ROMA, TOR SAPIENZA: CONTINUANO I ROGHI TOSSICI DEL CAMPO ROM

Redazione

Roma – "Le promesse di Marino vanno in fumo come i roghi tossici che tutt'ora divampano dal campo nomadi di Via Salviati, come documentato dalle foto di queste ultime ore, ma a differenza degli annunci del Sindaco Marino che non producono nulla, i continui roghi stanno producendo diossina che inquina i nostri quartieri. In questi giorni è intervenuta la Questura di Roma con una brillante operazione a tappeto effettuando un servizio straordinario di controllo del territorio, con particolare riferimento al campo nomadi di via Salviati,  ma questo insediamento è abusivo e pericoloso e va chiuso in tempi brevi " Così dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Santori, consigliere della Regione Lazio ed Emiliano Corsi, esponente del Comitato DifendiAmo Roma.

"E mentre qui va tutto in fumo il V Municipio di Roma ha pensato di risolvere i problemi di quartieri esasperati come Tor Sapienza o Torpignattara con un bando per le feste di Carnevale, che in questo momento – conclude la nota – non possono essere la priorità per una città interamente allo sbando e quartieri abbandonati al degrado, all’insicurezza e all’illegalità". Concludono Santori e Corsi.




ROMA “MAFIA CAPITALE”: QUANDO IL CRIMINE DIVENTA AMMINISTRATIVO, DANNO IMMENSO PER I CITTADINI

Meloni:" Da anni chiediamo di sapere come sia possibile che lo Stato spenda 30 o 40 euro al giorno per l’accoglienza di un immigrato, quando molti italiani devono vivere con meno della metà"

di Cinzia Marchegiani

Roma – Una città in balia di balordi, questa è l’immagine che esce fuori dall’inchiesta Mondo di Mezzo. Un terremoto giudiziario che ha aperto il sistema malavitoso come una scatola di sardine, fatto di corruzione altamente specializzato, una mafia politica che sembra anche i muri conoscessero i volti e i nomi. La politica romana è ancora in assestamento poiché si sta indagando anche le eventuali infiltrazioni in Regione Lazio. Per questo Nicola Zingaretti con un tweet lancia un messaggio senza appello: “In attesa delle verifiche che ho disposto sulle gare della Regione, ho intanto chiesto la sospensione dell’assegnazione delle gare in corso.” Altro che terremoto, uno tsunami che sembra non placarsi. Sarà avviata un’indagine interna su tutti i bandi pubblici fatti dalle società e dagli enti regionali. Per questo Zingaretti in attesa delle verifiche ha chiesto la sospensione dell’assegnazione delle gare in corso:”Siamo dalla parte della trasparenza e della giustizia senza se e senza ma!”

In merito interviene dalla sua pagina Giorgia Meloni su questo intreccio inquietante tra atti amministrativi, posizione politica e interessi con infiltrazioni criminali nella pubblica amministrazione che hanno gestito soldi pubblici e cambiato il decorso delle attività politiche e commerciali e anche delle diverse associazioni:”L’indagine di Mafia Capitale ha dimostrato che le nostre accuse sulla scandalosa gestione delle risorse destinate a immigrati e rom erano vere e concrete. Da anni chiediamo di sapere come sia possibile che lo Stato spenda 30 o 40 euro al giorno per l’accoglienza di un immigrato, quando molti italiani devono vivere con meno della metà. Ora è tutto più chiaro: la miseria, la disperazione, l’emarginazione rendono “più dello spaccio di droga”, e sono un grande business per le strutture che gestiscono i centri di accoglienza. Ora chiediamo che il Governo accenda i riflettori su tutto questo settore e che sia fatta piena chiarezza su come sono spese queste risorse. Perché l’impressione è che in tutta Italia c’è chi si è arricchito con l’assistenza ai bisognosi, e spesso sono gli stessi che sostengono le politiche pro immigrazione.”

Regalie, appalti, assunzioni, giro di vite tra clandestini e migrantii un mix letale di marciume putrido che pone soprattutto i riflettori su questi altisonanti personaggi dediti alla gestione pubblica come una proprietà super privata dove il malaffare era il regno incontrastato dell’impunità e del potere supremo…alla faccia di chi con difficoltà annaspa tutti i giorni per vivere con decoro! L’organizzazione criminale per ora ha in attivo 37 arresti e 40 indagati a piede libero frutto dell’ordinanza del procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e sostenuta dal Giudice per le Indagini Preliminari che ha firmato tutti i provvedimenti. Ecco una delle intercettazioni telefoniche che non hanno bisogno di traduzioni e spiegazioni, Salvatore Buzzi al telefono con la sua assistente Piera Chiaravalle: “Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Eh, il traffico di droga rende meno. Noi quest’anno abbiamo chiuso con quaranta milioni di fatturato ma tutti i soldi, gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sulla emergenza alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a zero.”
Chapeau!




