Nemi, Piano I Corsi: botta e risposta tra Bertucci e Osmari

 

di Ivan Galea


NEMI (RM) – "Sterile polemica pseudo ambientalista alimentata dall’esterno" è con queste parole che il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha definito coloro che sono contrari alla lottizzazione I Corsi. Parole, quelle del sindaco, pronunciate durante l'ultima seduta di Consiglio comunale in occasione della quale è stata delibarata la ratifica degli elaborati, aggiornati con alcune modifiche in ottemperanza a quanto richiesto dalla Regione Lazio.


A rispondere al primo cittadino ci ha pensato il Consigliere di opposizione di 'Partecipazione Democratica' Stefania Osmari che non ha digerito l'esternazione di Bertucci: "Considero offensivo e irrispettoso – ha detto – la qualifica di pseudo ambientalista dato alle legittime perplessità di molti cittadini a tutela del bene pubblico, quando poi si vedono al riguardo ampliamenti di cubature, riduzioni del numero degli abitanti nel piano interessato, in un area poi anche delicata rispetto alla sicurezza idrogeologica". Osmari ha inoltre espresso alcune perplessità riguardo l'effettiva finalità del piano: "Inoltre – ha aggiunto — la finalità residenziale è accompagnata anche dalla previsione di strutture ricettive, sportive, ispirate piu’ a finalità di profitto, anche se lecitamente."

Intanto prosegue la raccolte di firme da parte del 'Comitato No Pic' che ha raggiunto quota 280 [ PETIZIONE COMITATO NO PIC NEMI ] e che sarà presentata al sindaco Bertucci quale ultimo appello per tentare di fermare quella che da molti viene definita come una vera e propria cementificazione. Un atto più di dissenso morale che d'altro. A questo punto i giochi sembrano davvero chiusi anche se il fatto che su alcuni terreni interessati dal Piano Integrato gravino degli abusi edilizi per i quali lo stesso Comune di Nemi ha emesso una ordinanza di demolizione, dandone comunicazione alla Procura della Repubblica di Velletri, potrebbe inficiarne l'esito finale.    
 




NEMI: ANCHE LA CONSIGLIERA STEFANIA OSMARI REPLICA A "INSIEME PER NEMI"

Redazione

Nemi (RM) – Non è tardata ad arrivare la nota del consigliere comunale di opposizione di "Partecipazione Democratica" Stefania Osmari la quale, chiamata in causa nella nota di "Insieme per Nemi" riguardante la Protezione Civile, ha inteso esprimere una breve riflessione. 

Ecco la nota di Stefania Osmari, consigliere comunale di opposizione di "Partecipazione Democratica" al Comune di Nemi:

Gentile Direttore, vorrei condividere una breve riflessione relativa alla nota di "Insieme per Nemi", pubblicata di recente.

Premesso che non è in discussione la libertà di opinione, ritengo quanto meno singolare l’affermazione “non è un attacco alla persona del consigliere Stefania Osmari”  e nel contempo l’ insinuazione che  la stessa persona  manchi di autonomia di giudizio ovvero che sia fiancheggiatrice dell’attività dell’amministrazione. Fare opposizione significa esercitare funzione di controllo e di stimolo, e valutare di volta in volta, con giudizio critico e senso civico, quando un atto possa costituire un’opportunità per il paese. 

Talvolta ci può essere condivisione nell’ottica del  bene comune.  Se, e quando, in sede di Consiglio Comunale è avvenuta una votazione favorevole, essa è stata frutto di un attento esame. A mio avviso questo è un modo di procedere dettato da senso di responsabilità e non da rancori personali e meno che mai da senso di colpa. E’ evidente che la denigrazione e lo svilimento della persona sono un esempio piuttosto discutibile di una modo di fare che non mi appartiene e che non trova alcuna legittimità tra le tante definizioni della politica, da quelle che si leggono sul “Devoto Oli” a quelle del  senso comune:  partecipazione,  condivisione, tentativo di  dare risposte ai problemi del mondo, cambiamento, emancipazione, presa di coscienza, lotta … e così via..

Francamente non so se essere più  sorpresa o più indignata. In realtà

mi era  già capitato di essere oggetto di  becere insinuazioni. Proprio in campagna elettorale un gruppo di sedicenti  genitori si erano premurati di far pervenire alle istituzioni di competenza una lettera anonima  con la quale mettevano  in discussione la mia onorabilità di persona e la mia professionalità. Considerato che ho sempre avuto il massimo rispetto per il ruolo che ricopro, ancora oggi ritengo che quell’inqualificabile atto fosse il risultato di una comunicazione degenerata e di una deriva desolante, dal punto di vista morale e politico di dibattito sulla cosa pubblica.

Non me ne voglia per questa “occhiata al passato”, ma si sa che il presente affonda le sue radici proprio nel passato. Il passato mi insegna a non sorprendermi troppo e nello stesso tempo mi ricorda che la politica non è protagonismo ma è sempre impegno e partecipazione.

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NEMI, PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: "…SI FA PASSARE PER OPPOSIZIONE LA GUERRA DEI ROSES TRA COCCHI E LIBANORI"

 

Quando Alberto Bertucci adotta il piano integrato dei Corsi sulle bacheche di "Insieme per Nemi" neanche un cenno,  quando sonnecchia  su sbancamenti  o su manufatti abusivi nella conca del lago con le denunce dell’Osservatore d'Italia, dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e della nostra lista  che lo fanno svegliare ed intervenire, le bacheche di Insieme per Nemi continuano ad essere silenti.

 

Redazione

Nemi (RM) – Anche sulla Protezione Civile è botta e risposta tra "Partecipazione Democratica" che ha aperto la discussione e "Insieme per Nemi" che ha inteso replicare alle accuse degli avversari politici di aver sostanzialmente lasciato che la Protezione Civile a Nemi si esaurisse, morisse, insomma chiudesse. Alla contro nota di "Insieme per Nemi", "Partecipazione Democratica" risponde nuovamente. 

Ecco la nota di Partecipazione Democratica:

Caro direttore,

ci permetta questa doverosa  risposta  alla nota del gruppo "Insieme per Nemi". Sulla Protezione Civile: nessuna nostra ricostruzione fantasiosa.  Fino al 1999 Nemi poteva vantare un presidio di Protezione Civile considerato un'eccellenza della zona. Le risorse economiche per svolgere ogni giorno il servizio preventivo sul territorio, venivano  assicurate dall’amministrazione comunale. Con l’era del centro destra i  fondi sono andati  progressivamente esaurendosi fino a costringere alla chiusura l’associazione.

Per completezza aggiungiamo  che,  con le  amministrazioni di destra, hanno avuto  gli stessi problemi  l’associazione “U Rembombu” (per fortuna risolti in house) e la rassegna  del teatro dialettale di piazza (purtroppo  finita).  Comunque il fatto incontrovertibile è che oggi Nemi è uno dei pochi paesi dei Castelli sprovvisto di un presidio preventivo  di Protezione Civile.

Al netto degli attacchi personali al nostro consigliere Stefania Osmari e delle disquisizioni fantasiose su  inciuci e macropolitica, il senso  della nota di "Insieme per Nemi" la possiamo  riassumere così: “oggi il nemico comune  è Alberto Bertucci, , facimme squadra   e  scurdammece ‘o passato “.  Una tesi  singolare e, senza offesa per nessuno,  politicamente infantile.  

Veda direttore, nel 2012 ci siamo  proposti a  guidare il governo cittadino, con l’obiettivo di rimettere al centro dell’interesse della nostra comunità il bene comune in tutte le sue declinazioni.

