ROMA, FINANZIERI IN AZIONE: MALAVITA E SPACCIO DI DROGA NELLA CAPITALE

Redazione

Roma – I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma sono impegnati nell’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 soggetti, alcuni dei quali collegati al noto M. S. e alla sua organizzazione malavitosa, nell’ambito di un’indagine sul traffico e lo spaccio di droga nella Capitale. Nel complesso delle investigazioni sono stati sequestrati anche 500 Kg. di hashish, che avrebbero fruttato sul mercato al consumo circa 5.000.000 di euro.

Gli arresti sono stati disposti dal G.I.P. del Tribunale di Roma all’esito delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura capitolina e svolte dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma delle Fiamme Gialle. Indagini che hanno consentito di far luce su un lucroso traffico di droga lungo il collaudato asse criminale Spagna-Italia.

Nel dettaglio, dopo mesi di intercettazioni telefoniche e complicati pedinamenti, in particolare nella zona sud della Capitale (quartiere La Rustica e comuni di Rocca Priora e Grottaferrata), i finanzieri del G.I.C.O. hanno accertato l’esistenza di due agguerriti “gruppi” criminali, facenti capo, rispettivamente, a D. P. e al noto P. F..

Il P. F., in particolare è conosciutissimo nella Capitale per il suo ruolo incontrastato di leader degli ultras della tifoseria laziale ed è più volte assurto agli onori della cronaca giudiziaria locale: dal recente processo connesso alla scalata all’A.S. Lazio agli innumerevoli episodi di violenza negli stadi.

Per quanto di più stretto interesse, tra il 1991 ed il 1992, S. M., proprio attraverso P. F. e il fratello S. G., stringeva accordi con il un clan all’epoca egemone nell’area di San Giorgio a Cremano (NA), ma con interessi nella Capitale, finalizzati all’approvvigionamento di eroina dalla Turchia, via Germania, e di hashish dalla Spagna.

Nell’ambito delle più recenti investigazioni, culminate nell’odierna operazione, è stato invece appurato come il P. F., unitamente a G. E. e C. S., quest’ultimo oggi arrestato, avesse organizzato e promosso l’importazione in Italia, dalla Spagna, via mare, per il tramite del corriere di droga di origine inglese HALL Mark, di ben 185 Kg. circa di hashish, sottoposti a sequestro, a Civitavecchia, lo scorso 10 dicembre 2011.

Dopo soli 10 giorni dal predetto sequestro, e precisamente il 20 dicembre 2011, a Rocca Priora (RM), i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno individuato anche il magazzino di stoccaggio dello stupefacente, sottoponendo a sequestro ulteriori Kg. 295 di hashish e tratto in arresto, in flagranza di reato, G. E., unitamente a I. M. e al più conosciuto napoletano D.S. G..

“Mo te dico chi sono io!! Lo conosci D. S. G.?? R. P.?? U.?? Quelli lì, io stò con questi qua, diglielo!!! Vaglielo a dire!!”: così parlava G. E., nel corso di un colloquio ambientale intercettato, al fine di far comprendere a terzi la propria caratura criminale, sottolineando come il medesimo “appartenesse” al nominato D. S. G. e a P. R., recentemente tratti in arresto, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, dai Carabinieri del locale Reparto Operativo-Nucleo Investigativo, unitamente proprio a S. M., per l’omicidio di C. G..

Al pari del P., anche il D. P. è risultato a capo di un autonomo e strutturato sistema criminale, dedito alla sistematica importazione di hashish e cocaina dalla Spagna.

Nel dettaglio, il D. P., unitamente a G. R., calabrese di origine ma romano d’adozione, e al romano S. S., organizzava e finanziava il viaggio dall’Italia alla penisola iberica del corriere rumeno B. F. V., tratto in arresto a Roma il decorso marzo 2012 perché trovato in possesso di Kg. 8 di hashish, in ovuli, abilmente occultati all’interno del serbatoio di un’autovettura.