ROMA A PIAZZA SANTI APOSTOLI: MANIFESTAZIONE CONTRO LA MATTANZA DEGLI ANIMALI DA PELLICCIA

di Cinzia Marchegiani

Roma– Come consueto ormai "Istinto Animale" anche quest’anno scende in prima linea per difendere la vita degli animali sfruttati per il manto pregiato che madre natura gli ha donato. Questo sabato 6 dicembre 2014 proprio a Roma, è stata organizzata la manifestazione dal titolo forte ed eloquente:” SATANA IN PELLICCIA" per dire basta allo sfruttamento e la mattanza degli animali da pelliccia, e come sempre non mancheranno performance che puntano a sensibilizzare la cultura e la coscienza delle persone contro una pratica che ha del barbaro e ingiustificato abuso. Lorenzo Pennacchi, coordinatore di questo movimento spiega all’Osservatore d’Italia il senso di questa battaglia fortemente culturale:”Nel 2014 è incredibile come ancora siano presenti a Roma, come in altre città d'Italia, pelliccerie e negozi che vendono pelli animali. Con tutte le alternative e le possibilità odierne, questo atteggiamento non può che essere sinonimo di sadismo, di crudeltà, di vanità e di malvagità. La pelliccia è sempre stata, ma lo è ancora di più oggi, un simbolo degenerato in una società malata di consumo e di egocentrismo. Contro il culto del fashion, della moda e dell'apparenza a discapito di altri esseri viventi, noi vogliamo essere il vettore di una rivoluzione culturale, che riporti al centro un valore troppo spesso dimenticato e soppiantato: il rispetto per la Vita. La Vita tutta: animale, vegetale, umana. Ecco perché per il 6 dicembre stiamo organizzando un'iniziativa che cercherà di mostrare una sfilata di moda, da un'altra prospettiva: quella degli oppressi. Invitiamo perciò singoli attivisti, associazioni e movimenti a partecipare numerosi!”

Alle 16:00 a Piazza Santi Apostoli questo sabato a Roma ci saranno tante persone sul fronte della battaglia per proteggere gli animali, questa volta quelli straziati dalla vanità e arroganza dell’uomo, e come sempre non mancheranno effetti suggestivi.




ROMA, SOTTOPASSO DUE PONTI: ANCORA ALLAGAMENTI

di Silvio Rossi

Roma – Era profetico Corrado Guzzanti quando, nella trasmissione “L’ottavo nano”, interpretando una parodia di Antonello Venditti, cantava la canzone “Grande Raccordo Anulare”. Uno dei versi della canzone recitava: “pe via due ponti c'è 'n pezzo contromano, mejo 'na murta dell'ingorgo, c'è 'npo de ghiaia ce poi morì de vekkiaiaaaa”.

Gli automobilisti che in questi giorni hanno provato a percorrere la Flaminia in direzione centro, dal raccordo verso Tor di Quinto, si saranno certamente posti la domanda se non avessero corso il rischio di morire di vecchiaia in coda.
Due giorni di pioggia, due giorni di chiusura del sottopasso di via Flamina all’altezza della stazione Due Ponti. Una trappola per migliaia di automobilisti, che puntualmente scatta quando Giove Pluvio riserva le sue attenzioni sulla capitale.
Meno di un mese fa un episodio simile aveva colpito la nostra attenzione, documentata nel nostro precedente articolo. Non immaginavamo neanche noi che il disagio si sarebbe ripetuto a così breve scadenza.
Appare evidente come la soluzione definitiva al problema non può essere rappresentato dai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati dal municipio. Il sottopasso è stato progettato male, costruito peggio, e finché non s’interviene a fondo sulla struttura, sui canali di scolo, sul sistema di pompaggio, tutte le azioni effettuate dopo l’ennesimo allagamento hanno l’efficacia del pannicello caldo.

