FORMIA RIFIUTI. IL COMUNE INVERTE LA ROTTA: RITORNO ALLA GESTIONE PUBBLICA

Redazione

Formia (LT) – Ritorno alla gestione pubblica; affidamento “in house” del servizio ad una società a totale capitale pubblico detenuto dal Comune; mandato alla giunta di elaborare statuto, piano industriale e regolamento del controllo analogo; strategia dei rifiuti zero come orientamento per la redazione del piano industriale; liquidazione della Golfo Ambiente. Sono queste le principali linee di indirizzo votate ieri dal Consiglio Comunale che rivoluzioneranno la gestione dei rifiuti nel Comune di Formia. La delibera è passata col voto compatto della maggioranza. Il Sindaco Sandro Bartolomeo è visibilmente soddisfatto. “Ringrazio il Consiglio Comunale – dice – e in particolare l’assessore Claudio Marciano. Fu lui ad avviare la differenziata nel 2006 ed oggi chiude il cerchio con l’estensione del porta a porta all’intera città”.

Sindaco, dopo due anni di proroga con la Latina Ambiente i costi del servizio sono lievitati e la legge impone al Comune l’obbligo di coprire le spese interamente con la tariffa. E’ il ritorno al pubblico la ricetta per invertire la rotta?
“La trasformazione nella gestione del servizio di igiene urbana è un passaggio fondamentale per la qualità della vita in città. In primo luogo perché per la prima volta renderà stabile negli anni la modalità gestionale, favorendo in tal modo una visione di lungo periodo che permetta scelte di profonda ristrutturazione del servizio, adeguamento tecnologico, formazione del personale. La società comunale, integralmente pubblica e a costi bassissimi, dovrà gestire il servizio affidatogli direttamente dal Comune che manterrà intatti tutti i suoi poteri di controllo sull’andamento societario”.

L’opposizione ha espresso perplessità sulle modalità di gestione della nuova società e sui criteri che animeranno la selezione del gruppo direttivo…
“Il direttore della società, di nomina del sindaco, sarà scelto attraverso un bando europeo selezionandolo tra i migliori esistenti sul mercato. Dovrà assicurare una conduzione moderna, efficace e capace di contenere i costi di un servizio che rischia di assorbire troppe risorse ai cittadini formiani”.

Cosa non l’è piaciuto della gestione privata?
“Che abbiamo pagato oltre un milione di euro all’anno di aggio senza che nella nostra città sia stato fatto un solo euro di investimento per migliorare il servizio. Nonostante questo siamo riusciti ad estendere la differenziata a tutta la città e consideriamo questo un primo grande risultato che ci vede collocati tra i comuni del Lazio ai vertici alti della gestione del servizio rifiuti”.

Con l’estensione del porta a porta a Gianola si punta a superare quota 65%. Basterà?
“Dobbiamo migliorare nel trattamento dei rifiuti post-raccolta dotandoci anche di quegli impianti industriali che ci permetteranno di trasformare i rifiuti da problema in risorsa. Dobbiamo inoltre migliorare nello spazzamento e nel diserbo e già questa estate sarà per noi un primo importante banco di prova”.

C’è chi, come il consigliere Picano, ha proposto di riunire i servizi ed affidarli ad un’unica società. Lei si è opposto: perché?
“Per due ordini di motivi. Primo: le professionalità necessarie alla gestione di servizi così delicati sono a volte profondamente diverse. Chi sa gestire rifiuti, insomma, non necessariamente può saper gestire mobilità, servizi scolastici, entrate. Secondo: il Comune, a fronte di una megasocietà che gestisse tutti i suoi servizi, resterebbe un guscio vuoto che dovrebbe riunirsi una volta l’anno per consegnare il suo bilancio alla società. Una pluralità di soggetti gestionali, invece, rende praticabili forme di specializzazione e di esperienze nei settori che sono quelle che oggi servono alla nostra città per fare un definitivo salto di qualità”.

Resta da definire il quadro per sosta e mobilità: quali i progetti in campo?
“Affronteremo tra poco i problemi della mobilità e della sosta: anche in questo campo, la gestione di imprese private si sta rivelando inadeguata, puntano alla raccolta del denaro per ottenere le percentuali che si sono prefissate e, in termini di innovazione, non danno nulla alla città. Sarà necessario anche in questo campo trovare esperti veri che ci mettano in condizione di migliorare, ottimizzare il problema sosta e mobilità all’interno della nostra città. Dobbiamo fare un passo per volta ma abbiamo di fronte a noi oltre quattro anni per portare a termine questo progetto".

In chiusura, come giudica il comportamento dei gruppi consiliari d’opposizione?
“Il Pdl, astenendosi, ha mostrato di condividere la scelta, pur con alcune differenziazioni che riguardano il ruolo della società (unica o per più servizi). In ogni caso si è trattato di un atteggiamento positivo che ci porterà, ne sono certo, a decisioni comuni che riguarderanno gli assetti e il funzionamento della società. L’Udc, invece, si è arroccata su una posizione contraria, proponendo sostanzialmente di mantenere lo status quo che ha comportato gravi aumenti dei costi nella gestione del servizio. A me appare una posizione incomprensibile, senza nessun respiro di prospettiva, tesa a perpetuare gli errori che l’amministrazione precedente ha compiuto nella gestione di questo servizio: a volte la difesa acritica dei programmi passati appare più come un tentativo di contrapposizione sterile che di ricerca di soluzioni utili alla città”.
 