Nell’occasione, le fasi operative del trasporto venivano curate da M. L. e T. P..




ROMA, EMERGENZA ABITATIVA: DIRITTO ALL'ABITARE E DISAGI IN ATTESA DI SOLUZIONE

Redazione

Roma – “Ho incontrato diversi ospiti dei residence e una delegazione dei movimenti per il diritto all’abitare. Abbiamo avviato un dialogo con l’obiettivo di arrivare a una soluzione condivisa al problema dell’emergenza abitativa a Roma”. E’ quanto ha affermato l’Assessore alla Casa del Comune di Roma, Daniele Ozzimo, al termine della riunione di questo pomeriggio.

“Da parte dell’amministrazione c’è la piena volontà a migliorare la qualità della vita e la condizione dei cittadini romani in difficoltà e utilizzare nel modo migliore le risorse a disposizione. Ho dato garanzie a tutti che nessuno uscirà dai residence senza una nuova sistemazione abitativa adeguata al proprio nucleo familiare. Sarà un processo graduale che partirà solo dopo l’approvazione del bilancio e, ovviamente, nessuno perderà i diritti acquisiti per l’accesso alle case popolari. Pur permanendo distanze rispetto ai contenuti del provvedimento inerente i residence, approvato dalla Giunta, sulla fase due della delibera si è avviato un costruttivo confronto con i movimenti finalizzato a verificare le possibili connessioni con il Piano straordinario dell’emergenza casa della Regione Lazio, con l'intento di costruire soluzioni anche attraverso l'utilizzo e il recupero del patrimonio pubblico. Il nostro obiettivo è quello di porre in essere soluzioni concrete in grado di soddisfare i bisogni abitativi degli inquilini dei residence ed aprire opportunità di sostegno a chi, oggi senza alcuna tutela, si trova a vivere il dramma dell’assenza di un tetto sotto il quale vivere. Rimane aperto il dialogo che nei prossimi giorni coinvolgerà tutti i soggetti interessati alla costruzione di un serio programma per l'abitare a Roma”.
 




ROMA: CARCERE PER DUE NAPOLETANI PLURIPREGIUDICATI RITENUTI RESPONSABILI DI RAPINA AI DANNI DI POSSESSORE DI OROLOGIO ROLEX.

Redazione

Roma – La mattina del 24 settembre 2013 all’alba, la Squadra Mobile di Roma, con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli, ha eseguito due Ordinanze di Custodia Cautelare emesse dall’Autorità Giudiziaria della Capitale, nei confronti di Guadagno Francesco, 34enne napoletano, pregiudicato e di L.E., 35enne napoletano, pregiudicato, resosi al momento irreperibile, perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di una serie di rapine, perpetrate in varie città italiane ed in particolare di una messa a segno a Roma nell’ottobre 2011, ai danni di possessori di orologi rolex.

I due soggetti, facenti parte di un gruppo criminale più ampio, composto da altre persone, già sottoposte alla misura restrittiva della custodia cautelare in carcere, sono ritenuti responsabili di una rapina, avvenuta nel 2011, a Roma, ai danni di un uomo possessore di orologio Rolex.

I predetti, specializzati in questo tipo di attività, partivano da Napoli a bordo di autovettura ed arrivavano nella capitale. Attraverso un modus operandi ormai collaudato, rapinavano la loro vittima del suo orologio di valore.

La dinamica ed il modus operandi delle azioni criminose erano sempre le stesse. Dopo aver individuato la loro vittima, la seguivano e, appena possibile, affiancandosi alla sua autovettura, la rapinavano del suo orologio di valore, strappandoglielo letteralmente dal polso, con azione repentina e violenta.

Al Guadagno Francesco, questa mattina, è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, direttamente presso il carcere di Poggioreale, dove era detenuto sempre per gli stessi reati, commessi quando era ancora minorenne e con la sua scarcerazione prevista per domani 25 settembre.

