STAMINA: TRA RIVELAZIONI, VERITA' E GLI ITALIANI CHE ASPETTANO DI CURARSI

Redazione

Importanti rivelazioni durante un audizione in commissione Sanità dove il presidente del comitato etico degli Spedali di Brescia Francesco De Ferrari ha parlato. Dall’Aifa non ci fu nessun ostacolo, il brevetto c’era. Nei primi dodici casi non ci fu alcun effetto collaterale.

I malati e le famiglie che intendono garantire ai propri figli il diritto alle cure compassionevoli stanno sempre di più unendo le forze e costituendosi in comitati pro – stamina che in Italia ormai proliferano a passo sostenuto e non intendono restare in silenzio

Ancora si cerca di far luce sul rapporto tra il Comitato etico, l’azienda ospedaliera Spedali Civili sul metodo Stamina approdato a Brescia il 9 giugno del 2011, quando con una delibera l’azienda mise le basi per una collaborazione con la Fondazione di Vannoni. Il primo agosto 2011 una lettera Aifa agli Spedali di Brescia comunicava ''che non c'erano ragioni ostative al trattamento Stamina''. Lo ha detto il presidente del comitato etico degli Spedali di Brescia, Francesco De Ferrari, rendendo noto che il comitato non aveva autorizzato l'uso della terapia, ma dopo la missiva Aifa ''aveva cambiato idea''.
Il 5 luglio 2011, ha spiegato De Ferrari in audizione in commissione Sanità al Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul caso Stamina, ''il comitato etico si pronunciò e ritenne di non autorizzare l'uso della terapia cellulare Stamina, ribadendo che bisognava ricorrere alla produzione cellulare secondo le modalità Gmp, come già detto dall'Aifa''. In quella data dunque, ha sottolineato l'esperto, ''abbiamo detto 'no' all'azienda ospedaliera'' ma ''l'azienda ha a quel punto chiesto ulteriori chiarimenti per aggirare il nostro no''. Infatti, ''il comitato aziendale, dopo quella riunione, è andato avanti: il 29 luglio 2011, a firma del direttore generale dell'azienda – ha spiegato De Ferrari – è stata inviata una richiesta al dottor Tomino dell'Agenzia italiana del farmaco, dicendo che l'azienda riteneva di poter operare e chiedendo un parere per sapere se c'erano elementi ostativi'' a procedere con il trattamento Stamina. Il primo agosto, ''arriva la risposta di Tomino in cui si dice che il trattamento Stamina rientra nella classificazione di 'uso non ripetitivo' e si comunica che non si vedono ragioni ostative al trattamento, in attesa di ricevere ulteriore documentazione''. A questo punto, ''sulla scorta della missiva dell'Aifa – ha affermato De Ferrari – abbiamo cambiato idea, ma appunto sulla base del fatto che l'Aifa evidenziava che non c'erano condizioni ostative''. Ricostruendo la vicenda, l'esperto ha sottolineato che tutto è iniziato con una delibera dell'azienda Spedali di Brescia del 9 giugno 2011 in cui ''venne formalizzato l'accordo con Stamina per la sua attività''. Quindi venne investito di un parere il comitato etico. Successivamente, il 21 giugno 2011, il comitato scrisse una lettere all'Aifa ''chiedendo delucidazioni, anche perché la delibera faceva riferimento all'attività Stamina come in corso da tempo''.

Nei primi 12 casi nessun effetto avverso ''Nei primi 12 casi di pazienti trattati agli Spedali di Brescia con Stamina, non abbiamo registrato eventi avversi''. Così Carmen Terraroli, del comitato etico degli Spedali di Brescia, aggiungendo che in letteratura scientifica ''vi sono numerosi lavori su casi trattati con metodi analoghi a Stamina e senza effetti negativi''

Intanto Il Comitato Lombardia Pro Stamina ha pubblicato sul proprio gruppo Fb la raccolta firma per la proposta di legge a favore delle cure compassionevole. E in questo tumulto, la Regione Abruzzo scarica il metodo stamina. Ecco la nota del comitato:
i politici abruzzesi. Nei mesi scorsi, in più occasioni, la Regione Abruzzo si era espressa a favore delle cure compassionevoli con il Metodo Stamina, soprattutto dopo che la famiglia della piccola Noemi era stata ricevuta da Papa Francesco. La Regione Abruzzo sembrava voler accogliere l'appello di Papa Francesco.
Invece, cinque giorni fa la Regione Abruzzo ha fatto sapere, con un documento a firma del commissario ad acta Giovanni Chiodi e il sub commissario Giuseppe Zuccarelli, che non assumerà alcuna iniziativa «di nessun genere» prima di «un definitivo pronunciamento di carattere scientifico validato a livello ministeriale». Le aspettative dei malati vengono così buttate dalla finestra. La famiglia di Noemi – e quelle dei tanti altri come lei – illusa e poi disillusa.
Ai politici abruzzesi chiediamo quale "validazione" devono attendere, dal momento che qui non di sperimentazione si parlava ma di cure compassionevoli, che sono ben altra cosa rispetto ai trattamenti sperimentali.
Il Movimento Vite Sospese ribadisce che lotterà fino alla fine per difendere le cure compassionevoli ed esprime la propria vicinanza ai genitori della piccola Noemi e a tutti i malati gravissimi abruzzesi, che all'improvviso si sono visti lasciare soli da chi invece dovrebbe tutelarsi: le istituzioni.

E a proposito di istituzioni, in questo momento di caos istituzionale per l'Italia, vogliamo lanciare un appello al futuro presidente del Consiglio affinché venga posto a capo del dicastero della Salute una persona degna di ricoprire quell'incarico. Ora che i ministri stanno cambiando, non vorrete mica lasciarci ancora una persona che non è nemmeno in possesso della laurea, e che finora tutto ha dimostrato tranne di essere in grado di sapersi prendere cura della salute degli italiani, soprattutto di quelli gravissimi?

In allegato all'articolo nelle immagini, la prova che il protocollo è stato consegnato.

LEGGI ANCHE: 

STAMINA: PRENDERE O LASCIARE

 07/02/2014 STAMINA: CECCHI PAONE DOVREBBE SCUSARSI

 05/02/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: 50 MILA FIRME PER UNA LEGGE CHE TUTELI IL DIRITTO ALLA CURA

 02/02/2014 STAMINA:CECCHI PAONE E LA SUA ARRINGA VERSO UNA MADRE CHE HA CURATO LA PICCOLA LUDOVICA CON IL METODO DI VANNONI

 29/01/2014 STAMINA, SPEDALI DI BRESCIA: I MEDICI SI RIFIUTANO DI SOMMINISTRARE LA TERAPIA E PIOMBA UNA DIFFIDA

 26/01/2014 STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO
 
 14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
 
 12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
 
 09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
 
 01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
 
 28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
 
 27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI
 

 11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

 

 25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

 

 10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

 

 22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

 

 15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

 

 08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

 

 31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI





STAMINA: PRENDERE O LASCIARE

di Alberto De Marchis

Stamina muove e smuove tumultuosamente gli animi. Sembrerebbe che le infusioni agli Spedali Civili di Brescia siano state interrotte dopo che il comandante dei Nas, generale Cosimo Piccinno, nel corso di un’audizione in commissione Sanità del Senato per l’indagine conoscitiva sul caso Stamina, ha segnalato la presenza nel laboratorio bresciano di un biologo abilitato alla professione, ma non iscritto all’Albo come invece obbligatorio per legge.

 All’indomani dell’audizione del comandante dei Nas nella commissione di Palazzo Madama lo scorso 5 febbraio, Belleri chiede per mail a Vannoni di documentare l’iscrizione della Molino all’Albo dei biologi.

Ormai da mesi si sta svolgendo una vera e propria battaglia contro il metodo stamina. Mentre i malati muoiono, mentre le famiglie con bambini piccoli e malati rimangono appesi ad una flebile speranza, ci si aggrappa con le unghie e con i denti a cavilli impossibili. Non bisogna assolutamente bloccare la coltura di cellule di 3 donatori già conservate in laboratorio.

 "Ieri si è espresso il giudice di Trapani – afferma ha affermato Vannoni – e oggi sia Erica Molino sia Manuela Martano erano in laboratorio a Brescia, impegnate nella coltivazione di cellule»

Intanto Nature, che precedentemente aveva attaccato Mauro Ferrari, presidente designato del nuovo comitato chiamato a esprimersi sul metodo Stamina, col senno del poi rivisita le sue dichiarazioni.

Stamina finisce nell'occhio del ciclone quando inizia ad incontrare il settore Pubblico. Quando, cioè, Vannoni e Andolina, riescono a portare agli Spedali civili di Brescia, il trattamento originale di Stamina. Viene legittimato l’uso delle cellule trattate secondo le procedure di Vannoni all’interno di una struttura sanitaria nazionale. Tutto avviene nei margini di una convenzione tra Vannoni e la Regione Lombardia, che apre al professore la possibilità di somministrare le proprie staminali in qualità di cure compassionevoli.

Ma sul nome "Medestea" c'è qualcosa che odora di business, lo stesso business di privati che contrasta il metodo stesso. I conflitti d'interesse sono il fango chè stato gettato addosso ad un metodo che andrebbe velocemente messo alla proova come sostanzialmente ammesso anche da Camillo Ricordi per verificarne la reale efficacia. Speriamo non si stia giocando sulla pelle dei malati che vogliono guarire da malattie incurabili. I conflitti d'interesse e la fame di business sono il veleno dei malati. 

Medestea, che si occupa di commercializzare integratori e prodotti cosmetici, ma anche, a quanto pare, di cellule staminali. E se Medestea finanziasse Stamina perché intenzionata, in un futuro prossimo, ad aprirsi al mercato delle staminali in Cina? O ci si concentra sul pubblico oppure sul privato. 

Al metodo Stamina dovrebbe essere concessa una opportunità dal "pubblico". Prendere o lasciare, al nuovo comitato l'ardua sentenza.

