SD Gundam Battle Alliance, il mashup definitivo

SD Gundam Battle Alliance è un mashup di quasi tutte le serie Gundam esistenti ed è disponibile su Pc, Xbox, PlayStation e Switch. L’avventura vedrà i giocatori vestire i panni del Comandante Alka Adonis – nome personalizzabile a piacimento – che, alla guida dello Squadrone Gatheroad, ha il compito di raccogliere dati utili alle migliorie delle unità GM durante la Guerra di Un Anno. Improvvisamente, però, prima ancora di poter festeggiare con lo squadrone la corretta riuscita di una missione, il protagonista viene strappato dalla sua linea temporale e portato in un luogo chiamato Universo-G, nel quale si intrecciano diverse linee temporali “storiche” del franchise. Qual è il motivo di questo apparente rapimento? Le linee temporali si sono danneggiate e si stanno verificando delle anomalie e toccherà al giocatore viaggiare tra la storia delle produzioni animate di Gundam e sistemarle. Questo significa mettere a ferro e fuoco migliaia di Mobile Suit diversi a colpi di Beam Saber. La storia in sè è per gran parte dimenticabile e piena di termini fantascientifici un pò traballanti che non significano nulla, ma funge da veicolo per far viaggiare il giocatore attraverso le varie missioni e, in un certo senso, fa il verso a tutto l’universo Gundam nel suo complesso. Come accennato qualche riga in alto, nelle Anomalie si rivivono alcuni momenti iconici nei diversi anime di Gundam, solo che ci sono Mobile Suit e personaggi fuori posto, che spesso dovrete combattere o difendere. La storia si sviluppa tra uno stage e l’altro e, durante gli stessi, attraverso una serie di ridondanti dialoghi tra i vari comprimari e le intelligenze artificiali. Qualche volta si potrà persino intervenire nella conversazione, scegliendo una risposta che, però, non ci è sembrato cambi in modo significativo la narrativa. Per ogni Anomalia, a un certo punto, si sblocca anche il corrispondente stage Reale. Queste missioni sono le vere chicche per i fan, dato che permettono di rivivere la storia originale senza interferenze, in compagnia dei protagonisti autentici che scambiano con alleati e avversari le stesse battute degli anime di riferimento. Quelle in game sono missioni mordi e fuggi, della durata di non più di 5-10 minuti ciascuna, che a tratti sembrano molto più adatte a un’esperienza mobile come quella che offrirebbe la versione Nintendo Switch, che però non abbiamo avuto occasione di testare. Noi abbiamo giocato su PlayStation 5, riscontrando caricamenti pressoché istantanei tra missioni e quartier generale, in realtà una modesta interfaccia che consente di accedere a diverse schermate e servizi di personalizzazione. È chiaro, però, che SD Gundam Battle Alliance è una produzione cross-gen, che infatti è disponibile anche in versione PlayStation 4, e perciò non sfoggia chissà quale comparto tecnico spaccamascella. Fortunatamente lo stile Super Deformed non ambisce al realismo e alla ricerca del dettaglio sfarzoso, nascondendo le eventuali imperfezioni grafiche dietro i modelli 3D tozzi ma particolareggiati e animati più che dignitosamente. Attingendo a oltre venti serie animate, SD Gundam Battle Alliance offre anche un’importante varietà di musiche originali, ambientazioni e Mobile Suit che tendono a soffocare la sensazione di ripetitività che si verifica inevitabilmente una volta affondati gli artigli nella sua ossatura vera e propria.

Il cuore di SD Gundam Battle Alliance è la semplicità, con un sistema di controllo intuitivo che permette di divertirsi immediatamente sfoggiando con naturalezza combinazioni di colpi, launcher, attacchi aerei, a distanza e ad area, senza tralasciare un buon numero di tecniche speciali. Il livello di difficoltà ottimamente levigato fa il resto, lasciando al giocatore il tempo per far pratica nelle prime missioni, solo per rivelare una certa cattiveria andando avanti. Al netto della dimenticabile narrazione, quello che farà gola ai fan è la possibilità di comandare circa quaranta (a cui se ne aggiungeranno altri tramite i già annunciati DLC) Mobile Suit, splendidamente caratterizzati con un irresistibile stile chibi e sufficientemente diversi l’uno dall’altro. Sostanzialmente si distinguono in tre categorie dedicate rispettivamente al corpo a corpo, alle armi da fuoco e a un approccio bilanciato, differenziate anche per particolari abilità attivabili attingendo a un indicatore secondario con cui iniziare a sbizzarrirvi una volta presa la mano, attivando super armor, interrompendo le le combo con rapide schivate o ricaricando istantaneamente tutti i sistemi d’attacco. SD Gundam Battle Alliance nasconde dunque una discreta profondità da assimilare con calma, giacché le sue rapide sortite servono anche a collaudare i tanto ambiti robot. Per conquistarli c’è però un po’ da sudare, dato che verranno assemblati solo una volta raccolto il quantitativo richiesto di progetti, solitamente custoditi dai boss di turno. Se i normali nemici rappresentano la proverbiale carne da cannone, questi formidabili avversari vantano ingenti quantità di punti ferita, colpiscono durissimo e hanno attacchi impossibili da interrompere, uno scenario in cui il lavoro di squadra diventa imperativo. Certo, i Mobile Suit possono essere potenziati investendo in quattro parametri (punti ferita, corpo a corpo, attacco a distanza e booster, valore indispensabile per ampliare le azioni prima di restare a secco) e installando componenti forieri di vantaggi vari, così com’è vero che il pilota può salire di livello imparando utili abilità, ma credeteci, da soli bisognerà sudare molto per avere la meglio. È possibile giocare online con un sistemi di filtri in tutto e per tutto simili a quelli di Monster Hunter, organizzando sortite focalizzate sulla storia o sul recupero di componenti e denaro, ma se siete lupi solitari potete sempre schierare due robot comandati dalla CPU che offriranno anche determinati bonus, attivi a seconda dell’affiatamento che intercorre tra di loro nelle rispettive serie animate. I compagni possono anche rimettere in sesto il mobile suit qualora aveste terminato i kit di riparazione che ci si porta dietro in ogni missione, quindi non c’è davvero nessuna scusa per avventurarsi in un assalto suicida.

