Situazione umanitaria nel Corno d’Africa, possibili sinergie tra Paesi europei negli interventi di cooperazione: la viceministra degli esteri Del Re a colloquio con omologhi di Finlandia e Germania

Nell’ambito dei suoi periodici contatti con gli omologhi europei, la viceministra con delega alla Cooperazione allo Sviluppo, Emanuela Del Re, ha avuto due conversazioni telefoniche con il ministro dello Sviluppo e del Commercio della Finlandia, Ville Skinnari e con il ministro per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo della Germania, Gerd Muller.

I colloqui hanno consentito un proficuo scambio di vedute sulla situazione umanitaria nel Corno d’Africa, anche a seguito della crisi del Tigray e nel Sahel, nonché sulle possibili sinergie tra Paesi europei negli interventi di cooperazione.

La viceministra ha, in particolare approfondito con i suoi interlocutori i programmi di sostegno per l’ulteriore rafforzamento dell’Università Nazionale Somala, che la cooperazione italiana sostiene fin dalla sua istituzione nel 1969.

Emanuela Del Re

In questo cruciale passaggio per lo sviluppo della Somalia, è essenziale accompagnare la gioventù somala verso una educazione inclusiva e di alta qualità. In merito al Sahel”. Del Re ha notato con soddisfazione che “l’Alleanza del Sahel è ora considerata un pilastro per lo sviluppo all’interno della Coalizione per il Sahel, aumentandone così l’importanza nell’ambito delle nostre strategie per la regione. Ci auguriamo che l’Alleanza collabori presto con la Coalizione per il Sahel e il P3S e sostengano il dialogo con i paesi del G5.”

Venendo ai temi trasversali, le conversazioni si sono quindi concentrate anche sulla sicurezza alimentare e sulla Food Coalition, l’iniziativa, sostenuta dall’Italia, per uno sforzo globale di rafforzamento delle catene alimentari in tempi di pandemia e verso gli obiettivi ONU di sviluppo sostenibile. Altresì, in tema di salute, la viceministra ha ricordato come l’Italia sia stata, da subito, pienamente impegnata nella costituzione di strumenti multilaterali per l’accelerazione e la distribuzione equa dei vaccini e delle cure contro il Covid-19.

In una dichiarazione, il ministro Skinnari ha riferito di aver molto apprezzata l’iniziativa della viceministra Del Re, per avere avuto uno scambio di opinioni su temi di attualità legati all’agenda della politica di cooperazione allo sviluppo. Per il ministro, “la Finlandia e l’Italia hanno un grande potenziale nella cooperazione, ad esempio nella sicurezza alimentare, nella digitalizzazione, nell’economia verde e nell’iniziativa Team Europe della UE. La Finlandia e le aziende finlandesi hanno sicuramente molto da offrire in questi settori specifici. Spero che dopo che la situazione Covid si sarà allentata potrò visitare l’Italia e ne ho approfittato anche per invitare la  viceministra Del Re in Finlandia, quando la situazione lo permetterà”.

La Finlandia contribuisce dagli anni ’80 alla cooperazione allo sviluppo in Somalia, anche dopo il crollo dell’entità statuale di quel Paese negli anni ’90; i rifugiati somali affluiti in Finlandia costituiscono una rilevante fetta di immigrazione, con circa 20.000 parlanti il somalo nel 2018, 11 mila dei quali nati in Somalia.




SOMALIA: ATTENTATO TERRORISTICO IN UN RISTORANTE A MOGADISCIO, ALMENO 20 MORTI

di Angelo Barraco
 
Mogadiscio – Terrore in Somalia, un attentato ad opera di terroristi islamici legati ad Al Shebaab, all’Isis, hanno fatto irruzione in un hotel/ristorante che si chiama Beach View sito sulla spiaggia di Mogadiscio. Era in corso un matrimonio un matrimonio e una festa di laurea e c’era tanta gente quando i terroristi hanno sferrato il primo attacco con due autobombe, poi con un’irruzione con cinque uomini armati fino ai denti.Esplosioni e raffiche di mitra hanno risuonato nell'edificio, con le forze speciali somale che passavano da una stanza all'altra inseguendo i terroristi asserragliatisi all'interno del ristorante.
 
Il bilancio attuale è di almeno 20 morti. L’attacco è stato rivendicato in tarda serata, in una trasmissione radio online del gruppo estremista Al-Shabaab.  inoltre quattro degli attentatori sono rimasto uccisi e uno è stato catturato dalle forze speciali che sono entrane nel locale e all’alba hanno ripreso il controllo della situazione. Il Capitano Mohamed Hussein ha dichiarato che l’intervento delle forze speciali hanno portato in salvo molte persone che si trovavano nella sala. 



SOMALIA, TERRORISTI ISLAMICI ATTACCANO BASE MILITARE: 50 MORTI

Red. Esteri

Un'autobomba rivendicata dai terroristi islamici al-Shabaab si è scagliata contro una base dell'Unione Africana a Ceel Cado, nel sud della Somalia e, secondo l'esercito somalo, i jihadisti sono riusciti a penetrare dentro le mura della postazione militare. L'esercito somalo non ha fornito alcun bilancio di vittime, ma -secondo l'emittente panaraba al-Jazira- sono morti almeno 50 soldati keniani. La base militare attaccata dagli estremisti al-Shabaab, legati ad al-Qaeda, e' gestita dalle forze di pace kenyane e si trova a circa 550 chilometri da Mogadiscio, vicino al confine con il Kenya. Nato nella seconda meta' degli anni Duemila, il gruppo al-Shabaab, che in arabo significa 'gioventu', dal febbraio 2012 e' affiliato ad al-Qaeda. Deposto dal controllo di Mogadiscio a meta' 2011, il feroce gruppo terroristico e' insediato in vaste aree rurali somale da cui lancia operazioni di guerriglia e attentati kamikaze, sia in
Somalia che in Kenya




FRANCIA, KUWAIT E SOMALIA: IL TERRORE DELL'ISIS HA COLPITO TRE CONTINENTI – VIDEO ALL'INTERNO

Terrore e paura è ciò che rimane di un incubo che ha animato l'intero venerdì 26 giugno 2015. Tunisia, Francia, ma anche Kuwait e Somalia. La jihad si scatena nel venerdi' del Ramadan colpendo tre continenti quasi simultaneamente. L'attentato piu' grave sulla spiaggia di fronte a due hotel di lusso a Sousse, nel golfo di Hammamet in Tunisia: 38 morti e 36 feriti, in buona parte stranieri, tre mesi dopo il massacro del museo del Bardo a Tunisi, 21 morti tra cui 4 italiani. Sarebbe escluso il coinvolgimento di connazionali, anche se l'Unita' di crisi della Farnesina prosegue le verifiche. Nel sud-est della Francia, vicino Lione, un uomo ha fatto irruzione nell'impianto di gas industriale Air Products a Saint-Quentin-Fallavier, dipartimento dell'Isere, e ha colpito bombole di gas causando l'esplosione e ferendo due persone. Ma nel complesso industriale, sulla recinzione del cortile, e' stata trovata infilzata la testa decapitata di un imprenditore, il gestore di una societa' di trasporti che si trovava li' per una consegna. La vittima sarebbe il datore di lavoro del presunto attentatore.


A Kuwait City un kamikaze si e' fatto esplodere in una moschea sciita durante la preghiera del venerdi', uccidendo almeno 27 persone e ferendone circa 200. In Somalia i miliziani islamici Shabaab, legati ad Al Qaeda, hanno lanciato un'autobomba contro la base delle truppe di peacekeeping dell'Unione africana a Leego, 130 chilometri a sud di Mogadiscio, ingaggiando dopo l'esplosione una lunga battaglia con la sicurezza, per una bilancio finale di una trentina di morti. In Tunisia l'hotel di lusso preso di mira a Sousse e' il Riu Imperial Marhaba. Ancora non definitivo il bilancio, come pure e' incompleto il conto delle vittime straniere. Di certo si sa che i morti britannici sono cinque, tra i quali una donna irlandese. Ma potrebbero essere di piu', perche' la struttura e' molto frequesttata da turisti britannici. Ci sarebbero anche vittime di nazionalita' tedesca, belga, ucraina e norvegese, oltre che tunisina.

Il racconto dei testimoni e' ovviamente confuso ma altrettanto spaventoso: secondo alcuni i jihadisti sono arrivati via mare, per altri a bordo di una piccola mongolfiera. Un terrorista e' stato ucciso dalle forze di sicurezza: e' uno studente non conosciuto alla giustizia, proveniente dalla regione di9 Kairouan, nel centro del Paese, una delle citta' sante dell'Islam. Era vestito come un comune bagnante, arriva in spiaggia con un kalashnikov nascosto nell'ombrellone. Un altro uomo e' stato arrestato ad Akouda, localita' a pochi chilometri da Sousse. Ma secondo alcune fonti del governo tunisino il terrorista ucciso avrebbe agito da solo. Molti bagnanti si sono barricati nelle stanze.


Da gelsomini a svolta laica, con incubo jihadista. Il presidente tunisino Beji Caid Essebsi ha ammesso che "la Tunisia non puo' rispondere agli attentati da sola" ma "serve una strategia globale". Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha sentito il collega tunisino, con il quale ha discusso di iniziative future anti-terrorismo, ma anche economiche: i danni al turismo del Paese dopo il secondo gravissimo attacco terroristico in pochi mesi saranno pesanti. Dopo gli attentati il Viminale ha "alzato il livello d'allerta" nel Paese. Un'azione comune contro il terrorismo e' stata invocata anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre il presidente del Consiglio Matteo Renzi, a Bruxelles per il Consiglio europeo, ha espresso "dolore e vicinanza" al governo e al popolo turnisini.

GUARDA IL VIDEO DELL'ELICOTTERO CHE SORVOLA LA SPIAGGIA 
 

 


Una donna di Dublino ha raccontato alla radio pubblica irlandese Rte di aver appena fatto in tempo a raccogliere i suoi figli dall'acqua, una volta sentiti i primi spari, per poi rifugiarsi in hotel. "Era circa mezzogiorno e ho visto a circa 500 metri da me una piccola mongolfiera venire giu' e poi subito una sparatoria. Poi ho visto alcune persone correre verso di me, io pensavo fossero fuochi d'artificio". Poi, appunto, la presa di coscienza. "Ho pensato, 'oh mio Dio, sembrano colpi d'arma da fuoco', cosi' sono corsa in mare, ho acchiappato i miei figli e le nostre cose e mentre correvo verso l'hotel i camerieri e il personale gridavano 'correte! correte'! Cosi' siamo corsi verso il nostro bungalow e siamo ancora intrappolati qui dentro. Non sappiamo che cosa sta succedendo".




SOMALIA: ATTACCO TERRORISTICO CONTRO BASE MILITARE

di Ch. Mo.

Somalia – Almeno trenta persone sono morte in un attentato kamikaze contro la base militare dell'Unione africana nel sud della Somalia. A rivendicare l'attacco, compiuto attraverso l’esplosione di un'autobomba, sono stati miliziani somali di al-Shabab. L'Amisom, la missione dell'Unione africana in Somalia ha confermato su Twitter di aver subito l'attacco, ma non ha fornito ulteriori dettagli.


Il racconto degli abitanti.
Stando a quanto riferito dagli abitanti del villaggio Lego, situato 100 chilometri a nord-ovest di Mogadiscio, l'attacco è iniziato con un attentato kamikaze all'ingresso della base, seguito dall'assalto lanciato da decine di combattenti armati di mitragliatrici e lanciagranate. La base è gestita dai soldati del Burundi, che fanno parte del contingente di 22.000 uomini di Amisom.


Il gruppo terroristico. Secondo quanto riportato dal portavoce del gruppo terroristico "decine" di persone, sarebbero morte e i jihadisti avrebbero preso il controllo della base: "la bandiera nera islamica sta sventolando sulla principale base dell'Amisom a Lego da questa mattina e i cadaveri sono sparsi in tutta l'area, mentre i mujaheddin hanno requisito tutte le loro armi", ha detto il comandante di al-Shabaab Mohamed Abu-Yahya.




SOMALIA: ESPLODE BOMBA SU UN BUS CON DIPENDENTI ONU

Redazione

Una bomba è stata fatta esplodere con un comando a distanza su un pulmino che trasportava dipendenti Onu a Garowe, capitale del Puntland, la regione semiautonoma nel nord della Somalia. Lo riferiscono fonti di polizia secondo cui "i morti sono almeno 6". L'attacco è stato rivendicato da al Shabaab. Si tratta di un caso isolato in quelle parti del Paese, a differenza del sud dove gli jihadisti stanno conducendo ripetuti attacchi contro il governo.