ROMA, PRENESTINO: ALLARME DELLE “LUCCIOLE”

Redazione 

Roma – E’ accaduto ieri sera in viale Palmiro Togliatti al Prenestino. Gli agenti del Commissariato, in servizio per il controllo del territorio, sono stati fermati da due “passeggiatrici” in evidente stato di shock. 

Hanno così raccontato agli agenti di un uomo che, poco distante, stava violentando una loro “collega”.

Giunti sul posto hanno trovato l’uomo intento a consumare un rapporto sessuale con la vittima che tentava di divincolarsi.

Quando gli agenti hanno assicurato nell’auto di servizio l’aggressore, identificato per M.A., afgano di 31 anni, una delle ragazze lì presenti, ha riferito che poco prima un’altra donna aveva subito violenza sessuale da parte di un uomo che nel frattempo si era allontanato.

Grazie alle dettagliate descrizioni fornite e grazie all’ausilio di un’altra pattuglia del Reparto Volanti, i poliziotti sono riusciti a localizzare anche il secondo aggressore identificato per M.R. 27enne, anche lui afgano, con vari precedenti di Polizia.

Accompagnati entrambi gli uomini al Commissariato, sono stati arrestati per violenza sessuale.

Le ragazze invece sono state soccorse e medicate presso il vicino ospedale.




ROMA, ANIMALI: LA STRUTTURA PARRELLI CONTINUA A SVUOTARSI DI CANI

Redazione

Roma – “Nel cuore dell’estate, proprio in piena emergenza abbandono, la struttura privata Parrelli continua a svuotarsi dei cani ospitati per decisione dell’autorità giudiziaria e su impulso di LAV, AVCPP, altre associazioni animaliste che stanno predisponendo gli sgomberi e del NIRDA del Corpo Forestale dello Stato. Troppi misteri avvolgono il trasferimento di questi cani. Dove sono stati deportati? Chi sta gestendo questi spostamenti ? Abbiamo chiesto al sindaco di Roma di avere delle puntuali delucidazioni per essere certi che non vadano ad intaccare lo stato di salute degli stessi” lo dichiarano in una nota il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, e il portavoce dell’Associazione Ripa, Fabrizio Sequi.

“Il benessere degli animale deve venire prima di qualsiasi altro interesse ed è per questo che ci interroghiamo su una serie di punti che ancora oggi sono oscuri. Non capiamo perché, nonostante la ASL B abbia dato relazioni positive sullo stato degli animali e gli oneri economici del canile risultino essere a carico della proprietaria, la signora Parrelli, la struttura privata debba venire presa di mira da quelle stesse associazioni animaliste, AVCPP e LAV, che a seguito della delibera di Giunta Capitolina la n 148 del 22 maggio  scorso, hanno visto la chiusura di alcune strutture da esse gestite per le inadeguatezze riscontrate” prosegue la nota.

“Vorremmo inoltre sapere quali sono stati e quali saranno i controlli messi in atto da Roma Capitale per monitorare la trasparenza e la regolarità sulle spese giornaliere delle strutture definite pubbliche dalla Muratella all'ex cinodromo, fino al Poverello e alla Valle dei Cuccioli. E' necessario che ci sia un'azione complessiva di trasparenza e di legalità , non permetteremo che si speculi su animali indifesi che hanno bisogno solo di assistenza e di trovare una famiglia che li adotti” concludono Santori e Sequi.




ROMA, SAXA RUBRA: VIA CARLO EMERY, UN CALVARIO CHE FINIRA' PRESTO…FORSE!

di Silvio Rossi 

Via Carlo Emery, piccola strada parallela a via Flaminia oltre i binari della linea Roma-Nord,  che passa a fianco al Centro Rai Saxa Rubra e all’Istituto Commerciale Calamandrei, era una tranquilla via locale che permetteva agli abitanti del quartiere alle spalle della cittadella dell’informazione di raggiungere le proprie case.

