ROMA: DISSERVIZI SCUOLABUS BAMBINI DISABILI PER NUMEROSE FAMIGLIE DI ROMA

Redazione

Roma – Disservizi da paese arretrato. Bambini rimasti a casa, autisti che non conoscono le strade, ritardi di ore e percorsi infiniti.

"E' vergognoso che ancora oggi alcuni bambini disabili siano lasciati a casa per i disservizi degli scuolabus e che altri vengano riportati a casa con ore di ritardo, dopo viaggi lunghissimi, da autisti che non conoscono le strade". Lo dichiara in una nota Marco Giudici, presidente della commissione trasparenza del Municipio XII.

"Da mercoledì scorso – prosegue la nota – sono iniziati i disagi per numerose famiglie di Roma. Ho ricevuto dei reclami sull'operato della Multiservizi da parte di alcune mamme. E' anche accaduto che i pulmini provenienti dalla scuola speciale Vaccari, nel quartiere Prati, nelle ore di punta hanno fatto tappa al Casilino per raggiungere Monteverde, due quartieri agli antipodi di Roma, con gravi disagi per i bimbi trasportati. Inoltre, gli autisti cambiano ogni giorno, spesso non conoscono le strade e disorientano sia il bambino disabile, sia le mamme, perché entrambi non hanno più una persona fissa a cui fare riferimento nel tempo del tragitto".

"Purtroppo la malagestione dell'amministrazione Marino sta colpendo i più deboli. Chiedo che sia fatta chiarezza su questo disservizio da paese arretrato e che siano rispettati i diritti basilari dei bambini disabili – conclude Giudici – ad essere messi in condizioni di partecipare alla vita sociale al pari di tutti i bambini".




ROMA, CASO STAMINA: SEGNALI DALLA UE

Cinzia Marchegiani

Roma – Dalla manifestazione “Si alla Vita Si a Stamina” gli scenari inquietanti rivelano sempre un disegno scontato: come stroncare sul nascere un’alternativa alla morte.

Fortunatamente i segnali positivi vengono dalla temuta e bistrattata UE. La manifestazione del 10 Settembre in piazza Montecitorio a Roma si è svolta nella totale indifferenza dello Stato. Accanto a Marco e Sandro Biviano che dal 23 luglio stanno presidiando per il diritto alla libertà di cura, sono venuti da tutte le parti d’Italia tanti amici, tanti sconosciuti, centinaia di persone. Passando accanto ai malati, bambini e adulti, alcuni in barella trasportati dall’ambulanza come il valoroso Luca Pulino o su carrozzine che rappresentano la loro dipendenza quotidiana non regnava la tristezza, ma la fierezza la cui benzina è il coraggio di vivere.

Lì le forze si sono amplificate, i dolori si sono scambiati e sostenuti. In quella piazza, simbolo dei diritti e della democrazia, i ghettizzati dalla politica hanno dimostrato un’arma incredibile, una forza che nessuno può condizionare. Loro che non hanno tempo a disposizione, loro che vivono ad ogni respiro un’impotenza indescrivibile sanno dare senso e valore alla vita e la vogliono difendere a dispetto di chi nella superficialità, nell’ignoranza ma soprattutto nell’indifferenza passa vicino a questa manifestazione (emblema di un passaggio storico importante) eclissandola come se si stesse tenendo semplicemente una gita scolastica. C’erano gli onorevoli e i nuovi senatori, ma passeggiavano per le vie del centro, fieri della loro autorità, del prestigio, e anche dentro il palazzo del governo; quelle finestre sempre chiuse e le tende mai aperte hanno certificato col silenzio un fallimento inequivocabile. In questa piazza, dove i malati al limite della sofferenza, delle immense difficoltà, dovute anche dall’abbandono da parte dell’assistenza sanitaria (si sa, i tagli economici falciano diritti e etica spesso solo dei più bisognosi) la neo senatrice Elena Cattaneo, contraria sia alla sperimentazione che alle cure compassionevoli col metodo Stamina, avrebbe potuto fare un salto e guardare negli occhi queste persone, che combattono per riottenere un diritto costituzionale scippato senza vergogna. Avrebbe potuto spiegare loro che non prova imbarazzo per la sua indennità da senatrice di circa 20 mila euro mensili e che, come ha affermato ad un’intervista andata in onda a Quinta Colonna, non la devolverà alla ricerca poiché forse dovrà rinunciare al suo primo lavoro. In fondo, gli servono per campare! Si vuol far passare un evento normale un qualcosa considerato epico nel mondo delle scoperte scientifiche.

