Frascati, Libri in Osteria: Angelo Polimeno Bottai presenta il libro “Mussolini io ti fermo”

“O lo battezzate o ve lo riprendete. Io una bestia non l’allatto!”
Sono queste le parole che la balia frascatana Teresa rivolge ai genitori del piccolo Giuseppe Bottai contenute nel libro “Mussolini io ti fermo” che il nipote, Angelo Polimeno Bottai, presenta oggi nel salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria.
Sono l’incipit a questa serata che racconta, attraverso le pagine del libro, la storia e la vita di una delle figure che hanno rappresentato il ventennio fascista.

Emanuela Bruni ed Angelo Polimeno Bottai

C’è un profondo legame tra Frascati e l’autore del libro in quanto la città tuscolana, dice, “è parte stessa della nostra vita, infatti mio nonno venne battezzato nella Cattedrale di San Pietro ed io, molti anni dopo, ricevetti nella stessa Chiesa la Prima Comunione”.
Figura molto controversa, Giuseppe Bottai, viene “raccontato” attraverso una attenta analisi storica proprio per evitare, come dice lo stesso Angelo Polimeno Bottai, che “gli affetti prendessero il sopravvento sulla verità storica … è stata davvero una grossa responsabilità”.
Il quadro che emerge dalle pagine del libro narra un giovane Bottai lontano, nei primi anni della giovinezza, dalla politica ma che poi, vivendo, con la sua famiglia, nello storico quartiere romano Macao, resta colpito dalla presenza e dalla prestanza dei militari.
Siamo a ridosso della Grande Guerra alla quale Giuseppe Bottai prende parte come volontario negli Arditi riuscendo a mettersi in luce per il suo ardimento che lo porterà a ricevere una medaglia d’argento ed una di bronzo al valor militare.
Alla fine della guerra conosce e frequenta Benito Mussolini “rimandone folgorato” – dice l’autore – legandosi a quello che diverrà il “duce” attraverso un “rapporto travagliato con quest’uomo non altissimo di statura ma imponente nel carattere e nel modo di essere”
Un legame che può essere racchiuso nel titolo della rivista che Giuseppe Bottai fonda nel 1922, Critica Fascista, (da ricordare che tra gli abbonati di tale rivista figura Antonio Gramsci) proprio a sancire un atteggiamento molte volte contrario dello stesso Bottai ad alcune scelte che condurranno quella che originariamente vuole essere una rivoluzione che vuole riportare ordine e legalità in un paese, l’Italia, attraversato da molteplici attività anarchico socialiste che portano a terre occupate e centinaia di scioperi, ad una vera e propria dittatura.
“Ci sono due anime nel fascismo: quella che incarna mio nonno, i revisionisti, e quella che fa capo a Roberto Farinacci, gli irriducibili” spiega con estrema chiarezza Angelo Polimeno Bottai precisando che l’intento della “fazione” a cui fa capo il nonno cerca di convincere il Duce a mettere le mani nelle riforme necessarie allo sviluppo del paese per farlo risorgere da quella vittoria dimezzata che è stata la fine del Primo Conflitto Mondiale.
Ed una profonda frattura, spiega ancora, avviene immediatamente dopo la notizia del rapimento del deputato socialista, Giacomo Matteotti, definito da Giuseppe Bottai il “più efferato, inumano e stupido delitto che si potesse commettere verso un uomo di parte avversa e contro l’idea che anima la nostra parte”; una vera e propria condanna che culmina nella frase “bisogna trovare i responsabile anche se fossero nelle alte sfere”.
Questo, ovviamente, come riportano le pagine del libro, pone lo stesso Giuseppe Bottai ai margini del regime che sta nascendo che non è “inviso alle grandi potenze”, spiega Angelo Polimeno Bottai, ma che non pensa minimamente ad una alleanza con la Germania che sta divenendo hitleriana.
Addirittura, spiega, “ci sono liti profonde tra la stampa italiana e quella tedesca” fino al punto che alla cacciata degli ebrei dalla Germania molti di questi addirittura arrivano nel nostro Paese ed è la guerra d’Etiopia, nella quale Giuseppe Bottai si arruola, diventa il “punto di non ritorno” che segna in modo inesorabile l’alleanza italo/tedesca.
Le sanzioni permettono ad Hitler di legare con un patto economico e sodale l’Italia di Mussolini determinando il fatto che, spiega l’autore, “l’innamoramento di Giuseppe Bottai verso il duce si incrina ma rimane una lealtà critica che non determina affatto la rottura del rapporto”.
Ed è in questo momento che la frattura con l’area degli irriducibili di Farinacci raggiunge punti davvero enormi arrivando all’approvazione delle Leggi Razziali.
Lo stesso Roberto Farinacci fa girare la voce che Bottai sia d’origine ebraica per estrometterlo ed il risalto che questa notizia ha a livello internazionale diventa sempre più grande (addirittura si trova in molti giornali francesi e tedeschi).
La scelta di Giuseppe Bottai, divenuto Ministro dell’Educazione, di applicarla in maniera dura diventa, al tempo stesso, “un’angoscia” ed una “responsabilità” necessaria.
La prova di questo suo momento difficile si ritrova nella corrispondenza riportata tra le pagine del libro ove un carteggio con l’allora vicepresidente dell’Unione delle Comunità Israelitiche d’Italia, l’avvocato Aldo R. Ascoli mostra l’apertura di Bottai verso gli ebrei italiani valuta la possibilità concreta di “concedere particolari benemerenze a famiglie di ebrei in cui qualcuno abbia acquisito meriti particolari, militari o civili”.
“Due parti in commedia” spiega Angelo Polimeno Bottai dimostrando, ancora una volta, il forte attaccamento di Giuseppe Bottai all’origine rivoluzionaria del fascismo di cui resta innamorato.
Le contrapposizioni con Farinacci aumentano esponenzialmente: Bottai redige, durante il mandato che lo vedo governatore della Capitale, i piani per la creazione di EUR 42, l’Esposizione Universale di Roma che si sarebbe tenuta nel 1942 (a ragione si crede che nessuno nei primi anni del ’30 pensasse ad una Guerra Mondiale), ed in antitesi al premio Cremona, Bottai da vita dapprima al premio Bergamo e successivamente manda in stampa la rivista Primato che diviene uno dei capisaldi della cultura italiana del momento.
Sulle pagine del “Primato. Lettere e arti d’Italia” scrivono le firme italiane più eccellenti, da Nicola Abbagnano a Galvano della Volpe, da Walter Binni a Mario Praz, da Dino Buzzati a Vasco Pratolini, passando per Quasimodo, Montale, Ungaretti, Guttuso ed un giovanissimo Eugenio Scalfari ebbe a dire “su il Primato potevo scrivere liberamente mettendo alle corde Farinacci”.
Un’oasi culturale che dimostra la libertà di pensiero di Giuseppe Bottai ed il suo vano tentativo di riportare il fascismo a quegli albori che erano rimasti nel suo animo rivoluzionario.
Oasi che, attraverso poi l’emanazione di quella che divenne la legislazione per la difesa delle opere d’arte italiane fino alla creazione dell’Istituto Centrale del Restauro, porta alla salvezza di un enorme patrimonio artistico del nostro paese grazie anche alla collaborazione di personalità del calibro di Giulio Caio Argan, in chiave e funzione antinazista concretizzandosi anche sul piano prettamente pratico.

