CENTRO RICERCHE ENEA CASACCIA, MORTE DEL DIPENDENTE: UN MISTERO CHE VIENE DA LONTANO

di Silvia Silvestri

Anguillara (RM) – Alla chiesa Regina Pacis di Anguillara Sabazia nel primo pomeriggio di venerdì 9 maggio 2014 si sono svolti i funerali del dipendente Enea, Saverio Santomassimo, trovato impiccato all’interno del centro ricerche. Tantissimi i colleghi del dipendente che hanno partecipato alla messa funebre, compresi molti colleghi della Croce Rossa di Anguillara, dove Saverio Santomassimo prestava opera di volontariato. Presente anche il direttore del Centro Ricerche Enea Casaccia Marco Citterio.

Chi conosceva bene Saverio Santomassimo lo reputava una persona tranquilla, cordiale e serena. “Il gesto inspiegabile lascia tutti con l’amaro in bocca – racconta un suo collega – non abbiamo capito il malessere che da mesi opprimeva Saverio. Era una persona squisita e credo che non abbia retto a qualcosa più grande di lui. Ora questo suo segreto se lo porterà per sempre nella tomba”. “Non era più lo stesso da quando a febbraio era rientrato dalla sua ultima missione in Antartide.” Riferisce una persona molto vicina a Saverio Santomassimo.

Lo descrivono come un  “super uomo”, visti i tanti attestati conseguiti tra cui qualifiche come soccorritore e riconoscimenti come la capacità di sopravvivenza in condizioni estreme. E non era la prima volta che Saverio Santomassimo partiva per una spedizione scientifica al polo sud, dove sicuramente la situazione estrema è di casa.

Cosa sarà successo in Antardide? Sarà  forse rimasto traumatizzato  per la morte del suo collega Luigi Michaud, 40 anni, del dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’università di Messina? Infatti  il 17 Gennaio scorso, per la prima volta nella storia delle spedizioni italiane un ricercatore del Bel Paese muore in Antartide, per l’esattezza durante un’immersione nel tratto di mare che si trova davanti alla base antartica italiana “Mario Zucchelli”, a Baia Terra Nova in Antartide.

Nessuno dei presenti sa spiegarsi questo gesto estremo da parte di Saverio Santomassimo. La maggior parte di loro rimane in silenzio, per rispetto della famiglia, anche se sui loro volti oltre che la commozione traspare un velo di incertezze e di dubbi, sia sui metodi di ricerca effettuati dagli organi competenti, sia sul vero motivo del perché l’uomo abbia deciso di impiccarsi, sempre che si sia effettivamente suicidato. L’uomo non era sposato, lascia due genitori anziani e una sorella, con la quale viveva.

LEGGI ANCHE:

09/05/2014 ENEA CASACCIA: OGGI I FUNERALI DI SAVERIO SANTOMASSIMO
07/05/2014 ENEA CASACCIA DIPENDENTE IMPICCATO: E' GIALLO SULLE INDAGINI
06/05/2014 ENEA CASACCIA: TROVATO IL CADAVERE DEL DIPENDENTE SCOMPARSO
05/05/2014 ENEA CASACCIA, DIPENDENTE SCOMPARSO: UNA LETTERA RIFERITA A PAPA FRANCESCO… MA L'UOMO NON SI TROVA
 30/04/2014 ENEA CASACCIA: E' GIALLO SULLA SCOMPARSA DI UN DIPENDENTE

 




ENEA CASACCIA: TROVATO IL CADAVERE DEL DIPENDENTE SCOMPARSO

di Silvia Silvestri

Anguillara (RM) – Trovato il cadavere del dipendente dell’Enea scomparso lo scorso 30 Aprile all’interno del Centro Ricerche Enea Casaccia sulla via Anguillarese in provincia di Roma.

Il cadavere senza vita è stato ritrovato, dopo giorni di ricerche, in un magazzino adiacente dell’officina dove lavorava. Sul posto sono subito arrivate le Autorità competenti e i famigliari, per il riconoscimento del corpo. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte, anche tutti gli indizi fanno pensare ad un suicidio.

Saverio Santomassimo , 53 anni , non era rientrato a casa la sera del 29 aprile, subito i famigliari avevano dato l’allarme e le ricerche erano scattate la mattina seguente allo scadere delle ventiquattro ore dalla scomparsa.

La indagini della polizia di Stato, in collaborazione con la vigilanza dell’Enea Casaccia avevano portato alla luce la mancata timbratura dell’uscita dal centro, e quindi le ricerche si sono accentrate sul luogo di lavoro del dipendente.

La ricerca è stata più difficile del previsto, proprio per la conformità del Centro Enea dove di luoghi per nascondersi ce ne sono molti, magazzini, uffici, officine, cunicoli sotterranei, tanto che per rendere più facili le ricerche è intervenuta anche l’unità cinofila della Polizia di stato.

Nell’ufficio di Santomassimo erano state trovate due lettere che facevano pensare al suicidio, ma fino ad oggi erano tutte supposizioni. Ora la conferma è arrivata con il ritrovamento dell cadavere.
Inspiegabile il gesto, da parte dei famigliari.

Chi lo conosceva, lo reputava una persona tranquilla ed introversa, con la passione per la corsa e la voglia di aiutare gli altri, infatti faceva parte della Croce Rossa Locale, dove prestava servizio costantemente.Ora è da spiegare la dinamica e le indagini sono in corso per capire se tratta di un suicidio o di un incidente.

LEGGI ANCHE: 

05/05/2014 ENEA CASACCIA, DIPENDENTE SCOMPARSO: UNA LETTERA RIFERITA A PAPA FRANCESCO… MA L'UOMO NON SI TROVA

 30/04/2014 ENEA CASACCIA: E' GIALLO SULLA SCOMPARSA DI UN DIPENDENTE