Sonia Ricci nuovo presidente Anbi Lazio: gli auguri di Coldiretti

“I nostri auguri di buon lavoro al nuovo presidente Anbi, Sonia Ricci, un ente strategico per un’agricoltura moderna”. Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri sul riconoscimento ufficiale arrivato a Sonia Ricci da parte del Governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Un ringraziamento particolare vogliamo rivolgerlo al Capo di Gabinetto, Albino Ruberti – aggiunge Granieri – che sta portando avanti una riforma fondamentale per i consorzi di bonifica”.

Sonia Ricci, ricoprirà il ruolo precedentemente assegnato al commissario, l’avvocato Luciana Selmi, che Coldiretti Lazio ringrazia per il lavoro svolto. Una realtà, quella dell’Anbi, che gestisce una rete di 16 mila chilometri di canali e garantisce l’irrigazione su oltre 40 mila ettari destinati alle coltivazioni agricole. Ambiti nei quali la Regione Lazio sta investendo, soprattutto in merito alla difesa del suolo e alle risorse idriche, annunciando progetti per oltre 140 milioni di euro e 248 cantieri da aprire.

Nei giorni scorsi sono stati annunciati 7 milioni di euro da destinare all’economica del Lazio. Va dato atto all’impegno del Capo di Gabinetto, Albino Ruberti e al lavoro che la Regione sta facendo nell’ambito del Piano dei bacini, che si inserisce nel Piano nazionale di rilancio del Governo Conte. Decisivo il ruolo che l’Anbi avrà nell’ambito del progetto di riforma dei consorzi di bonifica.




GROTTAFERRATA: NATA AGRINSIEME LAZIO

Redazione

Grottaferrata (RM) – E’ nata “Agrinsieme Lazio”, il coordinamento che rappresenta le imprese agricole e le cooperative associate a Confagricoltura, Cia e l’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare (Agci-Agrital Lazio, Fedagri-Confcooperative Lazio e Legacoop Agroalimentare Lazio).

La costituzione è avvenuta alla cooperativa Capodarco di Grottaferrata, nel corso di un incontro tra i direttivi territoriali delle cinque associazioni, a cui ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura Sonia Ricci. Sergio Ricotta, presidente di Confagricoltura Lazio è il portavoce del più importante soggetto di rappresentanza dell’agroalimentare regionale per numero di imprese, addetti, valore della produzione e fatturato. “Seguiremo con attenzione – ha detto – l’Agroalimentare laziale in rapporto con il mercato, i consumatori e le istituzioni. Ci concentreremo sulla concreta attuazione dell’attuale PSR 2007-2013, in particolare sulla nuova Pac e sull’impatto del nuovo PSR regionale 2014-2020 sulle opportunità della nuova OCM unica”.

Agrinsieme Lazio punta alla semplificazione burocratica, all’integrazione di sistema per settore e filiere produttive. “E’ indispensabile – ha osservato Sergio Ricotta – favorire l’accesso al credito, innovare i processi produttivi attraverso il rinnovato ruolo del risanato Arsial, incoraggiare l’occupazione giovanile e il passaggio generazionale utilizzando le terre pubbliche e riorganizzare necessariamente i consorzi di bonifica per tutelare e salvaguardare il territorio”.

L’assessore regionale Sonia Ricci ha apprezzato la costituzione di Agrinsieme Lazio, ribadendo che per la Regione è prioritaria la semplificazione amministrativa e lo snellimento delle procedure burocratiche in particolare per l’attuale e il futuro PSR. Per l’assessore sarà proprio l’efficace uso di queste risorse comunitarie a costituire il banco di prova per il sistema agroalimentare laziale, chiamato a fare un salto di qualità anche in previsione dell’Expo 2015 a Milano.

Sarà decisivo, a parere dell’assessore, che la nuova programmazione PSR 2014-2020 parta dalle esigenze delle imprese e del territorio, dando valore alle filiere ed alla trasformazione e certificazione del prodotto, nell’interesse dei consumatori, ma senza che questo sia un peso per gli agricoltori. “Agrinsieme Lazio – ha concluso l’assessore – potrà favorire i processi di integrazione di sistema, attraverso le Organizzazioni di Prodotto, per difendere il valore delle nostre produzioni rispetto al mercato ed alla GDO”.
 




AGRICOLTURA LAZIO: SVOLTA EPOCALE

Redazione

Regione Lazio / Agricoltura – La Regione Lazio ha autorizzato il finanziamento dei primi 7,5 milioni di euro di fondi europei per avviare due Progettazioni Integrate Territoriali (PIT).  

Si tratta del primo sblocco di fondi a meno di un mese dalla delibera approvata lo scorso 5 giugno dalla Giunta Zingaretti che aveva indirizzato 41 milioni di fondi europei del Programma di Sviluppo Rurale. Oggi l'amministrazione regionale consegna ai rappresentanti beneficiari gli atti di autorizzazione al finanziamento di due Pit:  il comprensorio del Parco regionale delle Montagne della Duchessa e l'Area Protetta dei Monti Simbruini, zone che interessano in tutto 30 Comuni delle province di Frosinone, Roma e Rieti.

Dopo le prime due di oggi, contiamo di concedere gli atti di finanziamento a tutte le 21 PIT del Lazio entro il 30 settembre. Con questi primi atti di finanziamento, la Giunta Zingaretti traduce in atto concreto una vera e propria opportunità di sviluppo per il sistema agricolo regionale e per l’intero mondo rurale. Un’opportunità che rischiava di rimanere inutilizzata a causa di vincoli burocratici che dal 2009 bloccavano le domande di partecipazione ai bandi.  Le PIT rappresentano una modalità di accesso alle risorse molto innovativa che poggia sulla capacità e sulla volontà di aggregare più idee e/o più soggetti per il perseguimento di un fine comune, attraverso la definizione di una strategia condivisa di sviluppo locale in grado di sostenere i comparti produttivi e lo sviluppo dei territori.

 I beneficiari dei fondi sono enti pubblici quali Province, Comuni, Comunità Montane, Enti Parco, Università Agrarie, e soggetti privati quali aziende agricole, microimprese e cooperative che operano nei territori interessati. 

 Gli obiettivi principali delle iniziative sono il sostegno alle imprese agricole ed extragricole, con particolare riferimento all’agroalimentare e al turismo, attraverso la dotazione di servizi e infrastrutture per lo sviluppo della multifunzionalità dell’agricoltura e per la valorizzazione del paesaggio rurale.

 Le PIT finanziate sono il comprensorio del Parco Regionale delle Montagne della Duchessa (comuni di: Ascrea; Belmonte in Sabina; Borgorose; Castel di Tora; Collalto Sabino; Fiamignano; Longone Sabino; Marcetelli; Pescorocchiano; Petrella Salto; Nespolo; Paganico; Pozzaglia Sabina; Rocca Sinibalda; Turania; Varco Sabino; Concerviano)  e quello dell’Area Protetta dei Monti Simbruini (comuni di: Piglio, Alatri, Anagni, Serrone, Fumone, Ferentino, Filettino, Trevi nel Lazio, Camerata Nuova, Subiaco, Cervara di Roma, Jenne, Vallepietra).

 

AGRICOLTURA: L’APPROVAZIONE DEI PIT UN PASSAGGIO EPOCALE PER I TERRITORI DEL LAZIO. LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI CONSIGLIERI REGIONALI DEL GRUPPO PER IL LAZIO  

"Le autorizzazioni di finanziamento presentate questa mattina (28/6/2013) dal presidente Zingaretti  e dall’assessore all’agricoltura Ricci su i primi due Pit  – Progettazione Integrate Territoriali –  finanziati con  7,5 milioni di euro di fondi europei, rappresentano un’occasione unica per l’intero territorio regionale. 

Grazie al recupero di ingenti parti di fondi da destinare al potenziamento del settore agricolo e turistico la Giunta regionale, torna a ribadire la centralità dei finanziamenti europei che rappresentano un supporto fondamentale in un momento particolarmente critico  per gli enti locali e per le piccole realtà rurali.  

Realtà che,  grazie a questi progetti possono provare rispondere alla crisi e ai tagli centrali con la progettazione integrata. 

Una significativa inversione di rotta che testimonia la possibilità di cambiare rispetto a un sistema in continua evoluzione dove è necessario orientarsi con rinnovate volontà politiche e capacità amministrative.  