LEGGI ANCHE:

 

 07/02/2014 STAMINA: CECCHI PAONE DOVREBBE SCUSARSI

 05/02/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: 50 MILA FIRME PER UNA LEGGE CHE TUTELI IL DIRITTO ALLA CURA

 02/02/2014 STAMINA:CECCHI PAONE E LA SUA ARRINGA VERSO UNA MADRE CHE HA CURATO LA PICCOLA LUDOVICA CON IL METODO DI VANNONI

 29/01/2014 STAMINA, SPEDALI DI BRESCIA: I MEDICI SI RIFIUTANO DI SOMMINISTRARE LA TERAPIA E PIOMBA UNA DIFFIDA

 26/01/2014 STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO
 
 14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
 
 12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
 
 09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
 
 01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
 
 28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
 
 27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI
 

 11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

 

 25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

 

 10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

 

 22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

 

 15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

 

 08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

 

 31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI





STAMINA: I COMITATI CURE COMPASSIONEVOLI DENUNCIANO ALLA VIGILANZA RAI LA CONDOTTA DI PAONE

di Cinzia Marchegiani


Un Alessandro Cecchi Paone senza freni inibitori e molta arroganza, stile giustizialista, alla trasmissione le Amiche del Sabato, condotto da Lorella Landi su Rai 1 lo scorso 1° febbraio, aveva aggredito la signora Francesca Atzeni, mamma della piccola Ludovica, affetta da una patologia rara, la Tay Sach. Era stata invitata assieme ad altri ospiti per poter parlare della sua testimonianza riguardo i miglioramenti che sua figlia aveva acquisito, dopo aver fatto le infusioni col metodo stamina proprio agli Spedali Civili di Brescia.
I Presidenti, Gianpaolo Carrer, del “Comitato Cure Compassionevoli” e Francesco d’Andria del “Comitato Art. 700”, hanno inviato una lettera a denuncia del comportamento dello stesso Alessandro Cecchi Paone agli indirizzi preposti al controllo e vigilanza Rai senza escludere, ovviamente il Presidente Commissione Parlamentare di Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi, Sergio Zavoli.

La seguente la missiva è stata inviata a firma del presidente Francesco d’Andria, Comitato Art.700, lo scorso 3 febbrario:
“Con la presente esprimiamo tutta la nostra indignazione e disapprovazione per il comportamento osservato dal sig. Cecchi Paone nel corso della trasmissione di cui in oggetto, nei confronti della sig. Francesca Azteni, mamma di Ludovica, ospite in trasmissione. Riteniamo che l’affermazione “far pubblicità a un truffatore”, sia offensiva e lesiva della dignità delle persone e in particolare delle famiglie dei malati che, loro malgrado, sono costrette a presenziare in trasmissioni televisive per cercare di fare chiarezza sulla nota vicenda Stamina e fornire, con la propria esperienza diretta, la testimonianza sui miglioramenti ottenuti dai propri figli. Parole lesive della reputazione di noi famiglie che, nonostante i provvedimenti giudiziari ottenuti nei vari tribunali d’Italia, ci ritroviamo a dover difendere il diritto alla salute sancito dalla costituzione italiana. Tale diritto, riconosciuto in tutto il mondo civile, continua ad essere negato quotidianamente e da sempre in Italia a tutta una categoria di persone che annulla interamente la propria esistenza per far fronte ad un familiare disabile e che si trova a dover fronteggiare uno Stato assente che si nasconde dietro le contingenze storiche ed economiche. L’assoluta mancanza di rispetto mostrata dal sig. Cecchi Paone verso la sofferenza che noi “famiglie con disabilità”, combattiamo ogni giorno, insieme ai nostri figli, ai nostri familiari, non può essere trascurata dall’azienda RAI. Pertanto, chiediamo in via preliminare il rigoroso rispetto del codice etico aziendale e la garanzia di professionalità delle figure impiegate, nonché di voler intraprendere tutte le necessarie misure disciplinari nei confronti dei responsabili di quanto accaduto al fine di ripristinare le condizioni minime di civiltà a cui occorre attenersi nelle trasmissioni. Si denunciano, altresì, oltre alle dichiarazioni offensive ed ingiuriose, anche il comportamento incontrollabile e oscurantista del soggetto che, non cedendo mai la parola, ha, di fatto, impedito il regolare svolgimento del contraddittorio durante la trasmissione e la prosecuzione della stessa. Esigiamo, infine, che si chiarisca e rettifichi la Sua posizione nei confronti delle dichiarazioni e del comportamento osservato dal sig. Cecchi Paone al quale si richiede di esprimere chiarimenti e pubbliche scuse per le offese ingiuriose da lui pronunciate nei confronti di tutte le famiglie dei malati coinvolti nella nota vicenda Stamina.
Fiduciosi che l’Azienda Pubblica in indirizzo intraprenda ogni provvedimento del caso, corre l’obbligo di comunicare che il comitato dei pazienti in lista di attesa per la Metodica Stamina sta valutando ogni azione legale a tutela della dignità e dell’onore delle famiglie dei malati.”
Oggi, il Comitato Cure Compassionevoli si è associato a questa denuncia, come afferma il suo Presidente Gianpaolo Carrer, inviando la denuncia agli stessi indirizzi per la vigilanza Rai, per il comportamento oltraggioso del giornalista Alessandro Cecchi Paone.
Si legge: “Il Movimento nell’esprimere verso il comportamento tenuto dal Sig. Alessandro Cecchi paone, intende rendere noto che sta valutando le azioni legali da intraprendere nei confronti dello stesso. Si auspica che la Rai, in ipotetiche prossime puntate in cui viene dichiarato l’intento di voler proporre al pubblico la testimonianza delle famiglie che stanno seguendo il protocollo Stamina, predisponga in studio di programmazione una conduzione umana e professionale idonea a raggiungere il dichiarato fine, nel rispetto della situazione particolare delicata che si trovano a vivere le famiglie di questi malati gravi. Il Movimento chiede alla Rai e alla sua Commissione di Vigilanza, il rigoroso rispetto del codice etico aziendale, di un vero contraddittorio con soggetti di pari numero per ciascuna posizione rappresentata e, nonché, di voler intraprendere tutte le necessarie misure nei confronti dei responsabili di quanto accaduto al fine di ripristinare, e assicurare per il futuro, le condizioni minime di civiltà e correttezza cui occorre attenersi nelle trasmissioni. Il Movimento chiede alla Rai che venga chiarita la sua posizione nei confronti del diretto responsabile dell’accaduto ed esige pubbliche scuse da parte del sig.Alessandro Cecchi Paone nei confronto della sig.ra Francesca Atzeni e nei confronti di quei malati e/o famiglie che si sono sentiti profondamente offesi, indignati ed intimoriti per il suo comportamento, non di meno si auspica che lo stesso Cecchi Paone porga pubbliche scuse anche nei confronti della conduttrice Lorella Landi, che è parsa, visibilmente, in forte disagio per quanto stava accadendo durante la trasmissione condotta.”

Enzo Frenna apostrofava così:“L'arroganza rampante di una certa categoria di politici e finanzieri è come un'infezione di una ferita: se non si cura rapidamente (magari con mezzi drastici) si allarga e infetta l'intero organismo sociale.

LEGGI ANCHE: 

STAMINA: CECCHI PAONE DOVREBBE SCUSARSI

 05/02/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: 50 MILA FIRME PER UNA LEGGE CHE TUTELI IL DIRITTO ALLA CURA

 02/02/2014 STAMINA:CECCHI PAONE E LA SUA ARRINGA VERSO UNA MADRE CHE HA CURATO LA PICCOLA LUDOVICA CON IL METODO DI VANNONI

 29/01/2014 STAMINA, SPEDALI DI BRESCIA: I MEDICI SI RIFIUTANO DI SOMMINISTRARE LA TERAPIA E PIOMBA UNA DIFFIDA

 26/01/2014 STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO
 
 14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
 
 12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
 
 09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
 
 01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
 
 28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
 
 27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI
 

 11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

 

 25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

 

 10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

 

 22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

 

 15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

 

 08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

 

 31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI

 




STAMINA: CECCHI PAONE DOVREBBE SCUSARSI

Laura Giberti – telespettatrice indignata ed offesa come mamma, nonna e persona

Sembrava una persona colta ed intelligente mentre mandava in onda quello che studiavano gli altri. Avevano ragione quelli del primo grande fratello, mi vergogno di essere stata tanto ottusa. Ora copri cariche amministrative, copri poltrone, passi da una poltrona all’altra dentro agli schermi per fare questue e vivere di elemosine milionarie, per fare l’opinionista senza opinione, senza conoscenza e sapienza ma solo oltraggio con l’arroganza che lui li è di casa. Abbaiare quello è l’unica cosa che sa fare; tutte le volte che passa non dice una cosa vagamente decente e non è una questione di scelta sessuale; i gay non sono così e si rifiutano di essere distinti da simili personaggi, se c’è un gay che si sente ben rappresentato deve farsi curare perché ha ben altro problema che l’uguaglianza e l’integrazione od il riconoscimento civile e sociale.
Eccitato e concitato assalta una madre disperata che prova di tutto per salvaguardare la vita ed aumentarne la qualità di vita di una figlia?.
Come si permette? chi non sa di cosa parla deve tacere ed imparare. Sabotare il parere degli altri ed abbaiare non significa avere un parere tantomeno condivisibile; disumano oltre che oltraggioso e vergognoso da mandare in onda.
Esprimere un concetto non significa per forza avere ragione, non significa avere il diritto di reprimere esperienze che lui non conosce e non si può permettere di giudicare.
Quella di una madre che soffre deve avere il contegno ed il rispetto di tutti; ha fatto la parte di un carnefice che deliberatamente uccide e da per spacciato la vita del figlio di un altro “un bambino”.
Se non si sa di che si parla, prima cammina sui passi degli altri e poi forse ne parli ma non ti permettere di dare giudizi abbaiati ed offendere, ignobile presa di posizione da querela verso Lui e verso chi lo ha mandato in onda.
Senza il rispetto per il dolore umano di una madre ed una malattia senza scampo di bambini, innanzi tutto, di figli che “zitto tu” perché non sono tuoi. Malattia che mi viene spontaneo augurale perché fa ancora in tempo ad assaggiarne l’effetto, anche se è in ritardo; già invecchiato ed arrivato su un podio immeritato e troppo pagato, al di sopra
di ogni valore umano.
Come gesto dovuto, ritendomi fortunata di essere stata privilegiata, da non avere avuto una simile esperienza e con accorata partecipazione mi sento comunque coinvolta.
Sono i genitori i migliori ed unici aventi diritto a gestire il meglio e la salute dei propri figli.
Correte dietro ai genitori amorevoli e lasciate delinquere quelli che uccidono i bambini deliberatamente.
Complimenti! Anche noi abbiamo un cervello che funziona, pun non avendo il male della prima donna, pur non essendo oggetti da copertina e non avendo avuto occasioni milionarie che vivono al di sopra di chi li mantiene a vita con il sudore della fronte e poi sono loro che hanno un’opinione.
“Indecente” è stato indecente dovete chiedere scusa in diretta a quella madre, a tutti quei bambini ed interdite la violenza verbale dagli schermi.

