Anguillara Sabazia, dimissioni di massa. Cade il sindaco Sabrina Anselmo: ora si aspetta il Commissario prefettizio

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Dimissioni di massa di nove consiglieri del Comune di Anguillara Sabazia protocollate questa mattina dall’ormai ex presidente del consiglio comunale Silvia Silvestri.

Nessuno si aspettava questo epilogo, tantomeno che la Silvestri, amica d’infanzia di Sabrina Anselmo, firmasse la caduta della sindaca eletta con i Cinque Stelle a giugno del 2016 nonostante una condanna passata in giudicato.

È finita l’era Anselmo, un periodo per molti considerato “buio” per la Città di Anguillara Sabazia

Tutta la fiducia riposta in quel vento di novità è crollata pian piano quando la città di Anguillara Sabazia ha iniziato la sua lenta decadenza. L’atto di “dimissioni contestuali da consiglieri del Comune di Anguillara Sabazia” è indirizzato al segretario comunale Alessandra Giovinazzo. I firmatari sono: Silvia Silvestri, Ernesto Liberati, Antonio Pizzigallo, Antonio Fioroni, Silvio Bianchini, Matteo Flenghi, Eugenio Catarci, Roberto Guiducci, Christian Calabrese.

Tra le motivazioni c’è “l’inconciliabilità politica avvenuta nel tempo tra i componenti della maggioranza che avevano fondato la propria credibilità su valori assoluti quali onestà, trasparenza e partecipazione attiva dei cittadini, principi puntualmente disattesi per saccenteria e arroganza di pochi a discapito degli altri qui presenti”.

Le parole e accuse nei confronti del sindaco Anselmo sono molto forti

“Da tempo, il gruppo consigliare di maggioranza, è tenuto all’oscuro delle scelte dell’esecutivo presenziato dal sindaco Sabrina Anselmo che ha voluto uno scollamento tra la Giunta e il Consiglio stesso, venendo meno al principio di condivisione sopra citato”.

Un atto d’accusa, quello dei Consiglieri comunali preceduto, solo 3 settimane fa, dalle dimissioni del Vicesindaco e assessore Sara Galea

La Vicesindaco nella lunga lettera pubblicata su questo quotidiano tra le varie motivazioni aveva messo in risalto il fatto che: “Ho dovuto tradire me stessa repentinamente, ed i miei elettori, accettando la volontà coercitiva di censurare qualsiasi comunicazione io facessi nella mia pagina – Facebook Ndr. – riguardo le tematiche comunali, anche sulle mie stesse deleghe, anche quando comunicavo semplicemente eventi, o avvisi, custodisco le cronologie dove mi si redarguiva per aver fatto comunicazioni, nonostante fossi l’assessore alle pubbliche relazioni, nonostante avrei dovuto io mantenere aperti i discorsi e garantire la mediazione con i cittadini, nonostante avrei voluto realizzare un sano colloquio con i cittadini, ma non solo per questo ma anche, e soprattutto, perché avrei voluto garantire quel famoso amico in Comune che è diventato immaginario pochi mesi dopo essere entrati come amministratori, non ho potuto farlo perché venivo accusata di farmi campagna elettorale. Sono stata indegnamente censurata.
Dovevo stare nell’ombra, non dovevo permettermi di scrivere nulla se non c’era il benestare di altri”.

Le considerazioni contenute nell’atto protocollato questa mattina dai Consiglieri comunali parlano di piano regolatore, scuola e di politica gestionale che porta inevitabilmente al dissesto finanziario

“Considerato che la volontà del gruppo consigliare era quella di revocare il PRG e diminuire il consumo di suolo sul territorio di Anguillara ed invece si è ritrovato solo a spendere risorse senza ottenere quanto originariamente sbandierato in campagna elettorale e inizio del mandato sindacale. Atteso che nell’anno 2019 a causa di alcune scelte legate alla gestione dell’emergenza sismica e statica dei plessi scolastici, il sindaco preferirebbe ingessare il bilancio comunale per costruire una nuova scuola in via Duca degli Abruzzi piuttosto che mettere in sicurezza le strutture che non raggiungono il grado minimo di vulnerabilità sismica con grave pericolo dell’incolumità pubblica per bambini e docenti. Considerata l’esperienza fortemente negativa seguita al bando di gara sui moduli provvisori scolastici denominati containers che secondo l’iniziativa amministrativa dovevano sopperire per un solo anno alla repentina chiusura del plesso materna e primaria di via Verdi dichiarata inagibile per evidenze carenze strutturali rilevatesi successivamente pari alle condizioni delle scuole di Monte Le Forche, nido il Ranocchio, materna e primaria Scala e medie San Francesco per le quali il sindaco non ha disposto alcun provvedimento restrittivo all’agibilità prefigurando una leggerezza nella valutazione iniziale oppure una evidente incapacità nella gestione attuale: il perseverare di tale gestione sindacale nel proseguo del mandato consiliare comporterebbe inevitabilmente il dissesto finanziario del Comune con enormi con ricadute economiche pesanti sulle tasche dei concittadini ormai intolleranti alle politiche di arroganza e saccenteria”.

