Sanremo 2017: conclusa la 67 edizione. Francesco Gabbani con “Occidentali’s Karma” vince il festival

 
di Angelo Barraco – Paolino Canzoneri
 
 
SANREMO – La 67esima edizione del Festival di Sanremo è stata vinta da Francesco Gabbani con il brano “Occidentali’s Karma” che si è aggiudicato inoltre il Premio Tim Music per il brano più scaricato; il secondo posto è stato conquistato da Fiorella Mannoia con il brano “Che sia benedetta” che ha portato a casa il premio per il miglior testo e il premio sala stampa; al terzo posto si è posizionato invece Ermal Meta, che conquistato anche il premio della critica. Un altro artista premiato e fragorosamente accolto dal Teatro Ariston è stato Al Bano Carrisin, premiato dall’orchestra per il miglior arrangiamento.  Al sedicesimo posto si è posizionato Clementino, al quindicesimo posto Alessio Bernabei, al quattordicesimo posto Chiara, al tredicesimo posto Marco Masini, al dodicesimo posto Lodovica Comello, all’undicesimo posto Michele Zarrillo, al decimo posto Samuel, al nono posto Bianca Atzei, all’ottavo posto Elodie, al settimo posto Fabrizio Moro, al sesto posto Sergio Sylvestre, al quinto posto Paola Turci, al quarto posto Michele Bravi. Numerose sono state le contestazioni  nel corso della nomina degli artisti e delle loro rispettive posizioni in classifica, non sono mancati i fischi e parole di diniego per alcune collocazioni in classifica rispetto che altre.
 
La kermesse sanremese è iniziata  ufficialmente con Carlo Conti in mezzo alla platea che lo ha accolto con effimero entusiasmo la platea presentando un gruppo rock costituito da ragazzi affetti da sindrome down chiamati “I Ladri di Carrozzelle” che hanno eseguito un brano dal titolo “Stravedo per la vita”; un vero e proprio inno al non arrendersi mai dinnanzi alle difficoltà della vita e incitando il prossimo a non tirarsi mai indietro. Il brano è stato dedicato a Piero, un ragazzo che faceva parte del gruppo ma venuto a mancare poco tempo fa. Trapela con piacere e immenso stupore dei presenti la spiccata intelligenza e autoironia del cantante affetto di cecità che si è rivolto a Conti dicendo che non avrebbe fatto le scale ad “Occhi chiusi”. Vengono presentati i presidenti della giuria di qualità che sono stati: Rita Pavone, Linus, Violante Placido, Giorgio Moroder, Paolo Genovesi, Giorgia Surina, Andrea Morricone, Greta Menchi. La serata inizia ufficialmente quando le luci dell’imponente Teatro sono spente e dei fari sono puntati su di un uomo che al centro del palcoscenico canta pregevolmente un brano acustico dal titolo “ci si arrende”, si tratta di Zucchero Fornaciari che sale su quel palco dopo 30 anni. Tanta l’attesa per l’ingresso di Maria De Filippi che però non scende dalle rinomate scale dell’Ariston calcate negli anni passati da tante soubrette, preferisce un ingresso comodo e nettamente defilato dicendo a Conti di non saperlo fare. E’ sicuramente la prima presentatrice a non essere scesa dalle imponenti scale dell’Ariston e certamente ha sdoganato anche un simbolo associativo prettamente legato alla figura della presentatrice che attraversa senza indugi i tanti gradini per salutare il pubblico. 
 
E’ la volta dei cantanti in gara e la prima ad esibirsi è stata Elodie. Tutti i cantanti hanno ricevuto un in bocca al lupo da una persona a loro vicina e nel caso di Elodie si è trattato di Loredana Bertè. Da puntualizzare i piccoli errori di Maria nell’elencare gli autori ed esecutori del brano, segno di stanchezza? Chissà, sta di fatto che l’esecuzione avviene in modo fluido e lineare, senza troppe novità rispetto alle precedenti.  Il secondo ad esibirsi è stato Michele Zarrillo, che riceve un in bocca al lupo da parte di Riccardo Fogli; segue Sergio Sylvestre ma sin da subito emergono problemi tecnici e non si capisce come mai il cantante non è presente, motivo? La scala era rimasta alzata e per tale ragione l’ingresso degli artisti risultava bloccato, Maria commenta l’accaduto “abbassiamo la scala credo sia impossibile che lui possa entrare”. La scala viene comunque abbassata, riceve un in bocca al lupo da parte di Eros Ramazzotti e l’esecuzione è pregevole. E’ il turno di Fiorella Mannoia, accolta immediatamente dalla platea dell’Ariston con fragorosi applausi e un tifo quasi da stadio. Le fa il suo in bocca al lupo l’amico Enrico Ruggeri. Dopo la promozione della fiction Rai “Studio 1” segue Fabrizio Moro che riceve un in bocca al lupo da parte di Gianluca Grignani e tocca poi ad Alessio Bernabei che li riceve invece da Rudy Zerbi, giudice del programma Mediaset Amici. 
 
