Minacce a Salvini: imbavagliato sotto simbolo BR

“Incredibile. Questa è vera violenza. Non mi fanno paura, mi danno ancora più forza: andiamo a governare!” Così il segretario della Lega Matteo Salvini su Facebook dove ieri ha postato una foto di “vento ribelle” che ritrae Salvini imbavagliato davanti al simbolo delle brigate rosse con il commento “ho un sogno”. “Oggi stesso denunceremo l’autore – dice Salvini – e attendo reazioni scandalizzate come quelle dei giorni scorsi dove è stato detto tutto e il suo contrario su episodi di presunta violenza”.

 

“Sono altrettanto sicuro – prosegue il leader della Lega Matteo Salvini – che di fronte a tante inaccettabili minacce si aprirà anche un serio dibattito sulla violenza vera e non presunta. Ovviamente mi auguro che dopo tante chiacchiere su fake news e violenza, su Facebook partano indagini vere e approfondite sull’autore di questo gesto”.




Salvini: pronti altri referendum

Anche dopo i referendum di Lombardia e Veneto, “c’è una sola Lega che dà speranza a 60 milioni di cittadini italiani. Abbiamo permesso a milioni di persone di votare in maniera pacifica e ordinata, e già ci stanno chiamando e stiamo lavorando per la Puglia, il Piemonte, l’Abruzzo e l’Emilia Romagna. Voglio una politica che spende meno e meglio”. Torna sulla consultazione di domenica il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, parlando a Radio Anch’io.

“Ci sono due milioni e mezzo di veneti che hanno dato mandato per trattare autonomia. Poi quanta autonomia deve arrivare… da persone serie si discute”, si è limitato a rispondere così il leader del Carroccio sullo Statuto speciale chiesto dal Veneto.

Salvini non è entrato nel merito della domanda, prendendosela con “i soliti analisti e giornalisti”. Ma in un altro passaggio del suo breve intervento ha sostenuto che dopo i referendum di domenica “gli italiani devono decidere” se continuare a farsi governare da “un centralismo che ha fallito”, pur restando “nell’ottica dell’unità nazionale”.

“Come Consiglio regionale metteremo a punto una piattaforma rivendicativa per ottenere più competenze e più risorse su tutte le 23 competenze previste. Partirò chiedendo di discutere su tutte”: lo ha detto a Radio Anch’io il governatore della Lombardia, Roberto Maroni. Maroni ha definito “straordinario” il risultato di quasi il 40% di affluenza ottenuto nel referendum in Lombardia.

Quella del governatore del Veneto, Luca Zaia, per lo Statuto speciale “è una proposta che va contro l’unità e l’indivisibilità del Paese”. Lo ha detto il sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, a Radio Anch’io. “Non è una proposta catalana – ha risposto Bressa – ma una proposta che la Corte Costituzionale ha bocciato, e Zaia lo sa”.




Berlusconi: “Niente larghe intese, ecco il patto tra me e Salvini”

“C’è un accordo con Salvini. Chi ha più voti indica il premier”. A ribadirlo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, è Silvio Berlusconi che esclude invece le larghe intese e prevede “di vincere le elezioni, governare e cambiare il Paese, con i nostri alleati del centrodestra”. Un centrodestra “aperto e plurale, formato non da professionisti della politica ma da persone che nella vita professionale, nel lavoro, nell’impresa, nella cultura, nell’impegno civile, abbiano dimostrato onestà assoluta, serietà, capacità concrete di realizzare le cose”.
“Salvini? Un interlocutore serio e ragionevole”

Per quanto riguarda il suo rapporto con Salvini, il leader di Forza Italia spiega: “Salvini è irruente all’esterno. È quello il suo stile e il suo modo di conquistare consensi, ma quando ci sediamo intorno a un tavolo è un interlocutore serio e ragionevole. Con lui siamo d’accordo sul fatto che la forza politica del centrodestra che prenderà più voti indicherà al Capo dello Stato il nome del premier per l’intera coalizione. Io non ho alcun dubbio sul fatto che quel nome lo dovremo indicare noi. Stiamo valutando diverse figure ma naturalmente non ne nominerò nessuna, visto il polverone mediatico che si era sollevato quando in passato avevo citato qualche nome solo a titolo di esempio”.
“Rosatellum miglior compromesso possibile”

Per quanto riguarda la legge elettorale, afferma l’ex premier, “non è la migliore possibile, io avrei preferito un proporzionale puro sul quale in passato tutti si erano detti d’accordo. Ma oggi questa legge è il miglior compromesso possibile. Non potevamo sottrarci alla responsabilità di mandare a votare gli italiani con una legge coerente, come chiesto giustamente dal Capo dello Stato”.




