TARQUINIA, TUTELA AMBIENTALE: GLI OPERATORI BALNEARI CHIEDONO MAGGIORE IMPEGNO DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

di Marzia Marzoli*

Tarquinia (VT) – Il blocco delle pompe di sollevamento dell’impianto fognario di Tarquinia lido è un problema che deve essere risolto una volta per tutte senza se e senza ma, per il rispetto e la tutela ambientale del litorale.
Non bastano le parole rassicuranti del Sindaco di Tarquinia per mantenere la calma sul tema che riguarda il fosso “Scolo dei giardini”, perché quel guasto “di pochi minuti”, dichiarato forse, con un pò di leggerezza sui giornali, ha fatto guai incalcolabili.
Nessuno ha spiegato che tipo di guasto c’è stato e perché è passato cosi tanto tempo per il ripristino del danno.

Purtroppo è stata una tragedia annunciata, visto che i residenti e gli operatori balneari che vivono e lavorano vicino al fosso, sono anni che denunciano gli sversamenti di liquame nel fosso da parte delle pompe di sollevamento dell’impianto fognario del comune di Tarquinia, un tipo di incidente che si è ripetuto ogni anno, senza mai vedere la soluzione definitiva del problema.

Una cosa è certa! Il turismo balneare ha bisogno di amministratori responsabili e lungimiranti, che sappiano investire risorse, per la salvaguardia dell’ambiente e per la salute, e non ultima, per la tutela dell’economia locale, sul turismo balneare, che rappresenta un buon 30% dell’indotto stagionale di Tarquinia.
Questi incidenti gravi, sono decisamente evitabili, chiediamo allora, che non accadano mai più e che si faccia tutto ciò che è possibile per risolvere il problema.
L’efficienza di un impianto, di una pompa di sollevamento, dovrebbe prevedere la presenza di due motori che dovrebbero lavorare in modo alternato,  pronti ad entrare in funzione automaticamente, qualora una pompa dovesse guastarsi, infine dovrebbe avere un sistema di allarme, per il pronto intervento di un tecnico reperibile 24 ore su 24, di un gruppo elettrogeno per i problemi all’impianto elettrico. Questi accorgimenti sono indispensabili.
Il guasto all’impianto avvenuto domenica è un esempio di una cattiva gestione dell’impianto, inaccettabile, visti i danni che ha procurato.
Pretendiamo che l’amministrazione del comune di Tarquinia si faccia carico di prendere, immediatamente, seri provvedimenti tecnici, che si mettano sul bilancio risorse per la tutela ambientale, per lo spostamento delle pompe o per il convogliamento delle acque in una conduttura di emergenza, solo così sarà possibile tranquillizzare operatori balneari e i turisti.

Solo così, sarà possibile rinnovare la necessaria fiducia nei confronti di una amministrazione comunale, che dovrà imparare in fretta a farsi carico e risolvere problemi cronici, per lavorare ad un vero e proprio sistema turistico, che valorizzi, finalmente, il patrimonio ambientale, artistico ed archeologico di Tarquinia.

*Presidente S.I.B. (sindacato Italiano Balneari) di Tarquinia

 




TARQUINIA OSPEDALE: SERVIZI GARANTITI E NESSUNA CHIUSURA

Redazione
Tarquinia (VT)
– «L’ospedale di Tarquinia rimarrà aperto, garantendo gli attuali servizi. La Regione Lazio ha dato le più ampie garanzie. Ma non possiamo più avere un presidio che “vivacchia”. Dobbiamo lavorare per realizzare un polo di eccellenza del litorale, coinvolgendo Civitavecchia». Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, in seguito alla riunione con i dirigenti dell’assessorato regionale alla sanità, il direttore generale dell’Ausl di Viterbo, Luigi Macchitella, e l’on. Enrico Panunzi, promotore dell’incontro. «Le voci di chiusura dell’ospedale sono infondate. – prosegue – Occorre però rivedere in profondità il sistema, in modo particolare per la costa. Dobbiamo fermare l’emorragia di utenti verso Roma e le altre regioni, come Toscana e Umbria. E la sinergia con Civitavecchia diventa un fattore imprescindibile, per creare un polo d’eccellenza del litorale dell’Alto Lazio. Questa è la proposta che abbiamo portato al tavolo del presidente Nicola Zingaretti». Il primo cittadino punta il dito contro la politica dell’orticello: «Dobbiamo andare oltre gli steccati per intraprendere un’azione a più ampio respiro, che tenga conto, allo stesso tempo, di una visione d’insieme e delle specificità di ogni singolo territorio. Fino a oggi in tanti hanno guardato solo al proprio orticello, cercando di portare a casa le briciole e salvare il salvabile. Il futuro per il sistema sanitario della costa è un ospedale a cavallo tra le province di Roma e Viterbo. Una struttura che possa offrire prestazioni adeguate a tutti i livelli e che metta fine al pendolarismo della popolazione verso altre realtà più virtuose e attrezzate».
 