L’approvazione dei PIT è altamente innovativa perché questi progetti mettono in primo piano la responsabilizzazione delle comunità locali e  l’obbligo da parte degli enti proponenti di seguire il percorso anche dopo lo stanziamento dei fondi. 

I PIT sono alla base del progetto politico del Gruppo Per il Lazio perchè finalizzati al recupero della qualità del territorio, ad un’agricoltura moderna, alla promozione del paesaggio, all’implementazione di progetti etici che sappiano coniugare sviluppo locale e salvaguardia delle risorse".

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DAJE ADDOSSO ALL’ASSESSORA

Redazione

Roma – Scossa di terremoto nella giunta Zingaretti. Questo è quello che vorrebbe l'opposizione che mette alla gogna un assessore per fatti privati non inerenti l'attività pubblica e istituzionale ma fatti ancora dalle dinamiche poco chiare, accaduti tre anni fa in terreni di un'azienda agricola, proprietaria del fondo e dei connessi fabbricati, di cui la Ricci era dipendente e non rappresentante legale. L’assessore regionale all’Agricoltura Sonia Ricci è stata rinviata a giudizio per un incendio. L’esponente del Pd che siede nella giunta Zingaretti sarebbe imputata per un rogo di rifiuti quando si riferiva alla società «Agroama» di Sezze. Nel mirino degli inquirenti un incendio appiccato a materiale plastico. La decisione del rinvio a giudizio è del giudice Mara Mattioli su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Bontempo.

La prima udienza del processo è fissata al prossimo 21 ottobre. Ma chiaramente chi ha subito ben altri cicloni come quello di Fiorito e delle feste "suine" non vede l'ora di "daje addosso all'assessora". ''Confermo un'opinione personale che da subito e' stata chiara, appena ho preso coscienza e conoscenza degli avvenimenti.

E' una vicenda privata che non ha alcuna implicazione nei confronti della pubblica amministrazione, il reato contestato e' quello di un incidente colposo, e, pur non volendo entrare in valutazioni tecniche degli atti processuali e senza volere anticipare le conclusioni dei magistrati, non posso non segnalare che dalla lettura delle carte che ho fatto emergono almeno due fatti significativi, che in parte smentiscono alcune affermazioni contenute negli atti''. Parole del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, riferendo in Consiglio Regionale sul rinvio a giudizio dell'assessore all'Agricoltura, Sonia Ricci. ''All'epoca la dottoressa non era legale responsabile ne' titolare della societa' dove si e' verificato un incidente da cui deriva l'ipotesi di incendio colposo. E' una palese contraddizione dell'atto. Secondo, come risulta ancora negli atti, all'epoca dell'evento la dottoressa non era presente in azienda ne' e' dato evincere o pensare che abbia potuto commettere alcuna azione commissiva od omissiva, tanto e' vero che l'ipotesi peggiore e' quella dell'incidente colposo – ha aggiunto Zingaretti – Spero nel tempo piu' breve sia fatta luce e presto si permetta a tutti di lavorare nell'assoluta serenita'''. ''So che nella storia d'Italia recente – ha detto replicando all'opposizione – la confusione che c'e' stata tra giudizi sul lavoro della giustizia e attivita' politica alla fine non ha fatto nemmeno bene alla qualita' della democrazia italiana. Mi sono sempre comportato nella mia vita politica e amministrativa, avendo questa bussola: anche nello scontro l'avversario politico va sconfitto sul terreno delle idee e mai abusando del terreno molto scivoloso che confonde il giudizio sull'operato amministrativo delle persone con l'attivita' delle Procure, che non deve condizionare, al di la' del necessario, il libero confronto politico''. Per Zingaretti ''compito delle pubbliche amministrazioni e' portare trasparenza per evitare che una cattiva amministrazione, in cui permangono zone opache, faciliti zone grige nella vita amministrativa. Per questo mi sono permesso di sottolineare che i fatti citati non avevano nulla a che fare con i compiti amministrativi che l'assessore Ricci ricopre ma nemmeno con reati contro la pubblica amministrazione. Non penso sia affatto in discussione la tensione etica e culturale che questa maggioranza ha messo e mettera' sul tema della trasparenza, della pulizia e della necessita' che tutti insieme dobbiamo trasformare questo livello di governo in un'amministrazione su cui nessun cittadino del Lazio abbia dubbi su come funziona''. ''Abbiamo cambiato molto, andremo avanti con gli open data e la messa on-line di tutto cio' che riguarda chi dirige e chi prende decisioni ma altro e' essere vittime di ogni articolo di giornale che, a quel punto, renderebbe la politica non autonoma. Io mi fido dei miei assessori, e non escludo che addirittura qualcuno possa teorizzare nei prossimi 5 anni che io abbia fatto qualcosa'' ha concluso.