Il libro si conclude con i tragici momenti che portarono al famoso 25 luglio 1943 dove una “dittatura” decreta una successione, una piena antitesi al concetto stesso di dittatura.
Giuseppe Bottai è uno di quelli che votarono a favore dell’Ordine del giorno Grandi e per questo, condannato in contumacia, dai tribunali della Repubblica Sociale, dapprima si rifugia in Vaticano fino a giungere poi sotto il falso nome di Andrea Battaglia a combattere vestendo la divisa della Legione Straniera per la liberazione della Provenza dalle truppe naziste.

Due momenti importanti da sottolineare orchestrati da due ex sindaci della città di Frascati: Roberto Eroli e Stefano Di Tommaso.
Quest’ultimo, attento ricercatore, legge una lettera scritta dal Ministro della Cultura Popolare, Alessandro Paolini, ed indirizzato al ministro dell’Educazione Giuseppe Bottai.

Stefano Di Tommaso con in mano la lettera indirizzata da Alessandro Paolini a Giuseppe Bottai

Roberto Eroli invece esorta Angelo Polimeno Bottai a ricercare, tra i diari del nonno Giuseppe, informazioni che possano fare ulteriore luce sul tragico bombardamento effettuato dagli alleati l’8 settembre 1943 della città di Frascati.

nella foto, da sx, Angelo Polimeno Bottai, Roberto Eroli ed Emanuela Bruni

Una serata che ha riportato i tantissimi presenti nei giorni ancora vivi di quel Ventennio Fascista.

