ROVIGO: ARRESTATO MARCO QUARTA; AVEVA UCCISO LA MOGLIE IN TRENTINO

di A. B.

Rovigo – Marco Quarta è stato arrestato. L’uomo si era reso responsabile dell’omicidio della moglie da cui viveva ormai separato, l’omicidio è avvenuto la sera del 12 marzo quando la moglie, Carmela Morlino di 35 anni, rincasava con i figli di 3 e 6 anni. L’uomo ha colpito con 15 coltellate la moglie davanti ai figli, che sono scampati a tutto ciò rifugiandosi presso l’abitazione di una vicina. Il terribile massacro è avvenuto a Pergine, in Trentino. L’arresto di Marco Quarta è avvenuto ad opera dei Carabinieri di Rovigo presso un parcheggio di un centro commerciale, vicino la “Transpolesana”, superstrada che collega Verona e Rovigo. Dopo che è avvenuto l’arresto, la notizia è stata diffusa ai familiari in Trentino che proprio in quel momento stavano facendo una fiaccolata in memoria della vittima. I Carabinieri di Rovigo sono stati avvisati da una donna che ha riconosciuto l’uomo all’interno del supermercato, lo aveva riconosciuto grazie alla diffusione mediatica della fotografia. I militari, appena giunti  sul posto hanno individuato la Dacia Duster dell’uomo e dopo aver visto che era vuota si sono appostati nell’attesa che sopraggiungesse l’uomo. Non appena l’uomo è sopraggiunto i Carabinieri lo hanno ammanettato. Vi erano state diverse segnalazioni dell’auto dell’uomo, tra cui una a Faenza, Folgaria, Castel Bolognese. Adesso i figli risiedono con i nonni.




ROVIGO: SCOMPARSE MAMMA E FIGLIA DI 5 ANNI

Redazione

Occhiobello (Rovigo) –  Un altragedia? I vigili del fuoco di Rovigo sono impegnati dalle 23.40 di ieri, a Santa Maddalena frazione del Comune di Occhiobello, in provincia di Rovigo, per la ricerca di una donna di 28 anni e di una bambina di 5 di cui non si hanno piu' notizie da ieri. Sul posto l'unita' di comando locale per il coordinamento delle ricerche, che vede impegnati al momento 15 vigili del fuoco, tra cui i cinofili, personale TAS (topografia applicata al soccorso) gia' operativo l'elicottero del reparto volo di Bologna per la ricerca dall'alto. Sul luogo anche il nucleo sommozzatori, per estendere le ricerche al vicino fiume Po. Solo tre giorni fa nella stessa zona si e' consumato il dramma di un nonno che, disperato per le condizioni di salute del nipotino di 5 anni affetto da una malattia genetica rara, si e' gettato nelle acque dell'Adigetto a Lendinara (Rovigo). Nonno e nipote sono stati ritrovati abbracciati, senza vita.




ROVIGO: STRUTTURA SANITARIA MODELLO ERA IN REALTA' LAGER. IN MANETTE 10 OPERATORI SANITARI

Redazione

Rovigo – Schiaffi, pugni, umiliazioni e maltrattamenti vari: queste le "cure" riservate ai pazienti ricoverati presso la struttura sanitaria privata degli "Istituti Polesiani" da parte di 10 operatori sanitari che, questa mattina, sono stati arrestati dalla Squadra mobile di Rovigo.

Lo scorso anno, alcuni parenti dei ricoverati avevano notato insoliti lividi sul corpo dei familiari, da qui la denuncia che ha fatto scattare l'indagine. Ben presto i tremendi sospetti si sono rilevati fondati ed è emersa una situazione insostenibile per gli ospiti della casa di cura che subivano giornalmente violenze e brutalità.

La struttura sanitaria, in apparenza modello di efficienza e funzionalità, in realtà era un vero e proprio lager.

Alle richieste dei familiari delle vittime di avere chiarimenti circa le lesioni riscontrate dai propri cari ricoverati, il personale si giustificava ogni volta, sostenendo che gli ospiti si erano infortunati a causa delle precarie condizioni fisiche derivanti da problematiche motorie o dalle malattie psichiatriche.