ROMA, TRASTEVERE: IN MANETTE FRUTTIVENDOLO SPACCIATORE

Redazione

Roma – Mele e zucchine ma anche hashish e marijuana.
Scoperto, e arrestato dalla Polizia un fruttivendolo dedito ad una seconda ed illegale attività: lo spaccio di droga.
Ad individuare e bloccare l’uomo sono stati ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato di Trastevere; l’indagine è scaturita da alcuni servizi antidroga effettuati per le vie del quartiere dagli investigatori, diretti dalla dott.ssa Maria Sironi.
Gli agenti si sono “interessati” all’attività commerciale dopo aver notato strane “soste” effettuate da alcune persone, le quali poi entrando nel negozio né uscivano però sempre senza aver effettuato acquisti di frutta o verdura.
Ieri i poliziotti – decidendo di approfondire il controllo – si sono finti clienti della frutteria; dopo poco sono stati testimoni di un sospetto scambio di “merce” tra il titolare dell’esercizio commerciale e un “cliente”.
Quest’ultimo all’uscita è stato fermato e perquisito; indosso aveva alcune dosi di cocaina; ha subito confessato di averla acquistata nel negozio un miuto prima.
Gli investigatori hanno così identificato il titolare.
P.I., queste le iniziali di un 35enne romano già noto alle Forze dell’Ordine per reati inerenti gli stupefacenti – è stato trovato in possesso di altre dosi di sostanza stupefacente.
Estendendo la perquisizione – con l’ausilio del Reparto cinofili della Questura – anche presso la sua abitazione, sempre a Trastevere, i poliziotti hanno trovato e sequestrato 2 “panetti” di hashish, 8 sigarette artigianali “costruite” con la marijuana oltre ad altre piccole quantità di stupefacente per un peso complessivo di circa 200 grammi; sequestrati inoltre anche 400 euro in contanti, probabili provento dell’illecita attività.
Per l’uomo sono scattate le manette per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 




ROMA NCC – TAXI, SINDACATI: ADESSO CHI USA AUTORIZZAZIONI ILLEGALI HA PAURA

di Angelo Parca

Roma – Da luglio 2013 fino ad oggi abbiamo, come quotidiano indipendente di informazione, riacceso i riflettori sulla questione Ncc grazie anche e soprattutto al sollecito che arriva dal continuo lavoro dei sindacati e assiciazioni di categoria come l'ANAR che continuano a spendersi in lungo e largo per il territorio nazionale affinché sia i Comuni che gli stessi noleggiatori "ribelli" rispettino la legge: la sede operativa e la sede legale devono trovarsi nel Comune che rilascia le autorizzazioni. Adesso è certezza.  «Comprendiamo lo stato di timore che attraversa il variegato mondo di coloro che utilizzano impropriamente sul territorio romano, in barba a qualsiasi regola, autorizzazioni di noleggio rilasciate spesso in modo illegale, dai più disparati comuni italiani». È quanto affermano in una nota le sigle sindacali del settore, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Mit e Anar autonoleggio romano. «Ma in attesa della sentenza sul ricorso in Corte di Giustizia Europea prevista per le prossime settimane – prosegue la nota – vorremmo ricordare alle sigle laziali firmatarie dello stato di agitazione di una parte del settore di noleggio con conducente che l'Uno Quater, a prescindere dal destino dell'emendamento De Pretis, è legge dello Stato e quindi in vigore». «Dispiace constatare – conclude la nota – che alcune sigle di settore quali Uritaxi, Ati, Uti, Claai e Casa artiigiani, dopo aver costituito a livello locale un oramai fantomatico coordinamento (C.S.T.R), siano oggi costrette a prendere atto del sostanziale fallimento di quel progetto che tra mille incongruenze da noi puntualmente denunciate, coinvolgeva strutture quali Cna e Confartigianato che insieme ad Anitrav e Federncc- Confcommercio si sono sempre battute per cancellare l'Uno Quater». 