Colpisce, e non poco, la frase dell’ultima di copertina del libro nella quale, Angelo Polimeno Bottai, scrive “Nato pochi mesi dopo la sua morte, Giuseppe Bottai purtroppo non l’ho mai incontrato. Un doppio dispetto del destino: come nipote e come giornalista. In questa seconda veste, tuttavia, posso raccontare chi è stato l’uomo che più di tutti ha rappresentato ragione e coscienza del 25 luglio 1943”.

il direttore de “Il Tuscolo” ed amico Fabio Polli con Angelo Polimeno Bottai



FRASCATI: NESSUNA SCOMPARSA DEI FALDONI DONATI AL COMUNE DELL'ARCHIVIO DOCUMENTALE E GIORNALISTICO DI RAFFAELE MARCIANO

Redazione

Frascati (RM) – L'amministrazione comunale di Frascati in riferimento ad alcuni tabella apparsi sulla stampa locale relativi alla presunta scomparsa di 270 faldoni dell’archivio documentale e giornalistico, donato nel 1999 da Raffaele Marciano, all’epoca Consigliere Comunale, alla Biblioteca Comunale, fa sapere che a seguito dell’incontro, avvenuto mercoledì 26 marzo 2014 su indicazione del Sindaco Stefano Di Tommaso e dell’assessore alle Politiche Culturali Gianpaolo Senzacqua con gli eredi di Raffaele Marciano, è stata effettuata dalla dott.ssa Maria Teresa Caradonio, Responsabile dell’Archivio Generale Comunale, insieme con la dott.ssa Rosanna Massi, Responsabile della Biblioteca Comunale, un’ulteriore verifica delle carte della donazione Marciano ed è emerso quanto già accertato e relazionato al momento dei lavori di riordino dell’Archivio Comunale di deposito.

Qui di seguito si riassume la situazione delle carte Marciano presenti nell’Archivio Generale Comunale. In Archivio è anche presente una lettera di ringraziamenti dell’allora Assessore alla Cultura per la donazione effettuata (prot. 11485/1999), in Archivio di deposito del Comune di Frascati, serie 49 Biblioteca, busta XLIX.3.

1.    si tratta di una raccolta documentaria e non di un vero e proprio fondo;
2.    le carte erano state collocate nella soffitta della Sede Comunale, insieme con la documentazione comunale, al fine di custodirle e preservarle;
3.    trasportate nella sede dell’Archivio Generale, sono state ordinate cronologicamente e ricondizionate in 43 buste (identificate da una segnatura che va da L.1 a L.43);
4.    ricoprono gli anni 1969-1999 con tre lacune (mancano gli anni 1976, 1977, 1989);
5.    si compongono essenzialmente di materiale a stampa (ritagli stampa, periodici, manifesti) con la sporadica presenza di qualche lettera, raramente inviata a Marciano o da questi inviata (i mittenti e/o destinatari sono diversi);
6.    le carte sono attualmente consultabili e fruibili dall’utenza secondo le modalità previste per la documentazione comunale conservata nell’Archivio generale.

Rosanna Massi, Responsabile della Biblioteca Comunale, che all’epoca collaborò con Raffaele Marciano alla sistemazione delle carte, aggiunge:

«15 anni fa Raffaele Marciano, uomo che è sempre stato parte attiva nella vita civica, ha proposto alla Biblioteca Comunale di prendere in carico una parte dell’Archivio da lui pazientemente costruito in trent’anni. Da persona meticolosa e attenta alle diverse questioni, grandi e piccole, che interessavano il nostro territorio, Marciano aveva raccolto negli anni soprattutto ritagli di giornale che davano conto, appunto, dei temi che lui considerava di interesse sociale. In qualità di Responsabile della Biblioteca apprezzai molto questo suo generoso intento di rendere fruibile ai cittadini il frutto del suo pluriennale impegno. Il materiale da lui consegnato doveva essere riordinato secondo criteri cronologici e di argomento. Insieme lavorammo per alcuni mesi al riordino del materiale secondo il criterio cronologico. La documentazione così raccolta e inserita in una quarantina di faldoni, e non 270, che probabilmente erano fascicoli, seguì i vari traslochi della Biblioteca fino a che approdò, nei locali dell’Archivio Comunale per assicurargli una migliore salvaguardia, avendo la biblioteca penuria di spazio al suo interno».

Infine, si prende atto della positiva proposta della Famiglia di ricostituire l’intero archivio di Raffaele Marciano, unificando la parte attualmente depositata nell’Archivio Generale Comunale con quella in possesso dei figli. L’Amministrazione Comunale è disponibile a verificare, insieme agli eredi, la migliore soluzione possibile per consentire che tale archivio sia per intero consultabile e a disposizione dei cittadini.
 




FRASCATI: AL VIA IL PRIMO MEMORIAL SIMONCELLI DEDICATO AL CAMPIONE DI SCHERMA SCOMPARSO UN ANNO FA.

