STAMINA E CURE COMPASSIONEVOLI: AGLI ATTI IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE CHIARIFICATORE

Il comunicato del Ministero chiarisce che i campioni prelevati per l’ispezione del maggio 2012 dall’AIFA e dei Nas ha non solo ha dimostrato la vitalità delle cellule effettuata presso l’ISS ma soprattutto che era adeguata a qualsiasi uso terapeutico.

 

di Cinzia Marchegiani

Roma – C’è un virus che non accenna ad esere debellato, si stanno cancellando le cure compassionevoli  con la terapia del metodo stamina, eppure esiste e sta agli atti un documento del Ministero della Salute, un comunicato del 23 agosto 2012 diretto soprattutto agli organi di stampa, il nr. 173 per l’esattezza,  (qui potete visionare digitando http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_4_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=salastampa&p=comunicatistampa&id=3696) che chiarisce che i campioni prelevati per l’ispezione del maggio 2012 dall’AIFA e dei Nas ha non solo ha dimostrato la vitalità delle cellule effettuata presso l’ISS ma soprattutto che era adeguata a qualsiasi uso terapeutico.

Tutto un gioco di parole ancora sui giornali per far emergere ombre che ai fatti non sussistono. Ad oggi però vengono bloccate incostituzionalmente le cure compassionevoli e i diritti acquisiti dei malati vengono disattesi nonostante le ordinanze dei magistrati. Chi doveva vigilare sembra stordito dagli tabella di giornali che rimescolano notizie obsolete, vista la sentenza del Tar del Lazio del 4 dicembre scorso sul Comitato Scientifico e i documenti agli atti documentali sono ignorati anche dai giornalisti che hanno lanciato questo sasso nello stagno, hanno dichiarato non conoscere. E’ l’esempio di  Paolo Russo de La Stampa che ha realizzato scoops su Stamina ma  intervistato da Andrea Sciaretta, papà della piccola Noemi all’uscita della Conferenza Stampa dello scorso 28 dicembre a Roma, chiarisce la sua mancata informazione sulla vera documentazione.

Qui il video http://www.youtube.com/watch?v=GzhzvlYkfQk&sns=fb cambiano i ruoli, il giornalista non sa rispondere.

Ieri Claudio Morganti, deputato del Parlamento Euopeo del Gruppo “Europa della Libertà e della Democrazia” assieme ad una delegazione di malati del presidio Civico 117A dopo aver incontrato il Presidente della Camera Laura Boldrini dichiara:“L'incontro ottenuto con determinazione dal movimento 'IO CAMBIO'  è stato positivo. Aver ottenuto l'impegno di un'audizione porterà chiarezza sul perché le cure compassionevoli sono state bloccate nonostante la legge Turco-Fazio sia ancora in vigore e il ministero della salute abbia ritenuto le cellule mesenchimali idonee nell'agosto 2012.” In agenda prossimamente verrà istituita un’audizione in Commissione Affari Sociali dove sarà presente oltre la Boldrini anche il Ministro Lorenzin. Morganti si ritiene soddisfatto, poichè si andrà a cercare la risposta concreta verso una metodologia che ha subito molte chiacchiere. La stessa Presidente della Camera si è assunta il compito di capire il motivo del blocco delle cure compassionevoli, lo stesso Morganti riferisce:”Non si capisce infatti  perchè attualmente siano state bloccate le cure ai pazienti che ne fanno richiesta nonostante lo stesso Ministero della Salute abbia dichiarato il metodo Stamia sicuro.”

Di certo le ombre sono molte, presto pubblicheremo un’altra inchiesta, perchè sembra che il ruolo dei media sia stato, dopo la sentenza del Tar attivato a dichiarare e mescolare notizie per fare più confusione, visto che anche i politici sono destabilizzati, nonostante ci sia una documentazione accurata, soprattutto evidenze che emergono anche laddove non si voglia cercare…il ricorso degli Spedali Civili di Brescia contro l’Aifa menziona esattemente come sono state gestite le ispezioni, sarà il tempo e un’indagine seria a ristabilire la giusta cronologia e le mancanze di chi doveva seriamente vigilare. Consiglierei ai genitori dei bambini con ordinanze dei magistrati di rivolgersi al Mediatore Europeo, ci sono diritti acquisiti che le istituizioni stanno disattendendo…si parla di tutto tranne che forse la tutela dei minori e dei malati siano stati violati pesantemente.

Continueremo ad informare, ma con la documentazione, e non su stralci di fantomatiche interviste e segreti istruttori, questi piccoli malati chiedono serietà dai grandi e dalle istituzioni.

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STAMINA, MINACCE DI MORTE A LORENZIN: "LA SPERIMENTAZIONE DEVE RISPETTARE DEI PARAMETRI, COL NUOVO COMITATO STAREMO A VEDERE"

Redazione

Una Lorenzin che con le sue parole infrange ancora una volta le speranze dei malati sebbene riesca a lasciare quello spiraglio di luce che potrebbe ribaltare l'intera situazione. La ministra, intervenuta alla trasmissione Cofee Break, su La7,  precisa che le persone già in trattamento con il metodo Stamina negli Spedali Civili di Brescia "già per legge possono continuare con il trattamento". Quindi per loro non ci sarà alcuna interruzione. Tuttavia, ha tenuto a precisare, "la sperimentazione del metodo è cosa ben diversa e deve rispettare dei parametri". La Lorenzin lascia aperto uno spiraglio: "Rifacciamo il comitato scientifico e vediamo l’evolversi". E su questo punto precisa di aver "già attivato i maggiori istituti negli Stati Uniti e in Europa per avere curricula di scienziati autorevoli disponibili a far parte del comitato". Nessuna chiusura a priori dunque. Quanto all’ordinanza di ieri del Tar del Lazio, che ha bocciato il comitato scientifico e il parere contrario alla sperimentazione del metodo, il ministro ha sottolineato che il Tar "poteva nominare periti di parte per un nuovo comitato, ma non lo ha fatto". Poi, sottolineando di "non voler entrare nel merito della sentenza", la Lorenzin ha ribadito che la sua volontà è quella di dare risposte alle famiglie: "Non si possono aspettare mesi perché ci sono persone che per le loro gravi patologie sono condannate a morte". Tuttavia, ha aggiunto, "è difficile trovare nel mondo scientifico uno scienziato autorevole che non abbia espresso opinioni". E poi ecco che si fa largo una dichiarazione inquietante a dir poco: Lorenzin fa sapere di aver ricevuto anche minacce di morte. "La vicenda stamina – ha concluso – mi sta coinvolgendo tantissimo e mi sforzo di avere un atteggiamento terzo, perché sono il ministro della Salute". L'ultima parola passa ora agli scienziati.

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