Per migliaia di malati, non è affatto “normale”. Normale… come suona strana e amara questa parola per chi, per nascita o nel percorso della propria vita incontra una malattia genetica incurabile, che cambia i riferimenti, l’esistenza, le prospettive e le aspettative. In piazza c’era anche Davide Vannoni, c’erano le associazioni Movimento Vite Sospese, e Sicilia Risvegli Onlus, Donne per la Sicurezza Onlus, e tantissime altre; c’erano gli angeli del presidio del Civico 117 A che supportano in modo straordinario Marco e Sandro Biviano. La senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, ha conferito con molti malati, e ha sapientemente fatto una cronistoria di tutta questa assurda vicenda che toglie al malato un diritto costituzionale poiché con l’avvento del nuovo governo la maggioranza alla camera ha cambiato e inserito per ben due volte modifiche negative al decreto Balduzzi, la prima dopo 15 giorni dal voto in senato del 10 Aprile 2013 (che i senatori stessi ritengono incostituzionali) dove lasciando intatta la parte della sperimentazione intesa come acquisizione della certezza della non nocività e non pericolosità della cura e non della sua efficacia (anche perché verrebbero messi al bando la quasi totalità dei protocolli terapeutici) ha però escluso tutti i malati non inseriti nella sperimentazione che volevano comunque ricevere la compassionevole. Malati che non hanno accesso a nessuna cura, perché non esiste. La Camera poi ha provveduto e inserito un’altra successiva modifica, spostando la sperimentazione dagli ospedali che realizzavano trapianti del midollo osseo in laboratori di tipo farmaceutico. Snaturando di fatto il concetto di metodo stamina, che rappresenta un trapianto di cellule staminali e non di un prodotto farmaceutico che gli causerebbe un depotenziamento della stessa terapia ma facendo intuire una svolta vantaggiosa economica per le industrie farmaceutiche che gli permetterebbero di vendere il farmaco al SSN (Sistema Sanitario Nazionale).

La sentenza del comitato scientifico, istituito dalla stessa Ministra Lorenzin, dove quasi tutti avevano mostrato subito parere contrario, non si fa attendere e sulla scia della manifestazione, boccia la sperimentazione; molti si chiedono se avrebbe creato panico per tutto entourage farmaceutico che campa, e abbastanza bene, alle spalle di chi ha malattie inguaribili. Gli incessanti attacchi della senatrice-ricercatrice Cattaneo stanno tracciando una strada che polverizza le sue stesse dichiarazioni e ormai anche la sua credibilità. Nella trasmissione Otto e mezzo su La7 (si legge) ha affermando che Stamina non ha riscontri di cure, non ci sono prove cliniche e non è stata verificata l'efficacia, un esempio d’incapacità della politica che ha seguito la compassione e non i fatti. La Cattaneo dimostra una memoria abrasa, poiché oltre a non tener conto dei risultati testimoniati dagli evidenti miglioramenti dei malati in cura agli Spedali Civili di Brescia col metodo stamina di Vannoni, non tiene conto dello stesso documento del Dott. Cornelio Coppini, allora direttore generale, che spedì a Bruno Vespa per poter intervenire nella sua trasmissione, dove si evince chiaramente che in nessuno dei 12 pazienti, portatori di gravi patologie croniche neurodegenerative, non rispondenti alle terapie tradizionali, si sono manifestati i problemi legati alla somministrazione della terapia e per alcuni di loro è stato osservato un miglioramento della condizione clinica (ricordate….la non pericolosità, la non nocività). Parole che ora sembrano andare contro i suoi stessi fondamenti dichiarati dopo aver ricevuto il Premio Grande Ippocrate conferitogli dalla casa farmaceutica Novartis… Si legge:” Oltre a raccontare i progressi della Scienza, è importante parlare del suo metodo e del legame indissolubile con l’oggettività delle dimostrazioni. Il metodo scientifico significa rivedere continuamente le ipotesi senza pregiudizi, crescendole sulla sola base dei risultati visibili e ripetibili che si ottengono”.