Redazione
Frascati (RM)
– Sabato 22 e domenica 23 marzo 2014 alla Palestra “Simoncelli”, in via Telegono 28 a Frascati, si terrà il 1° Memorial “Stefano Simoncelli”, torneo individuale riservato alle categorie esordienti e prime lame 2004-2005, organizzato dall’AS Frascati Scherma, con il Patrocinio del Comune di Frascati e del Coni Regionale. Saranno presenti il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso, il Presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, il Consigliere delegato allo Sport Matteo Filipponi, il Fiduciario Coni Regionale Sergio Sacchetti, la moglie di Simoncelli Franca e i figli Luca, Marta e Giorgia. Il torneo sarà aperto alle tre armi e dedicato alle categorie Prime Lame (piccoli atleti nati nel 2004 e 2005 e non ancora partecipanti al Gpg). Sabato si inizia dalle ore 10 con la sciabola, poi nel pomeriggio (a partire dalle 14,30 circa) sarà la volta del fioretto, infine domenica mattina toccherà alla spada. Tutte le competizioni prevedono una sezione maschile e una femminile e alla fine delle rispettive gare ci sarà la premiazione dedicata ad ogni arma.

«Il Memorial intende ricordare una delle figure di spicco del movimento della scherma tuscolano, nazionale e internazionale, 1° olimpionico della nostra Città, fondamentale per la formazione e la crescita sportiva di tanti atleti del nostro territorio, che nel tempo hanno ottenuto risultati di prestigio in tutto il mondo – dichiara il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso -. Desidero pertanto ringraziare il Presidente della società Frascati Scherma Paolo Molinari, per aver organizzato questo importante torneo giovanile e tutti i dirigenti, gli atleti e le famiglie che vi parteciperanno. Sono sicuro che sarà una manifestazione all’insegna degli alti valori sportivi e umani, che il nostro grande Stefano Simoncelli ha portato avanti per tutta la sua vita».

«Un onore ed un dovere partecipare attivamente, come Amministrazione, al Primo Memorial Stefano Simoncelli – dichiara Matteo Filipponi, Consigliere delegato allo Sport del Comune di Frascati -. Stefano Simoncelli è stato un grande atleta, un grande dirigente sportivo ed un grande istruttore di molti giovani, proprio per questo ho ritenuto calzante la scelta degli amici del Frascati Scherma di indirizzare la manifestazione alle Prime Lame (piccoli atleti nati nel 2004 e 2005)».

«Il modo migliore per ricordare Stefano Simoncelli è quello di onorare la sua memoria proseguendo il cammino da lui intrapreso, e cioè di accostare allo sport e far divertire nella dovuta maniera moltissimi giovani – dichiara Sergio Sacchetti, Fiduciario Coni Regionale -. Frascati e tutto il mondo sportivo non dimenticheranno mai il suo impegno e la sua dedizione verso le giovani generazioni e nei confronti dei Campioni che vedevano in lui non solo il Maestro ma la persona che sapeva  indirizzarli verso le giuste scelte, educandoli ai veri valori dello Sport».

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FRASCATI COMMISSARIATO DI POLIZIA: STEFANO DI TOMMASO SCENDE IN CAMPO INSIEME AD ALTRI 18 SINDACI DEL TERRITORIO PER DIRE NO ALLA CHIUSURA

Redazione

Frascati (RM) – Il Sindaco Stefano Di Tommaso è contro l’ipotizzata chiusura del Commissariato della Polizia di Stato di Frascati, e  dopo le iniziative messe in campo nei giorni precedenti ha coinvolto i colleghi degli altri 18 comuni, in cui opera il Commissariato, i quali hanno aderito e sottoscritto la lettera, inviata oggi al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, al Vice Ministro dell’Interno Filippo Bubbico, al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e al Questore di Roma Massimo Maria Mazza. La stessa lettera è stata inviata anche per conoscenza al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e ai Segretari Provinciali Generali del SIULP Saturno Carbone, UGL Valter Mazzetti e SAP Fabio Conestà.

Questo è il testo della lettera:

«Preg.mi,
con la presente chiedo alle SS.LL. di valutare con attenzione le ricadute negative e i disagi che l’ipotizzata soppressione del Commissariato della Polizia di Stato di Frascati, che opera per 19 comuni nell’area dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini (Capranica Prenestina, Casape, Castel San Pietro Romano, Colonna, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Grottaferrata, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Olevano Romano, Palestrina, Poli, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Rocca Priora, San Cesareo, San Vito Romano, Zagarolo) con un bacino di utenza di circa 180.000 abitanti, avrebbe su una così vasta area territoriale.

Al di là della nostra ferma e piena contrarietà e di quella dei cittadini dei comuni interessati, che vorrebbero al contrario vedere potenziata la rete di sicurezza di questa fascia territoriale, siamo convinti che eliminare questo importante presidio della Polizia di Stato sarebbe un grave vulnus non solo per le azioni di contrasto alla criminalità, ma anche perché produrrebbe notevoli disagi amministrativi. Infatti, la popolazione residente nei suddetti comuni, non mutando la normativa, risentirebbe fortemente della chiusura anche riguardo al rilascio di “titoli di Polizia”, quali passaporti, lasciapassare urgenti per lavoro o per cure mediche, porti d’arma e altro ancora, per i quali la Polizia di Stato ha competenza esclusiva. Per tali servizi i cittadini dovrebbero rivolgersi ad altri Uffici di Polizia in altri comuni, con gli ovvi disagi che verrebbero a determinarsi.