LEGGI ANCHE:

STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: 50 MILA FIRME PER UNA LEGGE CHE TUTELI IL DIRITTO ALLA CURA

 02/02/2014 STAMINA:CECCHI PAONE E LA SUA ARRINGA VERSO UNA MADRE CHE HA CURATO LA PICCOLA LUDOVICA CON IL METODO DI VANNONI

 29/01/2014 STAMINA, SPEDALI DI BRESCIA: I MEDICI SI RIFIUTANO DI SOMMINISTRARE LA TERAPIA E PIOMBA UNA DIFFIDA

 26/01/2014 STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO
 
 14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
 
 12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
 
 09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
 
 01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
 
 28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
 
 27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI
 

 11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

 

 25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

 

 10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

 

 22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

 

 15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

 

 08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

 

 31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI




STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: 50 MILA FIRME PER UNA LEGGE CHE TUTELI IL DIRITTO ALLA CURA

di Cinzia Marchegiani


Alla presidente dell’associazione Alleanza, la dottoressa Elisa Salvi Visconti non piacciono i giri di parole, e va dritta al cuore di una maratona che sente sulle proprie gambe:

La proposta di legge popolare che abbiamo depositato ha un duplice obiettivo, recuperare il diritto leso dagli aventi diritto (ordinanze dei giudici di lavoro e agire sul decreto legge e legge sulle cure compassionevoli) applicando lo strumento legislativo per il diritto alla cura e all’equità della cura, integrativo a tutte le azioni finora svolte. L’azione di tutela si innesca quando, lo Stato e gli enti di rappresentanza, (in questo caso nella fattispecie l’AIFA, la Regione Lombardia e gli Spedali Civili) non svolgono appieno i loro compiti, essendo corresponsabili del diritto leso. Il nostro obiettivo è vigilare sulle azioni di governo istituzionali e degli enti esigendo atti di chiarezza nei confronti dei cittadini, sia risolutori che risarcitori. Quando i diritti sono lesi vanno ripristinati!

Così come anticipato una settimana fa, le 17 persone portavoce del neo Comitato Promotore Cure Compassionevoli si sono date appuntamento a Roma al Superior Hotel, nella sala Cicerone:

Grazie alla Giurista Annalisa Cutolo, che ha curato e studiato questo importante strumento di giustizia, abbiamo depositato la proposta di legge popolare, che a giorni sarà notificato dalla Gazzetta Ufficiale. Serviranno 50 mila firme per chiedere la responsabilità allo Stato di rispondere alla scelta fatta nel 28 settembre 2011, quando venne firmata convenzione tra Stamina Foundation e gli Spedali Civili di Brescia con il nulla osta dell’Aifa, ma anche la corresponsabilità della Regione Lombardia e dell’AIFA stessa.

I portavoce del Comitato Promotore Cure Compassionevoli rappresentano le persone che sono in lista agli Spedali Civili di Brescia, quelle già infuse e quelle che ancora non hanno acquisito l’ordinanze di autorizzazione dei giudici del lavoro.

La Proposta di Legge Popolare mira all’accesso delle cure compassionevoli, senza i limiti normativi attuali che violano non solo gli tabella 2-3-29-30-32 della nostra carta Costituzionale, ma che violano altri 7 tabella internazionali”,conclude il presidente di Alleanza. Sicuramente questa nuova iniziativa sarà da supporto e strumento normativo alle tante associazioni e movimenti nati sul territorio nazionale che difendono non solo il diritto alla vita, ma anche al diritto di poter essere tutelati dallo Stato che si è fatto garante di legiferare una sperimentazione, ma soprattutto per far rispettare il principio che tutti i malati hanno gli stessi diritti, è illogico dover pretendere di ricorrere ad un giudice affinché si possa disporre l’autorizzazione a ricevere una terapia ad uso compassionevole…(non tutti hanno le stesse disponibilità economiche), per non parlare del fiume di denaro pubblico, gestiti dalla direzione del nosocomio di Brescia che paga profumatamente un avvocato per opporsi alle sentenze dei giudici che vanno a favore dei malati…una pratica che fotografa la massima inciviltà che un paese democratico può mettere in pratica.
Una campagna per la raccolta delle firme, mira a ristabilire il diritto leso dei malati che lo hanno acquisito e per quelli che invece ancora lo attendono. Questa è l’Italia dei paradossi che fa scendere in campo le stesse vittime dei vuoti legislativi e dei silenzi istituzionali, per contrastare la violazione e sopruso sui malati e soprattutto sui minori. Con la proposta di legge popolare si può gettare le basi per difendere un diritto sancito dalla costituzione, un segnale che dovrebbe essere condiviso da tutti i cittadini e non solo dai malati.
Mentre continua il governo a perder tempo con la commissione conoscitiva sul caso Stamina, presieduto da una ricercatrice ora senatrice all’interno della Commissione Igiene e Sanità, Elena Cattaneo che ha molto da spiegare agli italiani quali cause sta perorando all’interno del senato e dimostrare che non ledono con i molti conflitti d’interesse che per etica e onestà intellettuale dovrebbe scongiurare, il tempo inesorabile è il vero protagonista di questi valzer infiniti.

La Lorenzin, si è dimostrata un ministro della salute con dubbie capacità di gestione anche riguardo le nomine di una commissione scientifica, visto che in tempi meno sospetti noi dell’Osservatore d’Italia avevamo fatto luce sul prof. Antonio Uccelli, portatore di conflitto d’interesse.

Ora ci chiediamo come abbia fatto lo stesso Uccelli ad accettare la nomina, visto che non solo si era espresso su stamina in modo poco elegante sulla sentenza del TAR del Lazio, ma avendo in seno un altro conflitto enorme, quello di essere il titolare di una sperimentazione clinica già avviata e che ha superato la fase I, proprio sulle cellule staminali mesenchimali.

Ci sono troppe responsabilità istituzionali e sembra un gioco a chi riesce a perder tempo, una mancanza di rispetto e serietà per le vite preziose dei malati che chiedono solo il diritto ad una cura ad uso compassionevole, giacché lo stato ne garantisce una palliativa che non cura ma accompagna alla morte!

I malati e i sostenitori del diritto alla vita hanno messo in campo uno strumento democratico, un grande insegnamento per chi ha dimenticato la sua funzione nel governo dovrebbe che dovrebbe sempre avere in agenda questi principi. Il diritto e il potere non possono essere alleati in una civiltà dove la democrazia e la sua carta costituzionale sono i loro guardiani.


La Dott.ssa Salvi Visconti comunicherà, una volta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la proposta di Legge Popolare, attraverso la conferenza stampa di star up in che avverrà contemporaneamente in molte regioni, e anticiperà il comunicato da cui partirà la documentazione e la modalità della raccolta delle firme.
La maratona per la dignità e il rispetto alla vita ha preso forma. I cittadini insegnano ai politici che la coscienza della collettività non è ancora assopita.

LEGGI ANCHE: 

STAMINA:CECCHI PAONE E LA SUA ARRINGA VERSO UNA MADRE CHE HA CURATO LA PICCOLA LUDOVICA CON IL METODO DI VANNONI

 29/01/2014 STAMINA, SPEDALI DI BRESCIA: I MEDICI SI RIFIUTANO DI SOMMINISTRARE LA TERAPIA E PIOMBA UNA DIFFIDA

 26/01/2014 STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO
 
 14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
 
 12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
 
 09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
 
 01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
 
 28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
 
 27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI

 11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

 25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

 10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

 22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

 15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

 08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

 31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI




STAMINA:CECCHI PAONE E LA SUA ARRINGA VERSO UNA MADRE CHE HA CURATO LA PICCOLA LUDOVICA CON IL METODO DI VANNONI

di Cinzia Marchegiani

Ieri pomeriggio, alla trasmissione “Le amiche del sabato”, presentato dalla bellissima Lorella Landi è andata in onda una puntata davvero sconcertante. Dopo i servizi sull’alluvione che ha flagellato l’Italia degli ultimi due giorni, nello studio di Rai 1 ha accolto alcuni ospiti per approfondire la vicenda stamina, per quel che poco può fare una trasmissione con una manciata di minuti. In questa puntata erano presenti Carmine Vona, uno degli accusatori di Vannoni, Francesca Franchi la mamma della piccola Ludovica che è stata trattata con le infusioni con il metodo stamina agli Spedali Civili di Brescia, Generoso Andria, membro della prima commissione ministeriale per la sperimentazione, Federico Gianni, Direttore Sanitario dell’ospedale Santa Maria Nuova e Alessandro Cecchi Paone.

La conduttrice comincia a dare spazio al primo ospite che è Vona che, come in tutte le trasmissioni riporta la sua esperienza e approccio con Vannoni, dove però stranamente da Matrix in poi non dirà più che ha pagato Vannoni, e che sarà, questo ce lo dovrà confermare il procuratore Raffaele Guariniello, la tesi della sua denuncia.

La trasmissione prende una piega davvero orribile, quando la signora Francesca parlando della malattia di sua figlia, la Tay Sach e la competenza nel saper valutare oggettivamente i pazienti essendo ella stessa una fisioterapista, spiegava alla conduttrice al pubblico come la medicina moderna pur riuscendo a prolungare la vita di questi bambini sfortunati, solo con le infusioni è riuscita a dare quei miglioramenti importanti che permettono una vita degna di essere chiamata tale.

Paoni, ha cominciato a inalberarsi come se avesse scoperto la gaffe della signora Francesca, poiché le infusioni la sua bimba le ha iniziate nel luglio del 2013, e quindi se sua figlia è viva a 7 anni e mezzo, significa per Cecchi Paone che è la medicina tradizionale ad averla aiutata a a vivere.

La mamma di Ludovica cercava di rispiegare e di evidenziare la netta differenza tra essere in vita perché delle macchine e la fisioterapia allungano l’aspettativa della vita ma non la qualità e le condizioni vitali, che ha potuto ottenere dopo il trattamento, e lo ripete, in un ospedale pubblico…Ma evidentemente, Cecchi Paone non potendo dare risposte in merito, ha cominciato ad inalberarsi, e andando fuori controllo ha cominciato ad aggredire la signora Francesca: “prima di luglio sua figlia era ancora viva, non stava malissimo, anche senza l’infusione ha superato l’aspettativa di vita…ed era ancora viva. Lei sta facendo propaganda ad un ciarlatano e finirà in galera per aver rubato (Vona ad es…il primo accusatore, ormai si è accertato che non ha pagato mai nulla!!) e tu.. (rivolgendosi alla madre con tono minaccioso) avrai delle responsabilità per averlo difeso, lei sta difendendo una truffa!” 

Interviene la conduttrice, che giustamente lo redarguisce sul suo comportamento inaccettabile, ma Alessandro Cecchi Paone ammonisce anche Lorella Landi, e accompagnandosi con lo sguardo le intima…”Stai attenta!”

La trasmissione finisce con toni alti, la conduttrice condanna l’atteggiamento del suo collega ricordandogli che sta attaccando e ammonendo una mamma, tra l’altro è una trasmissione e non un tribunale dove i giudici si esprimeranno in tal senso.

Non è la prima volta che Cecchi Paone viene invitato a queste trasmissioni dove si parla di stamina, con un contraddittorio che sta emergendo sempre più inquietante. Facendo poi una ricerca si scopre che lo stesso Paone ha aderito già nel 2007 alla Cellula Luca Coscioni di Milano.