FORMIA, NICOLA ZINGARETTI E SANDRO BARTOLOMEO: PROSSIMA MISSION INSIEME AL MINISTERO PER PARLARE DI VILLA RUBINO

Redazione

Formia (LT) – Un doppio sopralluogo. I primo al cantiere della villa comunale, il secondo allo scavo archeologico di Caposele: due dei più importanti lavori avviati dal Comune di Formia nell’ambito del Plus “Appia via del mare”, il progetto di valorizzazione del waterfront finanziato dalla Regione con fondi europei. Un caldo sole primaverile ha accompagnato il Presidente Nicola Zingaretti nel breve tour per la città effettuato in compagnia del Sindaco Sandro Bartolomeo.
Il governatore è giunto a Formia pochi minuti prima delle 15. Ha vagliato lo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza della Villa Comunale, destinataria di un finanziamento di 800 mila euro. Dalla terrazza sul mare ha visionato l’area del porto su cui insiste un altro Plus da 2 milioni e 300 mila euro per la realizzazione di una nuova piattaforma di sbarco dei passeggeri, destinata anche al carico e scarico merci e capace di ospitare navi da crociera. Il progetto prevede anche la sistemazione delle banchine e l’allestimento di nuovi edifici in grado di ospitare uffici al servizio dei turisti.
La visita è poi proseguita a Vindicio dove Zingaretti ha incontrato una delegazione di lavoratori di “Sorriso sul Mare” e “Pozzi Ginori”.
Con Bartolomeo ha poi visitato lo scavo archeologico di Caposele, finanziato dalla Regione con un contributo di un milione e mezzo di euro. I due hanno potuto fruire di una “guida” d’eccellenza: la Soprintendente ai Beni Archeologici Nicoletta Cassieri che ha illustrato le varie aree di cui il sito si compone. Quella anteriore, fronte mare, dove gli scavi hanno fatto riemergere una piscina, in tutta probabilità annessa ad una villa di età tardo repubblicana; e quella posteriore, lato monte, dove insistono i criptoportici. Nello spazio compreso tra il fronte meridionale e il muro di cinta che delimita il sito verso sud-sud est, accanto alle nuove scoperte archeologiche, sarà realizzata una pavimentazione gradonata che costituirà una sorta di “cavea” destinata ad ospitare manifestazioni culturali all’aperto.
La visita si è conclusa sul molo del porticciolo Caposele dove il Sindaco ha mostrato al Presidente lo scorcio di Villa Rubino. Il sogno, o meglio, il grande obiettivo della sua amministrazione. Su quello sfondo, naturale e simbolico, Zingaretti e Bartolomeo hanno risposto alle domande della stampa. Ecco il report di quanto dichiarato.

DICHIARAZIONI NICOLA ZINGARETTI

VISITA ALLA VILLA COMUNALE

“E’ parte centrale del modello di sviluppo su cui scommettiamo: la cultura, i beni archeologici, un’idea sana di fruizione del territorio. La visita ai cantieri è una mia abitudine da sempre, un viaggio nella storia del territorio che ha immenso potenziale in termini di sviluppo. Per troppi anni abbiamo pensato, talvolta in maniera criminale, che si potesse vivere con un’idea di progresso basata sulla distruzione della nostra storia ed oggi è vero esattamente il contrario. Valorizzare e recuperare queste aree ha un valore per noi, d’accordo, perché è la nostra storia e la nostra cultura ma oggi è il mondo che ce lo chiede. Ci chiede di essere un Paese che sa proporre il gusto, l’arte, il mare, l’archegologia, la storia. Spesso si parla di aziende che chiudono e noi non abbiamo mai la forza di capire che qui c’è una nuova economia. Sono aumentati i cittadini del mondo che investono, spendono, viaggiano per fruire di beni. Noi ce li abbiamo e non lo abbiamo capito. I progetti Plus li seguiamo con grande attenzione, in primis perché sono risorse europee ed è un crimine buttarli, e poi perché devono far parte di un progetto culturale e di un nuovo modello di sviluppo.

ECONOMIA DEL MARE

Abbiamo istituito questa cabina di regia che coordina gli interventi nel settore dell’economia del mare. Confesso che l’idea mi è venuta in Trentino Alto Adige, su una seggiovia mi sono guardato intorno e ho pensato alla ricchezza di quel territorio che è fondata sulla montagna. Lì sono riusciti, sulla base di una valorizzazione della natura, a costruirci sopra un’economia e questo ha portato alla salvaguardia del territorio e alla produzione di un’economia sana. Noi invece purtroppo questa intelligenza non l’abbiamo avuta. Le politiche sono state non coordinate. Abbiamo detto basta a questa follia. Soprattutto non abbiamo capito che nel mondo non siamo soli e che quindi il mare, la costa, diventano una grande opportunità se c’è l’amore, l’intelligenza, di curarle, valorizzarle e non come lo schifo che 40 anni fa hanno fatto e che si vede alle mie spalle (INDICA UN PALAZZO DI CEMENTO GREZZO PROPRIO A RIDOSSO DELLA VILLA DI CICERONE). La ricchezza privata o l’abuso ancora peggio è la distruzione del valore comune che è di tutti, il paesaggio. Una brutta casa distrugge l’orizzonte e così si uccide un patrimonio che è di tutti. Noi scommettiamo su questi progetti plus, dimostrando che, quando si vuole, l’Europa aiuta lo sviluppo, perché sono risorse economiche europee e crediamo che così si crea un nuovo modello di sviluppo. Col sindaco abbiamo concordato di vedere perché anche il secondo lotto funzionale venga finanziato e comunque per una valorizzazione di tutta questa area archeologica che è un patrimonio del Mediterraneo e che noi vogliamo proporre al Mediterraneo per rilanciare l’economia di questo territorio. E’ fattibilissimo, ci vuole un po’ d’amore, dedizione, capacità di recuperare risorse economiche. E’ fondamentale. E’ l’unico modo che abbiamo per creare lavori veri.

VICENDA DELOCALIZZAZIONE PONTILE PETROLI

Sono qui a sostenere un modello di sviluppo che va in questa direzione. Debbo dire che il lavoro che si sta facendo anche nell’Autorità Portuale è un lavoro di sostegno dell’economia. Se poi ci sono esigenze del territorio da far rispettare ovviamente faremo di tutto perché vengano rispettate. Su questo non c’è ombra di dubbio.