Circa tre anni fa un’esplosione, di origine dolosa, ha gravemente lesionato un palazzo che si trova su via Enzo Tortora, l’altra strada di accesso al quartiere, che è stata da allora chiusa al traffico per pericolo di crolli. Questo “incidente” ha provocato il collasso del traffico nel tratto di via Flaminia appena all’interno del Grande Raccordo Anulare, in quanto le strade nel comprensorio di Saxa Rubra non potevano più svolgere la funzione di filtro. Inoltre gli abitanti del quartiere che intendevano raggiungere il centro di Roma (o semplicemente la stazione di Saxa Rubra) erano costretti a un lungo giro oltre il GRA.

Per ovviare a queste difficoltà pochi giorni dopo la chiusura di via Enzo Tortora via Carlo Emery, che era a senso unico, è stata adattata al transito in entrambi i versi di marcia.

Il problema principale della strada (presente anche quando questa era a senso unico, ma intensificato con il doppio senso di circolazione) è la mancanza del convogliamento delle acque piovane, specialmente in corrispondenza con via Nicolò Carosio, dove alle prime piogge si formano ampie pozzanghere che rendono difficoltosa e pericolosa la circolazione.

Per questo motivo alcuni mesi fa un gruppo di dipendenti Rai ha chiamato il presidente del municipio Daniele Torquati, chiedendo una sistemazione adeguata.  Oggi sulla strada in questione ci sono le ruspe che stanno operando per evitare che si riformino le pozzanghere dei mesi scorsi.

Abbiamo raggiunto il presidente del Municipio per informarci, oltre che sui lavori in corso, anche sulla situazione di via Tortora e sulle altre strade interessate nei mesi scorsi da smottamenti:

 

D.           Innanzi tutto in zona c’è il problema di via Enzo Tortora chiusa per via della casa pericolante. Ci sono novità che possano far pensare a una riapertura in tempi brevi?

R.            E’ uno dei regali che ci ha consegnato la vecchia Amministrazione:  dal 2011 ad un anno fa non è stato fatto niente. Oltre alla pulizia del 10 Maggio scorso con AMA in occasione della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti” il Municipio subito dopo il nostro insediamento si è occupato della vicenda che, visto il tempo perso negli anni, non è di facile risoluzione.

D.           Quali sono i tempi previsti per il completamento dei lavori? Si riuscirà a completarli per la riapertura delle scuole, quando il traffico aumenterà considerevolmente?

R.            Il Municipio ha chiesto più volte di ripristinare la sicurezza per aprire, ma i proprietari della casa andata in fiamme hanno un processo aperto con i vicini (dai quali sembrerebbe sia partito l’incendio) che ha comportato la nomina di un CTU che dovrebbe fare il sopralluogo entro l’estate (questo dipende dal Magistrato), fino a quel momento l’avvocato di parte ha detto che i luoghi non si possono alterare e quindi non mettono in sicurezza l’edificio, noi non possiamo far riaprire.

D.           Su via Emery, anche a causa della vicina stazione del trenino “Centro Rai” c’era il fenomeno del parcheggio selvaggio. Si riuscirà a regolarizza la sosta?

R.            La sosta irregolare su via Emery non è regolarizzabile in quanto non ci sono le dimensioni stradali per creare dei parcheggi regolari. Il Municipio sta facendo raccolta delle acque meteoriche per evitare allagamenti nei parcheggi a pettine lato ferrovia, unica area regolare.

D.           Il XV Municipio è stato interessato da una serie di problemi dovuti alle intense piogge di quest’inverno e i conseguenti smottamenti. A che punto sono i lavori si riapertura delle strade?

R.            In una settimana abbiamo subito 27 frane 3 delle quali ci hanno lasciato le ferite peggiori: Cassia, Tangenziale e Olimpica. Attualmente dopo mesi di lavoro, le strade sono tutte riaperte, le frane risolte. Nell’estate si completeranno i lavori resi necessari (ripavimentazioni, potenziamento raccolte acque meteoriche, pulizia tombini e caditoie).