Dopo anni di malgoverno del centro destra, giunte Biaggi e Cocchi, le macerie da rimuovere erano tante. I sentieri storici scomparsi , coperti da  sterpaglie e rovi, la valle del lago preda dell’abusivismo, il palazzo Ruspoli in totale e pericoloso  abbandono, P.zza Umberto I  trasformata in parcheggio così come ogni angolo del centro storico, lo scheletro della nuova scuola, assurto a simbolo della loro incapacità amministrativa, diventato  argomento per Brumotti, un  servizio di trasporti inesistente o quasi, il cimitero preda di sterpaglie e sporcizia, le zone periferiche lasciate in completo abbandono, la raccolta differenziata a percentuali da prefisso telefonico, il centro canoa abbandonato,   ecc..

Purtroppo è andata come e andata.  In questi due anni quelle macerie sono rimaste tutte lì se non addirittura aumentate. E non poteva essere diversamente. Alberto Bertucci è figlio delle giunte precedenti. Da lì viene e lì si è fatto le ossa. E’ stato assessore e poi vice sindaco. Un sodale buono a rastrellare voti.  Incarna lo stesso modus operandi , la stessa visione di sviluppo per Nemi, la stessa istintiva propensione ad anteporre  l’interesse particolare  a quello comune.

Quando Alberto Bertucci adotta il piano integrato dei Corsi sulle bacheche di "Insieme per Nemi" neanche un cenno,  quando sonnecchia  su sbancamenti  o su manufatti abusivi nella conca del lago con le denunce dell’Osservatore d'Italia, dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e della nostra lista  che lo fanno svegliare ed intervenire, le bacheche di Insieme per Nemi continuano ad essere silenti.

Le giunte Biaggi,Cocchi e Bertucci non hanno prodotto uno straccio di  programma per un  piano di  sviluppo credibile che tenga conto delle enormi potenzialità paesaggistiche, storiche e culturali del nostro  paese. I soli programmi che riusciamo a  ricordare sono quelli contenuti nelle brochure (pagate dalla collettività?) per  eventi , feste, guinnes dei primati , fuochi artificiali ecc.

Nemi è fermo con le quattro frecce accese da 15 anni per colpa dell’insipienza  del  centro destra che, dal 1999, lo governa. Altro che scurdammece o‘ passato. Noi il  passato remoto ed anche il trapassato remoto  lo continuiamo ad avere  ben presente. Il nostro è un agire politico che  trae origine  da un progetto generale  di sviluppo della nostra comunità, che passa attraverso la massima tutela del territorio, in ogni suo aspetto,   dei beni comuni, della solidarietà e della collaborazione.

Insieme per Nemi, invece, ci vorrebbe  arruolati  nella sua  lotta ad personam.  Un impegno, il nostro, che non può essere confuso  con la loro   “faida”. E’ poca cosa quello che riusciamo a fare? Il nostro è un nulla politico?  Ognuno è libero di  giudicarlo come meglio  crede. Noi riteniamo la nostra azione, seppur tra    tante difficoltà , puntuale nel denunciare le carenze e le macerie  prodotte dall’amministrazione di Alberto Bertucci. Non ci sembra che qualcun altro, nel frattempo, possa vantare di meglio. Non riusciamo a ricordare azioni di piazza o istituzionali di portata o interventi e interrogazioni incisivi al consiglio comunale.

A meno che non si voglia far passare per opposizione  incisiva  la riedizione, in salsa nemese, della guerra dei Roses che va in onda ad ogni consiglio comunale  tra la consigliera di opposizione Cinzia Cocchi e il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori!! Comunque, alla fine,  saranno  i cittadini a decidere. Non certo "Insieme per Nemi".   

Il capitolo legato agli ipotetici inciuci, sinceramente, sembra  provenire  da una mente in evidente stato confusionale.

Si ipotizza che  Partecipazione Democratica non attacchi(?) la Giunta Bertucci per “mondarsi dal peccato originale di aver inciuciato nel 2011 con Alberto Bertucci per far cadere la Giunta di Ciznia Cocchi”.  Confessiamo che questo passaggio lo abbiamo letto più volte. Non credevamo a quello che leggevamo.  E’  noto, infatti, che Partecipazione Democratica nasce nelle elezioni del 2012. Come faceva ad inciuciare nel 2011?  Forse, le confuse menti di "Insieme per Nemi" intendevano  riferirsi agli allora esponenti della sinistra nemese che sedevano tra i banchi dell’opposizione. Evidentemente il loro orologio biologico  è  ancora fermo a quegli eventi, per loro traumatici.  Comunque, è noto che  la Giunta Cocchi  implose al suo interno per  motivi che, tutt’ora, si rinfacciano tra loro pubblicamente. Le dimissioni di alcuni consiglieri di maggioranza, seguite a quelle del  “figliol ingrato” Alberto Bertucci, ne determinarono la prematura fine. Vicenda, sicuramente dolorosa per la destra, ma chiara e senza ombre. Dal tono rancoroso della nota, sembrerebbe  invece che, gli “arguti” dirigenti di "Insieme per Nemi" si aspettassero  che  gli esponenti di minoranza di sinistra prendessero il posto dei consiglieri dimissionari di destra ed iniziassero a sostenere  la  “plebiscitaria” giunta Cocchi(destra). Siamo al delirio.

All’interno della dura nota di "Insieme per Nemi" contro la nostra lista vengono supposti  “scambi di cortesie” a sostegno di candidati del PD nelle  ultime elezioni europee,  come “gesto di doveroso ringraziamento” fatto da esponenti della maggioranza nemese ad esponenti del PD locale  per aver sostenuto Alberto Bertucci due anni fa. “Ecchecciazzecca” Partecipazione democratica?   Semmai  queste pesanti insinuazioni del “gruppetto dei beni informati” andrebbero  girate ai responsabili locali del PD di allora. “Partecipazione Democratica non è “cosa” del PD. Attualmente siamo un piccolo gruppo che organizza il lavoro della lista e, se si esclude Stefania Osmari che è  una iscritta del PD , il resto non ha alcun rapporto con quel partito. Il PD locale, insieme a Rifondazione Comunista, all’Italia dei Valori e a "Nemi per Sempre" ha appoggiato la lista alle ultime elezioni comunali. Punto!” Questo scrivevamo il 6 giugno scorso nella nota da Lei pubblicata sull’Osservatore d'Italia. Un clamoroso abbaglio.

Semmai "Partecipazione Democratica", nel caso fossero veritiere le dritte  di questi  bene informati,  sarebbe parte lesa dell’ignobile inciucio.  Quei voti avrebbero potuto essere determinanti per farle vincere le elezioni.

Ma l’obiettivo del duro attacco di "Insieme per Nemi" è senza alcun  dubbio Stefania Osmari.

Negli ultimi due anni la scuola è passata dall'essere area di consenso per i governi Biaggi e Cocchi, grazie al continuo lavoro mattutino del Bertucci, assessore e poi vice sindaco, a campo di battaglia in seguito all’esplosione della faida. Stefania Osmari, insegnante e  consigliere comunale,  negli ultimi 15 anni, con le diverse  amministrazioni comunali, è stata sempre  disponibile  a collaborare nel trovare  soluzioni  alle tante problematiche dovute, quasi sempre,  agli scellerati  provvedimenti dei governi nazionali, avendo come   obiettivo la conservazione di questa importante istituzione per la nostra comunità. Un atteggiamento coerente sia con Alessandro Biaggi, Cinzia Cocchi e ora con Alberto Bertucci. Con un modo di agire gentile, rispettoso di tutti e mai urlato, non si è fatta trascinare dentro la battaglia quotidiana sulla scuola cercando, quanto più possibile, di stemperare le polemiche attraverso un opera di mediazione con le mamme  delle diverse fazioni.  