La stessa associazione dove gravitano gli scienziati da Michele De Luca che ora è il presidente, a Giulio Cossu e la senatrice Cattaneo e tanti altri pronti a perorare cause contro stamina, favorendo la sperimentazione animale e tanto altro, a cui alla senatrice Cattaneo, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano le dato la possibilità di portare queste battaglie all’interno del governo, come lei stessa ha dichiarato in un’intervista…ma questa è un’altra storia che presto l’Osservatore d’Italia comincerà a fare luce!

Paone ha molte cose da chiarire e non so a questo punto se sarà anche querelato, in questa trasmissione ha indossato il ruolo di giudice titolare di un processo. Le passate storie amare di tante sentenze giustizialiste vissute sui giornali, sono il monito ad un’etica che sembra non trovare sostenitori. Il giornalismo è diventato opinionismo…anche ieri una pagina da dimenticare! Sulla pagina Facebook sfilano esclusivamente commenti di critiche aspre.

Ieri abbiamo imparato che questa vicenda ha creato tanti magistrati mancati, pronti a decretare sentenza, senza un tribunale ma con molte ombre che minacciano l’onestà intellettuale…Alessandro Cecchi Paone, dovrebbe chiarire la sua posizione e a che titolo partecipa a queste trasmissioni. Un gesto dovuto, soprattutto avere la capacità di mettersi in discussione e chiarirsi con la signora Francesca…ma anche con tutti i telespettatori.

LEGGI ANCHE: 

 29/01/2014 STAMINA, SPEDALI DI BRESCIA: I MEDICI SI RIFIUTANO DI SOMMINISTRARE LA TERAPIA E PIOMBA UNA DIFFIDA

 26/01/2014 STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO
 
 14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
 
 12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
 
 09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
 
 01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
 
 28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
 
 27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI

 11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

 25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

 10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

 22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

 15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

 08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

 31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI




VATICANO STAMINA: I FRATELLI BIVIANO MARCATI STRETTI DALLA GENDARMERIA PER UNO SLOGAN DI TROPPO

di Cinzia Marchegiani

Roma – Esiste una strategia per annullare la dignità degli uomini? A volte leggendo gli avvenimenti che investono la parte più semplice e forse quella più nobile dell’umanità, devo violentemente aprire gli occhi, perché non riesco proprio a capire in che mondo stiamo vivendo. E’ una cosa che fa male dentro, come una violenza che non si riesce a contrastare. Ma la nostra società è abituata a recepire notizie orribili e assuefarsi ad ogni forma di intolleranza e abuso?

Ieri, i fratelli Biviano, dal Civico 117 A, il presidio che dal 23 Luglio è a Piazza Montecitorio per perorare la causa delle cure compassionevoli, muniti delle loro super amiche, due sedie a rotelle, sono andati in direzione San Pietro, per assistere all’udienza generale. Così ci raccontano la loro ennesima disavventura:” Arrivati ai primi controlli (territorio italiano con polizia alle transenne) abbiamo avuto i primi problemi, perché Sandro Biviano era "armato" di felpa con la scritta “Non ho più voglia di morire”. I poliziotti comunicano alla gendarmeria la nostra presenza, saranno loro a decidere se farci entrare in territorio vaticano o no. Dopo più di 20 minuti che aspettavano dietro le transenne, arrivano i funzionari della gendarmeria che danno l'autorizzazione alla polizia di farci entrare in territorio Vaticano. Non finisce qui. I funzionari della gendarmeria ci accompagnano per il colonnato della piazza, finito il colonnato troviamo i gendarmi che ci dicono di aspettare sotto il colonnato, noi contestiamo e chiediamo di entrare dentro la piazza per andare dove ci sono tutti gli altri ammalati. Dopo aver insistito un pò ci dicono che durante l'udienza ci faranno andare dove ci sono tutti gli altri disabili, fatto sta che l'udienza è iniziata e non ci dicevano niente! Insistiamo ancora per andare dove ci sono gli altri ammalati, rispondono con mille scuse, ci dicono anche che non c'è più posto (invece ce n’era tantissimo) e mentre discutevamo tante persone passavano, ed è passato anche un signore in carrozzina per prendere posto dove volevamo andare anche noi. Alla fine hanno chiuso i corridoi (solo per noi e non per gli altri) e ci hanno fatto stare vicino il colonnato. Dopo essere stati trattati come criminali, abbiamo deciso di uscire dal territorio Vaticano. Con noi c'era anche Sabrina Cucovaz (mamma del piccolo Raoul morto da poco). Noi torneremo perché abbiamo tanta fiducia in Papa Francesco.”

Chi è che decide che un invalido può essere un pericolo pubblico? Và tenuta sott’occhio una persona solo perchè sulla propria maglietta ha scritto a chiare lettere “Non ho più voglia di morire”? Dobbiamo essere scesi proprio in basso e un passo dall’inferno, perché questi abusi devono essere accettati come normale amministrazione…Eppure quella scritta non offendeva nessuno, anzi rappresenta un inno alla vita, ma evidentemente questi due giovani ragazzi, con le loro armi foderate semplicemente di forza e coraggio devono mettere proprio paura! Una domanda è lecita: quante volte devono essere feriti con assoluta gratuità? Rivedo l’immagine della colomba lanciata dal nostro Papa Francesco, aggredita da un gabbiano e un cornacchia, divincolandosi è riuscita a fuggire… anche ieri in quella piazza, simbolo di pace e umanità cristiana, qualcuno ha provato a ferire le loro ali della libertà, sicuramente Papa Francesco riuscirà a condannare un atto di vera intollaranza avvenuta nella sua Casa Santa.
Marco e Sandro Biviano sono quelle gemme che sentono determinante il dovere di continuare a vivere…nonostante tutto, con dignità e bellezza.

Le parole del Santo Padre ora diventano più cristalline e una guida per ogni sopruso: “Quanti di voi pregate per i cristiani che sono perseguitati: ognuno se lo chieda nel suo cuore: io prego per quel fratello e quella sorella che sono perseguitati a motivo della loro fede?. L’importante – ha spiegato – e’ guardare fuori dal recinto”.

LEGGI ANCHE: 

STAMINA, SPEDALI DI BRESCIA: I MEDICI SI RIFIUTANO DI SOMMINISTRARE LA TERAPIA E PIOMBA UNA DIFFIDA

 26/01/2014 STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO
 
 14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
 
 12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
 
 09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
 
 01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
 
 28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
 
 27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI

 11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

 25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

 10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

 22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

 15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

 08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

 31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI





STAMINA, SPEDALI DI BRESCIA: I MEDICI SI RIFIUTANO DI SOMMINISTRARE LA TERAPIA E PIOMBA UNA DIFFIDA

di Cinzia Marchegiani

Brescia – E’ diventata una sceneggiata che non sta tenendo conto delle vite dei malati e dei loro diritti acquisiti, così agli Spedali Civili di Brescia, dopo che i nove medici del gruppo “Internal Audit Stamina” (reclutati dalla direzione generale ospedaliera) si sono messi le mani in tasca e rifiutati di eseguire le prestazioni mediche per la somministrazione delle terapie ordinate da sentenze di giudici, è arrivata lunedì, la diffida del “Movimento per le Cure compassionevoli” appena costituito, come mi conferma un loro membro. E’ un Obiezione Tecnica o Sciopero Bianco, già dal nome fa accapponare la pelle, mentre le ordinanze che hanno garantito il diritto all’autodeterminazione dei malati sembrano essere carta straccia, nonostante l’ospedale abbia sborsato, con i soldi dei contribuenti l’avvocato per opporsi con determinazione a questo diritto sancito dalla costituzione italiana in essere nell’Art. 32. Sarebbe interessante capire se l’esposto alla Corte dei Conti, tenga in considerazione anche quest’aberrazione. 

Il Movimento per le Cure Compassionevoli, costituito dalle famiglie dei pazienti che sono inseriti nella lista d’attesa, denuncia l’illegittimità dello sciopero medico. Non concederanno un attimo di tregua per combattere una ingiustizia per questi bambini vittime e bersaglio all'interno di una querelle con Stamina Foundation, scienziati detrattori, come se la scienza avesse titolo di parola a senso unico, giornalisti che hanno già pubblicato le loro sentenze, Ministero della Salute, Aifa, che hanno molte responsabilità da accertare.

Questo il loro monito:“Ancora una volta ci sentiamo traditi e abbandonati. Da una settimana la direzione degli Spedali ha interrotto la programmazione delle prossime infusioni, perché i nove medici preposti alla somministrazione delle cure hanno deciso di deresponsabilizzarsi nei confronti di una terapia interdetta dai Nas di Torino “a tutela della propria dignità personale”, dopo oltre due anni in cui hanno somministrato serenamente ai nostri figli le stesse terapie compassionevoli da cui adesso prendono le distanze”. “Non è però possibile ridurre a carta straccia le sentenze favorevoli dei Tribunali del Lavoro di tutta Italia che hanno ordinato agli Spedali il proseguo delle cure per i nostri malati – spiega il presidente del Movimento Gianpaolo Carrer – garantendo loro quella continuità terapeutica che ora rischia di venire meno e che invece è assolutamente necesaria al mantenimento di una buona qualità di vita. Ricordiamo, che le cure compassionevoli sono un diritto garantito dalla Legge Italiana attraverso il Decreto Turco Fazio del 2006 e la Legge 57 del 2013, scaturita dall'ex Decreto Balduzzi e votata dallo stesso parlamento che invece negli ultimi mesi sta tentando di disconoscerla. L'atteggiamento del personale medico è deontologicamente inaccettabile. Così come quello del commissario straordinario Ezio Belleri che, invece di organizzare l'ospedale in modo che i medici compiano quanto ordinato dai giudici,e fino ad ora applicato, alza le mani e temporeggia invitandoli ad agire “in scienza e coscienza”. Ma se realmente fossero stati ravvisati gli estremi per obiettare l'applicazione delle terapie, i medici avrebbero dovuto rifiutarsi di somministrarle fin da principio. Invece per molti mesi il protocollo Stamina è stato applicato sui nostri figli con la massima serenità e professionalità. Questo comportamento offende la nostra sensibilità e minaccia la dignità e la vita dei malati”. Ecco perché da parte del Movimento scatta la diffida contro la direzione ed i nove medici degli Spedali Civili che hanno aderito al cosiddetto “sciopero bianco”, allegando al testo parte dei certificati medici con i miglioramenti dei pazienti in cura perché se ne prenda atto, nel rispetto della privacy di ciascun paziente“. 

Conclude il comunicato anticipando una battaglia che non si fermerà fino a che i diritti dei malati non siano rispettati: “Se i nostri malati non dovessero esser curati, contravvenendo al provvedimento dei giudici, che ne hanno ordinato e garantito la continuità terapeutica, e alla Legge 57, ricorreremo anche alla giustizia penale”.

Ci sarà qualche magistrato, qualche alta istituzione capace di tutelare l’innocenza? Milan Kundera li apostrofava così: I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell'innocenza magica del loro sorriso, mentre al Senato proprio in questo momento si passa al setaccio una storia che ha origini solo istituzionali, questa è l’Italia segnata dai conflitti d’interesse, che solo qualche santo in paradiso è capace di scardinare..Mastrapasqua DOCET!

LEGGI ANCHE:

26/01/2014 STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO
14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI

11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI




STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO

di Cinzia Marchegiani

E’ nato da pochi giorni il “Movimento per le Cure Compassionevoli”
costituito dalle famiglie dei pazienti in cura a Brescia con il  metodo Stamina. La sua funzione è quella di poter comunicare in maniera efficace e diretta con gli organi d'informazione nazionali,  difendere il diritto alla cura e alla dignità di vita dei pazienti colpiti da malattie gravissime, rare e soprattutto orfane di una qualsiasi forma di cura farmacologica o genica.

Il comunicato appena lanciato sul web rivendica l’opportunità di poter apportare chiarimenti su una storia che li ha visti in prima linea protagonisti “non sprovveduti” e che, al di là della sofferenza, conoscono le leggi e le disposizioni sanitarie grazie alle quali i propri figli hanno avuto accesso alle cure compassionevoli e per nulla intimoriti dall’attacco mediatico pretendono peso alla loro voce.

Dichiarano: “La bufera mediatica che si è scatenata sul caso Stamina nelle ultime settimane basata su inesattezze, scarso o nullo approfondimento delle fonti e imprecisioni anche gravi ha coperto di fango non solo Stamina Foundation, ma anche medici e professionisti estranei alla Onlus in questione, con l’unica responsabilità di aver testimoniato lo stato di salute dei nostri familiari, abbiamo quindi sentito la necessità di apportare il nostro contributo come testimoni diretti della questione delle cure compassionevoli con metodo Stamina.
Nelle ultime settimane sono state scritte falsità e sono stati mescolati i fatti attuali con accadimenti precedenti all'avvio delle cure compassionevoli presso gli Spedali di Brescia. Il tutto con il fine di distrarre l'opinione pubblica dall'unica cosa importante: la necessità di avviare un'indagine scientifica accurata sulla metodica.
Questa inutile bagarre mediatica ha solo generato confusione e sospetti nell'opinione pubblica, che oggi rischia di confondere il concetto di cura compassionevole (non necessariamente supportata da sperimentazione, come sottolinea il decreto Turco Fazio del 2006) con quello di sperimentazione scientifica completa, che a tutt’oggi non ha ancora preso avvio.

Il decreto Turco-Fazio del 2006 consente terapie, anche non sperimentate scientificamente, a malati afflitti da patologie gravissime, rare e incurabili, a tutt'oggi orfane di alternative terapeutiche ufficiali.
Sulla base di questo decreto, e sulla successiva legge 57 approvata dal Parlamento in sostituzione dell'ex decreto Balduzzi, le cure compassionevoli, a base di cellule staminali mesenchimali adulte, praticate presso gli Spedali di Brescia sono completamente tutelate dalla legge.
Discutibili risultano le illazioni riportate sui giornali negli ultimi giorni a firma di alcuni esperti della comunità scientifica che additano la trasmissione “Le Iene” come “responsabile irresponsabile” dell'approdo alle terapie compassionevoli, come se i genitori dei pazienti in cura fossero un gruppo di pseudoraccomandati che accettano di portare sulla pubblica piazza le proprie disgrazie pur di far curare i figli.
Ad oggi l'unico modo per accedere alle terapie compassionevoli è quello di ottenere un via libera da parte del giudice del Tribunale del Lavoro della città in cui risiede il malato. Sono dunque la legge in primis e la Giustizia, come mediatore ultimo, dopo il blocco Aifa del 2012 a consentire l'accesso alle terapie di Brescia. La trasmissione televisiva “Le Iene” ha semplicemente dato voce ad una situazione che altrimenti sarebbe rimasta soffocata nel silenzio”

I membri del movimento, le  Famiglie Carrer, Arnieri, Camiolo, De Barros, Mezzina, Guercio, Larcher, Genova, Tortorelli, Franchi, Lorefice, Fagnoni, Rulli, Oliva, De Luca, Esposito e Velenoso pubblicano le  tappe che hanno portato le cure compassionevoli ad un’azienda ospedaliera, con i relativi indirizzi legislativi, e la querelle che ad oggi porta a non somministrare le suddette cure a bambini affetti da patologie rare e gravissime senza alternative di cura, nonostante le moltissime ordinanze di giudici abbiano autorizzato a profonderle.

Questa è la CRONISTORIA del neo MOVIMENTO PER LE CURE COMPASSIONEVOLI

Nell’ambito del Decreto Turco Fazio del 2006, i primi 13 pazienti vengono autorizzati, ad inizio agosto del 2011, da Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e Ministero della Salute, a sottoporsi alla terapia a base di cellule staminali mesenchimali adulte con metodo Stamina. Ciò grazie a un accordo siglato tra la Stamina Foundation Onlus e gli Spedali Civili di Brescia, seconda struttura pubblica d’Italia, per importanza ed efficienza, autorizzati da Aifa e Ministero della Salute. Già in quella data Spedali di Brescia, Aifa e Ministero erano in possesso del protocollo Stamina, inoltre il prof. Vannoni con una lettera al Ministero si dichiarava pronto ad illustrare le caratteristiche della terapia, offerta che però non è mai stata colta dal Ministero.

Dal momento del loro avvio, ad ottobre del 2011, le cure si sono protratte regolarmente fino a maggio del 2012 e per tutto questo periodo né il Ministero né Aifa hanno mai avuto nulla da ridire sull’operato degli Spedali, sull’efficienza dei laboratori e sulla preparazione del personale medico.
A maggio del 2012 i NAS effettuavano un’ispezione presso gli Spedali, ordinata dalla Procura di Torino per delle indagini che però nulla hanno a che vedere con quanto in essere nella struttura di Brescia, poiché si riferiscono a fatti avvenuti anni prima, quando la Stamina non era ancora costituita, e questo è un dettaglio molto importante che spesso invece viene omesso. Il blocco Aifa che seguì a tale ispezione oggi viene erroneamente citato come se fosse un problema attuale, tralasciando invece che il TAR di Brescia pochi mesi dopo diede a quest’ispezione valutazione completamente opposta e favorevole agli Spedali, e di conseguenza a Stamina. Inoltre spesso si omette di dire che gli Spedali stessi fecero ricorso avverso al blocco dell’Aifa, e i funzionari della regione Lombardia presenti all’ispezione si rifiutarono di firmare il verbale, poiché in disaccordo con le modalità di tale ispezione.

A questo punto, un primo episodio bizzarro: Aifa inibiva l’attività in tale laboratorio solo a Stamina, ma se veramente presentava condizioni critiche perché non bloccarlo completamente? Ci teniamo a ricordare che in questo ospedale vengono fatti ogni anno centinaia di trapianti, senza nessun problema.. se il laboratorio fosse stato veramente inadeguato significa che si sarebbero lasciati in condizioni di rischio molti più pazienti rispetto ai pochissimi trattati da Stamina.
Nel frattempo i pazienti o i loro genitori, nel caso dei minori, ricorrevano ai Tribunali del lavoro riuscendo a ottenere la ripresa delle cure, disapplicando il provvedimento Aifa e successivamente altri Tribunali autorizzavano l’arruolamento di nuovi pazienti per accedere a queste cure compassionevoli, a Brescia.

Nel marzo del 2013 il decreto Balduzzi affermava la possibilità per i pazienti in cura di continuare le terapie a Brescia, non avendo queste mai dato NESSUN EFFETTO COLLATERALE SU NESSUNO DEI PAZIENTI TRATTATI, di fatto dichiarando l’idoneità degli Spedali e del loro personale sanitario (aspetto per altro condiviso anche dal Tar di Brescia nel ricorso rg. 919/2012), ma comportando un’ingiustificata disparità di trattamento, tra chi era già in cura e chi voleva accedere a queste terapie, che si è trovato comunque a dover ricorrere ancora ai Tribunali del lavoro, i quali in circa 170 casi, un po’ in tutt’Italia, hanno dato parere positivo all’accesso alle cure.
E fin qui si parla di cure compassionevoli… tutt’altra cosa dalla sperimentazione di cui nei mesi successivi si comincia a parlare in senato e in parlamento, e per la quale il Ministero nomina un Comitato scientifico composto da esperti che in larga parte, ancor prima di conoscere la metodica Stamina, avevano espresso pareri decisamente negativi sulla stessa. Il Ministero, inoltre richiede a Stamina di modificare e semplificare il proprio protocollo, affinchè potessero eseguirlo anche biologi non della fondazione e soprattutto potesse essere riprodotto in un laboratorio “GMP” (adatto alla produzione di farmaci), piuttosto che in uno GLP (adatto ai trapianti, com'è quello di Brescia, sempre usato da Stamina) . Ma questo è un altro particolare che ora viene furbescamente omesso per far passare Stamina come truffaldina ad aver consegnato al ministero un protocollo diverso da quello abitualmente usato a Brescia. Ma in seguito al parere negativo del comitato, (senza che nessuno dei membri abbia mai visionato i certificati medici che attestano i miglioramenti dei nostri cari, né tantomeno nessuno dal Ministero abbia mai mandato un proprio medico nelle nostre case, come invece avevamo invocato tante volte) il Ministro ad ottobre dichiarava il blocco della sperimentazione in quanto la terapia avrebbe comportato rischi per la salute dei pazienti…. Ma come’è possibile che sia rischiosa una terapia che finora non ha mai dato nessun effetto collaterale su nessuno dei nostri bimbi né tantomeno sui pazienti adulti? E come lo si può affermare a priori senza mai aver verificato direttamente le condizioni dei pazienti?

E com’è possibile che due poteri dello stato siano in così netto contrasto visto che, ciò nonostante, i tribunali del Lavoro hanno continuato ad accogliere i ricorsi dei malati?… Non si può omettere che in totale circa 600 giudici, tra la prima fase e la fase di reclamo (decisa da tre giudici), abbiano concesso le infusioni con metodo Stamina a centinaia di malati. Questa situazione confusa ha però lasciato da mesi tutti questi pazienti in una lista d’attesa lunghissima, basata sull’ordine cronologico delle varie sentenze, senza che nessuno fra i nuovi pazienti abbia ancora potuto iniziare le terapie, e vogliamo ribadire ancora una volta che sono tutti malati gravi, che non hanno ancora molto tempo a disposizione, e purtroppo in questi mesi si è già assistito al decesso di 9 fra bimbi e adulti dei pazienti in lista d’attesa… Persone a cui tutt’oggi è negato un diritto acquisito con la sentenza di un tribunale, e che però nessuno ha ancora provveduto ad eseguire.
Arriviamo ora agli ultimi accadimenti, che hanno visto il Tar del Lazio accogliere il ricorso di Stamina, avverso al provvedimento di nomina della Commissione, e al conseguente blocco della sperimentazione, a cui hanno partecipato anche i pazienti già in cura, aderenti a questo Movimento, che durante il procedimento hanno portato le certificazioni mediche attestanti gli intervenuti miglioramenti sui propri cari.