Per il Guadagno quindi, le porte del carcere rimarranno ancora chiuse in attesa della definizione dell’ulteriore procedimento penale, instaurato a suo carico.

Visto il modus operandi precedentemente descritto, la Squadra Mobile romana sta valutando la loro posizione in merito ad una serie di rapine commesse recentemente ai danni di possessori di orologi di valore nella capitale.

 




ROMA, FALCOGNANA: TROPPE OMBRE INTORNO ALLA DISCARICA

Redazione

Roma – “Nonostante il Consiglio straordinario fiume, troppe opacità aleggiano ancora intorno a Falcognana e Malagrotta e troppe domande non hanno trovato ancora una risposta. Zingaretti, a sei giorni dalla finta chiusura della discarica più grande d'Europa, sta correndo su un filo di lana molto pericoloso", così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale e componente della commissione Rifiuti e Ambiente, annunciando la presentazione di un’interrogazione urgente in merito agli ulteriori conferimenti nella discarica di Malagrotta dopo la chiusura annunciata del 30 settembre.

“Continua ad esserci troppa confusione sui numeri rilasciati dalla Colari sui rifiuti abbancati a Malagrotta se confrontati con la quantità che verrà sversata a Falcognana e la parte che invece verrà portata al di fuori della Regione Lazio, per cui si attendono ancora i dati della gara bandita da AMA e il relativo vincitore. La matematica non è un'opinione. Numeri che necessitano di essere chiariti anche perché ad oggi non è stato ancora stabilito se gli scarti dei TMB di Malagrotta continueranno o meno a restare in discarica anche dopo la sua chiusura. Vorrei ricordare a tal proposito, come trapelato anche nell’audizione in Commissione Ambiente, che la FOS, in base alla normativa vigente, non può essere utilizzata quale materiale utile per il “capping” di Malagrotta. Come primo atto, dal momento che il duo Zingaretti-Civita prima in Provincia ed ora in Regione Lazio non sa ancora esprimersi sulla scelta di un sito definitivo, ci aspettiamo dal commissario Sottile il ritiro dell’AIA rilasciata per Monti dell’Ortaccio. Su questa storia dei rifiuti la dignità ed il rispetto dei cittadini di Malagrotta e Falcognana sono stati calpestati ancora una volta da una classe politica incapace di metterci la faccia. A quanto pare ancora oggi”, conclude Santori.

Intanto il Comitato No discarica Santa Maria delle Mole parla di disastro ambientale annunciato

"Quanto riportato a seguito del Consiglio straordinario della Regione Lazio sulla discarica della Falcognana svoltosi ieri alla Pisana ha del paradossale". Eì quanto dichiara il Comitato no discarica Santa Maria delle Mole.
"E' di una gravità inaudita, infatti, che si parli di un sito che dovrebbe secondo Zingaretti, ospitare i rifiuti della capitale quando finora nessun organo competente, tra cui l'Arpa, ha mai dato pareri favorevoli all'apertura di una discarica in questo territorio e neppure al ministero della Salute risulta esserci una richiesta in tal senso. E' a dir poco vergognoso basarsi, come sta succedendo adesso, sugli studi di Ecofer del 2003 che guarda caso è contemporaneamente controllore e controllato. Proprio così stanno le cose", ribadisce il Comitato.

Il Presidio di Falcognana e il Comitato di Santa Maria delle Mole hanno depositato in data odierna presso la ASL RMC e presso la RMH in data 21 settembre 2013 uno studio di impatto ambientale presso i dipartimenti di prevenzione territoriali (poteri di polizia giudiziaria).
Lo studio è mirato in particolare sull' acqua, l'aria e le falde profonde e superficiali, nonchè su animali e persone per valutare nel breve, medio lungo termine le conseguenze assimilabili che i cicli urbani avrebbero sull'ecosistema alla Falcognana. Territorio che, ricordiamo, il commissario Goffredo Sottile ha indicato ostinatamente come la nuova discarica di Roma.