Un atteggiamento non tollerato  dalla “dura” opposizione  di "Insieme per Nemi". E’ noto, poi, che  l’ira turba la mente, acceca la ragione e, alla fine, offende la gente.  E allora giù fango. Stefania Osmari  diventa, addirittura, una fiancheggiatrice delle iniziative amministrative della maggioranza ! Ridicolo!!

Noi continuiamo a  temere  per la scuola di Nemi. Sarebbe compito di tutte le istituzioni e forze politiche cittadine avere un atteggiamento maturo e costruttivo  di fronte ad un istituto che rischia la chiusura.   E’ troppo importante per la nostra cittadina. Dobbiamo, tutti insieme, impegnarci affinché questo importante presidio continui ad rimanere nella  disponibilità delle future generazioni. Oggi, con la scuola chiusa, le bacheche di "Insieme per  Nemi" riposano. Per tutto l’anno sono state il  megafono delle “Sturmtruppen” locali nella loro quotidiana  battaglia nella scuola.

 Speriamo che questo  non abbia prodotto danni irreparabili.  

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NEMI, PROTEZIONE CIVILE: "PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA E LA SINDROME DEL TORCICOLLO"

Redazione

Nemi (RM) – Pubblichiamo volentieri, in quanto riteniamo che un sano "botta e risposta" politico sia interessante per i lettori, la nota di "Insieme per Nemi" che ha inteso rispondere a "Partecipazione Democratica" in relazione alla Protezione Cvile a Nemi [ Cfr. Articolo del 13/06/2014 – NEMI: C'ERA UNA VOLTA LA PROTEZIONE CIVILE ]

 

Ecco la nota di Insieme per Nemi: 

Caro Direttore,

abbiamo letto con grande attenzione, ma non senza un “tantinello” di stupore, la nota recentemente inviata all’Osservatore d'Italia da parte dei responsabili di "Partecipazione Democratica" e riguardante la Protezione Civile di Nemi.

Ricordiamo a noi stessi che Partecipazione Democratica è la compagine civica con la quale il PD ed altre componenti di centro – sinistra hanno partecipato alla competizione elettorale del 2012 per l’elezione del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale, dopo l’umiliante fase del Commissariamento e dopo le inenarrabili vicende che lo avevano determinato.

Stefania Osmari ne era il candidato a Sindaco ed ora ne rappresenta l’unico Consigliere Comunale, formalmente schierato alla opposizione.

Caro Direttore, vuoi sapere come è questa opposizione di Partecipazione Democratica?

Ad un osservatore esterno l’attività del suo consigliere comunale di opposizione appare per quello che sembra oggettivamente, e cioè non assolutamente brillante per interventi, energia profusa e  quantità di atti prodotti.  E senza che ciò possa essere considerato come un gratuito attacco alla persona del Consigliere Stefania Osmari, ad un altro osservatore, più smaliziato, non potrebbe non apparire, per lo più,  come fiancheggiatrice delle iniziative amministrative della maggioranza e delle “inclite argomentazioni del suo inquietante leader”.

Questa ulteriore argomentazione non riguarda personalmente il Consigliere Stefania Osmari.

Tutti coloro  che sicuramente sono più “inseriti” nelle “segrete cose” che si agitano nella palude della politica nemese narrano di “scambi di cortesie” nel sostegno dei candidati, come sembra sia accaduto nelle recenti elezioni europee, per le quali alcuni rappresentanti di primo piano dell’attuale maggioranza comunale hanno caldeggiato la preferenza per uno dei candidati del PD. Sempre lo stesso gruppetto di ben informati ritiene che probabilmente si è trattato di un gesto di doveroso ringraziamento per quegli esponenti di primo piano del PD, che durante la campagna elettorale delle Comunali del 2012 si sono spesi per il Sindaco Alberto Bertucci, pur essendo formalmente schierati con altri sodalizi politici.

In questo nebuloso contesto, riferito al presente ed al passato prossimo della politica nemese, che cosa fa Partecipazione Democratica?….

Va a rimasticare il trapassato remoto delle elezioni comunali del 1999, fornendo una ricostruzione dei fatti di quel tempo, relativamente alle vicende della protezione civile, assolutamente fantasiosa, anti-storica e non corrispondente ai fatti. Tutti i protagonisti di quelle vicende, per onestà intellettuale, non possono condividere questa occhiuta reminiscenza. E innanzitutto perché tutto ciò oggi sarebbe assolutamente inutile, anzi potrebbe essere utile solo a Partecipazione Democratica che tenta di creare bersagli ed obiettivi virtuali per tentare di coagulare attenzioni e consensi intorno all’attuale suo nulla politico.

Se Partecipazione Democratica è, o fosse, opposizione deve, o dovrebbe, attaccare la Giunta di Alberto Bertucci e non quelle precedenti, con uno dei quali condivide attualmente i seggi di opposizione.

Oppure il tentativo è quello di mondarsi dal peccato originale di aver “inciuciato” nel 2011 con Bertucci e C. per far cadere la Giunta Cocchi, eletta con consenso plebiscitario. Come dire …… la storia di ripete: la volontà popolare viene annullata dalle manovre del Palazzo e dei suoi sicari in una sorta di “colpo di Comune” cinicamente perpetrato in danno dei cittadini.

Oppure Partecipazione Democratica vive lo psicodramma del “frullatore renziano” che, come un ciclone si è appropriato del PD, ha rottamato il governo Letta, si è quasi auto-incoronato Presidente del Consiglio, mena fendenti poderosi sugli avversari politici e sugli oppositori interni, imponendo dinamismo e decisionismo che, di regola, sono stati sempre aborriti dalla Sinistra, globalmente intesa. Ma come la mettiamo con il 41% dei consensi?

Vuoi vedere, come dice qualcuno, che Renzi piace tanto proprio quando è più Berlusconiano di Berlusconi? Piace tanto quando parla male dei Sindacati e bacchetta gli impiegati pubblici. In questo bailamme che vede crollare i capisaldi dei baluardi dei valori della Sinistra, a Partecipazione Democratica viene il torcicollo e guarda indietro nel 1999, vale a dire nel secolo scorso, mostrandosi priva di realismo politico per l’attualità e senza una adeguata progettualità per il futuro.

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NEMI, SCUOLA: TRA BUGIE, RESPONSABILITA' E SALUTE PUBBLICA

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Mi piacerebbe dire francamente cosa penso di tutta questa storia della scuola, dei topi, dei gatti, della mensa e degli attori che vi sono ruotati intorno. Sicuramente se ne è parlato troppo e le responsabilità di tutto questo polverone, polemiche e rimpalli è da attribuirsi ai gestori principali di questa situazione. Le vecchie storie sono sempreverdi perché portatrici della “morale della favola”. Beh, in questo caso, la morale della favola fa chiaramente trasparire che la volontà di mentire sull’evidenza dei fatti fa ingigantire gli stessi episodi in maniera talmente tanto sproporzionata da ottenere l’effetto contrario dell’obiettivo che si voleva raggiungere.

Sarò ancora più esplicita: se si fosse ammesso un umano errore e chiuso prontamente il plesso per la dovuta derattizzazione (che poi c’è stata lo stesso) si sarebbero evitate le polemiche dei genitori, l’attenzione della stampa, la denuncia di un genitore ai carabinieri, il sopralluogo della Asl, le lamentele degli studenti costretti a studiare nel freddo e nella puzza e anche il boomerang mediatico che adesso sta giustamente restituendo ai pinocchio di turno tutte le ennesime bugie sparate ancora un’altra volta per far breccia negli animi di chi ignora e preferisce volgere il guardo altrove.