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ROMA, FALCOGNANA: LA DISCARICA NON SI FARA' PIU', ECCO LA RISPOSTA DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

Redazione

Roma – "La battaglia è stata vinta e ora ci sono le prove inequivocabili che la discarica alla Falcognana non si farà più. Infatti, come riporta testualmente il Ministero dell'Ambiente, "il sito che ha formato oggetto di proposta da parte del Commissario straordinario, Goffredo Sottile, non è stato ad oggi approvato dal Ministro Orlando, essendo allo stato venuti meno i presupposti emergenziali che ne giustificavano l'individuazione".

E' quanto annuncia il Presidio No discarica Divino Amore a seguito della replica ricevuta dal Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, al quale lo stesso Presidio si era rivolto chiedendo la revoca del mandato al Prefetto Sottile e al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, proprio per la discutibile gestione di questa vicenda.

"Questa è l'ennesima prova che l'azione di contrasto contro la discarica al Divino Amore, frettolosamente qualificato come candidato idoneo a raccogliere l'eredità di Malagrotta dall' allora Commissario Sottile, ha esplicitato piena e incondizionata efficacia. Infatti, alle recenti dichiarazioni del Sindaco Marino riguardante l'abbandono di tale scelta, si aggiunge ora una dichiarazione ufficiale del Ministero dell'Ambiente in risposta ad una istanza che il Presidio aveva inviato al Presidente della Repubblica".

"Stante dunque la prova inconfutabile, il Presidio esprime grande soddisfazione per il successo ottenuto e rivendica la paternità di una lotta estenuante che ha condotto sempre al centro della legalità, nel rispetto delle leggi della Repubblica, della Costituzione e dell'intero ordinamento giuridico. Una protesta attiva, – continua il Presidio – che si è esplicitata con azioni legali, petizione popolari al parlamento europeo, con la produzione di numerosi documenti (esposti, istanze, ecc.) elaborati in maniera rigorosa sotto l'aspetto formale e sostanziale e con l'azione di contrasto portato avanti da tutta la popolazione locale, che non si è mai arresa a questo scempio ambientale".

"Il successo ottenuto ci riempie di orgoglio e soddisfazione, soprattutto perché arriva in un momento storico caratterizzato da un'accesa contrapposizione politica, percepita dall'opinione pubblica come una deriva delle istituzioni democratiche. Ebbene, proprio in questo contesto di riferimento, la vittoria è stata ottenuta grazie all'ampia partecipazione popolare dimostrata negli oltre 5 mesi di lotta.
Con questo atto ufficiale che sancisce un dietro front definitivo delle autorità competenti, il Presidio, costituitosi in Associazione Am.Be.Com, esprime la piena gratitudine a tutti i cittadini che non si sono mai arresi, esortando la popolazione residente a mantenere uno spirito attivo e collaborativo verso tutte le iniziative che l'Associazione intenderà perseguire nel futuro. Iniziative, che sono e saranno sempre animate da una coscienza ambientalista a tutela, salvaguardia e riqualificazione dell'Agro Romano".

"Un grazie lo esprimiamo anche al Presidente uscente Alessandro Lepidini, che con volontà e tenacia ha contrastato i poteri forti di quella politica menefreghista, che ha fatto di tutto per minimizzare e spesso affossare le nostre ragioni.
La vittoria di questa battaglia – conclude il Presidio – va oggi consegnata nelle mani dei cittadini che hanno creduto e sostenuto questa lotta fino alla fine. Oggi possiamo finalmente dire che questo cammino percorso insieme non è stato vano". 

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ROMA, ASSENTEISMO DAL LUOGO DI LAVORO: IGNAZIO PROMETTE PUNIZIONI ESEMPLARI ALLE 'MELE MARCE'

di Maurizio Costa

Roma – Il servizio andato in onda mercoledì sera durante il programma "Le Iene" ha alzato un vero polverone. I protagonisti del misfatto sono alcuni dipendenti comunali di Roma che, una volta timbrato il cartellino di presenza, escono tranquillamennte dagli uffici e si dirigono a fare la spesa, al bar o al mercato di turno. Le immagini sono molto esplicite e la situazione va avanti già da un bel po': infatti, i lavoratori comunali sono stati ripresi con una telecamera nascosta in due periodi differenti; a luglio dell'anno scorso e pochi giorni fa.
Una condotta sbagliatissima che purtroppo riflette lo stato attuale degli uffici comunali, che, sempre più spesso, presentano queste situazioni, paragonabili solamente alle ragazzate che si facevano ai tempi della scuola.