Parole che stonano con tutto il suo atteggiamento perpetrato fin’ora. Arriva immediata la risposta del dott. Marino Andolina che ha fondato assieme a Vannoni Stamina Foundation Onlus:”Ho ascoltato quanto ha detto la senatrice Cattaneo su La 7. Ho smesso di vomitare e sottolineo che uno scienziato serio da duecento anni, prima di prendere una qualsiasi posizione guarda all'evidenza dei fatti. A questo punto io membro della comunità scientifica boccio la Cattaneo in quanto non degna di appartenervi. Prima di dire che la terapia Stamina non funziona dovrebbe controllare i risultati clinici. Anche se la Cattaneo è una farmacista, doveva capire che Celeste, Sebastian e Desiree si stanno muovendo. I tre bimbi sono quelli che, grazie al metodo Stamina, stanno avendo dei notevoli miglioramenti di salute, avrebbe dovuto almeno dire che il risultato è "suggestivo" come si usa tra noi scienziati, e dire che il dato merita una conferma. Invece no, il solo dubbio che la terapia funzioni evidentemente terrorizza lei come De Luca, Vescovi, Dalla Piccola, Andria, Dominici e quanti hanno legato la propria sopravvivenza nel mondo della ricerca alla dimostrazione che la metodica Stamina non funziona”. Fanno riflettere le richieste della stessa commissione tecnica poiché, dopo aver dichiarato inconsistente la sperimentazione, chiedono che sia resa pubblica la documentazione del protocollo…ma allora su quali dati si è espressa? Intanto Vannoni, non sorpreso dall’esito della sentenza fa gli auguri alla Lorenzin che ora ha il compito esclusivo di dover dare il giudizio finale, anzi gli suggerisce di lasciar perdere l’inutile sperimentazione così come è stata voluta, senza trasparenza e senza obiettività, e rivolgendosi ai malati ricorda che la lotta fondamentale è impedire il boicottaggio delle cure compassionevoli, affinché le istituzioni siano obbligate a garantire per legge a chi ha acquisito questo diritto. Bruno Talamonti, presidente del Movimento Vite Sospese annuncia il ricorso al Tar, contro il Comitato scientifico di parte.. Da quando si è formato questo governo, la battaglia per la conquista del diritto del cittadino e del malato, ha rilevato notevoli mancanze di responsabilità dei ruoli acquisiti, soprattutto di quei senatori che hanno votato senza conoscere assolutamente la differenza tra autorizzare la sperimentazione e quella di far accedere i malati gravi alle cure compassionevoli. Le dichiarazioni del senatore Airiola del M5S mentre prova a spiegare ai Biviano il loro mancato appoggio proprio all’ODG, che gli avrebbero permesso le cure compassionevoli, fotografano la realtà pesante e imbarazzante dove è palese che i malati hanno più conoscenze delle leggi e del loro significato In questi casi non basta dimostrare onestà negli atteggiamenti, nel citare proposte, occorre cominciare ad acquisire la consapevolezza che il proprio voto modifica la vita e le speranze di molte persone, cittadini dimenticati tra guerre politicizzate, faide portate avanti solo per difendere un simbolo di partito, per dimostrare che si è onesti nonostante tutto.

La politica seria ha bisogno di concretezza e un dovere reciproco di lealtà. L’onestà non si basa sui buoni propositi, ma dover accettare e denunciare i limiti oltre i quali le competenze non riescono ad andare. Combattiva come nel suo dna, la battaglia di stamina sposta la mira e non arretra. Il 7 ottobre Vannoni assieme agli Spedali Civili di Brescia presenteranno al Tar della Lombardia la documentazione relativa ai risultati ottenuti dai 40 pazienti in cura a Brescia, poiché mancano ancora gli ultimi dati relativi ai pazienti con le infusioni di settembre. Il giudice chiedeva la documentazione per reputare legittimo o illegittimo il blocco dell’AIFA agli Spedali Civili di Brescia, decisione che ha imposto purtroppo la necessità di ricorrere all’autorizzazione di un giudice del lavoro per i malati che ne chiedevano le cure. Un dato paradossale lo spiega Vannoni in piazza Montecitorio, 500 mila euro che occorrerebbero per fare un reparto in grado di curare tutti i malati in lista di attesa sono stati spesi dall’ospedale per fare ricorso contro chi voleva curarsi.

