FIUMICINO: SEQUESTRATA A IMPRENDITORE LA BARCA DI BENITO MUSSOLINI

Redazione

Fiumicino -Beni per circa 28 mln di euro sono stati infatti messi sotto sigillo dalla guardia di finanza nel corso di un'indagine della compagnia di Fiumicino, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. Tra i beni sequestrati, su disposizione della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, dunque, c'è anche la "Fiamma Nera", l'imbarcazione appartenuta a Benito Mussolini.

  Alcuni degli immobili colpiti dal provvedimento erano stati concessi in locazione alla cooperativa "Domus Caritatis", legalmente rappresentata da Tiziano Zuccolo, nonché al consorzio di cooperative sociali "Eriches 29" di Salvatore Buzzi, tra i principali indagati nella nota inchiesta mafia capitale. L'autorità giudiziaria ha disposto, nei confronti di tre persone e 10 società, il sequestro di 75 immobili e 32 terreni, per un valore stimato in circa 28 milioni di euro, tra cui alcuni vani di un castello, locali del "Palazzo Noccioli" a Fiumicino, diverse tenute, appartamenti, uffici e negozi a Roma, quote societarie e disponibilità bancarie e finanziarie, oltre a due autovetture di lusso e due imbarcazioni, fra cui la "Konigin II", di mussoliniana memoria e di rilevante interesse storico.

Nel 1943, alla vigilia della caduta del regime fascista, la barca fu affondata dal proprio armatore per impedire che cadesse in mano ai tedeschi e, caduto il regime, recuperata e restaurata ad opera del conte Sereni e rinominata "Serenella". Dopo una serie di passaggi di proprieta' e vari cambi di denominazione, fu acquistata da una delle società sottoposte a sequestro, le cui quote, inizialmente intestate al figlio dell'imprenditore destinatario del provvedimento di sequestro, sono state successivamente trasferite ad uno dei "prestanome", pluripregiudicato e nullatenente. L'attività si inquadra in un più ampio monitoraggio, sviluppato negli ultimi mesi dalla Fiamme Gialle di Roma, rivolto all'individuazione di grandi patrimoni immobiliari, soprattutto se affidati a società interposte o "di comodo", sottratti all'imposizione sui redditi. Finora ammontano a 12,5 milioni di euro gli affitti di appartamenti e ville non dichiarati al Fisco che sono stati proposti all'Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione, nonché sequestrati appartamenti e terreni per oltre 500.000 euro, al fine di cautelare l'Erario per i crediti vantati in relazione alle imposte evase, alle sanzioni ed agli interessi maturati.

Una storia interessante quella della Konigin II, una yawl tipica olandese varata dai cantieri tedeschi Abeking & Rasmussen nel 1912 che si distinguevano per le loro realizzazioni eleganti e lussuose. Konigin II deve la sua notorietà non tanto alle sue qualità stilistiche o nautiche, ma a Benito Mussolini che la usava per i suoi incontri con Claretta Petacci, dopo essere stata ribattezzata “Fiamma Nera” dal suo proprietario – il gerarca fascista Alessandro Parisi Nobile – certamente in tema con le idee monocromatiche del dittatore.

Konigin II, terminato il regime fascista, fu appunto affondata dal proprio armatore nelle acque del Golfo del Tigullio – a Rapallo – per farla sfuggire ai tedeschi, quando il conte Sereni nel dopoguerra la recuperò per restaurarla, ribattezzandola meno genialmente “Serenella”. Nel ’56 fu del Principe Cremisi col nome di “Estrela de Guaruja” – stella di Guaruja, una città del Brasile – mentre la sua storia più recente la vede nelle vesti di nave-scuola del Circolo della Vela di Roma, ormeggiata a Fiumicino.

A gennaio del 2002 Konigin II viene avviata al restauro da un cantiere viareggino, sotto la direzione del project manager Maurizio Di Blas e dell’architetto Massimo Paperini, titolare dell’omonimo studio Duck Design, il quale partendo dallo svuotamento della barca per ripristinarne la compartimentazione ha avviato un accurato lavoro di restauro partendo dai disegni originali del cantiere tedesco.