Frosinone, operazione antimafia: in manette 43 persone. Squadra Mobile arresta fuggitivo riconducibile al clan Lo Russo

FROSINONE – Nella mattinata di lunedì 20 novembre, personale della Polizia di Stato e dei Carabinieri ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 43 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini della cessione di sostanza stupefacente, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, ricettazione, con l’aggravante prevista dall’art.7 L.203/91.

Nell’esecuzione dei provvedimenti ha concorso anche la Squadra Mobile di Frosinone, che ha arrestato e condotto presso la locale casa circondariale un giovane che si “nascondeva” nel frusinate. Le indagini hanno documentato le responsabilità, in seno al clan Lo Russo, denominato “dei capitoni”, degli affiliati dediti in prevalenza al traffico di sostanze stupefacenti, individuando i responsabili dell’intera filiera, dai narcotrafficanti, che hanno operato nell’interesse del clan sfruttando alcuni canali di fornitura esteri, agli spacciatori che si sono occupati della distribuzione al minuto della sostanza.




Frosinone, operazione "Intoccabili": Sgominata associazione per delinquere

Red. Cronaca
FROSINONE
– Nel corso della nottata circa 300 tra poliziotti e carabinieri della Provincia di Frosinone, con l’ausilio di unità cinofile ed elicotteri delle due Forze di Polizia, hanno dato esecuzione a 36 provvedimenti di custodia cautelari, 29 in carcere e 7 ai domiciliari, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. L’Autorità Giudiziaria ha ravvisato la sussistenza di gravi indizi circa l’esistenza di un’ associazione per delinquere, finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata perché costituita da più di 10 componenti, che si avvalgono di minori degli anni 14, composta da persone dedite all’uso di sostanze stupefacenti, in possesso di armi.  

L'indagine, delegata alla Squadra Mobile della Questura di Frosinone e al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frosinone, è iniziata nel luglio 2012, dopo che i militari del NORM hanno arrestato in flagranza di reato un’insospettabile signora di 65 anni, I.A. di Frosinone, in possesso di oltre 350 gr di cocaina, che era stata ingaggiata dall'associazione come custode della droga, destinata ad una delle tante basi di spaccio del sodalizio. La scoperta di questo primo punto di appoggio dell’organizzazione, individuato nella palazzina popolare di Frosinone nota come "lotto 19", oggetto di altra indagine portata a buon fine dal NORM dei Carabinieri, ha permesso agli investigatori di inserirsi in quel tessuto criminale ritenuto intoccabile dai membri dell’organizzazione.

Infatti, la perfetta sinergia dei due Uffici di polizia e la fusione delle conoscenze investigative ha permesso poi di svelare un quadro criminale inquietante, con la scoperta di una vasta e capillare organizzazione criminale, operante su Frosinone, con consolidati canali di approvvigionamento e depositi di droga, laboratori per il confezionamento delle dosi, armi con munizionamento pronte all'uso e, soprattutto, la costituzione di ben 7 reti di spaccio, ognuna delle quali rispondeva ad "esigenze di mercato" diverse, in modo da poter soddisfare il maggior numero di assuntori e massimizzare i guadagni, che raggiungevano cifre dell'ordine di decine di migliaia di euro al giorno.

La prima base di spaccio è stata individuata a Frosinone, all'interno della palazzina D2 di corso Francia. Era strutturata secondo il modello Scampia, un vero e proprio supermercato della droga, aperto 24h al giorno, ove chiunque poteva andare per acquistare liberamente cocaina, hashish e marijuana; gli acquirenti non dovevano telefonare o accreditarsi prima dell’acquisto, perché l’ingresso era libero. Era un luogo molto conosciuto nell’ambiente, tanto che i numerosi sequestri di dosi vendute ai vari assuntori, hanno dimostrato che vi si recavano persone ad ogni ora del giorno e della notte, provenienti anche da fuori Provincia. Il punto vendita era protetto da “vedette”, che coprivano i vari turni del giorno ed erano dislocate in punti strategici per dare l’allarme in caso di arrivo delle forze dell’ordine; l’addetto alle vendite si trovava dietro una porta blindata, pronto alla fuga rapida, con tutta la “cassa” (consistente in una borsa contenente le dosi di droga e l’incasso giornaliero), in caso di allarme. Nel novembre del 2013 Polizia e Carabinieri hanno fatto irruzione nella palazzina D2, sorprendendo le vedette (una delle quali arrestata in flagranza) a cui sono stati sequestrati dei telecomandi che azionavano il dispositivo d’allarme luminoso, posto all’interno dell’appartamento, dove si trovava l’addetto alle vendite; nell’occasione è stata sequestrata anche la “cassa” del punto vendita, consistente in una borsa all’interno della quale vi erano oltre 200 dosi di sostanza stupefacente di vario tipo, la contabilità della giornata e l’incasso che, al momento dell’intervento (nelle prime ore del pomeriggio), già ammontava ad oltre 5000 euro.