Il sottopasso della Flaminia fa parte di quelle opere nate in fretta e furia in occasione dei mondiali di calcio del 1990. Fa parte, quindi, di quel gruppo di lavori che hanno rappresentato il fallimento di un certo modo di concepire le opere pubbliche. Basti ricordare che le altre infrastrutture costruite nella stessa occasione sono la stazione ferroviaria Vigna Clara, utilizzata per poche corse in occasione delle partite giocate all’Olimpico e chiusa il giorno dopo la finale mondiale. Anche lo stesso stadio suscitò polemiche e l’attenzione della Finanza, perché costruito senza rispettare gli standard di sicurezza (in particolare per l’altezza per l’accesso dei mezzi di soccorso).
Riprogettare il tratto stradale ha lo scopo non solo di risolvere il problema contingente, ma anche a gettarsi alle spalle definitivamente una stagione di opere effettuate non guardando all’efficacia, ma alla possibilità di farle “fruttare”. Stagione che, dalle ultime notizie di cronaca, sembra dura a morire.

 




ROMA: 37 ARRESTI PER MAFIA E APPALTI COMUNALI TRUCCATI

di Maurizio Costa

Roma – Dopo due anni di indagini, l’operazione denominata “Mondo di mezzo” ha portato i suoi frutti: 37 persone sono state arrestate per associazione di stampo mafioso. I Ros hanno verificato irregolarità nella concessione di appalti comunali e nello stanziamento di finanziamenti pubblici erogati dal comune di Roma e dalle municipalizzate capitoline. Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio.

A capo di tutta l’organizzazione sarebbe l’ex terrorista dei Nar, Massimo Carminati. Anche l’ex presidente dell’Ente Eur, Riccardo Mancini, e l’ex presidente di Ama, Franco Panzironi, sono stati arrestati dei Ros. Questi soggetti avrebbero fornito all’organizzazione di stampo mafioso uno stabile contributo per l’aggiudicazione di appalti.

Anche l’ex sindaco Gianni Alemanno è indagato nell’operazione: la sua abitazione alla Camilluccia è stata perquisita della forze dell’ordine. Tra gli indagati, il consigliere regionale del Pd, Eugenio Patanè, quello del Pdl, Luca Gramazio, e il presidente dell’assemblea capitolina, Mirko Coratti.

Un’indagine che colpisce le sfere più alte del Campidoglio nuovo e vecchio. Gianni Alemanno ha già dichiarato di aver sempre combattuto le organizzazione mafiose e che è totalmente estraneo alla vicenda.

L’ex presidente di Ama, Panzironi, era molto legato a Gianni Alemanno. Quando l’ex sindaco era ministro dell’Agricoltura, Panzironi è stato scelto per guidare l’Unire (Ente nazionale per la tutela delle razze equine). Successivamente passò all’Ama per poi finire come segretario della Fondazione Nuova Italia.

Riccardo Mancini, invece, ex presidente dell’Ente Eur, è indagato per una tangente pagata da una società legata al gruppo Finmeccanica per la costruzione del filobus sulla Laurentina.

Un’inchiesta che assesta un duro colpo alla mafia che gira dietro la gestione del comune di Roma e di tutte le municipalizzate. 

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ROMA: SEQUESTRANO E SEVIZIANO UN IMPRENDITORE PER UN RECUPERO CREDITI.

Redazione

Roma – Nella notte, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 8 persone, ritenute responsabili a vario titolo dei reati di usura, estorsione, rapina e lesioni gravissime, commessi ai danni di un imprenditore romano, titolare di una società operante nel settore dello sviluppo, progettazione, realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici.

L’imprenditore aveva denunciato ai Carabinieri che mentre si trovava in un bar dell’Eur, ove aveva un appuntamento con un amico, era stato prelevato da persone a lui sconosciute, che lo avevano caricato su un’autovettura e condotto in un appartamento poco distante, ove lo avevano trattenuto per ore, malmenandolo e seviziandolo con un coltello, procurandogli ferite da taglio sul cuoio capelluto al fine di indurlo a consegnare 200 mila euro. L’uomo, rapinato dell’orologio e dei soldi che aveva con sé, fu rilasciato in stato confusionale in strada e ricoverato in ospedale per le ferite riportate.

I Carabinieri hanno ricostruito che il sequestro era stato organizzato al fine di attuare un recupero crediti per conto terzi, inducendo in tal modo, con violenza e minacce, l’uomo a restituire i soldi pretesi a seguito di un prestito usurario e di un affare finito male. 