Tutto questo sarebbe inspiegabile con la sola politica di “Spending Review”, che ormai da anni siamo abituati a subire e che in prevalenza adotta mere politiche quantitative senza abbinare alla revisione della spesa criteri qualitativi, che poi sono gli unici che hanno valore per i cittadini, perché vanno a preservare la qualità dei servizi che deve comunque essere garantita. Inoltre tale soppressione se effettivamente adottata sarebbe ancor più inspiegabile alla luce di quanto affermato dai Segretari Generali Provinciali del Siulp, dell’Ugl, e del Sap, che facendo riferimento alle argomentazioni espresse nell’ultimo e recente “Patto per Roma Sicura”, sono convinti che «rafforzare i presidi di polizia nella provincia di Roma appare indifferibile mentre accorpare gli uffici di polizia che gravitano nel centro storico di Roma sarebbe auspicabile, anche in considerazione di una migliore distribuzione delle FF.PP. in tutto il territorio».

In attesa di un cordiale riscontro, si inviano distinti saluti»

 




FRASCATI: L'ASSOCIAZIONE SOSTEGNO DONNA PRESENTA IL VOLUME "LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE"

Redazione

Frascati (RM) – Il 7 marzo 2014 a Frascati l’Associazione SOStegno Donna presenta il volume La violenza contro le donne: un approccio sistematico. L’incontro avrà inizio alle ore 16‚30 presso la Sala degli Specchi del Comune‚ in Piazza G. Marconi 3.
Il volume è a cura di Giovanni Antonetti‚ Paola Scampati‚ Rosaria Alvaro e Saverio Potenza. Alla presentazione interverranno‚ oltre agli autori: Maria Victoria Carocci‚ Presidente di Sostegno Donna; Stefano di Tommaso‚ Sindaco di Frascati; Aldo Ciabatti‚ autore dell’Opera in copertina.
A seguire‚ dibattito col pubblico. L’evento è aperto a tutta la cittadinanza e non necessita di iscrizione. Al termine‚ sarà rilasciato se richiesto un attestato di partecipazione.
 




FRASCATI OSPEDALE SAN SEBASTIANO: IL RINGRAZIAMENTO DI 70 OPERATORI AL SINDACO STEFANO DI TOMMASO

Redazione

Frascati (RM) – 70 operatori del Presidio Ospedaliero del San Sebastiano Martire di Frascati ieri, martedì 25 febbraio 2014, hanno inviato al Sindaco Stefano Di Tommaso una lettera, per ringraziarlo dell’importante risultato ottenuto con la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, che impedisce la chiusura del Pronto Soccorso e di alcuni reparti e specialità.

Questo il testo della lettera:

«Con la presente noi operatori del Presidio Ospedaliero S. Sebastiano Martire di Frascati vogliamo esprimerle il nostro sincero e profondo ringraziamento per il lavoro da lei svolto a sostegno e difesa della salute pubblica a fianco degli operatori, nel rispetto e nella salvaguardia dei reali bisogni dei cittadini con sentimenti veri e calorosi.

Abbiamo apprezzato il suo impegno costante e la sua elevata professionalità nei momenti di maggiore criticità dell’Ospedale di Frascati, quando si è battuto, con successo, a fianco della popolazione, per scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso e del Reparto di Psichiatria.

Esprimiamo profonda gratitudine per l’attività da Lei svolta di promozione e di valorizzazione della Struttura Ospedaliera, con attenzione e sensibilità, a difesa della malattia e della fragilità.

Un sentito e sincero grazie»

«Questa lettera, firmata da tanti operatori dell’Ospedale San Sebastiano, mi fa molto piacere. È un importante riconoscimento all’azione sistematica e coerente dell’Amministrazione Comunale a difesa dello stesso – dichiara il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso -, e mi dà una grande carica per continuare a lavorare insieme agli altri Sindaci del territorio tuscolano per potenziare il nostro Ospedale, lavorando in accordo con la nuova dirigenza della ASL Roma H, che sono convinto terrà in considerazione le conclusioni a cui sono pervenuti prima il TAR e infine il Consiglio di Stato».

 




FRASCATI, PRIMARIE CENTROSINISTRA: SEL SI APPELLA AL SINDACO STEFANO DI TOMMASO

Frascati, Sel: "C'è ancora tempo: il Sindaco Di Tommaso si candidi alle primarie e guidi il centrosinistra alla riconferma al governo della città"

Frascati (RM) – "Sinistra Ecologia Libertà, a Frascati, ha sostenuto con lealtà e coerenza l’amministrazione di centrosinistra guidata dal Sindaco Stefano di Tommaso, – Dichiarano in una nota da Sel Frascati –  convinta che rappresentare le istituzioni all’interno di una coalizione di centrosinistra sia il modo più concreto di dare risposte ai cittadini, per continuare a garantire quei diritti, quei principi di uguaglianza, dignità, rispetto che sono alla base dell’attività politica del partito".