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ROMA, SQUADRA MOBILE ROMANA ARRESTA LATITANTE APPARTENENTE A COSCHE MAFIOSE CALABRESI

Redazione

Roma – Nel tardo pomeriggio di ieri, a seguito di una capillare investigazione gli uomini della Squadra Mobile di Roma hanno arrestato Massimiliano Sestito – nato a Rho (Milano) il 25.10.1971 – latitante dal 9 agosto scorso, poiché colpito da un ordine di carcerazione dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale Ordinario di Milano – Ufficio Esecuzioni Penali in data 10.08.2013 essendosi sottratto ad un provvedimento di sottoposizione alla semilibertà.

Gli specifici servizi di osservazione effettuati sul territorio cilentano da operatori della Squadra Mobile di Roma, hanno permesso di localizzare sulla spiaggia di via Saline in località Centola (SA) frazione Palinuro, un uomo in abbigliamento balneare riconosciuto immediatamente per il latitante che, munito di documenti di identità intestati ad un altro soggetto, è stato sorpreso in compagnia di un favoreggiatore identificato per GALLO Antonio.

Il Sestito, pluripregiudicato per omicidio, associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti, era detenuto presso la Casa Circondariale di Rebibbia Roma, in regime di semilibertà ed è considerato organico alla cosca IOZZO-CHIEFARI-PROCOPIO attiva nel soveratese.

I suoi trascorsi criminali evidenziano l’estrema pericolosità dell’uomo.

Infatti, il 20 agosto 1991 a un posto di blocco a Satriano, in provincia di Catanzaro, per scappare da un controllo dei carabinieri, non ha esitato a uccidere l'appuntato dei Carabinieri Renato LIO a colpi di pistola.

Risulta anche una segnalazione dell’Interpol, risalente ad appena un mese prima dell’omicidio dell’appuntato LIO, secondo cui il SESTITO sarebbe stato segnalato per il reato di tentato omicidio e rapina a mano armata, fatto avvenuto nell’area di sosta, sita sulla strada nazionale svizzera, in località Apfelwuhr.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare dell’abitazione del favoreggiatore del SESTITO, sita in Palinuro (SA), nella disponibilità di GALLO Antonio, originario di San Giorgio a Cremano, gli investigatori della Squadra Mobile di Roma hanno constatato la presenza di indumenti, effetti personali e documentazione riconducibili al latitante SESTITO Massimiliano, motivo per il quale GALLO Antonio e sua madre QUIRITI Anna, sono stati tratti in arresto per il reato di procurata inosservanza di pena, previsto dall’art. 390 del codice penale.

Dopo le formalità di rito, il SESTITO è stato associato presso la casa circondariale di Vallo della Lucania (SA) mentre il GALLO e la QUIRITI, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto, sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso l’abitazione di Palinuro.

Da ultimo, va aggiunto che le investigazioni della Squadra Mobile capitolina portano a ritenere che l’odierno latitante può essere ritenuto un elemento di spicco della ‘ndrangheta calabrese e, come tale, gravitante in contesti ‘ndranghetistici della Capitale territorio nel quale, com’è noto, il 24 gennaio scorso è stato consumato l’omicidio di chiara matrice mafiosa a carico del pregiudicato calabrese FEMIA Vincenzo, ritenuto il referente sul territorio romano della cosca NIRTA di San Luca (RC).

Il Questore di Roma Fulvio della Rocca ha espresso personalmente il suo ringraziamento al Dirigente della Squadra Mobile, dott. Renato Cortese, e ai suoi collaboratori per l’operazione portata a termine nella giornata di ieri e che ha condotto all’arresto del latitante pluripregiudicato Massimiliano Sestito.