Dopo questo primo colpo, l’organizzazione non ha comunque desistito ed ha costituito altre 3 basi di spaccio al dettaglio, meno evidenti di quella della palazzina D2, ma altrettanto remunerative, perchè posizionante nelle vie centrali di Frosinone bassa (viale Mazzini e via Marittima). Anche questi nuovi punti vendita sono stati oggetto di interventi degli investigatori, che hanno recuperato numerosi dosi cedute agli assuntori ed arrestati in flagranza gli addetti alle vendite. Una quinta rete di distribuzione aveva la forma ambulante perché affidata a due associati che, con la loro macchina, raggiungevano i comuni limitrofi a Frosinone (Veroli, Boville Ernica, Monte San Giovanni Campano, Ripi) e si posizionavano in punti prestabiliti (per lo più bar) dove gli assuntori sapevano di poterli trovare in determinati orari del giorno.
La sesta rete di distribuzione, la più capillare ed insidiosa, era incentrata su appartenenti a famiglie di etnia Rom, residenti a Frosinone, riforniti giornalmente da una coppia, anch’essa di origine Rom. I punti vendita, in questo contesto, erano le abitazioni delle famiglie (otto in tutto) degli associati. 10 il numero di persone di etnia Rom colpite dal provvedimento cautelare. L’ultimo canale di distribuzione dell’organizzazione era destinato a diversi spacciatori della Provincia che, seppur non organici all’associazione, acquistavano stabilmente dal sodalizio lo stupefacente necessario ai loro traffici.

L’organizzazione era governata con pugno di ferro e la sua egemonia sul mercato della droga era affermata con l’uso delle armi, tanto che, nell’estate del 2013, alcuni membri di etnia Rom tentarono di svincolarsi per mettersi in proprio, ma furono subito richiamati all’ordine, con violenti pestaggi ed intimidazioni a colpi di  pistola. Due i consolidati canali di rifornimento, individuati durante le indagini: uno legato alla criminalità albanese del posto, gestito da due soggetti radicati in zona ( B.D. cl’60 e B.N. cl.’82), che facevano arrivare grosse partite di stupefacente, come quella intercettata con provenienza Milano il 14/06/2013; l’altro, napoletano, legato a due partenopei, zio e nipote (P.C. cl.54 e P.G. cl.78), i quali, pur non risultando affiliati ai locali clan camorristici, gravitano in un zona quella del rione Gescal – quartiere Miano,  dove è forte il controllo dei criminalità organizzata.

Le indagini che si sono protratte dal luglio del 2012 al febbraio del 2015, hanno portato a molteplici i risultati investigativi, che si sostanziano in 58 arresti di cui 44 in flagranza di reato, il sequestro tra l’altro di 5 kg di cocaina; 115 kg tra hashish e marijuana; 2 pistole e 135 proiettili; denaro, beni mobili e immobili per 640.000 €. Lo stupefacente immesso sul mercato al dettaglio avrebbe permesso un ricavo di circa 2,5 milioni di euro.

