25 aprile 1945: 79 anni anni fa la liberazione d’Italia

Il 25 aprile 1945 segna un momento significativo nella storia dell’Italia, rappresentando la liberazione del Paese dal regime fascista e l’inizio di un percorso verso la democrazia e la libertà. Questa data è celebrata in Italia come la Festa della Liberazione, un giorno di riflessione e commemorazione per ricordare il sacrificio di coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia durante la seconda guerra mondiale.

Durante gli anni del regime fascista, l’Italia subì una dura repressione politica, con la soppressione delle libertà civili, la censura dei media, la violenza politica e la persecuzione di oppositori politici. Tuttavia, l’ascesa di movimenti di resistenza antifascista e la sconfitta delle forze nazifasciste durante la seconda guerra mondiale portarono alla liberazione del Paese e alla fine del regime fascista.

Il 25 aprile 1945, le forze partigiane italiane e le truppe alleate, in particolare le forze partigiane del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) e l’esercito italiano, riuscirono a sconfiggere le forze nazifasciste e a liberare molte città e regioni italiane, compresa la capitale, Roma. Questa vittoria segnò la fine del regime fascista e l’inizio di una nuova era di democrazia e libertà per l’Italia.

Dopo la liberazione, l’Italia intraprese un percorso di ricostruzione e riforme democratiche, culminando nella nascita della Repubblica Italiana nel 1946 e nell’approvazione della Costituzione repubblicana nel 1948. La Costituzione italiana sancì i principi fondamentali della democrazia, del rispetto dei diritti umani e delle libertà civili, creando le basi per una società libera, equa e democratica.

Ogni anno, il 25 aprile è celebrato in tutta Italia con eventi, cerimonie e commemorazioni per onorare coloro che hanno combattuto per la libertà e la democrazia durante la resistenza antifascista. Questa giornata rimane un importante momento di riflessione sulla storia del Paese e sull’importanza di difendere e preservare i valori democratici, la pace e la solidarietà.




25 APRILE ROBILOTTA (NUOVO PSI-PDL): “PERCHÉ DIRIGENTI DELLA SINISTRA STRUMENTALIZZANO DATA?”

Redazione

Nota di Donato Robilotta

"Mi chiedo come mai dirigenti della sinistra massimalista che hanno avuto esperienze di governo, e quindi non sono degli sprovveduti, strumentalizzino la celebrazione del 25 Aprile nei confronti di rappresentanti delle istituzioni come il Sindaco di Roma e la Presidente della Regione? Possibile non capire che la data del 25 Aprile, pur nella diversità di opinioni che potremmo avere sul nostro passato e nella diversa appartenenza politica, debba essere utilizzata per unire e non per dividere? E’ possibile che ci sia chi ha voglia di utilizzare la storia tormentata del nostro paese per dividere e non per unire le forze rispetto ai gravi problemi che la crisi economica rischia di far esplodere? E’ possibile che l’esperienza del governo Monti e i moniti frequenti del Presidente della Repubblica, che ha una storia da dirigente storico del Pci, non insegnano niente? Stiamo attenti a non fomentare odio in questo momento di grave crisi perché, come dovremmo sapere, l’odio porta sempre come conseguenza la violenza, e noi di violenza negli anni difficili del nostro paese, come negli anni settanta, ne abbiamo avuta abbastanza."