E qui di nuovo si cominciano a verificare episodi quanto meno dubbi, poiché a una decisione del TAR così importante e favorevole a stamina segue, invece che la giusta eco mediatica, un’ondata inimmaginabile di accuse e derisioni irrispettose delle famiglie dei malati e dei loro medici curanti. una vera e propria campagna di dis-informazione, volta a screditare la metodica e a nascondere la cosa più importante… e cioè che tutti i pazienti adulti o bimbi che siano, trattati con questa metodica sono migliorati, pur avendo tutti malattie incurabili che finora non avevano mai fatto registrare né un arresto del loro decorso, né tantomeno miglioramenti.

Ad oggi non sono mai stati riscontrati effetti collaterali negativi su nessuno dei pazienti in cura (alcuni dei quali hanno iniziato la terapia da ormai due anni).
Ripetiamo che tutti questi miglioramenti sono certificati da medici esperti e qualificati e corredati da analisi strumentali… ciò nonostante in questi mesi ci siamo sentiti attaccare da ogni parte e definire disperati e creduloni… come se vedere il proprio figlio, prima immobile, riprendere a muovere gli arti e le manine sia un’allucinazione, o poter staccare da un respiratore 12, 24, 72 ore bambini che prima dipendevano da esso 24 ore su 24 sia una nostra invenzione e non un fatto reale e importantissimo, o la scomparsa di crisi epilettiche in bambini che prima avevano crisi farmaco-resistenti… ci saremo sognati pure questo? O il poter recuperare la deglutizione, il ritmo sonno-veglia, magari anche la capacità di alimentarsi autonomamente, o la possibilità di selezionarsi su un tablet con le proprie dita il cartone animato preferito, sono tutte illusioni?
PERCHÉ NEGARLI TUTTI QUESTI MIGLIORAMENTI?
Forse per chi è perfettamente sano sembrano cose di poco conto, ma per chi vive quotidianamente queste malattie sono traguardi incredibili, che migliorano non solo la qualità della vita del malato ma anche dei suoi cari… perché può significare poter portare a spasso tuo figlio su un passeggino, invece che vederlo solo disteso su un letto attaccato a un respiratore mese dopo mese. Nessuno ha mai detto che Stamina guarirà questi malati.. e lo sappiamo bene purtroppo, ma aver migliorato la loro qualità di vita quotidiana è già un traguardo immenso e lo difenderemo sempre.

Difenderemo sempre chi ha cercato di riportare l’attenzione sui malati, come il dott. Marcello Villanova e la dott.ssa Imma Florio…la loro  “colpa” è nell’aver visitato  alcuni di questi bimbi e  aver certificato i miglioramenti e per questo sono stati meschinamente attaccati e sminuiti, cercando di infangarne carriere decennali. Gli attacchi non sono stati risparmiati neppure a un illustre scienziato italiano che ci fa onore all’estero come Camillo Ricordi,  offertosi di caratterizzare le cellule Stamina a Miami, per porre fine ai dubbi su cosa ci sia nelle infusioni… Eppure non capiamo perché Aifa abbia deciso di bloccarne il trasporto a Miami… Se veramente si crede che dentro ci sia veleno di serpente o cioccolata, o soluzione fisiologica come sostenuto dai vari detrattori del metodo, perchè non consentire la caratterizzazione cellulare a Miami e porre fine una volta per tutte a questa diatriba e tornare finalmente ad occuparsi veramente dei malati?”
Questo il contatto che indicano nel comunicato: curecompassionevoli@icloud.com

Questa è una storia che fotografa solo gravi responsabilità che purtroppo ricadono esclusivamente sui malati. Così mentre la battaglia è giocata su un vuoti incolmabili, nessuno ha anteposto la tutela del minore, eppure ci sono ordinaze di magistrati non applicate in barba alla legge italiana ed ora sembrano che i nove medici agli Spedali Civili di Brescia intimoriti dalle rappresaglie giudiziarie si rifiutano di eseguirle, anzi chiedono di uscire dal gruppo ristretto "internal audit Stamina"(gruppo di medici reclutati dalla direzione generale ospedaliera all’inizio della vicenda Stamina) ed eventualmente, procedere ai trattamenti Stamina su formale disposizione del legale rappresentante per ogni singolo caso ordinato dai giudici. Tra i nove firmatari, Gabriele Tomasoni, direttore Prima Anestesia e Rianimazione; Carmen Terraroli, responsabile della Segreteria scientifica del Comitato Etico del Civile; Silvana Molinaro, direttore Anestesia e Rianimazione pediatrica; Alberto Arrighini, direttore del Pronto soccorso pediatrico; Giacomo Piana, direttore della Prima Ortopedia e Traumatologia del Civile;; Edda Zanetti, direttore della Neuropsichiatria infantile; Arnalda Lanfranchi, responsabile Laboratorio cellule staminali dell’Ospedale dei Bambini e Fulvio Porta, direttore dell’Oncoematologia pediatrica, troviamo Raffaele Spiazzi, direttore sanitario dell’Ospedale dei Bambini che proprio alla trasmissione Le Iene, affermava che le stesse infusioni non avevano dato effetti collaterali e commentando delle cartelle cliniche dei bambini trattati, non poteva che affermare che vi erano benefici e miglioramenti. Nella scorsa puntata del 22 gennaio 2014 de Le Iene si può rivedere le sue affermazioni http://www.iene.mediaset.it/puntate/2014/01/22/golia-stamina-quello-che-e-successo_8182.shtml Il magistrato Raffaele Guariniello, dovrebbe accelerare le sue indagini, giacché questi medici ora sembrano intimoriti, ma il tempo prezioso divorato sicuramente avrà dei responsabili, ma nessuno potrà pagare le pene, le sofferenze o addirittura la loro morte. Questa è una pietosa sceneggiatura dove la nota più amara e incivile che si registra è nel dover ancora leggere giornali e ascoltare TG accuse gravi che definiscono queste pratiche insicure e pericolose mentre  nessun preposto del ministero della salute e/o governativo (non smentendo) si è preso la briga e l’onere di effettuare controlli  medici su questi bambini…e valutarne la loro salute che a loro dire, dovrebbe essere compromessa dalle somministrazioni ricevute. Eppure il Ministero della Salute con un comunicato del 23 agosto 2012 comunicava il risultato dell’ispezione effettuata dai Nas e Aifa https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CCwQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.salute.gov.it%2Fportale%2Fnews%2Fp3_2_4_1_1.jsp%3Flingua%3Ditaliano%26menu%3Dsalastampa%26p%3Dcomunicatistampa%26id%3D3696&ei=0TXlUoPsLK7Q7AbNlID4Dw&usg=AFQjCNExmyGzUPPOVHTvyWqlXTInNU85lQ&bvm=bv.59930103,d.bGE che giudicava il prodotto adeguato a qualsiasi uso terapeutico….ma che gioco mostruoso si sta conducendo?

La verità è  un effetto allucinante, ci sono responsabilità che nessuno si vuole prendere, si cerca di individuare i colpevoli, quando la documentazione agli atti è chiara e trasparente…nel mezzo e anche dopo, rimangono questi piccoli pazienti diventati invisibili alle diatribe innescate…sembrano non aver diritti di nessun tipo, qualcuno pagherà per questi abusi sui minori? Qualcuno avrà il coraggio di dire loro che questo Stato non li sta tutelando?

LEGGI ANCHE:

14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI

11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI




STAMINA: LE FAMIGLIE DEI PAZIENTI SI COSTITUISCONO IN MOVIMENTO

di Cinzia Marchegiani

E’ nato da pochi giorni il “Movimento per le Cure Compassionevoli”
costituito dalle famiglie dei pazienti in cura a Brescia con il  metodo Stamina. La sua funzione è quella di poter comunicare in maniera efficace e diretta con gli organi d'informazione nazionali,  difendere il diritto alla cura e alla dignità di vita dei pazienti colpiti da malattie gravissime, rare e soprattutto orfane di una qualsiasi forma di cura farmacologica o genica.

Il comunicato appena lanciato sul web rivendica l’opportunità di poter apportare chiarimenti su una storia che li ha visti in prima linea protagonisti “non sprovveduti” e che, al di là della sofferenza, conoscono le leggi e le disposizioni sanitarie grazie alle quali i propri figli hanno avuto accesso alle cure compassionevoli e per nulla intimoriti dall’attacco mediatico pretendono peso alla loro voce.

Dichiarano: “La bufera mediatica che si è scatenata sul caso Stamina nelle ultime settimane basata su inesattezze, scarso o nullo approfondimento delle fonti e imprecisioni anche gravi ha coperto di fango non solo Stamina Foundation, ma anche medici e professionisti estranei alla Onlus in questione, con l’unica responsabilità di aver testimoniato lo stato di salute dei nostri familiari, abbiamo quindi sentito la necessità di apportare il nostro contributo come testimoni diretti della questione delle cure compassionevoli con metodo Stamina.
Nelle ultime settimane sono state scritte falsità e sono stati mescolati i fatti attuali con accadimenti precedenti all'avvio delle cure compassionevoli presso gli Spedali di Brescia. Il tutto con il fine di distrarre l'opinione pubblica dall'unica cosa importante: la necessità di avviare un'indagine scientifica accurata sulla metodica.
Questa inutile bagarre mediatica ha solo generato confusione e sospetti nell'opinione pubblica, che oggi rischia di confondere il concetto di cura compassionevole (non necessariamente supportata da sperimentazione, come sottolinea il decreto Turco Fazio del 2006) con quello di sperimentazione scientifica completa, che a tutt’oggi non ha ancora preso avvio.

Il decreto Turco-Fazio del 2006 consente terapie, anche non sperimentate scientificamente, a malati afflitti da patologie gravissime, rare e incurabili, a tutt'oggi orfane di alternative terapeutiche ufficiali.
Sulla base di questo decreto, e sulla successiva legge 57 approvata dal Parlamento in sostituzione dell'ex decreto Balduzzi, le cure compassionevoli, a base di cellule staminali mesenchimali adulte, praticate presso gli Spedali di Brescia sono completamente tutelate dalla legge.
Discutibili risultano le illazioni riportate sui giornali negli ultimi giorni a firma di alcuni esperti della comunità scientifica che additano la trasmissione “Le Iene” come “responsabile irresponsabile” dell'approdo alle terapie compassionevoli, come se i genitori dei pazienti in cura fossero un gruppo di pseudoraccomandati che accettano di portare sulla pubblica piazza le proprie disgrazie pur di far curare i figli.
Ad oggi l'unico modo per accedere alle terapie compassionevoli è quello di ottenere un via libera da parte del giudice del Tribunale del Lavoro della città in cui risiede il malato. Sono dunque la legge in primis e la Giustizia, come mediatore ultimo, dopo il blocco Aifa del 2012 a consentire l'accesso alle terapie di Brescia. La trasmissione televisiva “Le Iene” ha semplicemente dato voce ad una situazione che altrimenti sarebbe rimasta soffocata nel silenzio”

I membri del movimento, le  Famiglie Carrer, Arnieri, Camiolo, De Barros, Mezzina, Guercio, Larcher, Genova, Tortorelli, Franchi, Lorefice, Fagnoni, Rulli, Oliva, De Luca, Esposito e Velenoso pubblicano le  tappe che hanno portato le cure compassionevoli ad un’azienda ospedaliera, con i relativi indirizzi legislativi, e la querelle che ad oggi porta a non somministrare le suddette cure a bambini affetti da patologie rare e gravissime senza alternative di cura, nonostante le moltissime ordinanze di giudici abbiano autorizzato a profonderle.