 

 

 

 




ROMA, SAN PAOLO: SVENTATA TRUFFA AD ANZIANA CON SONNIFERO

Redazione

Roma – Ancora una volta è stata dimostrata l’efficacia della politica “della sicurezza partecipata” che vede la collaborazione attiva dei cittadini con le forze dell’ordine, per la prevenzione dei reati.

Impiegati di banca, di uffici postali, commercianti e cittadini, in particolare in questo periodo estivo, sono  i “vigilanti” del loro quartiere, collaborando attivamente con le forze dell’ordine, permettendo in questo modo un sistema di controllo capillare sul territorio e rendendo più efficace ed incisiva l’azione della Polizia. 

In questo caso, è stata la vigilanza attuata dai vicini di casa della vittima a sventare, allertando il 113, un tentativo di truffa in abitazione  ai danni di una anziana in via Albert Einstein, nella zona di  San Paolo, che poteva avere anche degli esiti tragici.

La donna era stata “abbordata” nella mattinata di ieri mentre si trovava seduta su una panchina.

Le due truffatrici, R.G., 48enne originaria di Genova e R.S.M. 30enne romana, si sono rivolte all’anziana chiamandola col suo nome di battesimo,  fingendosi  sue vecchie conoscenti.

La donna, con problemi di memoria, vista la sicurezza delle due nel presentarsi, ha finto di riconoscerle e ha iniziato una piacevole conversazione.

Prima di accomiatarsi, le donne si sono ripromesse di rivedersi, e  la signora le ha invitate nella sua abitazione, dando loro il suo indirizzo.

Qualche ora dopo, alle 14.00 di ieri, la signora ha ricevuto la visita delle due, che si sono presentate con la scusa di voler visionare dei libri sui monumenti della capitale di cui avevano parlato nella mattinata.

La signora le ha fatto accomodare nel salotto di casa e  ha mostrato loro i libri.

La visita delle due donne, però, non è sfuggita ai vicini di casa della signora, che si sono insospettiti in quanto le due non erano state mai viste frequentare la casa dell’anziana.

Uno dei vicini, temendo per la sicurezza della donna,  ha suonato alla porta, è entrato nell’appartamento e, accortosi del tentativo di truffa in atto, ha chiamato la Polizia mentre le due donne si sono date alla fuga.

Gli agenti, giunti immediatamente sul posto,  hanno bloccato le due truffatrici e nella borsa della 48enne  hanno rinvenuto e sequestrato un flacone con un potente sonnifero.

Le due donne sono state quindi accompagnate negli uffici del Commissariato San Paolo diretto dal dr. Filiberto Mastrapasqua  per gli ulteriori accertamenti, dove dai controlli nelle banche dati della Polizia sono risultate avere dei precedenti di Polizia per truffa.

Al termine delle indagini, gli investigatori hanno proceduto all’arresto di R.G. e R.S.M. per il reato di truffa aggravata in concorso.  

ROMA, I MUNICIPIO: VIVA IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI E INTANTO IL CENTRO STORICO E' ABBANDONATO

Redazione

Roma – “Il Centro Storico di Roma è quotidianamente oltraggiato da abusivismo commerciale, sporcizia ad ogni angolo, macchine in sosta selvaggia, invadenti pullman turistici, ma anche da provvedimenti scellerati da parte dell’amministrazione Marino, come l’aumento vertiginoso del costo dei permessi Ztl con la falsa scusa di alleggerire il traffico. In tutto questo caos e nel più completo immobilismo della maggioranza, il presidente del Municipio Alfonsi tesse le proprie lodi per aver approvato il Regolamento per l’istituzione del Registro Municipale delle Unioni Civili, definendolo una priorità assoluta in linea con gli impegni assunti in campagna elettorale ” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio. 