Il 10 settembre non mancavano le postazioni Rai, ma i servizi dei giornalisti, un’altra occasione persa per poter capire, confrontarsi…e soprattutto fare servizio pubblico. In tanti individuano una troupe che sta riprendendo, intervista molte persone…si scoprirà poi, che stanno realizzando un documentario internazionale sul “Caso Stamina”, evidentemente gli occhi sono puntati su questi giorni che passeranno alla storia politica del nostro paese e della scienza. Chiedono a Vannoni un’intervista esclusiva, dove con domande precise e mirate, analizzano non solo la metodica, ma gli ostacoli incontrati, le testimonianze dei malati, l’approccio di un mondo di comunicazione che ha eluso questa battaglia come se davvero non fosse mai avvenuta. Conosceranno i laboratori, i malati, prenderanno visione delle cartelle cliniche. Il professor Vannoni si è reso immediatamente disponibile. Questo era un atteggiamento che gli italiani e gli spettatori si aspettavano, non si può affermare che la trasmissione fra opinionisti avvenuta su Rai2 possa colmare quel vuoto d’informazioni e serietà. Il 13 settembre, la senatrice Bonfrisco si rivolge a tutti i genitori e i malati comunicando l’incontro avvenuto tra la Lorenzin e i capigruppo di Camera e Senato delle Commissioni Sanità. Concorda con la dichiarazione dell’On Vargiu, Presidente della Commissione della Camera, che esprime volontà nel difendere il diritto alla cura dei pazienti e ha suggerito al ministro di verificare i risultati finora ottenuti agli Spedali di Brescia coinvolgendo anche l’osservatorio composto dalle associazioni dei pazienti in cura. Il dottor Marino Andolina amareggiato constata che la commissione ha valutato senza consultare e analizzare i casi dei sette bambini con SMA migliorati, due con la SLA, altri due con leucodistrofie, e due casi di lesione cerebrale post-asfittica che hanno ottenuto risultati documentati da specialisti italiani e americani contattati direttamente dalle famiglie.

Intanto in Unione Europea, dietro un’interrogazione dell’eurodeputato Claudio Morganti, il Commissario UE alla Salute Tonio Borg risponde che gli Stati Membri possono autorizzare l'impiego di medicinali a base di cellule staminali anche in assenza di un'autorizzazione e a porle in commercio a condizione che tale impiego avvenga in una struttura ospedaliera e su base non ripetitiva, precisando che l'impiego di cellule staminali nei medicinali e' regolato anche dalla legislazione Ue sui medicinali' e che 'classificare le terapie basate sull'impiego di cellule staminali, soprattutto nel caso in cui esse abbiano una funzione di medicinale, può talvolta comportare alcune difficoltà.' Era maggio e Claudio Morganti, ricordando la lettera dei tredici scienziati che avevano invocato l’intervento dell’UE proprio sul caso Stamina contestando il decreto Balduzzi, chiede di smorzare le polemiche tra medici, ricercatori e scienziati…il tempo in questi casi è davvero prezioso. Proprio in queste ore lo stesso Claudio Morganti chiede un referendum abrogativo del Decreto Balduzzi:” Gli scienziati, di dubbia imparzialità, hanno bocciato il Metodo Stamina. Nella motivazione sembra che sono mancati i fondamenti scientifici tali da giustificare l’avvio alla sperimentazione, però non mancano i casi di bambini e malati che con tale cura ha visto migliorare il proprio stato di salute….a quanto pare, conta piu’ un giudizio negativo, per probabili questioni d’interesse, che dare una speranza di vita ad un essere umano.

L’agenda di riflessione porti a valutare seriamente al Ministro Lorenzin tutti i fattori, altrimenti dovremo auspicarci che questo referendum restituisca le responsabilità ai singoli cittadini, privati del diritto più sacrosanto..quello alla vita e alla speranza. Comunque vada, la lotta che questi malati stanno portando avanti fotografa persone che nella loro avversità sono uniche nella loro bellezza, possiedono una ricchezza speciale poiché nel loro dolore riescono sempre e ovunque a insegnarci la cosa più bella del mondo, la vita è davvero un dono meraviglioso…loro ci stanno insegnando a difendere con coraggio la dignità di vivere….