Segue il tanto atteso collegamento con Maurizio Crozza, che parla di Donald Trump e del fatto che sia l’unico politico del mondo a mantenere le promesse elettorali che fa. Si è poi messo in testa una parrucca, ha indossato un paio di occhiali e dei baffi imitando il Senatore Razzi, facendo a sorpresa il suo ingresso all’interno dell’Ariston. Numerosi gli argomenti trattati, uno su tutti ha riguardato coloro che timbravano il cartellino in mutande ma Conti ha arginato prontamente il tema caldo, definendolo un “caso isolato” e ha preferito pilotare la conversazione verso altri lidi certamente più malleabili come la musica e la politica internazionale. Successivamente esegue un brano e dopo aver chiesto a Maria di presentarlo, da alla stessa 10 euro come gesto simbolico dicendole che è “diseducativo per i bambini” e simula un bacio. Intanto sullo sfondo aleggia il volto di Donald Trump mentre Crozza canta a gran voce “Attaccati al Trump”, il pubblico accoglie positivamente.
 
Continua la kermesse con Marco Masini che riceve un in bocca al lupo da Gabriel Batistuta. L’ultima serata ha visto una copiosa presenza di ospiti e sul palco torna ancora una volta, dopo l’esibizione introduttiva, Zucchero Fornaciari che questa volta canta il suo ultimo successo “Partigiano Reggiano”, la platea entusiasta applaude il cantante che a fine esibizione presenta a tutti i prestigiosi musicisti che lo accompagnano durante il tour di Black Cat, suo ultimo album in studio. I toni si calano, si assopiscono e Maria si immedesima nelle atmosfere di C’è Posta Per Te in cui racconta la vita e il trascorso e introduce la storia che ha portato alla nascita del brano “Miserere”. Zucchero racconta l’aneddoto che lo ha spinto a chiedere la collaborazione di Luciano Pavarotti e le successive iniziative benefiche che si sono sussegite come il Pavarotti & Friends realizzato in 12 edizioni e che ha portato tanto bene a popolazioni meno fortunate.  Si è esibito in una maestosa e commovente versione di “Miserere” con la voce di Luciano Pavarotti e la sua immagine dietro che hanno fatto tremare e commuovere l’Ariston, creando un suggestione ed emozione che si è tramutata in un lungo e fragoroso applauso e Zucchero ha omaggiato il suo amico scomparso dicendo “per Luciano, per Luciano!”. Viene consegnato inoltre un premio.
 
Si è esibita poi la cantante Paola Turci che ha ricevuto un in bocca al lupo da parte di Nek, segue un’esecuzione senza sbavature con un pubblico che plaude la sua espressività e l’intensità del suo brano. Tocca a Bianca Atzei che riceve un in bocca al lupo da Checco dei Moda’, autore del brano. Esecuzione del brano magistrale che entusiasma un pubblico sempre più coinvolto dai brani preposti. E’ il turno dell’energico nonché vincitore del Festival Francesco Gabbani, che riceve un in bocca al lupo dalla Celentano e con una giacca luccicante fa ballare tutto l’Ariston con la sua “Occidentali’s Karma” con a fianco l’immancabile Scimmia; è la volta di Chiara che riceve l’augurio da parte di Francesco Renga; segue Clementino che riceve un in bocca al lupo da parte di Edoardo Bennato. 
 
La serata si è aperta alle commemorazioni delle stelle musica italiana e viene chiamata sul Palco Rita Pavone che si trova nella giuria di qualità e le viene consegnato un prestigioso premio alla carriera. Carlo Conti la lascia sul palco a cantare un suo brano storico e l’esecuzione magistrale incanta tutti e si conclude con un fragoroso applauso dell’Ariston che si alza in piedi. La cantante, visibilmente commossa, esclama “71 anni me li porto bene” e con la palma d’oro in mano esclama “questo è vostro”. Commozione anche tra il pubblico presente. La gara intanto prosegue a ritmo veloce ed energico ed è il turno di Ermal Meta che riceve un in bocca al lupo da parte di Fiorello che fa dell’ironia dicendo “oggi tutto è truccato, anche il Festival è truccato, me lo ha detto Carlo Conti”. A parte qualche piccolo problema tecnico iniziale con la chitarra poi tutto fila liscio; segue Lodovica Comello che riceve un in bocca al lupo da Claudio Bisio.
 