“Residenti e commercianti non solo sentono lo stato di abbandono dell’amministrazione ma allo stesso tempo non percepiscono ancora alcuna proposta seria per rilanciare e riqualificare l’intero quadrante. E’ sotto gli occhi di tutti il degrado e lo stato di abbandono in cui versa anche il quartiere Prati che, a seguito dell’accorpamento con il Centro Storico, ha subito fortemente la negligente lontananza delle istituzioni in termini di decoro. La linea seguita è la stessa del Sindaco Marino che per sfuggire alle sue responsabilità e nascondere i propri fallimenti, continua a sponsorizzare iniziative che nulla hanno a che vedere con le reali problematiche della Capitale. Basta farsi un giro per la città per comprendere che le priorità non sono iniziative gay friendly come l'adesione alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni, all'organizzazione della Settimana Rainbow contro l'omofobia e la transfobia e alla partecipazione al Roma Pride 2014” conclude Santori. 




ROMA: COLPITA GANG SUDAMERICANA, 10 ARRESTI

Redazione

Roma – Bande ben organizzate, di etnia sudamericana, che compivano rapine a soggetti più deboli, prevalentemente donne e anziani. È quanto scoperto, dopo una minuziosa e lunga indagine anche tramite l'analisi delle richieste al 113, dai falchi della Squadra mobile di Roma, la sezione motociclisti in borghese, che ha arrestato complessivamente 10 persone. Sono accusati, a vario titolo, di furto aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. In particolare gli agenti hanno fatto luce su quattro episodi criminosi successi nella Capitale.

Particolarmente determinati e organizzati in vere e proprie "batterie", alcuni componenti delle gang utilizzavano come punti d'incontro diversi "ristoranti etnici" dislocati in vari luoghi della Capitale, dove si incontravano per pianificare le loro attività, scelta sicuramente non casuale con lo scopo di confondersi con i connazionali incensurati.

Inoltre, i componenti delle bande avevano documenti d'identità contraffatti con cittadinanze cubane, messicane o guatemalteche, al fine di sfuggire eventuali verifiche delle forze dell'ordine.

Sono ancora in corso le attività di riscontro del materiale sequestrato per poter individuare le restanti vittime e facilitare la restituzione degli effetti personali.




ROMA EUR PD, PRESTIPINO: "LA CITTA' DEVE ANCORA PARTIRE"

di Simonetta D'Onofrio

Roma – E' nella cornice delle terrazze del Palazzo dei Congressi che la coordinatrice del circolo Eur del Pd Patrizia Prestipino ha rivelato a L'osservatore d'Italia la reale situazione in cui versa Roma dal punto di vista politico – amministrativo. Critiche e speranze che intendono scuotere un decollo veloce per la Capitale, rimasta ancora in vetrina per sinergie che non si sono ancora prodotte, probabilmente, nei tempi e nei modi giusti tra Enti che per colore politico e spirito di collaborazione dovrebbero essere resistenti e fruttifere più che mai. Galeotta è stata l'iniziativa culturale promossa dal circolo locale del Partito Democratico del quartiere “Eur”, in concomitanza con la campagna di tesseramento, la presentazione del film di Walter Veltroni, "Quando c'era Berlinguer". 

Una serata ricca di emozioni che ha visto la coordinatrice del circolo, Patrizia Prestipino ripercorrere alcuni ricordi su Enrico Berlinguer, figura centrale del Partito Comunistapromotoredel "compromesso storico”, che portò il partito all’allontanamento progressivo dall'Unione Sovietica.

Quando di parla di Berlinguer associato al nome di Veltroni non si può non pensare alla buona politica, a quella con la P maiuscola, dice la Prestipino durante l’introduzione, un uomo politico apprezzato anche dai suoi avversari, proprio perché era una brava persona. Chi meglio dell’ex-Sindaco di Roma poteva ricordare la storia di Berlinguer, con la coscienza “giusta”, afferma il segretario Patrizia Prestipino.

