TARQUINIA, CASA DEL PARTO: IL SINDACO DICE NO SENZA OSTETRICIA E GINECOLOGIA

Redazione
Tarquinia (VT)
– "Sospendere a tempo indeterminato la chiusura di ostetricia e ginecologia; niente casa del parto senza mantenere il reparto, anche se ridotto; avviare una discussione a 360 gradi sul futuro dell’ospedale di Tarquinia". Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, che presenterà queste proposte alla riunione del 4 giugno a Roma, presso la Cabina di Regia SSR. "Non rinnego la casa del parto, ma non ci sono le condizioni per realizzarla. – prosegue il primo cittadino – Di fatto, alla chiusura di un reparto non corrisponde l’apertura di un servizio sostitutivo con standard di efficienza, qualità e sicurezza. Le mie richieste, anche dopo un proficuo confronto con medici, cittadini e rappresentanti di maggioranza, sono queste e non mollerò di un millimetro. La sinergia con l’ospedale San Paolo di Civitavecchia è fondamentale, per avere una rete sanitaria locale adeguata. Vanno rimodulati però i servizi e non va smembrato un presidio a favore di un altro. Questo è un punto fondamentale e sono convinto che il presidente Nicola Zingaretti darà la sua massima disponibilità".

Alle parole del sindaco Mazzola si aggiungono quelle del segretario del partito Democratico Angelo Centini: "In questi anni abbiamo portato avanti numerose battaglie a favore dell’ospedale di Tarquinia. Siamo per la rimodulazione dei servizi e non per la dismissione del presidio. Servono fatti e non parole da parte delle Istituzioni. Nell’ospedale ci sono professionalità che vanno tutelate e messe nelle condizioni di operare al meglio, soprattutto in riferimento alle strutture che presentano lavori iniziati e ancora non completati o a reparti che sono stati ridimensionati senza criterio. Il Partito Democratico sosterrà l’azione del sindaco Mazzola, con la consapevolezza che la sanità non si fa solo con i numeri ma studiando le realtà territoriali e ascoltando le istanze dei cittadini".

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TARQUINIA, OSPEDALE: SINDACO E CONSIGLIO COMUNALE COMPATTI NEL DIFENDERE IL REPARTO DI OSTETRICIA

Redazione
 
Tarquinia (VT)
– Consiglio comunale compatto accanto al sindaco Mauro Mazzola nel difendere il reparto di ostetricia dell’ospedale di Tarquinia. L’assemblea che si è svolta ieri 25 agosto ha espresso all’unanimità l’assenso al testo della lettera inviata dal primo cittadino al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dove chiede l’apertura di un confronto sul tema. Il voto è stato rafforzato dal documento presentato dalla maggioranza a sostegno dell’azione del primo cittadino. «Ostetricia non può essere chiusa. – ha detto il sindaco Mazzola – Ho già scritto al presidente Zingaretti e al direttore generale dell’Ausl di Viterbo Luigi Macchitella, per esprimere il mio disappunto e disorientamento. Non dimentichiamo che l’ipotesi di chiudere l’ospedale di Tarquinia fu scongiurata già nel 2010 grazie ai numeri di questo reparto, dimostrando inoltre che molti utenti provenivano da Civitavecchia. È inoltre inammissibile che gli amministratori locali, come primi responsabili di fronte ai cittadini, non siano stati ascoltati in materia». Il primo cittadino indica la strada da seguire per una nuova e più efficiente sanità costiera: «È necessaria una collaborazione con Civitavecchia, per far sì che i servizi di sanità del territorio non vadano indebolendosi separatamente ma si uniscano per garantire la giusta assistenza ai cittadini. In tal senso, l’obiettivo finale dovrebbe essere la costruzione di un presidio ospedaliero costiero, che sia punto di riferimento per tutti i comuni del litorale e dell’immediato entroterra e garantisca servizi di eccellenza».
 




TARQUINIA OSPEDALE: SERVIZI GARANTITI E NESSUNA CHIUSURA

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Tarquinia (VT)
– «L’ospedale di Tarquinia rimarrà aperto, garantendo gli attuali servizi. La Regione Lazio ha dato le più ampie garanzie. Ma non possiamo più avere un presidio che “vivacchia”. Dobbiamo lavorare per realizzare un polo di eccellenza del litorale, coinvolgendo Civitavecchia». Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, in seguito alla riunione con i dirigenti dell’assessorato regionale alla sanità, il direttore generale dell’Ausl di Viterbo, Luigi Macchitella, e l’on. Enrico Panunzi, promotore dell’incontro. «Le voci di chiusura dell’ospedale sono infondate. – prosegue – Occorre però rivedere in profondità il sistema, in modo particolare per la costa. Dobbiamo fermare l’emorragia di utenti verso Roma e le altre regioni, come Toscana e Umbria. E la sinergia con Civitavecchia diventa un fattore imprescindibile, per creare un polo d’eccellenza del litorale dell’Alto Lazio. Questa è la proposta che abbiamo portato al tavolo del presidente Nicola Zingaretti». Il primo cittadino punta il dito contro la politica dell’orticello: «Dobbiamo andare oltre gli steccati per intraprendere un’azione a più ampio respiro, che tenga conto, allo stesso tempo, di una visione d’insieme e delle specificità di ogni singolo territorio. Fino a oggi in tanti hanno guardato solo al proprio orticello, cercando di portare a casa le briciole e salvare il salvabile. Il futuro per il sistema sanitario della costa è un ospedale a cavallo tra le province di Roma e Viterbo. Una struttura che possa offrire prestazioni adeguate a tutti i livelli e che metta fine al pendolarismo della popolazione verso altre realtà più virtuose e attrezzate».
 




TARQUINIA, EMERGENZA OSPEDALE: IL COMUNE STANZIA 25MILA EURO

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«L’Amministrazione s’impegna a stanziare un contributo per integrare il servizio ospedaliero di emergenza in questi mesi estivi». Lo afferma il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, che ha inviato una lettera al direttore generale dell’Ausl di Viterbo Adolfo Pipino in cui illustra la proposta. «Il Comune mette a disposizione un fondo una tantum di 25.000 euro per l’erogazione di servizi essenziali da parte del presidio. – prosegue – Un atto indispensabile, perché si sta assistendo a una lenta e progressiva riduzione delle prestazioni. In questo modo si penalizzano i cittadini tarquiniesi e le migliaia di turisti che affollano il litorale». Ancora una volta l’Amministrazione scende in campo in difesa dell’ospedale. «Il Comune lavora per dare un futuro alla struttura, che rappresenta un’eccellenza della rete ospedaliera viterbese. – prosegue – Come primo cittadino lotterò fino all’ultimo per tutelare il presidio, nonostante una politica sanitaria regionale scriteriata». Dal centro destra in due anni nessuna risposta ai problemi della sanità. «Il PdL non riesce a tagliare sprechi e abusi. – conclude – Tuttavia continua ad adottare provvedimenti che stanno portando allo sfascio il sistema sanitario regionale e provinciale, con disagi notevoli per l’utenza. Al centro destra tutto questo però non importa».