La nota di Sel Frascati prosegue: "Proprio per dare seguito a questo percorso, e in virtù degli argomenti di cui siamo convinti, Sinistra Ecologia Libertà, a Frascati, siede al tavolo del centrosinistra e aderisce alla consultazione primaria per la scelta del candidato Sindaco. Tale scelta, a nostro avviso, deve ricadere necessariamente sul Sindaco uscente Stefano di Tommaso, che tanto ha fatto nella sua storia politica per garantire un elevatissimo livello dei servizi alla persona, sempre schierato al fianco dei più deboli, sempre in prima linea per il riconoscimento dei diritti fondamentali, del diritto all’istruzione e alla cultura.
Sinistra Ecologia Libertà ha espresso quindi, fin dalla prima ora, nei tavoli di competenza, il proprio sostegno alla candidatura del Sindaco Stefano Di Tommaso alle primarie del centrosinistra, garantendo con coerenza la propria presenza nel percorso di governo della città fin qui intrapreso.

Sel apprende con grande soddisfazione che, oggi, anche lo stesso partito a cui appartiene il Sindaco Di Tommaso, il Pd, gli ha rivolto un appello affinché ritorni sulla sua decisione di ritirarsi dalla competizione per le primarie. C'è tempo, c'è necessità affinché il Sindaco Di Tommaso torni sulla sua decisione ed entro domani, termine per la ufficializzazione delle candidature, manifesti la sua volontà di essere presente alle primarie.

Per tutti questi motivi, Sinistra Ecologia Libertà rivolge un appello al Sindaco Stefano Di Tommaso affinché, con le capacità, la passione e l'onestà intellettuale che tutta la città gli riconosce, anche al di là degli schieramenti di partito, torni in campo all'interno del centrosinistra per dare il suo contributo essenziale affinché si confermi al governo della città. Sel sarà al suo fianco nelle primarie come lo è stata in questi cinque anni di governo, in cui la città di Frascati si è distinta, pur nel generale contesto di difficoltà finanziarie, per un alto livello dei servizi sociali.

Frascati e il centrosinistra hanno bisogno di Stefano Di Tommaso. Siamo convinti che ancora una volta non mancherà di dare il suo cuore e le sue energie per la città e la coalizione che lo ha sostenuto in questi cinque anni e sarà il nostro candidato alle primarie del centrosinistra, per continuare a guidare la coalizione nel governo di Frascati.

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03/02/2014 FRASCATI: IL SINDACO STEFANO DI TOMMASO NON SI CANDIDA ALLE PRIMARIE DI CENTROSINISTRA


 




FRASCATI: IL SINDACO STEFANO DI TOMMASO NON SI CANDIDA ALLE PRIMARIE DI CENTROSINISTRA

PD Frascati: "Chiediamo al sindaco Di Tommaso un supplemento di riflessione su quanto dichiarato nel suo comunicato e auspichiamo che possa partecipare anche lui al percorso stabilito dal centrosinistra"

 

Nota del Partito Democratico di Frascati

Frascati (RM) – Con rammarico il Partito Democratico prende atto della decisione del sindaco Stefano Di Tommaso di non candidarsi alle primarie del centrosinistra, sottoscritte dalle forze della coalizione. Il partito, i suoi consiglieri e assessori continuano, al pari del sindaco, il loro impegno in amministrazione e per la città, onorando la fiducia che i cittadini hanno loro consegnato cinque anni fa.

Porteremo avanti con convinzione il percorso delineato e sottoscritto dalla coalizione che ha indetto le primarie, per dare un nuovo slancio al centrosinistra. Chiediamo al sindaco Di Tommaso un supplemento di riflessione su quanto dichiarato nel suo comunicato e auspichiamo che possa partecipare anche lui al percorso stabilito dal centrosinistra, la coalizione della quale fa, indiscutibilmente, parte.
 




FRASCATI: ECCO PERCHE' IL CONSIGLIO DI STATO DICE NO AL "DECRETO POLVERINI" E SALVA IL PRONTO SOCCORSO

Redazione

Frascati (RM) – Sono state rese pubbliche in data 16 gennaio 2014 le motivazioni della sentenza, con la quale il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ha respinto in via definitiva il ricorso in appello del Comune di Marino. Ricordiamo che il Decreto 80 imponeva alla Asl RMH di disattivare entro il 31 dicembre 2011 il Pronto Soccorso e la Osservazione breve intensiva dell’Ospedale di Frascati e di trasferire all’Ospedale San Giuseppe di Marino le specialità di ricovero di breve Osservazione, Cardiologia, UTIC, Psichiatria, nonché Ortopedia e traumatologia.