Elezioni, centrodestra unito stacca M5S e Pd: ecco il sondaggio

Centrodestra unito a sei punti e mezzo dalla soglia chiave del 40%, M5S in calo di quasi tre punti rispetto a tre mesi fa, Pd indietro fermo al 25,4%.

E’ la fotografia delle intenzioni di voto, rilevata dal sondaggio dell’istituto di ricerca Index Research, realizzato per Piazza Pulita, la trasmissione de La 7 condotta da Corrado Formigli.

Alla domanda “Se ieri si fossero tenute le elezioni politiche, lei per quale partito avrebbe più probabilmente votato?” il 27,1% degli intervistati ha indicato il Movimento 5Stelle, mezzo punto in meno rispetto a dieci giorni fa e quasi tre punti in meno rispetto a tre mesi fa.

Il 25,4% avrebbe scelto il Partito Democratico. Lega Nord terzo partito con 14,7% delle preferenze degli intervistati, più di un punto e mezzo in più rispetto a tre mesi fa. Il 13,6% ha indicato Forza Italia. Il centrodestra unito arriva al 33,6%.

Luigi di Maio, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sono considerati i leader del Paese. L’istituto di ricerca guidato da Natascia Turato inaugura la stagione dei “duelli” tra i principali protagonisti dei principali schieramenti politici in vista di un “toto premier”.

Nell’elettorato M5S Luigi Di Maio batte Alessandro Battista a mani alte: il 70% degli intervistati preferisce il vice presidente della Camera al parlamentare romano, indicato dal 20%. Nell’elettorato di centrodestra, testa a testa tra Silvio Berlusconi (37%) e Matteo Salvini che conquista il 33% delle preferenze.

Tra gli elettori del Pd e di Alternativa Popolare, Matteo Renzi con il 52% delle preferenze rimane il leader preferito rispetto all’attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (33%).

Metodo di raccolta: Interviste telefoniche con metodologia C.A.T.I. Con questionario strutturato

Interviste complete 800

Totale contatti effettuati: 4.009




Salvini paragona Boldrini a una bambola gonfiabile: è bagarre

Redazione

Scoppia la polemica che vede coinvolta la presidente della Camera Laura Boldrini. "C'è una sosia della Boldrini qua sul palco". Sono le parole con le quali il segretario della Lega Matteo Salvini ha accolto una bambola gonfiabile esibita da alcuni militanti durante un comizio a Soncino (Cremona). Immediata la polemica politica. La prima a rispondere è stata proprio la presidente della Camera: "Le donne non sono bambole e la lotta politica si fa con gli argomenti, per chi ne ha, non con le offese". Controreplica di Salvini: "Non mi scuso".Salvini: "Boldrini razzista con italiani, si scusi lei" – "Non chiedo scusa alla Boldrini, è lei che dovrebbe chiedere scusa agli italiani perché lei è la prima razzista nei confronti degli italiani". E' la risposta alle polemiche del segretario della Lega Nord Matteo Salvini." In un'Italia che chiede il 70 per cento di tasse a chi produce, dove sbarcano 1.500 clandestini al giorno, il problema è Salvini e una bambola? La Boldrini è indegna come politico e come Presidente della Camera, e se si dimette domani fa solo un piacere al Paese. Io non distinguo gli esseri umani nè i politici fra uomini e donne, distinguo le persone per bene e le persone per male. Persone che fanno il loro lavoro e persone che non lo fanno. La Boldrini è donna, potrebbe essere uomo, potrebbe essere Superman o l'Uomo Ragno, non è in grado di gestire la Camera e come politico non rappresenta gli italiani", ha concluso.