CENTRO TRASFUSIONALE

La Sanità del Lazio da 9 anni, nessuno lo dimentichi, è sotto commissariamento. Da nove anni il Lazio è a sovranità limitata. Ogni 3 mesi dobbiamo rendere conto al governo del piano di rientro. Altrimenti il governo chiude i rubinetti e non arriva più un centesimo. Questo non dobbiamo dimenticarlo. E’ la pura verità, noi scelto strada chiara: far tornare i conti, però innovando e cambiando. Vengo questa mattina da Pontecorvo dove nel 2010 aveva chiuso l’ospedale, abbiamo aperto una casa della salute che non è un piccolo ospedale, è un modo per produrre sanità diversa. Abbiamo cominciato a costruire un nuovo modello di difesa del diritto alla salute, partendo non a caso dalle province di Frosinone e Latina. Nell’applicazione del modello del piano di rientro si era seguita la strada sbagliata, quella delle macroaree che aveva una filosofia: difendere il centro a scapito delle province. Noi invertito questa rotta. Investiremo sulla sanità di tutta la provincia di Latina. Dobbiamo sapere che è una partita durissima. Se non rientriamo dal disavanzo sanitario dobbiamo sapere che non avremo un centesimo per gli investimenti sulle infrastrutture. Dopo nove anni di commissariamento, incredibilmente, abbiamo ancora un disavanzo sui 600 milioni di euro e quando vediamo le aziende che chiudono e le tante vertenze, non dobbiamo dimenticarci che investire oggi in Lombardia o in Toscana per un imprenditore costa molto di meno che investire nel Lazio. Allo stesso modo, assumere un operaio nel Lazio costa molto di più. Noi stiamo vicino a tutte le vertenze locali ma dobbiamo finire di prendere in giro le persone. L’economia riparte se rimettiamo a posto i conti, usiamo bene le risorse europee. A maggio trovati 650 milioni di euro che stavano tornando in disimpegno a Bruxelles e li abbiamo recuperati tutti. Però dobbiamo cambiare i fondamentali della nostra economia: il Lazio ha 22 miliardi di euro di debiti, 10 col sistema finanziario, dieci con comuni, province, società. Se un imprenditore fa un bando con la Lombardia, viene pagato in 60 giorni. Sapete qual è il tempo di pagamento nel Lazio? 1000 giorni. Capite la strada da fare e quella che abbiamo già percorso. Quando sono diventato presidente il tempo per i pagamenti era di 1000 giorni, a febbraio era già di 500, a dicembre saranno 350. Sul sanitario, a maggio erano 255 giorni e il Lazio pagava da 180 che era l’accordo per i pagamenti a 250 giorni, su quella differenza, solo di interessi bancari. Quindi soldi per la sanità andavano alle banche e oggi stiamo a 150 e non va più un centesimo alle banche. Stiamo cambiando il sistema

POLICLINICO DEL GOLFO

Non diciamo addio al policlinico. Così come abbiamo investito sulle case della salute, ci sono i margini per nuovi investimenti, però bisogna fare le cose fatte bene, senza sprechi. Nel Lazio ci sono margini ancora immensi per tagliare sugli sprechi. Venerdì abbiamo assegnato una gara per i pannoloni, su base d’asta di 31 milioni abbiamo fatto risparmio di 12 milioni di euro e dà l’idea di quanto, lavorando sugli appalti, si possa recuperare. Bisogna dire che da maggio a dicembre 2013 abbiamo recuperato 57 milioni di euro solo rivisitando i contratti in essere. I margini di recupero ci sono ma bisogna finirla con le promesse fondate su pacche sulle spalle e sulla scommessa che poi non ritorni più in questo comune perché sennò te menano. Io invece amo questa terra. Sono già venuto qui, vengo oggi e tornerò, dicendo la verità e raccontando quello che stiamo facendo e i risultati che già stiamo producendo. Andare a dire ad un imprenditore che paghiamo a 1000 giorni era una cosa di cui vergognarsi, così come dire ai comuni sull’orlo del fallimento che le casse erano vuote. Oggi già non è più così. Se portiamo i pagamenti sulla sanità a 90 giorni sulle forniture e sugli accreditati, a dicembre, vuol dire che un imprenditore se vuole può fare a meno dell’accesso al credito

LAVORATORI SORRISO SUL MARE E POZZI GINORI

Io giro tutti i giorni per il Lazio e purtroppo vedo tanti di questi casi. E’ un mix di sensazioni, il senso di impotenza per la gravità dei problemi ma anche la voglia di combattere perché la vera rivoluzione che stiamo tentando di attuare è quella di proclamare la morte di una classe politica che gestisce il potere per se stessa e la voglia di affermare una politica in cui si gestisce il potere per la comunità. Ascoltare la voce di un precario, di un disoccupato, ferisce ma è il nostro dovere.

VIABILITA’ LOCALE E PROVINCIALE

Noi innanzitutto stiamo rimettendo sulle linee ferroviarie del Lazio i treni. Da giugno 2013 a settembre 2014 ci saranno sulle linee del pendolarismo ferroviario del Lazio 26 nuovi treni. E’ il più importante intervento di rafforzamento del trasporto su ferro che il Lazio abbia conosciuto negli ultimi anni. Sulla Pontina tutto quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. E’ un progetto che abbiamo ereditato. Sull’imbocco a Roma avevo ed ho delle forti perplessità ma non abbiamo fermato il progetto. Ci sono i lotti funzionali, vediamo cosa succede. Il tema degli investimenti infrastrutturali, a proposito di non raccontare bugie, è legato a quanto faremo sul resto. Un tempo c’era chi moltiplicava i pani e i pesci ma era talmente famoso che parliamo ancora di lui. Dobbiamo risanare economicamente per avere più risorse sugli investimenti. Per ora abbiamo risolto questa rivoluzione su ferro e garantito il prosieguo dei lavori sulla Pontina.

