Terremoto 2016 centro Italia: consegnate 2.537 casette in 37 Comuni

Sono 2.537 le casette consegnate ad oggi in 37 Comuni delle quattro regioni del centro Italia colpite dai terremoti del 2016. Dai dati della Protezione Civile risulta inoltre che sono in corso i lavori in 61 aree. In particolare, sono state consegnate 1.085 Soluzioni abitative d’emergenza nelle Marche, 727 nel Lazio, 581 in Umbria e 144 in Abruzzo. Complessivamente sono state ordinate dai sindaci di 49 comuni 3.662 casette: il Lazio ne ha chieste 826 per 6 comuni, l’Umbria 759 per 3 comuni, l’Abruzzo 238 per 12 comuni (alle quali ha aggiunto un ulteriore ordine di 60) e le Marche 1.839 per 28 comuni alle quali, lo scorso 29 novembre, ha aggiunto un ulteriore fabbisogno di 122.




Norcia, terremoto in Centro Italia: consegnate le prime casette

 

NORCIA – Consegnate le prime 18 casette di legno a San Pellegrino di Norcia. Sono le prime abitazioni completate nell'intera area del Centro Italia colpita dal sisma.
Il sindaco Nicola Alemanno ha dato le chiavi degli alloggi alle famiglie aventi diritto a seguito della scossa del 24 agosto scorso. Emozione e lacrime sui volti delle persone che hanno potuto prendere possesso delle abitazioni dotate di ogni confort: all'interno sono completamente arredate con tanto di stoviglie, asciugamani, biancheria e pentole.
"Questo è il risultato dello sforzo di cinque mesi difficili, ma è anche la risposta migliore che lo Stato potesse dare, oggi possiamo dire che le istituzioni qui hanno lavorato come meglio non si potesse, nonostante le tante difficoltà", ha detto il sindaco. Al taglio del nastro ha partecipato anche l'assessore regionale Fernanda Cecchini che ha ribadito che "lo Stato c'è e continuerà ad esserci, restando al fianco di questa gente". I destinatari delle 18 casette potranno abitarci dai prossimi giorni.




Terremoto Centro Italia: smantellate le tendopoli

 
di Angelo Barraco
 
E’ stato completato lo smantellamento delle tendopoli di Acquasanta ed entro il fine settimana è previsto lo smantellamento delle tendopoli di Pescara del Tronto, Colle e Pretare. A Parco Rio vi erano circa trenta tende per trecento persone che non potevano far rientro nelle loro abitazioni. Allo stato attuale vi sono soltanto le tende della Protezione Civile poiché gli sfollati sono strati trasferiti nelle strutture ricettive, come il ristorante “Terme” e il monastero di Valledacqua, altri invece hanno optato per altre sistemazioni.
 
Le lezioni al momento si svolgono nella tenda scuola montata ad Arli ma è prevista la realizzazione di una scuola nella frazione Centrale. Entro il weekend è previsto lo smantellamento delle tendopoli ad Arquata ed entro dieci giorni anche il Campo di Borgo. In merito ai primi sopralluoghi il Comune di Arquata ha comunicato –riporta IlRestodelCarlino- “Abbiamo ricevuto oltre 2.500 richieste. Per il momento siamo riusciti a verificare lo stato di circa 700 edifici.
 