Il Sindaco della Capitale, Ignazio Marino, dopo aver visto il servizio, ha subito dichiarato che sarà intransigente verso tutti coloro che sono stati ripresi ad andarese durante l'orario lavorativo: "Chi imbroglia deve pagare." – ha spiegato il primo cittadino – "Il 99,9% dei lavoratori comunali sono onesti e queste persone che invece timbrano e poi se ne vanno danneggiano e tradiscono tutti gli altri. Le mele marce devono essere individuate." Marino si è già mosso in questa direzione: "Ho chiesto alla trasmissione la possibilità di prendere visione del loro video integrale per poter vedere i volti di queste persone, così da aiutarci a rendere la legalità sempre più di moda nella città. La punizione sarà esemplare."
Questi comportamenti sono sempre più diffusi e non c'è nessuna sorveglianza per coloro che lavorano negli uffici statali. Certamente non si pretende una guardia che controlli le marachelle dei dipendenti; basterebbe un po' di senso civico e di senso del lavoro, due qualità che sicuramente mancano a queste persone. Un periodo difficile come quello che stiamo vivendo impone che almeno i dipendendi dello Stato o del Comune, come in questa circostanza, siano corretti sul posto di lavoro. Sono milioni le persone che darebbero tutto per avere un impiego stabile in qualche ufficio comunale e che si svegliano la mattina alle 4 per per guadagnare quel poco di stipendio che a stento serve per sfamare la propria famiglia. Quando basta.
Non farebbe male punire questi dipendenti e mandarli a lavorare in un banco di frutta e verdura alle 5 del mattino; capirebbero quanto il lavoro tempra ma, allo stesso tempo, nobilita l'uomo.




ROMA, TEATRO VALLE: E' ORA CHE IL SINDACO SI RIMBOCCHI LE MANICHE…UNA LETTERA A IGNAZIO DAGLI ARTISTI PREOCCUPATI

di Alberto De Marchis

Roma – La fondazione teatro Valle occupato ormai da tre anni sta dando un grandissimo esempio di onestà intellettuale e disinteressato amore per l'arte. Sentimenti che si concretizzano in un fare condiviso che soltanto chi non respira la cultura con la maiuscola non potrà mai comprendere.

Questo il grido degli artisti che si sono riuniti in una fondazione….ma intanto la politica che fa?

Dopo la visita della Digos, avvertiamo un preoccupante cambiamento di clima in questa città.
Dal 17 settembre, giorno di costituzione della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, chiediamo un confronto con le istituzioni e l’apertura di un percorso pubblico e partecipato che porti al riconoscimento dello statuto speciale dei Beni Comuni. Un percorso nuovo, che trova fondamento anche nel lavoro con i giuristi della Costituente dei Beni Comuni.
Nonostante le ripetute richieste, non abbiamo ricevuto risposta.
Per questo oggi rinnoviamo pubblicamente la nostra richiesta e condividiamo la lettera inviata al Sindaco Marino e per conoscenza al Ministro Bray.

Le lotte dei beni comuni generano un cambio di prospettiva profondo anche sulla gestione dei beni pubblici. Chiediamo che gli amministratori si pongano in ascolto e si assumano la responsabilità di legittimare le proposte che arrivano dalla cittadinanza attiva".

Ecco la lettera della Fondazione

Richiesta d’incontro per la Fondazione Teatro Valle Bene Comune

A partire dall’occupazione del Teatro Valle del 14 giugno 2011, la comunità di artisti e cittadini convolti ha avviato un percorso approdato alla costituzione della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, che ha visto la partecipazione di oltre 5.500 soci sostenitori, la raccolta del capitale sociale attraverso un azionariato diffuso e la scrittura dello Statuto emendato online durata oltre un anno.