BARTOLOMEO (domanda sullo slogan elettorale “Io sto con Sandro”)

‘Sono le istituzioni che stanno insieme, Zingaretti sarebbe stato anche con un altro sindaco. Poi il fatto che ci si conosca da tanti anni senz’altro aiuta i nostri rapporti. Quello che più mi sembra essere in sinergia è il progetto. Io dal ’93 insisto per la rivalutazione archeologica di questa città, mi sono battuto molto, Formia ha invertito la rotta. Nel ’93 era una città in cui si cercava esclusivamente di sviluppare un’edilizia selvaggia sfruttando la rendita dei terreni, oggi è una città che ha attenzione condivisa da tutti su questo immenso patrimonio. Ho parlato con Zingaretti del bellissimo incontro avuto col Professor Carandini, insieme ci faremo carico di parlarne col ministro Franceschini perché in questi anni noi vogliamo riportare la villa di Cicerone all’interno di un progetto di valorizzazione pubblica di quest’area. Questo è l’impegno più grande che vi fa capire che Zingaretti sta con Sandro Bartolomeo.
Bartolomeo su pontile petroli: “Costruire al centro di questo Golfo un pontile per l’attracco di grandi petroliere è il contrario dello sviluppo turistico. Serve non solo a Formia ma allo sviluppo di tutta questa parte meridionale del Lazio evitare questi scempi.

LEGGI ANCHE:

29/03/2014 FORMIA: A VILLA RUBINO UN PATRIMONIO DI INESTIMABILE VALORE STORICO E ARCHEOLOGICO IN MANI PRIVATE



FORMIA: A VILLA RUBINO UN PATRIMONIO DI INESTIMABILE VALORE STORICO E ARCHEOLOGICO IN MANI PRIVATE

Redazione

Formia (LT)
– Un tesoro ancora in gran parte nascosto, gioiello di architettura romana che molti studiosi identificano nel “Formianum”, la mitica villa di cui Cicerone parla nelle lettere ad Attico, luogo prediletto per gli studi e rifugio da cui seguire i fatti politici di Roma ai tempi della guerra civile.

Il sito in cui, molti secoli più tardi, nel 1861, piemontesi e napoletani firmeranno l’armistizio che pone fine al Regno delle Due Sicilie. Questo patrimonio di inestimabile valore storico e archeologico è a tuttoggi in mani private. Appartiene ai Rubino, storica famiglia di professionisti formiani.

Quando l’ha vista, il professor Andrea Carandini è rimasto strabiliato, così come il resto della delegazione di amministratori e cittadini che lo ha seguito nel tour archeologico al fianco del sindaco Sandro Bartolomeo. La villa è composta a nord da diversi ambienti rettangolari e ad est da un settore residenziale, organizzato su tre terrazze. Al centro ci sono due ninfei di età repubblicana. I mosaici sono in gran parte distrutti. Intorno ai resti crescono sterpi e alberi di da frutto. Il complesso avrebbe bisogno di cospicui interventi di manutenzione affinché le meravigliose architetture sopravvivano al passare del tempo.
“Abbiamo a che fare con reperti archettonici di altissimo livello – ha spiegato Carandini a margine della visita -, il ché non sorprende perché Lazio e Campania sono il cuore dell’Impero. Qui c’è l’architettura romana più ricca e fastosa che solo occasionalmente troviamo nell’Italia del nord come a Sirmione, la villa attribuita a Catullo. Solo che lì è un’eccezione mentre qui è una regola. Ci troviamo nel cuore della grande architettura romana. Ringrazio il sindaco perché mi ha permesso di vedere luoghi molto famosi nella manualistica archeologica ma che io non avevo mai visitato.

Devo dire che, visti in loco, fanno tutt’altra impressione. Siamo ai piedi della città, di fronte al mare, al vecchio porto. Credo che la villa debba essere acquisita. Serve un lavoro di preparazione, una grande carta archeologica della zona, documentazione e studi approfonditi. Mi sono permesso di dedicare un mio libro al Sindaco Bartolomeo: gli ho detto che deve riabilitare una città che in un certo momento della storia è stata molto danneggiata. Va proseguita l’attività di recupero che lui ha iniziato trent’anni fa. Perché la storia sia lo strumento per costruire il vostro futuro”.
E’ uno degli obiettivi dichiarati del Sindaco: acquisire l’area e restituirla alla pubblica fruizione. Ma come? “Innanzitutto – risponde Bartolomeo -, ragionando con i proprietari. Sono convinto che la famiglia Rubino saprà comprendere le ragioni del pubblico. Poi non siamo del parere che la villa debba essere acquisita tutta. Dobbiamo acquisire la parte forse più difficile e onerosa da ristrutturare e, nello stesso tempo, lasciare loro l’uso del resto. Conosco bene l’avvocato Rubino, sono convinto che troveremo una soluzione”. Il sopralluogo è proseguito poi con una visita allo scavo in corso presso i Criptoportici di Caposele e presso il Cisternone romano di Castellone.
 




FORMIA: SANITA' AI MINIMI STORICI. SERVONO NUOVE STRUTTURE

Redazione

Formia (LT) – Sanità, un ordine del giorno per impegnare la Regione. Bartolomeo: “Vogliamo risposte concrete”
Un ordine del giorno che impegni la Regione a prendere una posizione chiara: si faccia il nuovo policlinico del Golfo o si ristrutturi il Dono Svizzero, potenziandolo con l’acquisizione dell’ex pastificio Paone.

Non saranno ammessi ulteriori “faremo”, perché di mezzo c’è la salute dei cittadini e la qualità di un’offerta sanitaria ridotta ai minimi storici dai tagli degli ultimi anni. Nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale il Sindaco e la maggioranza lo hanno detto a chiare lettere: l’opzione pastificio non esclude la realizzazione del Policlinico. Ma, ammesso che i soldi ci siano (e, allo stato, probabilmente non ci sono), il nuovo ospedale non vedrebbe la luce prima di quindici-vent’anni. E nel frattempo, “Formia non può morire”. Se ne discuterà nel corso dei prossimi giorni in commissione Sanità. Lì nascerà l’ordine del giorno che sarà poi riportato in Consiglio per l’approvazione definitiva. “Sono stato io a buttare il sasso nello stagno – ha dichiarato il Sindaco Sandro Bartolomeo nel corso del suo intervento -. Credo non si possa più attendere che qualcuno da Roma ci dica cosa fare. Siamo troppo piccoli rispetto alla realtà degli ospedali romani. Se pensiamo che Regione e Asl vengano a risolverci il problema, aspetteremo questa consiliatura e le prossime senza che niente sia mutato. Regione e Asl devono darci delle risposte. La conferenza dei sindaci non è stata mai riunita. Questo la dice lunga sul peso che è stato dato ai territori.

