Sant’Agata di Militello, auto storiche che passione: conto alla rovescia per la gara tra “pezzi di storia”

SANT’AGATA DI MILITELLO (ME) – Domenica 8 settembre “Sicilia Old Car” protagonista dell’organizzazione di una gara agonistica di regolarità tra “pezzi di storia” a Torrenova, comune adiacente a Sant’Agata di Militello in provincia di Messina. Ogni partecipante riceverà il regolamento della gara accompagnato da uno zainetto contenente prodotti tipici locali. Ci saranno premi per le tre auto più antiche, premio al primo classificato equipaggio femminile e premi ai primi cinque della classifica generale. Encomiabile l’iniziativa di premiare le donne che partecipano a questo tipo di gara che in passato ha visto raramente la partecipazione del gentil sesso.

Per iniziativa di un appassionato di auto d’epoca, esiste dal 2018 a Sant’Agata di Militello l’Associazione Sicilia Old Car

Il presidente fondatore è Filippo Sauta, che da sempre ha la passione per la conservazione di auto che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Le finalità dell’associazione sono di carattere culturale, sportivo, agonistico e di promozione turistica del territorio. L’iniziativa è volta anche a valorizzare il patrimonio di auto storiche presenti in Sicilia e datate entro gli anni Settanta.

Auto d’epoca: una passione molto diffusa in Sicilia

Nell’isola i possessori di auto storiche sono veramente tanti, lo dimostra il fatto che per ogni iniziativa organizzata si registra il “tutto esaurito” nel giro di pochi giorni e il presidente Sauta ha fatto sapere che è costretto a malincuore a rifiutare spesso alle adesioni dell’ultima ora per mancanza di posti. L’Associazione Sicilia Old Car si è data regole ferree in merito alla partecipazione degli eventi da essa promossi, le auto dei partecipanti devono rispondere a determinati requisiti che ne attestano il valore storico, pertanto avviene una selezione minuziosa, che garantisce e valorizza solo le auto che sono state restaurate e conservate perfettamente. Una associazione che si autofinanzia con l’adesione degli iscritti e con piccole quote per la partecipazione degli eventi, anche se non manca il supporto di sponsor locali particolarmente sensibili a questo tipo di iniziative che danno visibilità e prestigio al territorio e conseguente ritorno economico.

I percorsi e le location consentono di dare valore al territorio per la scelta degli itinerari e delle gare, mirati anche a far conoscere la storia di antichi borghi o siti monumentali di cui la Sicilia è ricca in maniera diffusa. Non viene tralasciata neanche lo stimolo emozionale che provoca la vista dei paesaggi che dal mare si allargano ai boschi Nebroidei. Oltre che dal presidente Filippo Sauta, l’Associazione è composta dal vicepresidente Basilio Truglio e dal tesoriere Giuseppina Catania, la commissione tecnica è presieduta da Nino Foti e da Nuccio Gorgone.




Sant’Agata di Militello, tra cultura, sport e valorizzazione del territorio nasce FormArt&SportGym

SANT’AGATA DI MILITELLO (ME) – Nasce a Sant’Agata di Militello, cittadina in provincia di Messina, l’Associazione culturale FormArt&SportGym con l’intento di coniugare la cultura, lo sport e ogni forma d’arte alla valorizzazione del territorio. L’Associazione ha adottato come motto la frase che campeggia sulla facciata del Teatro Massimo di Palermo: “L’Arte rinnova i Popoli e ne rivela la vita, vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire.”

Il presidente della ASD, Gabriella Pruiti, ha dichiarato di aver voluto fortemente accostare questa frase all’associazione, per i suoi ricordi legati ai primi apprendimenti sulla storia e sull’arte nel periodo dell’adolescenza, indotti dall’aria culturale che ha sempre respirato nella sua famiglia. “L’Associazione FormArt&SportGym, – ribadisce Gabriella Pruiti – nasce con l’intento di valorizzare il territorio attraverso l’arte, ponendosi come anello di congiunzione tra gli artisti (cantanti, attori, ballerini, musicisti e atleti di alcune discipline sportive) e le scuole di formazione del settore.”