Un carro ormai guidato soltanto da un paio di persone

Già queste parole da sole, fanno capire molte cose. Fanno capire come i Consiglieri di maggioranza hanno aspettato fino all’ultimo momento di irreversibile situazione disastrosa per scendere da un carro ormai guidato soltanto da un paio di persone.

Tutti gli altri però sono stati “sudditi e complici”, almeno fino ad oggi. A loro va dato atto di quel barlume di onestà intellettuale che li ha portati, anche se molto tardi, a staccare la spina. Anguillara Sabazia adesso aspetta il commissario prefettizio, ma l’auspicio è quello di un’ampia e condivisa riflessione prima di tornare nelle urne.




Anguillara Sabazia, Amministrazione Anselmo: cambiamento o trasformismo?

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il video integrale del convegno organizzato da L’Osservatore d’Italia lo scorso sabato presso l’agriturismo Zugarelli dove sono intervenuti diversi rappresentanti della politica locale e regionale oltre a diversi cittadini e rappresentanti delle associazioni del territorio. I relatori hanno affrontato diverse tematiche che oggi rappresentano delle criticità che pesano come macigni sulla giunta guidata dalla sindaca Sabrina Anselmo.

https://www.facebook.com/paginaosservatoreitalia/videos/562433861259079/



Anguillara Sabazia, la giunta M5S di Sabrina Anselmo e la tanto sbandierata trasparenza: dove sono i soldi degli stipendi che si sono decurtati?

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Sarebbe il caso di dire “A.A.A. cercasi trasparenza, questa sconosciuta”. Un argomento delicato che si vuole affrontare e inserire in una catena di eventi negativi che stanno caratterizzando la città di Anguillara Sabazia, una località ormai divorata dal degrado, con buche stradali ovunque, il commercio in ginocchio, studenti che fanno lezione in container mal ridotti e una gestione comunale che appare allo sbando.

Intanto sorprende e indigna la brutta storia emersa alle cronache dei due dipendenti comunali preposti alla gestione del cimitero che anziché essere sul posto di lavoro sono stati sorpresi (per ben 15 volte) andare a zonzo per la città (girando tra l’altro nei bar durante l’orario di lavoro) dai finanzieri del comando provinciale di Roma. E bada bene si tratta di persone che non appena timbrato il cartellino si allontanavano dal posto di lavoro per l’intero turno. E poi ancora parliamo di emergenza cimitero? di caos nella gestione dell’emergenza? Gli amministratori che hanno il dovere di monitorare e gestire il Comune con l’attenzione e la solerzia del “buon padre di famiglia”, dov’erano quando i due dipendenti consumavano tutto il loro turno in giro?

Detto questo, la questione della mancanza di trasparenza è gravissima, soprattutto perché si parla di una maggioranza e governo targata MoVimento Cinque Stelle, dato che la sindaca Anselmo è stata eletta consigliere metropolitano in quota M5S nonostante fosse stata pseudo sospesa dal suo partito per aver omesso di dichiarare una condanna in fase di candidatura alle amministrative! E non parliamo di un reato qualsiasi ma di una condanna a un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni “incolpando del reato di cui all’art. 648 cp (ndr ricettazione) i successivi prenditori sapendoli innocenti”.

Insomma il MoVimento Cinque Stelle, con stupore di tanti, è passato sopra questo fatto di una gravità inaudita e ha portato l’Anselmo in Città Metropolitana.

Che il MoVimento sia riuscito a chiudere un occhio sopra una “condanna omessa” dell’attuale Sindaco è dunque sconcertante ma ora c’è un’altra grossa ombra che suscita indignazione e sgomento e che riguarda la famigerata rinuncia di parte dello stipendio da parte degli amministratori politici pentastellati. Non è un obbligo ridursi lo stipendio sia ben chiaro. Ma Anselmo e la squadra lo avevano annunciato in campagna elettorale. E adesso cosa succede? La domanda, prima ancora che a questa redazione, è sorta spontanea al silurato Giovanni Chiriatti. Sì proprio quel Chiriatti che fu mandato subito a casa perché si era permesso di andare in ferie (è un lavoratore e impiegato pubblico e ne ha tutto il diritto) subito dopo l’elezione. Per lui, che ha raccolto oltre mille voti, il meritato riposo gli è stato fatale, mentre non ci si è resi conto di altre persone che andavano in giro per la città anziché lavorare. Che strano.

Comunque Chiriatti ha scritto un post su Facebook che come minimo avrebbe dovuto suscitare l’indignazione di migliaia e migliaia di persone e invece ha incassato si e no 6 pollici e 26 commenti. Ecco il post che è chiarissimo:



E allora anche questo quotidiano si è chiesto. Dove sono finiti i versamenti degli amministratori?