La vicenda del pastificio Paone è entrata nella discussione quando la proprietà mi ha segnalato l’impossibilità di andare avanti coi suoi progetti di riconversione (centro commerciale e uffici). Sappiamo tutti come sono andate le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’immobile. Nel momento in cui la prospettiva si è aperta, era mio dovere informare il Consiglio e i cittadini nel modo più trasparente possibile. La proposta di potenziare il Dono Svizzero con l’acquisizione dell’ex pastificio è nata quindi da un’occasione che oggi possiamo decidere di cogliere oppure no. Se Zingaretti vuole costruire il policlinico, bene, anzi benissimo. Ma ci dica tempi e modi. Il bilancio della Regione nel frattempo è stato approvato e non c’è alcuna posta per la copertura finanziaria dell’opera. Il pastificio è un’occasione: vogliamo aspettare che il locale finisca in vendita per poi trovarci l’ennesimo centro commerciale?”.
 




FORMIA – PIANO URBANO DEL TRAFFICO, AVVIATA LA PROCEDURA. MARCIANO: “IL BANDO ENTRO DICEMBRE”.

Redazione

Formia (LT) – L’amministrazione comunale stringe i tempi per la definizione del Piano Urbano del Traffico. Uno strumento di pianificazione strategica che il Codice della Strada impone a tutti i comuni con più di 30 mila abitanti ma di cui Formia non è ancora dotata, sebbene coinvolga nella programmazione settori importanti di sviluppo: dagli investimenti nelle infrastrutture alla gestione della viabilità, alla regolamentazione della mobilità leggera.
Tempo da perdere non ce n’è più.
La giunta ha così deliberato l’avvio della procedura che porterà all’affidamento dell’incarico di redazione del piano. “Selezioneremo professionalità giovani ma esperte in quest’ambito – sostiene l’assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano -. Sono stati stanziati 40 mila euro, cifra ritenuta congrua per l’elaborazione del primo livello del Put, cui seguiranno altri piani particolareggiati, dedicati a parcheggi e mobilità sostenibile. Alla programmazione della sosta faremo fronte attingendo da risorse interne. Per la mobilità leggera parteciperemo ad un bando europeo che scade il 7 gennaio e che consentirà il reperimento di professionalità esperte in bike sharing e trasporto pubblico sostenibile”.
I 40 mila euro destinati alla redazione del Put sono stati recuperati grazie alla disponibilità del Comando di Polizia Locale. “I fondi erano stati già destinati nel 2011 al Piano Urbano del traffico – ricorda Marciano – ma, misteriosamente, non sono stati più utilizzati anche perché la precedente amministrazione non aveva impresso alcuna linea di indirizzo. Nella delibera che abbiamo appena votato sono invece chiaramente espresse”.
Il piano dovrà infatti prevedere: l’implementazione di un sistema di info-mobilità applicato al trasporto pubblico e privato sul modello del progetto “Luceverde” della Regione Lazio; la realizzazione di un’ approfondita indagine sulle abitudini di mobilità dei residenti; la coerenza degli interventi programmati nel PUT con l’istituendo Piano Urbanistico Generale; l’implementazione della mobilità leggera con particolare attenzione all’attivazione di un servizio di bike sharing; l’istituzione di zone a traffico limitato e pedonali nel centro cittadino e sui lungomare; l’efficientamento del sistema di Trasporto pubblico locale; la revisione del Piano Parcheggi alla luce degli interventi previsti dal PUT.
“Oltre alla Polizia Municipale – prosegue Marciano -, la giunta ha deciso di coinvolgere il settore Urbanistica e Pianificazione per rendere coerenti i vari piani. Non appena concluso il bando, coinvolgeremo anche la commissione consiliare al fine di orientare la programmazione nel modo più partecipato possibile. Vogliamo che tutti gli stakeholders diano il proprio contributo: dall’azienda di trasporto pubblico locale al gestore dei parcheggi, ai soggetti attivi della mobilità, come i pendolari. E’ chiaro che una città complessa come Formia dovrà trovare nuove risorse anche aderendo a modalità di condotta più sostenibili. La prossima settimana, con l’indizione dei bandi sulla multipiattaforma digitale, avvieremo il procedimento per installare sul nostro territorio un sito specificamente dedicato all’auto condivisa (car sharing), così da consentire una maggiore integrazione tra le varie esigenze e garantire a chi si muove la possibilità di incontrarsi ed eventualmente scambiarsi i mezzi di locomozione. Sono strumenti già attivi in molte comunità. Formia può puntare al salto di qualità, tenendo conto anche degli ingenti finanziamenti Plus che andremo ad implementare nei primi mesi del 2014”.
Tempi? “Contiamo di aprire il bando entro dicembre”.
Soddisfatto il primo cittadino Sandro Bartolomeo: “Il quadro è senz’altro complesso – spiega -: la morfologia del territorio, l’insufficienza del circuito viario, il flusso abnorme di veicoli, soprattutto d’estate, rendono quello della viabilità un problema strutturale che richiede una programmazione coerente, estesa, multidisciplinare. Abbiamo avviato il processo ed intendiamo fare presto. La città ha bisogno di interventi seri, di una pianificazione strutturata, di idee e buona volontà. Lavoriamo – conclude – per fare di Formia una città sempre più vivibile e moderna”.

 




FORMIA, IL SINDACO BARTOLOMEO RISPONDE ALL'AVVOCATO CARDILLO CUPO

Redazione

Formia (LT) – Dichiarazione del sindaco Sandro Bartolomeo quale commento alla presa di posizione dell'Avvocato Cardillo Cupo.