TARQUINIA, INCENDIO IN CAPANNONE: IL SINDACO RINGRAZIA I VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

Redazione

Tarquinia (VT) – "Voglio ringraziare il gruppo comunale della protezione civile, per il supporto offerto ai vigili del fuoco durante l’incendio divampato questa notte in un capannone della zona artigianale". Lo dichiara il sindaco Mauro Mazzola, elogiando l'operato dei volontari. Per oltre quattro ore, hanno partecipato alle operazioni di spegnimento, mettendo a disposizione un'autobotte e un fresia. "Un plauso lo rivolgo anche ai vigili del fuoco. Hanno svolto un lavoro molto difficile viste le grandi dimensioni del rogo. – prosegue il primo cittadino – La macchina della sicurezza si è immediatamente attivata per intervenire. Sottolineo ancora l'impegno che mettono i volontari, perché credono in quello che fanno e in quello che la protezione civile rappresenta".




TARQUINIA, NECROPOLI ETRUSCHE: CELEBRATI 10 ANNI DI UNESCO

Redazione

Tarquinia (VT) – "Il riconoscimento Unesco sia volano di crescita sociale ed economica". Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, che ha partecipato il 4 luglio, insieme all’assessore al turismo Sandro Celli, a Cerveteri, alla festa per il 10° anniversario delle necropoli etrusche di Monterozzi e della Banditaccia nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità. Hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore regionale alla cultura Lidia Ravera. "Dobbiamo credere e investire nelle potenzialità nel patrimonio culturale e naturale e offrire nuove occasioni di sviluppo economico al territorio. – prosegue il primo cittadino – Fondamentale è la collaborazione di tutte le realtà istituzionali, associative e culturali per esprimere al meglio le enormi potenzialità dei beni culturali e paesaggistici". "L’incontro di Cerveteri è stato anche l’occasione per confrontarci con i dirigenti della Soprintendenza e l’assessore regionale Ravera, per adottare nuove e più incisive strategie di valorizzazione dei siti archeologici etruschi. – dichiara l’assessore Sandro Celli – Faremo la nostra parte e, in proposito, organizzeremo eventi promozionali, dove saranno presentate al pubblico alcune importanti novità in ambito turistico".

 




TARQUINIA, TIRRENICA: SOLDI FINITI, AUTOSTRADA FERMA!

di Marco Tosoni*

Tarquinia (VT) – Se non conoscessi più che bene il Sindaco di Tarquinia, si potrebbe credere ad un miracolo, un ripensamento sul tema dell’autostrada, una specie di denuncia a SAT per non aver rispettato i patti. La realtà è che ciò che Mauro Mazzola dice sui comunicati è solo un abbocco per chi è ancora disposto a credergli, gli altri decodificano immediatamente il linguaggio e capiscono ben altro. Vale la pena ricordare che il progetto della Tirrenica  è stato denunciato dal sottoscritto fin dal primo giorno in cui è arrivato in consiglio comunale, perché lesivo del diritto alla mobilità dei cittadini e utenti della SS Aurelia e privo di opportunità di lavoro per il territorio, in quanto la SAT poteva affidare i lavori “in House” senza gare d’appalto, grazie alla concessione ottenuta dal CIPE.

Alla promessa di 80000 posti di lavoro sparati da Antonio Bargone, non è seguita infatti alcuna prospettiva di lavoro, il Lotto 6A ne è la dimostrazione: i lavoratori impiegati sono quasi tutti dipendenti di ditte collegate a SAT, mentre le ditte locali rimangono a guardare.
Non si può certo dire che l’affidamento alla Società LB di Tarquinia per lo spostamento dell’acquedotto per l’irrigazione, sia stato un grande risultato dell’accordo sui lavori a Tarquinia! Se qualcuno leggesse nel comunicato stampa del Sindaco  una denuncia aperta su come sono state affidate le commesse sull’autostrada sarebbe fuori strada. Dopotutto come credergli visto che le denunce dei comitati relative allo stato indecente della viabilità esistente, alla devastazione del territorio, alla beffa dell’affidamento esclusivo a SAT dei lavori senza gare d’appalto, lui non le ha mai raccolte.
Ha preferito rivendicare il potere del suo ruolo politico verso il Presidente della SAT, nonché commissario governativo della Tirrenica, Antonio Bargone, a cui dice di aver scritto fiumi di lettere.