Il Questore ha voluto sottolineare l’importanza del risultato raggiunto, grazie soprattutto all’elevata professionalità dei poliziotti impegnati, dal momento che l’arrestato è considerato un elemento di spicco della ‘ndrangheta calabrese, operante anche sul territorio romano.

Si sta, infatti, valutando la posizione dell’uomo in relazione ad altre vicende, come ad esempio l’omicidio di Vincenzo Femia, altro pregiudicato calabrese, ucciso lo scorso 24 gennaio proprio nella capitale.

Ringraziando i presenti ha infine sottolineato l’encomiabile impegno quotidiano di tutte le forze dell’ordine impiegate sul territorio a garanzia della sicurezza dei cittadini.

 

 




ROMA, SPINACETO: ASSALTA IL BUS E AGGREDISCE IL CONDUCENTE.

Redazione

Roma – “Sporco italiano”. Con queste parole un cittadino marocchino ha aggredito e offeso l’autista di un autobus della linea urbana.

È accaduto l’altro pomeriggio in via degli Eroi della Difesa.

Il bus, condotto dalla vittima dell’aggressione, è stato assaltato dallo straniero mentre era fermo ad un semaforo, lontano dalla fermata.

L’uomo ha cominciato a picchiare con violenza sulle portiere della vettura, così il conducente, per scongiurare eventuali danneggiamenti, le ha aperte, ma a quel punto il giovane è salito sulla vettura, e, intrufolandosi nella cabina di guida, ha aggredito l’autista.

All’aggressione fisica sono seguite le offese verbali, quasi esclusivamente riguardanti la nazionalità (italiana) dell’autista, dopodiché l’aggressore è sceso dal mezzo e ha scagliato una pietra contro la vettura danneggiando un finestrino.

Nel frattempo era stata allertata la Polizia e in pochi minuti è arrivata una pattuglia del Commissariato Spinaceto, diretto dal dott. Michele Peloso, che ha fermato l’aggressore.

L’uomo è stato identificato e accompagnato in Commissariato dove, a seguito della denuncia sporta dalla vittima, è stato denunciato per danneggiamento, violenza a pubblico ufficiale e violazione della legge che vieta tutte le forme di discriminazione razziale.
 




ROMA, SAN PIETRO: OPERAZIONE ANTIABUSIVISMO DEI CARABINIERI E DELL'8 REGGIMENTO LAZIO

Redazione

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma San Pietro, unitamente ai militari dell’8° Reggimento “Lazio”, hanno portato al termine un servizio straordinario di controllo volto al contrasto dell’abusivismo commerciale.

Le strade passate al settaccio dai militari dell’Arma: via Cipro, piazzale degli Eroi, via Andrea Doria, via della Conciliazione e tutta l’area circostante la Basilica di San Pietro. Il bilancio dell’attività è di due cittadini senegalesi denunciati a piede libero, sorpresi a vendere in strada borse delle più note “griffe”, tutte rigorosamente contraffatte. Altri tre stranieri, un cittadino romeno e due cittadini del Bangladesh, tutti venditori ambulanti sono stati multati per vendita di prodotti non alimentari senza avere alcuna autorizzazione. Durante il servizio sono state sequestrate 53 borse, 24 foulard, 13 camice, 2 giacche e 65 cd.
 




ROMA TUSCOLANA: CINQUE WRITERS MESSI IN FUGA DAL PERSONALE DI FERROVIE DELLO STATO

Redazione

Roma – Cinque graffitari sorpresi ad imbrattare un treno, si danno alla fuga lasciando in terra “gli attrezzi del mestiere”: zaino, bombolette e una sedia. Durante la fuga, uno di loro, cittadino australiano, perde il passaporto. Presto identificato dalla Polizia Ferroviaria è stato denunciato da Rete Ferroviaria Italiana per imbrattamento.

E’ successo sabato pomeriggio nella stazione di Roma Tuscolana dove solo un mese fa sono stati identificati e denunciati altri due writers.

Ad accorgersi di quanto stava accadendo e ad interrompere l’attività dei graffitari, è stato il personale di Protezione Aziendale FS impegnato in un servizio notturno volto al contrasto dei vandalismi in stazione.

Lo scalo, sotto speciale sorveglianza insieme a Ostiense, Nettuno e Ciampino, è fra le stazioni maggiormente colpite da incursioni di questo tipo.

Questa volta è stato preso di mira il treno diagnostico di Rete Ferroviaria Italiana Aldebaran, una speciale carrozza che impiega la tecnologia laser per misurare tutti i parametri della linea elettrica di contatto e controlla il buon funzionamento tra pantografo e cavi.

I convogli più graffitati, in genere, sono i regionali di Trenitalia Lazio. E ingenti sono i costi sostenuti dalla società per rimuovere i graffiti dai treni: circa 530 mila euro da gennaio ai primi giorni di settembre 2013. Una cifra in crescita rispetto il 2012 che ha registrato un importo pari a 545 mila euro, con un onere maggiore del 4,5% rispetto al 2011, quando la spesa è arrivata a 521 mila euro.

I TAF, Treni Alta Frequentazione, utilizzati sulle linee FL1 (Orte – Roma – Fiumicino Aeroporto) e FL3 (Roma – Bracciano – Viterbo) sono i più colpiti. Seguono i treni Vivalto e i Doppio Piano utilizzati sulla linea FL8 (Roma –Nettuno).

 




ROMA, SCUOLA: AUTO BLU…PER BAMBINI DISABILI!

Redazione

Roma – Ancora disservizi per i bambini disabili di Roma. "Per tutto il tempo del disservizio del trasporto scolastico dei bambini disabili, chiedo che la giunta comunale metta a disposizione le auto di servizio del comune e degli assessori per accompagnare i bambini. E' una proposta realizzabile che limiterebbe gli sprechi dell'autoparco e aiuterebbe le famiglie. E' sufficiente che gli assessori si rechino in ufficio con i propri mezzi, liberando le auto nella fascia oraria di ingresso e di uscita dalle scuole. Con la volontà si può fare". Lo dichiara in una nota Marco Giudici, presidente della Commissione Trasparenza del Municipio XII.

"Questa mattina – prosegue Giudici – ho effettuato un sopralluogo all'autoparco di via Tito Omboni e presso la scuola speciale Vaccari. Da una parte c'erano almeno trenta auto parcheggiate con gli autisti in attesa di essere chiamati dagli assessori, dall'altra alcuni pulmini erano giunti senza bambini, altri in grave ritardo, ma anche mamme che dopo aver atteso invano lo scuolabus, sono state costrette ad accompagnare i loro figli attraversando la città. Un mezzo avrebbe anche girato in lungo e in largo per il quartiere, perchè il comune lo avrebbe indirizzato al civico 0 di viale Angelico".

"Un disservizio così grave, che colpisce i bambini disabili, deboli tra i deboli, non è tollerabile in un paese civile. Ho inoltrato una missiva urgente al dipartimento alla scuola con una richiesta di accesso a tutte le informazioni sull'appalto del servizio del trasporto dei bambini disabili da e per le scuole. Con la commissione trasparenza – conclude Giudici – andremo in fondo alla questione".
 




ROMA: SORPRESO A RUBARE IN APPARTAMENTO CON I SUOI TRE FIGLI MINORI

Redazione

Roma – Sono 4 le persone arrestate, nella serata di ieri e nella notte appena trascorsa, sorprese mentre erano intente a compiere furti in abitazioni, al Nuovo Salario e a Vescovio.

I primi a finire in manette sono stati due uomini, originari della Serbia – Montenegro.

In piena notte, alcuni condomini di uno stabile di via Gabrio Casati, al Nuovo Salario, sono stati svegliati da rumori provenienti da una delle abitazioni.

Immediata è stata la telefonata al “113” ed altrettanto immediato l’intervento di due pattuglie del Reparto Volanti.

Gli agenti, nel corso del sopralluogo effettuato, hanno subito individuato l’abitazione obiettivo dei ladri, che presentava la porta d’accesso completamente divelta ed il controtelaio “smurato”.

All’interno, sorpresi “al lavoro” S.Z., di 55 anni, e N.Z., di 36. Oltre a loro, erano presenti i tre figli di quest’ultimo, di pochi anni, “apprendisti” nella circostanza.

Rinvenuti e sequestrati numerosi attrezzi atti allo scasso.

I due, al termine, sono stati arrestati per rispondere di tentato furto aggravato, mentre i tre giovanissimi sono stati riaffidati alla madre.

Le altre due persone arrestate, questa volta in zona Vescovio, sono due donne, D.R., di 19 anni ed una 17enne, entrambe del campo nomadi di via di Salone.

Anche in in tal caso l’intervento è scattato a seguito di una segnalazione giunta al “113”. Una abitante del condominio, infatti, uditi dei rumori sospetti, ha avvisato la Polizia.

Due pattuglie sono giunte in pochi minuti sul posto, uno stabile di viale Eritrea, sorprendendo le due giovani mentre uscivano dall’abitazione.

Da un immediato controllo effettuato, le due sono state trovate in possesso di un orologio di valore e di alcune carte di credito nonché di una lastra in plastica con la quale avevano aperto il portone, utilizzando una tecnica ormai consolidata, possibile quando la serratura è chiusa solo con lo “scatto”.

Le due, al termine, sono state arrestate per furto in abitazione e gli oggetti restituiti al proprietario.

 




ROMA, VIA LANCIANI: "VAMPIRI DI GASOLIO" IN AZIONE

Redazione

Roma – Sono quasi le 4 del mattino quando i poliziotti del Reparto Volanti, transitando in via Rodolfo Lanciani hanno notato un uomo armeggiare tra le auto in sosta.

Immediatamente scesi dall’auto di servizio, hanno visto l’uomo alzarsi all’improvviso e, con un tubo di plastica di circa un metro, travasare il gasolio da un furgone fino all’interno di una tanica in plastica.

Un’ altro uomo invece, è stato notato all’interno di una Ford CMax, seduto al lato guida, nei pressi del furgone.

Fermati immediatamente, entrambi cittadini romeni, sono stati identificati per R.A.G. e N.I.D., rispettivamente di 20 e 22 anni, con alcuni precedenti di Polizia.

Tutti e due con mani e abiti sporchi di grasso e odoranti di gasolio, dopo essere stati controllati sono stati assicurati nell’auto di servizio.

Durante l’accompagnamento dei fermati, la sala operativa ha informato gli agenti di un altro furto avvenuto qualche minuto prima in quelle vicinanze.

Un testimone infatti, aveva notato due persone mentre rubavano del gasolio da un furgone e aveva chiamato le forze dell’ordine..

La descrizione delle due persone, era corrispondente ai due fermati.

In particolare, era stato notato un giovane, armeggiare sul serbatoio di un furgone e, dopo averne rotto il tappo, con un tubo di plastica era riuscito a prelevare il gasolio dall’interno.

Il testimone, nella circostanza, aveva notato la presenza di una Ford CMax grigia in doppia fila con il motore acceso, corrispondente all’auto ferma in via Rodolfo Lanciani.

All’interno aveva visto un giovane seduto lato guida in attesa che subito dopo si era diretto con il complice verso via Monti Tiburtini.

In effetti, all’interno dell’autovettura, poi sequestrata, è stata rinvenuta anche l’altra tanica contenente il gasolio rubato.

I due stranieri, dopo gli accertamenti presso l’ufficio immigrazione e polizia scientifica, sono stati arrestati per furto aggravato.