Prima dell’inizio della proiezione Walter Veltroni ha raccontato alcuni episodi significativi e curiosi delle riprese del film. Rimane preoccupante lo stato di non conoscenza delle giovani generazioni nei confronti della storia politica italiana del dopoguerra. Infatti nel film molti ragazzi intervistati ammettono di non ricordare il nome di Berlinguer, spesso si confondono e sbagliano. Una scarsa conoscenza, dice Patrizia Prestipino, che ritroviamo anche in ambito scolastico, non solo i ragazzi non lo ricordando, ma molto spesso sono anche i professori a non saperne nulla di un uomo “importante” per la storia contemporanea.

Abbiamo rivolto alcune domande alla renziana della prima ora, Patrizia Prestipino, ex assessore allo sport e alle politiche giovanili della Provincia di Roma, ex presidente del Municipio IX di Roma Capitale, dirigente nazionale del PD, guidato da Matteo Renzi.

D.Lei ha partecipato alle primarie per il sindaco di Roma, dopo l’affermazione di Marino ha deciso di candidarsi come segretario di un circolo e fare politica dalla base. Com’è ripartire dal territorio?

R.È l’esperienza più bella, più stimolante. Le sconfitte si vincono ripartendo, lo dice anche Renzi che ha vinto ripartendo dalla sconfitta delle primarie del 2012 contro Bersani.

D.Cosa ricorda di questi sei mesi?

R.Tanta fatica, la scuola la mattina, la politica locale il pomeriggio, la Direzione Nazionale durante la settimana, Renzi che stravince…  belle soddisfazioni, credo che si apra una stagione, anzi si è già aperta con Matteo, che se continua sarà molto importante

D.L’impressione però è che non tutti i circoli siano così attivi come il tuo. Alcuni sembrano rimasti vecchi centri di potere.

R.Forse perché non hanno la Prestipino segretario (sorridendo).

D.Per quanto riguarda Marino. Lei l’ha appoggiato in campagna elettorale, specie l’ultimo mese le è stata molto vicina. Ultimamente ho letto un po’ di critiche, cosa non va?

R.Beh, la città deve sicuramente ancora partire, non c’è un gioco di squadra, non vedo una grande coesione tra il PD, sia romano, regionale che nazionale con l’amministrazione, spero che questa quadra, come ha detto bene Lorenzo Guerini, si possa trovare e si possa partire, o meglio ripartire, perché la città in effetti non è mai partita. (Vedi intervento della serata al link :http://www.patriziaprestipino.com/4p/tb_video/quando-cera-berlinguer-lunedi-21-luglio-2014/)

 

 




ROMA, FARMACAP IN ROSSO: 44 FARMACIE COMUNALI A POCA DISTANZA DA QUELLE PRIVATE

di Riccardo Magi – consigliere Capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino

Roma – Quello che dovrebbe far riflettere tutti, a partire dagli amministratori e dai dipendenti di Farmacap, è che il 21 luglio, giorno dello sciopero annunciato oggi, probabilmente nessuno in città sentirà la mancanza delle farmacie comunali. Provo rispetto per questi lavoratori come per tutti gli altri impiegati in aziende pubbliche o private, ma da amministratore sento il dovere di agire nell'interesse dei cittadini romani, che pagano tasse altissime per servizi essenziali scadenti.

La finalità per cui è nata Farmacap – al di là dei servizi di assistenza e soccorso,  peraltro in buona parte sospesi o inutilizzabili, che possono essere offerti internalizzandoli se ritenuti necessari – è quella di portare il servizio delle farmacie a fasce di popolazione disagiate e svantaggiate e in zone in cui non arriva il servizio privato. Ma come abbiamo dimostrato con la mappa di Opencampidoglio.it  la localizzazione di quasi tutte le 44 farmacie comunali non risponde alla missione dell'azienda, trovandosi le farmacie quasi sempre a poche decine o centinaia di metri da altre farmacie, e non offrendo servizi agevolati a quelle fasce di popolazione. O si valuta che sia possibile e doveroso riportare l'azienda al suo compito originario oppure la cosa migliore nell'interesse pubblico è la chiusura dell'azienda e la vendita delle licenze.

Quando il 6 marzo scorso abbiamo votato i bilanci di Farmacap degli esercizi 2010-2012 e (nella stessa delibera n. 8/2014) la destinazione di 15 milioni di euro per il ripiano delle perdite, sono stato l'unico in assemblea Capitolina a votare contro perché ritenevo un gesto irresponsabile nei confronti dei cittadini romani gettare altri milioni di euro in quell'azienda in assenza di un piano industriale. 

In quella delibera si dava "indirizzo all'Azienda di presentare entro tre mesi un nuovo Piano industriale che preveda il conseguimento già nel 2014 di uno stabile equilibrio economico-finanziario aziendale, al fine di assicurare la salvaguardia degli equilibri di Bilancio complessivi di Roma Capitale". I tre mesi sono trascorsi, un piano industriale credibile non c'è e nemmeno una decisione chiara e responsabile sull'azienda e su come sia meglio utilizzare le risorse di tutti i romani in un momento in cui il principale obiettivo della città è il risanamento. 

Non c'è neanche un bilancio del 2013 nel quale ci sono altri 3 milioni di perdite.

Per salvare 300 posti di lavoro (che comunque si potrebbero salvare in altro modo) si spendono milioni l'anno per un servizio inutile già superato dal mercato. E' un sistema quello che regge le aziende capitoline, che crea più disoccupazione e povertà. Se il Consiglio, ma anche il Governo con il Piano di riequilibrio, non intervengono neppure su Farmacap vuol dire che manca coraggio per vero risanamento anche su tutto il resto.




ROMA, OMICIDIO ROBERTO MUSCI: PRESO L'ASSASSINO

Redazione

Roma – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA, ad un 47enne romano, pluripregiudicato, individuato quale autore materiale dell’omicidio di Roberto MUSCI (cl. 1980), commesso a Roma – Casalotti il 23 gennaio 2014.

Il MUSCI che si trovava agli arresti domiciliari in una villetta sita in un complesso residenziale di via Lazzati, fu assassinato a colpi di pistola da un individuo sconosciuto, travisato con un casco integrale e occhiali da sole che, presentatosi come ufficiale giudiziario, lo aveva attirato fuori di casa per poi freddarlo in strada con 6 colpi sparati in rapida successione alla testa e al torace. Il killer si era poi allontanato a bordo di uno scooter con cui era giunto sul posto.

L’autore materiale dell’omicidio è stato individuato dai Carabinieri di via in Selci dopo mesi di indagini ed è stato trovato in possesso di una pistola cal. 9 e di un paio di occhiali da sole su cui, grazie ad accertamenti tecnici eseguiti nei laboratori del RIS dei Carabinieri di Roma, sono state rinvenute due tracce biologiche appartenenti a Roberto MUSCI, dato che consente di sostenere che l’arma e gli occhiali in questione, siano stati utilizzati dal killer il quale, avendo sparato a distanza ravvicinata, si era sporcato con il sangue della vittima.

All’indagato è inoltre contestata l’aggravante di cui all’art. 7 della legge n. 203/91, ossia del delitto commesso con metodo mafioso, avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416 bis c.p., ciò in considerazione delle modalità feroci dell’agguato che risulta presentare le caratteristiche di un omicidio su commissione maturato in contesti di malavita organizzata della Capitale.




ROMA: TRAFFICO DI FARMACI RUBATI

Redazione

Roma – Ieri  mattina all'alba è scattato il blitz, personale della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di P.S. Università "La Sapienza", al termine di una complessa ed articolata attività di indagine, ha dato esecuzione ad otto Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere per associazione a delinquere finalizzata al furto ed alla ricettazione di farmaci trafugati dalla farmacia interna al Policlinico Umberto I° di Roma, nei confronti degli appartenenti ad una organizzazione criminale, richieste dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma Dr.ssa Antonella NESPOLA emesse dal G.I.P. Dr.ssa PAVONE.

L'attività d'indagine, iniziata verso la fine del 2012, ha preso vita da una serie di denunce presentate da personale medico per il patito furto di cospicui quantitativi di farmaci, d'ingente valore economico, trafugati presso la farmacia-magazzino interna al Policlinico Umberto I° di Roma.

Farmaci trafugati che, oltre il valore economico, sono ritenuti di grande importanza sociale poiché di rilevante importanza per la cura di malattie specifiche e specialistiche. Infatti nella circostanza veniva rappresentato che erano state trafugate circa 350 fiale di ENBREL, per un valore economico di oltre 80.000 euro e circa 300 fiale di HUMIRA, per un valore di circa 130.000 euro. L'ENBREL ed l'HUMIRA sono farmaci altamente specifici utilizzati per curare artriti reumatoidi, così come in altre circostanze durante le prime fasi dell'indagine veniva denunciato il furto di 2000 scatole di CLEXANE 6000, farmaco antitrombotico, di non facile reperimento, per un valore economico di euro 40.000,00 circa oppure l'ammanco di circa 50 confezioni di COPAXONE, non reperibili nelle comuni farmacie, oppure 40 confezioni di SUSTIVA 600 e 80 confezioni di PREZISTA 400.

Ancora più significativo era risultato l'ammanco di alcuni farmaci oncologiciorali ed in particolare di 10 scatole di TARCEVA da 100 mg (costo pari ad Euro 52,43 a compressa), di 16 scatole di TARCEVA da 150 mg (costo pari ad Euro 65,41 a compressa), di 8 confezioni da 30 compresse di SUTENT da 50 mg (costo pari ad Euro 170,16 a compressa), di 6 scatole di SUTENT da 30 compresse da 25 mg (costo pari ad Euro 85,008 a compressa) e di 10 confezioni di SUTENT da 12,5 mg (costo pari ad Euro 42,504 a compressa).

Da quanto rappresentato appariva evidente che il fenomeno non poteva essere considerato un fatto casuale o estemporaneo, ma il frutto di una attività illecita posta in essere nel tempo da più persone organizzate tra di loro. Immediatamente i citati Uffici investigativi ponevano in essere attività volte ad accertare i fatti descritti e individuare i responsabili, attraverso una serie di appostamenti e servizi mirati, particolarmente complessi e difficili vista la tipologia del reato e soprattutto il contesto operativo. Infatti, nonostante la piena collaborazione degli organi dirigenziali del Policlinico Umberto I°, il modus operandi utilizzato, i soggetti coinvolti ed in particolare la specificità unica del luogo in questione e cioè i locali adibiti a magazzino-farmacia del nosocomio, a cui potevano avere accesso soltanto responsabili e personale specializzato, rendevano l'attività investigativa particolarmente problematica e complicata.

Si riusciva comunque ad accertare che l'organizzazione criminale aveva all'interno della farmacia stessa dei sodali che avevano il compito di trafugare fisicamente i farmaci e trasferirli fuori dei locali della farmacia, con modalità e tempi ciclici, con quantitativi minimi per non destare immediati sospetti e recapitarli, attraverso dei "corrieri", al capo dell'organizzazione che in precedenza aveva fatto specifica richiesta.

Dagli accertamenti svolti sul posto, dunque, emergeva l'insistenza di un'organizzazione criminale i cui componenti, attraverso un piano prestabilito e soprattutto in un contesto "blindato", operavano con margini piuttosto ampi di sicurezza ed in maniera continuativa e coordinata.