E’ inutile ripetere l’evidenza che è chiaramente emersa con l’accesso agli atti del consigliere Cocchi. I topi e i gatti hanno, pur nella loro travagliata convivenza, fatto sia la pipì che la popò all’interno della scuola. E devo dire che il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, inizialmente, si è comportato in maniera impeccabile: ha fatto pulire prontamente le classi con la varecchina. Ma far permanere gli studenti nella puzza e con le correnti d’aria e temperature rigide durante le pulizie non è stata una gran pensata anche se volta a non far scomodare i genitori che si sarebbero visti costretti a prendere i propri figli anzitempo. Va bene pulire subito ma leggendo poi le segnalazioni di tre docenti che hanno rinvenuto gli escrementi di topo e quelli di gatto su banchi, sedie, nei bagni e per le scale l’unica cosa razionale e normale che doveva essere fatta a tutela della salute pubblica dei minori era proprio chiudere la mattina stessa del 7 gennaio e far fare una derattizzazione alla scuola. La storia finiva lì e il dirigente scolastico assieme al sindaco avrebbero avuto un comportamento davvero impeccabile.

Ma è normale che di fronte a un episodio del genere, vedendo una gestione piuttosto approssimativa dei fatti ne è nata una questione di stato che si è protratta dal 7 gennaio fino ad oggi. Questo capitolo è stato più che sviscerato, ma di fronte a pinocchi che dicono che si è trattato di un evento strumentalizzato dalla stampa è doveroso rispondere in maniera totalmente diversa rispetto alla frequenza di attività cerebrale che anima certe menti: che piaccia o no esiste ancora una stampa indipendente, libera di criticare e prendere posizione. In alto i cuori e la libertà di stampa e di pensiero. Amen.

Riguardo la dinamica del consiglio comunale è stato veramente un piatto cucinato di fretta da parte dell’allegra brigata di Uniti per Nemi e ne è venuto fuori un timballo stracciato e approssimativamente incommestibile. Un consigliere e tra l’altro ex sindaco (la storia la conosciamo bene tutti) capisce la gravità dei fatti e quanto sia delicato il tema della scuola che coinvolge i minori e si rivolge ad Alberto Bertucci chiedendo una seduta straordinaria e aperta ai cittadini di Nemi per chiarire tutte le vicende e fugare gli eventuali dubbi. E cosa fa il primo cittadino Alberto Bertucci? Indice un Consiglio comunale che parla di altro e tra gli altri punti ci mette in mezzo una mozione di vicinanza alla scuola rispetto a fatti che sarebbero stati strumentalizzati dalla stampa. Poi parla di corsi di giornalismo, basket e altri attività e liquida la vicenda con un “viva la scuola di Nemi che è un’eccellenza”.

E il bello che è che gli va dietro anche il docente e consigliere di opposizione Stefania Osmari, favorevole ai contenuti che la mozione esprime. Ma che maniera è? Si è mica cavalli ai quali gli si dà lo zuccherino quando invece chiedono la biada! Non ci sarebbe stato nulla di male a spiegare come sono andate le cose in una seduta partecipata, aperta, condivisa! Eppure siamo ancora in democrazia e a nessuno sarebbe venuto in mente di incolpare l’amministrazione per un episodio accidentale. Anche se è pur vero che gli edifici scolastici vanno controllati almeno cinque giorni prima la ripresa dell’attività didattica, proprio per evitare che si verifichino imprevisti. Ma comunque può succedere e sbagliare è umano. Ciò che non è plausibile è negare l’evidenza e “buttarla in caciara” pensando di prendersi gioco di genitori, docenti (almeno alcuni) e studenti asserendo che non è vero nulla. Il sopralluogo della Asl è avvenuto l’8 gennaio, dopo che è stato passato lo straccio con la varecchina. Gli escrementi sono stati segnalati il sette gennaio. Ma chi ha segnalato le deiezioni il giorno prima non era certamente uno svitato, fuori di testa! Si è trattato di persone che responsabilmente hanno preso carta e penna e pensato alla salute dei minori. Tutelare la salute pubblica non è mica un reato e bisogna avere un profondo rispetto nei confronti di chi fa bene il proprio lavoro. Il genitore che ha denunciato, la collaboratrice scolastica in questione e le docenti che hanno segnalato hanno fatto il loro dovere e vanno rispettate e ringraziate.

Ma invece si è detto che sono state tutte bugie! La prossima volta, dopo queste reazioni, sconvolgimenti e attenzione mediatica i genitori potranno essere certi che le segnalazioni verranno comunque fatte? E’ lecito che sorga il dubbio e che chi ha parlato possa pensare: “Ma chi me l’ha fatto fare!”. I minori vanno tutelati e anche ascoltati non messi a tacere con una mozione che dice “viva la scuola”.

La scuola la stanno facendo colare a picco. Sono oltre vent’anni che c’è un cantiere. Anziché pensare a mettere una caldaia nuova e a sbrigarsi con i lavori si è fatto altro. Incentivare le iscrizioni significa presentare un plesso che oltre ai corsi di giornalismo e di basket offre ambienti confortevoli e a norma.

Alberto Bertucci non è certo l’ultimo arrivato, se ci voltiamo indietro c’è sempre lui che prima ricopriva la carica di assessore alla Scuola. Non credo che bagni con impianto di areazione non funzionante, servizio igienico accessibile a portatori di handicap pieno di materiale ingombrante e quindi non fruibile, locale informatico privo di finestre e senza un impianto di areazione funzionante, cavi elettrici volanti, muffa sulle pareti e arredi danneggiati siano sinonimi di ambiente confortevole. Ma è l’elenco stilato dalla Asl rispetto a ciò che ha rilevato al momento del sopralluogo. Tant’è.

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NEMI: TUTTA LA VERITA’ SU GATTI E RATTI ALLA SCUOLA…. CARTE ALLA MANO

di Cinzia Cocchi – Consigliere di Opposizione "Insieme per Nemi"

Nemi (RM) – Non avrei mai pensato che si potesse scadere così in basso e mistificare totalmente la realtà di un episodio che ha coinvolto la salute pubblica di minorenni e frequentanti dell’unica scuola pubblica di Nemi.

Con rammarico dichiaro di aver ricevuto con estremo ritardo tutti gli atti che riguardano l’episodio di animali accidentalmente entrati nel plesso delle medie durante le festività natalizie. La mia richiesta di accesso agli atti, effettuata immediatamente dopo che gli episodi sono finiti sulle cronache e quindi portati a conoscenza della collettività, è stata esaudita soltanto il 20 febbraio 2014, dopo che si è tenuta una seduta di consiglio comunale dove si è parlato di tutto tranne che di quello di cui si doveva parlare: andavano doverosamente chiariti con i cittadini in seduta aperta e straordinaria gli episodi accaduti, con estrema sincerità, leggendo gli atti di cui adesso sono in possesso e che, con spirito di servizio alla cittadinanza, che ha sempre animato la mia attività e quella della squadra di Insieme per Nemi, metto a disposizione di tutti coloro che vorranno capire e conoscere lo stato reale dei fatti.