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ROMA: NEONATA DI 10 GIORNI SBRANATA AL VOLTO DAL CANE DI FAMIGLIA. RICOVERATA IN PROGNOSI RISERVATA AL BAMBIN GESU’

Redazione

Roma – E’ stata accompagnata dai genitori al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Pietro.

Quando gli agenti sono arrivati al Pronto Soccorso, chiamati dai sanitari, i genitori della neonata hanno raccontato che, durante la notte all’improvviso, dopo aver udito un forte rumore provenire dalla camera dove, in una culla, dorme la figlia, sono andati a vedere cosa fosse accaduto.

Quando sono entrati hanno trovato la piccola a terra con il volto insanguinato.

Immediatamente si sono recati in ospedale dove i sanitari, dopo aver visitato la neonata, hanno riscontrato che le ferite al volto non erano compatibili con una caduta ma causate da un morso di cane.

Alla richiesta degli agenti, i genitori della bambina  hanno confermato la presenza in casa di un cane di razza Dachsbracke” di 8 anni di proprietà della madre della donna, lasciatole in custodia per qualche giorno.

I medici dell’ospedale, al termine delle prime cure,  hanno emesso un referto con diagnosi di “ferita lacerocontusa emivolto destro” e prognosi “riservata”.

Successivamente la piccola è stata trasferita presso l’ospedale del Bambin Gesù dove dovrà essere sottoposta ad intervento di chirurgia.

 

 




ROMA, VIMINALE: 74ENNE MOLESTA UNA DONNA SULL’AUTOBUS

Redazione

Roma – La vittima, una donna di 44anni, era appena salita sull’autobus della linea 64,  quando, lo scorso pomeriggio, un uomo ha iniziato a molestarla. Approfittando del gran numero di passeggeri a bordo del mezzo, le si è subito avvicinato ed ha iniziato a “strofinarsi” ripetutamente.

La donna quando si è accorta di quanto stava accadendo ha iniziato ad urlare richiamando così l’attenzione degli agenti del Commissariato Viminale  che, in servizio  antiborseggio, l’hanno subito bloccato.

Il molestatore C.V., DI 74 anni,  è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato, diretto dal dr. Antonio Pignataro, dove è stato denunciato per violenza sessuale.




ROMA, DISCARICA FALCOGNANA AL DIVINO AMORE: SI FARA' E I SINDACI DEI CASTELLI ROMANI INSORGONO

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Redazione

Roma / Castelli Romani – La discarica di Falcognana si farà. È questa la desolante risposta che si sono sentiti dare ieri mattina (13 settembre 2013) il presidente del Consiglio comunale di Marino, Stefano Cecchi, e il vice sindaco di Castel Gandolfo, Giacomo Moianetti, dal commissario Goffredo Sottile, durante l’incontro che si è tenuto a Roma negli uffici del ministero dell’Interno. Sottile ha in pratica confermato le indiscrezioni di stampa di ieri mattina secondo cui delle 1.500 tonnellate di rifiuti prodotti a Roma ogni giorno, 1.200 verranno mandate dall’Ama fuori città, e le altre 300 verranno ammassate nella discarica della Falcognana con un transito di circa 12 camion giornaliero. Il commissario ha poi cercato di tranquillizzare i due amministratori sulla sicurezza del nuovo sito che “non creerà rischi per la salute e per l’ambiente” oltre al fatto che “i rifiuti trattati non inquinano e non emanano cattivi odori”. Molto preoccupati, invece, Cecchi e Moianetti, hanno ribadito la loro estrema contrarietà a Falcognana: “Le parole del commissario ci preoccupano e fanno capire che la decisione è ormai presa. Ieri mattina abbiamo cercato in tutti i modi di fargli capire la pericolosità del sito in questione e che siamo disposti, insieme anche a Ciampino e Albano, ad andare avanti in questa battaglia in tutte le forme consentite. È assurdo sentirci dire che i rifiuti non emanano odori e non sono inquinanti, nessuno potrà mai convincerci del contrario, tanto meno Sottile, perché la salute e la sicurezza dei nostri cittadini, oltre alla salvaguardia dei nostri territori, vale più di ogni semplice rassicurazione che ci possa essere data. Per questo non ci fermeremo, resteremo al fianco dei comitati e faremo valere le nostre ragioni in tutte le sedi, istituzionali e non. Ringraziamo il commissario per averci ascoltato, ma non possiamo ritenerci affatto soddisfatti delle sue parole. Perché non aggiungere le 300 tonnellate destinate alla Falcognana alle 1.200 che andrebbero fuori Roma? Forse per dire che si è trovata la soluzione alternativa a Malagrotta? Tutto questo è assurdo e noi non possiamo accettarlo e faremo di tutto per evitarlo”. Nel frattempo è arrivato l’invito ufficiale anche da parte del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando che, a breve, riceverà i rappresentanti dei quattro comuni (Marino, Castel Gandolfo, Ciampino e Albano).  