Ma se da una parte prometteva migliaia di posti di lavoro, dall’altra consentiva alla SAT di evitare costi per infrastrutture importanti per il territorio. Nel 2010, il Sindaco di Tarquinia, nonostante l’appello accorato di un’ intera comunità che chiedeva di fissare nella conferenza dei servizi la realizzazione  di un ponte sul fiume Mignone e l’adeguamento della viabilità, assolutamente insufficiente per il traffico pesante e dei mezzi agricoli,  ha consapevolmente evitato di inserire le prescrizioni che oggi condannano il territorio a rimanere senza una viabilità adeguata alternativa alla defunta SS Aurelia.
Oggi si lamenta con la SAT per non aver dato lavoro, per aver lasciato il territorio senza viabilità, ma chi vuole prendere in giro?
Ci sono esposti alla procura di Civitavecchia e al Prefetto di Viterbo, anche un ricorso al TAR Lazio che sarà discusso il prossimo 9 luglio, che denunciano l’inadeguatezza della Litoranea come strada alternativa all’autostrada.
Ebbene Mazzola non ha mai alzato un dito, ha permesso che i lavori sulla Litoranea procedessero ai minimi termini, accontentandosi di un ritocco estetico, piuttosto che sostanziale, ed ha tollerato  i restringimenti sulla SS Aurelia che hanno reso pericoloso il tratto dell’ Aurelia che riguarda Tarquinia.
La grande responsabilità politica sull’autostrada non è certo, soltanto del Sindaco, ma della maggioranza che lo sosteneva, che lo sostiene anche adesso, di tutti i consiglieri che nel tempo si sono succeduti, anche di quelli che nel frattempo hanno cambiato bandiera, ma che non potranno, certo sfuggire al giudizio della storia.

Il risultato è che l’autostrada oggi è ferma perché non ci sono i soldi per pagare gli operai, mentre le ditte si pentono amaramente di aver dato credito ai lavori dell’autostrada perché sono finiti i soldi.
E Antonio Bargone piange! minaccia di dare le dimissioni senza spiegare bene se da commissario governativo, o da Presidente della SAT, chiede soldi pubblici per il completamento dell’autostrada, come se gli Italiani gli avessero mai chiesto di farsi scippare la SS Aurelia per farla diventare un’autostrada a pedaggio, per poi pagarla due volte, una con il pedaggio l’altra con gli aiuti di Stato.
Siamo ancora nella repubblica delle banane, dove la politica millanta la realizzazione di grandi opere con investimenti privati per farsi autorizzare, poi a metà dell’opera pretende soldi pubblici per pagare le ditte che nel frattempo non sono state pagate, e che per questo rischieranno di fallire.

* Per il Bene di Tarquinia




TARQUINIA MALTEMPO: LAVORO INTENSO PER LA PROTEZIONE CIVILE

Redazione

Tarquinia (VT) – Gruppo comunale della Protezione Civile impegnato su più fronti per il forte maltempo che ha colpito Tarquinia, tra il 14 e il 16 giugno. Su richiesta della Capitaneria di Porto Civitavecchia, è stata effettuata un'uscita in mare per soccorrere un'imbarcazione di 11 metri in difficoltà, salpata da Porto Ercole in direzione di Civitavecchia. Grande lavoro per garantire la viabilità, ripulendo le principali strade cittadine da detriti e liberando fossi e canali dalla vegetazione, per evitarne l’esondazione. Interventi anche in alcune abitazioni allagate. «Ringrazio i volontari per l'impegno messo in questi giorni. – dichiara il sindaco Mauro Mazzola – Una riprova dell'efficienza della macchina della Protezione Civile comunale. Non è stato facile fronteggiare le avverse condizioni meteo, che hanno causato disagi data la grande quantità di acqua caduta in così poche ore».