[ Cliccare qui per visionare il documento della ASL RMH relativo al sopralluogo effettuato in data 8 gennaio 2014 presso la scuola di Nemi ]

[ Cliccare qui per leggere un estratto delle lettere inviate da 3 docenti della scuola di Nemi alla dirigenza scolastica in cui si evidenzia la presenza di escrementi di topo e di gatto in data 7 gennaio 2014 ]

Il dato di fatto è che non vi è stata alcuna strumentalizzazione politica da parte mia in quanto nel plesso sono stati rinvenuti escrementi di topo da ben due docenti ed escrementi di gatto da un'altra docente che con spirito di servizio hanno tempestivamente segnalato l’accaduto il giorno 7 gennaio 2014, al rientro delle vacanze natalizie. La Asl, dal canto suo, ha effettuato il sopralluogo il giorno dopo (quindi l’8 gennaio 2014), dopo che il plesso è stato pulito con la candeggina. Questa tempestività del sindaco Alberto Bertucci nell’aver provveduto a far pulire la scuola è fortuitamente accaduta in quanto lo stesso si è trovato personalmente ad accompagnare i propri figli a scuola ed ha dunque constatato in prima persona le pessime condizioni igienico sanitarie del plesso a seguito dell’ingresso di gatti e di ratti all’interno dell’edificio così come comunicato dalle docenti al momento dell’ingresso nella scuola e così come testimoniano le numerose fotografie corredate di commenti che gli stessi studenti della scuola di Nemi hanno pubblicato su un noto social network, descrivendo una situazione ai limiti della realtà con un olezzo indescrivibile e i locali scolastici completamente sudici con le deiezioni degli animali su sedie, banchi e quant’altro.

Le “falsità” e la presunta “strumentalizzazione” di cui ha parlato il primo cittadino nella seduta di Consiglio accusando sostanzialmente la sottoscritta di non avere a cuore il bene della scuola di Nemi non sono altro che un mero, squallido, bieco tentativo di arrampicarsi sugli specchi e negare degli episodi realmente accaduti che hanno coinvolto sia i minori che le loro famiglie.

Un episodio sicuramente accidentale che avrebbe dovuto essere gestito sia dalla scuola che dal Comune in una maniera totalmente diversa: ci si sarebbe dovuti scusare per il disservizio, chiudere il plesso per uno o al massimo due giorni, effettuare prontamente la derattizzazione e riaprire il plesso di comune accordo con la dirigenza scolastica.

Invece, la Asl è intervenuta su sollecitazione dei Carabinieri di Nemi i quali hanno anche acquisito una denuncia di un genitore e la derattizzazione è stata prescritta dall’azienda sanitaria a seguito della constatazione delle segnalazioni dei docenti, i quali a loro firma e testimoniando la presenza di escrementi di topi, hanno chiesto e sollecitato opportuni interventi.

Adesso più che mai, dopo aver accertato lo stato dei fatti attraverso la lettura dei verbali e atti che riguardano l’episodio accaduto alla scuola di  Nemi, rivendico la mia contrarietà espressa in consiglio rispetto ad una mozione volta a testimoniare che nella scuola non era successo nulla e che il tutto era soltanto frutto di una mera strumentalizzazione politica.

In Consiglio Comunale ho dichiarato che su questa vicenda ci sono delle gravi responsabilità da parte degli attori principali che hanno gestito l’increscioso episodio. Adesso tutti nodi vengono al pettine. Un amministratore autentico che si comporta da buon padre di famiglia deve anche avere la determinazione di presentarsi di fronte ai cittadini che rappresenta e parlare anche di fatti come quello purtroppo accaduto alla scuola. Negare e mentire rispetto alla realtà dichiarando sulla stampa che non ci sono mai state deiezini di gatti e di ratti all’interno dell’edificio scolastico equivale a prendere in giro la collettività.

Elemento ancor più grave è non l’aver messo al corrente i cittadini di Nemi che l’edificio non gode di buona salute. Infatti la Asl, a seguito del sopralluogo, ha rilevato addirittura bagni con impianto di areazione non funzionante, servizio igienico accessibile a portatori di handicap pieno di materiale ingombrante e quindi non fruibile, il locale informatico privo di finestre e senza un impianto di areazione funzionante, cavi elettrici volanti, muffa sulle pareti e arredi danneggiati.

Adesso non si può far altro che prendere atto della pessima figura che ha fatto l’amministrazione di Alberto Bertucci.

Non vale la pena neppure commentare la condotta del consigliere di opposizione Stefania Osmari la quale, a conoscenza degli atti che rendo pubblici, ha addirittura votato una mozione proposta dalla giunta che attesta che vi è stata una strumentalizzazione rispetto all’intera vicenda.

Sicuramente Stefania Osmari, la quale ha preferito evitare di ammettere lo stato dei fatti, dovrà rendere conto alla sua coalizione e ai cittadini che l’hanno votata.

Non intendo specificare altro perché gli atti parlano da soli ma sicuramente segnalerò nelle sedi opportune il fatto che la mia richiesta di un consiglio straordinario e aperto sul tema scuola è stato totalmente eluso a favore di una seduta convocata in orario serale inopportuno per la partecipazione delle famiglie e con un ordine del giorno che è sembrato una presa in giro nei confronti dell’onesta intellettuale dei nemesi.

Infine ringrazio il sindaco per aver detto che sono una voce fuori dal coro. Almeno su questo ha detto la verità. Per fortuna le bugie hanno le gambe corte e il tempo sta restituendo tutto.

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NEMI, DEIEZIONI ANIMALI A SCUOLA: COCCHI CHIEDE SEDUTA STRAORDINARIA E APERTA. IL SINDACO PREPARA TUTT'ALTRO

Chissà cosa dirà il Consigliere di opposizione Stefania Osmari di "Partecipazione Democratica" la quale è al contempo docente alla scuola di Nemi.

 

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Arrivano dei segnali rispetto alla richiesta avanzata dal consigliere comunale di "Insieme per Nemi" Cinzia Cocchi di un consiglio comunale urgente ed aperto inerente gli ultimi episodi che hanno interessato la scuola di Nemi.

“Il 13 febbraio alle ore 18:30 – fa sapere Cocchi – è convocato un consiglio comunale non esclusivamente incentrato sulle problematiche scolastiche emerse in questi ultimi tempi ma bensì una seduta dove ci saranno altri punti all'ordine del giorno e solo al quarto punto ci sarà "Scuola di Nemi una risorsa per la nostra comunità".

Il titolo non lascia presagire una volontà di affrontare e superare insieme le problematiche nell’ambito della scuola per offrire servizi migliori alle famiglie e soprattutto agli studenti ma probabilmente, dato il titolo del punto, sarà un inno alle iniziative che tutte le scuole d’Italia portano avanti ma senza sbandierarlo in manifesti politici o sedute di consiglio comunale.

“Nella mia richiesta – prosegue Cinzia Cocchi – i punti all'ordine del giorno erano: 'Chiarimenti, discussione e provvedimenti da adottare al fine di risolvere le criticità che hanno interessato negli ultimi giorni la scuola di Nemi e costituzione di una commissione avente funzione di controllo e garanzia'. Chiedevo inoltre una seduta del consiglio Aperto, dove tutti i cittadini avrebbero potuto prendere la parola ed avanzare proposte”.

E’ palese che i punti all’ordine del giorno non rispecchiano le richieste avanzate dal consigliere di opposizione Cocchi ed è altrettanto chiaro che non si terrà alcuna seduta aperta dove tutti i cittadini possano partecipare e prendere la parola avanzando proposte.

“E' ovvio, che la mia richiesta – dice Cinzia Cocchi – ha indotto Alberto Bertucci a trovare la soluzione migliore per provare ad uscire fuori da un palese fallimento di gestione delle gravi vicende che hanno colpito l’istituto scolastico. Vorrà comunicare tutte le iniziative, comprese quelle nuove come la scuola di scacchi e dei corsi di yoga, sciorinerà tutte le altre attività, basket, scuola di giornalismo, canto, etc, etc, per concludere alla solita maniera che ormai conosciamo. Insomma, vorrà imbandire una tavola con il servizio di cristallo e le posate d'argento, dentro una baracca. Inoltre ha valutato bene anche l'orario, infatti se il consiglio inizierà alle 18:30, si arriverà a parlare della scuola, sicuramente dopo le 19:00, orario in cui tante mamme, ahimè, non potranno più partecipare! In questo modo, non rispetta quanto previsto dalle norme, prevarica il diritto del consigliere di minoranza, ma soprattutto prende in giro i cittadini”.