Tutto sembra fermo. O meno nulla è trasparente in questa storia. Il sito della Onlus a cui fa riferimento Chiriatti è con tutta probabilità “Anguillara Sabazia per il Sociale Onlus”, fondata dagli amministratori per raccogliere i fondi, in primis parte dei loro stipendi.

Il sito, prima consultabile, adesso è scomparso come si può facilmente evincere dalle ricerche effettuate al 25 novembre 2019 e facilmente replicabili da qualsiasi lettore

Anche Facebook della onlus è fermo a luglio 2017

Ma allora che succede? Cosa deve fare un cittadino per sapere dove sono i versamenti di parte degli stipendi percepiti dalla giunta Anselmo? Qualora ci dovessero essere andrebbero quantomeno pubblicati. Ma dove sono? Perché c’è questa difficoltà nel reperire le informazioni?

Se davvero gli amministratori avessero risparmiato oltre 12 mila euro allora perché non utilizzarle per rifare qualche strada che grida vendetta? Perché non condividere gli intenti con la collettività? Di riunioni con la cittadinanza per “condividere, parlare, essere trasparenti” ce ne sono davvero pochissime, quasi zero. E i consigli comunali sono sempre più animati dall’arroganza e la prepotenza a tal punto da cacciare via dall’Aula i consiglieri di opposizione che chiedono spiegazioni.

Non sarà che hanno sbagliato partito? Per avere un sussulto di orgoglio da parte di coloro che si considerano vicini ai Cinque Stelle bisognerebbe mettere in chiaro tante cose e avere il coraggio di guardare a testa alta gli elettori e tornare a parlare di onestà e trasparenza.




Anguillara Sabazia, Silvio Bianchini (Pd): “Ecco la vera faccia della Giunta Anselmo”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riceviamo e pubblichiamo da Silvio Bianchini capogruppo Pd in Consiglio comunale ad Anguillara Sabazia

“Prima le famiglie!”, urlavano i grillini locali fuori dal Palazzo, ma è storia ormai passata.

Oggi,
la maggioranza guidata dalla Sindaca Anselmo, rinnegando ogni promessa
elettorale, tradendo ogni attesa, riserva ai cittadini di Anguillara il suo dono
pasquale: aumenti delle tariffe della mensa scolastica e dell’asilo nido del
10%, aumento del livello di indebitamento dell’ente, aumento della TaRi per i
possessori di case sopra gli 80mq!

Il
bilancio è l’atto più importante perché definisce la direzione politica annuale,
è il documento dove sono ripartite le somme a disposizione dell’amministrazione
per intervenire sulle aree che la stessa ritiene strategiche.

Ebbene,
nel bilancio 2019 targato M5S, non c’è alcuna traccia di politica sociale, di
sostegno alle famiglie e di supporto alle fasce deboli della nostra società.
Nulla! Per contro sono stati aumentati i mutui e il livello di
indebitamento.

Tra le voci approvate con il bilancio c’è anche la TaRi

Per
la prima volta, come anche rilevato dai revisori, l’approvazione della tariffa è
stata fatta in violazione di quanto stabilito all’art. 8 del Dpr 158/1999 ovvero
in assenza del Piano Economico Finanziario del servizio. A nulla è servito
evidenziare questa gravissima mancanza all’assessore competente che,
visibilmente imbarazzato, ha affermato che i chiarimenti devono essere discussi
in conferenza dei capigruppo. Come se il Consiglio comunale fosse subalterno
allo stesso. Alla faccia della trasparenza.

Chiederò conto agli organi preposti di questa violazione

I
cittadini sappiano, quindi, che la somma della TaRi 2019 che verrà loro
recapitata a casa non si sa come è stata determinata.

Solo
bar, ristoranti e alberghi (che sono solo 2 ad Anguillara) risparmieranno
qualche decina di euro che però, essendo inalterati i costi totali del servizio,
rispetto allo scorso anno, saranno le famiglie con la casa grande a dover
compensare.

Un bilancio di fantasia

Fantasia di interventi che non si realizzeranno mai, tranne (gli unici) quelli finanziati con mutui che peseranno sulle spalle dei cittadini per i prossimi 30 anni.

Nel
2018 è stato acceso un mutuo di 1.700.000,00 euro che prevede interessi annui di
oltre 100.000,00 euro e ancora non autorizzato dalla Cassa Depositi Prestiti,
pertanto anticipato dallea casse comunali togliendo interventi.

Nel
2019 è previsto un altro mutuo pari a 1.436.000,00 euro, anche questo comporterà
interessi annui di circa 100.000,00 euro.