Questa è la CRONISTORIA del neo MOVIMENTO PER LE CURE COMPASSIONEVOLI

Nell’ambito del Decreto Turco Fazio del 2006, i primi 13 pazienti vengono autorizzati, ad inizio agosto del 2011, da Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e Ministero della Salute, a sottoporsi alla terapia a base di cellule staminali mesenchimali adulte con metodo Stamina. Ciò grazie a un accordo siglato tra la Stamina Foundation Onlus e gli Spedali Civili di Brescia, seconda struttura pubblica d’Italia, per importanza ed efficienza, autorizzati da Aifa e Ministero della Salute. Già in quella data Spedali di Brescia, Aifa e Ministero erano in possesso del protocollo Stamina, inoltre il prof. Vannoni con una lettera al Ministero si dichiarava pronto ad illustrare le caratteristiche della terapia, offerta che però non è mai stata colta dal Ministero.

Dal momento del loro avvio, ad ottobre del 2011, le cure si sono protratte regolarmente fino a maggio del 2012 e per tutto questo periodo né il Ministero né Aifa hanno mai avuto nulla da ridire sull’operato degli Spedali, sull’efficienza dei laboratori e sulla preparazione del personale medico.
A maggio del 2012 i NAS effettuavano un’ispezione presso gli Spedali, ordinata dalla Procura di Torino per delle indagini che però nulla hanno a che vedere con quanto in essere nella struttura di Brescia, poiché si riferiscono a fatti avvenuti anni prima, quando la Stamina non era ancora costituita, e questo è un dettaglio molto importante che spesso invece viene omesso. Il blocco Aifa che seguì a tale ispezione oggi viene erroneamente citato come se fosse un problema attuale, tralasciando invece che il TAR di Brescia pochi mesi dopo diede a quest’ispezione valutazione completamente opposta e favorevole agli Spedali, e di conseguenza a Stamina. Inoltre spesso si omette di dire che gli Spedali stessi fecero ricorso avverso al blocco dell’Aifa, e i funzionari della regione Lombardia presenti all’ispezione si rifiutarono di firmare il verbale, poiché in disaccordo con le modalità di tale ispezione.

A questo punto, un primo episodio bizzarro: Aifa inibiva l’attività in tale laboratorio solo a Stamina, ma se veramente presentava condizioni critiche perché non bloccarlo completamente? Ci teniamo a ricordare che in questo ospedale vengono fatti ogni anno centinaia di trapianti, senza nessun problema.. se il laboratorio fosse stato veramente inadeguato significa che si sarebbero lasciati in condizioni di rischio molti più pazienti rispetto ai pochissimi trattati da Stamina.
Nel frattempo i pazienti o i loro genitori, nel caso dei minori, ricorrevano ai Tribunali del lavoro riuscendo a ottenere la ripresa delle cure, disapplicando il provvedimento Aifa e successivamente altri Tribunali autorizzavano l’arruolamento di nuovi pazienti per accedere a queste cure compassionevoli, a Brescia.

Nel marzo del 2013 il decreto Balduzzi affermava la possibilità per i pazienti in cura di continuare le terapie a Brescia, non avendo queste mai dato NESSUN EFFETTO COLLATERALE SU NESSUNO DEI PAZIENTI TRATTATI, di fatto dichiarando l’idoneità degli Spedali e del loro personale sanitario (aspetto per altro condiviso anche dal Tar di Brescia nel ricorso rg. 919/2012), ma comportando un’ingiustificata disparità di trattamento, tra chi era già in cura e chi voleva accedere a queste terapie, che si è trovato comunque a dover ricorrere ancora ai Tribunali del lavoro, i quali in circa 170 casi, un po’ in tutt’Italia, hanno dato parere positivo all’accesso alle cure.
E fin qui si parla di cure compassionevoli… tutt’altra cosa dalla sperimentazione di cui nei mesi successivi si comincia a parlare in senato e in parlamento, e per la quale il Ministero nomina un Comitato scientifico composto da esperti che in larga parte, ancor prima di conoscere la metodica Stamina, avevano espresso pareri decisamente negativi sulla stessa. Il Ministero, inoltre richiede a Stamina di modificare e semplificare il proprio protocollo, affinchè potessero eseguirlo anche biologi non della fondazione e soprattutto potesse essere riprodotto in un laboratorio “GMP” (adatto alla produzione di farmaci), piuttosto che in uno GLP (adatto ai trapianti, com'è quello di Brescia, sempre usato da Stamina) . Ma questo è un altro particolare che ora viene furbescamente omesso per far passare Stamina come truffaldina ad aver consegnato al ministero un protocollo diverso da quello abitualmente usato a Brescia. Ma in seguito al parere negativo del comitato, (senza che nessuno dei membri abbia mai visionato i certificati medici che attestano i miglioramenti dei nostri cari, né tantomeno nessuno dal Ministero abbia mai mandato un proprio medico nelle nostre case, come invece avevamo invocato tante volte) il Ministro ad ottobre dichiarava il blocco della sperimentazione in quanto la terapia avrebbe comportato rischi per la salute dei pazienti…. Ma come’è possibile che sia rischiosa una terapia che finora non ha mai dato nessun effetto collaterale su nessuno dei nostri bimbi né tantomeno sui pazienti adulti? E come lo si può affermare a priori senza mai aver verificato direttamente le condizioni dei pazienti?

E com’è possibile che due poteri dello stato siano in così netto contrasto visto che, ciò nonostante, i tribunali del Lavoro hanno continuato ad accogliere i ricorsi dei malati?… Non si può omettere che in totale circa 600 giudici, tra la prima fase e la fase di reclamo (decisa da tre giudici), abbiano concesso le infusioni con metodo Stamina a centinaia di malati. Questa situazione confusa ha però lasciato da mesi tutti questi pazienti in una lista d’attesa lunghissima, basata sull’ordine cronologico delle varie sentenze, senza che nessuno fra i nuovi pazienti abbia ancora potuto iniziare le terapie, e vogliamo ribadire ancora una volta che sono tutti malati gravi, che non hanno ancora molto tempo a disposizione, e purtroppo in questi mesi si è già assistito al decesso di 9 fra bimbi e adulti dei pazienti in lista d’attesa… Persone a cui tutt’oggi è negato un diritto acquisito con la sentenza di un tribunale, e che però nessuno ha ancora provveduto ad eseguire.
Arriviamo ora agli ultimi accadimenti, che hanno visto il Tar del Lazio accogliere il ricorso di Stamina, avverso al provvedimento di nomina della Commissione, e al conseguente blocco della sperimentazione, a cui hanno partecipato anche i pazienti già in cura, aderenti a questo Movimento, che durante il procedimento hanno portato le certificazioni mediche attestanti gli intervenuti miglioramenti sui propri cari.

E qui di nuovo si cominciano a verificare episodi quanto meno dubbi, poiché a una decisione del TAR così importante e favorevole a stamina segue, invece che la giusta eco mediatica, un’ondata inimmaginabile di accuse e derisioni irrispettose delle famiglie dei malati e dei loro medici curanti. una vera e propria campagna di dis-informazione, volta a screditare la metodica e a nascondere la cosa più importante… e cioè che tutti i pazienti adulti o bimbi che siano, trattati con questa metodica sono migliorati, pur avendo tutti malattie incurabili che finora non avevano mai fatto registrare né un arresto del loro decorso, né tantomeno miglioramenti.

Ad oggi non sono mai stati riscontrati effetti collaterali negativi su nessuno dei pazienti in cura (alcuni dei quali hanno iniziato la terapia da ormai due anni).
Ripetiamo che tutti questi miglioramenti sono certificati da medici esperti e qualificati e corredati da analisi strumentali… ciò nonostante in questi mesi ci siamo sentiti attaccare da ogni parte e definire disperati e creduloni… come se vedere il proprio figlio, prima immobile, riprendere a muovere gli arti e le manine sia un’allucinazione, o poter staccare da un respiratore 12, 24, 72 ore bambini che prima dipendevano da esso 24 ore su 24 sia una nostra invenzione e non un fatto reale e importantissimo, o la scomparsa di crisi epilettiche in bambini che prima avevano crisi farmaco-resistenti… ci saremo sognati pure questo? O il poter recuperare la deglutizione, il ritmo sonno-veglia, magari anche la capacità di alimentarsi autonomamente, o la possibilità di selezionarsi su un tablet con le proprie dita il cartone animato preferito, sono tutte illusioni?
PERCHÉ NEGARLI TUTTI QUESTI MIGLIORAMENTI?
Forse per chi è perfettamente sano sembrano cose di poco conto, ma per chi vive quotidianamente queste malattie sono traguardi incredibili, che migliorano non solo la qualità della vita del malato ma anche dei suoi cari… perché può significare poter portare a spasso tuo figlio su un passeggino, invece che vederlo solo disteso su un letto attaccato a un respiratore mese dopo mese. Nessuno ha mai detto che Stamina guarirà questi malati.. e lo sappiamo bene purtroppo, ma aver migliorato la loro qualità di vita quotidiana è già un traguardo immenso e lo difenderemo sempre.

