Un anno senza Silvio Berlusconi

Era il maggio del 2016, mancavano pochi giorni alla sfida tra Beppe Sala e Stefano Parisi candidati sindaco di Milano.
Io ero un “semplice” candidato nel municipio 8 ove ero residente.
Una serata elettorale come tante io, ovviamente, giacca e cravatta come “protocollo detta”.
Si avvicina un amico e mi fa: vuoi venire a salutare il presidente?
Io tentenno – non lo nascondo, mi vergognavo un po’ – lo seguo entro in una stanza.
Presenti lui, il presidente, Maria Stella Gelmini, il mio amico ed un altro paio di persone.
Presidente lui è Massimiliano Baglioni è uno dei candidati del nostro schieramento, dice il mio amico.
Il presidente mi stringe la mano mi saluta e con un sorriso smagliante mi chiede:
Cosa pensa di me?
Ed io, mai avuti peli sulla lingua, rispondo:
Presidente non mi è particolarmente simpatico, lo ammetto, ma apprezzo in Lei quella Follia che ci unisce in Erasmo da Rotterdam.
Sorride si gira verso la Gelmini e dice:
Mary segna il numero di questo ragazzo, mi piace perché dice ciò che pensa.
Si toglie lo stemma di Forza Italia che aveva sulla giacca e lo appende sulla mia.
Non lo nascondo: sono diventato rosso.

Oggi, ad un anno dalla morte di Silvio Berlusconi riapro il cassetto della mia memoria per ricordare questo italiano che ha fatto della Follia un impero economico, una fede calcistica, una galassia di telecomunicazioni.
Conservo con cura quella spilla simbolo di  un sogno, simbolo di libertà.
Grazie ancora, presidente, ma si ricordi: non mi è, ancora oggi, simpatico.




Silvio Berlusconi, testamento: a Marina e Pier Silvio la maggioranza di Fininvest

A Marta Fascina va un legato di 100 milioni e a Marcello Dell’Utri uno di 30

Va a Pier Silvio e Marina Berlusconi la maggioranza di Fininvest. Avendo ricevuto l’intera quota disponibile, i due figli di primo letto di Berlusconi raggiungono insieme il 53% del gruppo con quote paritarie.

E’ quanto si legge nel testamento di Silvio Berlusconi che l’ANSA ha potuto visionare in esclusiva. Un legato di 100 milioni al fratello Paolo Berlusconi. A Marta Fascina va un legato di 100 milioni e a Marcello Dell’Utri uno di 30. 

La decisione su Fininvest e sul patrimonio era già stata presa nel 2006. Su un blocco note, color giallo paglierino, con l’intestazione Villa San Martino, Silvio Berlusconi, il 2 ottobre, ha scritto a mano le sue volontà. Undici righe su un foglio e dieci su un altro per il suo testamento, con uno stile asciutto e chiaro. “Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”. Nel 2020 ha aggiunto le disposizioni a favore del fratello.

La lettera ai figli: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”. Così Silvio Berlusconi, nel suo testamento ringraziando i figli dopo aver dato le disposizioni che riguardano Marta Fascina e Marcello Dell’Utri: “Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”.

“Marina Berlusconi, Presidente del CdA, e Pier Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi e Luigi Berlusconi, amministratori, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso”. Lo si legge in un comunicato di Fininvest. “Il notaio che ha dato lettura delle volontà testamentarie provvederà nelle prossime ore agli adempimenti di legge”, conclude la nota.




Silvio Berlusconi di nuovo candidabile: lo ha deciso il Tribunale di sorveglianza

Silvio Berlusconi potrà nuovamente candidarsi alle elezioni. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha infatti deciso per la riabilitazione del leader di Forza Italia, cancellando di fatto tutti gli effetti della condanna del 2013 nell’ambito del processo sui diritti Mediaset, inclusa l’impossibilità di correre in caso di elezioni per sei anni imposta dalla legge Severino. La sentenza potrà essere appellata dalla Procura di Milano, ma è già effettiva. Come riporta il Corriere della Sera, e in questo momento si dovesse andare alle urne, Berlusconi avrebbe il diritto di presentarsi alla Camera o al Senato. La decisione, inizialmente attesa nel mese di giugno, è stata presa nel pomeriggio di venerdì in camera di consiglio.

I legali del numero uno di Forza Italia avevano depositato l’istanza presso il Tribunale il 12 marzo, quattro giorni dopo la scadenza dei tre anni dall’espiazione completa previsti dalla legge per presentare la domanda. Contro gli effetti negativi della legge Severino, gli avvocati di Berlusconi avevano anche fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, sostenendo che la norma avesse prodotto un effetto retroattivo sulla posizione giuridica del loro assistito. La decisione è prevista in autunno.

La cosiddetta riabilitazione, che secondo il codice penale “estingue le pene accessorie e ogni altro effetto penale della condanna”, può essere ottenuta soltanto dopo aver “adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato” (nel caso di Berlusconi il risarcimento del danno) e dopo aver dato “prove effettive e costanti di buona condotta”.

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha fatto sua la disposizione della Cassazione secondo cui la pendenza di ulteriori processi penali, che vedono attualmente coinvolto il presidente di Forza Italia, “non rappresenta un ostacolo alla concessione della riabilitazione”. In merito a tale decisione la Procura generale di Milano ha comunque il diritto di ricorrere in Cassazione.




Elezioni 2018 e la Sicilia: per qualcuno la fine di un sogno e l’inizio di un incubo

Come l’araba fenice, quel mitico uccello di fuoco dotato di straordinari poteri in grado di farlo tornare ad alzarsi dalle proprie ceneri dopo la morte, Silvio si è riaffacciato alla ribalta e i fari sono tornati ad accendersi su di lui, a dispetto delle mille aperture d’inchiesta da parte delle varie Procure e le mine vaganti della politica giustizialista seminate lungo il suo cammino. La fine della carriera politica di Berlusconi, da molti, era data per chiusa definitivamente. Al Nazareno si aggrappavano all’ultima speranza, e lì, in terra di Sicilia, accarezzavano il sogno di vedere il professore Micari, insediato a Palazzo d’Orleans.

 

Le urne sono però ormai chiuse e i risultati sono ben noti. Il candidato Nello Musumeci, cavallo vincente del Centrodestra, ha seppellito con il 39,8% di consensi il sogno del Centrosinistra, che è rimasto tale, Domenica 6 novembre 2017 in Sicilia, scoprendo ufficialmente il crinale ripido in cui sta scivolando ormai il partito Democratico. In Sicilia sono stati infranti i sogni “dell’uomo solo al comando” e da lunedì 7 novembre, tutto il Centrosinistra è tormentato dall’incubo che nell’immediata vita del paese dovrà reinventarsi per risalire dal limbo da dove si è cacciato.

 

Rien ne va plus, les jeux sont faits, i giochi si sono omai ben delineati e scorrono le notizie: “Dopo la debacle siciliana è caos nel PD: la leadership di Renzi vacilla”. Berlusconi non tarda a fare sentire la sua voce: “La Sinistra ha fallito, Centrodestra è l’unica alternativa a Grillo”. E qui sta proprio il cruccio di Renzi, questo l’incubo, perché a rincorrere il Centrodestra questa volta non c’è il Partito Democratico, c’è il Movimento Cinque Stelle che sale sul podio al secondo posto con la sua quota del 34,8% di consensi. Ma il voto siciliano non si può certo affermare che rappresenti uno specchio di quello che potrebbe essere il risultato delle elezioni nazionali del 2018. La Sicilia fa storia a sé e lo scenario 2018 è ancora tutto da costruire. A prescindere da tutto questo, mentre svanisce il sogno del Centrosinistra di riconquistare la Sicilia per proseguire l’avanzata verso Roma, inizia l’incubo di Berlusconi. Déjà-vu che tornano come il vergognoso fatto del 1994, quando il Cav. fu invitato a comparire mentre partecipava come presidente del Consiglio ad un simposio internazionale sulla criminalità organizzata. Si credeva che cose del genere appartenessero ormai al passato, invece gli avvisi a Berlusconi rincorrono la sua presenza sulla scena politica come se fossero la sua stessa ombra. La sua comparsa tra gli attori principali del momento attuale ha risvegliato il mostro assettato della politica giustizialista che dormiva sotto la calma apparente di una finta tregua. L’Italia rischia una lunga ed estenuante campagna elettorale, guerreggiata senza esclusione di colpi.

 

In questa lunga notte della politica, sonno profondo della democrazia, squarciato dai colpi di scena dei maestri burattinai, mentre un’intera popolazione assiste inibita davanti ad uno scenario squallido di attori protago-nisti che promettono la solita luna nel pozzo, illudendosi che anche questa volta in piazza possano trovare elettori sonnolenti e compiacenti, che si la-scino incantare, come fece la volpe della favola di La Fontaine. Gli uffici dei pubblici ministeri affilando le armi si preparano al colpo d’effetto.

La pentola della politica è in ebollizione. E’ come un pollaio alle prime luci dell’alba, tutti i galli a cantare, ognuno per se e tutti per Montecitorio. Il Centrodestra si presenta come la forza più forte, dice la stampa, ma poi, è proprio così? Per la Regione Lazio, Berlusconi, Salvini e la Meloni la pensano ugualmen-te sul candidato presidente? Salvini e Zaia condividono la stessa linea poli-tica? L’apertura di Silvio alle grandi intese è condivisa dagli altri due partners? Salvini non disdegna i Grillini mentre Berlusconi li giudica incapaci ed impreparati a governare un paese. La Meloni e Salvini vorrebbero chiudere questa legislatura il più presto possibile mentre Berlusconi accarezza l’idea di prolungarla fino a Maggio. Questo non è un mero capriccio di Silvio. Il 22 novembre prossimo la Gran Camera della Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo dovrebbe pronunciarsi sul ricorso da lui presentato riguardo la retroattività della cosiddetta “legge Severino”. Per Silvio il tempo è prezioso e ogni mossa andrebbe ben studiata senza emotività, calcolando tempi, modi ed opportunità. Intanto si è aperto un nuovo fascicolo a carico dell’ex presidente. Storia vecchia. Giustizia ad orologeria? Le procure vanno avanti e negano qualsiasi tempismo voluto o calcolato. Intanto Grasso sembra volersi sacrificare e scende nell’arena, intendendo moralizzare la politica. Cose già viste. Di Matteo, De Vico, Di Pietro e non solo, la magistratura in politica. Che delusione! La Boldrini osserva, medita ed aspetta il suo turno. E’ finito un sogno, è morta sul nascere la seconda Repubblica. Inizia l’incubo di una terza era, incerta, caotica e piena di insidie.

 

Emanuel Galea




Sondaggi elettorali, Salvini e Berlusconi: chi è testa?

Questa settimana (mercoledì per la precisione) è ripreso ufficialmente il dibattito sulla legge elettorale in commissione Affari costituzionali alla Camera. Progressi? Ben pochi. Siamo ancora fermi a quel clamoroso voto segreto con cui lo scorso giugno i franchi tiratori affossarono una riforma frutto di un accordo che sulla carta godeva di una maggioranza schiacciante (PD, Forza Italia, Lega e M5S). Ad essere affossata quella volta fu una riforma elettorale “alla tedesca”, con primo firmatario il deputato PD Emanuele Fiano.
La ripresa dei lavori è all’insegna del caos

Forza Italia vorrebbe recuperare quel progetto (un proporzionale con sbarramento al 5%), mentre il PD è diviso tra chi vorrebbe reintrodurre le coalizioni (attualmente vietate alla Camera) e chi pone come condizione la partecipazione del M5S all’accordo. Secondo alcuni retroscena, Berlusconi potrebbe cambiare idea, abbandonando il proporzionale per abbracciare un sistema con i collegi maggioritari (come il vecchio Mattarellum). Per la verità, una proposta di questo tipo era stata incarnata dal cosiddetto “Rosatellum”, il quale a sua volta era molto simile alla proposta che noi di YouTrend avevamo avanzato qualche mese fa e che prevedeva il 50% di eletti nei collegi e il 50% con il proporzionale. Il leader della Lega Matteo Salvini si è detto pronto a votare “domani mattina” una riforma con i collegi uninominali.
Il più in forma? E’ Salvini

 

Ed è proprio Salvini il personaggio che appare più in forma dopo questa pausa estiva. Come forse ricorderete, già prima di agosto la Lega Nord mostrava segnali positivi, facendo registrare – nella nostra Supermedia – il suo picco da inizio 2017, il 15%. I dati che sono usciti negli ultimi giorni sono ancor più positivi. L’istituto EMG, nel suo sondaggio per il TG La7, mostra una Lega sopra il 15%, mentre SWG addirittura la valuta al 16%, oltre due punti e mezzo più di Forza Italia.

A cosa è dovuto questo stato di salute della Lega? Possiamo solo fare delle ipotesi, ma è probabile che il tema dei migranti (con gli sbarchi in diminuzione rispetto allo scorso anno, ma che hanno comunque avuto grande risalto negli ultimi mesi) abbia contribuito a creare un terreno favorevole ai temi cari a Salvini presso l’opinione pubblica.

Se il trend dovesse rimanere questo, la partita interna al centrodestra su quale sia la prima forza politica si risolverà in favore dei leghisti. Sono molto interessanti, in questo senso, le indicazioni che vengono dal nuovo Atlante politico di Repubblica curato da Demos, l’istituto di Ilvo Diamanti. Tra le altre cose, Demos ha chiesto agli elettori di centrodestra chi preferirebbero come candidato premier.

 

Il risultato è piuttosto netto: Salvini è il leader che riscuote i maggiori consensi (35% contro il 26% di Berlusconi). Il dato “politico” è ancora più rilevante: dal momento che gli altri contendenti citati nel sondaggio (Giorgia Meloni e Luca Zaia, governatore – leghista – del Veneto) sono politicamente molto più affini a Salvini che a Berlusconi, in un ipotetico ballottaggio tra i due il vantaggio di Salvini potrebbe solo aumentare.

Si dirà: non è la prima volta che all’interno di un partito o di un’area politica prevale il leader più identitario (o comunque) meno moderato, ma quello che conta alle elezioni è allargare i propri confini attirando anche elettori meno ideologizzati con una leadership meno estrema. Quale può essere il gradimento trasversale di un leader decisamente “estremo” come Salvini?

 

Eppure, sempre secondo l’indagine di Demos, Salvini sembra non sfigurare nemmeno da questo punto di vista. Ben 37 elettori su 100 gli assegnano un giudizio pari o superiore a 6, a pari merito con Di Maio (leader “in pectore” di un partito che attualmente ha quasi il doppio dei voti della Lega) e davanti non solo a Matteo Renzi ma anche – e di molto – a Silvio Berlusconi. Il quale, nonostante stia puntando sempre più su un profilo moderato, rassicurante, raccoglie giudizi positivi solo da 3 italiani su 10.

Cosa ci dicono questi numeri? Di certo non possiamo “tradurre” automaticamente questo 37% in voti alla Lega (altrimenti Gentiloni dovrebbe fondare un partito domattina e puntare da solo al 50%). Quello che possiamo dire è che al momento, tra le varie opzioni sul tavolo, la più solida nel campo del centrodestra è, in modo piuttosto netto, quella rappresentata da Matteo Salvini. Il quale si è del resto già dimostrato in grado di sapersi muovere a livello strategico: la recente convergenza sulla candidatura di Musumeci (sostenuto da Salvini e Meloni) da parte di Forza Italia ne è un esempio; la sua performance a Cernobbio, dove in molti gli hanno riconosciuto di avere messo da parte gli eccessi anti-euro, ne è un altro. Le prossime settimane ci diranno se questa tendenza è destinata a confermarsi o a sgonfiarsi.




Ruby Ter, Silvio Berlusconi rinviato a giudizio

 

MILANO – Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio a Milano con l'accusa di corruzione in atti giudiziari per il caso Ruby ter. Lo ha deciso il gup di Milano, Carlo Ottone De Marchi, che ha accolto la richiesta della Procura. Il processo per l'ex premier si aprirà il 5 aprile davanti alla quarta sezione penale del Tribunale.

"Il fatto concreto è che si processerà Silvio Berlusconi per il reato di generosità". E' il commento dell'avvocato Federico Cecconi che insieme al professor Franco Coppi difende il leader di Forza Italia oggi rinviato a giudizio a Milano per il caso Ruby ter con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. "Prendiamo atto di questo rinvio a giudizio – ha spiegato il legale – in dibattimento confidiamo nella possibilità di dimostrare l'estraneità di Silvio Berlusconi ai fatti contestati".

Matteo Salvini difende il Cav: "Abbiamo l'ennesimo rinvio a giudizio a Berlusconi per le olgettine, i magistrati – attacca il leader del Carroccio – indaghino sui mafiosi invece di fare i guardoni dal buco serratura. Ognuno nel rispetto della legge a casa sua fa quello che vuole". Lo afferma Matteo Salvini nel corso della manifestazione del centrodestra




SILVIO BERLUSCONI: INTERVENTO RIUSCITO, NOTTE TRANQUILLA AL SAN RAFFAELE

Redazione
 
Milano – L’intervento al cuore che ha subito Silvio Berlusconi è andato bene e ha passato una notte serena all’Ospedale San Raffaele. I medici assicurano che non vi è stata nessuna complicazione nel corso delle quattro ore di intervento in cui i cardiochirurghi hanno sostituito la valvola aortica malfuncionante. Il suo cuore è stato fermato per circa un’ora e la circolazione extracorporea del sangue è stata garantita da un’apparecchiatura particolare. Adesso dovrà restare in terapia intensiva per 48 ore e successivamente verrà ubicato nella suite del sesto piano del settore D e salvo complicazione ci sarà la riabilitazione nella sua casa ad Arcore. Il fratello Paolo ha dichiarato ieri: “Respirava regolarmente eravamo sereni prima, e siamo ancora più sereni adesso. I chirurghi hanno fatto il loro dovere nel modo più professionale possibile, adesso sta a mio fratello completare l'opera. Il suo cuore è molto forte e, lo ripeto ancora una volta, è molto buono. Sono sicuro che supererà anche questa prova e tornerà fra noi come è sempre stato, anzi con più forza e determinazione di prima”. Grande commozione anche per Francesca Pascale, la compagna di Berlusconi, che si è affacciata da una finestra del sesto piano del San Raffaele mentre si asciugava le lacrime. Paolo Berlusconi ha commentato “Tutte le donne sono facili a commuoversi, poi quando sono donne che amano un uomo hanno tutto il diritto di commuoversi” e in merito alle polemiche o presunte tali ha aggiunto “non parliamo di polemiche perché non ce ne sono, c'è un ottimo rapporto tra tutti”. Gianni Letta ha commentato dicendo “Tutto bene, ora sono più tranquillo. Scusate ma ero in ansia”, Fedele Confalonieri ha detto invece che “Il Cavaliere è forte e supererà anche questa”. 



MILANO: SILVIO BERLUSCONI RICOVERATO AL SAN RAFFAELE

Redazione
 
Roma – Silvio Berlusconi è stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano questa mattina alle ore 9.30. In merito al ricovero, dalla pagina facebook ufficiale di Forza Italia si apprende il seguente messaggio “Per il Presidente Silvio Berlusconi solo un piccolo ricovero programmato per accertamenti”. I controlli erano già programmati poiché il Premier era stato ricoverato nei giorni scorsi per uno scompenso cardiaco e per tale ragione il ricovero era stato deciso per effettuare ulteriori accertamenti. “Rimarra' in ospedale per poco, giusto il tempo di fare qualche controllo”. Il suo medico curante ha precisato che si tratta di “Un episodio di scompenso cardiaco ha reso necessario il ricovero del presidente Silvio Berlusconi presso l'Ospedale San Raffaele di Milano. La definizione diagnostica e le strategie terapeutiche saranno affrontate nei prossimi giorni”. Dalle fonti ufficiali viene comunque sottolineato che l’ex Cavaliere non ha avuto alcun malore. 



SILVIO BERLUSCONI SPIATO DAGLI 007 USA, CONVOCATO AMBASCIATORE AMERICANO

di Angelo Barraco
 
Roma – Gli ultimi mesi del governo Berlusconi erano monitorati dagli USA, è quanto emerge da due resoconti di intercettazione telefonica dell’ex premier italiano diffusi da Wikilieaks, che rivelano quanto i timori del premier di un asse Parigi-Berlino. Le mosse dell’ex premier Silvio Berlusconi venivano ascoltate dallo Special Collection Service (Scs), si tratta di un’unità dell’NSA che opera sotto copertura diplomatica. Ma perché gli USA dovevano monitorare le mosse dell’Italia in quella fase? Qual’era lo scopo di tali intercettazioni? Nel primo resoconto di intercettazione si legge una frase che Sarkozy avrebbe detto a Berlusconi: “le istituzioni finanziarie italiane potrebbero presto 'saltare in aria' come il tappo di una bottiglia di champagne e che 'le parole non bastano più' e che Berlusconi 'ora deve prendere delle decisioni”. Ma non solo, le intercettazioni riguarderebbero anche le conversazioni di Berlusconi con Valentino Valentino, suo consigliere personale, Bruno Archi, consigliere per la sicurezza Nazionale, il diplomatico Marco Carnelos e il rappresentante dell’Italia alla Nato Stefano Stefanii. E’ stata inoltre intercettata una telefonata tra Berlusconi e Netanyahu dove quest’ultimo si lamentava dell’assenza di un contatto diretto con il presidente degli Stati Uniti, Berlusconi rispondeva mettendo l’Italia a disposizione di Israele per riparare i legami tra Washington e Israele: “Berlusconi ha promesso di mettere l'Italia a disposizione di Israele, nell'aiutare a rimettere a posto le relazioni di quest'ultimo con Washington”. Intanto l’ambasciatore degli Stati Uniti John Philips è stato convocato dalla Farnesina per chiarire questa situazione. La notizia è stata commentata da buona parte della forza politica, il premier Matteo Renzi ha riferito: “Ci accingiamo a chiedere informazioni in tutte le sedi, anche con passi formali, sulla vicenda di Berlusconi”. Il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, dice: “"Mi sembra doveroso sottoporre la questione all'attenzione del sottosegretario Minniti nella sua audizione prevista per dopodomani”. Il portavoce del dipartimento di Stato Mark Toner ha riferito “Gli Stati Uniti e l'Italia godono di una lunga amicizia basata sui nostri valori condivisi e su una storia di cooperazione nel portare avanti interessi comuni in tutto il globo. In quanto alleati e partner, continueremo a lavorare a stretto contatto con l'Italia per proteggere la sicurezza collettiva dei nostri due Paesi e dei nostri cittadini”. Maurizio Gasparri ha commentato così la notizia: “grave, intollerabile e criminale la pressione internazionale sul governo di centrodestra. Ci fu un complotto, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, in Europa e evidentemente anche con complicita' d'oltreoceano, pretendiamo tutta la verita' e che si difenda la dignita' nazionale senza esitazioni ne' ipocrisia”. Brunetta invece: “il governo venga in Parlamento a riferire su queste gravi notizie e si attivi sin da subito per l'ormai irrinunciabile istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del 2011 e sulla crisi borsistica-bancaria del 2015-2016”.



SILVIO BERLUSCONI: TORNA COME UNO TSUNAMI E IRONIZZA SULLA BARBA DI FAZIO

di Alberto De Marchis

Non c’è nulla da fare, pur parlando di un ipotetico erede futuro leader del nuovo partito dei moderati Berlusconi è un fiume in piena e da Fazio, ma anche prima a Salerno ha dimostrato di essere il solito grande trascinatore e comunicatore senza eguali. Dà anche lezione su come votare: "La metà dei moderati vota per il centrodestra ma vota male – dice Berlusconi ad un incontro elettorale a Salerno – dando il voto ai partitini". Per il leader di FI "i partitini guardano al loro interesse particolare e non consentono di governare bene". I moderati "devono votare il partito che rappresenta la democrazia e il benessere". Poi va sul concreto e parla di trattative ponendosi come il grande salvatore, e lo può realmente fare, di posti di lavoro: "Insieme con il Milan proporrò ai cinesi di acquistare anche la Whirlpool". E' con questa battuta che Silvio Berlusconi ha risposto alla delegazione di tre lavoratori della Whirlpool di Carinaro (Caserta) incontrati nella sede della Provincia che gli chiedevano di salvare lo stabilimento dalla chiusura. "Ho avuto nelle mie aziende fino a 56mila dipendenti, non ho mai licenziato nessuno", ha aggiunto. "Fatemi arrivare, tramite Caldoro, i dati. Ho preso a cuore la vicenda, assicuro l'impegno per scongiurare la chiusura". Poi fa due conti: "Gli americani quanto hanno pagato l'Indesit?", ha chiesto Berlusconi secondo quanto riferito dagli operai. "L'hanno acquistata per 757 milioni di euro", hanno risposto i dipendenti e Berlusconi ha ribattuto: "Hanno speso poco". "Non farò chiacchiere – ha concluso Berlusconi – ma eserciterò una vera pressione sul governo perché questa vertenza vada a buon fine". Poi, fantastica la sua battuta da Fazio tirando fuori un’ironia sorprendente. Berlusconi inizia rivolgendosi al padrone di casa di Che tempo che fa: “Perchè non sono venuto finora? Si vede che i suoi inviti non mi sono mai stati fatti pervenire. Le posso dare un consiglio da vecchio editore? Quando uno comincia ad entrare nella maturità come lei e vede una barba grigia, dovrebbe avere il coraggio di tagliarla, viene meglio nelle telecamere”.




SILVIO BERLUSCONI: ESTINTA L'INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI

di Angelo Barraco
Milano – Novità per Silvio Berlusconi, il Tribunale di sorveglianza di Milano ha sancito l’esito positivo dell’affidamento ai servizi sociali. E’ stata estinta anche la pena dell’interdizione dai pubblici uffici per tre anni. L’ex premier potrà votare ma resta ineleggibile in base alla legge Severino, i legali dell’ex premier hanno fatto ricorso alla Corte di Strasburgo. L’affidamento ai servizi sociali era stata concessa a Berlusconi per scontare la condanna ad un anno di carcere, anche se inizialmente erano quattro anni ma la pena è stata ridotta grazie all’indulto. La condanna era per frode fiscale e il fulcro della questione era la compravendita dei diritti televisivi e cinematografici. Il Tribunale, riunitosi giovedì scorso, ha stabilito che Berlusconi ha adottato un comportamento corretto. Nel marzo scorso Silvio Berlusconi aveva ricevuto uno sconto di pena per buona condotta che gli aveva portato una riduzione di un mese e mezzo la condanna. Hanno avuto importanza, per la valutazione, i colloqui che Severina Panarello, capo dell’Ufficio esecuzione penale esterna, ha avuto con Berlusconi e ha verificato il suo lavoro presso la Sacra Famiglia di Cesano Boscone.