbu. Per la rarefazione dell'aria a quella quota, al limite per un elicottero, ad ogni viaggio sono stati trasportati solo 2 scalatori alla volta. E' stato complicato, ma l'operazione è riuscita.

Le vittime italiane. Renzo Benedetti e Marco Pojer sono stati travolti da una frana mentre stavano facendo trekking. Lo raccontano due compagni di spedizione, Iolanda Mattevi, ferita, e Attilio D'Antoni, illeso. Sono morti anche Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli, due dei 4 speleologi dispersi.

I numeri della tragedia. Times of India on line fornisce un bilancio aggiornato di 5.057 morti. Il Centro nazionale per le operazioni di emergenza del Nepal ha anche aggiunto che i feriti sono 10.915, mentre la stima dei profughi interni è di 454.769 persone. Sono otto milioni le persone rimaste coinvolte nel devastante terremoto, afferma l'Onu. Anche se i soccorsi internazionali stanno iniziando ad arrivare, 1,4 milioni di persone hanno bisogno di aiuti alimentari, ma secondo gli esperti dell'Onu sfida maggiore potrebbe essere quella di raggiungerle.Secondo il Centro nazionale delle operazioni di emergenza (Neoc), circa 6,6 milioni di persone sono state colpite in varia misura dal sisma in 34 distretti, un milione di persone sono rimaste senza un tetto. Diverse località, nelle vallate più remote, sono ancora isolate e non sono state raggiunte dai soccorsi. Il governo stima inoltre che ci siano 400 mila edifici distrutti. Per i soccorsi sono a disposizione 13 elicotteri, tra cui tre inviati dall'India, che sono impegnati a trasportare i feriti negli ospedali di Kathmandu

Nuova valanga a Rasuwa. Intanto una valanga ha travolto il villaggio Ghodatabela, nel distretto di Rasuwa, a nord di Kathmandu, un'area in un parco naturale molto popolare per via dei bellissimi sentieri di trekking, e oltre oltre 250 persone sono disperse.




TERREMOTO NEPAL: DUE ITALIANI MORTI E 5 DISPERSI

Una tragedia terribile. Due italiani, Renzo B. e Marco P. sono morti sabato in Nepal, travolti da una frana staccatasi dalla montagna mentre erano impegnati a 3.500 metri di quota in un trekking nella Rolwaling Valley. Lo hanno riferito due loro compagni di spedizione che si trovano oggi a Kathmandu. I cadaveri sono stati recuperati ma sono ancora sul posto. In un ospedale della capitale vi sono altri due membri della spedizione: Iolanda M., ferita, e Attilio D., illeso. E' attualmente di 5 il numero degli italiani dispersi: i 4 speleologi e un 24enne veronese.


Il ragazzo di Verona disperso
Un 24enne veronese, Giovanni Cipolla, risulta ancora disperso in Nepal. Come riferisce L'Arena, l'ultimo contatto dei familiari con il giovane scalatore risale a poche poche ore prima del terremoto che ha sconvolto il Paese. Il 24enne sarebbe stato proprio a Kathmandu, la capitale del Nepal. La famiglia avrebbe avviato contatti con la Farnesina.

Salva la ragazza di Bergamo. ''Fiorella ha appena chiamato a casa, sta bene, è a Kathmandu non è riuscita a chiamarci prima perché li' è tutto distrutto, ma ha già prenotato il volo per rientrare in Italia, dovrebbe arrivare domani'': Gianni Fracassetti, non nasconde il sollievo per aver risentito la voce della figlia, che è in Nepal e di cui non si avevano notizie dal giorno del sisma.


Le vittime.
E' salito a 3.617 morti il bilancio dei morti accertati in seguito al terremoto in Nepal. Lo ha reso noto la polizia. Persone, impossibile dire quante, inghiottite dai ghiacci nei crepacci che si trovano in una delle zone più pericolose dell'Everest, quella che collega il campo base al Campo 1. Lo riferisce l'associazione Ev-K2-Cnr, sulla base di quanto riportato ieri dagli sherpa sulle conseguenze di un fenomeno diverso rispetto a quello delle due valanghe. ''Abbiamo visto la morte in faccia'': lo ha detto l'alpinista Mario Vielmo, uno dei cinque italiani che hanno raggiunto il laboratorio Piramide dell'associazione Ev-K2-Cnr, che si trova a 5.050 metri di quota sul versante nepalese dell'Everest. La testimonianza è stata raccolta con una registrazione audio della stessa associazione.




NEPAL: VIOLENTISSIMA SCOSSA DI TERREMOTO, CENTINAIA I MORTI

di Angelo Barraco

Nepal – Una violentissima scossa di terremoto ha colpito il Nepal. La scossa era di magnitudo 7.9 e con epicentro tra Kathmandu e la città di Pokhara. Le autorità locali riportano alcune notizie in merito ai danni causati dal terremoto e hanno riferito che i danni si sono concentrati su edifici nella capitale e sarebbe stata colpita anche una torre patrimoniale dell’Unesco. La scossa sarebbe stata avvertita anche a New Delhi in India. Il timore è che vi siano state numerose vittime, visto il numero elevato di cittadini preenti proprio nella zona dove si è verificato il forte sisma. Secondo i dati dell’istituto sismologico americano USGS, è stato registrato prima di mezzogiorno. Minendra Rijal, Ministro dell’Informazione nepalese ha confermato i danni ma non ha parlato di vittime anche se, secondo i testimoni, sotto un palazzo vi sarebbe circa 400 vittime. Secondo l’USGS, la profondità colpita dal terremoto è di 11 chilometri e oltre ad essere stato sentito a Delhi, è stato avvertito anche in Pakistan dove testimoni raccontano di edifici in movimento. Si attendono novità in merito alle vittime e ai danni riportati alle strutture architettoniche.