PIOGGIA DI MILIONI PER L’AGRICOLTURA LAZIALE

Redazione

La Regione approva i bandi per l'erogazione di circa 30 milioni di euro dei fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale per l'annualità 2013. "Un primo passo – ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – per il rilancio della nostra agricoltura, un settore fondamentale per l'economia laziale, vitale per la ripresa economica del nostro territorio". "Grazie a un rimodulazione finanziaria concordata in sede comunitaria – ha aggiunto Zingaretti – abbiamo evitato di perdere queste importanti risorse rivolte alla valorizzazione dell'ambiente, al benessere animale e alla cosiddetta 'agricoltura blu', azione questa che poche altre Regioni sono riuscite ad attivare nei propri programmi e che prevede, tra l'altro, la possibilità di remunerare quegli agricoltori che introducono in azienda tecniche di produzione ecocompatibili ed innovative". Nelle prossime settimane la Regione Lazio approverà altri provvedimenti che vanno nella direzione dello snellimento delle procedure e dello sblocco dei fondi previsti dal Piano di Sviluppo Rurale. 

"E' il primo traguardo raggiunto per l'ottenimento di importanti risorse. Un passaggio – ha commentato l'assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca, Sonia Ricci – che riteniamo fondamentale per la valorizzazione dell'attività agricola in tutto il nostro territorio regionale. Valuteremo scrupolosamente la qualità delle domande che arriveranno per premiare i progetti finalizzati alla tutela e alla salvaguardia dell'ambiente con particolare attenzione alle caratteristiche di innovazione e di sostenibilità cui la nostra azione politica è rivolta".  La raccolta delle domande di accesso ai bandi è prevista entro la data del 15 maggio 2013 e verrà effettuata per via informatica semplificando così le procedure burocratiche e facilitando l'erogazione dei fondi.




VINITALY 2013, LA GOTTO D'ORO REGINA DEL PADIGLIONE LAZIO

Angelo Parca

Al Vinitaly il padiglione Lazio si presenta con spazi ed espositori ridotti rispetto le trascorse edizioni. Comunque un padiglione funzionale e ben allestito, arioso e di alta visibilità nel quale emerge col suo stand color giallo oro, la storica cantina Gotto d'Oro, vanto della enologia dei Castelli Romani, di Marino e di tutti i soci. Situata all'ingresso del padiglione costituisce un biglietto di buon augurio. Pur concentrato in quattro giorni, il Vinitaly  ha visto la presenza complessiva di oltre 140.000 visitatori, nonostante il prezzo di 50 euro il biglietto di ingresso,  venuti a degustare i migliori vini italiani. 

Circa 4 mila espositori hanno messo in mostra i migliori vini per tutte le occasioni, per il consumo giornaliero con i vini tradizionali, per le feste con i vini selezionati e per le grandi occasioni con i vini di gran valore. Si è rilevata una minore presenza di stranieri, mentre è aumentato il pubblico italiano.

Oltre ai vini, l'hanno fatta da padroni i nostri grandi spumanti che col Bellavista ed i Franciacorta in genere hanno un gusto che è talora più gradevole dello champagne;  tanto di cappello ai francesi, ma gli italiani non intendono più essere secondi a nessuno.

Tante le novità, finita la moda dei vini ad alta gradazione  e dal sapore sempre più legnoso, il gusto si è evoluto verso vini giovani, freschi, briosi e talora di bassa gradazione fino a quelli sperimentalmente dealcolizzati, per ora solo prove, per venire incontro ai consumi fuori casa nel rispetto della legge.

Nel padiglione Lazio gli eventi si sono susseguiti con interessantissimi convegni sull'analisi sensoriale, con indagini specifiche poste in essere con i consumatori, a cura dall'azienda Romana Mercati.