Il dettaglio delle operazioni eseguite durante l’indagine:
–    12.07.2012 veniva tratta in arresto I.L. 61enne di Frosinone, trovata in possesso di 360 gr di cocaina;
–    09.11.2012 veniva tratto in arresto a Frosinone  S.T., 26enne di etnia rom, trovato in possesso di 16 dosi di cocaina già pronte per la vendita al dettaglio presso la sua abitazione di viale Grecia;
–    16.01.2013 veniva tratto in arresto a Frosinone  B.C. 39enne, trovato in possesso di 6 dosi di cocaina già pronte per la vendita al dettaglio, risultato spacciatore autonomo dell’associazione pur rifornendosi dalla stessa;
–    17.01.2013 veniva tratto in arresto a Frosinone C.R. 37enne, trovato in possesso di 18 dosi di cocaina già pronte per la vendita al dettaglio e risultato spacciatore autonomo dell’associazione pur rifornendosi dalla stessa;
–    05.02.2013 venivano tratti in arresto a Frosinone S.L. 50enne e la consorte C.A 46enne, entrambi di etnia rom, membri dell’associazione e deputati allo spaccio in dettaglio presso la loro abitazione di via Maria, trovati in possesso di 6 dosi di cocaina già pronte per la vendita al dettaglio e 115.000 euro tra monili e assegni. Inoltre, il 07 successivo, l’attività investigativa consentiva a seguito di perquisizione di una cassetta di sicurezza bancaria intestata agli indagati, il rinvenimento e il contestuale sequestro di un notevole quantitativo di gioielli, pietre preziose e denaro contante, per un valore di circa 250mila euro;
–    16.02.2013 si otteneva il primo importante risconto investigativo, che dimostrava effettivamente la potenzialità del gruppo criminale e le capacità di gestione di ingenti quantitativi di stupefacenti e l’abilità di occultamento presso persone da ritenersi insospettabili. Difatti venivano tratti in arresto a Patrica i fratelli E.V. 41enne e E.C 40enne, trovati in possesso di gr.80 cocaina; 242 panetti di hashish per complessivi 28 kg.; n.2 caricatori per pistola cal.9×21 e n.80 proiettili stesso calibro, membri dell’associazione deputati a custodire i rifornimenti di stupefacenti dell’associazione nella loro abitazione posta nella campagna patricana;     
–    19.02.2013, veniva tratto in arresto a Frosinone R.M. 42enne, trovato in possesso di n. 19 dosi di cocaina per complessivi 5 gr., addetto alla vendita dello stupefacente presso la base di spaccio al dettaglio allestita dall’associazione in un complesso di edilizia popolare in corso Francia;
–    28.03.2013 si otteneva un secondo importante risconto che dava ulteriore contezza sulla capacità del gruppo di gestire e commercializzare importanti quantitativi di droga. Veniva individuato un circolo ricreativo adibito a base di occultamento nel centro storico di Frosinone, il cui gestore B.V. 56enne, legato sentimentalmente alla sorella del capo del sodalizio, nascondeva una partita di 62 Kg. hashish in panetti da 100 gr.
–    10.06.2013, venivano tratto in arresto a Frosinone  in arresto a Frosinone P.C 37enne e la compagna C.M.L. anch’essa 37enne, trovati in possesso di un panetto di 100 gr. di hashish,  risultati spacciatori autonomi dell’associazione che comunque si rifornivano dalla stessa;
–    12.06.2013, le indagini consentivano di ottenere altro significativo risultato con l’arresto di T.G. 46enne e M.M. 44enne, trovati in possesso di kg. 5 di hashish suddiviso in 50 panetti, e 6.000 in contanti, risultati membri dell’associazione e deputati al trasporto e alla custodia dello stupefacente;
–    14.06.2013, le indagini consentivano di ottenere un’altro significativo risultato con l’arresto di M.L. 32enne, trovati in possesso di circa 10 kg. di hashish, incaricato dall’associazione con compiti estemporanei di corriere e deputato al trasporto e alla custodia dello stupefacente;