Sono
scelte scellerate, miopi, che stanno conducendo il Comune verso il baratro di
ulteriore indebitamento che sarà difficilmente sostenibile e provocherà impegni
di risorse economiche che si sarebbero potute utilizzare in altro
modo.




M5S, Taranto, Roma, Genzano, Anguillara. Cosa succede? E’ il partito che non va o alcune persone che ne fanno parte?

Un partito che sembra accartocciarsi su se stesso con molte
alzate di testa e molti dissidenti nonostante tanti “nonostante”. Nonostante la
buona volontà. Nonostante le regole e i codici etici che in alcuni casi
esistono solo sulla carta e che non tollerano personaggi che si sono macchiati
di condanne. Nonostante a volte capitano personaggi che cercano di colmare l’inesperienza
con l’arroganza. Nonostante si sostituiscano slogan come trasparenza e
partecipazione con chiusura e decisionismo in capo a una sola persona o una
coppietta sparuta in cerca di relazioni extraconiugali.

È colpa del MoVimento Cinque Stelle o di un mucchietto di improvvisati che ci sono finiti dentro?

Possibile che dei valori universalmente condivisibili come l’onestà e la trasparenza oggi, finiscano per essere ridicolizzati da alcuni soggettoni che prendono letteralmente per i fondelli le Comunità che si sono affidate a rappresentanti inadeguati che dall’oggi al domani si sono ritrovati a fare i sindaci.

Da chiromanti a sindaci, appena usciti dall’adolescenza…

Sindaci che appena hanno appoggiato le loro natiche sullo scranno ci si sono incollati come molluschi sordi ed egocentrici i quali senza un briciolo di considerazione e d’amor proprio sopportano di essere derisi e non amati e non si dimettono. Troppo bello comandare.  

A Taranto il Movimento Cinque Stelle non ha più portavoce in Consiglio comunale

Rita Corvace, subentrata a Francesco Nevoli che si era dimesso il 12 febbraio scorso, si è dichiarata indipendente e ha aderito al Gruppo Misto. Sempre al Gruppo Misto aveva aderito l’11 settembre 2018 l’altro consigliere eletto del M5S, Massimo Battista, operaio del siderurgico. La motivazione è sempre la stessa: il dissenso sulle scelte politiche del Movimento che in campagna elettorale aveva promesso la chiusura dell’Ilva. Rita Corvace nel suo intervento in Consiglio comunale ha attaccato apertamente il Movimento, reo, a suo dire, “di aver tradito non solo la città di Taranto, avendo promesso la chiusura programmata delle fonti inquinanti e la riconversione del territorio ionico, ma anche tutto il Sud dell’Italia”. Poi la critica all’alleanza con la Lega di Matteo Salvini che la consigliera ha definito “partito razzista e xenofobo”.

A Genzano la maggioranza Cinque Stelle ha definito l’attuale sindaco Daniele Lorenzon uno “Schettino qualunque”

A Genzano la maggioranza Cinque Stelle ha definito l’attuale
sindaco Daniele Lorenzon uno “Schettino qualunque” che anziché affrontare i
problemi in casa propria è partito per il Giappone a promuovere l’Infiorata che
forse quest’anno neppure vivrà più in veste di primo cittadino. I motivi?
Sempre gli stessi: “La giovane età – hanno dichiarato i consiglieri Cinque
Stelle che si sono dimessi in massa – la totale inesperienza e la mancanza di
vere competenze professionali sarebbero potute essere colmate dall’entusiasmo,
dalla forza e dalle qualità di un gruppo che si è sempre posto al suo fianco
per offrire sostegno, idee, progetti e totale abnegazione. Invece, sin
dall’insediamento, il sindaco si è isolato dal gruppo del quale era espressione
e dai cittadini che avevano riposto in lui la fiducia, spendendosi nella
costruzione di strutture organizzative e modalità che avevano il solo fine di
operare autonomamente e al di là di quelli che erano gli indirizzi politici e
le aspettative della cittadinanza. In particolare, gli ex consiglieri
evidenziano che a tre anni dalle elezioni risultano disattesi i principali
punti del programma elettorale, primi fra tutti il coinvolgimento dei cittadini
e delle associazioni del territorio nelle decisioni strategiche e di forte
impatto”.

È il partito che non va o alcune persone che ne fanno parte?

Torniamo dunque a riformulare la domanda? È il partito che non và o alcune persone che ne fanno parte? Chi scrive è convinto che la seconda opzione sia quella più accreditata. Però, a questo punto, dovrebbe sollevarsi dai Cinque Stelle un sussulto di umiltà ed una disincantata e schietta confessione: noi non siamo diversi da tanti altri partiti che al loro interno hanno corrotti e condannati. Poi chi sia meglio o peggio lo decidono i lettori. Forse l’unica  che rimane ai Cinque Stelle per distinguersi dagli altri partiti di vecchio stampo è buttare fuori immediatamente le mele marce cosa che altri che non hanno fatto.