ROMA, OSPEDALE TOR VERGATA: MUORE A DUE ANNI PRIMA DI ESSERE OPERATA

Redazione

Roma – E' morta a due anni e mezzo mentre le stava per essere trapiantato il midollo osseo che le avrebbe permesso una vita normale. Si tratta di una bambina siciliana con una grave forma di leucemia, ricoverata da circa 15 giorni al policlinico Tor Vergata.

Il cuore della bimba ha smesso di battere mercoledì pomeriggio nelle fasi precedenti all’intervento chirurgico. I genitori che non riescono ad accettare questa tragedia hanno presentato una denuncia ai carabinieri della stazione Tor Vergata contro ignoti. La famiglia vuole sapere se il personale medico ha sbagliato. I militari hanno sequestrato la cartella clinica e la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta. Mancava davvero poco all’operazione che l'avrebbe resa una bimba senza problemi. La piccola sarebbe morta durante le fasi di preparazione dell’operazione. Il sospetto è che il decesso possa essere legato a una errata manovra per una tracheotomia o nell’inserimento di cateteri o altri dispositivi medici necessari per l’intervento.




ROMA, COMITATO DIFESA ESQUILINO – MONTI: "NO ALLA FINTA PEDONALIZZAZIONE DEI FORI IMPERIALI"

Marcello Viaggio

Roma – “Diciamo no alla finta pedonalizzazione dei Fori Imperiali, Roma non merita questo Sindaco”. Così recita il volantino della manifestazione di protesta indetta per oggi12 settembre – appuntamento h 16 via Labicana, angolo chiesa di S. Clemente – dal comitato di quartiere Difesa Esquilino-Monti. Alla manifestazione hanno aderito altri 3 comitati: l’associazione Ripa di Fabrizio Sequi, il Comitato difesa San Saba-Aventino e il Comitato difesa via Labicana-Celio.
“Barriere di cemento su via Labicana…che schifo! Via Labicana un'autostrada pericolosa….Persi 250 posti auto a via Merulana…Aumento dello stress…” si legge sul volantino.
Della nuova disciplina ai Fori se ne parla dal giorno dell’insediamento del sindaco Marino e della sua ormai celebre passeggiata in bicicletta, scortato dai vigili urbani in divisa. Pedonalizzare, pedonalizzare tutto, il motto di Marino. Ma a che prezzo? Che cosa ne dicono gli abitanti, i commercianti? ”Sembra incredibile che dopo aver isolato “commercialmente” Via Labicana, dopo avere eliminato 250 posti auto tra Via Merulana e Via Labicana, dopo aver posizionato barriere in cemento su un’area archeologica, dopo aver creato stress a residenti, lavoratori e commercianti, il Sindaco ancora non abbia ascoltato le nostre proposte” risponde Augusto Caratelli, presidente del comitato Esquilino, ex capogruppo Pdl nel I municipio e figura storica del quartiere. ”Quindi non resta altro che iniziare la battaglia con due manifestazioni. Una per oggi, appunto, e un’altra domani 13 settembre 2013 in Via Merulana dove sosterremmo la manifestazione promossa dai commercianti. Mai come in questa situazione il motto “l’unione fa la forza” ha la sua giustificazione”.
Come se la passano i commercianti dopo le limitazioni sul traffico? ”Il calo degli incassi al momento fra via Merulana e via Labicana si aggira tra il 25 e il 30% ma é destinato ad aumentare velocemente, Per molti, in un momento di crisi come questo, continuare così sarebbe il tracollo finale”. Il Campidoglio, però, ribatte che in risposta a un questionario distribuito fra i commercianti, appena l’11% si sono detti contrari all’ordinanza di Marino. “Il Sindaco parla di questo fatidico 11%, ma non svela come si è svolto il sondaggio. E’ chiaro che se fai la domanda “Ti piace la pedonalizzazione dei Fori?", chi é contrario? Una cosa è certa: in via Merulana, dopo la riapertura delle scuole, in questo momento è il caos” sospira Caratelli.