–    04.07.2013 veniva tratto in arresto a Frosinone S.G. 39enne di etnia rom, trovato in possesso di 10 gr. di cocaina e 5 gr. di hashish, membro dell’associazione, incaricato di rifornire sistematicamente di stupefacente, insieme alla compagna S.P. 33enne i membri delle varie famiglie della stessa etnia, ed entrambi deputati alla spaccio al dettaglio presso la loro abitazione;
–    12/07/2013 sequestro avvenuto in Frosinone di gr. 5 circa di cocaina e 4 di hashish, e l’arresto di T.R. sorano di 29 anni e V. M. sorana di 30 anni, spacciatori autonomi dall’associazione, che comunque si rifornivano dalla stessa;
–    26/07/2013 sequestro avvenuto in Ceccano di gr. 8,5 circa di cocaina ed arresto di C.D. 22enne ceccanese, spacciatore autonomo dall’associazione, da cui comunque si riforniva;
–    18/09/2013, da una costola dell’attività venivano tratti in arresto tre componenti famiglia etnia rom di questo capoluogo, S.L 47enne, S.F. 23enne e D.S.F 25enne, per usura ed estorsione aggravata ai danni di un commerciante di Sora;
–    24/09/2013, sequestro (avvenuto tra Frosinone,Alatri e Morolo ) di kg. 0,850 circa di cocaina più nr. 2 pistole a tamburo clandestine e munizionamento vario, con l’arresto di S.M. 29enne, membro dell’associazione e deputato alla custodia dello stupefacente che nascondeva in un casolare di campagna in località Castel Massimo affittato per lo scopo, nonché addetto alla custodia delle armi che nascondeva nella sua abitazione di Morolo;
–    03/10/2013, sequestro avvenuto in Frosinone di g. 3,307 circa di cocaina ed arresto di D. S.R. 29enne, donna di una delle famiglie rom, facenti parte dell’associazione e deputate allo spaccio al dettaglio presso l’abitazione di via San Giuliano; 
–    03/10/2013, sequestro avvenuto in Frosinone di g. 32 circa di cocaina ed arresto di D.S.B. 38enne e  S.C. 23enne; appartenenti ad una delle famiglie rom associate e deputate allo spaccio al dettaglio presso la loro abitazione di via San Giuliano;
–    04/10/2013, sequestro avvenuto in Frosinone di gr 19,5 di cocaina ed arresto di S.G. 48enne,  spacciatore autonomo dall’associazione, da cui comunque si riforniva;
–    08/10/2013,  sequestro avvenuto in  Frosinone di gr. 29 cocaina e gr.159 di marijuana  ed arresto di A.M. 33enne, autonomo spacciatore ceccanese che si riforniva di stupefacente dall’associazione;
–    16/10/2013, sequestro avvenuto in Frosinone di g. 12 circa di cocaina ed arresto di S.K. 34enne e di P.R. 44enne, membri dell’associazione e deputati a spacciare al dettaglio in forma “ambulante” (ossia a bordo della loro vettura) nei comuni limitrofi a Frosinone (prevalentemente: Veroli, Boville Ernica, Strangolagalli e Monte San Giovanni Campano);
–    30/10/2013, esecuzione O.C.C. emessa dall’A.G. di Frosinone  a carico di B.E. 32enne e S.A. 25enne, ritenuti  responsabili di detenzione e porto illegale di armi da fuoco, a seguito di sparatoria  riconducibile a dispute tra “clan” rivali per la gestione dello spaccio di stupefacenti;
–    08/11/2013, sequestro avvenuto in Frosinone nell’appartamento adibito a base di spaccio allestita nei condomini di edilizia popolare di C.so Francia di  oltre 5000 euro quale incasso della giornata, la contabilità del giorno e centinaia di dosi di marijuana e cocaina, pronte per la vendita, per un peso complessivo di g. 19 circa di cocaina e g. 372 circa di marijuana;  arresto di L.A. 52enne, vedetta dell’associazione con il compito di attivare con un telecomando il dispositivo d’allarme situato nell’appartamento allestito come punto vendita, per consentire la fuga dell’addetto alla vendita in caso di arrivo delle Forze di polizia;
–    07/12/2013, sequestro avvenuto in Frosinone di g. 44 circa di marijuana ed arresto di M.D. 41enne; autonomo spacciatore che si riforniva di stupefacente dall’associazione;
–    11/12/2013, esecuzione O.C.C. emessa dall’A.G. di Frosinone  a carico di F.A. 24enne, ritenuto responsabile di detenzione stupefacenti ai fini di spaccio per conto del sodalizio, con sequestro di gr. 15 cocaina, gr. 25 marijuana e gr.13 hashish, addetto all’approvvigionamento, alla preparazione e allo spaccio di stupefacenti per l’associazione;