Madia: Salvini ha meno cervello di una bambola gonfiabile – "Salvini ha meno cervello di una bambola gonfiabile. Solidarietà a Laura Boldrini. Lo scrive la ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia su Twitter.

Boschi: Da Salvini su Boldrini esibizione squallida di sessismo – "Una squallida esibizione di sessismo. La frase di Matteo Salvini non è giustificabile in alcun modo. Non offende solo la presidente Laura Boldrini, cui va la mia solidarietà, ma anche tutte le donne e gli uomini del nostro paese". Lo afferma la ministra per le Riforme costituzionali, con delega alle Pari opportunità, Maria Elena Boschi.

Milanato (FI): da Salvini battutacce di cattivo gusto – "La sana battaglia e la normale dialettica politica non dovrebbero mai oltrepassare certi limiti, non dovrebbero mai rasentare il sessismo e il volgare. Da Salvini battutacce di cattivo gusto e passa automaticamente dalla parte del torto. Eviti in futuro, per il bene del suo partito e della coalizione di centrodestra, simili spiacevoli svarioni. Alla presidente Boldrini la nostra solidarietà". Così Lorena Milanato, deputata di Forza Italia e rappresentate del Comitato Pari opportunità della Camera.

La condanna per la battuta offensiva di Salvini e la solidarietà a Boldrini nel palazzo sono state immediate e molteplici, soprattutto targate centrosinistra. "Che il linguaggio di Salvini fosse sessista, violento e volgare è cosa nota a tutti ma con l'ultimo accostamento tra una bambola gonfiabile e la presidente della Camera Laura Boldrini- ha dichiarato la vicepresidente Pd del Senato Valeria Fedeli – ha veramente raggiunto il massimo della sua indecenza. I suoi continui incitamenti all'odio e alle discriminazioni sono indicatori della sua mediocrità politica e della sua totale assenza di responsabilità davanti alle donne e agli uomini del nostro Paese".

"Ancora una volta Salvini – ha detto l'esponente della segreteria Pd Emanuele Fiano, capogruppo alla Camera in commissione Affari Costituzionali- non perde occasione per esprimere volgarità e insulti: nell'ultimo comizio, però, ha oltrepassato ogni limite della decenza. La Lega ci ha abituati alle dichiarazioni volgari dei suoi esponenti, che troppo spesso gettano benzina sul fuoco, ma non è possibile sottovalutare la pericolosità dell'atto, perché è proprio dalla cultura che vede le donne ridotte a meri oggetti sessuali inanimati che si legittima la violenza di genere".




MANIFESTAZIONE A BOLOGNA, SALVINI: "ALFANO CRETINO". LA REPLICA: "È UN QUAQUARAQUÀ "

Redazione

Bologna – Tutti compatti per buttare giù Renzi ma il leader della giornata è stato Salvini. Appello all'unità del centrodestra da parte di Silvio Berlusconi che si è detto commosso per il ritorno alla piazza mentre Matteo Salvini va all'attacco di Alfano definendolo addirittura "inutile e cretino".

Le parole di Salvini – "Con noi un personaggio inutile e incapace come Angelino Alfano non ci sarà mai: occupati dei poliziotti, cretino che non sei altro, e lascia perdere la politica che non fa per te". Così Matteo Salvini si è rivolto dal palco di Bologna al ministro dell'Interno Angelino Alfano. Salvini ha rivolto un saluto e un ringraziamento ai membri delle "Forze dell'ordine feriti dai centri sociali che sgombereremo col sorriso uno per uno. Dopo i campi rom, i centri sociali".

La manifestazione di Bologna "non è un ritorno al passato, al '94, alle vecchie formule, alle marmellate: qua comincia qualcosa di nuovo che è guidato dalla Lega, ma che è aperto a tutti gli italiani che oggi sono lontani dalla politica". "La leadership – ha aggiunto Salvini – la scelgono i cittadini, non un palco, un microfono o una piazza. Oggi siamo qui per dire che insieme si vince se qualcuno è in cerca di poltrone questa è la piazza sbagliata. Oggi qua parleremo di lavoro, futuro, giovani, di liberare le energie che in Italia ci sono e che invece sono tenute fra le grinfie della burocrazia, dall'eccesso di pressione fiscale"

Berlusconi, uniti vinceremo prossime elezioni – "Con questa ritrovata unità – ha detto Berlusconi – vinceremo le prossime elezioni. Con Matteo, con Giorgia e con Silvio non ce ne sarà più per nessuno". Insieme, Fi, Lega e Fdi, potranno "superare il 40%". Questa, evidenzia "è una giornata fondamentale per il futuro di tutti noi e dell'Italia".