Durante la giornata dello scorso lunedì il nuovo assessore regionale all' Agricoltura Sonia Ricci ha visitato il padiglione laziale insieme ad altri esponenti del mondo agricolo, Confagricoltura, Coldiretti, AGCI, Confcooperative, Lega Coop e soprattutto della Camera di Commercio.

Il Presidente della Gotto d'Oro, l’ingegnere Luigi Caporicci, ha dichiarato di ritenersi soddisfatto dei risultati e dei numerosi incontri con operatori italiani e sopratutto esteri finalizzati ad attivare nuove prospettive nel segno di prezzi remunerativi in modo da rendere effettivamente vantaggioso vendere su mercati esteri. Il Presidente ha inoltre dichiarato: “I francesi esportano volumi di vino inferiori a quelli italiani, ma incassano molto di più. L'impegno di tutta la filiera sarà quindi quello di ridurre questo GAP al fine si possa ricavare sempre meglio nel mercato estero, allentando la concorrenza sul mercato interno, prima causa della morte di tante cantine. Da qui comincia il rilancio del vino italiano e da questo Vinitaly trarremo le giuste premesse, che consolideremo il prossimo anno, con l'auspicio che nel fattempo il comune di Verona migliori l'organizzazione della viabilità (due ore e trenta minuti per arrivare e parcheggiare in fiera) e dei parcheggi (due ore  per uscire dal parcheggio) non si può certo gestire un evento straordinario, con metodi e mezzi ordinari.

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AGRICOLTURA PIT E FONDI EUROPEI A RICHIO: IL NEO ASSESSORE REGIONALE RICCI RISPONDE

Chiara Rai

Viterbo – Sembra non tirarsi indietro il neo assessore all’Agricoltura della Regione Lazio Sonia Ricci la quale venuta a conoscenza dell’appello lanciato su L'osservatore laziale da parte delle Associazioni temporanee di scopo delle progettazioni integrate territoriali (PIT) "Alta Tuscia" e "Dalla Maremma Laziale ai Cimini" rivolto a Ricci e al Governatore Zingaretti al fine di non perdere i finanziamenti europei e di dare risposte certe sui Pit.

Le associazioni viterbesi  sostanzialmente evidenziano due criticità importanti: Dopo quattro anni dal momento in cui si è formato il PIT e dopo tre anni dalla consegna della documentazione chiedono che vengano informati una volta per tutte i proponenti sull’iter di valutazione delle loro richieste, qualsiasi sia l'esito. Oggi l'Agricoltura ha poche soluzioni di sostentamento, ma quando anche queste poche diventano incerte, allora si rischia un default irreversibile. Inoltre, la seconda criticità, è che si rischiano di perdere sia i Fondi europei stanziati nel PSR Lazio che sono ormai giunti a fine della programmazione 2007-2013, che i fondi che l’EU dovrebbe nuovamente stanziare per il 2014-2020 in favore dell’Italia e del Lazio.

Dunque le associazioni cercano i responsabili della perdita di tali finanziamenti e il loro appello, tengono a precisare, è a tempo determinato: sette giorni dalla ricezione della missiva e poi andranno in Procura. L’assessore regionale all’Agricoltura conosce bene le criticità tanto che asserisce di essere già al lavoro per tentare di risolverle: “E’ una operazione delicata – dice Ricci – ci sono delle strettoie sul bando e tutto ciò ci impone, per quanto di nostra competenza, di snellire le procedure al fine di recuperare tutti i fondi e finanziare i Comuni. Prima di pronunciarmi devo incontrare domani (giovedì 10 Aprile) il dirigente per avere la certezza tecnico amministrativa che mi permetterà di dare risposte certe al riguardo. Sono comunque abbastanza fiduciosa rispetto l’esito della annosa questione”.