Il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso aveva impugnato il Decreto 80 davanti al T.A.R., il quale in data 4 gennaio 2012 si era pronunciato in via definitiva a favore del Comune di Frascati. Il Comune di Marino si era allora appellato al Consiglio di Stato, che il 30 settembre 2011 aveva respinto la richiesta di sospensiva e si era riservato di pronunciarsi nel merito. Ora con la sentenza definitiva il C.d.S ha attestato che “la disattivazione del pronto soccorso di Frascati avrebbe comportato  la drammatica impossibilità di soddisfare il fabbisogno di prestazioni di urgenza della popolazione residente”.

«Le motivazioni della sentenza definitiva del Consiglio di Stato fanno emergere ancora una volta le forti contraddizioni di una scelta politica sbagliata, adottata a suo tempo dalla Polverini contro i reali bisogni dei cittadini dei Castelli Romani. Chiudere il Pronto soccorso di Frascati sarebbe risultato nefasto e le ragioni e le azioni portate avanti in maniera continua, coerente e sistematica dall’Amministrazione Comunale di Frascati, dagli altri Comuni del distretto H1 e dalla ASL, sono state accolte prima dal TAR e adesso confermate dal Consiglio di Stato – dichiara il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso -. Questo mi rende felice, perché non si tratta di una vittoria solo del Sindaco Di Tommaso, ma di tutti i cittadini, dei nostri Consiglieri Comunali, delle forze politiche, sindacali e sociali, che ora attendono un potenziamento del Polo Ospedaliero nel suo complesso, sia a Frascati che a Marino. Ringrazio pertanto gli avvocati Pasquale Di Rienzo e Caterina Albesano e Massimiliano Graziani dell’Avvocatura comunale per aver seguito con costanza e professionalità tutto l’iter processuale».

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FRASCATI: SEL CONFERMA LA FIDUCIA AL SINDACO DI TOMMASO

Redazione

Frascati (RM) – Il coordinamento politico di Frascati di Sinistra Ecologia Libertà esprime apprezzamento per il confronto serio, sincero e pacato, sia nei toni sia nei contenuti, che si è sviluppato ieri sera in occasione della seconda riunione del tavolo del centrosinistra in preparazione delle elezioni comunali della prossima primavera. La chiarezza delle posizioni espresse e la pacatezza dei toni sono un chiaro indicatore della serietà del confronto e dell'unità di intenti della coalizione, pur nella diversità di idee, che è essenziale in democrazia e sale del confronto libero.

E, con altrettanta chiarezza e pacatezza, Sinistra Ecologia Libertà ha ribadito ieri, come fatto in occasione della prima riunione, che avrebbe voluto che il dibattito si fosse articolato in gruppi di lavoro sui temi che sono a cuore dei cittadini e sui quali essi chiedono oggi alla politica un chiaro impegno: la partecipazione, il lavoro, la qualità della vita, l'inclusione sociale, la tutela del territorio, la difesa delle persone e dell'imprenditoria sana dall'aggressione della crisi economica e molti altri. Intorno al come affrontare questi temi nella nostra città, Sel avrebbe voluto che si formasse il perimetro della coalizione; non su questioni di persone e candidature, che nascono successivamente alla definizione delle intese programmatiche.

La parte maggioritaria del tavolo ha ritenuto prioritaria rispetto alla discussione sui temi, invece, la convocazione di elezioni primarie, per verificare il grado di consenso delle componenti di una coalizione che, per la nascita e l'ingresso di nuovi partiti e forze politiche, presenta un'identità più complessa rispetto a quella del centrosinistra che ha vinto le elezioni amministrative del 2009.

Sel prende atto di questa richiesta, legittima, di un passaggio preventivo per le elezioni primarie, e quindi aderisce alla proposta. Come prende atto che la richiesta di primarie è stata fatta, in maniera inconsueta, senza la contestuale presentazione di candidature e programmi alternativi a quelli rappresentati dal Sindaco uscente e dalla sua maggioranza politica.

Nella convinzione che la partecipazione al tavolo del centrosinistra debba comportare da parte di tutti il massimo dello sforzo di unitarietà e il rispetto delle decisioni democraticamente prese, Sel accoglie quindi la richiesta della maggioranza del tavolo stesso di procedere alle primarie, pur mantenendo le proprie perplessità sui tempi, sui modi e sull'opportunità di questa procedura, prima ancora di esprimere le opzioni che dovrebbero essere sottoposte agli elettori.