Meloni al governo, si dimetta sia coerente – "Renzi non sa neanche leggere la bussola: nella legge di stabilità non c'è nessun taglio agli sprechi, né taglio tasse. Stanno lì a vantarsi di togliere norme ridicole introdotte da loro, mettono Marino a fare il sindaco poi lo sfiduciano e vogliono essere ringraziati: siate coerenti e dimettetevi, adesso andate a casa". Così Giorgia Meloni, dal palco della Lega Nord a Bologna.




MILANO, ENTRA IN CASA PER RUBARE E VIENE UCCISO. SALVINI: "SE L'È CERCATA"

Redazione

Milano – "Non volevo che morisse": sono le parole che ha più volte ripetuto ai carabinieri Francesco Sicignano, il pensionato, di 65 anni, che ha sparato ed ucciso un ladro che la scorsa notte si era introdotto in casa sua a Vaprio d'Adda (Milano). I militari hanno trovato nella villetta una torcia accesa, elemento che potrebbe confermare la tesi dell' uomo che ha dichiarato di avere sparato dopo essersi trovato davanti una sagoma nera appunto con una torcia in mano.

L'uomo è accusato di omicidio volontario. Rispetto ad una prima ipotesi di eccesso colposo in legittima difesa, la Procura ha formulato la nuova contestazione per poter svolgere tutti gli accertamenti. In mattinata era stato spiegato che l'ipotesi di reato a carico dell'uomo era quella di omicidio colposo con eccesso colposo in legittima difesa. Da quanto si è appreso, invece, in seguito agli ultimi accertamenti svolti dai carabinieri l'uomo verrà formalmente indagato per omicidio volontario. Per poi valutare se sussistano i presupposti per riconoscere l'eccesso colposo in legittima difesa (punito penalmente) o la legittima difesa (non punita).

L'iscrizione per omicidio volontario, come è stato chiarito, è un atto necessario per svolgere tutte le indagini sulla dinamica di quanto accaduto. Il 28enne romeno, che era entrato nell'appartamento per rubare, sarebbe stato infatti colpito frontalmente dal pensionato, da una distanza ravvicinata, ed è stato raggiunto da un solo proiettile di pistola. Altri due colpi sparati, invece, non hanno colpito il romeno. Il pensionato è stato ascoltato a lungo dai carabinieri, che hanno interrogato anche i suoi familiari. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dal pm Antonio Pastore, che hanno disposto l'autopsia sul cadavere del giovane.




SALVINI CONTRO DE MAGISTRIS: “FACESSE PAGARE LE MULTE STRADALI AI NAPOLETANI”

di Ch. Mo.

E’ già polemica sul web per l’ultima uscita “poco simpatica” del leader di Lega Nord Matteo Salvini. Entrambi ospiti al programma su La 7 di Giovanni Floris, il leader della Lega ha pubblicato sulla sua pagina facebook poco dopo un messaggio contro il sindaco di Napoli: “Il sindaco di Napoli dice che il suo Comune non ha soldi. Se magari facesse pagare le multe stradali (Napoli è la "capitale italiana" dell'evasione fiscale delle multe, e delle truffe alle assicurazioni auto) come fa una minoranza di cittadini perbene, forse qualche lira in più la avrebbe!”


Il mare di commenti, like e insulti però non è tardato ad arrivare. Classiche discussioni da social, insomma , che infiammano ormai da tempo le bacheche dei politici. I napoletani son partiti all’attacco colorando di non poche offese la pagina web di Salvini, stanchi ormai di essere vittime dei pregiudizi che sulla città di Napoli campano da anni. Aver ridotto ad una “minoranza perbene” il popolo dei napoletani proprio non è andato giù a nessuno: a Napoli, si legge su Facebook, c’è gente perbene, onesta che paga le tasse e anche le multe, così come accade in tutto il resto d’Italia. Perché accanirsi sempre con questa città?