E’ stato il turno di un altro prestigioso ospite sul palco dell’Ariston, Enrico Montesano. Il celebre attore non risparmia ironia e sarcasmo sulle problematiche politiche attuali, sulla mancanza di lavoro in Italia e non si risparmia nessun politico italiano, il pubblico accoglie positivamente la comicità che non tramonta mai e lo applaude con gusto. Prosegue la gara con Samuel che riceve un in bocca al lupo da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, segue Michele Bravi che riceve un in bocca al lupo da Fabio Rovazzi e poi è stato il turno di un’altra ospite, Geppi Gucciari che è scesa dalle scale dell’Ariston raccogliendo un grande applauso. Ha fatto una riflessione sull’attitudine che c’è in Italia nel dire le bugie, ha parlato di Giulio Regeni e l’assenza di verità in una vicenda tanto cara a noi quanto ingiusta, ha parlato del titolo sulla Raggi “patata bollente”. Segue un’altra ondata di ospiti come Alvaro Soler che ha cantato un medley e gli è stato inoltre consegnato un premio, poi è toccato ad Amara e Paolo Vallesi, Emanuele Fasano, lo Chef Carlo Cracco e Ubaldo Pantani che ha imitato Massimo Giletti.
 
Le considerazioni che si traggono alla conclusione di questa edizione sono positive in merito all'organizzazione complessiva. Impeccabile e precisa in ogni dettaglio, ha dato dimostrazione di essere al pari della grandi produzioni delle altre emittenti per quello che riguarda l'universo legato agli spettacoli. Tutto è stato coordinato con perizia grazie anche alla professionalità eccelsa e stagionata di Carlo Conti che alla sua terza prova di conduzione e gestione ha saputo riconfermare la sua enorme perizia e professionalità. Al suo fianco Maria De Filippi inizialmente forse un po troppo legata al suo modo pacato e lento di condurre una trasmissione, è riuscita non senza una certa fatica ad affiatarsi con Conti ma pur sempre in modo discontinuo.
 
L'operazione di "businness" nel legare insieme Rai e Mediaset è servita sicuramente per aggiornare il "parco artisti" con talenti nuovi in grado di fare la loro egregia figura. Le canzoni del 2017 complessivamente non sembrano siano state clamorose o meravigliose ma è pur vero che questa sensazione la si prova ogni anno perchè la musica è un po come il vino, per sentirne il suo sapore e la sua profondità, deve maturare nel tempo e deve diventare colonna sonora della vita degli italiani. Solo allora alcuni brani saranno destinati ad entrare nella storia della musica leggera italiana. E' stato importante mettere in risalto quanto di positivo c'è nel nostro paese in termine di attenzione e valorizzazione dei valori umani espressi nelle forze dell'arma e dell'ordine da sempre impegnati in interventi di assistenza non soltanto dinanzi a calamità naturali ma nel loro costante e quotidiano impegno che va sempre considerato. Da correggere forse l'eccessiva lunghezza dell'edizione.

Cinque serate appaiono un po una forzatura legata a motivi di pulsante ed ossessiva pubblicità ma alla lunga il tutto diventa stressante e forse anche controproducente. Quell'omino in giacca e cravattino che a ritmo del motivetto musicale cantato nientedimeno che dalla grande Mina, si dimena in quel balletto ritmato e sciolto diventa poi una presenza odiosa e stancante che già al terzo giorno si vorrebbe la presenza di un cecchino nelle vicinanze. Piacevole e divertente anche il contributo dalla sala stampa di Rocco Tanica, tastierista degli Elio e le Storie Tese che con la sua solita comicità "scabrosa" e irriverente fa da filtro per introdurre il Dopo Festival condotto anche quest'anno da Savino e coadiuvato dalla Gialappa's band. Divertente e godibile ma senza dubbio ben lontana dall'edizione condotta in toto da Elio e la sua band del 2008 fra le più divertenti in assoluto. La prossima edizione dovrà trovare un nuovo conduttore; più volte Conti ha affermato che questa del 2017 sarebbe stata l'ultima e quindi il "toto festival" avrà un intero anno per scommettere sul nuovo conduttore..Frizzi? Cucciaro?..vedremo. Intanto divertiamoci a ballare il tormentone del 34enne Gabbani che con il suo karma occidentale contribuirà a rendere la nostra vita quotidiana più ritmata e briosa. Buona la 67esima.



Sanremo 2017: rottamati big storici

 

di Paolino Canzoneri

 

SANREMO – La quarta serata, penultima della 67esima edizione del Festival di Sanremo, dopo la "pausa" con le cover interpretate dagli artisti in competizione, torna nel vivo della gara con i 20 big pronti a ruggire e a giocarsi l'ultima carta per accedere alla finalissima di sabato sera. C'è tensione palpabile perchè ogni performance deve essere il più possibile convincente ancor più di prima. Oramai le canzoni non appaiono più nuove e la giuria di Sanremo cosi come il pubblico votante da casa, comincia ad aver le idee sempre più chiare. Nella serata è prevista la proclamazione del vincitore della categoria Giovani e difatti la kermesse apre con l'ultima esibizione dei 4 giovani ragazzi in gara. Carlo Conti e Maria De Filippi aprono la serata introducendo i primi big sul palco: Ron. Chiara, Samuel e Al Bano. 
 