ROMA, VIMINALE: AGENTI TRAVESTITI DA OPERATORI ECOLOGICI INTERROMPONO SPACCIO DI DROGA

Redazione

Roma – Era da qualche tempo che gli agenti del Commissariato Viminale, diretto dal dr. Antonio Pignataro, nel corso del continuo monitoraggio effettuato nella loro zona, avevano notato alcuni movimenti sospetti che avvenivano nei pressi di un fast food.

Sul posto, infatti, ad orari prestabiliti, si concentravano un nutrito numero di persone di colore, che si dileguavano poi poco dopo.

I sospetti che fosse in atto un’attività di spaccio erano concreti, anche perché alcune di queste persone erano conosciute dai poliziotti quali consumatori di droga.

La difficoltà nell’effettuare servizi di appostamenti era però dovuta al fatto che la via delle “riunioni” è frequentata prevalentemente da persone di colore.

Cercare di passare inosservati per effettuare un servizio di appostamento era quindi molto difficile.

I poliziotti hanno pensato bene, quindi, di travestirsi da operatori ecologici.

All’orario in cui le persone erano state notate incontrarsi hanno finto di essere intento nel loro lavoro.

Notata la consegna di un involucro, seguita dal quella di alcune banconote, gli agenti sono intervenuti.

Un cittadino extracomunitario, conosciuto quale tossicodipendente, è stato trovato in possesso di alcune bustine di marijuana appena ricevute.

Lo spacciatore, identificato per S.S., cittadino del Mali di 25 anni, è stato condotto in Commissariato.

Nel corso della successiva perquisizione effettuata presso la sua abitazione sono state rinvenute altre bustine, simili nel confezionamento a quelle rinvenute poco prima, contenenti svariati grammi di droga.

Al termine pertanto l’uomo, che è risultato avere diversi precedenti di Polizia specifici, è stato arrestato.

Dovrà rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti.

 




ROMA: TOPI ALLA SCUOLA SANZIO. APERTURA RIMANDATA AL 16 SETTEMBRE

L'Assessore sapeva ma nonostante l'invito non ha riferito in commissione. Convocata seduta straordinaria.

 

Redazione
 
Roma – “Apprendiamo con enorme sconcerto che la scuola Sanzio del Municipio XII riaprirà il 16 Settembre, in ritardo di una settimana a causa di presenza di topi nel plesso. Le famiglie sono state avvisate dalla dirigente scolastica con una comunicazione inviata a mezzo e-mail” dichiara il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato in una nota. “E’ un fatto gravissimo.

Addirittura l'assessore municipale alla scuola Tiziana Capriotti era stata chiamata in commissione trasparenza per parlare dello stato delle scuole, ma non si è presentata. – continua Maritato – La situazione è assolutamente drastica sia per omissione d’atti d’ufficio che per negazione alla salute e interruzione del Pubblico servizio. – e conclude – tutti reati che denunceremo in Procura affinché venga fatta chiarezza e chi ha da assumersi delle responsabilità, lo faccia cercando di risolvere la circostanza”.

GIUDICI (COMM. TRASPARENZA): "CHI HA SBAGLIATO DEVE ASSUMERSI RESPONSABILITA' "

"I bambini della scuola Sanzio questa settimana resteranno fuori dai cancelli di via del Casaletto, perché alla vigilia della ripresa dell'attività sono stati avvistati dei topi all'interno del plesso. La dirigente della scuola, infatti, ha annunciato l'apertura tardiva con una mail inviata alle famiglie. Da quel momento ho ricevuto numerosi reclami da parte di genitori costretti a cambiare i loro programmi". Lo denuncia in una nota Marco Giudici, consigliere e presidente della commissione trasparenza, controllo e garanzia del Municipio XII.

"Il fatto assume una gravità senza precedenti – prosegue la nota – se si considera che l'assessore municipale alla scuola Tiziana Capriotti era stata convocata per giovedì scorso in commissione trasparenza per riferire sullo stato delle scuole, ma ha declinato l'invito e non si è presentata. Sono certo che se i consiglieri avessero conosciuto questo disagio in tempo, a prescindere dall'appartenenza politica di ognuno, si sarebbero attivati per risolvere la problematica con ogni mezzo. Ora mi aspetto che l'assessore Capriotti si assuma le proprie responsabilità, chieda scusa e riconsegni la delega".