TARQUINIA TUMORE AL SENO: UNA GIORNATA DEDICATA AL TEMA A CURA DEL COMITATO ANDOS

Redazione

Tarquinia (VT) – Una giornata dedicata al tema del tumore al seno. Nell’ambito della terza edizione di “Tarquinia in rosa”, il 24 maggio, il comitato Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) della città etrusca promuove, in collaborazione con il Comune di Tarquinia e l’Ausl di Viterbo, alcune iniziative per far conoscere la malattia e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione. «Sarà una concreta dimostrazione che la sinergia tra gli operatori sanitari, gli Enti Locali e il volontariato, – dichiara la dott.ssa Silvia Brezzi, direttore dell’UO Coordinamento dei Programmi di Screening – è la strategia vincente per divulgare la cultura della prevenzione e vincere la battaglia contro i tumori». Dalle ore 10, nella sala consiliare del palazzo comunale, si terrà un incontro-dibattito con la popolazione, al quale parteciperanno i componenti della Breast Unit dell’Ausl di Viterbo per rispondere alle domande sulla prevenzione e terapia, sulle più attuali metodiche diagnostiche, sugli aspetti psicologici e sulla riabilitazione. Nel pomeriggio, alle ore 15, presso La Cittadella, sede dell’associazione Semi di Pace, si svolgerà una dimostrazione di “nordic walking”, una disciplina di provata efficacia nella terapia del linfedema post-oncologico che consente di coniugare il momento curativo con quello sociale e ludico. Questa pratica, a basso costo e accessibile a tutti, riscuote un favore sempre crescente tra le persone ed è il futuro della riabilitazione del linfedema. «Per tale ragione l’Ausl di Viterbo, insieme all’Andos e del Comune di Tarquinia, – conclude la dott.ssa Brezzi – intende integrare la sua offerta di salute con questa pratica, per creare un legame tra la prevenzione e la terapia». Dal 20 maggio all’11 giugno, si svolgerà il programma di screening mammografico rivolto alle donne residenti a Tarquinia, tra i 50 e i 69 anni, alle quali è stato mandato l’invito a eseguire la mammografia presso l’unità mobile, che sarà posizionata al centro commerciale Top 16.

 




TARQUINIA: ARRESTATI IN FLAGRANZA DI REATI DUE PREGIUDICATI STRANIERI

Redazione

Ronciglione (VT) – Nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei cosiddetti reati predatori, i carabinieri di Monte Romano insieme ai colleghi della Stazione di Blera hanno arrestato in flagranza di furto aggravato e porto e detenzione di oggetti da scasso ed oggetti atti ad offendere due pregiudicati stranieri, un macedone di 28 anni ed un romeno di 22.

I due sono stati intercettati a bordo di un’utilitaria lungo la SS 1bis all’incrocio con la provinciale barbaranese; all’interno dell’auto i militari hanno rinvenuto 9 contenitori di plastica contenenti gasolio agricolo per complessivi 200 litri rubati poco prima in un capannone agricolo a Tarquinia, nonché vari arnesi da scasso e tre coltelli a serramanico. La refurtiva è stata sequestrata così come l’automezzo. Al rito direttissimo il giudice ha convalidato gli arresti e disposto per uno dei due l’obbligo di dimora.
 




TARQUINIA, CONCORSO MUSICALE NAZIONALE: L'ORCHESTRA GIOVANILE MONTE MARIO TRA I PROTAGONISTI

Redazione
Tarquinia (VT)
– L’Orchestra Giovanile Monte Mario sarà protagonista al Concorso Musicale Nazionale Città di Tarquinia. La prestigiosa formazione guidata dal maestro Alfredo Santoloci, direttore del conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, si esibirà il 13 maggio, alle ore 18, nella sala consiliare del palazzo comunale. Una presenza di spicco che testimonia la crescita della manifestazione organizzata dall’IC “Ettore Sacconi”. «Siamo onorati di questa partecipazione che dà grandissimo lustro al concorso. – sottolinea l’organizzazione – Ricordiamo che le prove, in programma dal 12 al 17 maggio, sono aperte al pubblico e invitiamo quindi i curiosi e gli appassionati di musica ad assistervi». Fondata nel 2009 dal maestro Santoloci, l’Orchestra Giovanile Monte Mario ha già all’attivo collaborazioni di livello con Javier Girotto, Rosario Giuliani e Michele Zarrillo, registrazioni per numerose trasmissioni radiofoniche e il primo posto nel concorso Roma Festival delle Orchestre. È composta da giovani di età compresa fra i 12 e i 30 anni. Compositore, polistrumentista e direttore di orchestra, Santoloci ha suonato in Italia e all'estero con le orchestre italiane più importanti. Le sue composizioni sono state eseguite in Italia e all'estero e trasmesse dalla RAI e Radio Vaticana. Ha realizzato spettacoli teatrali, radiofonici e televisivi. Il Concorso Musicale Nazionale Città di Tarquinia è realizzato in collaborazione con il Comune di Tarquinia e il patrocinio della Regione Lazio e delle Provincie di Viterbo e di Rieti. Per essere aggiornati sulla rassegna è possibile visitare la pagina https://www.facebook.com/icsacconi.
 