–    12/12/2013, sequestro avvenuto in Frosinone di Kg.1,5 di cocaina e di 3000 euro contanti ed arresto di I.M. 25enne e del minore I.M. 16enne; addetti alla preparazione e allo spaccio di stupefacenti per l’associazione;
–    11/02/2014, sequestro avvenuto in Frosinone di g. 5 circa di cocaina ed arresto di D.L.L. 59enne, nella circostanza evaso dai domiciliari; autonomo spacciatore che si riforniva di stupefacente dall’associazione;
–    14/02/2014, sequestro avvenuto in Frosinone di g. 80 circa di cocaina ed arresto di B.R. 49enne; addetto alla preparazione e allo spaccio di stupefacenti per l’associazione;
–    24/02/2014, sequestro avvenuto in Frosinone di g. 55 circa di cocaina ed arresto di B.F. 27enne; spacciatore per conto dell’associazione;
–    25/03/2014, sequestro avvenuto in Frosinone di g. 49 circa di cocaina, gr.3 circa di hashish e 2100 euro ed arresto di C.P. 52enne e di S.S. 35enne; addetti alla preparazione e allo spaccio di stupefacenti per conto dell’associazione;
–    26/03/2014, esecuzione O.C.C. emessa dall’A.G. di Frosinone  a carico di C.P. 52enne e di S.S. 35enne, per detenzione stupefacenti ai fini di spaccio;
–    08/05/2014, sequestro in Frosinone di 5000 euro arresto di D.S.B. 39enne (componente dell’associazione addetto all’approvvigionamento dello stupefacente) e B.V. 29enne per usura aggravata, estorsione e favoreggiamento reale, commessi ai danni di un imprenditore di Frosinone;
–    28/05/2014, sequestro avvenuto in Frosinone di g. 18 circa di cocaina ed arresto di A.R. 33enne (ex pugile straniero impiegato come  braccio violento dal sodalizio) e  F.A. 33enne;
–    08/08/2014, sequestro avvenuto in Frosinone di gr. 13 circa di marijuana e gr. 3,5 circa di cocaina e di 1.800 euro; arresto di M.G. 32enne; autonomo spacciatore che si riforniva di stupefacente dall’associazione;
–    09/08/2014, esecuzione O.C.C. emessa dall’A.G. di Frosinone  a carico di M.G. 32enne; per detenzione fini di spaccio e ricettazione; autonomo spacciatore che si riforniva di stupefacente dall’associazione;
–    11/08/2014, esecuzione di sequestro preventivo  di 236.900 euro emesso dall’Autorità Giudiziaria di Frosinone a carico di D.S.B. 39enne (componente dell’associazione addetto all’approvvigionamento dello stupefacente) e di D.S.A. 32enne; danaro derivante dall’illecito frutto di interessi usurai in danno di imprenditore frusinate;
–    13/09/2014, sequestro avvenuto in Frosinone di gr.6 di cocaina  ed arresto di S.G. 26enne; addetto all’approvvigionamento, la preparazione e allo spaccio di stupefacenti per conto dell’associazione;
–    27/01/2015, sequestro avvenuto in Patrica di gr.46 di cocaina e di gr. 7 di hashish; arresto di  L.M. 41enne; autonomo spacciatore che si riforniva di stupefacente dall’associazione;
–    29/01/2015, esecuzione O.C.C. emessa dall’A.G. di Frosinone  a carico di B.V. 55enne; per detenzione fini di spaccio e ricettazione; addetto alla detenzione di ingenti quantitativi di stupefacente per conto dell’associazione;
–    25/02/2015, sequestro avvenuto in Morolo di Kg. 1,3 circa di cocaina e Kg. 9,0 circa di hashish; arresto di T.W. 51enne (componente dell’associazione addetto all’approvvigionamento e allo spaccio dello stupefacente) e di S.D. 27enne, (autonomo spacciatore che si riforniva di stupefacente dall’associazione;
–    29/09/2015, esecuzione O.C.C. emessa dall’A.G. di Frosinone  a carico di S.M. 31enne; per detenzione arma da fuoco e detenzione stupefacenti ai fini di spaccio; uomo di fiducia e addetto allo spostamento di ingenti quantitativi di stupefacente e detenzione di armi per conto dell’associazione;
–    13/06/2016,  esecuzione O.C.C. emessa dall’A.G. di Frosinone  a carico di L.A. 55enne, per detenzione stupefacenti ai fini di spaccio; impiegato dall’associazione come “vedetta” presso la piazza di spaccio D2.