E’ un classico dei politici ormai che pur di conquistare consensi e affondare il rivale son disposti quasi a tutto. In tempi di instabilità politica come questi, il buon Salvini lo aveva già fatto diverse volte, ma questa, non gliel’hanno proprio fatta passare.




SALVINI SUL FERMO DEI DUE ROM: "RUSPE IN AZIONE"

Redazione

E' proprio così. Non lo ferma nessuno l'asfaltatore di queste regionali Matteo Salvini che è riuscito a superare Forza Italia in cinque regioni e che si appresta a conquistare il Paese. Ecco che il leader della Lega, indossa per l'occasione una delle sue magliette che tanto fanno parlare la stampa e poi si abbandona a Facebook: "Arrestati i due Rom che hanno investito e ucciso una donna. Galera per loro, e per i Campi Rom… Ruspa". Salvini commenta così il fermo di due givoani nomadi ritenuti responsabili dell'incidente di mercoledì scorso a Primavalle. Al post, Salvini allega una sua foto con la maglietta con su scritto "Ruspe in azione". Dunque il leader del Carroccio non ha dubbi sul da farsi: smantellare i campi.

Chiudere i campi in sei mesi. Salvini ha indossato la t-shirt blu con il segnale di pericolo e la scritta "ruspe in azione" anche durante la conferenza stampa per esaminare il voto delle regionali. Secondo Salvini inoltre "il problema dei rom, se si vuole, in sei mesi si risolve". Si chiudono i campi e la storia è finita
 




ELEZIONI REGIONALI: TRA I 17 IMPRESENTABILI C'E' DE LUCA DEL PD

di Christian Montagna

Con un ampio discorso introduttivo, l’On. Rosy Bindi, presidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle Mafie e sulle altre associazioni criminali anche straniere, ha comunicato dalla Camera dei Deputati le liste degli Impresentabili. Dopo aver sottolineato l’assenza di progetti riguardanti ambiente e società nei futuri candidati, ha evidenziato soltanto l’interessamento di molti candidati alla Legge Severino. Il codice della Commissione Antimafia è meno esteso della Legge ma più rigoroso: sono stati inseriti i reati spia di infiltrazioni mafiose. Appaiono dunque “impresentabili” gli indagati per reati ambientali e di corruzione e i condannati in primo grado per reati di peculato e abuso di ufficio; casi di assoluzione per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente; casi di condanna per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente.


Rosy Bindi rilancia le accuse verso chi ha giudicato invadente il lavoro della Commissione in un periodo di elezioni. Sono stati pubblicati infatti proprio l’ultimo giorno per non entrare in merito alle elezioni. I dati utilizzati sono stati quelli riservati esclusivamente alla Commissione e non a tutti i cittadini. Il lavoro svolto in meno di un mese, a differenza degli altri anni in cui è stato pubblicato dopo le elezioni, quest’anno si è voluto concludere in anticipo grazie al potere conferito alla Commissione di poter accedere a tutte le banche dati del paese . Con l’aiuto delle Prefetture italiane e della direzione nazionale Antimafia, sono stati esaminati circa 4 mila candidati e sono state riscontrate anomalie su alcuni di essi. Sono perciò stati analizzati i numerosi iter legislativi riguardanti ogni singolo candidato per fornire un risultato chiaro e sicuro. “Con questo codice”, dice Rosy Bindi, “ si è voluto informare i cittadini sulla qualità del personale candidato che andranno a votare ma non comporta la candidabilità o la presentazione dei candidati alle elezioni.” Lo stesso lavoro per questioni di tempo non è stato possibile per le Elezioni Amministrative ma sarà eseguito successivamente alle elezioni.

