Elezioni comunali: scattato il silenzio elettorale… ma non sui social network

 

di Vincenzo Giardino

 

Dopo aver assistito ai vari comizi di chiusura per questa campagna elettorale che vedrà andare al voto più di mille Comuni d’Italia è scattato dalla mezzanotte di ieri il silenzio elettorale per le varie compagini politiche che si presentano agli elettori domenica 11 giugno per il rinnovo dei governi comunali sparsi sul territorio nazionale. Una giornata, quella di oggi, che servirà quindi agli elettori per riflettere sulla propria scelta, scevri da qualsiasi input propagandistico. Ma la regola non vale per i social network. E così ci sarà chi proseguirà a fare campagna elettorale a colpi di tweet o di post per cercare di convincere, fino all’ultimo, i cittadini a esprimere la loro preferenza nei riguardi dello schieramento di appartenenza.


Il legislatore, infatti, non ha – almeno per il momento – previsto alcuna integrazione alla legge che regola il silenzio elettorale (datata 1956, rivista nel 1975) che riguardi il web e, in particolare, le reti sociali. Di conseguenza, chiunque può fare propaganda sui social media, addirittura fino a un minuto prima della chiusura dei seggi, che avverrà alle 23 di domenica 11 giugno. Quindi l'unica "arma" che resta a chi non vuole più leggere post o tweet propagandistici è silenziare l'autore, almeno fino alle 23 di domani.