Pruiti ha precisato inoltre che l’associazione non nasce come scuola, ma sarà “di ausilio e sostegno a scuole che formano giovani artisti sia in Sicilia che in ambito nazionale, per indirizzarli al mondo dello spettacolo. Si avvarrà di collaborazioni di performer del musical del panorama nazionale tra i quali alcuni performers della Compagnia della Rancia, dei Maestri Fabio e Ivan Lazzara e altri grandi nomi della musica nazionale ed internazionale. Si occuperà di organizzare convegni per medici (logopedisti, otorinolaringoiatra, ecc), tenuti dal Dottor Gianluca Gucciardo, foniatra e specialista della medicina dell’arte di fama internazionale, pioniere di questa nuova branca. Ci sarà l’opportunità di organizzare visite foniatriche con otorini-laringoiatra che lavorano in talent televisivi e in diversi teatri italiani come “La Scala” di Milano.”

Pruiti ha fatto sapere anche che molte altre attività saranno svolte da FormArt&SportGym partendo dalla musica, passando alla danza per arrivare anche al mondo dello sport. Nel corso dell’anno si terranno master class, con direttori d’orchestra di Sanremo e con vocal coach che lavorano all’interno dell’organizzazione del glorioso Festival e casting per la ricerca di nuovi talenti. Curerà l’organizzazione di alcune manifestazioni di “Coppa Italia Performer Arti Scenico Sportive”, un format creato dal Metodo Pass di Valentina Spampinato. Un campionato che stimola la competizione tra le nuove figure di performers e offre la possibilità di essere osservati da operatori del settore artistico. FormArt&SportGym è affiliata al FiPass (Federazione Italiana Metodo Pass) una sezione dello C.S.A.In. riconosciuto dal C.O.N.I.

Vincenzo Giardino




Sant'Agata di Militello: il Castello Gallego veste l'arte pittorica del territorio


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di Vincenzo Giardino

 

SANT'AGATA DI MILITELLO (ME) – I colori e i paesaggi delle Madonie, questo il titolo della mostra di pittura presente al Castello Gallego di Sant'Agata di Militello dal 24 aprile al 5 maggio di quest'anno. Gli artisti Giacomo Di Marco, Giuseppe Farinella, Salvatore Mineo e M. Carmelo Scacciaferro, hanno voluto rappresentare pittoricamente, con l'esaltazione dei colori o con la raffigurazione di tematiche, l'appartenenza al proprio territorio.

La visita alla mostra ci fa incontrare Giacomo Di Marco, artista di lungo corso, nato a Galati Mamertino (Me) nel 1948, ma che vive e opera a Finale di Pollina (Pa). La sua arte è espressa soprattutto nelle raffigurazioni di  antichi borghi e  torri medioevali, ma anche di scene rurali, rappresentando la memoria storica di luoghi che hanno visto il passaggio di altre civiltà in terra di Sicilia, da essa di evince l'amore dell'artista per i luoghi in cui vive, per quelli in cui è cresciuto e per quelli che rappresentano al meglio questa terra che è un immenso museo artistico e naturalistico. Una terra che per troppo tempo ha visto sommergere il proprio patrimonio culturale da un immaginario becero e superficiale. L'entusiasmo di Giacomo Di Marco nel raccontare la propria arte è coinvolgente, istruttivo e induce ad osservare i suoi quadri con particolare interesse e curiosità, facendo rilevare che i dipinti a tempera sono realizzati su pannelli di faesite (o masonite) che precedentemente erano stati fondi di cassette di frutta, in questo l'artista vuole esprimere il concetto di essenzialità e semplicità. Peraltro la faesite, utilizzata in passato anche come materiale da costruzione nell'edilizia, evoca nell'artista i ricordi della casa dove ha trascorso la sua infanzia, nelle quale le travi sottotetto erano coperte per l'appunto da pannelli di faisite che ne costituivano il soffitto.