“L’avvocato Cardillo Cupo parla come se il processo fosse già concluso. Ne discuteremo nella sede competente e lì verrà fuori la verità delle cose. Evidentemente, scotta ancora quanto sottolineai, ossia l’incompatibilità che ritengo esista tra il ruolo di amministratore e quello di legale di soggetti legati alla camorra. In tanti ricordano come andarono le cose in quel Consiglio Comunale. Il consigliere Salvatore Forte fu verbalmente intimidito dall’allora assessore Cardillo Cupo e a seguito di questo intervenni con le espressioni che sono oggi al vaglio della magistratura. In quella stessa sede, come ricostruibile dalla trascrizione della seduta di consiglio, le sue dichiarazioni furono fortemente stigmatizzate anche dall'allora consigliere di maggioranza Giuseppe Simeone, oggi deputato regionale. Prima che gli rispondessi, lo stesso Cardillo Cupo offese me, assimilando la professione di psichiatra al mio stato di salute mentale. Ad ogni modo, ho la massima fiducia nell’operato della magistratura. Il resto sono dichiarazioni che si commentano da sole”.
 
 




FORMIA – CASO VALERIO E ACERBARA, BARTOLOMEO: “VI MOSTRO LE CARTE, SVENTATO UNO SCEMPIO”

Redazione

Formia (LT) – Caso Valerio, piano regolatore, questione Acerbara, discarica di Penitro. Tutti argomenti delicati quelli trattati dal sindaco Sandro Bartolomeo nella conferenza stampa che si è tenuta ieri presso la sala Sicurezza alla presenza della giunta e di molti consiglieri di maggioranza.
“Si sono dette tante cose – ha dichiarato il primo cittadino riferendosi alla vicenda del consigliere Giovanni Valerio -.

Non capisco quale sarebbe stato il mio interesse a chiedergli di uscire dalla maggioranza dal momento che con lui non avevo mai avuto problemi di alcun genere. Cosa è successo? Ho raccolto alcune voci circa il suo coinvolgimento nella tutela legale di alcuni esponenti di una nota famiglia legata alla criminalità organizzata campana. Gli ho chiesto se fosse vero e lui ha risposto di sì. Ho ritenuto non fosse compatibile con i principi etici della Carta di Pisa da noi tutti sottoscritta. Gli ho chiesto inoltre se negli ultimi anni avesse acquistato terreni presso l’Acerbara. Me lo ha confermato. Sono andato a controllare le particelle ed effettivamente il suo nome risultava.

La precedente amministrazione – ha spiegato Bartolomeo – su quell’area agricola aveva previsto imponenti indici edifcatori”. Si ferma, tira fuori le tavole che graficizzano tali previsioni. “Guardate qui – fa rivolto alla stampa -. Volevano costruire non solo all’Acerbara: su via Peschiera, via Rotabile, da Maranola a Castellonorato, a Mergataro, Mamurrano, Santa Maria la Noce. Se non avessi vinto le elezioni avrebbero massacrato questo territorio. Ho affrontato la questione con l’architetto Purini e tutte queste aree sono scomparse dalla nuova proposta di piano regolatore che entro gennaio contiamo di portare in consiglio. Perché ho confermato il progettista? Perché è stato ampiamente pagato ed ho rispetto per il denaro dei contribuenti. Ho ritenuto che da parte sua non ci fossero responsabilità dal momento che ha semplicemente graficizzato le linee proposte dall’allora maggioranza e da quell’Udc che oggi tanto si risente per le mie parole. Un dato è certo: avremo un piano regolatore che rispetta la città e arricchisce i servizi, non uno che uccide il territorio. Mi sono stancato di subire continui attacchi promossi proprio dagli autori di questo scempio. Consegnerò la documentazione alla Procura di Cassino. Chiederò di verificare se ci sono state compravendite di terreni, passaggi di proprietà ed altri movimenti strani”. Quanto ai sospetti dell’opposizione. “Valerio – ricorda – non è stato decisivo per la mia elezione. Anche senza i suoi voti sarei andato comunque al ballottaggio dove, si sa, il voto va direttamente al sindaco e non ai consiglieri. In ogni caso, ho perso le precedenti elezioni con uno scarto inferiore e sapete tutti quali personaggi ingombranti militassero tra le fila di quella maggioranza”.

In merito alla notizia diramata da alcuni organi di stampa sulla presunta inchiesta che lo vedrebbe indagato per concussione, Bartolomeo taglia corto: “Ho chiesto lumi ai Carabinieri, m’è stato risposto che a mio carico c’è solo un esposto e che quindi, allo stato, non sono indagato di nulla. Insomma, è solo una delle tante informazioni calunniose che si stanno diffondendo con l’unico obiettivo di spargere fango tanto sulla mia persona quanto sull’amministrazione che ho l’onore di guidare. Se riguardo queste tavole – commenta guardando i grafici della variante al prg targata giunta Forte – capisco il perché di tutto questo”.
L’esposto presentato ai Carabinieri è accompagnato da file audio registrati nel corso degli incontri con Valerio. “Questo mi addolora – commenta il sindaco – fare cose del genere durante incontri alla presenza di persone cui entrambi siamo molto legati… Non temo nulla, comunque. A Valerio ho detto le stesse cose che riferisco qui. L’ho minacciato di spaccargli la testa? Certo – ironizza il primo cittadino -, Valerio ha avuto paura, tutti sanno che sono un uomo pericoloso e violento… Immaginate voi a chi possa fare del male…”
C’è poi chi ha parlato di dimissioni e commissariamenti. “Mi rendo conto che sia l’aspirazione di molti ma posso garantirvi che qui non cade nessuno. Siamo in ottima salute ed anzi, da questa vicenda, usciremo ancora più forti”.
Breve il riferimento alle dichiarazioni di Schiavone circa le presunte “amicizie pericolose” che l’ex sindaco Forte avrebbe avuto con Bardellino. “Se fosse stato detto di me la decima parte di quanto riferito sul mio predecessore, sarebbero venuti in Comune a buttarmi dalla finestra. L’Udc invece ha totalmente occultato la cosa, come se non fosse accaduta. Quanto a noi, nessuno ha speculato. Si tratta di una vicenda delicata. E’ giusto che la magistratura indaghi senza interferenze”.
In apertura di conferenza stampa, l’assessore Claudio Marciano aveva invece relazionato sull’assemblea pubblica andata in scena ieri sera e incentrata sulla vicenda discarica. Marciano, nel sottolineare la grande partecipazione della comunità di Penitro, ha ribadito la volontà dell’amministrazione di fare piena chiarezza e di garantire un assiduo monitoraggio di acque e terreni. “Non ci sono teoremi da confermare – ha spiegato -, né in un senso, né nell’altro. Ma non abbiamo alcuna intenzione di farci massacrare da montagne di calunnie. Alle polemiche strumentali rispondiamo con la trasparenza”.
 




