GENZANO DIFFERENZIATA PORTA A PORTA: IL PRIMO CITTADINO TIRA UN PRIMO BILANCIO

Flavio Gabbarini: “Ringrazio per questo tutti coloro che per senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente, del proprio territorio e delle generazioni che verranno, stanno collaborando con l’Amministrazione comunale rendendo meno ardua questa importante sfida”
 

Redazione
Genzano (RM) – Da una settimana è in corso in gran parte del territorio di Genzano la raccolta differenziata dei rifiuti con il metodo porta a porta, un sistema adottato dalla maggior parte dei Comuni italiani che hanno dato avvio alla raccolta differenziata e che consente di ottenere ottimi risultati sia in termini di differenziazione dei rifiuti che di decoro urbano. “Si tratta di un primo importante passo verso una ridefinizione completa del sistema di gestione dei rifiuti in città – ha detto il Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini –, un sistema che dal prossimo autunno interesserà anche il centro storico e che, ad oggi, è l’unico che permette di abbattere sensibilmente la percentuale di rifiuti da conferire in discarica. In questi primi cinque giorni abbiamo notato una grande collaborazione da parte di tantissimi dei cittadini coinvolti che si sono impegnati a differenziare bene, rispettando orari e modalità di conferimento e che hanno anche saputo comprendere piccoli disservizi dovuti all’oggettiva complessità di gestire il servizio di raccolta porta a porta su un territorio molto vasto, che comprende tutte le zone di campagna fino ad arrivare quasi all’asse dell’Appia.
 
Ringrazio per questo tutti coloro che per senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente, del proprio territorio e delle generazioni che verranno, stanno collaborando con l’Amministrazione comunale rendendo meno ardua questa importante sfida, ma al tempo stesso – ha proseguito il Sindaco Gabbarini – non posso tacere sul comportamento di altri che nel corso di questa settimana hanno intasato i cassonetti stradali del centro storico e abbandonato rifiuti di ogni tipo sulle strade. Nei primi due giorni della settimana gli operatori della ditta di smaltimento rifiuti hanno dovuto effettuare anche due o tre turni ciascuno per fronteggiare la situazione e durante la notte tra giovedì e venerdì c’è stato anche qualcuno che ha lasciato materiali ingombranti sulle strade di campagna dandoli poi alle fiamme. Questo è un atteggiamento che non possiamo accettare: stiamo monitorando il territorio e rispondendo alle tante richieste di spiegazioni che ci arrivano dai cittadini; sapevamo che nella fase iniziale ci sarebbero state alcune criticità, è fisiologico che ci siano perché la casistica – ha detto ancora il primo cittadino – è molto varia, ma l’importante è andare a limare ed aggiustare il servizio laddove si presenta la problematica. Ed è  proprio quello che stiamo facendo, cercando di affrontare in tempi brevi le varie richieste.
 
Confido per questo nell’ulteriore collaborazione dei miei concittadini, la maggior parte dei quali ha ben risposto a questo stimolo iniziale. Nei prossimi giorni – ha concluso il Sindaco – aumenteranno e miglioreranno i controlli sul territorio perché l’impegno della maggioranza dei cittadini che rispettano le regole e che pretendono, giustamente, il decoro e l’igiene degli spazi pubblici non sia vanificato dai comportamenti scorretti di pochi soggetti”.
 




GENZANO, ACQUA. IL SINDACO: "BASTA DEMAGOGIA, FACCIAMO CHIAREZZA"

Redazione

Genzano (RM) – "Riteniamo assolutamente fuori luogo fare continua demagogia su un tema di così grossa importanza come quello dell'acqua, un tema sul quale ci siamo battuti sin dall'inizio del nostro mandato e sul quale continuiamo a batterci per dare risposte concrete ai nostri cittadini in termini di qualità, regolarità nell'erogazione, manutenzione e interventi di carattere straordinario su alcuni punti della rete": queste le parole del Sindaco Flavio Gabbarini deciso a fare chiarezza sulla situazione dell'acqua nel Comune di Genzano alla luce, anche, delle "strumentalizzazioni che ne vengono fatte".
 
"Sono diciannove mesi che l'Amministrazione comunale è impegnata, più che mai, sul fronte 'acqua bene comune' e 'tutela della qualità dell'acqua pubblica'. Pensiamo, innanzitutto, alla qualità dell'acqua erogata dai rubinetti delle nostre case e dalle fontanelle pubbliche che superava, di gran lunga almeno fino a due anni fa, i limiti di legge per i parametri arsenico e fluoro. Grazie agli interventi 'pretesi' dall'Amministrazione comunale, l'Acea ATO2 ha proceduto in brevissimo tempo a costruire un nuovo potabilizzatore in località La Villa e ad avviare un efficace sistema integrato di miscelazione dell'acqua con quella di sorgente. Interventi che, come recentemente certificato dall'Arpa Lazio e della Asl RmH, hanno riportato la qualità dell'acqua distribuita da tutte le fontanelle comunali, da tutti i  rubinetti delle scuole pubbliche, dalle utenze di tutte le strutture sanitarie pubbliche oltre che di tutte le case di Genzano, ben al di sotto dei limiti di legge. Tutti dati, questi, facilmente consultabili dai cittadini in quanto in seguito alle continue pressioni del Comune di Genzano, la Asl RmH ha provveduto alla pubblicazione delle analisi relative alla qualità dell'acqua potabile e all'elaborazione di un quadro riepilogativo dei dati dal 2010 al 2012".
 
"Abbiamo inoltre portato avanti iniziative politiche e tecnico-amministrative volte a tutelare i cittadini di Genzano, di gran lunga più di quanto avvenuto in passato, dai numerosi disservizi e dagli abusi troppo spesso imputabili al gestore, come ad esempio le osservazioni redatte e condivise da altri 15 sindaci per il diniego assoluto dei distacchi dell'acqua nei casi di morosità senza l'intervento di un giudice civile; pronto intervento Acea più celere nei casi di segnalazione di perdite, e salatissime multe nei confronti di Acea nei casi di inadempienza: tutte iniziative mai previste fino ad ora. Se può sembrare trascurabile, abbiamo ottenuto tutti i pareri per l'apertura a Genzano di Roma dello sportello al pubblico Acea a servizio di cinque Comuni dei Castelli Romani".
 
"Pensiamo, poi, alla costituzione del Coordinamento dei Sindaci Ato 2 e le osservazioni depositate relativamente alla nuova carta dei servizi e regolamento d'utenza, che prontamente hanno ottenuto l'effetto di bloccare il gestore nell'approvazione dei documenti che stavano per  danneggiare ulteriormente la qualità del servizio e le tasche dei cittadini di 120 Comuni coinvolti dall'ATO2. Per continuare nell'elenco, vogliamo anche ricordare che l'Acea è stata costretta ad effettuare una completa sostituzione della rete idrica di viale Francia nonostante le opere non fossero state iniziate fino all'arrivo di questa Amministrazione. Ma pensiamo anche al progetto e al bando di gara per l'aggiudicazione dell'appalto che metterà a norma e farà partire il depuratore dei Landi (impianto costruito a spese dell'erario pubblico e mai avviato). E, infine, ricordo gli interventi tempestivi, portati a termine con l'aiuto della  Protezione civile locale, per garantire l'acqua potabile per le aree di Genzano in sofferenza a causa dei disservizi del gestore".
 
"Il Movimento 5 Stelle – afferma il Sindaco Flavio Gabbarini – racconta quindi una realtà che non esiste. Abbiamo condiviso lo Statuto dell'acqua pubblica nel nostro programma di Governo e per questo stiamo mantenendo fede alle nostre promesse. So bene qual è la situazione dell'acqua di Genzano e quali sono le criticità perché seguo di persona, e con costanza, il tema. Il Movimento 5 Stelle si è chiesto come mai al 31 dicembre 2012 tutti i pozzi e le fontanelle di Genzano registrassero valori di arsenico ben al di sotto dei 10 microgrammi per litro mentre Comuni a noi vicini hanno dovuto predisporre ordinanze di non potabilità?".
 
"Non è un caso tutto questo – sottolinea il primo cittadino – ma è semplicemente il frutto di un lavoro costante che portiamo avanti dal primo giorno di governo della nostra città. Affermare che i cittadini sono abbandonati è solo, e soltanto, demagogia. Invito quindi i rappresentanti del Movimento 5 Stelle di Genzano ad un incontro sulla pubblica piazza per confrontarci su questo tema e dimostrare a tutti  i cittadini quali siano i fatti".
 




GENZANO, NUOVO REPARTO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA PER L’OSPEDALE “E. DE SANTIS”

Redazione

Genzano (RM) – Il 28 dicembre il sindaco del Comune di Genzano, Flavio Gabbarini, il vicesindaco Giorgio Ercolani e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Patrizia Mancini, con  i consiglieri comunali della maggioranza, Massimo Di Domenica, Paolo Previtali e Luciano Pellis, hanno visitato il nuovo reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale “E. De Santis” di Genzano accompagnati dal commissario straordinario dell’Asl RmH Claudio Mucciaccio e dal primario del reparto, il dottor Carlo Muggini. Un reparto moderno che può offrire maggiore spazio con più posti letto, stanze dedicate alle partorienti in difficoltà o disabili, spazio per la vasca per il parto in acqua, colori alle pareti studiati in base alle norme dell’edilizia ospedaliera.

La speranza, dice il sindaco Gabbarini, “è di inaugurarlo al più presto”. “Il nostro impegno – prosegue il primo cittadino – è quello di sollecitarne, oltre l’apertura, anche il completamento degli arredi”. La delegazione ha poi visitato anche il laboratorio delle analisi, altro polo di eccellenza dell’ospedale “E. De Santis”, che effettua oltre 200 esami al giorno oltre a quelli che arrivano da altri ospedali. “La sanità pubblica, che in questo ospedale è rappresentata da eccellenze come i reparti che abbiamo visitato oggi – dicono gli amministratori del Comune di Genzano – va tutelata e valorizzata perché offra un servizio adeguato alla cittadinanza. Auspichiamo quindi che al più presto il nuovo reparto di  Ostetricia e ginecologia, alla luce anche dei tagli ai quali la sanità laziale andrà incontro, venga completato con gli arredi e le attrezzature e venga messo a disposizione dei cittadini”.

tabella PRECEDENTI:

17/10/2012 GENZANO, TORNA LO SCREENING MAMMOGRAFICO MOBILE: DAL 5 NOVEMBRE AL 6 DICEMBRE
11/09/2012 CASTELLI ROMANI, OSPEDALE DI GENZANO: IL RICORDO DI UN'ECCELLENZA


 




GENZANO, ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTÀ DEL VINO: FLAVIO GABBARINI ELETTO NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Redazione

Genzano (RM) – Lo scorso 21 ottobre si è celebrata a Bertinoro in Romagna, casa dell'Artusi, l'assemblea ordinaria dell'Associazione Nazionale delle Città del Vino, per il rinnovo degli organi istituzionali per il triennio 2012 – 2015: il sindaco di Genzano di Roma, Flavio Gabbarini, coordinatore per il Lazio è stato eletto nel consiglio nazionale mentre il delegato del sindaco di Frascati, Tommaso Mascherucci, è stato riconfermato membro della Giunta esecutiva, dopo aver assolto con grande successo a due importanti compiti istituzionali dell'Associazione, rivestendo il ruolo di Coordinatore della Commissione per la revisione dello statuto e del regolamento, e successivamente come Coordinatore della Commissione per il rinnovo delle cariche istituzionali.
 
“Nella scelta del Presidente ha prevalso all'unanimità la logica del rinnovamento nella continuità con la nomina dell'assessore del Comune di Benevento, il dott. Pietro Iadanza, proprio nel momento di maggiore innovazione con l'avvio dei nuovi procedimenti applicativi introdotti con la riforma istituzionale degli strumenti regolamentari e statutari dell'Associazione approvati con l'Assemblea Straordinaria di Siena il 21 marzo scorso”, afferma il Sindaco di Genzano di Roma Flavio Gabbarini, coordinatore per il Lazio dell’Associazione. “E come accadde 25 anni fa  – prosegue il sindaco – quando i Comuni di Genzano di Roma e di Frascati celebrarono a Siena la nascita dell'Associazione insieme con altri venti Comuni, oggi Genzano e Frascati tengono ancora alto il nome della Regione Lazio con l'inserimento nel Consiglio Nazionale dei propri rappresentanti”


“Un ringraziamento particolare deve essere rivolto al Presidente uscente, il dott. Giampaolo Pioli Sindaco di Suvereto che ha saputo traghettare, dopo un quarto di secolo, con grande capacità professionale e tenacia, l'Associazione al fine di poter affrontare con coraggio ma con determinazione la sfida a cui la globalizzazione e la competitività dei Paesi emergenti ci chiamano giornalmente a sostenere in difesa del settore  vitivicolo nazionale”, afferma  Mascherucci.


“Il ruolo dell'Associazione delle Città del Vino, va interpretato come fulcro fondamentale della rete dei Comuni che si identificano per l'eccellenza vitivinicola – prosegue il sindaco Gabbarini –  L'Associazione delle Città del Vino, con 572 Comuni,  è la più grande e importante associazione di identità aderenti a Res Tipica – ANCI . In un momento così importante della vita istituzionale della Nazione in cui si rimette in discussione l'essenza del Titolo V della Costituzione, in cui le Istituzioni sovracomunali quali regioni e province sono caratterizzate da forti criticità e da dubbi esistenziali, l'atomo (Comuni) della grande molecola (Nazione) assume un ruolo fondamentale   per la sopravvivenza istituzionale del nostro Paese. E le Città del Vino rappresentano in seno all'ANCI quella capacità aggregativa maggiore di tutte le altre associazioni di identità, non solo per i Comuni soci ma anche per gli altri Comuni territorialmente limitrofi, come per un effetto cometa”.
“Il prodotto vino – aggiunge il delegato del Comune di Frascati – non deve essere più inteso, come stabilisce la nuova PAC, quale semplice prodotto della terra, ma come vino concetto  nella sua entità multifunzionale che assembla nella sua essenza organolettica le caratteristiche ambientali, paesaggistiche, artistiche, storiche e turistiche dei territori del vino. L'Associazione delle Città del Vino è giornalmente impegnata ai livelli istituzionali per la promozione e valorizzazione e la tutela dei territori del vino coadiuvando le Amministrazioni locali nel favorire lo sviluppo economico e sociale non solo del vino ma dei propri territori di origine.”
“Per questo crediamo che Città del Vino assumerà in un prossimo futuro un ruolo di grande importanza  – afferma Gabbarini – per la vita istituzionale delle Amministrazioni locali tutte, e di confronto con le istituzioni centrali a cominciare dalla famosa vicenda legata al decreto legislativo sul consumo del suolo agricolo”.

 




GENZANO, TEATRO COMUNALE: OPERA INCOMPIUTA DOPO 27 ANNI E DOPO 4,5 MILIONI DI EURO DI SOLDI PUBBLICI

Il Teatro fu inaugurato a maggio 2011, nel pieno della campagna elettorale, dall'allora sindaco Enzo Ercolani. Oggi, dopo aver speso oltre 4,5 milioni di euro di soldi pubblici in 27 anni l'opera è ancora incompiuta.

 

Redazione

Genzano (RM) – In una nota il capogruppo consiliare del Popolo della Libertà, Fabio Papalia chiede chiarimenti ed approfondimenti all’amministrazione comunale in merito ai lavori del centro culturale Carlo Levi (Teatro comunale) : “In un momento in cui le istituzioni dovrebbero dare risposte concrete e la politica non può permettersi inutili sprechi, è giunto il momento di analizzare un’opera che da sempre risulta incompleta a Genzano; il cosiddetto Teatro comunale denominato Centro Culturale Carlo Levi. Con un’interrogazione comunale ho richiesto la relazione di riepilogo dei lavori  eseguiti per la realizzazione della suddetta struttura. Leggendo il documento sono rimasto veramente sconcertato poiché si tratta di una questione che vede le origini nel lontano 1985 con un’apposita delibera di Consiglio Comunale. Precisamente in data 29 luglio 1985, con la delibera di consiglio numero 262, il comune di Genzano approvava e stanziava la cifra di 3 miliardi e 440 milioni di lire.

La costruzione dell’opera era stata suddivisa in lotti e ad oggi siamo giunti alla realizzazione del 12° lotto su i 13 previsti. Ovviamente finora si nota solamente il pesante ritardo, ma quello che fa veramente preoccupare e rabbrividire è la cifra impegnata sin qui. Allo stato attuale, per la realizzazione dei 12 lotti finora appaltati è stata impegnata la somma complessiva di € 4.572.281,00 corrispondente a quasi 9 miliardi di vecchie lire!! Praticamente, è stato speso il triplo di stanziato nel lontano 1985! Oggi, osservando il tutto risulta evidente, quindi, in che stato di abbandono si trovi la struttura; ed è ancora più preoccupante venire a conoscenza che si tratti di un’opera del tutto incompleta e inutilizzabile.


Le domande sorgono spontanee: Come sono stati impiegati tutti questi fondi Comunali, Provinciali e Regionali? Che fine hanno fatto tutti questi soldi? Considerando che il direttore dei lavori è sempre lo stesso dal 1985 ad oggi cosa dichiara in merito? Purtroppo si tratta di una questione che è andata avanti per 27 anni e che mai nessuno ha affrontato come avrebbe dovuto; non è possibile spendere tutti questi soldi pubblici senza vedere un minimo di risultato e senza approfondire come siano stati impiegati.
Attendiamo risposte; in attesa di notizie dalla Corte dei Conti che è stata informata di tutto con un apposito esposto.”