Anguillara Sabazia: sindaca condannata e consigliere indagato

Ad Anguillara Sabazia purtroppo non è stato fatto. L’attuale sindaca Sabrina Anselmo non ha dichiarato in fase di candidatura a sindaco di avere una condanna a un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni incolpando del reato di ricettazione tre persone sapendole innocenti. I Cinque Stelle si sono limitati a pubblicare una nota di “avvio procedimento disciplinare” di cui poi non si è saputo più nulla. Dov’è l’intransigenza che oggi sbandierano ai quattro venti Raggi e Di Maio facendo ben intravedere le tonzille?

Ma non è tutto. Il consigliere di maggioranza di Anselmo, Massimo Pierdomenico, il quale è solito vederlo spesso in giro con la sindaca, è indagato per abuso edilizio e nei suoi confronti è stata anche emessa relativa ordinanza di rimessa in pristino dello stato dei luoghi. Insomma una bella ciurma! Roba da maestri nel predicare bene e razzolare male. Chi non si ricorda quanto si è sbracciata la sindaca Anselmo in campagna elettorale facendosi bandiera, tra l’altro di una grande lotta (a parole): l’acqua avrebbe dovuto restare pubblica! Alla faccia del bircabonato di sodio direbbe il grande Totò! Sabrina Anselmo oggi è stato l’unico aministratore della storia di Anguillara Sabazia ad avere dato segni di cedimento sul fronte acqua, deliberando l’intenzione di passare ad Acea (costretta? Ma quando mai!).

Laddove dilaga l’incompetenza germoglia velocemente anche l’arroganza e la presunzione

Ce ne sarebbero tante da dire, promesse su promesse che non sono state mantenute e poi, dulcis sin fundo, tanta inesperienza che sta collezionando errori su errori e guai su guai… per fortuna che ci sono sentinelle vigili che ogni tanto gli danno qualche schiaffone metaforico e gli aprono gli occhi su tante vicende che hanno come comun denominatore i soldi pubblici. Laddove dilaga l’incompetenza germoglia velocemente anche l’arroganza e la presunzione.

Arrestato per corruzione il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito

E che dire delle ultime notizie che tengono banco in queste
ore.  Il pentastellato Marcello De Vito, Presidente
della assemblea capitolina, è stato arrestato per corruzione nell’ambito della
inchiesta della Procura sul nuovo stadio della Roma.  Di Maio ci ha messo pochissimi minuti a
dichiarare pubblicamente che De Vito è fuori dal partito. È il partito che non
va o alcune persone che ne fanno parte? E’ ora di tornare tra gli esseri umani
e fare mea culpa delle proprie debolezze. Tutti sbagliano, nessuno escluso.
Neppure i Cinque Stelle che in quest’ultimi tempi cadono giù come meteore.  




Anguillara Sabazia, Consiglio comunale con mozione sfiducia alla sindaca. Scelto un orario “infelice”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ad Anguillara Sabazia è stato convocato il Consiglio comunale dove verrà votata la mozione di sfiducia per il sindaco Sabrina Anselmo.

La seduta consiliare è stata convocata alle ore 15 del 31 gennaio in prima convocazione e allo stesso orario il giorno dopo in seconda convocazione.
Oggi tutti i Consiglieri di Minoranza hanno presentato richiesta di spostamento del Consiglio comunale alle ore 18.

In un comunicato congiunto i consiglieri hanno reso pubblico la richiesta inviata oggi al Presidente del Consiglio dove chiedono che il consiglio del 31 gennaio venga spostato alle ore 18 e non alle 15 come da convocazione.

“Gli ordini del giorno trattati, – scrivono in una nota congiunta tutti i consiglieri di opposizione – tra cui la sfiducia alla Sindaca sono temi di interesse collettivo che non possono essere relegati in un orario non fruibile ai cittadini. Crediamo che anche il Presidente e l’ufficio di presidenza siano concordi che la convocazione vada modificata a garanzia e pubblicità come tra l’altro prevede anche il Regolamento del Consiglio.”




Anguillara Sabazia, mozione di sfiducia per Anselmo: la parola ora al Consiglio comunale

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – I consiglieri comunali di opposizione ad Anguillara Sabazia – Fioroni, Catarci, Bianchini, Flenghi, Calabrese, Guiducci e Pizzigallo – hanno presentato questa mattina una mozione di sfiducia per il sindaco Sabrina Anselmo. Scattano dunque da oggi i canonici 30 giorni entro i quali l’atto di sfiducia dovrà essere discusso e votato dalla massima assise cittadina autoconvocata.

La mozione

La motivazione introduttiva al testo della mozione recita: “Consideriamo fallimentare l’operato di questa amministrazione che tra errori amministrativi, abusi, svilimento del volontariato e completa chiusura nei confronti della cittadinanza, sta portando il nostro Comune in un degrado senza precedenti”.




Anguillara Sabazia, “il nuovo che indietreggia”. Malcontento alle stelle: sabato 5 gennaio manifestazione contro il governo Anselmo

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Sabato 5 gennaio 2019 alle 11 in largo Arturo Toscanini ad Anguillara Sabazia organizzazioni politiche, associazioni, comitati e cittadini scenderanno in piazza al grido di #Iocisono per protestare contro l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Sabrina Anselmo.

Un governo locale, quello di Anguillara Sabazia, eletto sotto l’effige del M5s, che dopo quasi tre anni di mandato sta incassando un largo malcontento da parte soprattutto di quell’elettorato “deluso” che aveva creduto in questa compagine amministrativa che avrebbe dovuto rappresentare il così detto “nuovo che avanza”. Un malcontento che trae origine dai svariati punti programmatici non rispettati dagli attuali amministratori, a partire dall’aver omesso al Movimento una condanna passata in giudicato da parte della prima cittadina, all’inchiesta giudiziaria che interessa il Consigliere di maggioranza Massimo Pierdomenico per un abuso edilizio, all’episodio di violenza da parte di una Consigliera comunale nei confronti di una attivista dei movimenti per l’acqua bene comune mentre protestava contro la dichiarata resa degli amministratori verso il passaggio ad Acea del sistema Idrico Integrato attualmente gestito dal Comune e che fino alla passata legislatura aveva trovato amministratori fermamente contrari alla cessione al gestore Acea.

“Basta ad un modo di amministrare che lede importanti diritti fondamentali, – dichiarano gli organizzatori della manifestazione – getta discredito sulle Istituzioni con scelte diametralmente opposte agli impegni presi, blocca il futuro di questa città instaurando un clima di incertezza e sospetto nei confronti del personale ormai in preda a forte sbandamento”.

Ecco l’ordine del giorno indetto dagli organizzatori di #Iocisono:

TRASPARENZA – è stata il cavallo di battaglia della campagna elettorale del M5S, si è rivelata una falsa promessa. La nostra Amministrazione non condivide nessuna iniziativa con i cittadini e ne ostacola persino i normali iter informativi.

PARTECIPAZIONE – è democrazia … la compagine guidata dalla Sindaca Anselmo ha svilito ogni forma e strumento di partecipazione diretta alla vita amministrativa. La modifica allo Statuto ha di fatto svuotato di valore ed efficacia i Comitati di Quartiere.

LEGALITÀ – doveva essere il loro bollino di qualità, caratterizzare le loro scelte politiche e gli atti operativi. Accade proprio il contrario!
Per giunta, dopo anni e anni di morale, scopriamo una Sindaca condannata per calunnia, un Consigliere denunciato per abuso edilizio e una sua collega che aggredisce fisicamente una cittadina.

DEGRADO – economico: assenza di politiche di sviluppo e forte regressione economica; infrastrutturale: assenza di manutenzione dei plessi scolastici, quartieri senz’acqua, strade piene di buche, periferia abbandonata; sociale: nessuna iniziativa volta ad aumentare la coesione sociale e, paradossalmente, boicottaggio delle iniziative dei Rioni; ambientale: territorio allo sbando.

ACQUA PUBBLICA – un bene comune che hanno svenduto all’Acea e alle regole del mercato: avremo tariffe più care del 45%, e qualità del servizio sempre più scadente che costringerà i cittadini a recarsi a Roma agli sportelli Acea per i ricorsi. Una decisione che oltraggio il referendum, avalla le “non scelte” nel Lazio per rendere inefficace l’attuazione della legge regionale sull’acqua pubblica.




Luigi Di Maio e le dichiarazioni su Virginia Raggi: che fine ha fatto il procedimento disciplinare sulla sindaca di Anguillara Sabazia?

“Per quanto riguarda il sindaco di Roma, io non conosco l’esito del processo ma il nostro codice di comportamento parla chiaro e lo conoscete”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio rispondendo alla Stampa estera ad una domanda sul processo che vede imputata la sindaca di Roma Virgina Raggi per la quale sono stati chiesti dieci mesi di reclusione. Questa la richiesta della Procura per la sindaca Virginia Raggi, imputata per falso nell’ambito del processo sulle nomina di Renato Marra alla direzione del dipartimento Turismo del Campidoglio.

E la risposta data da Luigi Di Maio alla Stampa estera riguardo il codice di comportamento del Movimento 5 Stelle fa tornare in mente il caso della prima cittadina di Anguillara Sabazia Sabrina Anselmo, eletta sindaco sotto l’effige del M5s a giugno del 2016 con il 55,07% che ha “omesso” di dichiarare al Movimento Cinque Stelle (in fase di presentazione della domanda di candidatura) di aver avuto una condanna a un anno di reclusione. Anselmo, infatti è risultata condannata a un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni incolpando del reato di cui all’art. 648 cp (Ndr. ricettazione) i successivi prenditori sapendoli innocenti”. Così è scritto nella sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Civitavecchia Giovanni Giorgianni depositata a dicembre del 2008.

Parole e fatti del M5s riguardo la condanna della sindaca di Anguillara Sabazia

E nel luglio del 2017 appena appresa la notizia della condanna sul Blog delle Stelle a firma Movimento 5 Stelle venne riportato: “E’ stato avviato un procedimento disciplinare ex articolo 4 del Regolamento del MoVimento 5 Stelle nei confronti della sindaca di Anguillara Sabazia. E’ stato infatti segnalato ai probiviri che la sindaca sarebbe stata condannata diversi anni fa, tale condanna non risulta nel casellario giudiziario e nei carichi pendenti presentati nel 2015, documenti che il MoVimento 5 Stelle chiede all’atto della candidatura. Se ciò fosse vero la sindaca di Anguillara Sabazia avrebbe dichiarato il falso all’atto della sottoscrizione del documento necessario per candidarsi in cui è specificato di non aver ricevuto condanne in sede penale, anche se non definitive. I probiviri decideranno sulla sanzione definitiva per la sindaca.”

Ad Anguillara gli elettori della fu amministrazione pentastellata ancora aspettano (dopo quasi due anni) una presa di posizione del Movimento, nonostante i fatti parlino da soli. Ormai Anselmo è diventata totalmente trasparente per il partito di Grillo che rimane in una condizione di sospensione, comoda soltanto per le proprie finalità: meglio non parlare di qualcosa che metterebbe di nuovo il M5s nell’occhio del ciclone. Meglio fare finta di nulla. Chissà che anche Virginia non faccia la stessa fine? L’auspicio è che alle parole corrispondano i fatti. E se il codice di comportamento non si riveli soltanto un’entità stellare paranormale che viene usato come parafulmine soltanto in caso di comunicati stampa a tempo determinato. Virginia finirà nel limbo come Sabrina? Speriamo di no ma l’andazzo è quello.




Anguillara Sabazia, Manciuria (AnguillaraSvolta): “Divieto di balneazione su via Reginaldo Belloni in spregio della salute pubblica”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “Il primo cittadino Anselmo, passa da un errore all’altro nell’emettere i divieti di balneazione su via Reginaldo Belloni: nel 2017, per favorire i famosi salottini tutt’ora inesistenti, si arrogò il diritto di imporre un divieto naufragato però miseramente al TAR su ricorso dei cittadini, quest’anno, omettendo l’emissione tempestiva (per buona norma entro le successive 24 ore) dell’ordinanza in presenza del superamento dei parametri Ecoli ed Enterococchi fecali nelle acque lacustri di fronte alla Chiesa Madonna delle Grazie il tutto in evidente spregio della tutela della salute pubblica”

Cosi riferisce Sergio Manciuria da Presidente di AnguillaraSvolta successivamente all’acquisizione della documentazione ARPA previo accesso civico ai sensi del Dlgs 33/2013 ed s.m.i. ottenuto nella giornata odierna.

Qual’ è il vulnus in spregio alla tutela della salute pubblica e delle norme di legge?

“L’Ordinanza sindacale n° 93 – spiega il Presidente Manciuria – è stata emessa con ben 15 giorni di ritardo, esponendo nel frattempo, bagnanti e turisti, alle contaminazioni da Ecoli ed Enterococchi Fecali per poi essere revocata il giorno successivo (Ordinanza del vice sindaco dell’8 Agosto n° 95 ). Come più specificatamente si può leggere nelle certificazioni allegate, l’ordinanza del divieto di balneazione lacustre, andava emessa entro la data del 22 Luglio, confermata il giorno 28 Luglio e semmai revocata alla data del 7 Agosto 2018 contestualmente al rientro dei parametri nella norma.”

Infatti dall’esame della documentazione, trasmessa dal Dipartimento Stato dell’Ambiente della Regione Lazio – rileva il referente sabatino – previo il controllo delle acque lacustre a ridosso di Via Belloni per mezzo di campionamenti dell’ARPA LAZIO tanto in data 21 Luglio c.a. quanto il successivo 27 Luglio 2018 (ricevute entrambi nelle medesime date di emissione ma protocollate in regime di automazione del server posta elettrica certificata nelle 48 ore successive) si è rilevato lo sforamento dei parametri ben oltre i limiti previsti dall’allegato A del decreto Ministero Salute del 30 Marzo 2010 attuativo del Dlgs 116 del 2008.

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“Eppure – evidenzia Manciuria – la paladina dell’Honestà del Movimento Cinque Stelle Sabatino, – Ancora M5s? Ndr. – a pochi mesi dall’insediamento sullo scranno sindacale e precisamente nell’autunno del 2016, denunciava pubblicamente al TGR LAZIO, il Sindaco uscente Francesco Pizzorno sulla vicenda (ci risulta archiviata) del superamento parametri dell’arsenico che seppur dannoso nel lungo periodo, sicuramente non lo è quanto ingerire batteri nocivi.