Difenderemo sempre chi ha cercato di riportare l’attenzione sui malati, come il dott. Marcello Villanova e la dott.ssa Imma Florio…la loro  “colpa” è nell’aver visitato  alcuni di questi bimbi e  aver certificato i miglioramenti e per questo sono stati meschinamente attaccati e sminuiti, cercando di infangarne carriere decennali. Gli attacchi non sono stati risparmiati neppure a un illustre scienziato italiano che ci fa onore all’estero come Camillo Ricordi,  offertosi di caratterizzare le cellule Stamina a Miami, per porre fine ai dubbi su cosa ci sia nelle infusioni… Eppure non capiamo perché Aifa abbia deciso di bloccarne il trasporto a Miami… Se veramente si crede che dentro ci sia veleno di serpente o cioccolata, o soluzione fisiologica come sostenuto dai vari detrattori del metodo, perchè non consentire la caratterizzazione cellulare a Miami e porre fine una volta per tutte a questa diatriba e tornare finalmente ad occuparsi veramente dei malati?”
Questo il contatto che indicano nel comunicato: curecompassionevoli@icloud.com

Questa è una storia che fotografa solo gravi responsabilità che purtroppo ricadono esclusivamente sui malati. Così mentre la battaglia è giocata su un vuoti incolmabili, nessuno ha anteposto la tutela del minore, eppure ci sono ordinaze di magistrati non applicate in barba alla legge italiana ed ora sembrano che i nove medici agli Spedali Civili di Brescia intimoriti dalle rappresaglie giudiziarie si rifiutano di eseguirle, anzi chiedono di uscire dal gruppo ristretto "internal audit Stamina"(gruppo di medici reclutati dalla direzione generale ospedaliera all’inizio della vicenda Stamina) ed eventualmente, procedere ai trattamenti Stamina su formale disposizione del legale rappresentante per ogni singolo caso ordinato dai giudici. Tra i nove firmatari, Gabriele Tomasoni, direttore Prima Anestesia e Rianimazione; Carmen Terraroli, responsabile della Segreteria scientifica del Comitato Etico del Civile; Silvana Molinaro, direttore Anestesia e Rianimazione pediatrica; Alberto Arrighini, direttore del Pronto soccorso pediatrico; Giacomo Piana, direttore della Prima Ortopedia e Traumatologia del Civile;; Edda Zanetti, direttore della Neuropsichiatria infantile; Arnalda Lanfranchi, responsabile Laboratorio cellule staminali dell’Ospedale dei Bambini e Fulvio Porta, direttore dell’Oncoematologia pediatrica, troviamo Raffaele Spiazzi, direttore sanitario dell’Ospedale dei Bambini che proprio alla trasmissione Le Iene, affermava che le stesse infusioni non avevano dato effetti collaterali e commentando delle cartelle cliniche dei bambini trattati, non poteva che affermare che vi erano benefici e miglioramenti. Nella scorsa puntata del 22 gennaio 2014 de Le Iene si può rivedere le sue affermazioni http://www.iene.mediaset.it/puntate/2014/01/22/golia-stamina-quello-che-e-successo_8182.shtml Il magistrato Raffaele Guariniello, dovrebbe accelerare le sue indagini, giacché questi medici ora sembrano intimoriti, ma il tempo prezioso divorato sicuramente avrà dei responsabili, ma nessuno potrà pagare le pene, le sofferenze o addirittura la loro morte. Questa è una pietosa sceneggiatura dove la nota più amara e incivile che si registra è nel dover ancora leggere giornali e ascoltare TG accuse gravi che definiscono queste pratiche insicure e pericolose mentre  nessun preposto del ministero della salute e/o governativo (non smentendo) si è preso la briga e l’onere di effettuare controlli  medici su questi bambini…e valutarne la loro salute che a loro dire, dovrebbe essere compromessa dalle somministrazioni ricevute. Eppure il Ministero della Salute con un comunicato del 23 agosto 2012 comunicava il risultato dell’ispezione effettuata dai Nas e Aifa https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CCwQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.salute.gov.it%2Fportale%2Fnews%2Fp3_2_4_1_1.jsp%3Flingua%3Ditaliano%26menu%3Dsalastampa%26p%3Dcomunicatistampa%26id%3D3696&ei=0TXlUoPsLK7Q7AbNlID4Dw&usg=AFQjCNExmyGzUPPOVHTvyWqlXTInNU85lQ&bvm=bv.59930103,d.bGE che giudicava il prodotto adeguato a qualsiasi uso terapeutico….ma che gioco mostruoso si sta conducendo?

La verità è  un effetto allucinante, ci sono responsabilità che nessuno si vuole prendere, si cerca di individuare i colpevoli, quando la documentazione agli atti è chiara e trasparente…nel mezzo e anche dopo, rimangono questi piccoli pazienti diventati invisibili alle diatribe innescate…sembrano non aver diritti di nessun tipo, qualcuno pagherà per questi abusi sui minori? Qualcuno avrà il coraggio di dire loro che questo Stato non li sta tutelando?

LEGGI ANCHE:

14/01/2014 STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE
12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI

11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI




STAMINA: UNA CONFERENZA STAMPA CHE NESSUNO VUOLE RICORDARE. UN TABU’ TROPPO GRANDE DA SCONFESSARE

di Cinzia Marchegiani

Caso Stamina – La conferenza stampa organizzata dai genitori dei bambini seguiti agli Spedali Civili di Brescia è stata presto dimenticata. La disinformazione di alcuni media che acclaravano mancanze di miglioramenti nelle cartelle cliniche recuperate hanno creato un grande paradosso che neanche i detrattori dell’informazione hanno saputo spiegare.

Le cartelle cliniche esposte con tanto di certificazione dei medici che seguivano i loro piccoli pazienti, prima e dopo le cure non sono state degne di essere valutate e messe a disposizione al pubblico, non c’è gossip da fare, troppo eloquenti da mettere paura anche un Ministro della Salute che con grandi giri di parole fa credere che in quell’ospedale le cartelle cliniche non menzionano nulla. Peccato che in quel nosocomio non c’èra una sperimentazione clinica, e non vengono compilate le annotazioni riguardo la salute e le valutazioni prima e dopo le infusioni.

La conferenza stampa su stamina è stata organizzata in poco tempo ma efficace perché oltre a rilasciare la documentazione cartacea delle cartelle cliniche ai giornalisti in primis, Paolo Russo e Caterina De Bac, ma tanti altri, ha dato la possibilità di consultare i documenti relativi alle analisi sul preparato cellulare che veniva somministrato, dove si legge a chiare lettere, che prodotto è presente (Cellule Staminali), la quantità, i relativi controlli e l’etichette con tanto di codice a barre e identificazione del donatore e paziente ricevente che accompagnavano il preparato che veniva somministrato distinguendo sempre  quello per via endovenosa e quella endorachidea.

Incuriosisce l’atteggiamento di Paolo Russo, che durante la conferenza, nonostante quello che vedeva, era certo della documentazione che aveva consultato, quella relativa al parere della ex-commisione scientifica che su carta diceva che quelle cellule non ci potevano essere. Ancora di più incuriosisce il suo interlocutore telefonico…. la senatrice Elena Cattaneo? Chissà se era lei e se era curiosa di conoscere le evidenze che non ha mai voluto verificare e che lo stesso Tar del Lazio ha dichiarato un dovere consultare?

Iacona, durante la puntata del 13 gennaio 2014di Presa Diretta, condizionando il parere dello spettatore che non conosce, per sua fortuna, la documentazione reale di questa gigantesca bolla mediatica, più volte dipinge grottescamente la sentenza del Tar del Lazio, poiché afferma che  ha applicato un principio della Par Condicio, quando il dovere di un giornalista è raccontare nei fatti e ancor meglio la realtà delle sentenze e non dare un proprio parere personale…eppure il Tar si pronuncia sulla legittimità degli atti amministrativi.

Qui l’analisi della sentenza del Tar del Lazio  http://www.diritto.it/docs/35811-i-profili-giuridici-del-caso-stamina-e-l-ordinanza-del-tar-lazio-n-4728-del-4-dicembre-2013?page=1

Noi de L'osservatore d’Italia abbiamo col precedente articolo [ 12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE ] testimoniato l’essenza del giudizio del Tribunale amministrativo, peccato che una trasmissione che dovrebbe fare servizio pubblico, ha fatto semplicemente un’arringa agli scienziati che sono stati bacchettati da Giudici.

Gli atti documentali presentati al ricorso evidentemente sono pesanti e lo stesso giornalista Iacona sembra non voler approfondire e forse dimentica di mostrarli, mentre articola la sua puntata su un documento dell’ispezione dei Nas alquanto stantio e obsoleto, visto che oltre al comunicato 173 del Ministero della Salute abbia invece confortato sulla buona riuscita dell’ispezione che oltre a certificare vitali le cellule concludeva che il preparato analizzato era adatto per uso terapeutico, c’è una documentazione imbarazzante con cui gli Spedali Civili di Brescia impugnano questo verbale pieno di scorrettezze e palesi omissioni degli ispettori….

Questo il ricorso https://docs.google.com/file/d/0B_Dpd39_0Of5RkpfR2pRbVp1RnM/edit

Nonostante un video inchiodi Paolo Russo sulle sue deficienze in merito alla documentazione ministeriale, continua a preparare tabella che screditano una metodologia che ormai è evidente ha messo in ginocchio gli scienziati che da anni stanno sperimentando su altri fronti, quelle delle embrionali e che non ne riescono a venire a capo. 

Per onore di cronaca mostreremo il video integrale della conferenza, una gentile concessione di Stefano Pecchia a L'osservatore d'Italia, e l’imbarazzante e ormai virale video della confutazione dell’impreparazione di Paolo Russo, intervistato da Andrea Sciaretta,  non conosce e mette anche in dubbio l’esistenza di questo documento….n.173 http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_4_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=salastampa&p=comunicatistampa&id=3696

Qui il video della prova non superata, secondo noi, del giornalista alle domande del genitore della piccola Noemi, arrabbiatissimo poiché un’ordinanza di un Giudice imponga la somministrazione dell’infuzione agli Spedali di Brescia alla figlia, viene ancora disattesa e deve bacchettare il giornalista… sprovveduto! http://www.youtube.com/watch?v=GzhzvlYkfQk&sns=fb

Alla conferenza un grande assente Luca Merlino, un dirigente del nosocomio di Brescia che ha usufruito della metodica  Stamina, e che solo grazie alle Iene abbiamo questa documentazione..
Qui il video delle Iene: http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/387414/golia-staminali-un-medico-le-prova-su-di-se.html

Iacona, ricordi,  esiste giornalismo di serie A e serie B, ma solo quando si omettono testimonianze e documentazione per favorirne il processo infamatorio e processuale mediatico 

Ringraziando la direzione di questo giornale, che si è sempre distinto per una ricerca oggettiva documentale di questo immenso bluff… troppe ormai le note stonate, troppe omissioni del Ministro Lorenzin… troppe mistificazioni, e "Presa Indiretta" ha seguito questo filone, mi imbarazza anche doverne parlare.

LEGGI ANCHE:

12/01/2014 STAMINA: INTRIGO DA PREMIO NOBEL E OCCASIONI SFUMATE
09/01/2014 STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE
01/01/2014 STAMINA: GIU' NEL TEVERE PER DIRE SI' AL METODO DI VANNONI
28/12/2013 STAMINA: STAMPA SOTTO ACCUSA… CONTINUA LA MACCHINA DEL FANGO
27/12/2013 STAMINA E IL GRANDE BLUFF MEDIATICO
25/11/2013 STAMINA: POPOLO CONTRO ISTITUZIONI

11/11/2013 STAMINA: APERTO IL VASO DI PANDORA

25/10/2013 CASO STAMINA – GIU’ LA MASCHERA

10/10/2013 STAMINA: UN GIALLO DALLA TINTA FORTE

22/09/2013 CASO STAMINA: SOFIA, CI DISPIACE!

15/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

08/09/2013 ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI