ANGUILLARA, SERGIO MANCIURIA ABBANDONA L'UDC E ADERISCE AL PROGETTO "SCEGLIAMO ITALIA"

Redazione

Anguillara (RM) – L’Udc perde un altro pezzo in provincia: Sergio Manciuria, responsabile e capogruppo Udc alla Città di Anguillara, dice addio al partito di Casini e annuncia l’avvio di un nuovo progetto politico che per ora inizia la sua attività proprio nella città sabatina. Aderisce all’iniziativa il consigliere Mario Fantauzzi, che con il referente ANCI LAZIO  formava il gruppo in consiglio comunale.

“Preferisco affidare l'esperienza e la passione politica, personale e quella di tanti amici che hanno contribuito sul territorio, al nuovo progetto ScegliAmo Italia – ha spiegato Manciuria –  piuttosto che sprecare ulteriore tempo ai bizantinismi di Casini e alle mediocrità diplomatiche di Cesa esponenti del passato protesi solo alla conservazione dello scranno parlamentare. Il rinnovamento invocato dai quadri è solo di facciata e la prossima assemblea del 20 luglio è segnata dalla vecchia politica con figure calate dall’alto e asservite alla lobby della dirigenza nazionale ormai pensionata dagli elettori”.

Manciuria ha presentato il logo del nuovo movimento che è incentrato sul gioco di parole tricolori ondeggianti “Scegli e Amo” congiunte, ed un “Sì” sottostante che campeggia in campo e bordo azzurro. In attesa di partire a fine estate, il consigliere anticipa brevemente l’azione che intende attuare. 

“Il dado è tratto – sottolinea l’ormai ex capogruppo Udc – il nostro movimento prenderà forma a settembre e si collocherà nell'alveo del partito popolare con una visione politica al passo con i tempi: “partiamo dall’Italia per riformare l’Europa”. Vogliamo guardare al futuro con fiducia, basando il confronto e la condivisione dei comuni principi con altri progetti work  in progress, sulla  pari dignità e sulla volontà comune di dar vita ad un unico contenitore dei moderati”.

 “ScegliAmo Italia rappresenterà una famiglia aperta a chi si riconosce nei valori di partecipazione e democrazia – conclude Manciuria – le cui fondamenta poggeranno sulle scelte del territorio e della base: non ci sarà posto per la politica romanocentrica protagonista dello sfacelo della seconda repubblica e di un partito che per ambizioni personali ha distrutto un percorso faticosamente costruito ".