Arrestati anche i tre mandanti della spedizione punitiva, tra cui una donna 31enne romana, nel cui appartamento, sito in un lussuoso condominio del quartiere Eur – Torrino, è avvenuto il pestaggio ad opera di cinque pregiudicati, assoldati e usati come “picchiatori”




ROMA: SEQUESTRATI 13 APPARTAMENTI, DENUNCIATI 9 AMMINISTRATORI DI COOPERATIVE

Redazione

Roma – Nella mattinata odierna i finanzieri del Comando Provinciale di Roma – in esecuzione di un provvedimento emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica – hanno sequestrato 13 appartamenti ubicati nella Capitale, per un valore totale di € 3.511.950, nonché quote societarie di cooperative edilizie, per un valore complessivo di € 2.341.193.

Per effetto del sequestro preventivo degli immobili viene "congelata" e cautelata l'esecutività dello sfratto a carico degli attuali occupanti degli appartamenti, "rei" di non aver soggiaciuto alle richieste estorsive ed alle minacce provenienti dagli amministratori delle Cooperative.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, hanno alzato il velo sulla gestione di alcune cooperative specializzate nella costruzione di immobili di edilizia popolare convenzionata/agevolata, peraltro destinatarie di finanziamenti da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, proprio per facilitare l'acquisto di case da parte di persone economicamente o socialmente deboli.

Le Fiamme Gialle hanno scoperto che 9 amministratori delle cooperative, titolari di un programma costruttivo di edilizia convenzionata/agevolata localizzato a Roma, dopo avere stipulato la convenzione con il Comune di Roma, ottenuto i finanziamenti pubblici ed incassato le quote di prenotazione dai soci, avevano minacciato questi ultimi che la stipula del contratto sarebbe avvenuta solo laddove, per ogni metro quadro, fosse stato pagato il prezzo di 1.059 euro, immotivatamente maggiorato rispetto a quello massimo di cessione approvato dal Comune di Roma, pari a 966 euro al mq.

A questo punto, mentre 63 soci hanno subìto il maggior prezzo, altri 13 si sono rifiutati ed hanno denunciato il fatto alla Procura della Repubblica di Roma, esponendosi così alla ritorsione degli amministratori che – forti della mancata ottemperanza all'intimazione di pagamento – hanno deliberato nei loro confronti l'esclusione dalla compagine sociale, costringendoli ad un lungo contenzioso civilistico che li ha visti prima soccombere e poi ricevere la notifica di precetti di sfratto.

In questo modo i 9 amministratori – qualificati, in quanto costruttori di edilizia convenzionata, "incaricati di pubblico servizio", e, conseguentemente, indagati per tentata concussione ed estorsione aggravata – avevano programmato di incassare un extra profitto di circa 1.383.000 euro, pari alla differenza tra il prezzo legittimo e quello richiesto ai 76 soci delle cooperative. Di questi non sono però riusciti ad incassare circa 284.000 euro, richiesti ai 13 soci resistenti.

All'esito delle indagini della Guardia di Finanza di Roma e di specifica richiesta formulata dalla Procura della Repubblica della Capitale, il G.I.P. ha quindi disposto il sequestro preventivo delle tredici unità immobiliari dei soci denunzianti, anche al fine di evitare ulteriori conseguenze delle condotte criminose accertate, quali la vendita a terzi delle abitazioni, con il rischio di vanificare in tal modo ogni effetto solidaristico legato all'edilizia convenzionata/agevolata, nonché delle quote societarie delle cooperative.

Le odierne attività di polizia giudiziaria si inseriscono peraltro in un più ampio contesto investigativo, avviato da tempo dalla Guardia di Finanza e dall'Autorità Giudiziaria capitolina, a tutela delle fasce più deboli della società, che hanno visto per anni sterilizzati i contributi pubblici per l'edilizia convenzionata/agevolata a tutto vantaggio di spregiudicati amministratori di cooperative ed imprese edilizie, che si sono illecitamente appropriati di risorse pubbliche.

Al riguardo, come si ricorderà, già nel mese di novembre 2012, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma avevano sequestrato nr. 326 immobili ceduti in locazione permanente a soggetti rientranti in particolari categorie protette. Le indagini, tuttora in corso, vertono principalmente su 2 casi di frode. Il primo riguarda operatori (cooperative o imprese) che applicano prezzi di vendita superiori a quelli previsti dalla convenzione comunale sottoscritta, indicando nei rogiti i prezzi di vendita approvati dall'amministrazione comunale e fatturando a parte un prezzo maggiorato. Tale condotta consente anche di eludere i controlli di parte pubblica, ordinariamente aventi ad oggetto appunto la corrispondenza fra il prezzo massimo di cessione approvato e quello risultante dal rogito notarile.

Il secondo sistema di frode riguarda operatori (cooperative o imprese), beneficiari di contributi pubblici ai sensi degli artt. 4 e 8 della legge n. 179/1992 e dell'art. 9 della legge 493/1993, che applicano canoni di locazione maggiorati, in quanto non decurtati dell'importo dei contributi regionali erogati per le specifiche finalità assistenziali. In relazione a quest'ultima fattispecie, proprio a seguito delle attività investigative delle Fiamme Gialle, il Comune di Roma, in autotutela, ha provveduto a ricalcolare i canoni di locazione per gli specifici interventi costruttivi ed il TAR del Lazio, Seconda Sezione bis, ha avallato l'azione intrapresa dall'amministrazione comunale per gli interventi finanziati dall'art. 4 della legge n. 179/1992.

Nel complesso, si evidenzia come le citate condotte fraudolente, oltre ad arricchire i diretti interessati, finiscano per sterilizzare i benefici previsti dalla normativa sul'edilizia convenzionata/agevolata, che risponde all'esigenza abitativa di coloro che non si trovano nelle condizioni di poter corrispondere i prezzi di libero mercato, mettendo a disposizione case a un prezzo di vendita inferiore a quello di mercato o, nel caso in cui l'intervento sia destinato alla locazione, canoni di affitto più bassi.




ROMA, SCUOLA ELEMENTARE E INFANZIA FRANCESCHI: BAMBINI SENZA RISCALDAMENTO

Redazione

"Ecco l' ennesimo disservizio alla Giorgio Franceschi, la scuola elementare e dell'infanzia in via Donna Olimpia, nel cuore del XII° municipio, ė rimasta senza riscaldamenti, cosí dalla carenza di personale, alla struttura fatiscente, ecco affiorare un nuovo disservizio dovuto alla mancanza di attenzione e competenze degli addetti ai lavori- così dichiara in una nota Roberto D' Ambrogio, presidente dell' Associazione Roma nel Cuore, da sempre attento alle problematiche sociali nel Comune di Roma- e continua- "Sono innumerevoli le proteste e le segnalazioni inoltrate dai dipendenti infreddoliti e dai genitori, preoccupati per la salute dei propri figli dopo aver saputo della mancata accensione dei riscaldamenti".  "Si necessita"-conclude D'Ambrogio- "che ci sia una programmazione anche negli interventi di ristrutturazione degli ormai tantissimi plessi scolastici che nella capitale cadono a pezzi e per i quali sono i bambini a pagarne le conseguenze maggiori".




ROMA, ARRESTATI DUE DIPENDENTI PUBBLICI: DIETRO RICOMPENSA CONCEDEVANO FACILI AUTORIZZAZIONI PER OPERE EDILI

Redazione

Roma – Giovedì scorso, dopo una approfondita ed intensa attività investigativa, gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato Torpignattara, diretto dal dr. Ermanno Baldelli, hanno eseguito due ordinanze per l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di due dipendenti di amministrazioni pubbliche,  ritenuti responsabili di truffa, concussione, ricettazione, falsità in atti pubblici, abuso d’ufficio e accesso abusivo alla banca dati del sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate.

Le indagini sono iniziate a seguito di una comunicazione riservata del 2013, secondo la quale, uno dei due indagati F.A. di 64 anni, dipendente pubblico, abusando della propria qualifica, aveva intrapreso rapporti con persone, soprattutto straniere, per realizzare, previo pagamento diretto, alcune pratiche relative ad autorizzazioni per opere edili fuori e senza il rispetto delle normali procedure.

L’iniziale attività investigativa, confermava tale ipotesi e pertanto, come disposto dal Magistrato, gli agenti iniziavano attività di intercettazione telefonica nei confronti dell’indagato che, oltre a confermare quanto sospettato, svelava anche frequenti contatti con un altro dipendente pubblico F.G. di 60 anni, sottoposto anche questo ad attività di indagine.

Le successive verifiche oltre a confermare il fattivo supporto tecnico da parte del F.G., facevano luce su una collaudata ed ampia rete di attività illecite che spaziavano dal pagamento di somme di denaro per l’accesso abusivo alle banche dati, all’agevolazione di iter autorizzativi non disdegnando in alcuni casi di millantare competenze funzionali inesistenti per il cui interessamento venivano avanzate richieste di denaro.

Nel corso delle indagini, sono state effettuate anche delle perquisizioni che hanno portato al sequestro di vari documenti tecnici sottoposti a perizia da parte di esperti nominati dal Tribunale.

Sono tuttora in corso indagini da parte della Polizia.

 

ROMA: LE CATACOMBE DI SAN SEBASTIANO IMMERSE NEL DEGRADO

di Maurizio Costa

Roma – Uno dei siti turistici più visitati del versante sud della capitale usato come discarica e abbandonato in uno stato pietoso: le Catacombe di San Sebastiano, che si trovano tra l’Appia Antica e l’Ardeatina, sono circondate da rifiuti e degrado. In particolare, all’inizio di via delle Sette Chiese, in un vicolo cieco che porta ad una delle cappelle dedicate al martire, migliaia di turisti si trovano davanti lo spettacolo di una vera e propria discarica abusiva.

Come dimostrano le nostre fotografie, calcinacci, sanitari, buste dell’immondizia e rifiuti vari vengono gettati lì da incivili, proprio davanti a una cappella che costeggia le Catacombe di San Sebastiano.

Sebbene i rifiuti vengano rimossi di tanto in tanto, la situazione rimane sempre la stessa. Ogni giorno, infatti, il vicolo che si trova all’inizio di via delle Sette Chiese viene utilizzato come discarica, e il fatto che si trovi in una zona appartata non fa che invogliare gli scaricatori a lasciare lì i propri rifiuti.

Il problema è che quella zona viene visitata da migliaia di turisti ogni anno, che, visitando le Catacombe e la zona dell’Appia Antica, si trovano davanti a questo scempio.

Le Catacombe di San Sebastiano sono uno dei luoghi più importanti del territorio romano e, in particolare, la cappella davanti alla quale vengono lasciati questi scarti, è stata realizzata nel 1610 dal cardinale Scipione Borghese e, se non presentasse tutti questi rifiuti, offrirebbe ai turisti uno spettacolo unico, immerso nella natura.




ROMA, XV MUNICIPIO: A NATALE ANDIAMO A FARE LA SPESA SOTTO CASA…

di Simonetta D'Onofrio

Roma – Lo ha detto chiaramente durante un’intervista Vincenzo Leli, Presidente del Circolo Forza Italia XV Municipio, dobbiamo sostenere unicamente i commercianti locali, l’artigianato e le strutture che sono presenti nel territorio, in altri termini bisogna andare ad acquistare i prodotti necessari per la quotidianità nel negozio del quartiere.
Ed è proprio il motivo che lo ha spinto ad appoggiare l’iniziativa creata specificamente per i commercianti legati al XV municipio o che sono impegnati con le loro attività in un quartiere di Roma Nord, l’APP “xZona”, sviluppata appositamente per incrementare le informazioni sulle attività locali.
Leli sottolinea il successo ottenuto dell’applicazione. In pochi giorni – ci dice  Leli – ha raccolta tantissime adesioni. Semplice da utilizzare per i telefonini smartphone e i tablet, permette in tempo reale di avere sott’occhio tutte le offerte commerciali divise per categoria e per genere per gli acquisti nell’ambito del perimetro di Roma nord, con offerte scontate e fidelity card digitali per chi fa spesa sotto casa.
Per esempio – ci spiega Leli- c’è una nota catena di fast food internazionale presente su via Cassia, molto amata dai bambini e dagli adolescenti, che già ha inserito l’offerta” speciale” per il panino con l’hamburger e si può trovare inserita direttamente nell’APP “XZone”.
Il Presidente del Circolo di Forza Italia, Vincenzo Leli, afferma come queste le iniziative servono al nostro territorio per rilanciare il commercio locale e i negozi di quartiere, ultimi baluardi di quello spirito di solidarietà e reciproco ausilio tra cittadini e lavoratori che contraddistingue i rioni soprattutto periferici della nostra città.
La situazione dell’economia locale desta notevole preoccupazione, ribadisce Leli. Ogni giorno nella sede del Circolo vengono decine di commercianti a denunciare la presenza di numerose criticità , nei diversi settori. Non è solo ora che faccio presente la necessita di andare a spendere sotto casa – commenta Vincenzo – quindi non andiamo nei grandi centri commerciali, proprio per non incidere uteriormente sulle condizioni sfavorevoli di chi ha un’atttività a Roma Nord.
Quindi, in conclusione, l’App “xZone” è un atto concreto, utile a tutti e che incontra il gradimento dell’utente finale, risprmiando anche sugli acquisti.