Una piccola ma tenera pausa prima di passare agli altri big la si rivolge ad una vittima della strage del lungomare di Nizza del 14 Luglio 2016 in cui persero la vita 84 persone, molti bambini, ad opera di un franco tunisimo affiliato jidhaista. Sul palco Carlo Conti scambia qualche parola con uno dei sopravvissuti presente con il nipotino scampato alla morte grazie alla pronta spinta del nonno accortosi della folle corsa a zig-zag del camion bianco intenta ad investire più gente possibile. 
 
Ritornano i big e risale sul palco l'artista vincitore con la miglior cover, Ermal Meta seguito da una divertente imitazione di Francesco Crozza dei sondaggi di Paglioncelli ma riferiti allo share ottenuto da Sanremo in termini di consenso del pubblico. 
 
Sale sul palco anche la bellissima e altissima moglie di Eros Ramazzotti Marica Pellegrini, un autentico schianto, ospite un po a sorpresa con un abito con uno spacco lungo,  décolleté e con una grande classe che racconterà le emozioni di Eros al Festival l'anno precedente quando nonostante in stato febbricitante, ha presenziato in prima fila. 
 
 
Riprende la kermesse con la big Fiorella Mannoia che media, giornali e rumors vari la danno come possibile vincitrice al Festival. Seguono Ron che stona leggermente in alcune parti del suo brano, Al Bano che invece interpreta la sua canzone con grande perizia canora nonostante la recente degenza ospedaliera. 
 
Torna nel palco a fare ridere la platea fino alle lacrime la grande e bravissima attrice comica Virginia Raffaele che lo scorso anno è stata la "reginetta" del Festival impersonando Carla Fracci, Belen Rodriguez, Sabrina Ferilli e Donatella Versace in performance indimenticabili che la storia del Festival ricorderà. Quest'anno la grande attrice regala l'imitazione spassosa ed estrema di un altro personaggio storico italiano, Sandra Milo. 
 
Si giunge cosi alla proclamazione del vincitore nella categoria dei Giovani vinta da Lele Esposito, artista proveniente dalla tramissione Amici condotta da Maria De Flippi. Il suo brano di Sanremo trova concorde il televoto con "Ora Mai".
 
Ripartendo con i big, qualche fischio dalla platea si sente alla conclusione del brano ballato di Francesco Gabbani "Occidentali's Karma". Seguono successivamente Michele Zarrillo e Bianca Atzei commossa dopo la sua interpretazione. 
 
Ospite sul palco Luca Zingaretti per presentare nuovi episodi del "Commissario Montalbano" di prossima trasmissione alla Rai. Non sono mancati i ringraziamenti allo scrittore siciliano Andrea Camilleri autore del personaggio del Commissario presente in moltissimi libri scritti e letti in tutta Italia con un successo immenso. 
 
Altro personaggio italiano storico riconosciuto in tutto il mondo è il produttore di hit famosissime Giorgio Moroder, presente in platea a cui viene dedicato un numero musicale e di ballo in una coerografia piena di colori e luci al ritmo dance con il d-jy Robin Schulz, premiato poi con un disco d'oro, che ripercorre la sua carrierea con medley di brani dance come "Hot Staff" di Donna Summer, "Call me" dei Blondie e "What a Feeling" (Flashdance) veri capolavori legati al genere dance degli anni 80 indimenticabili e a cui viene consegnato un premio speciale. Carlo Conti giustamente lo presenta con una frase esaustiva e perfetta: "Un grande italiano che ha fatto grande l'Italia nel mondo". 
 
Riprendono il palco i big con Sergio Sylvestri, Elodie, Fabrizio Moro per poi spendere pochi minuti, forse troppo pochi e di fretta, per un ringraziamento alle forze dell'ordine e volontari e per ricordare le vittime dell'eccidio delle Foibe durante la seconda guerra mondiale per l'infame  mano dei fascisti. Dopo la pubblicità Carlo Conti ha voluto riprendere il discorso del massacro delle foibe proprio per dargli il giusto peso dovuto.
 