Insomma, si è capito che sta per andare in onda la solita messa in scena con una seduta di Consiglio comunale pari ad una fiction dove il regista avrà studiato tutto nei minimi particolari per far sì che uscendo dal Comune si dica, “abbiamo una scuola come la Oxford University”. Peccato che stia cadendo a pezzi. Peccato che si siano verificati episodi molto gravi come un felino sui vassoi della mensa, come la caldaia malfunzionante e come animali che lasciano deiezioni per l’istituto scolastico. Ma tutto ciò non sarebbe vero. Sarebbero tutte bugie e molti cittadini nemesi si sarebbero inventati tutto.

Già si può immaginare la scena: si leggerà la lettera del funzionario Asl che dice tutto e non dice niente e soprattutto non nega la presenza di ratti e gatti all’interno dell’istituto all’indomani del 6 gennaio 2014. Ma scarica tutto sulle docenti che avrebbero segnalato. L’opposizione di Cinzia Cocchi cercherà in tutti i modi di controbattere, disturbata dai pugni sul tavolo e dalle parole in libertà dell’ex aspirante presidente del consiglio comunale e dei ”vergogna” strascico su facebook subito dopo e dei riferimenti a chi cerca di fare informazione.

Chissà cosa dirà il Consigliere di opposizione Stefania Osmari di "Partecipazione Democratica" la quale è al contempo docente alla scuola di Nemi. 

Ma allora perché non diciamo che sulle sedie di scuola c’erano delle violette profumate germogliate grazie al clima propizio miscelato dalla corrente di una mezza finestra lasciata aperta. Anzi, facciamo così. Sono tutte bugie, le finestre erano chiuse e le deiezioni di animali erano degli ologrammi. 

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NEMI, CASO ILCESA: LA SOCIETA' PRESENTA RICORSO E NAUFRAGANO LE BUONE INTENZIONI DELLA GIUNTA DI ALBERTO BERTUCCI

Redazione

Nemi (RM) – La società ILCESA ha presentato ricorso al Consiglio di Stato l’ultimo giorno utile contro la sentenza del Tar Lazio che ha condannato il Comune di Nemi al pagamento di 300 mila euro per aver “limitato l’utilizzazione edificatoria” alla società attraverso varianti al piano regolatore.

Infatti, di recente, Il Comune di Nemi è stato condannato dal Tar Lazio al risarcimento di 300 mila euro alla società ILCESA, Impresa Laziale Costruzioni Edili Stradali Appalti a r.l.

L’amministrazione Bertucci, ha ritenuto di dover iscrivere immediatamente la somma come debito fuori bilancio e dichiarare di voler liquidare la società con la quale tra l’altro avrebbe raggiunto un accordo.

A differenza di quanto fatto dalle precedenti amministrazioni dunque, Alberto Bertucci , mediante un Consiglio comunale straordinario, annunciava che la chiusura di questa vicenda con un aggravio di spese notevoli causate dai precedenti amministratori.

Una storia iniziata diciotto anni fa che ha coinvolto la giunta di centrosinistra di Vairo Canterani il quale governò negli anni ’90 e che con la sua politica di tutela dell’ambiente, attraverso delle varianti al piano regolatore, bloccò la realizzazione di un complesso edilizio in zona protetta da vincoli archeologici.

Ora, con il ricorso al Consiglio di Stato intentato da ILCESA si capisce chiaramente che le intenzioni di Alberto Bertucci sono naufragate e che adesso l’Ente si trova in una posizione di difesa piuttosto che di attacco.

Ad evidenziare questa infausta dinamica è proprio l’ex sindaco Vairo Canterani, il quale non manca di evidenziare questa e altre questioni che sommate assieme non attribuiscono un giudizio edificante nei confronti dell’operato della giunta di Alberto Bertucci.

ILCESA in primis e poi, sostanzialmente una “politica fatta di forma, di eventi e feste ma sostanzialmente di mancanza di programmazione, manutenzione cura del quotidiano”.

E anche un appello alle Consigliere di opposizione (Cinzia Cocchi e Stefania Osmari) di cogliere questi aspetti evidenziati dallo stesso Canterani e portarli in Consiglio, qualora ritenuti interessanti.

Buona visione dell’intervista video a Vairo Canterani [ PER VEDERE LA VIDEO INTERVISTA A VAIRO CANTERANI ANDARE IN FONDO A QUESTA PAGINA OPPURE CLICCARE QUI ]

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NEMI, CASO IL.CE.SA. MARINELLI (SEL): CONSIGLIO COMUNALE TRA URLA E SORRISI BEFFARDI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Azzurra Marinelli esponente Sel Nemi 

Nemi (RM) – “Ho assistito ad un Consiglio comunale surreale. Con un sedicente presidente del Consiglio che urla e toglie la parola a suo piacimento mentre il sindaco sorride beffardamente sotto i baffi. Stavolta Alberto Bertucci ha il coltello dalla parte del manico. Lascia infatti che una Cinzia Cocchi, che sembra un pesce fuor d'acqua, cerchi di spiegare perché il suo predecessore Alessandro Biaggi, non abbia recepito ciò che gli imponeva la sentenza del Tar, purtroppo  i risultati sono scarsi, ancora non l'abbiamo capito. Lascia anche che il consigliere Stefania Osmari provi a difendere l'operato di un ex sindaco che non ha nemmeno avuto il buon senso di essere presente al consiglio comunale almeno per metterci la faccia. Ogni tanto alza la voce il sindaco é vero, ma lo fa per scena. Sa che ha vinto ormai. Tiene in pugno i due grandi giganti della storia politica di Nemi. Lui, che magari non c'era ai tempi dell'il.ce.sa. , ma che non é certo senza macchia. Anzi ha una denuncia penale che gli pende sulla testa.

Povera Nemi e poveri nemesi, in mano a persone che urlano, si gettano veleno addosso gli uni contro gli altri, in un carosello patetico in cui si celebra la morte della politica e del buon senso. Chi farà opposizione al sindaco indagato? Coloro che " forse" dovranno di propria tasca saldare il conto con la giustizia? E i quasi 100.000 euro di canoni arretrati del campo di calcio chi li pagherà? Giovanni Libanori? Mi sa tanto che tutta questa storia, al solito finirà con qualche battuta, forse un manifesto, ma poi sapete come si dice a Nemi? Tra cani 'nze mozzicanu!”

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NEMI CONSIGLIO COMUNALE: ANDATO IN SCENA L'ENNESIMO "ONE MAN SHOW"

Chiara Rai

Nemi (RM) – Consiglio comunale ieri pomeriggio (30 gennaio 2013) a Nemi, dove è stato approvato il regolamento che concerne le funzionalità dell’amministrazione comunale (modifiche al Tuel apportate dal Dl 174/2012). Un regolamento che, ha sottolineato il sindaco Alberto Bertucci, detta le modalità per effettuare dei controlli interni agli uffici del Comune con l’obiettivo di rendere più efficiente la macchina amministrativa. I due consiglieri di opposizione, Cocchi e Osmari, i quali hanno dato parere favorevole all’approvazione, hanno sia chiesto dei chiarimenti che avanzato proposte.
 
Il consigliere Stefania Osmari ha fatto presente l’opportunità di introdurre lo strumento della condivisione degli utenti esterni rispetto le valutazioni dell’operato dei dipendenti dell’Ente che di fatto si interfacciano con i cittadini ogni qualvolta che quest’ultimi si recano in Comune. Osmari ha inoltre asserito che sarebbe opportuno che ci fosse coerenza tra la valutazione dell’efficienza dei dipendenti e il rispetto dei contratti di lavoro degli stessi: “Sarebbe auspicabile – ha dunque sottolineato Osmari, consigliere di Partecipazione Democraticache vengano specificati gli strumenti di cui s’intende avvalersi per effettuare tali verifiche di valutazione dell’efficienza amministrativa”.