Il percorso artistico di questo pittore siciliano comincia nei lontani anni '70, ma con altre tecniche, altri temi e soprattutto altri materiali. La tecnica era lo sbalzo su rame, figure in rilievo su lamiere di rame che rappresentavano i tormenti dell'uomo nella sua esistenza.
Nel corso della sua vita, Di Marco, ha ben conciliato la passione per la pittura e l'arte con l'insegnamento in discipline artistiche e da buon educatore sa dare consigli saggi ai giovani artisti indirizzandoli ad esprimere le pulsioni dell'anima attraverso le tecniche della pittura.

L'artista siciliano è frequentemente promotore di manifestazioni e mostre in molti paesini dei Nebrodi e delle Madonie, che vedono la presenza di autorità locali e visitatori amanti dell'arte, le sue iniziative nascono dalla collaborazione di altri artisti con i quali è legato da anni di sodalizio e di amicizia personale.
Le opere di Giacomo Di Marco arricchiscono le collezioni di molti privati sul territorio nazionale, ma anche in Germania e Irlanda, è auspicabile che esse abbiano una maggiore diffusione e visibilità assieme alle opere di altri artisti siciliani che onorano l'appartenenza al proprio territorio.

 




SANT'AGATA DI MILITELLO, ATTACCO MAFIA ALLO STATO: NEBRODI PASSATA AL SETACCIO

Red. Cronache
Sant'Agata di Militello (Me)
– Al setaccio l'area dei Nebrodi con cinquanta carabinieri di Messina, oltre ai colleghi dello squadrone eliportato "Cacciatori" di Vibo Valentia (specializzato nella ricerca di latitanti e nei controlli in zone impervie). Proprio due giorni fa il presidente del parco naturalistico, Giuseppe Antoci, è scampato a un attentato. I controlli si concentrano nei comuni di Caronia, San Fratello e Cesarò con serrati controlli in casolari e numerosi posti di blocco anche su strade secondarie.

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a Sant'Agata di Militello, cittadina in provincia di Messina, dove presiede il comitato per la sicurezza, ha annunciato l'arrivo nel terrirorio di dodici pattuglie anticrimine. Tre domani e nove lunedì. "E lunedì – ha sottolineato – è il giorno dell'anniversario di Giovanni Falcone: non è un caso". La mafia, ha detto ancora, ha compiuto "un ulteriore attacco allo Stato, ma questa volta hanno perso la sfida" ha sottolineato. Si tratta di circa una quarantina tra uomini e donne delle forze di polizia che rafforzeranno il presidio di sicurezza. Le pattuglie saranno composte ognuna da tre unità, appartenenti ai Reparti prevenzione crimine, la struttura del Dipartimento che assicura un supporto alle strutture territoriali della Polizia.
 




CARMELO E GIUSEPPE SQUADRITO, GLI ULTIMI DEI CAVALLARI: UNA MEMORIA STORICA APPREZZATA IN TUTTA ITALIA TRANNE CHE A SANT'AGATA DI MILITELLO

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di Vincenzo Giardino

Sant'Agata di Militello (Me) – La Fiera Storica di Sant'Agata di Militello è la più importante e antica manifestazione di questo genere, si svolge due volte l'anno nei mesi di aprile e novembre, nei giorni 14 e 15, sul lungomare santagatese. Questa fiera era definita “Pernu Mastru”, l’appellativo per indicare che era la  principale, anche  perché da essa nascevano le altre fiere che si svolgevano nel resto della Sicilia. Vide la sua ufficialità nel 1700 e fu voluta dal principe Gaetano Gallego Ventimiglia. All'epoca costituiva un'opportunità notevole per l'economia pastorale e agricola  dei paesi dei Nebrodi, ma era anche l'occasione per assistere a sfilate di carrozze, calessi, carretti e cavalli. Le sfilate e il commercio di prodotti affini, diedero impulso alla nascita di attività artigianali e mestieri legati al mondo dei cavalli e delle carrozze. Maniscalchi, sellai, cocchieri, cavallari, etc., specialisti, veri e propri maestri d'arte, punti di riferimento nazionale del settore equestre. Sant'Agata di Militello era il paese dove si producevano carrozze di ogni tipo grazie alla maestria dei fratelli Brucato, che oltre a produrre eseguivano anche restauri e riparazioni nella loro bottega sulla strada nazionale.

Attualmente in paese sono rimasti due discendenti di coloro che si occupavano in epoca passata delle attività legate al mondo dei cavalli: Carmelo e Giuseppe Squadrito, rispettivamente padre e figlio.
  Essi sono i  detentori di questa passione con relative competenze specifiche che ormai si limita al restauro di carrozze d'epoca  e alla partecipazione di eventi  equestri a Napoli, Palermo, Roma, Milano, Verona, tranne che a Sant'Agata di Militello. Con orgoglio Giuseppe Squadrito vanta il possesso di ben quindici pezzi storici tra carrozze, calessi, dottorine e sulky, datati dal 1750 al 1900 con i quali partecipa alle manifestazioni, sfilate e competizioni in tutta Italia. Giuseppe racconta che, a sua memoria, fin dall'800 gli ascendenti della sua famiglia erano conosciuti in Sicilia e in tutta Italia per le attività legate al mondo dei cavalli e il padre Carmelo è l'ultimo dei "Cavallari" santagatesi, motivo di orgoglio per lui, è sentire i racconti degli appassionati più anziani, in occasione di raduni in altre città italiane, che si ricordano di suo padre e qualcuno addirittura del suo bisnonno, considerati persone esperte e competenti di questo settore che conta un cospicuo numero di appassionati. Egli stesso, quando si confronta con altri amatori associati G.I.A. (Gruppo Italiani Attacchi),  viene considerato un profondo conoscitore del settore al quale rivolgersi per pareri sui cavalli e sulle carrozze.

Oggi le carrozze sono esclusivamente un vezzo per appassionati o l'attrazione turistica per giri nelle zone storiche di molte città italiane, ma fino all'inizio del secolo scorso i mezzi trainati da cavalli trovavano impiego nel trasporto di merci, di persone e cerimonie come matrimoni e funerali . Pensare  al servizio postale, che con questi mezzi doveva essere garantito anche nelle zone più impervie,  è davvero affascinante. Un bel pezzo storico posseduto da Giuseppe Squadrito porta il nome di "dottorina", calesse usato dai medici condotti per percorrere strade di campagna che li conducevano presso i loro assistiti. Nella continua ricerca di questi pezzi d'antiquariato, Giuseppe si è spesso trovato di fronte a delle vere e proprie meraviglie partorite dalla creatività e dalla maestria di abilissimi artigiani di epoche passate. La sua passione lo ha spinto a chiedere a più di una amministrazione del comune di Sant'Agata di Militello di assegnare una struttura per poter realizzare un sito museale di carrozze, carretti siciliani e finimenti  d'importanza storica che sarebbe l'attrazione di tanti appassionati da tutta Italia, creando un indotto economico a beneficio delle attività di ristorazione, alberghiere etc. Purtroppo Sant'Agata di Militello non ha mai spiccato per iniziative che possano dare un rilancio dell'economia locale con iniziative originali e, tranne che per qualche sporadico evento, non si fa niente per creare attrattive interessanti.