I tantissimi Mobile Suit a disposizione si dividono fondamentalmente in tre ruoli – Universali, Cecchini e Lottatori – che determinano le loro competenze specifiche. Come si intuisce dai nomi, quelli Universali sono veri e propri jolly, i Cecchini se la cavano meglio con le armi a distanza mentre i Lottatori sono inarrestabili in mischia. Gli archetipi sono importanti per identificare lo stile di combattimento di un certo Mobile Suit, ma nulla vi impedisce di potenziare le armi a distanza di un Lottatore o, viceversa, gli attacchi in mischia di un Cecchino. Le abilità speciali chiamate Azioni ruolo, tuttavia, conferiscono bonus specifici, ed è qualcosa che bisogna tenere a mente quando si compone la squadra negli stage più avanzati. Nonostante sia possibile scegliere tra due livelli di difficoltà – Facile e Normale – alcuni stage possono rivelarsi più tosti del dovuto, soprattutto perché i nemici tendono ad accerchiare il giocatore o a bersagliarlo da posizioni sopraelevate non facilmente raggiungibili, proprio per questo consigliamo sempre di giocare scortati da amici o bot. Una volta nell’arena di gioco di base ci si muove nell’ambiente 3D ricorrendo ai propulsori per scattare o saltare, tenendo sempre a mente che si ricaricano nel tempo. Oltre a un’arma a distanza generica e predefinita, ogni Mobile Suit può attaccare con due colpi in mischia e concatenarli in semplici combo che però, eseguite con un certo tempismo e nell’ordine corretto, consentono di proiettare i nemici in aria e di prolungare la catena di attacchi. Una serie di manovre speciali, come l’attacco Spezzacatena, le parate e le schivate perfette danno al sistema di combattimento un sapore più tecnico, e ci sono scontri, soprattutto contro determinati boss, in cui bisogna sfruttare ogni possibilità per vincere. I boss solitamente sono protetti da meccaniche come la Barra equilibrio, che impedisce di lanciarli, o le Barriere anti-laser, che assorbono un certo numero di danni a distanza, che devono essere aggirate, pena il Game Over. Fortunatamente, oltre alle combo normali e alle armi da fuoco, ogni Mobile Suit dispone anche di due Armi secondarie che dipendono dal ruolo e che solitamente investono proprio sulle sue capacità principali. Ogni Arma secondaria dipende da una riserva che si ricarica nel tempo, e può essere concatenato in certe combo sfruttando le manovre più sofisticate, come le cosiddette interruzioni rapide, che nei picchiaduro chiameremmo più comunemente “cancel”. A chiudere il cerchio ci pensano infine le ASP, praticamente le super mosse che sono lentissime a caricarsi, ma che una volta attivate infliggono danni enormi ai bersagli con tanto di scenetta d’intermezzo. Come avrete intuito, insomma, il sistema di combattimento di SD Gundam Battle Alliance è tutt’altro che banale e può dare non poche soddisfazioni, ma i controlli non proprio reattivi e la telecamera disfunzionale, che tende spesso ad andarsene per i fatti suoi, costringendoci a riposizionarla manualmente ogni volta, rappresentano una vera e propria spina nel fianco. Tirando le somme, sebbene la maggior parte delle missioni si riduca a sconfiggere ondate di nemici, Battle Alliance fa un buon lavoro per movimentare le cose con battaglie contro i Boss e, nonostante la scarsa intelligenza dei compagni IA, il tutto è giocabile in cooperativa – cosa che consigliamo vivamente. Dopo anni di arena fighter e sequel poco brillanti, come New Gundam Breaker, questo SD Gundam Battle Alliance sembra la boccata d’aria fresca di cui il franchise aveva bisogno. Se amate l’universo di Gundam e siete disposti a passar sopra allo stile super deformed dei robot, allora siamo certi che avrete tantissime ore di divertimento.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 7,5

Sonoro: 8

Gameplay: 8

Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise