ROMA: AL CASILINO SPARATORIA TRA ROM E CALABRESI

di Matteo La Stella
Roma– Ieri mattina il quartiere casilino si è trasformato in un poligono di tiro a causa di un litigio tra due famiglie che vi abitano. Da una parte una famiglia rom e dall'altra una famiglia di origini calabresi. Tutto sarebbe nato alcune ore prima della sparatoria: 3 uomini si presentano davanti all'abitazione dei Rom. Si accendono gli animi nel diverbio ingaggiato dalle due fazioni opposte, tanto che la capo famiglia rom prende a schiaffi uno dei 3 individui di origine calabrese. Dopo aver incassato il colpo i tre si allontanano dall'abitazione, dando l'impressione per qualche ora di aver messo un punto a chiudere la faccenda. E invece il punto si trasforma in virgola e, a distanza di poche ore, i 3 raggiungono nuovamente l'abitazione dei nomadi armati di pistole. L'obiettivo è proprio la casa di questi ultimi, nelle cui mura gli agenti di Polizia rinverranno poi diversi colpi di arma da fuoco, trovati anche piantati in un veicolo poco distante, in cui vi erano presenti alcune persone al momento del blitz omicida. Conclusa l' ”esecuzione”, i 3 cercano di fuggire a bordo dell'utilitaria con cui avevano raggiunto il luogo dell'aggressione. I risultati sono però scarsi poiché provoano un incidente frontale con un'altra auto in sosta. L'uomo alla guida, nonostante il trauma riportato, impugna nuovamente la pistola, blocca un'auto in transito e minaccia il guidatore per farsela consegnare, così da poter continuare la sua fuga. Gli agenti del reparto Volanti e del commissariato Casilino, dopo una veloce ricostruzione supportata dalle testimonianze delle persone presenti, hanno individuato i responsabili: un quarantunenne di origini calabresi con precedenti penali ed un romano ventitreenne, tratti subito in arresto ed accusati di porto abusivo d'armi, rapina aggravata e minaccia aggravata. Il terzo sarebbe ancora ricercato dalle Forze dell'Ordine.