 

Sono 13 e tutti campani i candidati impresentabili alle Regionali, oltre ai 4 pugliesi individuati dalla commissione Antimafia. Ecco i nomi:

Il candidato presidente del Pd Vincenzo De Luca

Antonio Ambrosio di Forza Italia

Luciano Passariello di Fratelli d’Italia

Sergio Nappi di ‘Caldoro presidente’

Fernando Errico di Ncd

Alessandrina Lonardi di Forza Italia

Francesco Plaitano di Popolari per l’Italia

Antonio Scalzone e Raffaele Viscardi entrambi di Popolari per l’Italia

Domenico Elefante di Centro democratico-Scelta civica

Biagio Iacolare dell’Udc

Carmela Grimaldi della lista Campania in rete

Alberico Gambino della lista Meloni Fdi

 

Tra questi, dunque, ci sono anche il candidato del centro sinistra in Campania Vincenzo De Luca, sulla cui candidatura pende la legge Severino, e Sandra Lonardo, moglie dell’ex ministro Clemente Mastella.

 

L'ATTACCO DI DE LUCA SU FACEBOOK

Nell’ultima giornata di campagna elettorale, ho appreso che la signora Rosy Bindi segnala il mio nome tra gli #impresentabili in relazione ad una vicenda giudiziaria di 17 anni fa, relativa alla vertenza di lavoro degli operai dell’Ideal Standard. Ho già dato mandato al mio legale di querelare per diffamazione la signora Bindi. Premesso che tutti gli atti amministrativi in questione sono stati sollecitati dal Prefetto dell’epoca e dalle organizzazioni sindacali, io ho rinunciato alla prescrizione e sono orgoglioso di aver le preso decisioni urbanistiche necessarie a salvare 250 lavoratori dell’Ideal Standard. Oggi rifarei tutti gli atti esattamente come 17 anni fa. Inoltre, l’ipotesi di "concussione" che mi riguarda è relativa ad oneri di urbanizzazione richiesti a vantaggio del Comune, e calcolati dall’ufficio tecnico. Sfido la signora Bindi ad un dibattito pubblico entro la mattinata di domani, per poterla sbugiardare e dimostrare che l’unica impresentabile è proprio lei, pia Donna di Potere, che ha utilizzato fra i suoi sponsor politici uno dei peggiori esponenti della clientela politica in Campania, massimo produttore del debito sanitario, di cui illustrerò opere e virtù nel corso del confronto. Per il resto è sempre più evidente che questa campagna di aggressione vuole essere un vile ed irresponsabile attacco a Renzi, e che la politica politicante – in modo trasversale – è terrorizzata dalla paura che Vincenzo De Luca possa governare la Campania, e fare piazza pulita. Perderanno comunque. #aTestaAlta

 


 




MASSA: SCONTRI PER COMIZIO DI MATTEO SALVINI

di Maurizio Costa

Massa – Durante il comizio elettorale di Matteo Salvini, un gruppo di manifestanti di sinistra si è scontrato con le forze dell'ordine. Il bollettino è di due feriti tra i partecipanti al corteo anti-Salvini. Circa 300 persone facenti parte del gruppo Carc (gruppi anarchici e antagonisti) si sono presentati al comizio con cartelli, materassini e canotti, usati per proteggersi.

Subito dopo sono cominciati i lanci di oggetti nei confronti della polizia. Successivamente, i manifestanti hanno cominciato a spingere e a oltrepassare le transenne che proteggevano il palco del leader del Carroccio.

A questo punto le forze dell'ordine hanno caricato, allontanando il corteo dalla zona rossa. Tra i manifestanti ci sono due feriti, che sono stati anche fermati: uno è stato colpito alla testa da un manganello, e l'altro è stato curato al pronto soccorso.

Salvini sta continuando il suo tour elettorale che lo porterà questa sera a Pisa. Le sue uscite sono accompagnate spesso da grandi contestazioni, come capitato anche a Marsala.

Il leader del Carroccio consiglia di chiudere i centri sociali e ieri, in Umbria, ha contestato Alfano e Renzi: "Dove sono Renzi e Alfano? Dove sta la democrazia? Stamani pure uno sputo in faccia ho preso! Chi agita questo clima con 4 figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari tirando petardi tra le mamme con carrozzine? Mi viene il dubbio che a qualcuno impedire alla Lega i comizi faccia comodo".

Il ministro dell'Interno Alfano, dal canto suo, minimizza, citando anche il caso della statuetta del Duomo lanciata a Silvio Berlusconi: "Si è sempre verificato che quando nelle piazze c'è qualche leader ci sono anche i contestatori".