Il 16 settembre 2013 lo Statuto della Fondazione Teatro Valle Bene Comune è stato depositato e firmato presso lo studio del notaio dott. Gennaro Mariconda. Attualmente esso è in esame presso la Prefettura di Roma, chiamata a pronunciarsi sul suo riconoscimento entro il 12 febbraio 2014.

La Fondazione è basata sui principi nati dalle riflessioni e dalle lotte per i Beni Comuni, così come delineati dalle pratiche in corso e da più tabella della Costituzione Italiana, e che ne affida a comunità di cittadini e di lavoratori il governo e la cura.

Dal momento che, attorno a questa esperienza di innovazione culturale e di partecipazione della cittadinanza, si è creato un ampio dibattito pubblico, ottenendo importanti riconoscimenti europei (da ultimo il Princess Margriet Award 2014 della European Cultural Foundation), con la presente le chiediamo, come affermato in diverse occasioni pubbliche, di incontrarla per presentare i contenuti innovativi dello Statuto della Fondazione e per avere con lei un confronto sulle prospettive future di questo percorso.

In attesa di un suo gentile riscontro, le porgiamo i nostri più cordiali saluti. 

 

Verdi di Roma –  Gianfranco Mascia

"Quella del Teatro Valle Occupato è una delle realtà culturali può proficue e vitali di Roma e non possiamo permetterci di perderla" scrive il co-portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia che aggiunge: "Per questo non possiamo che condividere la preoccupazione degli artisti e operatori culturali che in questi due anni anni e mezzo hanno rivitalizzato un bene comune romano destinato a morte sicura”.

"Nel programma elettorale del Sindaco Marino si parlava di rinascita di Roma partendo da cultura, innovazione e rispetto della città, per questo invitiamo il Sindaco ad accettare senza alcuna remora l'invito per un incontro richiesto oggi dal Teatro Valle Occupato – conclude Mascia -. Il percorso della Fondaziona Teatro Valle bene comune (con i suoi 5.500 sostenitori) è la strada giusta per istituzionalizzare una bella realtà di società civile a difesa dei beni comuni” .




ROMA, LUNEUR: TOC TOC SINDACO MARINO….COME STANNO REALMENTE I FATTI?

Damiano Lucarelli – Responsabile del gruppo FB  "Riapriamo il Luneur"

Dalla prossima primavera tornerà a girare nel cielo di Roma la storica ruota del LunEur.

Il luna park chiuso da anni (2008),riprenderà vita nel 2014 con molti cambiamenti. Sarà un parco differente da quello che era: avrà un taglio per i bambini da zero a 12 anni, resteranno comunque alcune giostre storiche.
Ecco, questo breve periodo e' diventato ormai un copia e incolla su innumerevoli quotidiani romani, e noi onestamente siamo stanchi di ascoltare parole trionfalistiche, da parte di noti personaggi politici, su un parco giochi che del Luneur non e' degno nemmeno di portare il nome, chiamatelo Eur oppure Parkeur, ma lasciate in pace quel nome che crea solo confusione nei cittadini, convinti di ritornare al Luneur, immaginandosi di trovare di fronte il parco che hanno lasciato nel 2008.

Adesso basta, e' ora di finirla con le false promesse e i falsi proclami, siamo cittadini e abbiamo diritto di sapere la verita'.

Qualcuno forse dall'alto delle posizioni che occupa pensa che un gruppo Facebook, non conti nulla o conti poco, ma si sbagliano di grosso.

Cari “ amici” politici, siamo in questa brutta pagina che coinvolge Roma Capitale a 360 °, dal punto di vista sociale per aver tolto il lavoro a 160 famiglie che ingiustamente sono state le prime vittime di questa storia. 
Abbiamo fino ad oggi lottato, forse con pochi risultati? Mah! Lasciamo ad altri questa valutazione, quello che conta è che il numero degli iscritti continua ad aumentare sempre e solo con la solita richiesta, quella di volere il “Luneur”.

Dall'ultimo articolo su questo quotidiano, siamo cresciuti di oltre 1000 unita' arrivando a 5200,un risultato che non preoccupa? Se questa è la voce dei cittadini, ritengo doveroso che il Sindaco Ignazio Marino dia una risposta al suo progetto della “discontinuità’” e dica la verità’ sul Luneur.

Siamo stanchi di essere presi in giro da politici locali,come nell’incontro avuto il 27 Gennaio,dove una delegazione del gruppo facebook "Riapriamo il Luneur", composta da Damiano Lucarelli e Silvia Albanese, e' stata ricevuta da Enzo Foschi e da Mario Castagna al Palazzo Senatorio.

Da una parte l’incontro è stato cordiale, il dr. Enzo Foschi su alcune nostre precisazioni si è dimostrato sorpreso ma disponibile a dare delle risposte, di contro come per tutte le medaglie esiste il rovescio ed è quello che nessun cittadino vorrebbe mai gli venisse mostrato dalle Istituzioni Pubbliche.

Il riferimento è quello della dichiarazione del dr. Mario Castagna, il quale ad ulteriore precisazione sulla condizioni del bando di gara ha testualmente riferito: ”Il bando di gara dice tutto e non dice niente!”

Questa dichiarazione ha messo in serio imbarazzo la delegazione del gruppo Facebook, la quale era andata per ricevere delle risposte ed è uscita con ancora più confusione!

Comunque è stata fatta una richiesta ai signori Enzo Foschi e Mario Castagna di essere portatori nei confronti del Sindaco per far convocare in tempi brevi un tavolo tecnico con le parti interessate, cioe' Cinecittà, Eur Spa, Comune di Roma ed ex subconduttori.

Forse questo impegno sarà come i precedenti impegni presi dal Presidente del IX municipio Andrea Santoro o come quello del Presidente della Commissione Urbanistica sempre del IX municipio Mauro Tagliacozzo i quali ognuno per le proprie funzioni si erano impegnati a creare un consiglio straordinario sul Luneur, i quali sono miseramente naufragati nelle dichiarazioni riportate sui giornali che tutti noi conosciamo!

Noi continueremo su questa battaglia di trasparenza e legalità anche a fianco dei sub conduttori i quali da sei anni non hanno mai ricevuto una risposta sulla loro posizione come ha sempre dichiarato Saverio Pedrazzini, anche nell’ultima diretta televisiva fatta su Roma Uno, dove ha portato a conoscenza il documento dell’Autorità Vigilanza dei Contratti pubblici, in cui riportava in modo chiaro quelle che erano le sue richieste, che la Luneur Park non era la società che poteva firmare il contratto di locazione, che Eur Spa non poteva ridurre il canone di locazione, che dal 2008 sempre Eur Spa non ha svolto il compito di controllo dell’area lasciandola abbandonata nelle mani della Luneur Park  e soprattutto che l’oggetto del bando è una concessione di un bene di proprietà pubblica e pertanto la sua destinazione doveva essere di parco divertimenti e che l’aggiudicatario doveva provvedere a gestire le attrazioni presenti nel Parco!
Forti anche di questo nuovo documento diciamo a gran voce..No al family Park!

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ROMA, STAZIONE TERMINI: ARRESTATE 4 PERSONE ED ALTRE 5 DENUNCIATE

Redazione

Roma – I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno portato a termine un servizio di controllo finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati in genere nell’area della Stazione Roma Termini e nelle zone limitrofe. Il bilancio dei controlli dei militari dell’Arma è di 4 persone arrestate ed altre 5 denunciate a piede libero.

In particolare sono finiti in manette un 19enne cittadino del Gambia, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso all’interno dello scalo ferroviario mentre spacciava una dose di marijuana in cambio di 20 euro, ad un giovane acquirente che è stato poi segnalato; poco dopo, è stata la volta di un 22enne cittadino del Mali, fermato sempre all’interno dello scalo ferroviario, mentre vendeva una dose di marijuana in cambio di 10 euro ad uno studente che è stato segnalato. A seguito della perquisizione il giovane pusher è stato trovato in possesso di numerose dosi di marijuana ed eroina, tutte sequestrate. Un cittadino peruviano di 47 anni, incensurato, è stato bloccato dai Carabinieri, in piazza dei Cinquecento, subito dopo aver sfilato il cellulare dal marsupio di un 51enne romano. Infine  è stata la volta di un 18enne cittadino tunisino, che in piazza dei Cinquecento è stato pizzicato mentre cedeva due grammi da marijuana in cambio di denaro ad un 47enne italiano che è stato segnalato. Le denunce invece sono scattate nei confronti quattro cittadine romene, rispettivamente di 18, 21 e 34 anni ed un 27enne italiano, tutti sorpresi nei pressi dello scalo ferroviario, in violazione del foglio di via obbligatorio dal comune di Roma da cui sono colpiti. I quattro arrestati dai Carabinieri sono stati poi accompagnati in caserma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo. Dovranno rispondere a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e furto con destrezza.




ROMA, MALTEMPO: I LIVELLI DI TEVERE E ANIENE SONO IN DIMINUZIONE

Redazione

Roma – «Continua il monitoraggio del Tevere e dell’Aniene. Secondo i dati del CFR (Centro Funzionale Regionale) i livelli idrometrici dei due fiumi risultano in diminuzione. Il Tevere alle ore 10.30, alla stazione Ripetta, misurava 11,53 metri. Alla stessa ora il livello dell’Aniene, a Ponte Salario, era di 7.86 metri. Prosegue intanto l’attività di monitoraggio e presidio dell’Aniene, del Tevere e dei suoi affluenti. Tutti gli accessi alle banchine rimangono chiusi fino a cessate esigenze. Restano attivi il Centro Operativo Comunale e le Unità di Crisi Locali in tutti i Municipi. Per segnalazioni e richieste di intervento è possibile contattare la Sala Operativa h/24 della Protezione Civile di Roma Capitale al numero 06.67109200 o al numero verde 800.854854. Si ricorda che per informazioni inerenti la viabilità è possibile contattare la Sala Operativa della Polizia Locale al numero 06.67691, mentre per informazioni sul trasporto pubblico locale è possibile contattare l’Agenzia della Mobilità al numero 06.57003». Lo comunica in una nota la Protezione Civile di Roma Capitale.




ROMA, EMERGENZA MALTEMPO: TEVERE E ANIENE SORVEGLIATI SPECIALI

Redazione

Roma – «Roma Capitale segue in modo costante l'evoluzione del maltempo. Prosegue, infatti, il monitoraggio e il presidio delle squadre operative coordinate dalle Protezione Civile. Da questa mattina sono statti effettuati più di 200 interventi, e 100 sono in corso, tra disostruzioni dei tombini e delle caditoie, smottamenti e allagamenti di strade e abitazioni. Sono più di 80 le idrovore 'in campo' e sono stati posizionati un migliaio di sacchi di sabbia nelle aree critiche (Ospedale Fatebenefratelli e Tiburtina Valley)». Lo comunica in una nota il Campidoglio.

"Al momento la Protezione Civile di Roma Capitale – continua la nota- ha dato accoglienza a 100 famiglie, tra Prima Porta e Piana del Sole, e a due nuclei familiari, sgomberati da una palazzina di via Segrate. Inoltre, ad Ostia Antica, in uno dei Municipi più colpiti, sono state allestite due palestre (una in collaborazione con la Croce Rossa Italiana) in grado di fornire ospitalità a più di 150 persone.
Nella giornata di oggi, poi, sono stati forniti pasti a 300 persone a Prima Porta, per lo più anziani e famiglie, che non hanno voluto abbandonare la loro abitazione dopo l'alluvione di ieri.