Proseguono gli ultimi big in gara: Giusy Ferreri e Alessio Bernabei. Si procede cosi allo "spoglio" delle votazioni della giuria del Festival e dei voti da casa e vengono eliminati nientedimeno che Giusy Ferreri, Ron, Gigi D'alessio e Al Bano. Clamorose eliminazioni contestate a gran voce e fischi da tutta la platea che segnano forse un punto di arrivo storico. Forse un cambiamento di tendenza teso a spazzare via il "vecchio stile", i vecchi artisti per introdurre nuovi e più giovani interpreti della musica italiana provenienti dai talent show che oramai sono considerati l'unico vero trampolino di lancio. Ad eccezione della Ferreri che ha cantato più volte e male un brano che non le sembrava ben cucito addosso. Sembra che ci sia sempre meno spazio per le glorie, forse ingiustamente "rottamate" da centinaia di Fan-base disseminate nel territorio italiano che hanno voluto far sentire la loro presenza con il televoto che quest'anno come non mai, ha assunto un valore fondamentale e del tutto inaspettato. Sabato sera si capirà se la tendenza di giudizio collettivo penderà verso una nuova concezione musicale più propensa a nuovi e giovani interpreti della musica leggera italiana o se verrà riconfermato il plauso verso interpreti "stagionati" e dotati ma anche "datati".



Sanremo 2017: Ermal Meta vince con "Amara terra mia"

 
di Angelo Barraco
 
SANREMO – Vince Ermal Meta con il brano “Amara terra mia” nella categoria “Miglior esibizione cover”. Nella terza serata della 67esima edizione del Festival di Sanremo gli artisti i "Big" in  gara hanno cantanto le cover, ovvero una rivisitazione personale di brani apparteneti a grandi artisti del panorama musicale italiano. La kermesse si è aperta con la gara delle quattro nuove proposte, uno scontro a quattro che ha portato alla vittoria di Maldestro con il brano "Canzone per Federica" e Lele con "Ora mai" ed entrambi passano direttamente alla finale dove vi sono già Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia. Sono stati eliminati invece Valeria Farinacci con il brano "insieme" e Tommaso Pini con "Cose che danno ansia".
 
Conclusa questa prima parte del festival dedicato alle nuove proposte, la De Filippi si immedesima in quella che è la sua proverbiale e seriosa voglia di raccontare che tanto l'ha resa celebre sui grandi schermi televisivi Mediaset, ma certamente questo proselitismo riflessivo non sembra convogliarsi bene con la spigliata capacità comunicativa di Conti, che sembra essere l'antitesi perfetta di un binomio non perfettamente equiparato nè riuscito come enunciavano i pronostici. Il piccolo coro Mariele Ventre dell'Antoniano di Bologna compie 60 anni e festeggiano questo importante compleanno debuttando per la prima volta in assoluto sul palco dell'Ariston, proponendo inoltre un "medley" di brani dal sapore nostalgico che hanno indubbiamente raggiunto l'animo di tutti i presenti in sala; "Volevo un gatto nero", "il Valzer del moscerino", ma come dimenticare brani che hanno segnato la nostra infanzia come "44 gatti" e "il caffè della Peppina".  
 
La prima "Big" a calcare il palco dell'Ariston è stata Chiara, che ha cantato "Diamante" di Zucchero, accompagnata dal Maestro Mauro Pagani. Un brano intenso e senza ombra di dubbio un accompagnamento di prestigio, ma la resa finale risultava convincente; il secondo artista è Ermal Meta, che ha cantato in modo pregevole e con una delicatezza disarmante il brano "Amara terra mia". La sua esibizione è stata bene accolta e applaudita da tutto il Teatro Ariston. La terza artista ad esibirsi è stata Lodovica Comello che ha riproposto il brano "Le mille bolle blu" di Mina, una lettura eccessivamente pop di un brano che ha rappresentato un punto cardine nella storia della musica italiana; segue Al Bano Carrisi che ha cantato "Pregherò", una cover che ha certamente dato vigore all'artista di Cellino San Marco che visibilmente è ancora provato dai problemi fisici pregressi che lo hanno colpito. La prima ospite della serata è stata Maria Pollacci, una simpaticissima signora di 92 anni che di professione ha fatto –e fa ancora- l’ostetrica. La donna ha fatto nascere ben 7.642 bambini e ha ricordato inoltre il primo bambino che ha fatto nascere nel 1945 e che oggi ha ben 70 anni e l’ultimo che ha fatto venire al mondo il 13 gennaio scorso. Un altro momento di intensa emozione e di spessore culturale finalmente individuato e ben contestualizzato ha riguardato l’esibizione dell’Orquesta de Reciclados de Cateura, costituita da ragazzi provenienti da Cateura, località che si trova ad Asuncion, Paraguay. Questi ragazzi che apparentemente sembravano condannati ad una vita di stenti vissuta ai margini della società decidono di costruire strumenti musicali con materiali riciclati presi dalla discarica come bidoni, scatole di latta e come testimonial dell’Unicef hanno portato in giro per il mondo il messaggio che la musica fa cambiare il colore dell’anima e se qualcuno pensa che il colore si possa associare ad un concetto di superiorità e predominanza culturale allora l’uomo è destinato a regredire senza colori e senza musica. 
 