Allo stato attuale, le uniche due manifestazioni di volontà, espresse nelle scorse settimane solo attraverso comunicati stampa e non formalizzate al tavolo del centrosinistra, per la candidatura a Sindaco, sono una da parte del primo cittadino uscente, Stefano Di Tommaso, e l'altra da parte dall'assessore Roberto Mastrosanti. In questo contesto, Sinistra Ecologia Libertà valuta difficilmente sostenibile, per coerenza politica, una candidatura alternativa a quella del Sindaco uscente che venga da un amministratore attualmente ancora appartenente alla squadra del primo cittadino in carica.
Per questo, Sinistra Ecologia Libertà ha espresso ieri sera l'opinione che, qualora dovesse permanere o confermarsi questa configurazione, vada rinnovata, coerentemente con quanto fatto nei cinque anni di questa consigliatura, la fiducia al Sindaco Stefano Di Tommaso come candidato alla carica di primo cittadino alla guida della coalizione di centrosinistra.
 




FRASCATI: DOPPIO APPUNTAMENTO MUSICALE PER SALUTARE IL 2013

Redazione

Frascati (RM) – Nell’ultimo weekend del 2013 la Città di Frascati sarà protagonista di un doppio, grande appuntamento musicale. Sabato 28 dicembre 2013 alle ore 21 nell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati è previsto il concerto per festeggiare il quarantennale di direzione del Maestro Giuseppe Cimini alla guida del «Classico Concerto Bandistico A. Panizza – Città di Frascati». Il concerto chiuderà anche l’anniversario verdiano.

Il Classico Concerto Bandistico venne costituito sul finire del 1800 sotto la direzione del Maestro Augusto Panizza, che nacque a Roma nel 1865 e che morì a Frascati nel 1919. Nel periodo che comprende i due conflitti mondiali, nonostante le avversità cui andarono incontro tutti i complessi bandistici, ebbe la forza di ricostituirsi sotto la guida del Maestro Guido Gentili nato a Frascati il 21 ottobre del 1885 e dove morì nel 1963. Il complesso rimase in attività fino al 1973 quando ne ha assunto la direzione l’attuale Maestro Giuseppe Cimini, prendendo il nome di Classico Concerto Bandistico. Tra i musicisti che vi presero parte va ricordata, fra gli altri la personalità di Livio Bernaschi.

Domenica 29 alle ore 15,30 nel Centro Storico di Frascati, con partenza dalla fine della Passeggiata Belvedere, si terrà la nuova edizione della “Grande Parata Street Show” con il coinvolgimento di bande americane, inglesi e italiane, organizzato da Destination Event, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Quest’anno la manifestazione, che attira sempre migliaia di turisti, appassionati e curiosi anche dai comuni circostanti, vedrà a Frascati un grande raduno di marching band con circa 450 musicisti che si snoderanno per le strade della città in un crescendo di musica, parata e festa nel classico stile anglosassone d’oltreoceano. Si tratta ormai di una piccola e sentita tradizione frascatana che dal 2007 si rinnova ogni anno e che vedrà la partecipazione di ben 12 bande musicali.

Le marching band presenti a questa nuova edizione dello Streetshow sono: Mill Creek High School, Oak Grove High School, Shree Muktajeevan Pipe Band e Albert and Friends Instant Circus. A queste si uniranno la Banda Musicale "Brasilino Severini" di Faleria (Viterbo), il Gruppo Majorettes di Casperia, la Banda Musicale "Santa Cecilia" di Monterosi (Viterbo), Gruppo Majorettes "Golden Stars Sabine" di Selci (Rieti), Gruppo Majorettes "Green Angels" di SEZZE (Latina), Banda Musicale "Adamo Cucchi" di Configni (Rieti), Società Filarmonica “Giuseppe Biancalana” di Magione (Perugia), il Classico Concerto Bandistico Città di Frascati, il Corpo Folkloristico “Compatrum” di Monte Compatri.

«L’Amministrazione Comunale di Frascati ha voluto organizzare un cartellone di eventi per passare le festività natalizie tutti insieme – dichiara il Sindaco Stefano Di Tommaso -, inoltre è stata allestita una suggestiva illuminazione natalizia per sostenere le attività commerciali, nelle strade e nelle piazze della Città, adornate anche con abeti, ben 12 nelle aree di maggior flusso turistico cittadino, oltre che in alcune zone periferiche».

«L’Amministrazione Comunale di Frascati ha allestito un programma di grande qualità per coinvolgere i cittadini durante le festività natalizie e attirare visitatori e turisti per rilanciare anche i consumi – dichiarano l’Assessore alle Politiche Culturali Gianpaolo Senzacqua e l’assessore alle Attività Produttive Alberto Rossotti -. Quest’anno gli eventi promossi stanno coinvolgendo tantissimi cittadini a dimostrazione della qualità sempre più elevata delle manifestazioni presentate anche dalle associazioni presenti sul nostro territorio».