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AGRICOLTURA MOLLATA DALLA UE

Redazione

Viterbo – Le Associazioni Temporanee di Scopo (ATS) delle Progettazioni Integrate Territoriali (PIT) "Alta Tuscia" e "Dalla Maremma Laziale ai Cimini", sono organizzazioni composte da soggetti pubblici e privati create nell’aprile 2010 per soddisfare i criteri richiesti dall’avviso pubblico ex DGR n. 360 del 15 maggio 2009 per accedere ai finanziamenti pubblici PSR Lazio 2007-2013. Le ATS sono composte da 23 comuni (Marta, Acquapendente, Bolsena, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, Montefiascone, Onano, Latera, Proceno, San Lorenzo Nuovo, Valentano e Canino, Arlena di Castro, Cellere, Farnese, Ischia di castro, Monte Romano, Piansano, Tessennano, Tarquinia, Tuscania, Vetralla), la Provincia di Viterbo, l’Università degli Studi della Tuscia, tre Riserve naturali, e 34 soggetti privati, per un totale di 89 progetti presentati, un investimento complessivo di €7.773.854 e € 7.412.847, un finanziamento pubblico richiesto di € 5.481.976 e € 5.060.318, e un investimento dei privati superiore al 52%.

“Oggi, dopo circa 4 anni dalla pubblicazione dell’avviso pubblico e 3 anni dalla data ritenuta utile per dichiarare l’immediata cantierabilità delle proposte presentate, non abbiamo ancora risposte o meglio a partire da luglio 2012 sono arrivate le prime comunicazioni che riguardavano le valutazioni dei progetti.” Dichiara in una nota il portavoce delle ATS “PIT”   “La prima reazione è stata lo sconcerto e l’incredulità – prosegue la nota – di enti pubblici e soggetti privati di vedersi recapitare delle lettere con richiesta d’integrazione entro 10 giorni per progetti presentati oltre due anni prima (e spesso dimenticati dagli stessi proponenti). Inoltre tali lettere sono arrivate nel periodo estivo, con le complicazioni che questo comporta: assenza per ferie dei tecnici responsabili, periodo di maggiore impegno lavorativo per alcune strutture, il tutto aggravato dall'assenza più volte riscontrata degli stessi Responsabili di Procedimento e da richieste e da motivazioni poco chiare addotte nelle proposte di non ammissibilità. Sin dall’arrivo di queste lettere abbiamo sollecitato più incontri per un confronto, al fine di chiarire alcune richieste apparentemente ‘incomprensibili’ e spesso non del tutto congruenti con la normativa vigente.

La Regione Lazio, quale ente deputato a favorire iniziative di pubblici e privati per lo sviluppo socio economico del territorio, ha accettato e organizzato un incontro il 29 novembre 2012 presso la sede ADA di Viterbo, alla quale avrebbe dovuto seguire entro il 10 dicembre un lavoro di verifica sui progetti e di chiusura delle pratiche entro l’anno 2012. In realtà i file di confronto sono stati inviati in data 30 gennaio 2013 e viste le ‘irreali motivazioni addotte’, è stata richiesta un’ulteriore verifica da parte delle strutture regionali, oltre al completamento dell’assegnazione di alcune misure (ben nove), il cui iter non si è ancora concluso. Dalle ‘proposte di non ammissibilità’ giunte ai beneficiari delle ATS abbiamo potuto rilevare che i documenti consegnati in duplice copia con faldoni separati, chiusi sui lati, sono giunti alla sede provinciale in cartelline di carta (non sempre) e mancanti di documentazione. Spesso i ‘giudizi’, (o meglio le interpretazioni, così come ci è stato riferito), non sono accettabili quando è richiesta la DIA per le attrezzature, o si obietta che il preventivo CONSIP non sia valido in quanto non supportato dai 3 preventivi di aziende, o che addirittura sia scaduto da tre anni; quando si mette in dubbio che la Via Francigena non è un itinerario religioso- culturale; o che il comodato d’uso gratuito non è un atto legittimo, malgrado i bandi non lo escludano. Per non parlare delle richieste di parere della Commissione Speciale per il Rischio Sismico su progetti di carattere socio-assistenziale e servizi che non interessano le strutture portanti degli immobili e la lista potrebbe proseguire con le obiezioni sulla legittimità della Delibera di Giunta, mettendo in discussione la veridicità delle asserzioni di un Sindaco, di un Segretario Comunale, di un Responsabile dell’Ufficio Tecnico che deliberano l’immediata cantierabilità; o sull’ostinazione di richieste di pareri, autorizzazioni o nullaosta anche dove non necessarie, oltre alla libertà dei funzionari incaricati nel decidere quando e quali spese possano essere ammissibili, malgrado non si possa rilevarne oggettivamente l’esclusione in nessun atto regionale afferente al PSR o PIT.

In tutto questo, oggi la congiuntura della crisi economica, i nuovi Conti Energia, i decessi, la mancanza di credito delle istituzioni bancarie, la riduzione delle spese nei bilanci pubblici, stanno determinando numerose rinunce e richieste di rimodulazione a ribasso. Oggi le PIT RL 230 e 232 vedono solo la riduzione sempre più marcata degli investimenti, con danni d’indotto economico e occupazionale non generato; inoltre si rischia di perdere sia i Fondi europei stanziati nel PSR Lazio che sono ormai giunti a fine della programmazione 2007-2013, che i fondi che l’EU dovrebbe nuovamente stanziare per il 2014-2020 in favore dell’Italia e del Lazio. Qualcuno si prendera' la responsabilita' della perdita di tali finanziamenti?  Dopo 4 anni dal momento in cui si è formato il PIT e dopo tre anni dalla consegna della documentazione è lecito informare i proponenti sull’iter di valutazione delle loro richieste qualsiasi sia l'esito? Ed è ancora legittimo, o forse paradossale, parlare d’immediata cantierabilità, malgrado i costi che questa procedura ha richiesto? I partecipanti ai PIT avevano anche l’obbligo di non partecipare ad altri bandi, quindi la loro ’ fedeltà’ ai PIT ha pregiudicato la possibilità di ottenere altri finanziamenti. – La nota conclude –  Quindi, a questo punto, i comuni delle PIT e i numerosi privati intervenuti si sono riuniti in data 4 aprile, presso la sede comunale di Valentano e all’unanimità hanno deciso di richiedere un incontro al Presidente Zingaretti e al nuovo Assessore all’Agricoltura Sonia Ricci, presso la sede di Viterbo, entro e non oltre sette giorni dall’invio della richiesta, termine oltre il quale i partecipanti ai PIT trasferiranno la documentazione presso la Procura di Viterbo, affinché vengano accertate le responsabilità civili e penali, oltre ai rimborsi di eventuali danni che potranno essere riscontrati.”   




CASTELLI ROMANI, NOMINA SONIA RICCI ASSESSORE REGIONALE ALL'AGRICOLTURA: GLI AUGURI DEL PRESIDENTE GOTTO D'ORO

Angelo Parca

Castelli Romani (RM) – Grande soddisfazione da parte del mondo delle cantine vinicole per la nomina dell'assessore regionale all'Agricoltura Sonia Ricci. Luigi Caporicci, presidente della storica cantina Gotto d'Oro con sede in via del Divino Amore ai Castelli Romani (alle porte della Capitale) esprime il suo personale augurio: "Il nome di Sonia Ricci,  come assessore alla Agricoltura – dice Caporicci – è girato tra i primi e più sicuri.

Sapere che questo settore così difficile ed in difficoltà, sarà gestito come assessore da un imprenditore,  che si occupa di agricoltura e non solo e con esperienze e conoscenze varie e che partono dal territorio, non può che farci piacere. Il neo Assessore Ricci saprà ben relazionarsi col mondo dell'agricoltura perché conosce le difficoltà del lavoro, quelle della burocrazia, quelle dell'intero settore".

Il presidente Gotto d'Oro sostiene inoltre che Sonia Ricci, grazie alla sua esperienza a fianco delle cooperative, saprà dare un valore aggiunto alle prospettive che l'agricoltura offre, in termini di lavoro e redditività, in termini di salubrità, in termini di salvaguardia dell'ambiente. "Per il Lazio – conclude Caporicci –  l'agricoltura e l'arte dovrebbero essere volani di sviluppo di ricchezza. Oggi purtroppo, quello che costa poco, per assurdo è quello che mangiamo e beviamo, sicuramente molto meno delle tante cose superflue che ci circondano, cui vengono destinate risorse importanti. Il consumatore si tutela anche facendogli mangiare e bere cose buone e  sicure, pagando bene innanzi tutto i frutti del lavoro e dell'agricoltura, e  se così sarà ci sarà progresso sostenibile per tutti. Penso e sono sicuro che Sonia Ricci, saprà portare valore aggiunto al mondo della agricoltura, e al mondo della cooperazione".