Segue l’esibizione di Fiorella Mannoia che ha cantato lo storico brano di Francesco De Gregori “Sempre e per sempre”. Quella della Mannoia sembra quasi una vittoria annunciata, il pubblico l’ha accolta in modo estremamente caloroso inoltre, in questo unico e specifico caso, Carlo Conti e Maria De Filippi hanno abbattuto la barriera dell’imparzialità che i presentatori debbono avere nei riguardi degli artisti e Conti ha presentato la Mannoia con le parole “Donna Straordinaria!” e dopo l’esaustiva esibizione la De Filippi ha esclamato “Brava!”. Vincerà? “Lo scopriremo solo vivendo” cantava Battisti. Segue Crozza con il suo video in cui ironizza sul Superball travestito da Papa Francesco e prende in giro Keanu Reeves e la sua inutile esibizione con il basso in mano in cui ha dimostrato ai più di saper reggere appena quattro note di uno strumento tanto sacro quanto importante, tanto indispensabile quanto difficile e la figuraccia dinnanzi a chi ha maestria con la musica non se l’è di certo risparmiata, ma è un attore e in tv anche le figuracce sono ricoperte di zucchero. Ha parlato delle cover: “Stasera c'è la serata cover. Come spieghiamo cosa sono? Una specie di rifacimento… ad esempio, il governo Gentiloni è la cover del governo Renzi che a sua volta era la cover di Berlusconi, che a sua volta credeva di essere la cover di Rocco Siffredi”.  L’artista che ha calcato successivamente il palco è stato Alessio Bernabei, che imbracciando una chitarra ha cantato “Un giorno credi” di Bennato, una versione estremamente pop e soft per un brano che trasuda rock e rabbia; segue Paola Turci che con un look aggressivo e trasgressivo, scollatura appariscente e vestita di nero come soltanto le vere rocker sanno fare ha cantato una maestosa versione rock di “Un’emozione da poco” di Anna Oxa.  Tanti gli ospiti della terza serata e l’altra big star della serata era Mika, musicista e presentatore che si è esibito in medley dei suoi più grandi successi riuscendo ad incantare un teatro rimasto attonito ai suoi piedi. Ha inoltre reso omaggio al suo idolo George Michael, venuto a mancare pochi mesi fa, cantando una maestosa versione di “Jesus to a child”. Prosegue il Festival con l’intrattenimento e non manca l’improvvisa voglia di Carlo Conti di scherzare e intrattenere il pubblico, si reca infatti da una signora di 105 anni e le fa cantare “quel mazzolin di fiori…” il pubblico ad unisono risponde “che vien dalla montagna”, sotto previo suggerimento ed iniziativa di Conti. La kermesse continua con l’esibizione di Gigi D’Alessio e la cover de “L’immensità” di Don Backy, il pubblico accoglie positivamente; segue Francesco Gabbani che ormai è divenuto un motore di energia e forza motrice di puro divertimento con le sue simpaticissime e coloratissime felpe/maglioncini a colori. Gabbani ha cantato il brano si Celentano “Susanna”, ricordiamo inoltre che è autore di un brano presente nell’ultimo disco di Mina e Celentano.  Ancora ospiti all’Ariston e vengono annunciati come L’Ispettore Giuseppe Loiacono e il Vice questore Rocco Schiavone, arrivano Alessandro Gassmann e Marco Giallini per parlare del nuovo film. Continua la gara e sale sul palco Marco Masini che rivisita lo storico brano di Giorgio Faletti “Signor Tenente”, l’esibizione viene accolta positivamente dal pubblico in sala ma certamente da essa viene totalmente rimosso il pathos e l’intensità che Faletti dava, il tutto sostituito da un pop preconfezionato per far contenti i meno affabili; segue Michele Zarrillo con il brano “Se tu non torni”, con il classico approccio del cantante che da anni lo contraddistingue; poi tocca a Samuel del Subsonica con “Ho difeso il mio amore” dei Nomabi; Sergio Sylvestre accompagnato da Soul System con “La pelle nera”; Elodie con il brano “quando finisce un amore” di Cocciante; Fabrizio Moro canta il Brano di De Gregori “La leva calcistica della classe 68” e Michele Bravi “La stagione dell’amore” di Battiato. Tocca poi ai sei big in gara a rischio eliminazione: Clementino, Giusy Ferreri, Ron, Bianca Atzei, Nesli e Alice Paba, Raige e Giulia Luzi.
 