"Oggi ho consultato gli uffici del municipio, che stanno facendo il possibile per garantire la ripresa delle lezioni. Venerdì alle ore 9 ho convocato una seduta pubblica straordinaria della commissione trasparenza – conclude Giudici – in occasione della quale ho richiesto nuovamente l'intervento dell'assessore competente ed a cui potranno altresì partecipare le famiglie interessate".

 




ROMA, BORGO: RUBA IL PORTAFOGLIO ALLA CUGINA, SI SOSTITUISCE A LEI E RIESCE A PRELEVARE 3.000 EURO IN BANCA.

Redazione

Roma – Nello scorso luglio la vittima si era presentata negli uffici del Commissariato Borgo e lì aveva denunciato di aver perso il portafoglio.

Qualche giorno dopo la banca, insospettita da due prelievi, rispettivamente di 2.000 e di 1.000 euro, l’avevano informata.

La donna, visionate le due distinte, aveva disconosciuto le firme apposte all’atto del prelievo e si era così nuovamente presentata in Commissariato per denunciare l’accaduto.

E da qui sono partite le indagini degli agenti del Commissariato Borgo, diretto dalla dott.ssa Laura Petroni.

Gli investigatori hanno richiesto alla direzione degli istituti bancari, le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza interno, per cercare di identificare la persona che aveva effettuato le due operazioni fraudolente.

Nelle due occasioni hanno potuto vedere una donna di circa 40-45 anni con capelli lunghi e scuri.

Quando i poliziotti hanno mostrato alla vittima i due filmati – con grande sorpresa – quest’ultima ha riconosciuto nella cugina l’autrice del prelievo in banca.

La donna si è così ricordata di una cena a cui aveva partecipato anche la cugina e una sua zia. Durante quell’incontro, la vittima aveva raccontato di aver passato un periodo difficile che l’aveva costretta ad assumere anche dei tranquillanti. Nella circostanza, aveva anche confidato di aver incassato una ingente somma di denaro grazie ad una assicurazione a suo nome.

Quando, la mattina dopo, svegliandosi non aveva trovato più il portafoglio, pensò di averlo smarrito.

Al termine delle indagini, invitata la cugina negli uffici del Commissariato – G.G. di 48 anni – è stata denunciata per i reati di falsità materiale, sostituzione di persona e truffa.




ROMA, DISCARICHE E ANGHERIE DEI NOMADI VERSO I RESIDENTI: IL QUARTIERE SI RIVOLTA

Augusto Santori già consigliere del Municipio XI e Marco Campitelli, responsabile de La Destra del Municipio XI.

Roma – “Ci pare assurdo oggi parlare di pedonalizzazioni e di case ai rom quando le vere priorità della Capitale, e in particolare delle periferie, restano sempre le stesse. Il caso odierno di Corviale è lampante, dopo mesi di segnalazioni e denunce pubbliche nel pomeriggio decine di residenti di Corviale sono scesi in piazza per protestare contro le continue angherie subite dai nomadi, stanziati abusivamente nei pressi del Serpentone, e le discariche formatesi nel tempo a pochi passi dal sito ove i rom erano soliti stazionare. Alcuni ignoti hanno appiccato fuoco su merci e cianfrusaglie che i rom avevano depositato in un’area verde tra Via Mazzacurati e Via di Poggio Verde. L’intervento dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale, della Polizia di Stato e anche dei Carabinieri ha riportato all’ordine la situazione, ma esprimiamo preoccupazione per le prossime ore considerate le minacce reciproche che si sono verificate oggi a Corviale tra rom e residenti. Staremo a vedere se ci sarà un intervento concreto di Roma Capitale, soprattutto perché i rom in questione hanno tutti rifiutato l’assistenza sociale che era stata proposta loro, altrimenti assieme ai comitati di zona e ai residenti siamo pronti a scendere in piazza per il decoro e la legalità. Un quartiere questo che senza provvedimenti repentini è ad oggi ad alta tensione sociale”, così dichiarano in una nota congiunta Augusto Santori, già consigliere del Municipio XI, e Marco Campitelli, responsabile de La Destra del Municipio XI.