Potenzialmente questo paese potrebbe fruire di economia del turismo più di Capo d'Orlando, ma il pessimismo diffuso e la mancanza di iniziativa generale tende all'appiattimento, ostacolando anche quelle poche persone, come Giuseppe Squadrito, che hanno idee brillanti e le capacità di creare qualcosa di nuovo. A questo si aggiunge anche un sistema burocratico locale farraginoso, che impone balzelli di ogni tipo con costi proibitivi anche per lo spostamento dei cavalli dalle stalle nel periodo della Fiera.
 




SANT'AGATA DI MILITELLO: PASSEGGIANDO IN BICICLETTA ACCANTO A… INCURIA E SPAZZATURA


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di Vincenzo Giardino

Sant'Agata di Militello (ME) – “Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalando senza fretta la domenica mattina…” , sono i versi di una famosa e intramontabile canzone di Cocciante, che se avesse percorso le strade di Sant’Agata di Militello in una domenica come quella di ieri 6 settembre 2015, molto probabilmente non avrebbe avuto alcuna ispirazione e sarebbe stato preso da un senso di sconforto nel vedere tanta incuria degli spazi pubblici.

Gli spazi antistanti allo stadio comunale “Biagio Fresina”, sono in uno stato di completo abbandono, nelle aiuole non si capisce se c’è più verde o più spazzatura. La lapide in bella mostra all’ingresso dello stadio (abbandonato anch’esso) recita in un tratto “…grande apertura verso i problemi delle gioventù…” , da quando è stata posta questa lapide, deve essere cambiato qualcosa nel pensiero degli attuali amministratori, se il simbolo di quest’apertura si traduce con l’immondizia di ogni genere. Lo spazio in oggetto è proprio davanti all’imbarco degli aliscafo che collegano, durante il periodo estivo, Sant’Agata di Militello con le Isole Eolie, si può immaginare quale spettacolo e immagine per niente edificante viene offerta ai turisti che transitano.

Continuando la passeggiata sul lungomare non è difficile imbattersi in altri rifiuti e all’evidente incuria di spazi verdi. Il lungomare è un percorso di relax per le famiglie con bambini che abitano a Sant’Agata di Militello, che soprattutto di domenica si affolla anche di abitanti che hanno la consuetudine di fare jogging e passeggiate in bicicletta. Se tanto ci da tanto, possiamo immaginare cosa ci aspetta nei luoghi meno esposti e più internati, lo spettacolo che si presenta è ancora più deprimente. Nei giorni feriali si vede la presenza di personale che pulisce le strade cittadine, ma solo quelle principali, in particolare la “Via Medici” che nel tratto centrale è il percorso antistante al Municipio e al Castello “Gallego”, non è dato sapere chi dovrebbe occuparsi di pulire il resto della cittadina.

Quando si interpellano gli uffici preposti per presentare reclami spesso si ricevono risposte giustificative che ribaltano le responsabilità a “nonsisachi”. Molti cittadini non protestano più perché stanchi di farlo, molti altri non protestano perché temono di offendere l’amico assessore o il funzionario preposto che conoscono. Sant’Agata di Militello, in questi ultimi anni, sta dando segnali di degrado che potrebbe diventare irreversibile e incontrollabile. Il primo servizio che misura la funzionalità di in un’amministrazione comunale è proprio quello di pulizia urbana e se non è in grado di poter garantire questo primo servizio, dovrebbe avere la dignità e il pudore di dimettersi.

Qualcuno potrà obiettare che la pulizia della città è anche a cura del senso civico della cittadinanza, ma se alcuni cittadini non hanno questa sensibilità, occorre che intervenga l’Autorità municipale, con l’ opera di controllo che può esercitare il corpo dei vigili urbani e il sindaco in carica ha l’autorità per dare disposizioni in tal senso. Se non si affronta e risolve questo problema che dovrebbe avere la priorità assoluta, è del tutto inutile pensare allo sviluppo dell’economia nel settore turistico viste le grosse potenzialità di Sant’Agata di Militello.
 