Continua, inoltre, il monitoraggio dei fiumi Aniene e Tevere, con presidi fissi a Ponte Milvio, Ponte Marconi, Ponte Galeria, Grottarossa, Idroscalo, Ostia antica e Isola Tiberina. La stazione Ripetta alle ore 19.30 registrava un’altezza di 12,72 metri, con andamento stazionario. A partire dalle ore 22 si prevede il possibile transito di una piena 'controllata' del fiume Tevere, nel tratto urbano della città di Roma, così come comunicato dal competente Centro Funzionale Regionale. Sono state messe in atto tutte le azioni di monitoraggio e di messa in sicurezza del territorio, con la collaborazione delle autorità competenti. Sono stati, inoltre, già nel pomeriggio di oggi, allertati i concessionari che occupano superfici di specchio acqueo nel tratto del fiume Tevere compreso tra la traversa di Castel Giubileo e la foce".

Si ricorda che per ogni richiesta di chiarimenti, informazioni o interventi è possibile contattare la Sala Operativa h/24 dell’Ufficio Protezione Civile al numero 06.67109200 o al numero verde 800.854.854».
 




ROMA: A IMPRENDITORE EMIGRATO SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 270 MILIONI DI EURO

Redazione

Roma – Dalle prime ore dell'alba, 200 finanzieri sono impegnati, nella Capitale ed in varie altre località del territorio nazionale, nell'esecuzione di una vasta operazione, con il sequestro dell'ingente patrimonio riconducibile ad un noto imprenditore, emigrato formalmente in Spagna ed indiziato di aver organizzato un sodalizio criminale dedito all'appropriazione indebita, alla truffa in danno di enti pubblici, alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio/reimpiego di capitali illeciti, al trasferimento fraudolento di valori ed alla perpetrazione di reati tributari.
Le indagini sono svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica.
Tra i beni sottoposti a sequestro società, conti correnti, centinaia tra fabbricati e terreni, 32 motoveicoli e 2 yacht di oltre 20 metri. Il tutto per circa 270 milioni di euro.




ROMA: UNA COCA COLA PER RISANARE I BENI CULTURALI

 

di Maurizio Costa

Roma – I soldi per la cultura non bastano più. Le casse del Comune di Roma non riescono a sostenere la forte pressione e quindi cedono. Tutta l'Amministrazione Capitolina, già con l'ex Sindaco Alemanno, ha sempre cercato di mettere delle toppe che ricoprissero il danno o la vistosa mancanza di fondi. Qui si parla, soprattutto, dei beni archeologici di Roma, i più importanti del mondo, i più famosi e anche i più affascinanti. Come è gia accaduto con il Colosseo, affidato a Della Valle per le operazioni di ristrutturazione e ripulitura, il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, non cambia il modus operandi; infatti, il primo cittadino è alla ricerca di capitale straniero per risanare e mantenere i beni culturali della Capitale.

A Davos, in Svizzera, durante un forum con vari Sindaci riguardo al World Economic Forum, Marino ha incontrato il ceo di Coca-Cola, Muhtar Kent, ed anche l'ad di "McKinsey", una compagnia di consulenza americana. Lo scopo è stato quello di trovare finanziamenti stranieri per valorizzare il parco archeologico di Roma ed aprire una fondazione di "fundraising" che incentivi le aziende estere ad investire proprio nella Capitale.

Anche il viaggio negli USA del Sindaco aveva lo stesso obiettivo. Roma si appresta a diventare un porto dove investire soldi stranieri. Il vero scoglio da superare è, come sempre, il tempo. Quanto ci vorrà per trovare questi investitori? La domanda non è semplice. Intanto i romani dovranno buttare giù tanti rospi, ed abituarsi all'idea che probabilmente quella fontana, quell'arco o quell'anfiteatro non saranno di "proprietà" loro, ma di un qualche riccone a stelle e strisce. Se questa ricerca di capitali, però, dovesse portare ad un miglioramento delle condizioni dei beni archeologici, allora ben venga.