Vengono eliminate le due coppie costituite da Nesli e Alice Paba, Raige e Giulia Luzi, invece Bianca Atzei, Clementino, Giusy Ferreri e Ron rientrano in gara. Per la categoria “Miglior esibizione cover” vince Ermal Meta con il brano “Amara terra mia”. Nel corso della serata vengono ospitate inoltre Annabelle Belmondo, nipote di Jean Paul e Anuchka Delon figlia di Alain, un ingresso che non viene immediatamente accolto da fragorosi applausi da parte del pubblico e Carlo Conti stesso incita l’Ariston ad applaudire le figlie delle star mondiali. Un altro ospite internazionale che ha calcato il palco è stato Lp, nome d’arte di Laura Pergolizzi, artista e musicista fuori dagli schemi che ha cantato i suoi grandi successi “Lost on you” e “Other People”. Carlo Conti e Maria De Filippi hanno mostrato grande professionalità e carisma ma sembra che viaggino su binari paralleli e troppo legati alle loro rispettive carriere artistiche e professionali che nulla hanno a che fare con il festival di Sanremo e quello che è il contesto dentro il quale i due dovrebbero creare l’amalgama unico ed esclusivo: è realmente una coppia? “Lo scopriremo solo vivendo” cantava Lucio Battisti. 



Sanremo 2017: un palco che non dimentica i problemi del paese

 
di Angelo Barraco
 

SANREMO (IM) – E’ iniziata la 67esima edizione del Festival di Sanremo che anche  quest’anno vede come timoniere il carismatico e abbronzatissimo Carlo Conti, affiancato dalla regina dei salotti televisivi Mediaset Maria De Filippi. Tanta l’attesa che ha preceduto questa serata inaugurale e tante sono state le contestazioni che si sono innescate sui social network in merito alla remunerazione percepita dai conduttori, polemiche che sono state spazzate via dalla sincera voglia di trasformare quel palco che trasuda musica e spettacolo in uno specchio della società contemporanea che non dimentica i problemi che affliggono il paese.
 
Il Teatro Ariston ha aperto i suoi tendoni e acceso i suoi fari, in questa 67esima edizione del festival della canzone italiana, nel ricordo di Luigi Tenco e dei 50 anni della tragica scomparsa avvenuta proprio a nella città dei fiori. Un ricordo affidato nelle mani di Tiziano Ferro che delicatamente ha raccolto e pregiato l’Ariston della sua voce che ha graffiato gli animi dei presenti e degli spettatori che hanno assistito ad un gioco di suoni e di luci dal sapore antico e che hanno rievocato tempi lontani, desueti, ma al contempo mai dimenticati per via dell’importanza storia e culturale che ha pregiato il nostro paese. Nel corso di questa prima serata si sono esibiti gli undici “Big” in gara e ad aprire la kermesse è stata Giusy Ferreri, con il suo brano dal titolo “Fa talmente male”.
 
Un brano che non si discosta molto dalle sue precedenti produzioni e che enfatizza quella che è la tua tipica timbrica vocale che però non è stata certamente delle migliori. Il brano risulta comunque orecchiabile e certamente avrà eco nelle radio. Il secondo ad esibirsi è stato Fabrizio Moro con il brano “Portami via”, una linea retta tra il passato e il presente con l’intensità che tanto piace ad un pubblico giovane e attento; la terza che ha calcato il prestigioso palco dell’Ariston è stata Elodie con il brano “Tutta colpa mia”, giovanissima e fresca di talent show ha esordito con un brano dal sapore antico che ha sicuramente entusiasmato molti; l’attrice e conduttrice televisiva Lodovica Comello ha cantato il brano “il cielo non mi basta”, una sorpresa per molti e una scoperta per altri; un fragoroso applauso ha accolto l’ingresso di Fiorella Mannoia che ha presentato il brano “Che sia benedetta”, mantenendo uno stile che ha fatto della sua carriera un marchio riconoscibile e non ha deluso di certo le aspettative dei numerosi fan; è arrivato poi il turno di Alessio Bernabei, ex voce e leader dei Dear Jack che per la seconda volta ha calcato il palco dell’Ariston senza il gruppo che lo ha reso celebre, proponendo un brano che si chiama “Nel mezzo di un applauso” dal sapore prettamente pop e radiofonico; è toccato poi ad Al Bano Carrisi, che nel periodo natalizio è stato colpito da un improvviso infarto. Ha calcato il palco dell’Ariston presentando il brano “Di rose e di spine”, ricco di suggestioni sonore che però non ha potuto ben evidenziare con la sua performance a causa di un’esibizione in cui sono emerse delle difficoltà vocali, nel momento in cui ha concluso ha però ammesso di non essere in forma e tale gesto è stato bene accolto dalla Sala Stampa del Festival e dal pubblico che ha comunque apprezzato e gradito.
 