Oggi, nella fase esecutiva delle 36 O.C.C., eseguite nelle province di Frosinone, Napoli, Bergamo e Latina, hanno partecipato oltre al personale dei Reparti investiganti anche, personale dipendente del Comando Provinciale dei Carabinieri di Frosinone e delle Compagnie distaccate, militari della Compagnia di Napoli Stella, di Bergamo e di Terracina (LT), poliziotti della Questura di Frosinone, della Squadra Mobile di Roma e dei Commissariati di Cassino, Fiuggi e Sora, 2 elicotteri, 1 del Nucleo Carabinieri di Pratica di Mare e 1 del Reparto Volo di Pratica di Mare, 4 unità cinofile dell’Arma 3 del Nucleo di Santa Maria Galeria (RM) e 1 del Nucleo di Sarno (SA), 2 unità cinofile della Polizia di Stato.

Nel corso delle perquisizioni eseguite durante gli arresti sono stati rinvenuti e sequestrati,  17.600 € provento dello spaccio , 1 pianta di “marijuana” di 1,5 m, 0,85 gr. di “marijuana”, 1,5 gr. di “hashish”, 1 bilancino di precisione e 1 rilevatore elettronico di soldi falsi,

Gli odierni arrestati 32 sono:

Per “Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata”, con custodia cautelare in carcere:
1.    C.D., frusinate cl.’71, coniugato, disoccupato, pregiudicato;
2.    I.L., frusinate cl.’64, coniugato, ambulante, pregiudicato;;
3.    T.W., frusinate cl.’63,  convivente, disoccupato, pregiudicato;
4.    B.V. di origine napoletana cl.’85, coniugato, disoccupato, pregiudicato;
5.    C.T. frusinate cl.’74, coniugata, casalinga;
6.    F.A. frusinate cl.’89, coniugato, disoccupato, pregiudicato;
7.    F.M., frusinate cl.’70, separato, disoccupato, pregiudicato;
8.    B.R. frusinate cl.’65, separato, disoccupato, pregiudicato;
9.    F.V., frusinate cl.’79, coniugato, ambulante, pregiudicato, sorvegliato speciale;
10.    P.R., di  Boville Ernica (FR) cl.’69, celibe, muratore, pregiudicato;
11.    C.P. frusinate cl.’62, separato, disoccupato, pregiudicato;
12.    S.M.,  frusinate cl.’84, convivente, elettricista, pregiudicato;
13.    R.M., frusinate cl.’84, coniugato, disoccupato, pregiudicato;
14.    I.M.,  frusinate cl.’88, convivente, disoccupato, pregiudicato;
15.    M.E., frusinate cl.’85, celibe, disoccupato;
16.    S.G., frusinate cl.’77 di etnia rom, coniugato, disoccupato, pregiudicato;
17.    S.P., casertana di etnia rom cl’83, coniugata, casalinga, pregiudicata;
18.    S.G., pescarese di etnia rom cl.’81, celibe, disoccupato, pregiudicato;
19.    S.T., frusinate cl.’90 di etnia rom, convivente, disoccupato, pregiudicato;
20.    D.S.B., avezzanese di etnia rom cl.’75, coniugato, disoccupato, pregiudicato;
21.    M.M.,  casertana di etnia rom cl’55, coniugata, casalinga, pregiudicata;
22.    S.D., frusinate cl.’81 di etnia rom,  coniugato, commerciante, pregiudicato;
23.    S.F. frusinate cl.’90 di etnia rom, coniugato, disoccupato, pregiudicato;
24.    S.A., frusinate cl.’60 di etnia rom, coniugato, disoccupato, pregiudicato;
25.    S.S.  frusinate cl.’79 di etnia rom, coniugata, casalinga, pregiudicata;

Per “Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata”, con arresti domiciliari:
26.    C.L.,  frusinate cl.’87, coniugata, casalinga;
27.    P.A., frusinate cl.’70, coniugata, operaia, pregiudicata;
28.    S.S., napoletano cl.’79, convivente, disoccupato, pregiudicato;
29.    A.R., polacco cl.’80, convivente, disoccupato, pregiudicato;
30.    S.K., albanese cl.’79, separata, barista, pregiudicata.

Per “Traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravato”, con custodia cautelare in carcere:
31.    B.D. , albanese cl.’60, convivente, disoccupato, pregiudicato;
32.    B.N. albanese cl.’82, celibe, disoccupato.

Sono ancora attive le ricerche di altri 4 soggetti, 2 destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari, 2 di custodia in carcere.
 




FROSINONE, SQUADRA MOBILE, SCACCO ALLA BANDA DEGLI ALBANESI: 8 PERSONE ARRESTATE

Red. Cronaca

Frosinone – Gli uomini della Squadra Mobile di Frosinone, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone Dr. Antonello Bracaglia Morante, hanno arrestato otto persone resesi responsabili, in concorso tra loro, del reato di detenzione e spaccio continuato di sostanze stupefacenti. L’ indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Frosinone e coordinata dal Sostituto Procuratore Dr. Adolfo Coletta, ha preso le mosse da un episodio avvenuto a Frosinone, in Via Cese, nei pressi del cimitero, la notte del 17 luglio 2014, quando si affrontarono in un violento scontro un gruppo di rumeni e una banda di cittadini albanesi, tutti stanziati da tempo nel capoluogo ciociaro e dediti ad attività delittuose.

In particolare, si accertò che la furiosa rissa era stata originata da una serie di circostanze in cui gli albanesi avevano infastidito alcune ragazze rumene intente a prostituirsi in Via A. Vona, nei pressi della zona industriale di Frosinone.
Così, i componenti della banda di rumeni, come espediente, concordavano un incontro chiarificatore col gruppo avverso nella zona del cimitero; all’appuntamento però si presentavano armati di coltelli e mazze di ferro che utilizzavano per picchiare selvaggiamente gli albanesi e poi distruggere completamente le due autovetture con le quali questi ultimi erano arrivati all’appuntamento. A partire da quel violento episodio, gli investigatori del dr. Carlo Bianchi hanno avviato due distinte attività di indagine sia nei confronti della banda di rumeni, sia nei confronti degli antagonisti albanesi.

In particolare, per quanto riguarda il gruppo delinquenziale rumeno
l’attività investigativa, conclusasi nel mese di giugno 2015 con l’esecuzione di 6 ordinanze di custodia cautelare, ha smantellato un’associazione per delinquere di carattere transnazionale finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, evidenziando come i destinatari delle misure facessero giungere in Italia giovanissime donne dell’est – trattate come vere e proprie schiave – per avviarle alla prostituzione sulle strade del nostro territorio.