Non si tratta solo di case, ma anche di rimesse, garage, aziende e altri tipi di fabbricati. Circa il 40 per cento di queste strutture nelle quali si sono svolti i sopralluoghi, comunque, è stato considerato agibile. Si tratta, indubbiamente, di un buon risultato. Il nostro obiettivo è quello di completare i controlli nel giro di pochi giorni, per consentire al maggior numero di sfollati di poter rientrare a casa o, in alternativa, di poter alloggiare in altri luoghi sicuri. La verità è che alcune persone, a seguito delle ultime scosse di terremoto, preferiscono restare ancora in tenda perchè, in questo modo, si sentono maggiormente protette. Comunque entro la fine del mese le tende non ci saranno più». Intanto a Palazzo Chigi, sia il commissario per la ricostruzione Vasco Errari che il Premier Matteo Renzi, fanno il punto della situazione. Proprio Renzi ha sottolineato che la stima dei danni si aggira intorno ai 4 miliardi di euro ed Errani ha parlato di un meccanismo di riconoscimento dei danni chiaro, sottolineando che “Il decreto sarà approvato dal Consiglio dei ministri non oltre il 2 o il 3 ottobre e proporrà, scelta importante, un meccanismo chiaro di riconoscimento pieno dei danni del terremoto e dunque non ci troveremo in una situazione nella quale ogni anno dovremo discutere le quote per il risarcimento” e ha aggiunto inoltre che l’esempio “sarà il modello Expo, una collaborazione rafforzata con l'Anac e liste di merito per le imprese. Tutte le imprese che lavoreranno sul terremoto con contributi pubblici, per edifici pubblici o privati, dovranno essere iscritte in queste liste. E ci sarà un controllo capace di verificare il contrasto delle infiltrazioni, la legalità e la trasparenza. Le stazioni appaltanti saranno solo le 4 Regioni e ci sarà un'unica stazione di committenza. Questo per avere il pieno controllo sula ricostruzione degli pubblici, delle chiese e del patrimonio culturale”. Un punto chiave è il “sostegno immediato per le imprese che hanno bisogno, per non andare via, di un contributo pubblico. Una sorta di prestito d'onore minimo. Poi ci occuperemo anche del turismo e della filiera agroalimentare”. Il Premier Renzi ha sottolineato che “Il nostro obiettivo per le prime e le seconde case e per gli esercizi commerciali, è riportare tutto a come era prima. La ricostruzione non sarà un fatto strettamente amministrativo. Valorizzeremo le comunità. Il mio pensier – ha proseguito – va alle vittime, alle famiglie, ai sopravvissuti e a chi cerca di ricominciare a vivere sapendo che nulla sarà più come prima”. Ha inoltre puntualizzato che la ricostruzione post terremoto è “sempre problematica ma non sarà mai un fatto amministrativo" poiché serve "un forte senso delle comunità”

Nei primi giorni di settembre si era già parlato di uno rapido smantellamento delle tendopoli e a farlo era stato Fabrizio Curcio, Capo della Protezione Civile “Dobbiamo chiudere le aree attendate il prima possibile, già dalla prossima settimana il meteo cambierà, il clima rischia di diventare più rigido, dobbiamo spostare subito le categorie di persone più fragili”. Il Commissario Vasco Errani aveva aggiunto inoltre “Dobbiamo rispettare l'identità di questi luoghi, quindi ogni soluzione come le casette è temporanea per gestire la ricostruzione. Qui nelle Marche abbiamo aree di pregio, il Parco dei Sibillini, un'economia da rilanciare, la qualità e la bellezza di questi luoghi”. Un rispetto dei luoghi sottolineato anche da Renzo Piano, ma la natura non ha pietà e non guarda in faccia nessuno e questa notte, come un pugno in faccia, un terremoto di magnitudo 3.8 ha colpito la provincia di Perugia alle ore 22.03 ad una profondità di 11km, interessando i comuni di Norcia, Accumuli e Arquata del Tronto. Un incubo che ritorna come un boomerang e che fa paura. A distanza di 15 km sono stati colpiti Cascia, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Cittareale, Amatrice, Preci, Acquasante Terme, Montemonaco. Ogni mattina intanto suona la campanella nella frazione di Villa San Cipriano ad Amatrice e 170 alunni, dai 3 ai 18, tornano sui banchi di scuola nella struttura provvisoria allestita in tempo record per garantire loro il diritto allo studio. Una scuola provvisoria messa su dal nulla, in una settimana dalla Protezione Civile che in questi giorni difficili sta coccolando e garantendo il massimo agli sfollati. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini si è espressa in questi toni “Sono commossa e felice. Ripartiamo da questa bellissima scuola. Ringrazio chi si è speso per produrre in pochi giorni un mezzo miracolo. È stato fatto un lavoro straordinario  il nostro impegno parte da oggi per fare in modo che questa scuola sia la vostra casa e il simbolo della speranza, della voglia di ripartire e di vincere la paura. È un primo passo da oggi parte anche il lavoro più lungo, quello del commissario Vasco Errani. Amatrice riavrà tutto quello che ha perso”. 
 
Era il 28 agosto, quando una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 colpisce il Centro Italia, radendo al suolo intere città, trasformando le solide case di cemento in tombe a cielo aperto per circa 300 persone e costringendo un numero copioso di sopravvissuti a vivere all’interno di tende nell’attesa di una sistemazione definitiva. Tante le lacrime versate da parte di chi ha perso tutto sotto quella che una volta era la vetrina dei ricordi e degli affetti e adesso si è trasformata in un groviglio di cemento, lamiere e fango. Ricordi che riaffiorano nella mente di chi guarda quelle strade sporche e sommerse dai detriti da lontano, pensando a come fossero piene di vita e ricche di storia e tradizioni fino a pochi mesi prima, ragion per cui molti degli sfollati non vogliono lasciare le zone colpire dal sisma ma sono determinati nel voler vedere rifiorire quegli scorci che hanno fatto la storia d’Italia. Tra i cumuli e i detriti sono rimasti degli edifici ancora in piedi, precisamente quelle che erano una volta delle attività commerciali. Vinicio Bizzoni è il proprietario di un’officina in piazza Sagnotti ad Amatrice e costruiva infissi. Ogni mattina attraversa i cumuli di macerie e apre la sua attività, con la voglia di ricominciare lentamente una vita normale malgrado la situazione circostante e l’animo dei cittadini sia dilaniato. Bizzoni non sa come sarà il suo futuro perché adesso tutto è cambiato, ma ha fiducia e vuole continuare a lavorare “se no che me magno?”.
 