TARQUINIA, CENTRALE A BIOGAS? NO GRAZIE!

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota del dr. Gian Piero Baldi – Presidente Associazione “Bio Ambiente cura e salvaguardia del territorio di Tarquinia e dell’ Alto Lazio" Medico ISDE  (Associazione Internazionale Medici per l'Ambiente – ISDE Italia)

Tarquinia (VT) – A nome dell’ Associazione Bio Ambiente di cui sono presidente ma soprattutto nella mia qualità di Medico ISDE (Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente), conoscendo per formazione professionale i rischi per la salute dei cittadini e consapevole degli inevitabili danni all'agricoltura ed all'ambiente, non posso esimermi  dall’esprimere grave preoccupazione per i danni che potrebbero derivare alla nostra comunità ed a quelle delle cittadine limitrofe, dalla eventuale costruzione di un impianto a biogas. Sono infatti molti i rischi per la salute e per l’ambiente che, nel caso specifico di Tarquinia, l’eventuale realizzazione di un tale impianto in “località Olivastro” determinerebbe.

La centrale Biogas risulterebbe infatti “piazzata” peraltro nel bel mezzo di un territorio fatto di aziende agricole locali da sempre fiore all'occhiello dell'agricoltura regionale. Inoltre il Consorzio di Bonifica ci ricorda: come si fa a pensare di costruire un tal tipo di industria in una valle nelle vicinanze (circa 200 metri) del fiume Mignone con limitrofo vincolo idrogeologico e ad alto rischio esondazione?

Secondo poi quanto previsto nel progetto, per alimentare tale centrale si dovrà trasportare la "materia prima" (25.000 tonnellate/anno) di rifiuti organici (FORSU) da moltissime altre città limitrofe, dal momento che la produzione del cosiddetto “umido” (nettezza organica) a Tarquinia ammonta a circa 1.200 – 1.400 tonnellate/anno. Tale iniziativa si pone in contrasto con quanto previsto nella Deliberazione n.33/2004 del Comune di Tarquinia, con la quale si è stabilito di non consentire la realizzazione di impianti nel territorio tarquiniese che trattino rifiuti di provenienza extracomunale.
Il trasporto delle quantità sopra dette, comporterà inoltre il transito giornaliero di un significativo numero di  autocarri; tale incremento di traffico causerà non pochi problemi di viabilità sulla S.P. 97 Valle del Mignone, in quanto l’Aurelia a breve non esisterà più essendo sostituita dalla cosiddetta “autostrada Tirrenica”.

È ormai di evidenza scientifica che un impianto per la produzione di Biogas dia luogo ad importanti emissioni in atmosfera oltre alla produzione di polveri ultrasottili (nano particelle, particolato primario e secondario), tutti fattori di alto rischio pro-cancerogeno o di malattie respiratorie e cardiovascolari, oltre ad emissioni odorifere fortemente fastidiose. Tutto ciò risulta essere quindi non “facilmente compatibile” con la vita quotidiana di nessun essere umano.

Gli impianti a biogas sono, inoltre, ad alto rischio di contaminazione patogena batteriologica (allarme botulismo dalla Germania; Prof. Dr. Helghe Bohnel) e pertanto il digestato (scarto  finale della lavorazione di tali industrie) non è  assolutamente innocuo neanche per i terreni né per la falda acquifera che, nel caso specifico, è molto superficiale.  Il digestato proviene dai rifiuti e per normativa è un rifiuto e come tale va trattato.Essendo un rifiuto fortemente ammoniacale e povero di sostanze organiche, può quindi essere utilizzato esclusivamente come “ammendante” e non certo per la produzione di compost di qualità.
Del resto, un impianto come quello che si vorrebbe realizzare a Tarquinia non a caso è considerato dalla legge industria insalubre di prima classe, che non può essere localizzata nei pressi di abitazioni (mentre all’Olivastro ce ne sono decine, anche a pochi metri dall’area prescelta).
Per ultimo, ma non per importanza, non va sottovalutato il fatto che l’impianto in questione andrebbe ad inserirsi in un già precario contesto ambientale gravato da numerose altre fonti altamente inquinanti (Centrali a carbone di Torrevaldaliga Nord, centrale turbogas di Torrevaldaliga Sud e centrale policombustibile di Montalto di Castro, Porto di Civitavecchia, deposito di petcoke a Tarquinia, ecc.), e le emissioni avrebbero un pesante effetto sommatorio dal quale risulterebbe un vero danno esponenziale per la salute dei cittadini e dell' ambiente.
Perciò in nome degli ormai consolidati principi di prevenzione e precauzione, di derivazione comunitaria e ormai pienamente recepiti nella normativa nazionale, riteniamo che sia doveroso rilevare come l’attivazione di un simile impianto, specie in considerazione delle numerose abitazioni ed aziende agricole esistenti nelle immediate vicinanze, oltre che per il contesto ambientale, sia palesemente in  contrasto con l’interesse primario alla tutela della salute pubblica.

Sulla base di tali motivazioni tutti gli aderenti all'Associazione Bio Ambiente di Tarquinia, gli oltre 250 partecipanti al convegno del 10 aprile, i 1700 firmatari della petizione che hanno espresso la loro contrarietà al progetto di impianto biogas in località Olivastro, noi medici ISDE, considerato il diniego assoluto di altri Comuni limitrofi per la  realizzazione di centrali biogas (… ci sarà un perché?), come Capalbio, Tuscania, Allumiere, Manziana, Fiumicino, Maccarese ed anche la stessa Cerveteri, ESPRIMEREMO SEMPRE LA NOSTRA AVVERSITA’ ALLA REALIZZAZIONE DI UN’ALTRA CENTRALE INSALUBRE NEL NOSTRO TERRITORIO.
Quanto infine alle affermazioni gravemente diffamatorie nei confronti del sottoscritto diffuse dalla società proponente a mezzo stampa nei giorni immediatamente precedenti il convegno, ho già dato mandato al mio legale affinché depositi querela presso la competente Procura della Repubblica.
Oltre ad essere perseguito a termini di legge, ogni tentativo di screditare l’ISDE, organizzazione di cui faccio parte composta da medici valorosi che si battono per  la difesa dell’ambiente in ogni parte del mondo, o di minare la lotta dell’Associazione Bio Ambiente di Tarquinia, di cui sono presidente, diffamando la mia persona, non solo non ci indebolisce ma ci rafforza, come dimostrato dagli attestati di stima che abbiamo ricevuto da centinaia di tarquiniesi che ci invitano a non farci intimidire e ad andare avanti.
E’ quello che faremo.

LEGGI ANCHE:

12/04/2014 TARQUINIA CONVEGNO "NO BIOGAS": I PERCHE' DEL NO


 




TARQUINIA: IL GAME FAIR PHOTO CONTEST SCALDA I MOTORI

Redazione
Tarquinia (VT) – Il Game Fair si apre ai bambini e ai ragazzi. In occasione dell’edizione 2014, in programma a Tarquinia dal 31 maggio al 2 giugno, si svolgerà il 2° Game Fair Photo Contest “Qual a zampa!”, il concorso fotografico dedicato al rapporto di amicizia e di affetto tra i più giovani e i loro cani. Potranno partecipare all’iniziativa tutti i bambini e i ragazzi sino a 14 anni (escluso i membri dell’organizzazione). Gli scatti dei fotografi in erba dovranno essere presentati da un genitore dell’autore dello scatto entro il 10 maggio. Le immagini pervenute potranno avere una selezione preliminare, prima di essere rese visibili in rete nelle pagine dedicate al concorso e ospitate dai siti web a tema. Tutti i cinofili avranno la possibilità di visionare gli scatti sul sito ed esprimere le loro preferenze on-line, assegnando gli speciali riconoscimenti del pubblico, che affiancheranno quelli della giuria tecnica. Le foto vincitrici saranno oggetto di speciali portfolio redatti in collaborazione con tutti i media partner di Game Fair 2014 e premiati il 1° giugno alle ore 16.30, presso la sala conferenze. Il materiale per partecipare al concorso è reperibile sul portale www.gamefairitalia.it. Per le informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa, scrivendo a info@gamefairitalia.it.