Dopo Albano è toccato a Samuel, voce dei Subsonica che gi aveva calcato il palco dell’Ariston con la sua band tanti anni fa e che oggi si presenta solista con il brano “Vedrai”, che mantiene comunque il marchio tipicamente pop che lo ha contraddistinto anche in passato; Ron ha presentato un brano dal titolo “L’ottava meraviglia”, marchiato da un’impronta riconoscibile di classicismo pop non indifferente con un testo che trasuda sensibilità e ricerca interiore; e’ tornano sul palco dell’Ariston il rapper Clementino che ha presentato il brano “Ragazzi Fuori”, titolo che rievoca lo storico film del 1990 diretto da Marco Risi e scritto e sceneggiato insieme a Aurelio Grimaldi. Riferimento al film o pura casualità? Chissà, fatto sta’ che emerge un orecchiabile ritornello radiofonico con sfumature dialettali che piacciono tanto alle nuove generazioni; Ermal Meta ha concluso la kermesse con il brano “Vietato morire”, voce sopraffina e musica ricercata, se ne sentirà sicuramente parlare. I “Big” a rischio eliminazione sono: Ron, Giusy Ferreri e Clementino e la graduatoria che ha portato a tale risultato è stata stilata da un televoto che è per il 50% del pubblico e per il 50% della Sala Stampa.
 
Passano il primo turno Alessio Berbabei, Samuel, Elodie, Ermal Meta, Lodovica Comello, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia e Al Bano. E’ difficile fare pronostici a seguito della prima serata ma da indiscrezioni si apprende che i favoriti al momento sono Fiorella Mannoia, Albano e Samuel, vi è inoltre grande attesa e aspettativa per Gigi D’Alessio.  Le esibizioni di ieri sera non hanno entusiasmato gli attenti ascoltatori della Kermesse Sanremese e sembra che molti artisti non siano riusciti a reggere il palco con dovizia e austerità, ma l’emozione gioca spesso brutti scherzi e suonare dinnanzi ad una platea attenta e composta e ad un’orchestra di quel calibro può far tremare i polsi e l’ugola a chiunque. Un festival in cui non sono mancati gli ospiti, dal monologo di Crozza che ha ripercorso con lucida e intelligente analisi la storia dell’Italia odierna, mescolando problematiche sociali ad inefficienze di carattere politico in cui ha parlato di Salvini sottolineando che “Pagato dall'Europa per dire che dobbiamo uscire dall'Europa”, ha parlato della Raggi, di Renzi e di tutto uno scenario passato e presente a noi ben noto. Gradevole e bene accolto lo sketch della Cortellesi con Albanese che si sono presentati con il nome d’arte di “Nicola e Valeria” e hanno interpretato un medley dei migliori brani di Sanremo degli anni passati. Grande attesa per Raoul Bova che ha presentato la cantante Elodie e ha intrattenuto la platea con il suo carisma e la sua ironia. Uno dei momenti più alti del festival è stato indubbiamente Ricky Martin, che attraverso la sua energica esibizione in cui ha proposto in medley dei suoi più grandi successi ha fatto ballare i presenti.
 
La prima serata del festival non è stata soltanto musica ma anche sociale e attualità, dove si è reso omaggio agli eroi che hanno salvato la vita ai sopravvissuti nella tragedia di Rigopiano, si è parlato inoltre di bullismo con i ragazzi dell’associazione pugliese MaBasta!, acronimo di Movimento Anti Bullismo Animato Da Studenti Adolescenti, nata a seguito di un tentato suicidio da parte di una giovane vittima di bullismo. Carlo Conti e Maria De Filippi sono indubbiamente dotati di enormi capacità comunicative ed entrambi hanno fatto emergere in questa prima puntata le loro rispettive qualità professionali, la compostezza e serietà caratteristica di Maria e la spigliata e proverbiale disinvoltura di Conti anche se a tratti sembrava proprio che i due non fossero propriamente sciolti e disinvolti nella conduzione e nell’adempimento delle rispettive parti: la coppia che scoppia non è forse esplosa? Lo scopriremo sicuramente nel corso delle prossime puntate per capirne di più. Questa sera intanto ci sarà la seconda puntata del Festival di Sanremo e si esibiranno le nuove proposte: Marianne Mirage, Francesco Guasti, Braschi, Leonardo Lamacchia. Seguiranno i Big: Bianca Atzei, Marco Masini, Nesli e Alice Paba, Sergio Sylvestre, Gigi D'Alessio, Michele Bravi, Paola Turci, Francesco Gabbani, Michele Zarrillo, Chiara, Raige e Giulia Luzi. Gli ospiti tanto attesi di questa seconda serata saranno: Keanu Reeves, Robbie Williams, Giorgia, Francesco Totti, Biffy Clyro, il mago Hiroki Hara, il trio Enrico Brignano, Flavio Insinna, Gabriele Cirilli, Sveva Alviti protagonista della fiction su Dalida e l'impiegato "modello" Salvatore Nicotra.