Tutti vogliono continuare a vivere e c’è chi ha riaperto anche le attività commerciali. “Io non voglio andare via, siamo cinque soci, 8 famiglie, 15 persone in tutto con figli da 3 a 30 anni. Vogliamo ricostruire e continuare a lavorare qui, questo posto ha delle potenzialità grandissime, che la politica non ha mai capito. Ma devono aiutarci” dice un cittadino, un’altra invece “Sono una commerciante da 20 anni, se riparte l'economia riparte tutto il territorio. Bisogna fare in modo di tenere qui le famiglie ma è dura, più passano i giorni e più ci si rende conto di aver perso tutto, i sacrifici di una vita svaniti in un attimo. Abbiamo bisogno di una mano. Vera”. La voglia e la forza di voler ricominciare abbatte muri ben più grandi di quelli che il terremoto ha spazzato via il pochi istanti.  



Terremoto centro Italia, i morti sono 281, oltre mille le scosse. Ecco un primo elenco delle vittime

Redazione

E' salito a 281 il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime del sisma che ha colpito il centro Italia. Ne dà notizia il dipartimento della Protezione Civile. Fino a questo momento si contano 221 morti ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 49 ad Arquata del Tronto. Il terremoto al Centro Italia ha cambiato la fisionomia del territorio tanto che il suolo si è abbassato di 20 centimetri in corrispondenza di Accumoli. Lo indicano le prime immagini della faglia rilevate dai satelliti e rese note da Istituto Nazionale di Grofisica e Vulcanologia (Ingv), Consiglio Nazionale delle Ricerche e Dipartimento della Protezione civile.
I feriti passati per gli ospedali di Lazio, Umbria e Marche sono 387, ma si sta verificando quanti ancora siano ospedalizzati. Fino a ieri sono state 238 le persone estratte vive dalle macerie: ai 215 salvati dai Vigili del Fuoco, si devono infatti aggiungere 23 tratti in salvo dal Soccorso Alpino. "Un miracolo laico", ha detto Alfano giunto ad Arquata del Tronto.

"La ricostruzione dovrà essere dei comuni colpiti, dei centri abitati come erano, certo più sicuri ma mantenendo intatta la tradizione e le radici". Così il sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti al termine del vertice a Palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ed i governatori delle regioni colpite. "Il primo segnale è che le scuole possano riaprire e l'attività scolastica possa ripartire il più presto possibile, è primo segnale alle comunità locali che i loro figli possono continuare a studiare nel loro territorio" Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti al termine della riunione con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i governatori delle Regioni interessate dal sisma
 

Questo un primo elenco di vittime identificate del terremoto, reso noto dalla Prefettura di Ascoli Piceno (tra parentesi luogo e data di nascita):

