CAMORRA: PRESI DUE CAPI CLAN LATITANTI

di Matteo La Stella

Napoli – Due operazioni distinte hanno portato, tra la giornata di martedì e l'alba di mercoledì, all' arresto di altrettanti uomini di camorra già condannati da tempo al carcere a vita. Gli agenti della squadra mobile, hanno eseguito a Napoli, l'arresto di Vincenzo Pariante, che detiene la paternità della prima faida di Scampia, e della scissione dal clan Di Lauro degli Amato e dei Pagano. Vincenzo, succeduto ai vertici del clan Pariante dopo l'arresto del fratello Rosario, era latitante dall'aprile 2013, già prima di essere condannato all'ergastolo, nel dicembre 2014, tra i mandanti del duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno eseguito il 28 ottobre del 2004, quando, i due, in sella ad uno scooter, furono speronati da un'auto prima di essere bersagliati da diversi colpi d'arma da fuoco. Episodio questo, che diede vita alla scissione dei clan, e alla prima “guerra” di Scampia, dove Vincenzo Pariante è stato scovato all'alba di mercoledì. Si nascondeva in casa della moglie, in Via Monte Rosa, all'interno di un divano appositamente modificato per ricavarne un ricovero.

Da Scampia ad Ostia Antica, dove, nel pomeriggio di martedì, i Carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno scovato Salvatore Calabria, ritenuto ai vertici del clan De Sena, attivo nel quadrante nord di Napoli. Il quarantacinquenne, anch'esso condannato all'ergastolo per l'esecuzione di Giovanni Sodano nel 1996, era latitante dallo scorso autunno.

Ad Ostia, oltre all'ambiante dispersivo dell'area metropolitana pare avesse trovato appoggio da parte della malavita locale. In virtù di questo, i militari della sezione Catturandi stanno approfondendo le indagini.