LA MORTADELLA DEL SEGRETO INCIUCIO

Angelo Parca

I giochi sono fatti, con la prossima settimana dovremmo avere un nuovo Presidente della Repubblica e dovrebbe definitivamente tramontare l’idea di un Governissimo. Non siamo capaci, avvezzi, non è il nostro forte accoppiare i partiti. Ci si è provato ma la dinamica dei tre vincitori è troppo delicata e nessuno è disposto a rimetterci la faccia. Bersani già si è umiliato abbastanza, parla come un dittatore sovietico stanco, dopo aver avuto delle debolezze nei confronti di grillini salterelli i quali prima hanno votato la fiducia a Grasso e poi hanno ricevuto l’ordine di dire no a tutto, anche a loro stessi in quanto componenti di un partito.

Dal palco di Bari, Silvio Berlusconi ha tentato di bruciare il nome di Prodi, a mio parere un personaggio che si è già bruciato da solo e che nell’attesa di essere nominato va in giro per i parchi di Villa Borghese scortato dall’auto blu e da qualche scimmione. Prodi è stato l’avversario di Berlusconi, lo ha addirittura messo Ko e, in questa fase, riproporne la candidatura sarebbe voler tagliare le gambe al Cavaliere che pure adesso, nell’escalation dei sondaggi, si trova sopra al Pd come preferenze degli italiani. Insomma la mortadella in questa fase risulterebbe indigesta, meglio una donna al Colle. Ma anche Vendola decide di spezzare una lancia a favore di Romano, a lui non va proprio giù che si bruci questo candidato. Tra l’altro la volontà di mandare in pensione il Cavaliere è talmente accesa che probabilmente a fare l’inciucio saranno proprio i pentastellati con Pier Lugi che sotto coperta voteranno Romano e intanto continueranno a litigare.

E mentre si pensa a sbrucciacchiare i suini il Grillo canta “cialtroni” ai partiti perché pensano al voto per disinnescare il Movimento Cinque Stelle. Ormai lo show dell’ex comico pare volgere ad altre stagioni. Quando si viaggia sulle montagne russe si deve pur esser coscienti che dopo il picco c’è la picchiata. Intanto Monti che già gli italiani lo immaginavano in procinto di abbandonare la politica per tornare in qualche emerita cattedra non ci lascia un momento di respiro e rassicura, chi non saprei, che non intende abbandonare la sua lista, la sua postazione. In questo momento, secondo Monti, c'è soltanto Scelta Civica che si occupa di fare politiche di «accompagnamento e sostegno a iniziative per le riforme, per l'Europa e contro il bipolarismo conflittuale». Ognuno la pensa a modo suo. Meglio un panino in allegria, tutto a tarallucci e vino prima che il companatico sia defi
nitivamente scaduto.