Per tutta risposta, il primo cittadino Alberto Bertucci ha chiamato in causa i sindacati asserendo: “Non c’è da preoccuparsi sotto questo aspetto – ha detto il sindaco Bertucci – perché ci sono i sindacati che vigilano anche troppo, rischiando a volte di scadere anche nel ridicolo”.

Dopodiché, il segretario comunale ha preso la parola per specificare che sostanzialmente con l’approvazione del regolamento si avvia un monitoraggio che prima non c’era. Ovvero dei controlli di gestione rispetto alla regolarità amministrativa ma anche, elemento importante contabile, facendo degli esempi di Comuni più grandi che hanno dovuto dichiarare il dissesto. Invece il segretario comunale avrà l’opportunità di effettuare tali controlli contabili e interagire direttamente con la Corte dei Conti. In pratica potrà essere garantito il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica determinati dal patto di stabilità interno, mediante l’attività di coordinamento e vigilanza.

Il consigliere di opposizione di Insieme per Nemi, Cinzia Cocchi ha avanzato una proposta. “Tra le sostanziali modifiche al Tuel (Testo Unico degli Enti Locali), vi è nell’articolo 41 bis – ha detto Cocchi – l’obbligo di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo rispetto il loro stato patrimoniale”. Questo obbligo, ha ricordato il consigliere Cocchi, investe i Comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti: “Sebbene non siamo obbligati a pubblicare il nostro stato patrimoniale – ha detto Cinzia Cocchi – potremmo dare comunque il buon esempio adottando questo criterio di trasparenza”. Del resto il Comune di Nemi sotto questo profilo, ha voluto suggerire il consigliere di Insieme per Nemi, potrebbe distinguersi in quanto Ente virtuoso. Soprattutto sarebbe importante in questo attuale momento politico dove c’è una anche una conclamata sfiducia dei cittadini rispetto chi ricopre cariche amministrative. D’accordo con la proposta, l’altro consigliere d’opposizione Stefania Osmari la quale ha sottolineato l’importanza di questa opportunità di poter dimostrare per primi la volontà di trasparenza.

Il sindaco Alberto Bertucci non ha ritenuto di rispondere ne in maniera affermativa ne negativa alla proposta avanzata. Bertucci ha sottolineato che: “Nemi non è Roma ne tantomeno Parlamento o Senato della Repubblica”, ma in una comunità quale è Nemi, si conoscono tutti  e si riconosce la “politica pulita” perché i cittadini sanno persino l’albero genealogico di ciascun residente, dunque “potremmo tornarci sopra – ha detto il sindaco Bertucci – anche se il fatto di poter essere trasparenti è già soddisfatto dal riscontro diretto con la cittadinanza”.

A seguito delle dichiarazioni di Bertucci e dei consiglieri di opposizione, è intervenuto il consigliere di maggioranza ed ex aspirante presidente del consiglio comunale Giovanni Libanori, il quale si è detto sostanzialmente d’accordo con quanto esposto da Cocchi e Osmari e ha rilanciato: “propongo al sindaco di indire un consiglio comunale ad hoc in merito a questa proposta – ha asserito Libanori – e nella sede adeguata dirò cosa penso nello specifico”. Ieri Libanori si è soltanto limitato a dire che “le nobili parole” si dovrebbero adeguare anche nella condotta quotidiana di chi le propone e che non ci dev’essere alcun timore nel dichiarare il proprio stato patrimoniale.

Il sindaco Bertucci ha poi fatto delle comunicazioni a margine del Consiglio, annunciando che l’attività di screening mammografica e del colon retto si sarebbe ripetuta a Nemi sabato 9 febbraio.

Da lì, ha chiesto la parola il consigliere Cocchi che in pratica ha evidenziato che negli altri Comuni, quali Genzano, Ariccia e Albano è stata la stessa promotrice dell’iniziativa, ovvero l’azienda sanitaria locale Asl RmH, ad inviare direttamente a casa dei cittadini le lettere informative rispetto i tre giorni di screening. Da qui la domanda al sindaco Bertucci: “quali sono i motivi che hanno spinto questa amministrazione a farsi carico dell’onore di inviare le lettere, che,  sarebbe invece spettato alla Asl?”. Cocchi ha ricordato anche che è stato probabilmente questo ulteriore onere che avrebbe fatto scaturire dei “fatti di negligenza assolutamente condannabili” (così definiti dal sindaco in una nota diramata ad un giornale online locale)  consumati da una dipendente comunale la quale, “non avrebbe spedito una serie di raccomandate urgenti recanti informazioni utili per la cittadinanza e relative ai prossimi screening medici gratuiti organizzati dal Comune (previsti lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30 gennaio). La dipendente, invece di eseguire il compito affidatole dal Sindaco – si citano testuali le parole del primo cittadino Bertucci – ha lasciato che l'ufficio postale chiudesse senza andarci”. Dunque se il servizio è promosso dal sistema sanitario nazionale perché Bertucci ha voluto inviare delle lettere firmate di suo pugno (“l’amministrazione al servizio del cittadino”) assumendosi un compito che avrebbe naturalmente eseguito l’azienda sanitaria locale? Anche perché di fatto non è stato reso un tempestivo servizio di informazione tramite le lettere, visto che le comunicazioni, in diversi casi, non sono arrivate o sono pervenute in ritardo. Da qui anche l’esigenza di ripetere lo screening nella giornata di sabato 9 febbraio.

Il consigliere Stefania Osmari ha colto l’occasione per segnalare che a Nemi la posta arriva con estremo ritardo per alcuni quartieri e che spesso ormai vengono recapitate ai cittadini bollette scadute con conseguente danno di dover pagare le eventuali more dei ritardi non imputabili al cittadino ma ai disservizi delle poste.

Il vicesindaco Edy Palazzi ha asserito che effettivamente ci sono problemi con le poste e che ogni volta poste italiane garantisce all’amministrazione di aver risolto il problema. Palazzi ha riferito a Osmari che monitorerà la questione.

Rispetto alla domanda di Cocchi, il sindaco Bertucci ha risposto che “la buona politica passa anche per questo e che l’amministrazione comunale ha dato piena disponibilità alla Asl nell’inviare le lettere ai cittadini. Purtroppo – ha detto Alberto Bertucci – la mala informazione è grave, soprattutto quando si leggono delle notizie su fonti non attendibili”. Il primo cittadino ha invitato Cocchi a non leggere i “giornaletti”.

Da questa asserzione che non gratifica certo gli organi di stampa locali dei Castelli Romani, si evince dunque che la stessa nota del sindaco letta da Cocchi su un giornale online dei Castelli Romani è da considerarsi carta straccia.

Colgo l’occasione nell’esprimere sdegno per le parole pronunciate dal sindaco che dimostrano da parte sua un’arroganza e una condotta affatto rispettosa nei confronti degli organi di stampa che quotidianamente sono impegnati nella diffusione dell’informazione. L’informazione può non essere sempre condivisa da tutti ma rimane pur sempre un diritto dovere garantito dalla Costituzione e se Bertucci desidera rispetto per la carica che riveste dovrebbe per primo dare il buon esempio senza elargire giudizi che appaiono palesemente arroganti: prima nei confronti dei sindacati e poi degli organi di stampa.  

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NEMI, SERVIZIO COTRAL IN GINOCCHIO: CITTADINI STANCHI DEI DISSERVIZI

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Chiara Rai


Nemi (RM) – Nemi è una comunità, una grande famiglia e quando il capo famiglia promette benessere e lascia tutti i parenti a patire il malessere, significa che non è in grado di condurre. Non è in grado di gestire circa duemila anime in un paese che è un gioiellino che potrebbe luccicare e che invece sembra un pezzo di vetro opaco e frantumato.


Voci ufficiose sono arrivate fino alla nostra redazione: sembrerebbe che a palazzo si dica ai cittadini:"risolviamo la cosa tra di noi, senza mettere in mezzo la stampa".


Ecco i cittadini ci provano a segnalare i disservizi direttamente ai responsabili della gestione amministrativa di palazzo, ma non trovano risposte. E’ il caso della signora Rosa che ha scritto più volte al sindaco Alberto Bertucci e ha parlato anche con il consigliere di maggioranza ed ex aspirante presidente del Consiglio Comunale Giovanni Libanori.


Rosa a ragion veduta, ha segnalato più volte l’annoso problema del trasporto Cotral a Nemi, oggetto di continue lagnanze dei cittadini. Questo problema è stato anche oggetto di una interrogazione del consigliere di opposizione Stefania Osmari.


L’interpellanza ha avuto risposta in occasione dell’ultimo consiglio comunale di fine novembre, una seduta animata, come al solito, più da autocelebrazioni della giunta che da resoconto di fatti concreti.  [ Cfr. Articolo del 29/11/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE: POCHE RISPOSTE, TANTE AUTOCELEBRAZIONI ]


Si ricorda che partendo dall’interrogazione di Osmari, Alberto Bertucci ha riassunto in maniera approssimativa la richiesta avanzata in forma di interrogazione (senza chiedere alla Osmari di leggere il testo della interrogazione) che concerne il trasporto pubblico a Nemi. Ovvero i problemi continui di Cotral che sovente salta le corse.


Bertucci non ha specificato che la Osmari ha sollevato il problema delle continue carenze nella corsa Nemi – Genzano delle 7:20 del mattino, ma si è limitato ad annunciare in pompa magna, coadiuvato da Libanori, che ha provveduto ad annoverare la corsa Nemi – Velletri come tratta protetta, garantendo che in futuro non si verificheranno più disservizi e mancate corse se non per motivi di malattia del conducente o guasto del mezzo.


Il sindaco ha detto che non essendo pervenute lamentele rispetto la corsa Nemi – Genzano non può affidarsi a lagnanze non circostanziate e riportate dal consigliere Osmari in maniera strumentale.


Purtroppo la realtà è un’altra e nel 2013 non si può contare su una rete di trasporto pubblico efficiente pur avendo un amministratore, Giovanni Libanori, che è addirittura consigliere di amministrazione Cotral e percepisce un lauto stipendio garantito direttamente dalle nostre tasche. [ Cfr. Articolo del 25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA ]


Eppure questo non basta neppure a far funzionare due misere tratte: Nemi – Velletri e Nemi – Genzano. 


Per opportuna conoscenza riportiamo le lettere inviate a mezzo posta elettronica dalla signora Rosa C. indirizzate al sindaco Alberto Bertucci e al Consigliere Giovanni Libanori rimaste a tutt'oggi senza riscontro e al contempo garantiamo che torneremo su questo argomento.


Ecco le due lettere:


 


———- Messaggio inoltrato ———-
Da: Rossella C………… <rosa………………@gmail.com> (Indirizzo email indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
Date: 09 gennaio 2013 08:20
Oggetto: trasporti cotral
A: segreterianemi@pec.provincia.roma.it

All'attenzione del sindaco Bertucci e dell'assessore Libanori

Sono finite le feste natalizie ed è ricominciata la scuola e tutto è ritornato nella normalità,compresi i trasporti……..magari fosse vero……
L'8 gennaio 2013 l'unica corsa cotral delle 14.10 che da Velletri porta a Nemi è saltata con il risultato di dover andare a prendere i ragazzi ,ma non basta, anche questa mattina alle 7.15,sempre unica corsa,la corsa è saltata.
Non c'è che dire ogni qualvolta parliamo di trasporto pubblico che coincide con gli orari scolastici,siamo veramente allo sbando.
Oggi alle 14.15 ci sarà il cotral per riportare i ragazzi a casa? Booh è un enigma e via con lo spreco di telefonate e disagi per noi genitori che ci preoccupiamo di andarli a riprendere nonostante i nostri impegni.
Venite a vedere la mattina alle 7.00 in piazza De Santis alle Colombe il gruppo numeroso di ragazzi che aspettano alla fermata con annessi genitori in macchina che sgombrano la piazzetta con le loro macchine solo all'arrivo del pullman……..noi non viviamo in un paese civile.
Nemi è stato insignito come comune arancione e ribadito da questa amministrazione…noi genitori che viviamo di realtà e non di belle parole riteniamo che Nemi sia il paese zimbello dei castelli romani, il paese jolly sul quale si può giocare a proprio piacimento.Sarebbe più corretto denominarlo così.

Rosa C………….. (Cognome indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
3…………………………(Numero di cellulare indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)

 


———- Messaggio inoltrato ———-
Da: Rossella C………… <rosa………………@gmail.com> (Indirizzo email indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
Date: 11 gennaio 2013 09:58
Oggetto: cotral
A: segreterianemi@pec.provincia.roma.it

All'attenzione del sindaco Bertucci e dell'assessore Libanori

questa mattina alle 7.00 tutti alla fermata cotral in attesa del pullman.
Alle 7.25 noi genitori li abbiamo dovuti trasportare con le varie macchine (anche a rischio patente) a Genzano anche se un ragazzo è tornato a casa poiché più di 6 persone in una macchina era veramente impossibile .
Alle 7.30 incrociamo su via Nemorense un pullman  GENZANO-NEMI in prossimità del parcheggio del ristorante La panoramica.
Probabilmente dopo la sosta a Nemi ha proseguito alle Colombe per poi andare a Velletri, MA SICURAMENTE UNA CORSA A VUOTO DA GENZANO A VELLETRI….QUESTE SONO LE INEFFICIENZE E I COSTI.
Arrivo alle 7.35 a Genzano per poter prendere il pullman.
Alle 7.50 i ragazzi stanno ancora alla fermata e quindi si entrerà a scuola in seconda ora.
A VOI SEMBRA NORMALE?
L'ORARIO UFFICIALE COTRAL ESPONE LA CORSA ALLE 7.10……..
LA SERIETA' DI UN'AZIENDA SI ESPRIME ANCHE CON IL RISPETTO DELLE REGOLE ANCHE SE HA PROBLEMI FINANZIARI.
Non so se mai mi risponderete , non c'è problema, perché ormai noi tutti abbiamo la nostra idea
e anche se vi mascherate dietro delle scusanti citando il vostro impegno io me lo ricorderò a tempo debito.
Distinti saluti e buon lavoro se siete ancora capaci.

Rosa C………….. (Cognome indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
 

tabella PRECEDENTI:

29/11/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE: POCHE RISPOSTE, TANTE AUTOCELEBRAZIONI
21/11/2012 LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO: COTRAL E LA SINDROME DEL TERSICOREO
27/10/2012 NEMI, GIUNTA BERTUCCI: PAROLE, NON FATTI
02/10/2012 NEMI DISAGI COTRAL, PUNTUALIZZAZIONI DI GIOVANNI LIBANORI
02/10/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO, GIOVANNI LIBANORI: "IO HO RESO UN BUON SERVIZIO AI CITTADINI DI NEMI" (DICHIARAVA AD APRILE 2012)
31/07/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE COLABRODO: LA REGIONE, IL COMUNE E I CITTADINI PAGANO, SCHIAFFINI INCASSA E IL TRASPORTO DOV'E'?
26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA