Asl, Aziende Ospedaliere e tutte le strutture accreditate alla Regione Lazio: vietato svapare

La Regione Lazio in applicazione del ‘principio di precauzione’ ha allertato le Asl, le Aziende Ospedaliere e tutte le strutture accreditate affinché il divieto di fumo venga esteso anche all’utilizzo delle cosiddette ‘sigarette elettroniche’ nelle strutture del sistema sanitario regionale e le aree limitrofe.

“Ho inviato una comunicazione a tutti i Direttori delle Asl e delle Aziende Ospedaliere per ricordare che da ottobre scorso, quando l’Istituto Superiore di Sanità emanò un’allerta di grado 2, abbiamo esteso il divieto di fumo anche alla sigaretta elettronica in tutte le strutture sanitarie, ospedali e aree limitrofe.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità – commenta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria, Alessio D’Amato – ha affermato che i prodotti/liquidi di ricarica per le sigarette elettroniche ‘non sono privi di rischi e l’impatto a lungo termine sulla salute e sulla mortalità è ancora sconosciuto’. Per questo abbiamo avviato un Tavolo interistituzionale tra la Regione Lazio, il Dipartimento di Epidemiologia del SSR e l’Istituto Superiore di Sanità per favorire il raccordo e la condivisione delle più aggiornate evidenze scientifiche sui rischi collegati all’uso della sigaretta elettronica e l’impatto sulla salute.

Il Tavolo nel documento di revisione ha concluso che ‘la sigaretta elettronica non dovrebbe essere pubblicizzata come un prodotto sicuro per la salute e dovrebbe essere sottoposta, in via cautelativa, alle stesse restrizioni della sigaretta tradizionale’”. “Dobbiamo elevare il livello di guardia a tutela della salute pubblica – conclude D’Amato – soprattutto per gli adolescenti che in modo sempre più precoce vengono fidelizzati anche attraverso messaggi pubblicitari ingannevoli, peraltro la stessa indicazione è stata data dal Comitato nazionale di Bioetica nella mozione contro il tabagismo.

Nei primi mesi del 2020 realizzeremo, prima regione in Italia, l’indagine GYTS (Global Youth Tobacco Survey) per raccogliere informazioni sul fumo e l’utilizzo della sigaretta elettronica in un campione rappresentativo di studenti del Lazio”.




Sigaretta elettronica, una vittima negli Usa

Una persona nello Stato americano dell’Illinois che aveva contratto una malattia respiratoria legata all’uso delle sigarette elettroniche è morta: lo ha reso noto il dipartimento di Sanità pubblica dello Stato, secondo quanto riporta Sky News. Secondo l’emittente le autorità ritengono che questa sia la prima vittima dello svapo nel Paese.

L’identità di questa persona, che aveva tra 17 e 38 anni, e la data del decesso non sono state rese note.
   




Sigarette elettroniche, gli studiosi della Duke university lanciano l’allame: durante lo svapo si forma sostanza chimica che può portare asma ed enfisema

Rimanere in salute rimane sempre più difficile. Non basta tutto l’inquinamento che ci circonda, il singolo individuo ci mette del suo. Durante lo ‘svapo’ delle sigarette elettroniche ai vari gusti, viene creata una nuova sostanza chimica, fino ad oggi non ancora classificata nel dettaglio e che non compare tra gli ingredienti delle e-cig.

Ma il composto, irrita le vie respiratorie, creando possibili rischi alla salute

A scoprirla sono stati studiosi della Duke university, che hanno individuato la ‘formazione’ del nuovo composto dai solventi e dei gusti vari, usati nelle e-cig: Sven Jordt, professore di farmacologia e uno degli autori dello studio pubblicato su “Nicotine and Tobacco Research”, ha osservato: “I consumatori non hanno la più pallida idea a cosa si espongano quando svapano.

Anche nel caso in cui sulle e-cig siano scritti i presunti ingredienti. Questo non appare”. “La nuova sostanza chimica identificata – ha spiegato – va ad irritare le terminazioni nervose della gola, crea infiammazione cronica e ciò può portare ad asma e enfisema”.

Le sigarette elettroniche – ricorda lo studio – funzionano riscaldando un liquido chiamato ‘e-juice’, composto di sapori vari, propilene di glicolo, glicerina e spesso nicotina. Tutte ciò viene quindi scaldato e vaporizzato. Proprio nel processo di vaporizzazione si forma il composto chiamato ‘acetale di aldeide PG’. E’ questa la sostanza che raggiunge le vie respiratorie. Ma proprio perche’ il composto non è tra gli ingredienti basilari, ma si forma durante la vaporizzazione, non si menziona la sua presenza.

Un’anno fa, una ricerca scientifica sulle sigarette elettroniche dell’Università del Connecticut aveva creato un polverone di polemiche in rete. Secondo lo studio dei ricercatori americani, le cosiddette e-cig sarebbero dannose quanto quelle contenenti tabacco, ovvero le normali sigarette. Ma c’è di più. Sempre stando al recente studio condotto dall’università statunitense, il vapore rilasciato causerebbe maggiori danni al Dna delle persone che vi entrano a contatto, rispetto alle sigarette col tabacco.

Marco Staffiero




Sigaretta elettronica: esplode e uccide un uomo

Una sigaretta elettronica è esplosa e ha ucciso un uomo in Florida. Si tratterebbe della prima morte attribuita ai prodotti di svapo negli Stati Uniti.

L’uomo, Tallmadge D’Elia, era nella sua casa di San Pietroburgo, in Florida, il 5 maggio quando il dispositivo, noto anche come penna a vape, è esploso, secondo William A. Pellan, direttore delle indagini presso l’ufficio medico dell’esaminatore per la contea di Pinellas.

Ha confermato che la causa della morte accidentale è stata una “ferita simile a un proiettile alla testa” e che il signor D’Elia, 35 anni, aveva subito ustioni su circa l’80% del suo corpo. Sembrava che l’esplosione avesse provocato un incendio nella camera da letto dove era stato trovato.

Uno dei pezzi rimossi dalla sua testa riportava il logo di Smok-E Mountain Mech Works, che ha sede nelle Filippine.

Il proprietario della società non ha risposto immediatamente a un’e-mail con cui si richiedeva una sua replica mercoledì, ma un rappresentante ha detto ad ABC Action News che i suoi dispositivi non esplodono, aggiungendo che il problema potrebbe essere derivato dalla batteria.

Smok-E Mountain produce un particolare tipo di penna di vape chiamata mod meccanica. Rispetto ai più comuni tipi di penne Vape, le mod meccaniche di solito offrono agli utenti un accesso diretto alla batteria e non usano circuiti interni per regolare la tensione.

“Oggi i prodotti sono utilizzati in modo schiacciante dagli hobbisti”, ha dichiarato Gregory Conley, presidente della American Vaping Association, riguardo ai mod meccanici. Ha aggiunto che le e-sigarette utilizzate dalla maggior parte delle persone che hanno lo svapo hanno caratteristiche di sicurezza più integrate.

“Milioni di adulti usano regolarmente prodotti a base di vapore e eventi tragici come questo sono rari”, ha aggiunto Conley. “La stragrande maggioranza dei dispositivi di vaping sul mercato ha lo stesso rischio di incendio degli altri prodotti che utilizzano batterie agli ioni di litio, come cellulari e laptop”.

Un rapporto dell’Amministrazione del Fuoco degli Stati Uniti lo scorso anno ha esaminato 195 segnalazioni di incendi ed esplosioni legati alla sigaretta elettronica dal 2009 al 2016, nessuno dei quali ha provocato morti. Indicava specificatamente le sigarette elettroniche che utilizzano le batterie agli ioni di litio come “nuovo e unico rischio” perché sono più soggette a esplosioni.