La banda di albanesi – i cui componenti sono i destinatari delle odierne misure cautelari
, 5 in carcere e 3 agli arresti domiciliari – è stata invece oggetto di una diversa ed articolata attività di indagine, sia di tipo tecnico che tradizionale, nel corso della quale è stato dimostrato che costoro, unitamente ad un italiano, si rifornivano di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, da un loro connazionale dimorante nella Capitale, per poi spacciarla al dettaglio sul mercato del frusinate.

I destinatari delle misure cautelari sono sette cittadini albanesi, di cui 6 domiciliati nel capoluogo ciociaro e uno a Roma, e un quarantaduenne frusinate;
quest’ultimo, dedito abitualmente all’attività di pastorizia, si riforniva di varie tipologie di stupefacenti attraverso la banda di albanesi, per poi spacciarla al dettaglio nel capoluogo.

Le indagini hanno fatto emergere anche le modalità attraverso le quali l’organizzazione agiva in modo spregiudicato sul mercato frusinate degli stupefacenti;
le cessioni delle dosi avvenivano soprattutto nei bar o in luoghi pubblici, ma in alcuni casi gli acquirenti, per procurarsi la droga, si presentavano direttamente presso le abitazioni degli stranieri. Nel corso dell’attività investigativa, durata quasi due anni, gli agenti della Squadra Mobile – a riscontro specifico delle indagini che erano in atto – hanno eseguito altri 5 arresti in flagranza di reato per il delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti a carico di altrettante persone che fungevano da “corrieri” della droga per conto degli albanesi.

Tra gli arrestati in flagranza, vi è anche un trentenne albanese già noto alle cronache per essersi reso responsabile di una rocambolesca fuga dal carcere di Cagliari nel più classico dei modi, ovvero annodando delle coperte alle sbarre della cella per poi calarsi dalla finestra e guadagnare così la temporanea libertà. A tali episodi sono seguiti consistenti sequestri di stupefacenti, così come numerosi recuperi di singole dosi cedute ai vari acquirenti (tutti segnalati in via amministrativa per uso personale) durante l’attività di spaccio al dettaglio. Le indagini hanno fatto emergere altresì come gli odierni arrestati offrissero anche una vera e propria base logistica per gruppi di connazionali che giungevano nel capoluogo ciociaro, provenienti dal Nord Italia, per perpetrare rapine e furti in ville ed in appartamenti sul territorio frusinate. A tal proposito, si richiama in particolare il noto episodio avvenuto la sera del  20 dicembre del 2014, quando la Squadra Mobile intercettò e bloccò tre cittadini albanesi che annoveravano numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, operanti prevalentemente in Liguria, e che verosimilmente avevano intenzione di intraprendere ulteriori attività criminali nella zona di Frosinone. I tre furono arrestati per i reati di resistenza, violenza e lesioni a P.U. in concorso, dopo una violenta colluttazione, in cui rimasero feriti due poliziotti, tra cui il Capo della Squadra Mobile, ed un inseguimento rocambolesco, iniziato dinanzi al bar Minotti e conclusosi presso l’incrocio di Brunella.
 




FROSINONE, OPERAZIONE TRASH MONEY: SCOPERTI CONTI CORRENTI E BUONI FRUTTIFERI PER 300 MILA EURO

Redazione
Frosinone – Era la scorsa estate quando la Squadra Mobile mise fine ad un vero e proprio business del mercato della droga arrestando malavitosi che conducevano una vita da Grand Hotel ed ostentavano ville faraoniche, auto di lusso e gioielli con redditi da indigenti .Tutto questo è stato solo il punto di partenza per gli investigatori della Polizia di Stato che in questi mesi hanno continuato le loro indagini fino ad arrivare a scoprire e sequestrare conti correnti e buoni fruttiferi per un totale di circa 300.000 euro.

I poliziotti dopo la prima fase dell’attività investigativa hanno proseguito caparbiamente per risalire ai meccanismi che consentivano alle famiglie attenzionate di condurre un tenore di vita esageratamente ed ingiustificatamente elevato. Le misure adottate incidono direttamente sul patrimonio dei criminali abbattendo in questo modo il loro indiscusso potere.Tutti i beni che sono stati finora sottoposti a sequestro con la successiva confisca rientreranno nelle casse dello Stato a cui erano stati indebitamente sottratti.
 