BARONI Elsa (Arquata, 7.4.1924)
BARONI Milvina (Arquata, 1.1.1927)
CAFINI Colombo (Pescara di Arquata, 26.6.1964)
CAFINI Elisa (Roma, 8.3.2002)
CAFINI Irma (Arquata, 13.5.1935)
CAFINI Antonio (Arquata, 23.1.1937)
CELANI Giulio (Arquata, 28.12.1962)
CIARPELLA Giordano (Roma, 14.5.2012)
COLACECI Rita (Pomezia, 24.2.1947)
CORTELLESI Stefania (Roma, 28.7.1968)
COSSU Andrea (Roma, 3.9.1968)
DESIDERI Barbara (Roma, 13.9.1981)
FILOTEI Ercole (Roma, 2.4.1956)
GIORGI Santa (Arquata, 8.6.1940)
MARANO Corrado (Tripoli, 24.5.1940)
MARINI Manuel (Civita Castellana 6.6.1991)
MASCIARELLI Arianna (Roma, 29.1.2001)
MASCIARELLI Luciana (Roma, 20.6.1968)
MOLDOVAN Violeta (Romania, 2.2.1979)
PALA Amelia (Arquata, 28.3.1956)
PALA Dino (Arquata, 10.5.1947)
PALA Savina (Arquata, 10.3.1940)
PALA Antonia (Arquata, 12.5.1938)
PARADISI Clara (Arquata, 2.3.1938)
PESCETELLI Laura (Roma, 29.5.1949)
PICCIONI Aldo (identificazione da completare)
PICCONI Jessica (Roma, 2.9.1986)
PICIACCHIA Wilma (Pomezia, 11.11.1966)
PIERMARINI Marisol (L'Aquila, 28.12.2014)
POTEZIANI Nunzia (Roma, 17.12.1965)
PRATESI Gabriele (Roma, 28.10.2007)
REITANO Alberto (Roma, 2.2.1960)
REITANO Tommaso (Roma, 10.7.2002)
RENDINA Algero (Pescara del Tronto, 24.12.1927)
RENDINA Irma (Arquata, 29.5.1936)
RENDINA Ivana (Arquata, 27.8.1951)
RENDINA Lucrezia (Milano, 20.4.2000)
RENDINA Piera (Ascoli Piceno, 5.12.1964)
RENDINA Pietro (Arquata, 28.6.1931)
RINALDO Giulia (Roma, 22.10.2007)
ROMUALDI Sofia (Roma, 13.11.1935)
UMBRO Vito (Vivo Valentia, 2.7.1953)
MASCIARELLI Fernando (identificazione da completare)
BARTOLETTI Ada (Roma, 20.12.1945)
OLIVANDI Fulvio (identificazione da completare)
LO RUSSO Loredana (identificazione da completare)

Questo l'elenco delle prime 136 vittime riconosciute diffuso dalla prefettura di Rieti (tra parentesi data di nascita e residenza)

Riccardo Annucci (2/12/1976 Roma);
Pietro Baccari (3/3/2010 Roma);
Alessandra Bonanni (10/6/1972 Amatrice);
Maria Rosaria Bonifacio (6/12/1968 Guidonia);
Francesco Bonfratello (14/8/2005 Fonte Nuova);
Lanfranco Boni (3/5/1952 Roma);
Marcos Burnet (14/7/2002 Londra);
Mirian Busolli (23/6/1945 Roma);
Natale Compagnoni (17/2/1948 Antrodoco);
Elisa Caponi (1/2/2015 Roma);
David Carfagna (28/7/1990 Amatrice);
Eugenio Casini (1/2/1964 Amatrice);
Ilaria Casini (7/1/1998 Amatrice);
Anna Catalini (21/4/1944 Amatrice);
Anna Cicconi (6/4/1959 Amatrice);
Elisa Ciciarelli (8/7/2009 Guidonia Montecelio);
Cesare Ciciarelli (2/8/1969 Amatrice);
Maria Elisa Conti Santarelli (18/3/1931 Piacenza);
Felicia Cortellesi (20/9/1929 Amatrice);
Teresa D'Alessio (4/4/1928 Roma);
Carlo d'Annibale (14/9/1940 Amatrice);
Emanuela De Luca (20/10/1975 Roma);
Giovanni Battista D'Emidio (3/10/1922 Amatrice);
Carmela De Sanctis Oyidi (1/7/1933 Roma);
Giacomo Dell'Otto;
Teodora Di Cola (17/9/1936 Amatrice);
Clementina Di Giammarco (3/3/1948 Amatrice);
Claudio Di Sebastiano (20/3/1950 Amatrice);
Giampiero Fedeli (24/6/1951 Roma);
Maria Feliziani (23/2/1931 Roma);
Bianca Maria Ferrari (27/7/1955 Roma);
Maria Ferretti (23/9/1976 Amatrice);
Liliana Fortini (2/3/1931 Amatrice);
Rocco Gagliardi (20/2/1935 Amatrice);
Diego Galante (20/5/1976 Agrate Brianza);
Antonietta Giustiniani (Roma);
Anna Grasso (23/11/1930 Amatrice);
Antonio Graziani (15/1/1938 Roma);
Anna Grossi (6/12/1995 Amatrice);
Franco Grossi (8/11/1993 Amatrice);
Maria Hennicker Gotley (13/9/1964 Londra);
William Hennicker Gotley (6/2/1961 Londra);
Natalia Iorio (22/3/1954 Roma);
Maricica Iosub (8/8/1980 Amatrice);
Maria Vittoria Ippoliti (21/9/1939 Amatrice);
Vincenza Locchi (13/9/1968 Amatrice);
Nadia Magnanti (17/8/1972 Fonte Nuova);
Mauro Marincioni (28/10/1966 Rieti);
Sandra Marinelli (Roma);
Maria Luisa Marra (29/7/1954);
Cesare Marri (Forlì);
Benito Nerone (4/11/1936 Amatrice);
Alessandro Neroni (17/3/1972 Montecosaro Scalo);
Steluta Novac;
Elena Organtini (18/8/1926 Amatrice);
Carmela Ovidi De Sanctis (Roma);
Maria Teresa Palaferri (11/11/1941 Amatrice);
Alessia Palmucci (21/4/1992 Castelnuovo di Porto);
Monica Palmucci (29/5/1967 Capena);
Paola Pandolfi (20/3/1969 Colle di Tora);
Jacopo Pasqualini (31/7/1984 Cesano di Roma);
Giulia Perilli;
Giuditta Perilli (27/11/1940 Amatrice);
Giulia Perilli (24/3/1949);
Rita Porro (30/8/1944 Amatrice);
Antonia Puccio (24/6/1955 Roma);
Silvana Puglia (18/7/1937 Amatrice)
Paola Rascelli (12/8/1973 Roma);
Adele Rosini (26/10/1941 Amatrice);
Maria Rubei (2/9/1972 Roma);
Pompeo Rubei (6/9/1962 Amatrice);
Anna Rosa Russo (9/4/1954 Roma);
Antonio Salvati (16/6/1960 Roma);
Vittoria Santarelli (4/6/1957 Amatrice);
Gabriele Sebastiani (29/4/1932 Amatrice);
Pietro Serafini (18/11/1932 Amatrice);
Olivia Serva (28/3/1966 Roma);
Benedetta Taddei Vittori (4/7/2003 Amatrice);
Giuseppe Taddei Vittori (26/11/2006 Amatrice);
Andrea Tomei (21/11/1987 Amatrice);
Erion Toro (2/5/1986 Amatrice);
Margherita Torroni (2/1/1959 Roma);
Iole Torroni (30/7/1998 Amatrice);
Graziella Torroni (6/6/1982 Accumoli);
Stefano Tuccio (2/8/2008 Accumoli);
Riccardo Tuccio (19/11/2015 Accumoli);
Andrea Tuccio (7/7/1982 Accumoli);
Ezio Tulli (17/1/1974 Nettuno);
Oviedo Rosaura Valiente (8/9/1957 Amatrice);
Maria Luisa Volpini (12/1/1938 Amatrice)
Caterina Amadio (Forlì);
Giorgetta Braier (14/2/1957 Amatrice);
Luciana Conti (1/2/1947 Amatrice);
Elisa Conti Santarelli;
Loretta Di Battista (5/11/1954 Sant'Angelo Romano);
Remo Di Carlo (3/12/1947 Roma);
Silvia Di Domenico (24/5/1962 Roma);
Clementina Di Gianmarco (L'Aquila);
Antonio Graziani;
Ivan Ianni (3/8/2113 Amatrice);
Veralu Ianni (16/3/2016 Amatrice);
Rita Innocenti;
Beatrice Micozzi (Amatrice);
Paolo Moriconi (25/5/1970 Amatrice);
Bruna Muller (Forlì);
Rosella Nobile (8/7/1957 Amatrice);
Gabriele Nobile (16/4/1947 Sant'Angelo Romano);
Gianpaolo Pace (24/5/1973);
Giuseppe Piccari;
Lisa Poggi (2/3/1938 Amatrice);
Gabriella Poggi (14/11/1939 Roma);
Giuseppe Porro (9/11/1939);
Andrea Serafini;
Simone Serafini;
Giuseppe Spurio (23/1/1942 Amatrice);
Eleonora Tondinelli (13/10/1938 Amatrice);
Assunta Valentini (4/7/1926 Fontenuova).
Marcello Annessa (11/1/1941 Cerveteri);
Giuseppina Bianchini (Roma);
Federica Corsaro (9/3/1986 Fiumicino);
Aurelia Daogaru (Nettuno);
Enzo Di Cesare (16/3/1943 Latina);
Ennio Evangelista (Roma);
Fabio Graziani (Nettuno);
Ana Huete Aguilar (Granada);
Vincenza Lupi (Roma);
Edda Norcini (17/4/1948 Latina);
Zelio Pandolfi;
Flavio Paldolfi;
Paola Rascielli;
Marco Santarelli (11/11/1988 Frosinone);
Fabrizio Trabalza (15/10/1971 Roma);
Leonardo Tulli (1/9/2002 Nettuno);
Ludovica Tulli (24/7/2004 Nettuno)