L'indagine ha consentito di attribuire al sodalizio criminale attenzionato i connotati tipici dell'associazione per delinquere, riscontrando una particolare continuità, stabilità ed intensità dei vincoli associativi, evidenziandosi attraverso una cospicua serie di delitti, nello specifico furto e ricettazione dei farmaci.

I promotori dell'organizzazione in argomento sono stati individuati in PORZIO Mario, di anni 80, pregiudicato per ricettazione, MONTANARI Giampiero di anni 60 e MONTANARI Lorenzo di anni 31, i quali gestivano le attività di approvvigionamento e di commissariamento degli ordinativi di farmaci da immettere illecitamente sul mercato Il PORZIO, attualmente in pensione ma con trascorsi lavorativi nel settore farmaceutico era la mente dell'organizzazione, colui che dettava i tempi e la tipologia dei farmaci da trafugare a seconda delle esigenze del "mercato", ordinandoli materialmente ai due organizzatori del gruppo, MONTANARI Giampiero e MONTANARI Lorenzo, padre e figlio, il primo impiegato di banca, recentemente in pensione, che "comandava" ai due esecutori materiali quali fossero i farmaci da rubare all'interno della farmacia, consegnandoli successivamente, una volta ricevuti dai corrieri, al PORZIO, per l'ulteriore smercio. Il secondo, il figlio Lorenzo, è ritenuto il "ragioniere" dei farmaci e quindi del gruppo, in qualità di coordinatore della destinazione dei farmaci da consegnare sempre al PORZIO.

Per fare ciò si avvalevano della complicità di BASSI Oliviero di anni 52 e MANTINI Gianluca di anni 32, dipendenti del Policlinico Umberto I di Roma in servizio presso il magazzino – farmacia del citato complesso ospedaliero, i quali rivestivano il ruolo fondamentale di fornitori di farmaci da loro asportati illecitamente dal citato magazzino – farmacia nonché di altri soggetti che svolgevano mansioni di corrieri, quali MAGGI Marco (detto "Schumacher") di anni 41, GIORGIO Manolo di anni 40 e MAHMOUDI Abdelkerim, nato ad Ariana (Tunisia) di anni 49.

Dell'associazione in argomento fanno parte anche altri soggetti che sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare nonché indagati in stato di lìbertà, i quali hanno avuto un ruolo secondario in seno all'associazione in argomento.

La stima del valore dei farmaci trafugati ed illecitamente immessi nel mercato nel corso dell'indagine è di oltre 1.000.000,00 di Euro, di cui è stata recuperata una parte per un valore di circa 400.000 Euro.




ROMA LAVORO: RIAFFIORANO LE COOPERATIVE SOCIALI PER LA CURA DEL VERDE

Redazione

Roma – “Proseguono i blitz nelle aree verdi della città di Roma da parte del movimento che si raccoglie  attorno a “Iniziativa Territoriale per il Lavoro” che con un gruppo di disoccupati ieri mattina ha ripulito gli spazi verdi di Porta Maggiore per denunciare la scarsa manutenzione di molte delle aree in capo al servizio giardini e per segnalare che la cura del territorio e dei parchi è uno dei possibili sbocchi per il problema della disoccupazione nella nostra città”. Si legge in una nota. “Chiediamo lo sblocco del Patto di Stabilità per liberare i fondi per creare posti di lavoro e destinare più  risorse per il decoro, la manutenzione dei siti storici, archeologici, dei parchi e degli spazi verdi delle periferie della città. Si potrà così raggiungere il duplice risultato di garantire il decoro urbano e la creazione di nuovi posti di lavoro”. E’ quanto hanno dichiarato Gianluca Peciola e Annamaria Cesaretti, capogruppo e consigliere Sel Campidoglio presenti all’iniziativa.