FROSINONE, CAMORRA: CROLLA "IL SISTEMA PERFETTO", IN MANETTE ANCHE LA DONNA DI RENATO VALLANZASCA

Redazione

Frosinone – C'è anche la donna di Renato Vallanzasca tra i 18 arrestati di questa mattina dagli agenti della Squadra mobile di Frosinone insieme a quelli di Caserta e Latina, durante un'operazione anticamorra denominata "Sistema perfetto".

La donna aveva un ruolo di primaria importanza nella riscossione degli interessi applicati ai commercianti che erano caduti nelle maglie dell'organizzazione di usurai ed estorsori.

Tutti gli arrestati, affiliati al gruppo camorristico "Perfetto", diretta espressione del clan "La Torre",

sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso nonché di usura ed estorsione, nelle province di Caserta, Latina, Milano, Napoli e Terni.

Le indagini partono nel 2011 dal commissariato di Cassino dopo di episodi di usura ed estorsione a danno di alcuni imprenditori operanti tra Cassino ed il basso Lazio.

Intimiditi dagli atteggiamenti mafiosi dei camorristi, nessun imprenditore ha voluto collaborare con la Polizia di Stato che ha avviato una riservata attività investigativa durata oltre due anni.

I poliziotti del commissariato di Cassino hanno intercettato una donna imprenditore mentre veniva minacciata dal "contabile" dell'organizzazione incaricato della riscossione del denaro: "domani mattina devo avere tutti i soldi, sennò andiamo a finire malamente".

Ulteriori episodi intercettati dimostrano il coinvolgimento di altri imprenditori ed esercenti attività commerciali che, in un periodo di crisi economica, accettavano le proposte dell'organizzazione di accedere a somme di denaro e poi venivano costretti a cedere beni personali e attività imprenditoriali per far fronte ai debiti contratti: un giro da milioni di euro che ha messo in ginocchio molte attività imprenditoriali nel basso Lazio. I soldi provenienti da questa attività criminale venivano reinvestiti nel settore della ristorazione.

Il gruppo camorristico approfittava, quindi, dello stato di bisogno delle vittime concedendo prestiti per i quali poi pretendeva oltre alla restituzione del capitale, maggiorazioni con interessi usurari, ottenendoli grazie alla forte intimidazione esercitata ricorrendo a minacce che andavano dalla sottrazione dei beni e cessione dell'attività fino ad arrivare a quelle di morte.

Durante l'operazione sono state sequestrate cinque società, bar, ristoranti e tutti i beni mobili ed immobili degli indagati per un valore di milioni di euro.




RIETI, TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI: CATTURATO MASSIMILIANO MASSIMILIANI

Redazione

Rieti – La Squadra Mobile della Questura di Rieti, in collaborazione con la Squadra Mobile di Frosinone, durante la decorsa notte ha proceduto alla cattura di MASSIMILIANI Massimiliano, di anni 35, residente a Montopoli in Sabina. 

Lo stesso era destinatario, unitamente ad altre 23 persone residenti nel Lazio ed in paesi del sud America, di un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso nei giorni scorsi dal Tribunale di Roma per reati finalizzati al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

La perquisizione domiciliare effettuata da personale di questa Squadra Mobile, ha portato al rinvenimento e sequestro di un quantitativo di sostanza stupefacente, consistente in grammi 100 di marijuna essiccata,  oltre 2 Kilogrammi di sostanza liquida ad effetto stupefacente, del tipo “olio di marijuana” e 210 semi si canapa indica.

La quantità e la tipologia di sostanza stupefacente sequestrata, rinvenuta nella disponibilità dell’uomo ha consentito di operare a carico dello stesso anche l’arresto in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio p. e p. dall’art. 73 del DPR 309/90. 

L’arrestato è stato associato presso la locale casa circondariale “Nuovo Complesso”, a disposizione del Tribunale di Roma per la custodia cautelare in carcere e della Procura della Repubblica di Rieti per l’arresto in flagranza operato dalla Squadra Mobile di Rieti.
 




FROSINONE: IN CORSO VASTA OPERAZIONE DELLA SQUADRA MOBILE CON I ROS DEI CARABINIERI

AGGIORNAMENTI SU: 02/12/2013 FROSINONE, OPERAZIONE "DROGA A GONFIE VELE": ARRESTATI 19 NARCOTRAFFICANTI

Redazione

Frosinone – E' in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Squadra Mobile di Frosinone in collaborazione con i Ros dei Carabinieri finalizzata alla cattura di 19 narcotrafficanti a seguito di una complessa indagine che ha portato al sequestro di oltre 350 kg di cocaina. L'indagine è partita dopo la cattura da parte della Squadra Mobile di Frosinone dei responsabili di attentati dinamitardi incendiari contro la Sala Bingo di Ferentino.