FORMIA: PIOGGIA DI SOLDI PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Redazione

Formia (LT) –  Via da file e burocrazia: il Comune è a casa tua, a portata di click. E se non vuoi pagare più rifiuti di quanti ne produci, arriva il computerino per la tariffazione puntuale. Se sei in piazza e non hai connessione, ecco i sensori appesi ai lampioni che oltre a regolare luce, controllare semafori e, eventualmente, fungere da videosorveglianza, sparano il segnale web fino a cento metri di distanza. Per tutto questo, a partire dal 2014, Formia sarà la smart city a più alto contenuto tecnologico dell’intera Regione. Tra finanziamenti europei e regionali sull’innovazione digitale, tra cui Plus e Open Data, il Comune intascherà fondi per oltre un milione di euro. I progetti in ballo sono diversi e trovano in applicazione nei settori più disparati. 
1)      Digitalizzazione dei processi amministrativi. Tramite fibra ottica, sarà potenziata la connessione interna e realizzata una multipiattaforma che sostituirà il sito internet, consentendo di digitalizzare il rapporto tra cittadini e Comune. Pagare tasse, chiedere e ottenere certificazioni, seguire l’iter delle pratiche urbanistiche: ognuna di queste operazioni potrà essere fatta da casa, tramite una rete di siti collegati che porranno direttamente in contatto con gli uffici del Comune;
2)      illuminazione pubblica. Un investimento importante riguarda l’acquisto di sensori ad altissima tecnologia da montare su 200 lampioni del centro che a loro volta saranno sostituiti con lampade a led. Tramite un software, i sensori regoleranno i punti luce, daranno la connessione wifi al centro cittadino, potranno essere utilizzati come videocamere per il telecontrollo, per gestire i semafori, persino per raccogliere dati sull’inquinamento atmosferico.
3)      Raccolta dei rifiuti. Da Gianola, uartiere interessato a fine dicembre dall’estensione del porta a porta, sarà inoltre avviata la sperimentazione dei sensori Rfid che saranno installati sui mastelli della differenziata, ciascuno contraddistinto da un proprio codice. Forniranno in tempo reale i dati relativi all’andamento della raccolta: il peso del rifiuto contenuto nel bidone, quante volte è stato svuotato. E questo consentirà di calcolare in modo preciso la tariffa, calibrandone la parte variabile (il 50%) su quantità e tipologia del rifiuto prodotto. Vale a dire: più produci, più spendi.
4)      Open data.  Dal prossimo mese saranno avviati bandi destinati a professionalità del campo informatico, ambientale e delle scienze della comunicazione. Il gruppo di lavoro selezionato dovrà raccogliere dati, gestire piattaforme e siti internet collegati. I progetti riguarderanno rifiuti, acqua, territorio, energia ma anche turismo e controllo del territorio, tramite il cosiddetto prg digitale.

 “E’ un’opportunità straordinaria – commenta il sindaco Sandro Bartolomeo – perché si tratta di fondi già disponibili per trasformare i progetti in azioni concrete”. “Sarà necessario aprire una discussione sulla governance che si intende dare a questi investimenti – sostiene Claudio Marciano, assessore alla Sostenibilità Urbana -. Certo, ricorreremo ai bandi ma per gestirli a dovere serve forse un’intelligenza unica. Si potrebbe discutere, sulla falsariga di quanto avvenuto a Genova e Torino, della possibilità di dar vita ad una Fondazione che possa contribuire ad una parte dei servizi. Un istituto comunale che chieda l’adesione di istituti di credito e multinazionali delle Tlc. Questa è un’area appetibile, a metà strada tra Napoli e Roma, capace quindi di attirare progetti di ricerca che coinvolgano le grosse aziende. Dobbiamo passare dall’età della pietra a un sistema avanzato – prosegue Marciano -. Ci vorrà almeno un anno ma porteremo a casa il risultato. Ai progetti già finanziati ho intenzione di attuare una correzione in corso d’opera che preveda la fornitura di tablet, smartphone e Lim agli istituti scolastici della città”.
 




FORMIA (LT): CAMORRA E RIFIUTI TOSSICI, I RISULTATI DEL TAVOLO TECNICO TRA COMUNE E ASSOCIAZIONI ANTIMAFIA

Ang. Car.

Formia (LT) – Per la prima volta insieme, amministrazione comunale e associazioni antimafia. Con Libera Formia, Associazione Caponnetto, Sos Impresa, Rete Legale Etica, Fondazione Caponnetto e Comitato Antinucleare del Garigliano, il sindaco Sandro Bartolomeo e il delegato Patrizia Menanno hanno fatto il punto della situazione e valutato eventuali iniziative comuni da intraprendere per promuovere la legalità. Si è partiti, come ovvio, dalle rivelazioni choc del pentito Carmine Schiavone e dai rischi per la salute pubblica legati alle tonnellate di rifiuti tossici che, secondo l’ex boss del clan dei casalesi, sarebbero stati interrati per anni nelle campagne a cavallo tra le due sponde del Garigliano.

La discussione si è tenuta in un clima di massima collaborazione e di dialogo franco. L’amministrazione ha espresso pieno sostegno, ideale e logistico, al convegno organizzato dall’associazione Caponnetto per il 12 ottobre al quale parteciperanno insigni magistrati, esponenti delle forze dell’ordine impegnate nella lotta alla criminalità organizzata e giornalisti d’inchiesta. Uno spazio importante lo avrà il dottor Antonio Marfella, medico oncologo del Pascale di Napoli, il quale relazionerà sull’incidenza che fattori esogeni come lo stoccaggio illegale dei rifiuti hanno sulle statistiche tumorali di un territorio. Contestualmente, amministrazione e associazioni antimafia hanno iniziato a valutare l’ipotesi di costituire una commissione di esperti per uno screening approfondito e scientificamente testato dei dati epidemiologici relativi al territorio. Aggiornando gli studi condotti negli anni scorsi e calibrandoli sul vasto bacino di utenza dell’ospedale Dono Svizzero, notoriamente esteso al Golfo di Gaeta, al nord della provincia di Caserta e al sud di quella di Frosinone. “Siamo soddisfatti di questo primo incontro a cui siamo certi ne seguiranno degli altri” fa sapere il delegato alla Legalità Patrizia Menanno -. Proseguiremo sulla strada della concertazione con le associazioni perché il problema della criminalità venga finalmente affrontato e non negato. E? una svolta culturale. Senza, non andremo mai da nessuna parte?.

 




FORMIA, ELEZIONI 2013: L'ESITO PREMIA IL LAVORO DI "UN'ALTRA CITTA' "

Redazione

Formia (LT) – “L’esito dell’ultima tornata elettorale premia Un’Altra Città per il lavoro svolto negli ultimi due anni e soprattutto consegna a Formia un nuovo soggetto politico fondato sul concetto di democrazia orizzontale, partecipata e condivisa. Possiamo, dunque, affermare che la prima fase del progetto sia terminata con successo e siamo già pronti a dare inizio alla seconda fase attraverso la costruzione di una rete civica sempre più ampia e radicata sul territorio.” – Dichiara in una nota il portavoce di Un’Altra Città –  A tal proposito comunichiamo che da martedì 18 – prosegue la nota –  si apre una campagna tesseramenti straordinaria per far fronte alle numerose richieste di partecipazione giunte in questi giorni. La notizia dell’assenza di Paola Villa in Consiglio Comunale unitamente alle modalità con le quali si è formata la nuova maggioranza, hanno definitivamente fugato ogni dubbio circa l’urgenza di un impegno in prima persona e la necessità di una partecipazione attiva sul territorio, fatta di crescita personale, proposte condivise finalizzate all’innalzamento degli standards qualitativi della Città e controllo serrato sull’attività dell’Amministrazione.

A proposito, il conteggio di 15 a 9 era giusto, benché molti si siano sforzati di sostenere il contrario e oggi hanno accolto la notizia con nonchalance, così come suonano come vuota retorica le parole del neoeletto Sindaco quando declamava che la mancata presenza di Paola Villa in Consiglio era un “reato democratico” cui sarebbe stato riposto rimedio. Continuiamo, infatti, a non capire come porre rimedio ad una conseguenza dell’applicazione di una legge! 

Se da una parte i partiti si sono sfaldati e i concetti stessi di destra e sinistra tendono sempre più a smarrirsi, sepolti come sono tra vendette, tradimenti, rimescolamento di voti e di appartenenze, professionisti del mal di pancia e del salto della quaglia, promesse, ricatti, piccoli e grandi interessi, accordi sotterranei, ciò che esce dalle urne in maniera chiara e netta è la richiesta di buona politica che gli elettori hanno espresso premiando le numerose liste civiche in competizione. A ben vedere, l’errore compiuto è stato quello di affrontare separati il momento elettorale, invece di costruire fronte civico che avrebbe avuto notevoli possibilità di successo, come testimonia il forte assenteismo registrato al secondo turno.

La nota conclude – Come giusto che sia, auguriamo al nuovo Sindaco e alla Giunta un buon lavoro e che sappiano smentire attraverso i fatti le perplessità che oggi nutriamo. Vogliamo, infine, mostrare tutto il nostro gradimento verso i nuovi volti che siederanno al Consiglio e dare testimonianza dell’egregio lavoro svolto soprattutto dalle giovani classi del PD nel loro viaggio verso un rinnovamento dall’interno del sistema partitico".




FORMIA, BARTOLOMEO: "PRONTI AL BALLOTTAGGIO CON STESSA SQUADRA E STESSO PROGRAMMA DEL PRIMO TURNO"

Redazione

Formia (LT) – "Al ballottaggio andremo con la stessa squadra e lo stesso programma del primo turno: non faremo alcun apparentamento né accordo indiretto. Dialogheremo invece con tutte le forze politiche della città, comprese quelle che hanno raccolto meno voti e che non avranno rappresentanza consiliare, sui contenuti e sui metodi di governo. I nostri interlocutori principali saranno comunque i cittadini, che presto andremo ad incontrare in tutti i quartieri. – Dichiara il candidato sindaco Sandro Bartolomeo – Il voto ci dona invece tre fatti importanti. Il primo riguarda il rapporto tra voti di lista e voti del sindaco. Nel mio caso, i voti al sindaco superano quelli delle liste (+70).Costa ha preso invece 600 voti in meno del suo schieramento. Il secondo riguarda la composizione del consiglio comunale. Se vincesse Costa, ben 8 consiglieri su 14 sarebbero diretta emanazione di Michele (UDC) e di Aldo Forte (Generazione Forte). Uno scenario simile a quello del 2001, quando un centro destra ostaggio dei Forte, portò lo scioglimento del consiglio comunale in due anni. Il terzo riguarda il voto di genere. Il nostro schieramento, oltre a prevedere tante donne in Giunta, ne ha elette quattro in consiglio comunale. Costa, malgrado la doppia preferenza, ne porta soltanto una. Mi chiedo se su questi, ed altri punti, sia possibile un confronto pubblico. Al primo turno Costa li ha evitati per paura di perdere consensi. Mi auguro che in questa occasione voglia mostrare più rispetto per i cittadini e per i suoi avversari".