Probabilmente la giustificazione a tale imbarazzante “distrazione legislativa e comunicativa” della diversamente amministrazione è da imputarsi alla febbrile attività gestionale agostana inerente la tutela del territorio e la salvaguardia del consumo del suolo ma ciò non sottrae il primo cittadino da responsabilità morali quanto giudiziarie.

Ora aspettiamo coerentemente l’autodenuncia per non aver salvaguardato nei tempi previsti la salute pubblica – conclude Manciuria– ma soprattutto pretendiamo, al netto delle responsabilità penali, maggiore attenzione e tempestività sull’emissione delle ordinanze che riguardano la salute dei cittadini . Questi adempimenti rappresentano per noi i problemi reali della nostra città piuttosto che le fumose quanto improbabili opere pubbliche a carico dei privati per mezzo dei piani integrati.”

 




Anguillara Sabazia: pesanti accuse del consigliere Antonio Fioroni

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il consigliere Antonio Fioroni di recente uscito dalla maggioranza annuncia in un video pubblicato su Facebook di aver denunciato l’amministrazione Anselmo per diffamazione a mezzo stampa per il comunicato in cui veniva chiamato Giuda, viscido, strisciante e traditore per il fatto di aver preso la decisione di passare nelle fila dell’opposizione.

Fioroni ha continuato a denunciare il fatto che il consigliere De Rosa abbia pubblicamente chiesto a Fioroni duemila euro mensili fino a fine mandato per essere uscito dalla maggioranza così come scritto nel Patto etico firmato da tutti i componenti della ex maggioranza pentastellata: “Aspetto un bonifico di 2 mila euro – Fioroni ricorda le parole di De Rosa – entro il 5 agosto. Appena puoi chiamami che ti faccio avere l’iban mensile. Ebbene – prosegue Antonio Fioroni – io voglio sfidarvi: denunciate il fatto che io non vi do 2mila euro al mese e voglio vedere quale giudice mi condannerà per questo. Quindi o andate avanti con la richiesta oppure se continuate con queste minacce sarò costretto a fare un’altra denuncia”.

I punti disattesi del patto etico

Inoltre Fioroni si è soffermato sui punti 2,3 e 4 di un patto etico che secondo lui non ha più alcun valore per il semplice fatto che tutti i punti dello stesso sono stati disattesi dall’amministrazione di Sabrina Anselmo: “Non c’è stata nessuna consultazione pubblica sul consumo dei suoli e i piani integrati, non sono stati organizzati incontri pubblici ogni 6 mesi ma uno solo in due anni dove si faceva presente che c’erano dei problemi di comunicazione all’interno della maggioranza: “Ilpatto etico è diventato carta straccia per i vostri comportamenti – ha aggiunto Fioroni – quindi se volete 2 mila euro al mese da me, fatemelo scrivere da un giudice. E poi mi chiedo – ha proseguito Fioroni – dov’era il patto etico quando c’è stata la condanna della sindaca? Io l’ho difesa e continuo a difenderla perché si è trattato di un fatto personale ma se si vuole difendere la sacralità di questo patto etico in questa maniera allora il mio suggerimento è che dovreste dimettervi tutti quanti seduta stante per i vostri comportamenti”.

L’accusa di Fioroni su incarico diretto da 450mila euro

Infine Fioroni ha fatto presente che è stato dato un incarico diretto per i lavori del bando aree periferiche di 450 mila per Ponton Dell’Elce a Vincenzo Cosentino e Camilla di Carmine. Quest’ultima è la proprietaria dello studio di cui era proprietario l’attuale capo area all’ufficio Tecnico Dottor Egidio Santamaria. Lui stesso ha dato l’incarico al suo ex studio. E allora visto che siete così trasparenti come spiegate alla cittadinanza questo affidamento diretto?”

Guai in vista per i giornali locali che hanno pubblicato il comunicato dell’amministrazione

Guai in vista dunque per le testate locali che hanno pubblicato il comunicato dell’amministrazione Anselmo pieno di offese nei riguardi Fioroni perché hanno contribuito a fare da megafono alla diffamazione con l’aggravante della diffusione a mezzo stampa. Si ricorda che L’Osservatore d’Italia, a differenza di altri, ha deciso di non pubblicare quel comunicato proprio per il tenore dei toni e offese presenti all’interno.

Una comunicazione che risente della mancanza della figura professionale dell’addetto stampa

Questo comunicato è frutto dell’assenza della figura professionale di addetto stampa che è totalmente assente al Comune di Anguillara. Per legge la comunicazione dev’essere infatti affidata ad un giornalista iscritto all’Ordine e non trattata in questa maniera. Ma su questo punto ci eravamo già soffermati in passato.