SANT'AGATA DI MILITELLO: IL JUKEBOX DEL COMUNE SUONA SEMPRE LA STESSA MUSICA

 

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di Vincenzo Giardino

Sant'Agata di Militello (ME) – A Sant'Agata di Militello, comune in provincia di Messina, l'incessante bagarre della politica locale, da decenni, non consente un dialogo costruttivo tra le maggioranze e le opposizioni che si sono succedute e alternate, lasciando la cittadina tirrenica in uno stato di abbandono rispetto alle opere d'interesse pubblico, che potrebbero dare stimolo alla crescita economica locale.

Anche l'attuale giunta sembra non essere capace di prendere iniziative che possano dare slancio in questo senso e l'unica preoccupazione dei politici locali è quella di poter scaricare le responsabilità a chi li ha preceduti nella gestione amministrativa. E così, oggigiorno, il “teatrino” dei governanti ha come “palcoscenico” i sistemi di comunicazione moderni – facebook, blog, etc -, ma con la dialettica di sempre: improperi, insulti, offese personali e minacce di denunce.

Per i politici di Sant'Agata di Militello, parlare di “bene comune” è come parlare dell'utopia di Tommaso Campanella ne “La città del sole”; molto spesso, iniziative d'interesse pubblico, vengono boicottate perché patrocinate da qualcuno della parte avversaria.

I programmi presentati nel corso delle varie campagne elettorali, sono un mero documento amministrativo necessario.

Anche in questo paese, come nella  maggioranza delle cittadine del Sud, i candidati alle comunali, fanno leva sulla conoscenza personale e parentale, raramente espongono il loro programma elettorale (alcuni di questi candidati non lo conoscono), spesso si mettono in lista per smania di protagonismo, per interessi di “bottega” o perchè lo chiede l'amico potente.

Ormai, anche dall'esempio dei rappresentati politici nazionali (di centrodestra e di centrosinistra), è dimostrato che poco importa la preparazione politica e culturale, l'importante è assecondare i giochi di potere.

Sono veramente pochi i rappresentati politici di oggi che hanno letto la Carta della Costituzione, che dovrebbe conoscere anche il meno eletto dei consiglieri comunali del più piccolo comune d'Italia.
Intanto, anche a Sant'Agata di Militello, i cittadini, nonostante si lamentino quotidianamente, in occasione delle competizioni elettorali locali continuano a votare sempre con lo stesso criterio: l'amico, il parente, l'amico del parente, oppure chi li illude di potergli fare “il favore”.

Tutto questo esprime una sorta di “masochismo sociale”, la consapevolezza di fare del male al loro paese con i seguenti risultati: i lavori del locale porto mai terminati e fermi da decenni, il lungomare disastrato che offre un'immagine di disperazione ad un turista che visita Sant'Agata di Militello per la prima volta, la ricezione turistica affidata  esclusivamente all'iniziativa privata e individuale di operatori del settore che non sempre la gestiscono con professionalità.

Questa estate sono state molte le attività commerciali danneggiate per la persistenza di lavori in corso con termine incerto. Il tutto ha contribuito ad aggravare ulteriormente l'economia locale che da qualche anno, come in altri posti d'Italia, è inficiata  dall'aumento della disoccupazione e dalla chiusura di molte attività imprenditoriali.

Qualunque politico locale sia chiamato a rispondere di tutto questo, ha sicuramente una giustificazione, attribuendo ad altri le responsabilità dei disagi attuali e mostrando spesso indifferenza e inettitudine.
Anche da Sant'Agata di Militello continuano ad emigrare giovani di valore e con tanta  voglia di fare, rifiutando il nichilismo al quale si è abituato la gran parte dei cittadini di questo paese.  

In genere tutti noi Italiani abbiamo la spudoratezza di essere orgogliosi di un concittadino che ha avuto fama e successo fuori, ma raramente riflettiamo che per ottenerlo costui è dovuto scappare dal paese in cui è nato e che talvolta non vuole più ritornare.